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Orizzonte Universitario  Periodico universitario di informazione dell’Università degli Studi di Milano e della Sapienza di Roma



                               niversità
                                                         I NUOVI MOSTRI
distribuzione gratuita




                          Emergenza
                          università: a difesa
                          dell’istruzione
                          pubblica


                               ociopolitica
                          Il passaggio del
                          testimone: l’ascesa
                          di Berlusconi e la
                          nascita di Forza
                          Italia
  aprile 2010




                               steri
                          L’Iraq Inquiry: le
                          responsabilità di
  Anno 5 Numero 14




                          Blair


                               ultura
                          Intervista a                             Da cittadini a telespettatori
                          Piero Ricca,
                          provocatore per                     Il vuoto intellettuale di un paese in declino.
                          necessità                     Dalle macerie culturali dell’Italia, una nuova Resistenza
Orizzonte Universitario                           Sommario                                             aprile 2010




           Orizzonte
                                                                                 Distribuzione gratuita

                                                                           Reg. Trib. MI nr.713 del




          Universitario
                                                                                  15/11/2007

                                                                          Stampato con il contributo dell’univerSità
                                                                           degli Studi di milano derivante dai fondi
                                                                           previSti per le attività culturali e Sociali


     Periodico universitario di informazione                                 DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                        Nicola Cappelli

                                                                                     VICEDIRETTORI
3      EDITORIALE                     22 CULTURA                              Riccardo Canetta, Lorenzo Bagnoli
La normalizzazione dell’assurdo       Tra giornalismo e critica:
                                      il ruolo dell’intellettuale
4      UNIVERSITà                                                                  CAPOREDATTORE
UniDiversità.                         24 CULTURA                                         Laura Mancini

Modelli a confronto                   Dimenticando se stessi:                         IN REDAZIONE
                                      la massificazione                        Adamo Mastrangelo, Luca Lazzaro,
6      UNIVERSITà                                                               Laura Federico, Carmen Albergo,
Emergenza università:                 25 CULTURA                              Francesca Gobbo, Chiara Francavilla,
                                      La piazza virtuale:                          Erica Pitì, Giulia Bombelli,
difendiamo quella pubblica
                                                                              Rosa Anna Casalino, Giulia Carrarini,
                                      i socialnetwork
9
                                                                                 Tamara Mancini, Celeste Vaglio,
       SOCIOPOLITICA
L’autoritarismo delle Libertà:        26 CULTURA                                 Alessio Zipoli, Natasha Turano,
                                                                            Francesca Amoruso, Antonella Cappelli,
                                      Impara l’arte e mettila da parte:         Simone Crucitti, Chiara Romano,
la normalizzazione della censura
                                      gli insegnanti in esubero                Marta Mancuso, Federica Italiano,
10 SOCIOPOLITICA                      reimpiegati nei musei italiani           Rachele Pellegrino, Vito Cacucciolo

L’ Iraq inquiry.                      28 TEATRO                             IMPAGINAZIONE E GRAFICA
Le responsabilità di Tony Blair       Risorgimento, 150 anni dopo                         Micol Ferrari

12 SOCIOPOLITICA                      30 CINEMA                               Stampato presso “Eliografica Mondini”
                                      I miti: Tim Burton                       via Moro 123 - San Donato Milanese
Il passaggio del testimone:
l’ascesa di Berlusconi e
la nascita di Forza Italia
                                      31 CINEMA                              Per inviarci commenti, suggerimenti
                                                                                   o per collaborare con noi:
                                      Il film: Alice nel meraviglioso
15 SOCIOPOLITICA                      mondo di Burton                            www.orizzonteuniversitario.it
Impar Condicio.                       32 LETTERATURA                          redazione@orizzonteuniversitario.it
Il diritto di non sapere              I ragazzi di vita di Pasolini
                                                                                  Chiuso in redazione il
16 SOCIOPOLITICA                      33 MUSICA                                      30 Marzo 2010
L’influenza del Ministro.             Dal Pop al Populismo:
                                                                            L’uso delle immagini, laddove possibile,
H1N1: Vaccini inutilizzati per        la deriva della musica nazionale
                                                                                è stato concordato con gli autori.
milioni di euro                                                                In caso contrario l’editore è pronto
                                                                            ad ovviare ad eventuale uso illegittimo
18 CULTURA
Le infiltrazioni criminali a Milano

20 CULTURA                                                      orizzonteuniversitario.it
Intervista a Piero Ricca:
provocatore per necessità                                        L’università
                                                                         in un click!
Orizzonte Universitario                              Editoriale                                                  aprile 2010


    La normalizzazione dell’assurdo
                                        di Nicola Cappelli
                            Bentrovati. Inizio ringraziando anzitutto coloro che ci hanno seguito in questi ormai
                            cinque anni di pubblicazioni, che pur tra mille difficoltà, ci vedono in giro per l’Italia a
                            presentare il nostro prodotto culturale. Ateneo per ateneo, conquistiamo le roccaforti
                            del sapere, nella convinzione che sia dall’università, fucina e ubertoso grembo cultura-
                            le, che bisogna ripartire per “riconvertire” la società dell’oggi e del domani.
                            Società nella quale, dapprima l’incapacità di indignarsi fa da sfondo. Decenni di bom-
                            bardamento mediatico su ogni momento culturale, affrontato con la “mano sulla fondi-
                            na”, hanno ridotto un paese pensante in un ammasso di macerie, nel quale la televisio-
                            ne è specchio e specchiato al momento stesso.
                            L’involuzione sociale ci ha riportato al conformismo pre-68, assorbendolo e restituen-
                            dolo “alla moda”, pregno di conquiste e di “libertà” divenute ora obblighi sociali: ogni
   voce che se ne distacchi, che cerchi di pompare ossigeno in tubi catodici ormai stagnanti è messa al bando.
   Raiperunanotte docet. Inutile dire quale Atlante regge questo mondo, politicamente parlando. Minuziosa-
   mente artefatto secondo logiche recondite eppure tanto palesi: la p2 dell’oggi, non ha bisogno di restare
   segreta. Essa, anzi, attraverso una lenta e ossessiva opera di eradicamento intellettuale e coscienziale, può
   tranquillamente agire alla luce del sole, senza suscitare particolari indignazioni.
   è la normalizzazione. Che saggiamente distrugge prima di erigere. Ecco l’assorbimento della sottocultura
   d’opposizione che si ebbe coi movimenti femministi, antiabortisti, divorzisti e che vedeva l’intellettuale in
   moto al fianco del popolo, restituita quale non conquista sociale, ma dovere omologante. Cosa è rimasto del
   movimento femminista? L’immagine di una donna materializzata quale strumento del potere maschile. Qua-
   le merce di scambio. Quale sottoprodotto di un sistema avariato.
   L’illusoria e rassicurate convinzione di una presunta normalità, che permette di svincolarsi dall’impegno civile,
   che rinchiude nel poter dire “ che sì, tanto sono tutti uguali”, si aggiunge all’ipnosi televisiva. Mantenendo il
   sistema immoto. Con crepe sempre più evidenti, ma ancora immoto. Tanto più gli aneliti e le istanze emer-
   gono dal mondo del lavoro, della cultura (o dalle sue macerie) tanto più la pressione televisiva si rafforza, il
   livellamento (verso il basso) televisivo irrora la dose quotidiana di tranquillità. Di finta ed ovattata normalità.
   Una campana di vetro al di fuori della quale il caos ormai inizia a bussare prepotentemente. Il cui andare in
   frantumi, per lo squilibrio di spinte, è solo questione di tempo.
   L’intellettuale (chi?), che fu timone della coscienza civica, è adesso degenerato in “opinionista” autorizzato
   a parlare solo su commissione, quale mercenario del finto sapere, servile e docile impiegato comodamente
   adagiato nei salotti della buona borghesia televisiva, infagottato nel suo contratto con il padrone. Che è sem-
   pre lo stesso. Rincorre non la sostanza ma la forma, l’ estetizzazione del nulla, invece di sganciarsi dalla realtà
   contingente e dalla mole di convenzioni che la domina, in una ascetica riflessione antropologica.
   Alle istanze del mondo della cultura si risponde con la delegittimazione, con l’aggressione, con l’isolamento,
   innalzando muri di ostracismo, di impermeabilità, di refrain ripetuti all’infinito. Così il veicolo mediatico, il
   mezzo, diventa momento di produzione «Non certo in quanto “mezzo tecnico”, ma in quanto strumento del
   potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo in cui passano i messaggi, ma un centro elaboratore
   dei messaggi». Affido a questa illuminante citazione, che ripropongo ad oltre trent’anni da quando fu verga-
   ta, la causa della caduta libera della società. Se non siamo più capaci di indignarci, se siamo ormai assuefatti
   ad ogni genere di evento, è colpa precipua della televisione e dei suoi sottoprodotti. Cancellando una morale
   scomoda alla società dei consumi, alla vorace e qualunquista distruzione di ogni ostacolo all’edonismo, allo
   spietato interesse personale.
   A noi. La speranza, forse inutile (Monicelli l’ha definita strumento dei padroni), ma necessaria alla sopravvi-
   venza dello spirito, di costruire attorno ad nuova resistenza, non violenta ma decisa, silenziosa ma tuonante,
   che attraverso pochi, coraggiosi giornalisti sta prendendo forma, è conditio sine qua non, la sopravviven-
   za del libero pensiero è davvero messa in forse. E così eccoci raccolti attorno ad un progetto di resistenza,
   partigiana (sì, storicamente parlando), contro “I nuovi mostri”, i burattinai di un folle sistema normale, dove:
   «Bisogna non solo resistere e reagire, ma rendere nota questa resistenza (…) è un tentativo di tenere insieme
   “partigiani” di valori scomparsi, purtroppo imprescindibili per dare una svolta alla peggiore Italia del dopo-
   guerra, l’Italia berlusconizzata nell’idea di società anche in larghissimi settori della sinistra. Il voto ne è poi solo
   una conseguenza» (Oliviero Beha, giornalista e fondatore dell’associazione). Buona lettura.


                                                            3
Orizzonte Universitario                                    UNIVERSITà                                                        aprile 2010




UNI                                                     VERSITÀ
  Da un confronto con la Francia
  emergono le crepe e i punti di forza
  dell’università italiana,
  potenzialmente grande risorsa,
  di fatto grave problema




S
                   tudiare all’estero è una     università, le grandes écoles e i grands         denti e per i quali solitamente non sono
                   opportunità unica: si sca-   établissement. A partire dal 2002 le uni-        previste prove intermedie. Da queste pri-
                   drebbe in uno dei luoghi     versità francesi hanno iniziato ad imple-        me considerazioni emerge innanzi tutto
                   comuni più scontati se si    mentare il modello 3+2 ormai prevalen-           una maggiore somiglianza all’organizza-
                   dicesse che è una espe-      te in Europa, modello denominato LMD,            zione tipicamente liceale dell’università
                   rienza che arricchisce e     sigla costituita dalle iniziali dei tre diffe-   francese rispetto a quella italiana, fatto
                   che fa crescere, ma in fin   renti cicli attraverso i quali si costruisce     questo che indubbiamente limita l’au-
                   dei conti i cliché il loro   la formazione dello studente francese:           tonomia dei giovani, impedendo loro di
fondo di verità lo hanno sempre. Non mi         Licence, Master e Doctorat. La frequenza         acquisire le capacità organizzative senza
soffermerò sulle implicazioni che riguar-       non sempre è obbligatoria, ma in ogni            le quali uno studente in Italia soccombe-
dano il vivere da solo, il parlare una lingua   caso vivamente consigliata in quanto il          rebbe all’istante. Nonostante i mille pro-
diversa o il conoscere gente proveniente        controllo delle conoscenze è progressivo:        blemi tra i quali è costretta a barcame-
da tutte le parti del mondo, quanto sugli       lo studente è infatti tenuto a sottoporsi a      narsi la nostra università, alcuni dei quali
inevitabili confronti e paragoni che scat-      prove continue (contrôle continu) sotto          sono stati già ricordati, bisogna ricono-
tano nel momento in cui si entra in con-        forma di presentazioni, prove scritte o ri-      scere che la possibilità di muoversi in tut-
tatto con una diversa realtà universitaria.     cerche da svolgere a casa, che vanno poi         ta autonomia, di gestirsi lo studio senza
I problemi dell’università ita-                                                                             obblighi, scadenze e compiti
liana sono ben noti a tutti, ma                                                                             quotidiani, è senz’altro un
non farà male farne un elenco                                                                               grande vantaggio, in quanto
nudo e crudo tanto per non di-                                                                              non solo permette una miglio-
menticarsene: baronie, scarsa                                                                               re gestione del tempo, spesso
meritocrazia, ancor più scarsi                                                                              limitato dall’esigenza di lavo-
finanziamenti e investimenti,                                                                               rare, ma fa sì che lo studente
strutture spesso fatiscenti con                                                                             sviluppi capacità organizzative
il conseguente e inevitabile fe-                                                                            e che in sostanza impari a cam-
nomeno della “fuga di cervelli”,                                                                            pare. è forse proprio questa “li-
di studenti brillanti e capaci che                                                                          bertà” - parola senza dubbio
per sfuggire ai mali dell’uni-                                                                              da usare con la giusta cautela
versità italiana preferiscono                                                                               - in quanto anch’essa avrebbe
trasferirsi all’estero, dove la ri-                                                                         mille implicazioni, limitiamoci
cerca non sia sotto finanziata,                                                                             dunque a considerare esclusi-
le procedure di reclutamento                                                                                vamente quest’aspetto – che si
poco trasparenti e soprattutto                                                                              va ricercando e si apprezza una
dove il merito e il valore siano premiati.      a costituire il 50% del voto complessivo;        volta terminati gli studi superiori. Certo,
Fatta questa indispensabile premessa,           il restante 50% si ottiene sostenendo un         l’organizzazione che lo studente non
non bisogna dimenticarsi dell’esistenza         esame finale, nella maggior parte dei casi       può costruirsi autonomamente viene ge-
di buone ragioni per spezzare una lancia        per iscritto, la cui data è unica e stabilita    stita in toto dalla struttura universitaria,
in favore del nostro sistema universitario,     dall’ateneo. Le tipologie fondamentali di        il che incide in misura esponenziale sulla
ragioni che emergono proprio a partire          corsi sono due: i TD (Travaux Dirigés), ai       qualità dei servizi: è difficile che si abbia-
da una comparazione con il modello di           quali prende parte un numero ridotto di          no problemi con orari, aule, libri, esami
un altro paese europeo, la Francia. Il si-      studenti, ripartiti in classi di circa venti     rimandati. I docenti sono molto spesso
stema universitario francese prevede            elementi; i CM (Cours Magistral), corsi ai       davvero giovani, fatto questo che ha in-
sostanzialmente tre grandi istituzioni: le      quali partecipa un ampio numero di stu-          dubbiamente i suoi pro e i suoi contro. I

                                                                    4
Orizzonte Universitario                                  UNIVERSITà                                                     aprile 2010


suoi pro vanno ricercati in ciò
che in Italia, al contrario, co-
stituisce un grande problema
e limite dell’università: siamo
il paese con il numero di do-
centi ultra-cinquantenni più
alto d’Europa, circa il 57,5%,
tasso che in Francia scende
al 38,9%. Abbiamo professori
letteralmente inchiodati alla
loro cattedra, che nonostan-
te la loro veneranda età non
si decidono ad appendere
i famosi scarpini al chiodo,
limitando in tal modo le
possibilità di giovani capaci,
preparati e freschi di studio,
che quasi nella totalità dei
casi sono costretti a dure e
lunghe gavette e sono pagati
una miseria. Da ciò possono
essere facilmente dedotti i
pro di un personale docente
giovane come nel caso fran-
cese. Quanto ai contro, bi-
sogna considerare la scarsa
esperienza e talvolta scarsa
preparazione di un professore che in non       macchina quale è l’università italiana, ne     piego di denaro in attività produttive allo
pochi casi ha appena qualche anno in più       esce con una preparazione che difficil-        scopo di ottenere o accrescere un utile o
dello studente. Ultimo punto da consi-         mente può avere degli eguali. E siamo al       un reddito”. Da qualsivoglia punto di vi-
derare: l’importanza data dall’università      punto di partenza, alla fuga di cervelli: il   sta si osservi la questione, la conclusione
al successivo inserimento dello studente       che, volendo anche tralasciare l’aspetto       a cui si giunge è dunque e di fatto sem-
nel mondo del lavoro. In Francia, come         più significativo, l’immensa perdita uma-      pre la stessa: davvero un gran peccato.
in altri paesi, a differenza del nostro, i     na e culturale che ne deriva, e valutando
giovani sono continuamente coinvolti           il tutto anche soltanto dal punto di vista
in stages, progetti e iniziative che per-      oggi impe-rante, quello economico, co-            GIULIA CARRARINI
mettono un precoce approccio alla re-          stituisce un gran danno. Eppure questo
altà lavorativa; in generale il metodo di      dovrebbe essere tra i più banali principi
insegnamento e il metodo organizzativo         di economia, l’investimento, ovvero “l’im-
dell’università tutta, privilegiano aspetti
prettamente pratici, che naturalmente
                                                               perugia, italy | 21-25 april 2010 | IV edition | free entry
aiutano all’esercizio di una futura profes-
sione, ma che in alcuni casi e soprattutto
per alcune discipline, quelle umanistiche
                                                               international journalism festival
in primis, sviliscono la qualità dei conte-
nuti. Contenuti che al contrario, e para-
dossalmente, spesso costituiscono un
                                                       I giornalismi universitari:
problema delle nostre università, a causa
di programmi eccessivamente corposi e                  il nuovo media al galoppo
pesanti, che privilegiano esclusivamente
la teoria a totale discapito dell’aspetto          fra web radio e media interattivi
pratico, ma che in fondo permettono
allo studente italiano di ottenere una
preparazione approfondita e comple-                               Interviene Nicola Cappelli,

                                                                                 Orizzonte Universitario
ta. Trascorso qualche mese da studente
in un’università francese tra le più rino-
mate, si potrebbe dunque tirare questo                       direttore di
bilancio: l’Italia è senza alcun dubbio tra
i paesi industrializzati che meno investo-
no sull’istruzione, danno spazio alla ricer-
ca e via discorrendo, ma se uno studente                 Venerdì 23 aprile - Sala Lippi
riesce a sopravvivere a questa terribile


                                                                  5
Orizzonte Universitario                                    UNIVERSITà                                                          aprile 2010




   €M€RG€NZA
   UNIVERSITÀ
   DIFENDIAMO QUELLA PUBBLICA!



