2. 2
PERCHÉ FARE UNA ANALISI SWOT
La SWOT analysis
(S-trenghts W-eakness T-hreats O-pportunities)
• contesto competitivo
• strategie di prodotto.
Essa analizza l'impatto dei :
principali fattori interni (es. struttura organizzativa,
cultura aziendale, livello delle competenze, rete dei
partner)
principali fattori esterni (tra cui livello tecnologico nel
settore, forza dei concorrenti)
posizionamento sul mercato di un'azienda
elaborare una strategia competitiva.
Questa analisi aiuta l'azienda a
focalizzarsi sui suoi punti forti
minimizzare invece quelli deboli
ottenere vantaggio dalle opportunità
trasformare le minacce in nuove opportunità.
Inoltre si è costretti ad analizzare il problema da 4 punti
di vista diversi e contrastanti, quando invece si tende ad
avere un solo punto di vista.
3. 2. L’ANALISI INTERNA
3. L’ANALISI ESTERNA
1. LA PARTE ANALITICA
4. LA FASE PROGETTUALE
3
IL PERCORSO SWOT
4. 4
Queste sono le fasi che tipicamente vengono seguite durante
un'analisi SWOT:
1° Si definisce uno stato finale desiderato (o obiettivo).
2° Si definiscono i punti principali dell'analisi SWOT, che sono:
• Punti di forza: le attribuzioni dell'organizzazione che sono
utili a raggiungere l'obiettivo;
• Punti di debolezza: le attribuzioni dell'organizzazione che
sono dannose per raggiungere l'obiettivo;
• Opportunità: condizioni esterne che sono utili a raggiungere
l'obiettivo;
• Rischi: condizioni esterne che potrebbero recare danni alla
performance.
A partire dalla combinazione di questi punti sono definite le
azioni da intraprendere per il raggiungimento dell'obiettivo.
IL PERCORSO SWOT
5. Indipendentemente dall’oggetto e dal livello dell’analisi, in
questa fase bisogna osservare la realtà così com’è e
descriverla liberamente, attraverso parole, immagini,
numeri, grafici, link a fonti esterne e includere tutto quello
che si ritiene opportuno per inquadrare il fenomeno
studiato.
Non è questo il momento della sintesi! Più informazioni
e dati pertinenti si ha a disposizione, più l’analisi risulterà
centrata ed esaustiva.
Inoltre, per aziende strutturate in cui esistono persone
che si occupano di aree di lavoro specifiche si può
decidere di suddividere gli ambiti di analisi tra le persone
coinvolte.
Una volta effettuate le analisi interna ed esterna si può procedere
con la compilazione della parte analitica della SWOT , essendo
sintetici ma comprensibili.
Meglio elencare punti di forza, di debolezza, opportunità e
minacce per punti. Per gli approfondimenti si possono aggiungere
dei collegamenti ipertestuali.
Se nell’analisi sono coinvolte più persone, si può decidere di
adottare per la compilazione le metodologie tipiche dei
brainstorming.
1. LA PARTE ANALITICA
7. I PUNTI DI FORZA (STRENGTHS)
Risorse, competenze o fattori produttivi che
consentono ad una organizzazione di attuare con
successo le strategie e creare valore per il Cliente.
Ad esempio per individuare i punti di forza si dovrebbe
cercare di dare una risposta a domande di questo tipo:
• Quali sono i nostri vantaggi?
• Cosa sappiamo fare bene?
• Su quali risorse strategiche possiamo contare?
• Quali sono i nostri punti di forza in un'ottica esterna
all'azienda?
7
2. L’ANALISI INTERNA
Importante è però pensare ai
punti di forza in relazione ai
concorrenti, ad esempio se tutti
i concorrenti forniscono un
prodotto di alta qualità, allora un
processo di produzione di alta
qualità non deve essere
considerato un vantaggio,
bensì una necessità.