N
                         ell’ ARTICOLO 66,       Marzo 2010. I tagli previsti non sono sop-        stella Gelmini il lento declino è divenuto
                         COMMA 13 leggia-        portabili da nessuna Università. Le prime         un crollo verticale per l’Università e la ri-
                         mo: “..in relazione     difficoltà sono già visibili; dall’anno acca-     cerca scientifica pubblica in Italia. Imma-
                         a quanto previsto       demico 2009-2010, varie Università sono           ginate un laboratorioin Farmacia, dove si
                         dal presente com-       state costrette ad aumentare le tasse di          fa ricerca sul cancro, immaginate che vi
                         ma, l’autorizzazio-     iscrizione. Nei tre anni successivi, però,        lavorino cinque tra professori e ricerca-
                         ne legislativa di cui   far quadrare i conti risulterà sempre più         tori di ruolo. Con la legge 133/2008, nes-
                         all’articolo 5, com-    difficile, tanto che qualcuno potrebbe            suno dei loro collaboratori precari, per
ma 1, lettera a) della legge 24 Dicembre         non riuscire nemmeno a pagare gli sti-            quanto indispensabili e meritevoli, potrà
1993, n°537, concernente il fondo per il         pendi ai dipendenti che, nel frattempo,           entrare di ruolo senza che tutti e cinque
finanziamento ordinario delle Università,        saranno migliaia in meno rispetto ad              già strutturati non vadano prima in pen-
è ridotta di 63,5 milioni di euro per l’an-      oggi poiché i vicoli delle assunzioni sa-         sione. E’ questo l’effetto della scellerata
no 2009, di 190 milioni di euro per l’anno       ranno strettissimi. Considerando che              applicazione del blocco del turn-over sul
2010, di 316 milioni di euro per l’anno          l’Italia spende per l’Università e ricerca        pubblico impiego alla docenza universi-
2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012     poco più dell’1% del proprio PIL e che,           taria. Finora in Governi di centro–destra
e di 455 milioni di euro a decorrere dall’an-    negli ultimi dieci anni, il finanziamento         e centro–sinistra alternatisi negli ultimi
no 2013.” Si parla quindi di ben 1441,5          in questi settori si è progressivamente ri-       anni con i ministri Berlinguer, Moratti,
milioni di euro di tagli al finanziamento        dotto, è evidente che i tagli del Gover-no        Mussi, avevano almeno riconosciuto
ordinario dal 2009 al 2013 e se pensia-          saranno pagati dall’intero Paese. Mentre          che il reclutamento di nuovi ricercatori
mo che per legge le tasse universitarie          in tutto il resto d’Europa e del Pianeta si       fosse fondamentale per il nostro Paese.
agli studenti non possono superare il            investe di più in ricerca, da noi fino a fine     L’obiettivo deciso dalla UE a Lisbona,
20 % del finanziamento ordinario, si ca-         legislatura è stato programmato solo di           vincolerebbe l’Italia entro il 2010 a rag-
pisce chiaramente che fra qualche anno           tagliare. Teste. Teste giovani. Teste pe-         giungere il 3% di prodotto intero lordo
le Università italiane saranno con l’acqua       santi. Ecco come nell’Università di Maria-        dedicato alla ricerca. è il minimo per non
alla gola. Poche saranno quelle in gra-
do di sostenersi grazie ai finanziamenti          TABELLA 1
privati. La sforbiciata al Fondo, operata             AUTORIZZAZIONI                     LEGGE               DDL FINANZIARIA PER
dalla Finanziaria per il 2009, fa registrare             DI SPESA                     FINANZIARIA
un taglio progressivo che da 702 milio-
ni di euro nel 2010, raggiunge nel 2011
                                                                                          2008
gli 835 milioni di euro. I tagli più consi-        POTENZIAMENTO                                             2009         2010       2011
stenti li subisce il Fondo per il finanzia-                                                                   - 3,5        - 3,4      - 5,2
mento ordinario delle Università, per il
funzionamento degli atenei, le spese di            DIRITTO                                  152,0            - 40,1       - 51,9     - 75,5
professori ricercatori e personale non             AGLI STUDI
docente e per l’ordinaria manutenzione             UNIVERSITARI
delle strutture universitarie e della ricer-       ALLOGGI E                                31,3              - 6,6       - 7,1       - 12,7
ca scientifica. Durante l’inaugurazione            RESIDENZE
dell’anno accademico, Luigi Frati, retto-
                                                   PER STUDENTI
re dell’Università La Sapienza di Roma,
                                                   UNIVERSITARI
ha lanciato l’allarme: “alla fine del 2010
l’ateneo non sarà in grado di pagare gli           UNIVERSITA’ NON                          128,6            - 40,1       - 38,1     - 59,4
stipendi al personale a causa della drasti-        STATALI
ca riduzione di risorse legate al taglio dei       LEGALMENTE
fondi”. Il rettore ha spiegato che per l’ate-
                                                   SPESE PER IL                            6.865,7           + 27,9      - 703,0     - 835,5
neo romano è prevista una riduzione di
più di 50 milioni di euro, per questo mo-
                                                   FUNZIONAMENTO
tivo è intenzionato a chiedere al governo          DELLE UNIVERSITA’
la nomina di un commissario nel mese di           I TAGLI AL PROGRAMMA «ISTRUZIONE UNIVERSITARIA» (Valori in milioni di euro)


                                                                     6
Orizzonte Universitario                              UNIVERSITà                                                   aprile 2010


 regredire nel sottosviluppo. L’Italia è fer-
 ma all’ 1% e ha la metà dei ricercatori e
 docenti della media dei Paesi europei,
 2,7 contro 5,1 ogni mille abitanti. Se l’Ita-
 lia volesse essere in media con l’Europa
 (già indietro a USA e Asia), dovrebbe ave-
 re 117.000 persone strutturate. Invece, il
 personale strutturato, è di appena 62.000
 unità e la legge 133/2008 la farà scende-
 re nel 2012 a 54.000. E siccome la legge
 133/2008 è vessatoria, soprattutto verso
 i giovani, chi resterà avrà un’età media al-
 tissima: 55 anni contro i 41 della Spagna
 e i 42 della Gran Bretagna. Da una prima
 analisi della tabella 2, emerge che l’Uni-
 versità di Trento e il Politecnico di Torino,
 sono tra le Università migliori in base ai
 nuovi parametri. Trento, ad esempio, pur
 essendo un piccolo Ateneo, è riuscito
 meglio di ogni altro a intercettare, at-
 traverso propri progetti, i finanziamenti
 europei. Il Politecnico di Torino ha con-
 seguito risultati importanti su didattica,
 ricerca, capacità di autofinanziarsi, buo-
                                       con i bilanci in rosso, non potranno fare        versitario. L’Università, da pubblica di-
 ne valutazioni degli studenti, processi
                                       nuove assunzioni per un anno. Chi ha i           venterebbe un privilegio per i pochi che
 formativi positivi, presenza di molti pro-
                                       bilanci in regola invece, potrà procedere        potrebbero permettersi rette universita-
 getti assegnati al Programma Nazionalenel biennio 2009 – 2010 ad assumere,             rie altissime, mentre il livello qualitativo
 di Ricerca. Invece, hanno ottenuto meno
                                       ma dovrà spendere per i nuovi reclutati il       dell’insegnamento pubblico crollerebbe
 finanziamenti, le Università che non han-
                                       50% di quanto stanziava per stipendiare          a picco per la mancanza di docenti e le
 no gli standard qualitativi positivi, tra
                                       i pensionati dell’anno precedente. Una           soppressione di esami, nonché probabil-
 cui: Roma “La Sapienza”, Napoli, Bari e
                                       parziale deroga al blocco del turn–over          mente anche di corsi di laurea meno fre-
 Palermo. Le Università “spendaccione“ e
                                       stabilito dalla legge 133/2008, ma con           quentati o considerati di “minor rilievo”.
                                                     dei paletti: i fondi così sbloc-
                                                     cati dovranno essere impie-
TABELLA 2
                                                     gati soprattutto (almeno il            Ecco come il lento
            ATENEI                   %
 TRENTO                                10,69
                                                     60%), spiega il decreto, per
                                                     reclutare ricercatori a tem-           declino è divenuto
 POLITECNICO TORINO                      5,22
                                                     po determinato e indeter-
                                                     minato. Una norma salva
                                                                                            un crollo verticale
 GENOVA                                  2,52        giovani, spuntata dopo le               per l’Università
 ROMA “Foro Italico”                     2,35        varie polemiche e proteste.
                                                     Per assumere professori or-
 MILANO                                  1,69        dinari (“gli anziani”), si potrà   Si rinuncia a personale docente, chie-
 PADOVA                                  1,37        spendere al massimo il 20%         dendo ai ricercatori di mantenere il ruolo
 BOLOGNA                                 1,33        e per gli amministrativi il        di insegnanti, mantenendo la stessa re-
                                                     5%. La manovra finanziaria         tribuzione e lavorando fuori dai campi
 ROMA “Tor Vergata”                      1,28        del governo, richiede una          stabiliti dal loro contratto (che prevede
 PISA                                    0,99        sostanziale revisione; il no-      sessanta ore di ricerca e nessun obbligo
 PERUGIA                               - 0,56        stro sistema universitario è       all’insegnamento). Inoltre, con il passag-
                                                     già largamente sotto finan-        gio a fondazione l’Università potrà (e vi-
 ROMA TRE                              - 0,79        ziato rispetto agli standard       sta la mancanza di fondi, dovrà) chiedere
 SALERNO                               - 1,06        europei. L’Università non          qualunque cifra agli studenti, senza do-
                                                     reggerà l’impatto. Una si-         ver rispondere a nessun tetto prefissato.
 LECCE                                 - 1,16
                                                     tuazione che porterà inevi-        Una retta Universitaria da 1000 euro po-
 CATANZARO                             - 1,42        tabilmente l’intero sistema        trebbe essere uno standard per il prossi-
 NAPOLI                                - 1,52        universitario pubblico al          mo anno accademico. Raggiungeremmo
                                                     dissesto. Gli atenei di tutta      uno standard tipo college americano,
 BARI                                  - 1,94
                                                     Italia si stanno muovendo          dove o si vince una borsa di studio per
 ROMA “La Sapienza”                    - 2,11        per manifestare il forte dis-      meriti sportivi o si è abbastanza ricchi da
                                                     senso nei confronti della          poter far fronte a una richiesta economi-
 PALERMO                               - 3,00
                                                     legge 133/2008, che rischia        ca di tale portata. Con l’entrata in vigore
CLASSIFICA UNIVERSITà VIRTUOSE E NON VIRTUOSE        di rovinare il sistema uni-        della legge 133/2008 si è andati a dan-


                                                               7
Orizzonte Universitario   UNIVERSITà                             aprile 2010


                                       neggiare il principio costituzionale di
                                       eguaglianza e pari dignità tra i cittadini,
                                       garantendo il diritto allo studio e a una
                                       formazione di qualità esclusivamente a
                                       chi può fare affidamento su una gran-
                                       de capacità economica. Si sta cercando
                                       di distruggere la nostra cultura e obbli-
                                       gando le Università a svendersi a privati
                                       per sopravvivere, senza poi garantire un
                                       livello di istruzione accettabile. Con que-
                                       ste premesse l’Università pubblica sarà
                                       destinata a svanire nel nulla.


                                          CHIARA ROMANO




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Orizzonte Universitario                                 Sociopolitica                                                     aprile 2010




L’autoritarismo
  delle Libertà
La normalizzazione della censura


“C
                                 ’è un clima
                                 che si sta
                                 facendo
                                 veramen-
                                 te pesan-      abusando oltre ogni immaginazione dei
                                 te, se non     propri poteri ha esercitato pressioni e mi-
                                 insoppor-      nacce su membri della Rai e dell’autorità
                                 tabile. è      garante delle comunicazioni, l’Agcom,
veramente sconcertante e inaccettabile          per la soppressione delle esigue tra-
che soprattutto chi ha pubbliche respon-        smissioni televisive non controllate
sabilità si affanni a individuare come ne-      dal suo regime, in primis AnnoZero.
mico il giornalista. Lascia allibiti quanto     Il comportamento è degno di un re-
sta continuando a dichiarare il presiden-       gime sovietico, l’imbavagliamento
te del Consiglio contro Santoro e i giorna-     di tutti coloro che lui ritiene suoi av-
listi che lui considera a lui contrari, assu-   versari: Santoro, Travaglio, Di Pietro,
mendo il conduttore di Annozero quale           Floris, Ezio Mauro, Eugenio Scalfari e
suo avversario in campagna elettorale.”         tanti altri, a formare una vera e pro-
Le parole di Franco Siddi, segretario del-      pria “lista di proscrizione”. Alla luce
la Federazione Nazionale della Stampa,          dei fatti emergenti il nuovo regolamen-       mente vantato di aver avuto i comporta-
fanno percepire con estrema chiarezza la        to sulla par-condicio, che ha cancellato i    menti che le intercettazioni di Trani stan-
crescente tensione che sta coinvolgendo         programmi di approfondimento politico         no portando alla luce, come ha urlato dal
tutta la sfera pubblica italiana in questi      dalla Rai durante questo mese, appare         palco di piazza San Giovanni, durante la
giorni precedenti il voto regionale. Ogni       niente altro che una censura, imposta         manifestazione a numero variabile del
velo è ormai caduto, il re è definitivamen-     dal presidente del Consiglio, alla libera     Pdl, sabato 20 Marzo. è l’ennesima po-
te nudo; non si preoccupa più di con-           informazione dei cittadini. Purtroppo il      tenza del “o con me o contro di me” che
fondere le idee, di mostrarsi diverso da        mutamento del linguaggio attuato in           ha caratterizzato da sempre la sua poli-
quale è, di dire e poi contraddire il gior-     questi anni di monopolio berlusconiano        tica. Questa manifestazione rappresenta
no dopo. Fiutando che ormai la sua para-        ha “normalizzato” anche le più evidenti       la prima volta in Europa in cui uno schie-
bola percorre il ramo discendente, come         violazioni di ogni equilibrio democratico     ramento di maggioranza che esercita
un animale ferito si dimena inferocito          come questa. Un’attenta osservazione si-      tra l’altro un dominio totale sui media,
attaccando pubblicamente e sul piano            stemica mostra però l’unicità dell’attuale    protesta contro se stesso, contro la pro-
personale qualunque voce libera e fuori         situazione; non più il mantenimento di        pria incapacità di compilare e presentare
dal coro. Silvio Berlusconi, intimamente        una sorta di equilibrio volto al controllo    le liste elettorali. I giornalisti Rai a cui è
convinto della sua onnipotenza, sta lot-        del consenso della maggioranza dell’opi-      stata tolta voce, nel frattempo, contando
tando con tutte le sue forze per evitare        nione pubblica, ma una vera e propria         su mezzi di fortuna, hanno intrapreso la
l’avvento della fine del suo plenipoten-        guerra civile avente come obiettivo la        loro lotta per poter continuare a fare in-
ziario regno, trascinando nell’abisso con       distruzione di qualunque forma di li-         formazione, con iniziative come “Rai per
lui ciò che resta di questa Italia sganghe-     bertà sia riuscita a sopravvivere. Azione     una notte” o “Giro d’Italia 4x4”. Le scorse
rata. è forse il momento più critico della      tanto più violenta e rabbiosa giacché         elezioni del 28 e 29 Marzo hanno rap-
nostra storia politica degli ultimi anni,       le voci di opposizione, seppur da una         presentato certamente un punto critico
la “soluzione finale” del berlusconismo,        parte affievolitesi, da un’altra sono di-     per la nostra storia politica, a prescinde-
l’apparato di potere e corruzione che ha        ventate sempre più ingombranti, gua-          re dalla politica stessa. è stata dichiarata
ormai permeato quasi tutti gli istituti del     dagnando consensi e dando vita ad             guerra a tutti i poteri di controllo della
nostro paese. Come emerge dall’ultimo,          un movimento di resistenza civile che,        nostra democrazia e quindi alla demo-
sconcertante, avvenimento giudiziario,          insieme alla disastrosa situazione pub-       crazia stessa. è una guerra che non si
l’inchiesta di Trani, il Presidente del Con-    blica italiana, sta portando allo sgreto-     concluderà senza sconfitte.
siglio, già da quindici anni in posizione di    lamento di questo governo. Lo stesso
colossale conflitto di interessi mediatico,     presidente del Consiglio si è pubblica-          VITO CACUCCIOLO

                                                                   9
Orizzonte Universitario                                  Sociopolitica                                                       aprile 2010




 GUERRA in iRAq:
pERchE' non E' mAi tRoppo
  tARdi pER discUtERnE

   L'Iraq InquIry

I
          nutile piangere sul latte versato.     adesione alla guerra. Chiamato a testi-       di distruzione e divieto di costruzione
          Oltre che essere un saggio moni-       moniare il 29 gennaio 2010, l’ex primo        di armi di distruzione di massa, in data 8
          to materno, questa frase potreb-       ministro ha negato di aver stretto alcun      novembre 2002, il Consiglio di Sicurezza
          be anche sintetizzare il principio     patto segreto con Bush. Davanti all’in-       non optò per un intervento, bensì deci-
          guida seguito da alcuni governi        chiesta, Blair ha ribadito che l’obiettivo    se di concedere al regime di Saddam, un
          nel rapportarsi con decisioni in-      principale della guerra è sempre stato        prolungamento di 30 giorni entro i quali
          traprese in precedenza. Pietra         quello di disarmare Saddam dalle armi         fornire “una dichiarazione accurata e com-
          sopra e sguardo avanti. Ce ne          di distruzione di massa, con l’uso della      pleta di tutti gli aspetti del suo programma
sono altri, invece, che si dimostrano par-       diplomazia supportato da quello della         riguardante armi di distruzione di massa”.
ticolarmente testardi, e non limitandosi a       forza. “Saddam era un mostro: se non ci       Se ciò non fosse avvenuto ci sarebbero
piangere, si interrogano sulla dinamica e        si fosse occupato di lui a tempo debito ora   state “serie conseguenze”. Nel dicembre
la responsabilità del versamento. E quan-        si dovrebbe fronteggiare una minaccia         2002, Saddam produsse un documento
do il latte si chiama intervento militare e      ancora più grande” sono state le parole       di 12000 pagine in cui negava la pre-
il versatore Tony, ecco fatta l’Iraq Inquiry,    dell’ex primo ministro.                       senza di armi nucleari in Iraq. Tuttavia i
ovvero l’inchiesta sulle ragioni che han-                                                      governi francese e britannico si dichiara-
no portato la la Gran Bretagna ad invade-               UNA GUERRA ILLEGALE?                   rono insoddisfatti del rapporto, perché a
re l’Iraq a fianco degli Stati Uniti nel 2003.   Un altro punto da chiarire riguarda la        loro avviso non prendeva in considera-
Lo scopo dell’inchiesta, iniziata il 30 giu-     questione della legalità o illegalità di      zione armi chimiche e agenti biologici.
gno 2009, è quello di “identificare le lezio-    una guerra che non ha mai                     Il 19 dicembre 2002 Colin Powell rico-
ni che possono essere imparate dal conflit-      ricevuto l’autorizzazione                     nobbe che l’Iraq non aveva adempito a
to in Iraq”. I 4 membri della commissione,       del Consiglio di Sicurez-                      fondo quanto richiesto dalla risoluzione
sotto la guida di Sir John Chilcot, hanno        za dell’Onu. Sebbene la                          1441. Ma ancora una volta, non auto-
il compito di ascoltare le testimonianze         Risoluzione 1441, detta                          rizzò l’uso della forza, per il quale c’era
di personaggi che hanno influito nelle           anche prima risoluzio-                           la necessità di una seconda risoluzio-
decisioni riguardanti l’inizio e la condu-       ne, dichiarava che l’Iraq                                  ne, che però non sarebbe mai
zione della guerra. Cinque sono i punti          stava violando le                                                 stata prodotta a causa
principali attorno ai quali ruota l’inchie-      precedenti ri-                                                      della minaccia della
sta. In primo luogo, c’è la questione dei        soluzioni del                                                         Francia di usare il suo
presunti accordi stretti tra Blair e Bush        1990-91 in                                                             potere di veto. Tutta-
durante un incontro informale nel ranch          materia                                                                via, in data 20 Marzo
di Crawford, Texas, nell’aprile 2002:                                                                                    2003, Stati Uniti e
un documento classificato come                                                                                           Gran Bretagna de-
confidenziale sembrerebbe infatti                                                                                         cisero ugualmente
attestare che in quella occasione                                                                                         di invadere l’Iraq
Blair avrebbe assicurato il supporto                                                                                       e la guerra ebbe
britannico anche ad una missione                                                                                           inizio. Le giustifi-
di “cambio di regime” (motivazione                                                                                         cazione legali su
non contemplata come legittima                                                                                              cui si basava l’in-
dal diritto internazionale). Tuttavia,                                                                                      tervento erano
tre mesi dopo, nel luglio 2002, Blair                                                                                       la difesa preven-
dichiarò che a quel momento non                                                                                              tiva (principale
era stata ancora presa nessuna de-                                                                                           motivazione
cisione in merito all’adesione o non                                                                                         statunitense) e il

                                                                  10
Orizzonte Universitario                                 Sociopolitica                                                          aprile 2010




                                                                                                 forse per questo “taglio altrove” che gli
                                                                                                 studenti delle università londinesi ora
                                                                                                 manifestano per la diminuzione dei fon-
                                                                                                 di destinati all’istruzione. Infine, l’ultimo
                                                                                                 punto dell’Inquiry riguarda se si fossero
                                                                                                 concordati dei piani di stabilizzazione
                                                                                                 per il periodo successivo all’invasione. Ed
                                                                                                 è a proposito di questo argomento che
                                                                                                 Blair accenna il suo unico mea culpa, il 29
                                                                                                 gennaio, dichiarando la debolezza dalla
                                                                                                 strategia di Nation-building e la mancan-
                                                                                                 za di armonia nella programmazione con
                                                                                                 gli Stati Uniti.

                                                                                                          LEZIONI NON IMPARATE
                                                                                                 L’Iraq Inquiry dovrebbe arrivare a delle
                                                                                                 conclusioni entro la prossima estate. C’è
                                                                                                 chi dice che, in fondo, l’inchiesta rappre-
                                                                                                 senti soltanto uno spreco di tempo e di
mancato assolvimento da parte dell’Iraq         era stato “troppo cauto” e che in realtà si      risorse, e non sia altro che una carrellata
delle richieste ribadite in numerose riso-      poteva procedere anche senza di essa.            di “e se” di discutibile utilità. Tuttavia, 179
luzioni Onu (principale motivazione bri-                                                         soldati britannici, 4380 americani, 38 ita-
tannica).Il mancato supporto dell’Onu e         SERVIZI SEGRETI, EqUIPAGGIAMEN-                  liani e tra i 95 mila e i 105 mila civili e sol-
la conseguente possibile illegalità della                TO E NATION-BUILDING                    dati iracheni, secondo l’Iraq Body Count,
guerra costituiscono un elemento cen-           Un altro obbiettivo dell’inchiesta è ana-        hanno trovato la morte durante o subito
trale della corrente inchiesta. A questo        lizzare il ruolo dei servizi segreti e valuta-   dopo il conflitto. Inoltre, secondo un ser-
proposito quattro sono stati i testimo-         re quanto i dossier da essi prodotti siano       vizio della BBC in onda il 4 marzo 2010,
ni principali, le cui posizioni possono         stati manipolati a fini politici. è il caso di   il numero di bambini affetti da malfor-
essere così riassunte. Ms Wilmshurst,           un documento del settembre 2002 ap-              mazioni alla nascita è salito a 3-4 casi al
deputato-funzionario legale nel 2003,           partenente al britannico “Joint Intelligent      giorno, anche se nessun medico irache-
ha dichiarato che tutta la squadra lega-        Committe”, che ottenne l’attenzione della        no è disposto a denunciare che questa
le dell’ufficio degli esteri credeva che si     stampa per una dichiarazione contenuta           sia una diretta conseguenza della guer-
sarebbe creato uno “scenario da incubo”         al suo interno: “L’Iraq appare in grado di       ra. Ad oggi, l’Iraq rimane una fragile de-
se la guerra fosse cominciata senza una         lanciare armi chimiche ad ampio raggio in        mocrazia elettorale, lambita dai rigurgiti
seconda risoluzione dell’Onu. Sir Wood,         45 minuti dall’ordine”. Questo fu sufficien-     della guerra civile scoppiata subito dopo
capo consigliere legale, ha detto di aver       te per fomentare l’impressione che Sad-          l’invasione. A fronte di tutto ciò, l’idea
avvertito Straw, l’allora Segretario di         dam costituisse una vera ed imminente            rimettere in discussione la decisione di
Stato per gli Affari Esteri, che “l’uso della   minaccia per la comunità internazionale,         intraprendere la guerra, non sembra del
forza senza l’autorità del Consiglio di Si-     Regno Unito incluso. In seguito, però, si        tutto irragionevole, e, forse, qualche le-
curezza sarebbe risultato in un crimine di      scoprì che questa affermazione era ri-           zione da imparare c’è. Come però esiste
aggressione”, ma che la risposta a questo       conducibile soltanto ad unica e dubbia           il rischio che la lezione appresa venga
avvertimento sarebbe stata: “considero          fonte. Altro argomento di discussione è il       ignorata: una storia simile potrebbe ripe-
il tuo consiglio, ma non lo accetto”. Straw,    ritardo nella preparazione delle truppe e        tersi molto presto in Iran. Infatti, mentre
dal canto suo si è difeso dicendo che il        il loro inadeguato approvvigionamento.           sia l’Onu che Ahmadinejad dichiarano
fatto di essere segretario degli affari         A questo proposito, il 5 marzo 2010, Gor-        l’assenza di armi nucleari nel paese, l’in-
esteri prevede l’ascolto degli avvisi lega-     don Brown, l’allora Cancelliere, è stato         telligence statunitense dice di aver tro-
li, non l’obbligo di seguirli e che sarebbe     chiamato a testimoniare, sotto pressione         vato tracce di attività nucleare fermatasi
stato compito di Lord Goldsmith, Alto           per aver destinato ai militari impegnati in      nel 2003. Lo stesso Blair, nella sua testi-
Consulente Legale del governo - al quale        Iraq fondi insufficienti. Davanti alla com-      monianza ha ribadito più volte la neces-
solitamente spetta l’ultima parola in me-       missione, l’attuale primo ministro ha in-        sità di fare attenzione ad uno stato, l’Iran
rito a questioni del genere- valutare la        sistito sul fatto che le truppe ricevettero      appunto, in cui si stanno sollevando que-
situazione ed esprimersi con più chiarez-       tutto l’equipaggiamento da loro richie-          stioni del tutto simili a quelle sollevatesi
za in precedenza. Infine, Lord Goldsmit,        sto. “In ogni momento, i comandanti erano        in Iraq all’inizio del nuovo millennio. Una
accusato di un triplice oscillamento di         in grado di chiedere l’equipaggiamento di        trama poco originale. Speriamo che que-
opinione durante i 45 giorni precedenti         cui necessitavano e non conosco nessuna          sta volta nessun latte venga versato.
l’inizio delle operazioni, si è giustificato    occasione in cui questo gli sia stato nega-
dicendo di aver realizzato solo in seguito,     to” ha commentato Brown, aggiungendo
ovvero in data 17 marzo, che il suo inizia-     che la guerra in Iraq e Afganistan è costa-
                                                                                                    CHIARA FRANCAVILLA
le consiglio dichiarante l’assoluta neces-      ta 18 bilioni di sterline, ma che il governo
sità di una seconda risoluzione Onu per         è stato in grado di provvedere alle spese
poter iniziare la guerra probabilmente          usando riserve e tagliando “altrove”. Ed è

                                                                  11
Orizzonte Universitario                                  Sociopolitica                                                       aprile 2010




«F
                                 orza Italia è   potrò informerò la Corte». I due mafio-         Nemmeno a mio padre. Io mi limito a
                                 nata dalla      si, mai pentiti, se da un lato smentivano       rispondere alle domande, senza omer-
                                 trattativa      Spatuzza dall’altro lasciavano intendere        tà». Gli avversari, però, sostengono che
                                 tra Stato       di avere ancora molto da dire. Secondo          Ciancimino jr miri a benefici in termini
                                 e mafia».       alcuni, le dichiarazioni di Ciancimino mi-      di trattamento sanzionatorio, nonché
                                 Nell’aula       rano solo a sparigliare le carte, a gettare     a mantenere all’estero le somme di de-
                                 bunker          fango e ignominia sulla politica italiana.      naro che ancora non gli sono state se-
                                 dell’Uc-        Mafioso il padre, mafioso il figlio. è sta-     questrate. Resta un fatto: le risposte di
ciardone, il carcere di Palermo, Massimo         to anche condannato in primo grado              Ciancimino possono fare molto male.
Ciancimino, il figlio di don Vito, ex sin-       per quattro casi di riciclaggio del dena-       Dell’Utri, con il suo lessico ciceroniano,
daco mafioso della città, parla. Non è un        ro sporco di don Vito. Secondo altri è un       le ha definite «minchiate», Berlusconi le
teste, non è un pentito. è un dichiarante.       uomo coraggioso che ha messo a repen-           ha dipinte come l’ennesima prova di un
Le sue confessioni-fiume stanno rimet-           taglio la sua vita per ristabilire un bricio-   disegno della magistratura teso a sabo-
tendo in discussione tutto ciò che la            lo di verità in un buco nero della storia:      tarlo. Cinancimino, consapevole della
magistratura sapeva sulle stagione delle         il legame tra politica e mafia. Chiunque        gravità delle sue affermazioni, si presen-
stragi. E gettano un ombra sull’ex partito       sia, Ciancimino ha deciso di parlare dal        ta sempre in aula con i documenti. E se
del Premier, Forza Italia. Non è l’unico ad      gennaio 2008. A seguito di un’intervista        la carta che porta canta, allora c’è una
aver riesumato il fantasma dei contatti          rilasciata a Panorama nell’ottobre 2007,        lettera, consegnata ai magistrati di Paler-
Stato-mafia. Nel dicembre 2009 a Torino          fu chiamato alla procura di Caltanissetta       mo il 18 febbraio, che è stata scritta dal
fu ascoltato anche Gaspare Spatuzza, kil-        per testimoniare. E a chi gli chiede per-       padre don Vito. Questa, scritta in accordo
ler che lavorava per i Graviano, pentito                                ché ha aspettato                         con il boss Bernardo Pro-
dal 2008. Spatuzza dichiarò: «Graviano                                      tanto tempo pri-                          venzano, ha come
mi disse di un patto con Berlusconi».                                         ma di parlare                              destinatario “l’ami-
Dell’Utri l’accusò di essere manovrato da                                      risponde:                                  co Dell’Utri” e, per
pm corrotti. Poche settimane dopo de-                                           «Prima                                     conoscenza, an-
posero anche i fratelli Giuseppe e Filippo                                       del 2008                                  che “l’amico Ber-
Graviano. Il primo disse di non conosce-                                          nessun                                   lusconi”. La lette-
re Dell’Utri e il senatore Pdl si meravigliò                                      giudice                                 ra risale al 1994.
per la sua dignità.                                                               mi ha                                   Nell’intestazione
Un vero uomo d’ono-                                                             chiesto                                  si legge «al Presi-
re, questo sì cre-                                                                niente.                               dente del Consiglio
dibile. Il fratello,                                                                                                    Silvio Berlusconi».
invece, non volle                                                                                                            Don Vito nella
parlare: «Il mio                                                                                                                    missiva
stato di salute
- sostenne
- non mi
consen-
te di ri-
spondere
a l l ’i nte r-
rogatorio.
Quando


                                                                  12
Orizzonte Universitario                                      Sociopolitica                                                               aprile 2010


richiama i due amici del Nord a rientrare           guerra per poi fare la pace».
nei ranghi, a rispettare gli accordi presi          Alla mafia serviva uno Stato
in precedenza, altrimenti uscirà dal riser-         fragile e terrorizzato. La ma-
bo mantenuto fino a quel momento. E                 gistratura da troppo tempo
racconterà a tutti che Forza Italia nasce           aveva le mani libere e stava
da un patto scellerato, in cui ci sarebbe           colpendo con forza la ma-
la longa manus dei servizi segreti, dei             fia: la legge sulla confisca
Ros e la connivenza della classe politica,          dei beni, il 41 bis, il reato di
l’ex ministro della difesa Nicola Mancino           concorso esterno in associa-
in primis. Mancino è l’unico politico ad            zione mafiosa. Tutti provve-
aver parlato esplicitamente di “trattati-           dimenti approvati nel corso
va”, anche se, ha spiegato a Repubblica             degli anni ’80 e che aveva-
il 18 settembre 2009, il Governo respin-            no messo in ginocchio la
se l’idea «anche come semplice ipotesi              mafia. Il pool antimafia di
di alleggerimento dello scontro con lo              Falcone e Borsellino sareb-
Stato». Eppure, i pm palermitani Ingroia            be stato forse in grado di
e Di Matteo sostengono che una tratta-              mettere all’angolo la cri-
tiva c’è stata. Anzi, sarebbero addirittura         minalità organizzata. Il 15
due. La prima si situerebbe tra la strage           gennaio 1993 segna la fine                            verranno inseriti nel registro dei indagati
di Capaci del 23 maggio 1992, che co-               della prima fase degli accordi tra Stato e            per favoreggiamento, poi scagionati. Le
stò la vita a Giovani Falcone, e la strage          mafia. è il giorno dell’arresto di Salvatore          parole di Massimo Ciancimino rimettono
di via D’Amelio del 19 luglio dello stesso          Riina. Il capitano Ultimo del Cirmor (una             in discussione anche l’esito di quel dibat-
anno, in cui morì l’altro giudice del pool          sezione dei Ros), alias Sergio De Caprio,             timento. Fuori gioco Riina, ai Corleonesi
antimafia Paolo Borsellino. Erano gli anni          stava da giorni alle costole dell’allora              resta un unico boss: Bernardo Provenza-
della crisi della politica, di Tangentopoli e       capo di Cosa Nostra, insieme a Proven-                no. « è stato Provenzano a tradire Riina»
del ribaltone della Prima Repubblica. An-           zano. Il prefetto Mario Mori, il colonnel-            spiega Massimo Ciancimino al Tribunale
che l’antistato mafioso si trovava in balìa         lo Mauro Obinu e il capitano De Donno                 di Palermo, il 6 novembre 2009, durante
della rivoluzione politica in atto. Ma i sici-      erano riusciti ad ottenere da Vito Cianci-            un interrogatorio per il processo a suo ca-
liani sanno che tutto cambia affinché alla          mino e dall’ex autista di Riina Balduccio             rico. U’Tratturi, così era chiamato Proven-
fine tutto resti uguale. Così se quei “cra-         Di Maggio la piantina della villa del boss            zano, era stufo dei deliri di onnipotenza
sti” (fessi) di socialisti e di democristiani       dei boss in via Bernini a Palermo. Dopo               di Riina e della sua strategia sanguinaria.
si erano fatti beccare, allora si sarebbe           uno spettacolare inseguimento, Riina                  Voleva inaugurare la “seconda fase” della
trovata qualche nuova forza da ricattare            viene catturato. Peccato che De Donno                 trattativa con lo Stato e chiudere con le
per ottenere una garanzia politica. Ma,             e Mori dopo non si preoccupano di per-                stragi. Però, per fare questo, aveva biso-
come diceva Riina, «Bisogna prima fare la           quisire l’abitazione. Mori e De Donno                 gno di far fuori Riina. E così, secondo il