Esempi :
La tecnologia
Il know how del personale, le loro abilità
Il valore creato e la capacità di soddisfare i
bisogni del mercato
La fedeltà al brand, al nome e il suo
riconoscimento da parte del cliente/fruitore
Vantaggi di costo
Brevetti e tecnologie proprietarie
Capacità di innovazione
La forza distributiva e di vendita
8. I PUNTI DI DEBOLEZZA (WEAKNESSES)
Elementi che sono un vincolo, un freno al
conseguimento di un determinato risultato,
problemi , carenze od inefficienze .
Aree di debolezza possono essere scovate con le
seguenti domande:
• Cosa potremmo migliorare?
• Cosa dovremmo evitare?
• Cosa non sappiamo fare bene?
• Cosa ci contesta il Cliente o ne è insoddisfatto?
8
2. L’ANALISI INTERNA
Risorse mancanti
Vincoli al cambiamento
Il personale non è formato adeguatamente, non possiede
le capacità necessarie, manca di esperienza
Scarsa sostenibilità finanziaria
Tecnologia obsoleta od inadeguata
Pubblicità poco incisiva, brand poco conosciuto, carenze
nel sistema distributivo
Tecnologie, organizzazione aziendale obsolete, non al
passo con i tempi
Occore essere realistici
e molto oggettivi , senza
nascondere i problemi
o sminuire le
situazionni
9. LE OPPORTUNITA’ (OPPORTUNITIES)
Per l’analisi esterna bisogna considerare, in
generale, tutte le componenti esterne al
prodotto/processo/impresa: AMBIENTE e contesto
istituzionale, CONCORRENZA, FORNITORI e
CLIENTI.
Le opportunità sono tutti quei fattori esterni che
vanno a vantaggio dell’oggetto di analisi:
Mercato, economia reale in crescita
Nuovi regolamenti/leggi/bandi che potrebbero
avvantaggiare la nostra attività
Aumento dei segmenti target
Problemi dei concorrenti
Aumento della varietà degli input al processo,
aumento dei fornitori, del nostro potere
d’acquisto
Sviluppo di nuovi canali commerciali e di
promozione
•Un punto di forza può essere
anche un punto di debolezza,
come l’opportunità può
essere una minaccia, ciò
significa che una stessa voce
può comparire in quadranti
diversi della matrice.
•Inoltre le opportunità e
minacce esterne possono
essere effetti di punti di forza
o debolezza interni. 9
3. L’ANALISI ESTERNA
10. •Una minaccia per l’Azienda
può essere colta anche
guardando le opportunità per
la Concorrenza
•Minacce latenti possono
nascondersi anche dietro
situazioni macro-economiche
o politiche
LE MINACCE (THREATS)
Le minacce sono i rischi generati da particolari
condizioni del contesto in cui si opera, sempre in
riferimento ad ambiente, concorrenza, clienti e
fornitori
Stagionalità, calo dei consumi, crisi
Leggi che non favoriscono l’attività
Pubblicità comparativa a nostro discapito,
campagne diffamatorie , cause legali
Fallimento di fornitori, cartelli e monopoli
Forza del brand, buona penetrazione del mercato
e del sistema distributivo della concorrenza
Chiusura – riduzione crediti e finanziamenti
Cambiamenti nei segmenti target
Mercati emergenti
Cambio – evoluzione tecnologia
10
3. L’ANALISI ESTERNA
11. Una volta effettuata l’analisi si può passare alla
fase progettuale, in cui si definiscono le azioni.