  D
                        ue anni prima che il        ti corrente dei boss mafiosi Fidanzati, Bono e        lusconi si aggiudicò la nomina a Cavaliere,
                        banchiere Michele Sin-      Gaeta, che avevano interessi nella banca da           grazie soprattutto ai successi imprendito-
                        dona bevesse il suo ul-     molto tempo. I colletti bianchi, inoltre, erano       riali di Milano 2 e Milano 3. I suoi soci erano
                        timo caffè, un giornali-    in contatto con lo stalliere di Arcore, Vittorio      i soliti della Cantieri Uniti, a cui si aggiun-
                        sta del New York Times,     Mangano. Nel 1962 Silvio Berlusconi era un            sero parenti e amici. Per la costruzione di
                        Nick Toches, gli chiese:    neolaureto con tanta voglia di fare soldi. Lo         Milano 2 si dice che Berlusconi alzò di due
                        «Quali sono le banche       attirava il mercato del mattone. A Milano, in         piani i palazzi rispetto al progetto originale
  usate dalla mafia?» E lui rispose: «In Sicilia    via Alciati, zona Bande Nere, c’era un terreno        e fece deviare le linee aree di Milano Linate.
  il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una pic-   che a Silvio piaceva molto. Costava 190 mi-           Il tutto grazie alle decisione prese da uno
  cola banca in Piazza dei Mercanti». L’unica       lioni di lire e il giovane imprenditore ne pos-       studio del Politecnico che, come fu sco-
  sede della Banca Rasini era proprio al civico     sedeva solo 10. Eppure alla fine la spuntò lui,       perto in seguito, era stato commissionato
  2 di piazza di quella piazza poco lontana         l’acquistò e costruì i suoi primi palazzi. Con        dallo stesso Berlusconi. Insomma, aveva
  dal Duomo, nel cuore di Milano. Quell’isti-       quali soldi? Con quelli di Carlo Rasini e del co-     pagato per far supervisionare il progetto
  tuto di credito nacque negli anni ’50, per        struttore Pietro Canali, cliente proprio della        che lui stesso stava edificando. Conflitto
  volere di Carlo Rasini. Direttore della filiale   Banca Rasini, che si fidarono ciecamente del          d’interessi e corruzione in un sol colpo. Un
  fu, dal’57, il padre del nostro Premier, Lui-     23enne Silvio. Capire questo passaggio risol-         buon inizio, non c’è che dire. Non contento,
  gi Berlusconi. Nel 1973 Luigi si dimise, per      verebbe la domanda che si pone Elio Veltri            Mr B. concesse a Don Verzè l’autorizzazione
  seguire gli affari del figlio. La banca passò     all’inizio del libro “L’odore dei soldi”: «Cavalie-   per la realizzazione di un grande ospeda-
  dalla direzione dei Rasini a quella degli         re, dove ha preso i soldi?». Fu questa, infatti,      le, il San Raffaele. Così facendo, si assicurò
  Azzaretto. Dieci anni dopo, il 14 febbraio,       la sorgente del fiume di denaro che nel corso         una crescita esponenziale del valore degli
  nell’ambito dell’”Operazione San Valentino”       degli anni affluì al portafoglio di Berlusconi. La    immobili della confinante Milano 2 e una
  furono arrestati Giuseppe Bono, Antonio           società di costruzioni era la Cantieri Uniti sas      scusa buona per legittimare la deviazione
  Virgilio, Salvatore Enea e Luigi Monti. Erano     si sciolse terminati i lavori per dare alla luce la   dei percorsi degli aerei destinati a Linate.
  i funzionari della Rasini che gestivano i con-    Edilnord, l’azienda con cui l’imprenditore Ber-


                                                                        13
Orizzonte Universitario                                 Sociopolitica                                                        aprile 2010


disegno tratteggiato da Cinacimino, Pro-        so amico siciliano che portò il mafioso          tra indagine, il documento era intero. Ne
venzano avrebbe fatto in modo che una           Vittorio Mangano a fare da stalliere nella       sono sicuro. Non so cosa sia successo
soffiata giungesse ai Ros. La contropar-        villa di Arcore. Il documento testimonie-        dopo». Fosse vero, sarebbe la conferma
tita della cattura di Riina sarebbe stata       rebbe una “terza fase”, con protagonista         dell’importanza del documento. Durante
la sua libertà. Questo è il risultato della     Dell’Utri e Forza Italia. «Mio padre – spiega    quella perquisizione di Villa Ciancimino a
“seconda fase della trattativa”. Bernardo       Ciancimino jr. – mi disse che fra il 2001 e il   Mondello, accadde anche un altro fatto
Provenzano è stato catturato l’11 aprile        2002 Provenzano sentì di nuovo Dell’Utri.        strano, di cui Massimo non si dà una ra-
2006, dopo 40 anni di latitanza. Eppure                                                          gione. «Nessuno dei carabinieri presen-
nel 1995, a Mezzojuso nel palermitano, i                                                         ti – accusa il testimone - chiese di aprire
Carabinieri avrebbero potuto arrestarlo.           «Un capitano dei                              la cassaforte, che era ben visibile nella
L’allora capitano Michele Riccio avrebbe
voluto intervenire, ma Mori non gli diede       carabinieri mi invitò                            stanza di mio figlio». In quella cassaforte
                                                                                                 avrebbero trovato il famigerato “papello”.
il permesso. Per questo, oggi, il prefetto
è ancora sotto processo. Per cambiare
                                                  caldamente a non                               Ciancimino nell’audizione torna anche a
                                                                                                 nominare «il signor Franco», l’agente dei
fase, però, era necessario avere un ga-         parlare della trattativa                         servizi segreti in contatto con Vito Cian-
rante politico. Questi sarebbe stato un                                                          cimino e Provenzano. «Dopo un’inter-
«esponente di rilievo della nascente for-          e dei rapporti con                            vista con Panorama, in cui emergeva in
mazione politica». Massimo Ciancimino                                                            qualche modo un mio ruolo nell’arresto
fa il nome di Marcello Dell’Utri e di For-            Berlusconi»                                di Riina – prosegue Ciancimino - il signor
za Italia. Il senatore, quindi, si sarebbe                                                       Franco mi invitò caldamente a tacere e
sostituito a Vito Ciancimino nel ruolo di       «Papà – dice ancora Massimo Ciancimino           a non parlare più di certe vicende per-
intermediario tra politica e mafia. L’anel-     in un’intervista al Fatto Quotidiano - trova-    ché tanto non sarei mai stato coinvolto
lo di congiunzione delle due fasi sarebbe       va allucinante che un imprenditore come          e non sarei mai stato chiamato a depor-
la mancata cattura di Provenzano, nel           Berlusconi, nel momento in cui i figli era-      re. Cosa che effettivamente avvenne
1995. I procuratori oggi sanno che il ne-       no a rischio attentati, si rivolgesse a uno      visto che fino al 2008, quando decisi di
goziato iniziato nel ’92 non si chiuse in       come Mangano! Questi erano i classici            collaborare con i magistrati, nessuno mi
pochi mesi, ma si protrasse sino proprio        “metodi accerchiativi”, come diceva mio          interrogò mai». Anche durante gli arresti
all’anno della cattura di Provenzano.           padre, di personaggi come Dell’Utri, per         domiciliari Massimo Ciancimino avrebbe
                                                rendersi indispensabili a Berlusconi: fai le     ricevuto una strana visita: «Un capitano
                                                minacce per accreditarti sempre di più, e        dei carabinieri – dice il testimone – mi
Nella lettera consegnata dal figlio ai          poi dai le soluzioni». Ma i particolari in-      invitò caldamente a non parlare della
magistrati di Palermo, Vito Ciancimino          quietanti che emergono dalle deposizio-          trattativa e dei rapporti con Berlusconi».
scrive« intendo portare il mio contribu-        ni di Ciancimino non si esauriscono qui.
to (che non sarà di poco) perché questo         La missiva in mano alla procura di Paler-
triste evento non ne abbia a verificarsi».      mo, infatti, non ha solo un valore “in pra-      Sembra che, comunque, tutto questo
Il “triste evento”, spiega il figlio Massimo,   esentia”. Non è solo un documento che            non abbia convinto i giudici che si oc-
consisterebbe nel sequestro di uno dei          potrebbe inchiodare Dell’Utri & co. a pe-        cupano del processo a Marcello Dell’Utri
figli di Berlusconi. Silvio Berlusconi in più   santissime responsabilità. Ha anche un           a inserire fra i testimoni anche Massimo
occasioni ha ricordato di aver avuto a che      valore “in absentia”, nel senso che, stando      Ciancimino. Il 5 marzo, dopo due ore e
fare con la mafia proprio per scongiurare       alle parole di Ciancimino jr., manca di par-     mezzo di camera di consiglio, i giudici
tale rischio. Se l’affermazione di Cianci-      te cospicua del documento. «Fino a pochi         palermitani hanno rigettato la richiesta
mino jr fosse esatta, sarebbe la testimo-       giorni prima della perquisizione fatta dai       del procuratore generale Nino Gatto, che
nianza di un Berlusconi messo in scacco         carabinieri – spiega Massimo Ciancimino          chiedeva la sospensione del processo
dalla mafia. Per colpa di Dell’Utri, lo stes-   - nel 2005 a casa mia,nell’ambito di un’al-      per ascoltare la deposizione di Ciancimi-
                                                                                                 no. La richiesta era stata avanzata dopo
                                                                                                 le rivelazioni di Ciancimino nel corso di
                                                                                                 interrogatori riguardanti il processo Mori
                                                                                                 e Obinu. Il figlio dell’ex sindaco diceva
                                                                                                 anche di conoscere gli investimenti dei
                                                                                                 boss mafiosi Stefano Bontate e Giovanni
                                                                                                 Teresi a Milano 2. Oltre che il giro di inte-
                                                                                                 ressi del padre e di un gruppo di costrut-
                                                                                                 tori legati alla mafia. Forse, le deposizioni
                                                                                                 di Ciancimino avrebbero potuto rivelare
                                                                                                 qualcosa circa la provenienza dei miliardi
                                                                                                 che Berlusconi ha dirottato sulla costru-
                                                                                                 zione delle new town attorno a Milano.
                                                                                                 Ma questa è un’altra storia, di cui qualcu-
                                                                                                 no non vuole che si parli.

                                                                                                    LORENZO BAGNOLI


                                                                  14
Orizzonte Universitario                                 Sociopolitica                                                        aprile 2010




                                         imPAR
                      CONDICIO
Il dIrItto dI non sapere


L
                 a legge istitutiva della       metà per non “sforare”, addirittura a volte      (tutti!) in prima serata, quando il numero
                 par condicio, in vigore        non è possibile neppure nominare un po-          di telespettatori è molto alto. Sfugge il
                 dal 22 febbraio 2000, re-      litico durante le campagne elettorali…           particolare che non è la presenza televi-
                 golamenta la presenza          Questi i limiti di una legge che costitui-       siva che misura l’importanza e, ancora di
                 in TV dei politici durante     sce senz’altro un’anomalia nel panorama          più, lo spessore di un politico. L’assoluta
                 le campagne elettorali e       europeo occidentale e non solo. Impor-           impossibilità di mettere in pratica un re-
                 impone a tutte le trasmis-     tante è, però, tenere ben presente che la        golamento tanto contorto, invitare e in-
                 sioni un controllo anche       legge sulla par condicio è un tentativo,         tervistare un numero così alto di politici
sui contenuti. Questa legge è stata, pur-       compiuto dal centro-sinistra, di arginare        in un lasso di tempo così limitato, ha fat-
troppo, fin troppo spesso usata come la         una situazione dove il potere politico vie-      to prendere al CDA della Rai la decisione
barricata dietro cui ripararsi per mettere      ne a convergere con quello economico e           di “sospendere temporaneamente, per il
dei limiti alla presenza, televisiva e non,     quello della comunicazione: ben più gra-         periodo relativo alla seconda fase della
di personaggi scomodi. Un esempio ab-           ve anomalia italiana. Ora, però, questa          campagna elettorale, la messa in onda di
bastanza recente è accaduto alle elezioni       stessa legge prevede una netta distin-           Porta a Porta, Annozero, L’Ultima Parola e
europee del 2009, quando l’intervista al        zione tra i programmi di comunicazione           Ballarò, sostituendoli ove possibile con
vignettista Vauro e a Beatrice Borromeo         politica, le cosiddette “tribune elettorali”,    tribune elettorali”. L’importanza di una
è stata tagliata nella trasmissione di Da-      e i programmi d’ informazione politica,          tribuna politica è fuori discussione, ma
ria Bignardi, L’Era Glaciale, adducendo         ovvero quelli in cui vengono trattati di-        non è possibile eliminare un programma
proprio questo pretesto; il motivo reale        versi argomenti alla presenza di politici,       di approfondimento per sostituirlo con
era, ovviamente, che si erano toccati ar-       chiedendo loro come pensano di com-              essa. Perché non riservarla ad un’altra se-
gomenti scottanti, come la difficoltà ad        portarsi a riguardo. è infatti possibile per     rata? Perché non aggiungere voci invece
andare in onda della trasmissione di Rai2       trasmissioni di approfondimento come             che toglierle? La decisione ha implicato
Annozero. Non parliamo poi di come l’at-        Annozero, Ballarò, In mezz’ora, Porta a          che si arrivasse al voto senza che vi siano
tività giornalistica sia quotidianamente        Porta affrontare argomenti di attualità in       spazi per approfondire le notizie ed i pro-
limitata per motivi di par condicio: i dibat-   un contesto narrativo-argomentativo, ri-         grammi, ledendo i diritti all’informazio-
titi vengono mandati in onda con timer          spettando sempre e comunque un equi-             ne di tutti i cittadini. I telegiornali, però,
che segnano il tempo in sovraimpressio-         librio tra le parti. Ciò è dovuto al fatto che   hanno continuato ad andare in onda ma
ne, alcune frasi devono essere lasciate a       la responsabilità delle notizie è da ricon-      questo, “visti i comportamenti dell’attua-
                                                              dursi alla testata giornalistica   le direzione del Tg1, non può rassicurare
                                                              di cui le suddette trasmissioni    nessuno”, ha affermato lo stesso consi-
                                                              fanno rispettivamente parte.       gliere d’amministrazione Rai Giorgio Van
                                                              Come tutti, però, sappiamo         Straten. La Rai ha dunque rinunciato a
                                                              recentemente la Commissio-         mettere in atto la sua funzione di servizio
                                                              ne parlamentare di vigilan-        pubblico in tutte le sue forme. Il lavoro
                                                              za sulla Rai ha approvato un       di giornalista è totalmente compromes-
                                                              nuovo Regolamento in vista         so e vanificato. Il cittadino è fortemente
                                                              delle scorse elezioni Regio-       penalizzato. I recenti accadimenti non
                                                              nali. A parte le implicazioni      hanno nulla a che fare con la par condi-
                                                              più propriamente politiche         cio. Se si potessero chiamare le cose con
                                                              – o per meglio dire partitiche     il proprio nome non si parlerebbe di par
                                                              - (che sono comunque previ-        condicio, si parlerebbe di censura e di te-
                                                              ste dal nuovo Regolamento          lespettatori, non cittadini.
                                                              poiché sono negate le tribu-
                                                              ne politiche a chi non ha rag-        MARTA MANCUSO
                                                              giunto la soglia del 4% alle
                                                              Europee), l’obiettivo era, nella
                                                              fattispecie, portare i canditati


                                                                  15
Orizzonte Universitario                                   Sociopolitica                                                    aprile 2010




H
                         ai febbre, tosse,
                         mal di testa, dolori
                         muscolari e arti-
                         colari? Mi spiace
                         dirtelo ma molto
                         probabilmente ti
                         sei preso la classica
                         influenza stagiona-
le, ma se sei stato più fortunato forse è
solo quella A. Esatto sto proprio parlan-
do della famosa influenza suina da virus
A H1/N1 che ci ha terrorizzati per tutta la
stagione invernale appena passata. L’in-
fluenza, come probabilmente saprai è
una malattia provocata da un virus che
colpisce prevalentemente le vie respi-
ratorie e si trasmette per via aerea cioè
quando starnutiamo o semplicemente
parliamo; ogni anno poi si ripresenta, per
la capacità di tutti i virus influenzali di ac-
quisire dei cambiamenti nelle loro pro-
teine di superficie che permettono così
di aggirare le barriere immunitarie pre-
senti nella popolazione che ha già con-           questo è abbastanza strano, ed è dovuto        formalmente vige. Robe da pazzi, qual-
tratto l’infezione in precedenza. Quello          forse alla prevalenza del virus A”. Quindi     cuno potrebbe dire. Tranquilli, nessuna
che probabilmente non sai è che in Italia         stando ai fatti bisognerebbe quasi, qua-       pazzia, ma solo alcune verità scomode
l’andamento stagionale delle sindromi             si ringraziare proprio il virus A che ha ri-   che ora cercheremo di spiegare, facen-
influenzali è rilevato attraverso una rete        sparmiato un bel numero di contagiati,         do un po’ di chiarezza parlando anche
di medici sentinella denominata INFLU-            e dunque, di decessi. Di parere molto          di cosa è avvenuto nel nostro bel Pae-
NET, coordinata dal Ministero della Salu-         diverso invece risulta essere la decisione     se e della famosa, tanto sponsorizzata
te e attiva fin dal 1999/2000, in questo          presa nell’ultimo incontro dagli esperti       pandemia che nella realtà non c’è stata.
arco di tempo si è arrivati a stimare che         dell’Emergency Committee dell’ OMS             Sono stati 24 milioni i vaccini acquistati
ogni anno l’influenza stagionale causi            (l’organizzazione mondiale della Sanità)       dall’Italia per una spesa pari a 184 milio-
per complicanze dirette o meno circa              del 23/02/2010, in conferenza stampa,          ni di euro, andate nelle tasche della No-
8000 decessi. Le vittime correlate invece         infatti Keiji Fukuda, consigliere speciale     vartis, la multinazionale svizzera che ha
solo al nuovo virus H1/N1, aggiornate al          del direttore dell’OMS, ha riconfermato        prodotto Focetria, il vaccino elaborato
7 febbraio 2010, sono state appena 228.           ancora una volta, lo stato di pandemia         contro il terribile virus A H1/N1. Le dosi
I numeri insomma parlano chiaro soprat-           imperante. Ovvero, se in Europa paesi          effettivamente usate però ammontano a
tutto se affiancati dalle parole dello stes-      come la Francia e la Germania stanno           sole 855.504 mila, cioè circa 23 milioni
so Ministro della Salute, Ferruccio Fazio:        già svendendo le dosi di vaccino in pre-       sono quelle rimaste inutilizzate e a sca-
“I casi totali di influenza avuti sono stati      cedenza comprate, a paesi come il Qatar,       denza entro un anno dalla produzione.
inferiori anche agli anni scorsi. Di fatto        l’Egitto, il Kosovo, la Mongolia,il massimo    Così tra un’ informazione di massa che ha
non c’è stato finora il male di stagione e        stato di allerta,il 6, è quello che ancora     generato una psicosi collettiva da paura

                                                                   16
Orizzonte Universitario                                  Sociopolitica                                                        aprile 2010


del contagio, il conto ossessivo di ogni         al Governo 6 milioni di euro, sarà firmata        metteva al corrente del fatto che il vacci-
singola morte martellata nei vari pro-           e conclusa senza alcuna gara d’appalto.           no non aveva superato tutti i test obbli-
grammi televisivi creati ad hoc, quello          Giova a questo punto introdurre la figu-          gatori per essere messo correttamente
che poco si dice è dell’enorme spreco di         ra di Enrica Giorgetti Sacconi, presidente        in circolazione, data l’urgenza presunta
denaro pubblico che invece si è fatto, dei       di Farmindustria, associazione che pro-           con cui è stato prodotto; urgenza che ne
guadagni stratosferici delle case farma-         muove gli interessi delle industrie farma-        motivava anche il suo prezzo più elevato:
ceutiche e in sostanza della pochissima          ceutiche e moglie dell’attuale ministro           sette euro e novanta a dose, invece dei
trasparenza degli accordi contrattuali           della salute Maurizio Sacconi. Nomina             circa quattro euro che si sono sempre
avvenuti tra i Governi dei singoli paesi         avvenuta , ovviamente, solo dopo che              pagati per un normale vaccino influen-
e le Organizzazioni internazionali. Tutto        il marito è divenuto ministro, aprendo            zale. Da notare, inoltre la presenza al suo
questo inserito nell’ usurato clima della        la strada all’ennesimo, monumentale               interno dell’adiuvante MF-59, lo squa-
crisi economica mondiale, il che non è           conflitto di interessi di questo governo.         lene, che secondo una ricerca condotta
poco. Wolfgang Wodarg, presidente del-           L’unica cosa certa così che si sa ora, am-        alla Tulane Medical School è una sostan-
la commissione salute dell’organismo             piamente segnalata dalla Corte dei Conti          za che può riscontrare nella popolazione
europeo e medico epidemiologo, infatti           è l’enorme favoreggiamento di cui ha              un buon numero di persone che svilup-
l’11/01/2010 ha aperto un’indagine a li-         goduto tale industria, non solo al tem-           pano anticorpi contro di essa, generando
vello globale sul ruolo delle case farma-        po della prelazione, in cui intascherà 3          risposte immuno-difensive anche molto
ceutiche che secondo lui sarebbero riu-          milioni di euro, ma nella stessa stesura          gravi. Inutile però chiamare il numero
scite ad influenzare scienziati e autorità       per la richiesta dell’attuale vaccino A H1/       verde, 1500, messo a disposizione dal
pubbliche, OMS compresa, per far sì che          N1. Infatti in caso di mancata consegna           Ministero della Salute, per avere ulteriori
la stessa dichiarazione di pandemia ve-          nei tempi prestabiliti, il contratto non          informazioni, perché ha chiuso i battenti
nisse ammorbidita,togliendo ad esem-             prevede multe o penalità per la Novar-            insieme all’Unità di crisi, che l’11 febbra-
pio dalla sua definizione il criterio dell’al-   tis; se l’azienda non avesse ottenuto il          io scorso ha ricevuto i ringraziamenti del
to numero di morti; tale “aggiustamento”         permesso all’immissione del farmaco in            ministro Fazio. La realtà degli avveni-
ha trasformato così una normale influen-         commercio, il governo avrebbe dovuto              menti ha dimostrato infatti, nonostante
za a blanda mortalità in una sorta di virus      comunque corrispondere i 24 milioni di            ancora l’ultima decisione presa dall’OMS
killer. Entro la prossima estate si sa-          euro pattuiti e sempre il nostro governo          che liberarsi di quanti più vaccini pande-
prà l’esito di tale inchiesta, intan-               si assume la responsabilità di eventuali       mici possibili è l’unica cosa sensata da
to 18 miliardi restano i dollari                     effetti collaterali e del risarcimento di     fare anche per il nostro paese; vaccino
spesi in tutto il mondo per il                             danni a terzi per circostanze non       che, data di scadenza permettendo, po-
vaccino della pandemia fa-                                      attribuibili a difetti di produ-   trà essere usato eventualmente nella tri-
sulla e il nostro paese ne ha                                    zione. Non a caso per la pri-     valente auspicato per la prevenzione del
preso, come abbiamo visto                                         ma volta i cittadini che sono    prossimo autunno-inverno. Così mentre
pienamente parte. Anzi se                                          andati a farsi vaccinare        stiamo ancora aspettando l’ultima parti-
l’è proprio andata a cercare:                                              contro l’epidemia       ta del vaccino dalla Novartis che dovreb-
risale infatti al 2004,                                                       dovevano sigla-      be giungere entro la fine di marzo, siamo
durante il secon-                                                              re, quest’anno,     anche già all’opera per la smobilitazione
do governo di                                                                    un consenso       di tutte le confezioni integre presenti
Berlusconi, il                                                                      firmato,       nelle farmacie ospedaliere e nei centri
rapporto stret-                                                                           che li   ASL del nostro territorio. La stessa proce-
to che viene                                                                                       dura di ritiro avrà, da notare, non poche
allacciato con                                                                                     spese di denaro. Una vera situazione
la Novartis.                                                                                       paradossale, insomma che poteva es-
Al tempo                                                                                           sere evitata se si dava veramente ascolto
dell’aviaria,                                                                                      alla gente del settore competente, come
virus       che                                                                                    ad esempio Ulrich Keil, epidemiologo
non colpi-                                                                                         tedesco e consigliere dell’OMS che oltre
rà      l’Italia,                                                                                  a smentire di esserci trovati dinnanzi ad
verranno                                                                                           un virus nuovo, dice che l’H1/N1 era già
stipulati con-                                                                                     noto più di dieci anni fa e pure allora si
tratti che rico-                                                                                   avviò una campagna di vaccinazione, poi
noscano allo                                                                                       sospesa, perché non necessaria. O come
Stato Italiano                                                                                     il ministro della Sanità polacca, Ewa Ko-
un diritto di                                                                                      paez, che nel novembre scorso dichiarò
prelazione                                                                                         con fermezza: “ il dovere di un ministro
sulla       produ-                                                                                 deve essere quello di concludere accor-
zione futura di                                                                                    di che facciano l’interesse dei cittadini e
vaccini in caso                                                                                    non siglare quelli che facciano i profitti
di emergenze                                                                                       delle case farmaceutiche”.
pandemiche per
l’ appunto. La trat-                                                                                  ROSA ANNA CASALINO
tativa che costerà