Punti di
forza
Potenziare
o
consolidare
Punti di
debolezza
Eliminare
o
arginare
Opportunità Sfruttare
Minacce
Mitigare i
rischi
S
W
O
T
In generale, le azioni dovrebbero
avere l’obiettivo di:
LINEE GUIDA PER LA DEFINIZIONE
DELLE AZIONI
Le azioni possono:
Essere ripetute in riferimento a punti
diversi, in questo caso le azioni più frequenti
sono identificate come prioritarie
Generare nuovi punti di forza o debolezza,
infatti la SWOT è una fotografia di una realtà
in un determinato istante e può modificarsi
anche molto velocemente 11
4. LA FASE PROGETTUALE
12. SWOT
Alta priorità
•Risolvibili o
sfruttabili
•Unici e rari
•A lungo termine
o permanenti
Bassa priorità
•Insormontabili o
non sfruttabili
•Diffusi e
generalizzati
•Temporanei o a
breve termine
DEFINIRE LE PRIORITA’
Assegnare le priorità delle azioni in base alle
caratteristiche degli SWOT a cui sono riferite:
Suddividere le azioni in tre gruppi:
AZIONI ESSENZIALI PER
RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI,
AZIONI PIU’ FACILI DA
REALIZZARE
GOOD
AZIONI AGGIUNTIVE CHE
RENDEREBBERO IL PROGETTO
PIU’ COMPLETO, PIU’ DIFFICILI
DA REALIZZARE
BETTER
AZIONI NON ESSENZIALI CHE SE
PORTATE A TERMINE
CONFIGUREREBBERO LA
SITUAZIONE PERFETTA,
L’OTTIMO
NICE TO
HAVE
In questa fase è utile fare una lista degli
obiettivi che si intende raggiungere.
Un obiettivo deve sempre essere:
S pecific -> chiaro, non vago
M easusable -> misurabile e monitorabile
A chievable -> realizzabile con le risorse disp.
R ealistic -> realisticamente raggiungibile
T ime related -> temporizzato, con deadline
12
4. LA FASE PROGETTUALE
13. ANALISI INTERNA
ANALISI ESTERNA
S
W
O
T
ESEMPIO: UN’ANALISI SWOT APPLICATA AL TURISMO
SUL TERRITORIO ITALIANO
• Varietà delle risorse
culturali, storia, territorio ed
enogastronomia
• Expo Milano 2015
richiamerà più stranieri sul
territorio italiano
• Risorse insufficienti per
salvaguardare il patrimonio
artistico/naturale
• Vincoli al cambiamento
Potenziare informazione e
accessibilità
Pacchetti vacanza che
abbinano Expo a tour nel
territorio
Razionalizzare l’impiego
di risorse, ridurre gli
sprechi
Eliminare burocrazia
inutile
• Crisi economica
• Italia percepita come un paese
ad alta criminalità
• Offerta poco competitiva
rispetto ad altri Paesi a seguito
di adozione moneta forte Euro
• Peggioramento dell’immagine
italiana
• Brand Italia conosciuto e
apprezzato nel mondo
• Target turistico di massa
• Ampliamento del target di
riferimento grazie alla
crescita dei Paesi emergenti
Sfruttare
Ampliare la quota di
mercato posseduta
Pubblicizzare il brand
Italia nei Paesi
emergenti, presidiarne i
canali distributivi
Proporre pacchetti
vacanza low cost
Migliorare immagine
all’estero
Puntare sulla qualità
Migliorare immagine
all’estero
13
T
Hinweis der Redaktion
La SWOT analysis (S-trenghts W-eakness T-hreats O-pportunities) è una metodologia utilizzata per l'analisi del contesto competitivo ed in particolare delle strategie di prodotto.
Essa analizza l'impatto dei principali fattori interni (ad esempio struttura organizzativa, cultura aziendale, livello delle competenze, rete dei partner, ...) e dei principali fattori esterni (tra cui livello tecnologico nel settore, forza dei concorrenti, ...), che definiscono il posizionamento sul mercato di un'azienda o di una Business Unit, per poter poi elaborare una strategia competitiva.
Questa analisi, in sintesi, aiuta l'azienda a focalizzarsi sui suoi punti forti, a minimizzare invece quelli di deboli, ad ottenere il maggior vantaggio possibile dalle opportunità che le si presentano e, se possibile, a trasformare le minacce in nuove opportunità. Inoltre si è costretti ad analizzare il problema da quattro punti di vista diversi e contrastanti, quando invece si tende ad avere un solo punto di vista.