                                                                   17
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Ou Roma

  • 1. Orizzonte Universitario Periodico universitario di informazione dell’Università degli Studi di Milano e della Sapienza di Roma niversità I NUOVI MOSTRI distribuzione gratuita Emergenza università: a difesa dell’istruzione pubblica ociopolitica Il passaggio del testimone: l’ascesa di Berlusconi e la nascita di Forza Italia aprile 2010 steri L’Iraq Inquiry: le responsabilità di Anno 5 Numero 14 Blair ultura Intervista a Da cittadini a telespettatori Piero Ricca, provocatore per Il vuoto intellettuale di un paese in declino. necessità Dalle macerie culturali dell’Italia, una nuova Resistenza
  • 2. Orizzonte Universitario Sommario aprile 2010 Orizzonte Distribuzione gratuita Reg. Trib. MI nr.713 del Universitario 15/11/2007 Stampato con il contributo dell’univerSità degli Studi di milano derivante dai fondi previSti per le attività culturali e Sociali Periodico universitario di informazione DIRETTORE RESPONSABILE Nicola Cappelli VICEDIRETTORI 3 EDITORIALE 22 CULTURA Riccardo Canetta, Lorenzo Bagnoli La normalizzazione dell’assurdo Tra giornalismo e critica: il ruolo dell’intellettuale 4 UNIVERSITà CAPOREDATTORE UniDiversità. 24 CULTURA Laura Mancini Modelli a confronto Dimenticando se stessi: IN REDAZIONE la massificazione Adamo Mastrangelo, Luca Lazzaro, 6 UNIVERSITà Laura Federico, Carmen Albergo, Emergenza università: 25 CULTURA Francesca Gobbo, Chiara Francavilla, La piazza virtuale: Erica Pitì, Giulia Bombelli, difendiamo quella pubblica Rosa Anna Casalino, Giulia Carrarini, i socialnetwork 9 Tamara Mancini, Celeste Vaglio, SOCIOPOLITICA L’autoritarismo delle Libertà: 26 CULTURA Alessio Zipoli, Natasha Turano, Francesca Amoruso, Antonella Cappelli, Impara l’arte e mettila da parte: Simone Crucitti, Chiara Romano, la normalizzazione della censura gli insegnanti in esubero Marta Mancuso, Federica Italiano, 10 SOCIOPOLITICA reimpiegati nei musei italiani Rachele Pellegrino, Vito Cacucciolo L’ Iraq inquiry. 28 TEATRO IMPAGINAZIONE E GRAFICA Le responsabilità di Tony Blair Risorgimento, 150 anni dopo Micol Ferrari 12 SOCIOPOLITICA 30 CINEMA Stampato presso “Eliografica Mondini” I miti: Tim Burton via Moro 123 - San Donato Milanese Il passaggio del testimone: l’ascesa di Berlusconi e la nascita di Forza Italia 31 CINEMA Per inviarci commenti, suggerimenti o per collaborare con noi: Il film: Alice nel meraviglioso 15 SOCIOPOLITICA mondo di Burton www.orizzonteuniversitario.it Impar Condicio. 32 LETTERATURA redazione@orizzonteuniversitario.it Il diritto di non sapere I ragazzi di vita di Pasolini Chiuso in redazione il 16 SOCIOPOLITICA 33 MUSICA 30 Marzo 2010 L’influenza del Ministro. Dal Pop al Populismo: L’uso delle immagini, laddove possibile, H1N1: Vaccini inutilizzati per la deriva della musica nazionale è stato concordato con gli autori. milioni di euro In caso contrario l’editore è pronto ad ovviare ad eventuale uso illegittimo 18 CULTURA Le infiltrazioni criminali a Milano 20 CULTURA orizzonteuniversitario.it Intervista a Piero Ricca: provocatore per necessità L’università in un click!
  • 3. Orizzonte Universitario Editoriale aprile 2010 La normalizzazione dell’assurdo di Nicola Cappelli Bentrovati. Inizio ringraziando anzitutto coloro che ci hanno seguito in questi ormai cinque anni di pubblicazioni, che pur tra mille difficoltà, ci vedono in giro per l’Italia a presentare il nostro prodotto culturale. Ateneo per ateneo, conquistiamo le roccaforti del sapere, nella convinzione che sia dall’università, fucina e ubertoso grembo cultura- le, che bisogna ripartire per “riconvertire” la società dell’oggi e del domani. Società nella quale, dapprima l’incapacità di indignarsi fa da sfondo. Decenni di bom- bardamento mediatico su ogni momento culturale, affrontato con la “mano sulla fondi- na”, hanno ridotto un paese pensante in un ammasso di macerie, nel quale la televisio- ne è specchio e specchiato al momento stesso. L’involuzione sociale ci ha riportato al conformismo pre-68, assorbendolo e restituen- dolo “alla moda”, pregno di conquiste e di “libertà” divenute ora obblighi sociali: ogni voce che se ne distacchi, che cerchi di pompare ossigeno in tubi catodici ormai stagnanti è messa al bando. Raiperunanotte docet. Inutile dire quale Atlante regge questo mondo, politicamente parlando. Minuziosa- mente artefatto secondo logiche recondite eppure tanto palesi: la p2 dell’oggi, non ha bisogno di restare segreta. Essa, anzi, attraverso una lenta e ossessiva opera di eradicamento intellettuale e coscienziale, può tranquillamente agire alla luce del sole, senza suscitare particolari indignazioni. è la normalizzazione. Che saggiamente distrugge prima di erigere. Ecco l’assorbimento della sottocultura d’opposizione che si ebbe coi movimenti femministi, antiabortisti, divorzisti e che vedeva l’intellettuale in moto al fianco del popolo, restituita quale non conquista sociale, ma dovere omologante. Cosa è rimasto del movimento femminista? L’immagine di una donna materializzata quale strumento del potere maschile. Qua- le merce di scambio. Quale sottoprodotto di un sistema avariato. L’illusoria e rassicurate convinzione di una presunta normalità, che permette di svincolarsi dall’impegno civile, che rinchiude nel poter dire “ che sì, tanto sono tutti uguali”, si aggiunge all’ipnosi televisiva. Mantenendo il sistema immoto. Con crepe sempre più evidenti, ma ancora immoto. Tanto più gli aneliti e le istanze emer- gono dal mondo del lavoro, della cultura (o dalle sue macerie) tanto più la pressione televisiva si rafforza, il livellamento (verso il basso) televisivo irrora la dose quotidiana di tranquillità. Di finta ed ovattata normalità. Una campana di vetro al di fuori della quale il caos ormai inizia a bussare prepotentemente. Il cui andare in frantumi, per lo squilibrio di spinte, è solo questione di tempo. L’intellettuale (chi?), che fu timone della coscienza civica, è adesso degenerato in “opinionista” autorizzato a parlare solo su commissione, quale mercenario del finto sapere, servile e docile impiegato comodamente adagiato nei salotti della buona borghesia televisiva, infagottato nel suo contratto con il padrone. Che è sem- pre lo stesso. Rincorre non la sostanza ma la forma, l’ estetizzazione del nulla, invece di sganciarsi dalla realtà contingente e dalla mole di convenzioni che la domina, in una ascetica riflessione antropologica. Alle istanze del mondo della cultura si risponde con la delegittimazione, con l’aggressione, con l’isolamento, innalzando muri di ostracismo, di impermeabilità, di refrain ripetuti all’infinito. Così il veicolo mediatico, il mezzo, diventa momento di produzione «Non certo in quanto “mezzo tecnico”, ma in quanto strumento del potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo in cui passano i messaggi, ma un centro elaboratore dei messaggi». Affido a questa illuminante citazione, che ripropongo ad oltre trent’anni da quando fu verga- ta, la causa della caduta libera della società. Se non siamo più capaci di indignarci, se siamo ormai assuefatti ad ogni genere di evento, è colpa precipua della televisione e dei suoi sottoprodotti. Cancellando una morale scomoda alla società dei consumi, alla vorace e qualunquista distruzione di ogni ostacolo all’edonismo, allo spietato interesse personale. A noi. La speranza, forse inutile (Monicelli l’ha definita strumento dei padroni), ma necessaria alla sopravvi- venza dello spirito, di costruire attorno ad nuova resistenza, non violenta ma decisa, silenziosa ma tuonante, che attraverso pochi, coraggiosi giornalisti sta prendendo forma, è conditio sine qua non, la sopravviven- za del libero pensiero è davvero messa in forse. E così eccoci raccolti attorno ad un progetto di resistenza, partigiana (sì, storicamente parlando), contro “I nuovi mostri”, i burattinai di un folle sistema normale, dove: «Bisogna non solo resistere e reagire, ma rendere nota questa resistenza (…) è un tentativo di tenere insieme “partigiani” di valori scomparsi, purtroppo imprescindibili per dare una svolta alla peggiore Italia del dopo- guerra, l’Italia berlusconizzata nell’idea di società anche in larghissimi settori della sinistra. Il voto ne è poi solo una conseguenza» (Oliviero Beha, giornalista e fondatore dell’associazione). Buona lettura. 3
  • 4. Orizzonte Universitario UNIVERSITà aprile 2010 UNI VERSITÀ Da un confronto con la Francia emergono le crepe e i punti di forza dell’università italiana, potenzialmente grande risorsa, di fatto grave problema S tudiare all’estero è una università, le grandes écoles e i grands denti e per i quali solitamente non sono opportunità unica: si sca- établissement. A partire dal 2002 le uni- previste prove intermedie. Da queste pri- drebbe in uno dei luoghi versità francesi hanno iniziato ad imple- me considerazioni emerge innanzi tutto comuni più scontati se si mentare il modello 3+2 ormai prevalen- una maggiore somiglianza all’organizza- dicesse che è una espe- te in Europa, modello denominato LMD, zione tipicamente liceale dell’università rienza che arricchisce e sigla costituita dalle iniziali dei tre diffe- francese rispetto a quella italiana, fatto che fa crescere, ma in fin renti cicli attraverso i quali si costruisce questo che indubbiamente limita l’au- dei conti i cliché il loro la formazione dello studente francese: tonomia dei giovani, impedendo loro di fondo di verità lo hanno sempre. Non mi Licence, Master e Doctorat. La frequenza acquisire le capacità organizzative senza soffermerò sulle implicazioni che riguar- non sempre è obbligatoria, ma in ogni le quali uno studente in Italia soccombe- dano il vivere da solo, il parlare una lingua caso vivamente consigliata in quanto il rebbe all’istante. Nonostante i mille pro- diversa o il conoscere gente proveniente controllo delle conoscenze è progressivo: blemi tra i quali è costretta a barcame- da tutte le parti del mondo, quanto sugli lo studente è infatti tenuto a sottoporsi a narsi la nostra università, alcuni dei quali inevitabili confronti e paragoni che scat- prove continue (contrôle continu) sotto sono stati già ricordati, bisogna ricono- tano nel momento in cui si entra in con- forma di presentazioni, prove scritte o ri- scere che la possibilità di muoversi in tut- tatto con una diversa realtà universitaria. cerche da svolgere a casa, che vanno poi ta autonomia, di gestirsi lo studio senza I problemi dell’università ita- obblighi, scadenze e compiti liana sono ben noti a tutti, ma quotidiani, è senz’altro un non farà male farne un elenco grande vantaggio, in quanto nudo e crudo tanto per non di- non solo permette una miglio- menticarsene: baronie, scarsa re gestione del tempo, spesso meritocrazia, ancor più scarsi limitato dall’esigenza di lavo- finanziamenti e investimenti, rare, ma fa sì che lo studente strutture spesso fatiscenti con sviluppi capacità organizzative il conseguente e inevitabile fe- e che in sostanza impari a cam- nomeno della “fuga di cervelli”, pare. è forse proprio questa “li- di studenti brillanti e capaci che bertà” - parola senza dubbio per sfuggire ai mali dell’uni- da usare con la giusta cautela versità italiana preferiscono - in quanto anch’essa avrebbe trasferirsi all’estero, dove la ri- mille implicazioni, limitiamoci cerca non sia sotto finanziata, dunque a considerare esclusi- le procedure di reclutamento vamente quest’aspetto – che si poco trasparenti e soprattutto va ricercando e si apprezza una dove il merito e il valore siano premiati. a costituire il 50% del voto complessivo; volta terminati gli studi superiori. Certo, Fatta questa indispensabile premessa, il restante 50% si ottiene sostenendo un l’organizzazione che lo studente non non bisogna dimenticarsi dell’esistenza esame finale, nella maggior parte dei casi può costruirsi autonomamente viene ge- di buone ragioni per spezzare una lancia per iscritto, la cui data è unica e stabilita stita in toto dalla struttura universitaria, in favore del nostro sistema universitario, dall’ateneo. Le tipologie fondamentali di il che incide in misura esponenziale sulla ragioni che emergono proprio a partire corsi sono due: i TD (Travaux Dirigés), ai qualità dei servizi: è difficile che si abbia- da una comparazione con il modello di quali prende parte un numero ridotto di no problemi con orari, aule, libri, esami un altro paese europeo, la Francia. Il si- studenti, ripartiti in classi di circa venti rimandati. I docenti sono molto spesso stema universitario francese prevede elementi; i CM (Cours Magistral), corsi ai davvero giovani, fatto questo che ha in- sostanzialmente tre grandi istituzioni: le quali partecipa un ampio numero di stu- dubbiamente i suoi pro e i suoi contro. I 4
  • 5. Orizzonte Universitario UNIVERSITà aprile 2010 suoi pro vanno ricercati in ciò che in Italia, al contrario, co- stituisce un grande problema e limite dell’università: siamo il paese con il numero di do- centi ultra-cinquantenni più alto d’Europa, circa il 57,5%, tasso che in Francia scende al 38,9%. Abbiamo professori letteralmente inchiodati alla loro cattedra, che nonostan- te la loro veneranda età non si decidono ad appendere i famosi scarpini al chiodo, limitando in tal modo le possibilità di giovani capaci, preparati e freschi di studio, che quasi nella totalità dei casi sono costretti a dure e lunghe gavette e sono pagati una miseria. Da ciò possono essere facilmente dedotti i pro di un personale docente giovane come nel caso fran- cese. Quanto ai contro, bi- sogna considerare la scarsa esperienza e talvolta scarsa preparazione di un professore che in non macchina quale è l’università italiana, ne piego di denaro in attività produttive allo pochi casi ha appena qualche anno in più esce con una preparazione che difficil- scopo di ottenere o accrescere un utile o dello studente. Ultimo punto da consi- mente può avere degli eguali. E siamo al un reddito”. Da qualsivoglia punto di vi- derare: l’importanza data dall’università punto di partenza, alla fuga di cervelli: il sta si osservi la questione, la conclusione al successivo inserimento dello studente che, volendo anche tralasciare l’aspetto a cui si giunge è dunque e di fatto sem- nel mondo del lavoro. In Francia, come più significativo, l’immensa perdita uma- pre la stessa: davvero un gran peccato. in altri paesi, a differenza del nostro, i na e culturale che ne deriva, e valutando giovani sono continuamente coinvolti il tutto anche soltanto dal punto di vista in stages, progetti e iniziative che per- oggi impe-rante, quello economico, co- GIULIA CARRARINI mettono un precoce approccio alla re- stituisce un gran danno. Eppure questo altà lavorativa; in generale il metodo di dovrebbe essere tra i più banali principi insegnamento e il metodo organizzativo di economia, l’investimento, ovvero “l’im- dell’università tutta, privilegiano aspetti prettamente pratici, che naturalmente perugia, italy | 21-25 april 2010 | IV edition | free entry aiutano all’esercizio di una futura profes- sione, ma che in alcuni casi e soprattutto per alcune discipline, quelle umanistiche international journalism festival in primis, sviliscono la qualità dei conte- nuti. Contenuti che al contrario, e para- dossalmente, spesso costituiscono un I giornalismi universitari: problema delle nostre università, a causa di programmi eccessivamente corposi e il nuovo media al galoppo pesanti, che privilegiano esclusivamente la teoria a totale discapito dell’aspetto fra web radio e media interattivi pratico, ma che in fondo permettono allo studente italiano di ottenere una preparazione approfondita e comple- Interviene Nicola Cappelli, Orizzonte Universitario ta. Trascorso qualche mese da studente in un’università francese tra le più rino- mate, si potrebbe dunque tirare questo direttore di bilancio: l’Italia è senza alcun dubbio tra i paesi industrializzati che meno investo- no sull’istruzione, danno spazio alla ricer- ca e via discorrendo, ma se uno studente Venerdì 23 aprile - Sala Lippi riesce a sopravvivere a questa terribile 5
  • 6. Orizzonte Universitario UNIVERSITà aprile 2010 €M€RG€NZA UNIVERSITÀ DIFENDIAMO QUELLA PUBBLICA! N ell’ ARTICOLO 66, Marzo 2010. I tagli previsti non sono sop- stella Gelmini il lento declino è divenuto COMMA 13 leggia- portabili da nessuna Università. Le prime un crollo verticale per l’Università e la ri- mo: “..in relazione difficoltà sono già visibili; dall’anno acca- cerca scientifica pubblica in Italia. Imma- a quanto previsto demico 2009-2010, varie Università sono ginate un laboratorioin Farmacia, dove si dal presente com- state costrette ad aumentare le tasse di fa ricerca sul cancro, immaginate che vi ma, l’autorizzazio- iscrizione. Nei tre anni successivi, però, lavorino cinque tra professori e ricerca- ne legislativa di cui far quadrare i conti risulterà sempre più tori di ruolo. Con la legge 133/2008, nes- all’articolo 5, com- difficile, tanto che qualcuno potrebbe suno dei loro collaboratori precari, per ma 1, lettera a) della legge 24 Dicembre non riuscire nemmeno a pagare gli sti- quanto indispensabili e meritevoli, potrà 1993, n°537, concernente il fondo per il pendi ai dipendenti che, nel frattempo, entrare di ruolo senza che tutti e cinque finanziamento ordinario delle Università, saranno migliaia in meno rispetto ad già strutturati non vadano prima in pen- è ridotta di 63,5 milioni di euro per l’an- oggi poiché i vicoli delle assunzioni sa- sione. E’ questo l’effetto della scellerata no 2009, di 190 milioni di euro per l’anno ranno strettissimi. Considerando che applicazione del blocco del turn-over sul 2010, di 316 milioni di euro per l’anno l’Italia spende per l’Università e ricerca pubblico impiego alla docenza universi- 2011, di 417 milioni di euro per l’anno 2012 poco più dell’1% del proprio PIL e che, taria. Finora in Governi di centro–destra e di 455 milioni di euro a decorrere dall’an- negli ultimi dieci anni, il finanziamento e centro–sinistra alternatisi negli ultimi no 2013.” Si parla quindi di ben 1441,5 in questi settori si è progressivamente ri- anni con i ministri Berlinguer, Moratti, milioni di euro di tagli al finanziamento dotto, è evidente che i tagli del Gover-no Mussi, avevano almeno riconosciuto ordinario dal 2009 al 2013 e se pensia- saranno pagati dall’intero Paese. Mentre che il reclutamento di nuovi ricercatori mo che per legge le tasse universitarie in tutto il resto d’Europa e del Pianeta si fosse fondamentale per il nostro Paese. agli studenti non possono superare il investe di più in ricerca, da noi fino a fine L’obiettivo deciso dalla UE a Lisbona, 20 % del finanziamento ordinario, si ca- legislatura è stato programmato solo di vincolerebbe l’Italia entro il 2010 a rag- pisce chiaramente che fra qualche anno tagliare. Teste. Teste giovani. Teste pe- giungere il 3% di prodotto intero lordo le Università italiane saranno con l’acqua santi. Ecco come nell’Università di Maria- dedicato alla ricerca. è il minimo per non alla gola. Poche saranno quelle in gra- do di sostenersi grazie ai finanziamenti TABELLA 1 privati. La sforbiciata al Fondo, operata AUTORIZZAZIONI LEGGE DDL FINANZIARIA PER dalla Finanziaria per il 2009, fa registrare DI SPESA FINANZIARIA un taglio progressivo che da 702 milio- ni di euro nel 2010, raggiunge nel 2011 2008 gli 835 milioni di euro. I tagli più consi- POTENZIAMENTO 2009 2010 2011 stenti li subisce il Fondo per il finanzia- - 3,5 - 3,4 - 5,2 mento ordinario delle Università, per il funzionamento degli atenei, le spese di DIRITTO 152,0 - 40,1 - 51,9 - 75,5 professori ricercatori e personale non AGLI STUDI docente e per l’ordinaria manutenzione UNIVERSITARI delle strutture universitarie e della ricer- ALLOGGI E 31,3 - 6,6 - 7,1 - 12,7 ca scientifica. Durante l’inaugurazione RESIDENZE dell’anno accademico, Luigi Frati, retto- PER STUDENTI re dell’Università La Sapienza di Roma, UNIVERSITARI ha lanciato l’allarme: “alla fine del 2010 l’ateneo non sarà in grado di pagare gli UNIVERSITA’ NON 128,6 - 40,1 - 38,1 - 59,4 stipendi al personale a causa della drasti- STATALI ca riduzione di risorse legate al taglio dei LEGALMENTE fondi”. Il rettore ha spiegato che per l’ate- SPESE PER IL 6.865,7 + 27,9 - 703,0 - 835,5 neo romano è prevista una riduzione di più di 50 milioni di euro, per questo mo- FUNZIONAMENTO tivo è intenzionato a chiedere al governo DELLE UNIVERSITA’ la nomina di un commissario nel mese di I TAGLI AL PROGRAMMA «ISTRUZIONE UNIVERSITARIA» (Valori in milioni di euro) 6
  • 7. Orizzonte Universitario UNIVERSITà aprile 2010 regredire nel sottosviluppo. L’Italia è fer- ma all’ 1% e ha la metà dei ricercatori e docenti della media dei Paesi europei, 2,7 contro 5,1 ogni mille abitanti. Se l’Ita- lia volesse essere in media con l’Europa (già indietro a USA e Asia), dovrebbe ave- re 117.000 persone strutturate. Invece, il personale strutturato, è di appena 62.000 unità e la legge 133/2008 la farà scende- re nel 2012 a 54.000. E siccome la legge 133/2008 è vessatoria, soprattutto verso i giovani, chi resterà avrà un’età media al- tissima: 55 anni contro i 41 della Spagna e i 42 della Gran Bretagna. Da una prima analisi della tabella 2, emerge che l’Uni- versità di Trento e il Politecnico di Torino, sono tra le Università migliori in base ai nuovi parametri. Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo Ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, at- traverso propri progetti, i finanziamenti europei. Il Politecnico di Torino ha con- seguito risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buo- con i bilanci in rosso, non potranno fare versitario. L’Università, da pubblica di- ne valutazioni degli studenti, processi nuove assunzioni per un anno. Chi ha i venterebbe un privilegio per i pochi che formativi positivi, presenza di molti pro- bilanci in regola invece, potrà procedere potrebbero permettersi rette universita- getti assegnati al Programma Nazionalenel biennio 2009 – 2010 ad assumere, rie altissime, mentre il livello qualitativo di Ricerca. Invece, hanno ottenuto meno ma dovrà spendere per i nuovi reclutati il dell’insegnamento pubblico crollerebbe finanziamenti, le Università che non han- 50% di quanto stanziava per stipendiare a picco per la mancanza di docenti e le no gli standard qualitativi positivi, tra i pensionati dell’anno precedente. Una soppressione di esami, nonché probabil- cui: Roma “La Sapienza”, Napoli, Bari e parziale deroga al blocco del turn–over mente anche di corsi di laurea meno fre- Palermo. Le Università “spendaccione“ e stabilito dalla legge 133/2008, ma con quentati o considerati di “minor rilievo”. dei paletti: i fondi così sbloc- cati dovranno essere impie- TABELLA 2 gati soprattutto (almeno il Ecco come il lento ATENEI % TRENTO 10,69 60%), spiega il decreto, per reclutare ricercatori a tem- declino è divenuto POLITECNICO TORINO 5,22 po determinato e indeter- minato. Una norma salva un crollo verticale GENOVA 2,52 giovani, spuntata dopo le per l’Università ROMA “Foro Italico” 2,35 varie polemiche e proteste. Per assumere professori or- MILANO 1,69 dinari (“gli anziani”), si potrà Si rinuncia a personale docente, chie- PADOVA 1,37 spendere al massimo il 20% dendo ai ricercatori di mantenere il ruolo BOLOGNA 1,33 e per gli amministrativi il di insegnanti, mantenendo la stessa re- 5%. La manovra finanziaria tribuzione e lavorando fuori dai campi ROMA “Tor Vergata” 1,28 del governo, richiede una stabiliti dal loro contratto (che prevede PISA 0,99 sostanziale revisione; il no- sessanta ore di ricerca e nessun obbligo PERUGIA - 0,56 stro sistema universitario è all’insegnamento). Inoltre, con il passag- già largamente sotto finan- gio a fondazione l’Università potrà (e vi- ROMA TRE - 0,79 ziato rispetto agli standard sta la mancanza di fondi, dovrà) chiedere SALERNO - 1,06 europei. L’Università non qualunque cifra agli studenti, senza do- reggerà l’impatto. Una si- ver rispondere a nessun tetto prefissato. LECCE - 1,16 tuazione che porterà inevi- Una retta Universitaria da 1000 euro po- CATANZARO - 1,42 tabilmente l’intero sistema trebbe essere uno standard per il prossi- NAPOLI - 1,52 universitario pubblico al mo anno accademico. Raggiungeremmo dissesto. Gli atenei di tutta uno standard tipo college americano, BARI - 1,94 Italia si stanno muovendo dove o si vince una borsa di studio per ROMA “La Sapienza” - 2,11 per manifestare il forte dis- meriti sportivi o si è abbastanza ricchi da senso nei confronti della poter far fronte a una richiesta economi- PALERMO - 3,00 legge 133/2008, che rischia ca di tale portata. Con l’entrata in vigore CLASSIFICA UNIVERSITà VIRTUOSE E NON VIRTUOSE di rovinare il sistema uni- della legge 133/2008 si è andati a dan- 7
  • 8. Orizzonte Universitario UNIVERSITà aprile 2010 neggiare il principio costituzionale di eguaglianza e pari dignità tra i cittadini, garantendo il diritto allo studio e a una formazione di qualità esclusivamente a chi può fare affidamento su una gran- de capacità economica. Si sta cercando di distruggere la nostra cultura e obbli- gando le Università a svendersi a privati per sopravvivere, senza poi garantire un livello di istruzione accettabile. Con que- ste premesse l’Università pubblica sarà destinata a svanire nel nulla. CHIARA ROMANO 8
  • 9. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 L’autoritarismo delle Libertà La normalizzazione della censura “C ’è un clima che si sta facendo veramen- te pesan- abusando oltre ogni immaginazione dei te, se non propri poteri ha esercitato pressioni e mi- insoppor- nacce su membri della Rai e dell’autorità tabile. è garante delle comunicazioni, l’Agcom, veramente sconcertante e inaccettabile per la soppressione delle esigue tra- che soprattutto chi ha pubbliche respon- smissioni televisive non controllate sabilità si affanni a individuare come ne- dal suo regime, in primis AnnoZero. mico il giornalista. Lascia allibiti quanto Il comportamento è degno di un re- sta continuando a dichiarare il presiden- gime sovietico, l’imbavagliamento te del Consiglio contro Santoro e i giorna- di tutti coloro che lui ritiene suoi av- listi che lui considera a lui contrari, assu- versari: Santoro, Travaglio, Di Pietro, mendo il conduttore di Annozero quale Floris, Ezio Mauro, Eugenio Scalfari e suo avversario in campagna elettorale.” tanti altri, a formare una vera e pro- Le parole di Franco Siddi, segretario del- pria “lista di proscrizione”. Alla luce la Federazione Nazionale della Stampa, dei fatti emergenti il nuovo regolamen- mente vantato di aver avuto i comporta- fanno percepire con estrema chiarezza la to sulla par-condicio, che ha cancellato i menti che le intercettazioni di Trani stan- crescente tensione che sta coinvolgendo programmi di approfondimento politico no portando alla luce, come ha urlato dal tutta la sfera pubblica italiana in questi dalla Rai durante questo mese, appare palco di piazza San Giovanni, durante la giorni precedenti il voto regionale. Ogni niente altro che una censura, imposta manifestazione a numero variabile del velo è ormai caduto, il re è definitivamen- dal presidente del Consiglio, alla libera Pdl, sabato 20 Marzo. è l’ennesima po- te nudo; non si preoccupa più di con- informazione dei cittadini. Purtroppo il tenza del “o con me o contro di me” che fondere le idee, di mostrarsi diverso da mutamento del linguaggio attuato in ha caratterizzato da sempre la sua poli- quale è, di dire e poi contraddire il gior- questi anni di monopolio berlusconiano tica. Questa manifestazione rappresenta no dopo. Fiutando che ormai la sua para- ha “normalizzato” anche le più evidenti la prima volta in Europa in cui uno schie- bola percorre il ramo discendente, come violazioni di ogni equilibrio democratico ramento di maggioranza che esercita un animale ferito si dimena inferocito come questa. Un’attenta osservazione si- tra l’altro un dominio totale sui media, attaccando pubblicamente e sul piano stemica mostra però l’unicità dell’attuale protesta contro se stesso, contro la pro- personale qualunque voce libera e fuori situazione; non più il mantenimento di pria incapacità di compilare e presentare dal coro. Silvio Berlusconi, intimamente una sorta di equilibrio volto al controllo le liste elettorali. I giornalisti Rai a cui è convinto della sua onnipotenza, sta lot- del consenso della maggioranza dell’opi- stata tolta voce, nel frattempo, contando tando con tutte le sue forze per evitare nione pubblica, ma una vera e propria su mezzi di fortuna, hanno intrapreso la l’avvento della fine del suo plenipoten- guerra civile avente come obiettivo la loro lotta per poter continuare a fare in- ziario regno, trascinando nell’abisso con distruzione di qualunque forma di li- formazione, con iniziative come “Rai per lui ciò che resta di questa Italia sganghe- bertà sia riuscita a sopravvivere. Azione una notte” o “Giro d’Italia 4x4”. Le scorse rata. è forse il momento più critico della tanto più violenta e rabbiosa giacché elezioni del 28 e 29 Marzo hanno rap- nostra storia politica degli ultimi anni, le voci di opposizione, seppur da una presentato certamente un punto critico la “soluzione finale” del berlusconismo, parte affievolitesi, da un’altra sono di- per la nostra storia politica, a prescinde- l’apparato di potere e corruzione che ha ventate sempre più ingombranti, gua- re dalla politica stessa. è stata dichiarata ormai permeato quasi tutti gli istituti del dagnando consensi e dando vita ad guerra a tutti i poteri di controllo della nostro paese. Come emerge dall’ultimo, un movimento di resistenza civile che, nostra democrazia e quindi alla demo- sconcertante, avvenimento giudiziario, insieme alla disastrosa situazione pub- crazia stessa. è una guerra che non si l’inchiesta di Trani, il Presidente del Con- blica italiana, sta portando allo sgreto- concluderà senza sconfitte. siglio, già da quindici anni in posizione di lamento di questo governo. Lo stesso colossale conflitto di interessi mediatico, presidente del Consiglio si è pubblica- VITO CACUCCIOLO 9
  • 10. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 GUERRA in iRAq: pERchE' non E' mAi tRoppo tARdi pER discUtERnE L'Iraq InquIry I nutile piangere sul latte versato. adesione alla guerra. Chiamato a testi- di distruzione e divieto di costruzione Oltre che essere un saggio moni- moniare il 29 gennaio 2010, l’ex primo di armi di distruzione di massa, in data 8 to materno, questa frase potreb- ministro ha negato di aver stretto alcun novembre 2002, il Consiglio di Sicurezza be anche sintetizzare il principio patto segreto con Bush. Davanti all’in- non optò per un intervento, bensì deci- guida seguito da alcuni governi chiesta, Blair ha ribadito che l’obiettivo se di concedere al regime di Saddam, un nel rapportarsi con decisioni in- principale della guerra è sempre stato prolungamento di 30 giorni entro i quali traprese in precedenza. Pietra quello di disarmare Saddam dalle armi fornire “una dichiarazione accurata e com- sopra e sguardo avanti. Ce ne di distruzione di massa, con l’uso della pleta di tutti gli aspetti del suo programma sono altri, invece, che si dimostrano par- diplomazia supportato da quello della riguardante armi di distruzione di massa”. ticolarmente testardi, e non limitandosi a forza. “Saddam era un mostro: se non ci Se ciò non fosse avvenuto ci sarebbero piangere, si interrogano sulla dinamica e si fosse occupato di lui a tempo debito ora state “serie conseguenze”. Nel dicembre la responsabilità del versamento. E quan- si dovrebbe fronteggiare una minaccia 2002, Saddam produsse un documento do il latte si chiama intervento militare e ancora più grande” sono state le parole di 12000 pagine in cui negava la pre- il versatore Tony, ecco fatta l’Iraq Inquiry, dell’ex primo ministro. senza di armi nucleari in Iraq. Tuttavia i ovvero l’inchiesta sulle ragioni che han- governi francese e britannico si dichiara- no portato la la Gran Bretagna ad invade- UNA GUERRA ILLEGALE? rono insoddisfatti del rapporto, perché a re l’Iraq a fianco degli Stati Uniti nel 2003. Un altro punto da chiarire riguarda la loro avviso non prendeva in considera- Lo scopo dell’inchiesta, iniziata il 30 giu- questione della legalità o illegalità di zione armi chimiche e agenti biologici. gno 2009, è quello di “identificare le lezio- una guerra che non ha mai Il 19 dicembre 2002 Colin Powell rico- ni che possono essere imparate dal conflit- ricevuto l’autorizzazione nobbe che l’Iraq non aveva adempito a to in Iraq”. I 4 membri della commissione, del Consiglio di Sicurez- fondo quanto richiesto dalla risoluzione sotto la guida di Sir John Chilcot, hanno za dell’Onu. Sebbene la 1441. Ma ancora una volta, non auto- il compito di ascoltare le testimonianze Risoluzione 1441, detta rizzò l’uso della forza, per il quale c’era di personaggi che hanno influito nelle anche prima risoluzio- la necessità di una seconda risoluzio- decisioni riguardanti l’inizio e la condu- ne, dichiarava che l’Iraq ne, che però non sarebbe mai zione della guerra. Cinque sono i punti stava violando le stata prodotta a causa principali attorno ai quali ruota l’inchie- precedenti ri- della minaccia della sta. In primo luogo, c’è la questione dei soluzioni del Francia di usare il suo presunti accordi stretti tra Blair e Bush 1990-91 in potere di veto. Tutta- durante un incontro informale nel ranch materia via, in data 20 Marzo di Crawford, Texas, nell’aprile 2002: 2003, Stati Uniti e un documento classificato come Gran Bretagna de- confidenziale sembrerebbe infatti cisero ugualmente attestare che in quella occasione di invadere l’Iraq Blair avrebbe assicurato il supporto e la guerra ebbe britannico anche ad una missione inizio. Le giustifi- di “cambio di regime” (motivazione cazione legali su non contemplata come legittima cui si basava l’in- dal diritto internazionale). Tuttavia, tervento erano tre mesi dopo, nel luglio 2002, Blair la difesa preven- dichiarò che a quel momento non tiva (principale era stata ancora presa nessuna de- motivazione cisione in merito all’adesione o non statunitense) e il 10
  • 11. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 forse per questo “taglio altrove” che gli studenti delle università londinesi ora manifestano per la diminuzione dei fon- di destinati all’istruzione. Infine, l’ultimo punto dell’Inquiry riguarda se si fossero concordati dei piani di stabilizzazione per il periodo successivo all’invasione. Ed è a proposito di questo argomento che Blair accenna il suo unico mea culpa, il 29 gennaio, dichiarando la debolezza dalla strategia di Nation-building e la mancan- za di armonia nella programmazione con gli Stati Uniti. LEZIONI NON IMPARATE L’Iraq Inquiry dovrebbe arrivare a delle conclusioni entro la prossima estate. C’è chi dice che, in fondo, l’inchiesta rappre- senti soltanto uno spreco di tempo e di mancato assolvimento da parte dell’Iraq era stato “troppo cauto” e che in realtà si risorse, e non sia altro che una carrellata delle richieste ribadite in numerose riso- poteva procedere anche senza di essa. di “e se” di discutibile utilità. Tuttavia, 179 luzioni Onu (principale motivazione bri- soldati britannici, 4380 americani, 38 ita- tannica).Il mancato supporto dell’Onu e SERVIZI SEGRETI, EqUIPAGGIAMEN- liani e tra i 95 mila e i 105 mila civili e sol- la conseguente possibile illegalità della TO E NATION-BUILDING dati iracheni, secondo l’Iraq Body Count, guerra costituiscono un elemento cen- Un altro obbiettivo dell’inchiesta è ana- hanno trovato la morte durante o subito trale della corrente inchiesta. A questo lizzare il ruolo dei servizi segreti e valuta- dopo il conflitto. Inoltre, secondo un ser- proposito quattro sono stati i testimo- re quanto i dossier da essi prodotti siano vizio della BBC in onda il 4 marzo 2010, ni principali, le cui posizioni possono stati manipolati a fini politici. è il caso di il numero di bambini affetti da malfor- essere così riassunte. Ms Wilmshurst, un documento del settembre 2002 ap- mazioni alla nascita è salito a 3-4 casi al deputato-funzionario legale nel 2003, partenente al britannico “Joint Intelligent giorno, anche se nessun medico irache- ha dichiarato che tutta la squadra lega- Committe”, che ottenne l’attenzione della no è disposto a denunciare che questa le dell’ufficio degli esteri credeva che si stampa per una dichiarazione contenuta sia una diretta conseguenza della guer- sarebbe creato uno “scenario da incubo” al suo interno: “L’Iraq appare in grado di ra. Ad oggi, l’Iraq rimane una fragile de- se la guerra fosse cominciata senza una lanciare armi chimiche ad ampio raggio in mocrazia elettorale, lambita dai rigurgiti seconda risoluzione dell’Onu. Sir Wood, 45 minuti dall’ordine”. Questo fu sufficien- della guerra civile scoppiata subito dopo capo consigliere legale, ha detto di aver te per fomentare l’impressione che Sad- l’invasione. A fronte di tutto ciò, l’idea avvertito Straw, l’allora Segretario di dam costituisse una vera ed imminente rimettere in discussione la decisione di Stato per gli Affari Esteri, che “l’uso della minaccia per la comunità internazionale, intraprendere la guerra, non sembra del forza senza l’autorità del Consiglio di Si- Regno Unito incluso. In seguito, però, si tutto irragionevole, e, forse, qualche le- curezza sarebbe risultato in un crimine di scoprì che questa affermazione era ri- zione da imparare c’è. Come però esiste aggressione”, ma che la risposta a questo conducibile soltanto ad unica e dubbia il rischio che la lezione appresa venga avvertimento sarebbe stata: “considero fonte. Altro argomento di discussione è il ignorata: una storia simile potrebbe ripe- il tuo consiglio, ma non lo accetto”. Straw, ritardo nella preparazione delle truppe e tersi molto presto in Iran. Infatti, mentre dal canto suo si è difeso dicendo che il il loro inadeguato approvvigionamento. sia l’Onu che Ahmadinejad dichiarano fatto di essere segretario degli affari A questo proposito, il 5 marzo 2010, Gor- l’assenza di armi nucleari nel paese, l’in- esteri prevede l’ascolto degli avvisi lega- don Brown, l’allora Cancelliere, è stato telligence statunitense dice di aver tro- li, non l’obbligo di seguirli e che sarebbe chiamato a testimoniare, sotto pressione vato tracce di attività nucleare fermatasi stato compito di Lord Goldsmith, Alto per aver destinato ai militari impegnati in nel 2003. Lo stesso Blair, nella sua testi- Consulente Legale del governo - al quale Iraq fondi insufficienti. Davanti alla com- monianza ha ribadito più volte la neces- solitamente spetta l’ultima parola in me- missione, l’attuale primo ministro ha in- sità di fare attenzione ad uno stato, l’Iran rito a questioni del genere- valutare la sistito sul fatto che le truppe ricevettero appunto, in cui si stanno sollevando que- situazione ed esprimersi con più chiarez- tutto l’equipaggiamento da loro richie- stioni del tutto simili a quelle sollevatesi za in precedenza. Infine, Lord Goldsmit, sto. “In ogni momento, i comandanti erano in Iraq all’inizio del nuovo millennio. Una accusato di un triplice oscillamento di in grado di chiedere l’equipaggiamento di trama poco originale. Speriamo che que- opinione durante i 45 giorni precedenti cui necessitavano e non conosco nessuna sta volta nessun latte venga versato. l’inizio delle operazioni, si è giustificato occasione in cui questo gli sia stato nega- dicendo di aver realizzato solo in seguito, to” ha commentato Brown, aggiungendo ovvero in data 17 marzo, che il suo inizia- che la guerra in Iraq e Afganistan è costa- CHIARA FRANCAVILLA le consiglio dichiarante l’assoluta neces- ta 18 bilioni di sterline, ma che il governo sità di una seconda risoluzione Onu per è stato in grado di provvedere alle spese poter iniziare la guerra probabilmente usando riserve e tagliando “altrove”. Ed è 11
  • 12. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 «F orza Italia è potrò informerò la Corte». I due mafio- Nemmeno a mio padre. Io mi limito a nata dalla si, mai pentiti, se da un lato smentivano rispondere alle domande, senza omer- trattativa Spatuzza dall’altro lasciavano intendere tà». Gli avversari, però, sostengono che tra Stato di avere ancora molto da dire. Secondo Ciancimino jr miri a benefici in termini e mafia». alcuni, le dichiarazioni di Ciancimino mi- di trattamento sanzionatorio, nonché Nell’aula rano solo a sparigliare le carte, a gettare a mantenere all’estero le somme di de- bunker fango e ignominia sulla politica italiana. naro che ancora non gli sono state se- dell’Uc- Mafioso il padre, mafioso il figlio. è sta- questrate. Resta un fatto: le risposte di ciardone, il carcere di Palermo, Massimo to anche condannato in primo grado Ciancimino possono fare molto male. Ciancimino, il figlio di don Vito, ex sin- per quattro casi di riciclaggio del dena- Dell’Utri, con il suo lessico ciceroniano, daco mafioso della città, parla. Non è un ro sporco di don Vito. Secondo altri è un le ha definite «minchiate», Berlusconi le teste, non è un pentito. è un dichiarante. uomo coraggioso che ha messo a repen- ha dipinte come l’ennesima prova di un Le sue confessioni-fiume stanno rimet- taglio la sua vita per ristabilire un bricio- disegno della magistratura teso a sabo- tendo in discussione tutto ciò che la lo di verità in un buco nero della storia: tarlo. Cinancimino, consapevole della magistratura sapeva sulle stagione delle il legame tra politica e mafia. Chiunque gravità delle sue affermazioni, si presen- stragi. E gettano un ombra sull’ex partito sia, Ciancimino ha deciso di parlare dal ta sempre in aula con i documenti. E se del Premier, Forza Italia. Non è l’unico ad gennaio 2008. A seguito di un’intervista la carta che porta canta, allora c’è una aver riesumato il fantasma dei contatti rilasciata a Panorama nell’ottobre 2007, lettera, consegnata ai magistrati di Paler- Stato-mafia. Nel dicembre 2009 a Torino fu chiamato alla procura di Caltanissetta mo il 18 febbraio, che è stata scritta dal fu ascoltato anche Gaspare Spatuzza, kil- per testimoniare. E a chi gli chiede per- padre don Vito. Questa, scritta in accordo ler che lavorava per i Graviano, pentito ché ha aspettato con il boss Bernardo Pro- dal 2008. Spatuzza dichiarò: «Graviano tanto tempo pri- venzano, ha come mi disse di un patto con Berlusconi». ma di parlare destinatario “l’ami- Dell’Utri l’accusò di essere manovrato da risponde: co Dell’Utri” e, per pm corrotti. Poche settimane dopo de- «Prima conoscenza, an- posero anche i fratelli Giuseppe e Filippo del 2008 che “l’amico Ber- Graviano. Il primo disse di non conosce- nessun lusconi”. La lette- re Dell’Utri e il senatore Pdl si meravigliò giudice ra risale al 1994. per la sua dignità. mi ha Nell’intestazione Un vero uomo d’ono- chiesto si legge «al Presi- re, questo sì cre- niente. dente del Consiglio dibile. Il fratello, Silvio Berlusconi». invece, non volle Don Vito nella parlare: «Il mio missiva stato di salute - sostenne - non mi consen- te di ri- spondere a l l ’i nte r- rogatorio. Quando 12
  • 13. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 richiama i due amici del Nord a rientrare guerra per poi fare la pace». nei ranghi, a rispettare gli accordi presi Alla mafia serviva uno Stato in precedenza, altrimenti uscirà dal riser- fragile e terrorizzato. La ma- bo mantenuto fino a quel momento. E gistratura da troppo tempo racconterà a tutti che Forza Italia nasce aveva le mani libere e stava da un patto scellerato, in cui ci sarebbe colpendo con forza la ma- la longa manus dei servizi segreti, dei fia: la legge sulla confisca Ros e la connivenza della classe politica, dei beni, il 41 bis, il reato di l’ex ministro della difesa Nicola Mancino concorso esterno in associa- in primis. Mancino è l’unico politico ad zione mafiosa. Tutti provve- aver parlato esplicitamente di “trattati- dimenti approvati nel corso va”, anche se, ha spiegato a Repubblica degli anni ’80 e che aveva- il 18 settembre 2009, il Governo respin- no messo in ginocchio la se l’idea «anche come semplice ipotesi mafia. Il pool antimafia di di alleggerimento dello scontro con lo Falcone e Borsellino sareb- Stato». Eppure, i pm palermitani Ingroia be stato forse in grado di e Di Matteo sostengono che una tratta- mettere all’angolo la cri- tiva c’è stata. Anzi, sarebbero addirittura minalità organizzata. Il 15 due. La prima si situerebbe tra la strage gennaio 1993 segna la fine verranno inseriti nel registro dei indagati di Capaci del 23 maggio 1992, che co- della prima fase degli accordi tra Stato e per favoreggiamento, poi scagionati. Le stò la vita a Giovani Falcone, e la strage mafia. è il giorno dell’arresto di Salvatore parole di Massimo Ciancimino rimettono di via D’Amelio del 19 luglio dello stesso Riina. Il capitano Ultimo del Cirmor (una in discussione anche l’esito di quel dibat- anno, in cui morì l’altro giudice del pool sezione dei Ros), alias Sergio De Caprio, timento. Fuori gioco Riina, ai Corleonesi antimafia Paolo Borsellino. Erano gli anni stava da giorni alle costole dell’allora resta un unico boss: Bernardo Provenza- della crisi della politica, di Tangentopoli e capo di Cosa Nostra, insieme a Proven- no. « è stato Provenzano a tradire Riina» del ribaltone della Prima Repubblica. An- zano. Il prefetto Mario Mori, il colonnel- spiega Massimo Ciancimino al Tribunale che l’antistato mafioso si trovava in balìa lo Mauro Obinu e il capitano De Donno di Palermo, il 6 novembre 2009, durante della rivoluzione politica in atto. Ma i sici- erano riusciti ad ottenere da Vito Cianci- un interrogatorio per il processo a suo ca- liani sanno che tutto cambia affinché alla mino e dall’ex autista di Riina Balduccio rico. U’Tratturi, così era chiamato Proven- fine tutto resti uguale. Così se quei “cra- Di Maggio la piantina della villa del boss zano, era stufo dei deliri di onnipotenza sti” (fessi) di socialisti e di democristiani dei boss in via Bernini a Palermo. Dopo di Riina e della sua strategia sanguinaria. si erano fatti beccare, allora si sarebbe uno spettacolare inseguimento, Riina Voleva inaugurare la “seconda fase” della trovata qualche nuova forza da ricattare viene catturato. Peccato che De Donno trattativa con lo Stato e chiudere con le per ottenere una garanzia politica. Ma, e Mori dopo non si preoccupano di per- stragi. Però, per fare questo, aveva biso- come diceva Riina, «Bisogna prima fare la quisire l’abitazione. Mori e De Donno gno di far fuori Riina. E così, secondo il D ue anni prima che il ti corrente dei boss mafiosi Fidanzati, Bono e lusconi si aggiudicò la nomina a Cavaliere, banchiere Michele Sin- Gaeta, che avevano interessi nella banca da grazie soprattutto ai successi imprendito- dona bevesse il suo ul- molto tempo. I colletti bianchi, inoltre, erano riali di Milano 2 e Milano 3. I suoi soci erano timo caffè, un giornali- in contatto con lo stalliere di Arcore, Vittorio i soliti della Cantieri Uniti, a cui si aggiun- sta del New York Times, Mangano. Nel 1962 Silvio Berlusconi era un sero parenti e amici. Per la costruzione di Nick Toches, gli chiese: neolaureto con tanta voglia di fare soldi. Lo Milano 2 si dice che Berlusconi alzò di due «Quali sono le banche attirava il mercato del mattone. A Milano, in piani i palazzi rispetto al progetto originale usate dalla mafia?» E lui rispose: «In Sicilia via Alciati, zona Bande Nere, c’era un terreno e fece deviare le linee aree di Milano Linate. il Banco di Sicilia, a volte. A Milano una pic- che a Silvio piaceva molto. Costava 190 mi- Il tutto grazie alle decisione prese da uno cola banca in Piazza dei Mercanti». L’unica lioni di lire e il giovane imprenditore ne pos- studio del Politecnico che, come fu sco- sede della Banca Rasini era proprio al civico sedeva solo 10. Eppure alla fine la spuntò lui, perto in seguito, era stato commissionato 2 di piazza di quella piazza poco lontana l’acquistò e costruì i suoi primi palazzi. Con dallo stesso Berlusconi. Insomma, aveva dal Duomo, nel cuore di Milano. Quell’isti- quali soldi? Con quelli di Carlo Rasini e del co- pagato per far supervisionare il progetto tuto di credito nacque negli anni ’50, per struttore Pietro Canali, cliente proprio della che lui stesso stava edificando. Conflitto volere di Carlo Rasini. Direttore della filiale Banca Rasini, che si fidarono ciecamente del d’interessi e corruzione in un sol colpo. Un fu, dal’57, il padre del nostro Premier, Lui- 23enne Silvio. Capire questo passaggio risol- buon inizio, non c’è che dire. Non contento, gi Berlusconi. Nel 1973 Luigi si dimise, per verebbe la domanda che si pone Elio Veltri Mr B. concesse a Don Verzè l’autorizzazione seguire gli affari del figlio. La banca passò all’inizio del libro “L’odore dei soldi”: «Cavalie- per la realizzazione di un grande ospeda- dalla direzione dei Rasini a quella degli re, dove ha preso i soldi?». Fu questa, infatti, le, il San Raffaele. Così facendo, si assicurò Azzaretto. Dieci anni dopo, il 14 febbraio, la sorgente del fiume di denaro che nel corso una crescita esponenziale del valore degli nell’ambito dell’”Operazione San Valentino” degli anni affluì al portafoglio di Berlusconi. La immobili della confinante Milano 2 e una furono arrestati Giuseppe Bono, Antonio società di costruzioni era la Cantieri Uniti sas scusa buona per legittimare la deviazione Virgilio, Salvatore Enea e Luigi Monti. Erano si sciolse terminati i lavori per dare alla luce la dei percorsi degli aerei destinati a Linate. i funzionari della Rasini che gestivano i con- Edilnord, l’azienda con cui l’imprenditore Ber- 13
  • 14. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 disegno tratteggiato da Cinacimino, Pro- so amico siciliano che portò il mafioso tra indagine, il documento era intero. Ne venzano avrebbe fatto in modo che una Vittorio Mangano a fare da stalliere nella sono sicuro. Non so cosa sia successo soffiata giungesse ai Ros. La contropar- villa di Arcore. Il documento testimonie- dopo». Fosse vero, sarebbe la conferma tita della cattura di Riina sarebbe stata rebbe una “terza fase”, con protagonista dell’importanza del documento. Durante la sua libertà. Questo è il risultato della Dell’Utri e Forza Italia. «Mio padre – spiega quella perquisizione di Villa Ciancimino a “seconda fase della trattativa”. Bernardo Ciancimino jr. – mi disse che fra il 2001 e il Mondello, accadde anche un altro fatto Provenzano è stato catturato l’11 aprile 2002 Provenzano sentì di nuovo Dell’Utri. strano, di cui Massimo non si dà una ra- 2006, dopo 40 anni di latitanza. Eppure gione. «Nessuno dei carabinieri presen- nel 1995, a Mezzojuso nel palermitano, i ti – accusa il testimone - chiese di aprire Carabinieri avrebbero potuto arrestarlo. «Un capitano dei la cassaforte, che era ben visibile nella L’allora capitano Michele Riccio avrebbe voluto intervenire, ma Mori non gli diede carabinieri mi invitò stanza di mio figlio». In quella cassaforte avrebbero trovato il famigerato “papello”. il permesso. Per questo, oggi, il prefetto è ancora sotto processo. Per cambiare caldamente a non Ciancimino nell’audizione torna anche a nominare «il signor Franco», l’agente dei fase, però, era necessario avere un ga- parlare della trattativa servizi segreti in contatto con Vito Cian- rante politico. Questi sarebbe stato un cimino e Provenzano. «Dopo un’inter- «esponente di rilievo della nascente for- e dei rapporti con vista con Panorama, in cui emergeva in mazione politica». Massimo Ciancimino qualche modo un mio ruolo nell’arresto fa il nome di Marcello Dell’Utri e di For- Berlusconi» di Riina – prosegue Ciancimino - il signor za Italia. Il senatore, quindi, si sarebbe Franco mi invitò caldamente a tacere e sostituito a Vito Ciancimino nel ruolo di «Papà – dice ancora Massimo Ciancimino a non parlare più di certe vicende per- intermediario tra politica e mafia. L’anel- in un’intervista al Fatto Quotidiano - trova- ché tanto non sarei mai stato coinvolto lo di congiunzione delle due fasi sarebbe va allucinante che un imprenditore come e non sarei mai stato chiamato a depor- la mancata cattura di Provenzano, nel Berlusconi, nel momento in cui i figli era- re. Cosa che effettivamente avvenne 1995. I procuratori oggi sanno che il ne- no a rischio attentati, si rivolgesse a uno visto che fino al 2008, quando decisi di goziato iniziato nel ’92 non si chiuse in come Mangano! Questi erano i classici collaborare con i magistrati, nessuno mi pochi mesi, ma si protrasse sino proprio “metodi accerchiativi”, come diceva mio interrogò mai». Anche durante gli arresti all’anno della cattura di Provenzano. padre, di personaggi come Dell’Utri, per domiciliari Massimo Ciancimino avrebbe rendersi indispensabili a Berlusconi: fai le ricevuto una strana visita: «Un capitano minacce per accreditarti sempre di più, e dei carabinieri – dice il testimone – mi Nella lettera consegnata dal figlio ai poi dai le soluzioni». Ma i particolari in- invitò caldamente a non parlare della magistrati di Palermo, Vito Ciancimino quietanti che emergono dalle deposizio- trattativa e dei rapporti con Berlusconi». scrive« intendo portare il mio contribu- ni di Ciancimino non si esauriscono qui. to (che non sarà di poco) perché questo La missiva in mano alla procura di Paler- triste evento non ne abbia a verificarsi». mo, infatti, non ha solo un valore “in pra- Sembra che, comunque, tutto questo Il “triste evento”, spiega il figlio Massimo, esentia”. Non è solo un documento che non abbia convinto i giudici che si oc- consisterebbe nel sequestro di uno dei potrebbe inchiodare Dell’Utri & co. a pe- cupano del processo a Marcello Dell’Utri figli di Berlusconi. Silvio Berlusconi in più santissime responsabilità. Ha anche un a inserire fra i testimoni anche Massimo occasioni ha ricordato di aver avuto a che valore “in absentia”, nel senso che, stando Ciancimino. Il 5 marzo, dopo due ore e fare con la mafia proprio per scongiurare alle parole di Ciancimino jr., manca di par- mezzo di camera di consiglio, i giudici tale rischio. Se l’affermazione di Cianci- te cospicua del documento. «Fino a pochi palermitani hanno rigettato la richiesta mino jr fosse esatta, sarebbe la testimo- giorni prima della perquisizione fatta dai del procuratore generale Nino Gatto, che nianza di un Berlusconi messo in scacco carabinieri – spiega Massimo Ciancimino chiedeva la sospensione del processo dalla mafia. Per colpa di Dell’Utri, lo stes- - nel 2005 a casa mia,nell’ambito di un’al- per ascoltare la deposizione di Ciancimi- no. La richiesta era stata avanzata dopo le rivelazioni di Ciancimino nel corso di interrogatori riguardanti il processo Mori e Obinu. Il figlio dell’ex sindaco diceva anche di conoscere gli investimenti dei boss mafiosi Stefano Bontate e Giovanni Teresi a Milano 2. Oltre che il giro di inte- ressi del padre e di un gruppo di costrut- tori legati alla mafia. Forse, le deposizioni di Ciancimino avrebbero potuto rivelare qualcosa circa la provenienza dei miliardi che Berlusconi ha dirottato sulla costru- zione delle new town attorno a Milano. Ma questa è un’altra storia, di cui qualcu- no non vuole che si parli. LORENZO BAGNOLI 14
  • 15. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 imPAR CONDICIO Il dIrItto dI non sapere L a legge istitutiva della metà per non “sforare”, addirittura a volte (tutti!) in prima serata, quando il numero par condicio, in vigore non è possibile neppure nominare un po- di telespettatori è molto alto. Sfugge il dal 22 febbraio 2000, re- litico durante le campagne elettorali… particolare che non è la presenza televi- golamenta la presenza Questi i limiti di una legge che costitui- siva che misura l’importanza e, ancora di in TV dei politici durante sce senz’altro un’anomalia nel panorama più, lo spessore di un politico. L’assoluta le campagne elettorali e europeo occidentale e non solo. Impor- impossibilità di mettere in pratica un re- impone a tutte le trasmis- tante è, però, tenere ben presente che la golamento tanto contorto, invitare e in- sioni un controllo anche legge sulla par condicio è un tentativo, tervistare un numero così alto di politici sui contenuti. Questa legge è stata, pur- compiuto dal centro-sinistra, di arginare in un lasso di tempo così limitato, ha fat- troppo, fin troppo spesso usata come la una situazione dove il potere politico vie- to prendere al CDA della Rai la decisione barricata dietro cui ripararsi per mettere ne a convergere con quello economico e di “sospendere temporaneamente, per il dei limiti alla presenza, televisiva e non, quello della comunicazione: ben più gra- periodo relativo alla seconda fase della di personaggi scomodi. Un esempio ab- ve anomalia italiana. Ora, però, questa campagna elettorale, la messa in onda di bastanza recente è accaduto alle elezioni stessa legge prevede una netta distin- Porta a Porta, Annozero, L’Ultima Parola e europee del 2009, quando l’intervista al zione tra i programmi di comunicazione Ballarò, sostituendoli ove possibile con vignettista Vauro e a Beatrice Borromeo politica, le cosiddette “tribune elettorali”, tribune elettorali”. L’importanza di una è stata tagliata nella trasmissione di Da- e i programmi d’ informazione politica, tribuna politica è fuori discussione, ma ria Bignardi, L’Era Glaciale, adducendo ovvero quelli in cui vengono trattati di- non è possibile eliminare un programma proprio questo pretesto; il motivo reale versi argomenti alla presenza di politici, di approfondimento per sostituirlo con era, ovviamente, che si erano toccati ar- chiedendo loro come pensano di com- essa. Perché non riservarla ad un’altra se- gomenti scottanti, come la difficoltà ad portarsi a riguardo. è infatti possibile per rata? Perché non aggiungere voci invece andare in onda della trasmissione di Rai2 trasmissioni di approfondimento come che toglierle? La decisione ha implicato Annozero. Non parliamo poi di come l’at- Annozero, Ballarò, In mezz’ora, Porta a che si arrivasse al voto senza che vi siano tività giornalistica sia quotidianamente Porta affrontare argomenti di attualità in spazi per approfondire le notizie ed i pro- limitata per motivi di par condicio: i dibat- un contesto narrativo-argomentativo, ri- grammi, ledendo i diritti all’informazio- titi vengono mandati in onda con timer spettando sempre e comunque un equi- ne di tutti i cittadini. I telegiornali, però, che segnano il tempo in sovraimpressio- librio tra le parti. Ciò è dovuto al fatto che hanno continuato ad andare in onda ma ne, alcune frasi devono essere lasciate a la responsabilità delle notizie è da ricon- questo, “visti i comportamenti dell’attua- dursi alla testata giornalistica le direzione del Tg1, non può rassicurare di cui le suddette trasmissioni nessuno”, ha affermato lo stesso consi- fanno rispettivamente parte. gliere d’amministrazione Rai Giorgio Van Come tutti, però, sappiamo Straten. La Rai ha dunque rinunciato a recentemente la Commissio- mettere in atto la sua funzione di servizio ne parlamentare di vigilan- pubblico in tutte le sue forme. Il lavoro za sulla Rai ha approvato un di giornalista è totalmente compromes- nuovo Regolamento in vista so e vanificato. Il cittadino è fortemente delle scorse elezioni Regio- penalizzato. I recenti accadimenti non nali. A parte le implicazioni hanno nulla a che fare con la par condi- più propriamente politiche cio. Se si potessero chiamare le cose con – o per meglio dire partitiche il proprio nome non si parlerebbe di par - (che sono comunque previ- condicio, si parlerebbe di censura e di te- ste dal nuovo Regolamento lespettatori, non cittadini. poiché sono negate le tribu- ne politiche a chi non ha rag- MARTA MANCUSO giunto la soglia del 4% alle Europee), l’obiettivo era, nella fattispecie, portare i canditati 15
  • 16. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 H ai febbre, tosse, mal di testa, dolori muscolari e arti- colari? Mi spiace dirtelo ma molto probabilmente ti sei preso la classica influenza stagiona- le, ma se sei stato più fortunato forse è solo quella A. Esatto sto proprio parlan- do della famosa influenza suina da virus A H1/N1 che ci ha terrorizzati per tutta la stagione invernale appena passata. L’in- fluenza, come probabilmente saprai è una malattia provocata da un virus che colpisce prevalentemente le vie respi- ratorie e si trasmette per via aerea cioè quando starnutiamo o semplicemente parliamo; ogni anno poi si ripresenta, per la capacità di tutti i virus influenzali di ac- quisire dei cambiamenti nelle loro pro- teine di superficie che permettono così di aggirare le barriere immunitarie pre- senti nella popolazione che ha già con- questo è abbastanza strano, ed è dovuto formalmente vige. Robe da pazzi, qual- tratto l’infezione in precedenza. Quello forse alla prevalenza del virus A”. Quindi cuno potrebbe dire. Tranquilli, nessuna che probabilmente non sai è che in Italia stando ai fatti bisognerebbe quasi, qua- pazzia, ma solo alcune verità scomode l’andamento stagionale delle sindromi si ringraziare proprio il virus A che ha ri- che ora cercheremo di spiegare, facen- influenzali è rilevato attraverso una rete sparmiato un bel numero di contagiati, do un po’ di chiarezza parlando anche di medici sentinella denominata INFLU- e dunque, di decessi. Di parere molto di cosa è avvenuto nel nostro bel Pae- NET, coordinata dal Ministero della Salu- diverso invece risulta essere la decisione se e della famosa, tanto sponsorizzata te e attiva fin dal 1999/2000, in questo presa nell’ultimo incontro dagli esperti pandemia che nella realtà non c’è stata. arco di tempo si è arrivati a stimare che dell’Emergency Committee dell’ OMS Sono stati 24 milioni i vaccini acquistati ogni anno l’influenza stagionale causi (l’organizzazione mondiale della Sanità) dall’Italia per una spesa pari a 184 milio- per complicanze dirette o meno circa del 23/02/2010, in conferenza stampa, ni di euro, andate nelle tasche della No- 8000 decessi. Le vittime correlate invece infatti Keiji Fukuda, consigliere speciale vartis, la multinazionale svizzera che ha solo al nuovo virus H1/N1, aggiornate al del direttore dell’OMS, ha riconfermato prodotto Focetria, il vaccino elaborato 7 febbraio 2010, sono state appena 228. ancora una volta, lo stato di pandemia contro il terribile virus A H1/N1. Le dosi I numeri insomma parlano chiaro soprat- imperante. Ovvero, se in Europa paesi effettivamente usate però ammontano a tutto se affiancati dalle parole dello stes- come la Francia e la Germania stanno sole 855.504 mila, cioè circa 23 milioni so Ministro della Salute, Ferruccio Fazio: già svendendo le dosi di vaccino in pre- sono quelle rimaste inutilizzate e a sca- “I casi totali di influenza avuti sono stati cedenza comprate, a paesi come il Qatar, denza entro un anno dalla produzione. inferiori anche agli anni scorsi. Di fatto l’Egitto, il Kosovo, la Mongolia,il massimo Così tra un’ informazione di massa che ha non c’è stato finora il male di stagione e stato di allerta,il 6, è quello che ancora generato una psicosi collettiva da paura 16
  • 17. Orizzonte Universitario Sociopolitica aprile 2010 del contagio, il conto ossessivo di ogni al Governo 6 milioni di euro, sarà firmata metteva al corrente del fatto che il vacci- singola morte martellata nei vari pro- e conclusa senza alcuna gara d’appalto. no non aveva superato tutti i test obbli- grammi televisivi creati ad hoc, quello Giova a questo punto introdurre la figu- gatori per essere messo correttamente che poco si dice è dell’enorme spreco di ra di Enrica Giorgetti Sacconi, presidente in circolazione, data l’urgenza presunta denaro pubblico che invece si è fatto, dei di Farmindustria, associazione che pro- con cui è stato prodotto; urgenza che ne guadagni stratosferici delle case farma- muove gli interessi delle industrie farma- motivava anche il suo prezzo più elevato: ceutiche e in sostanza della pochissima ceutiche e moglie dell’attuale ministro sette euro e novanta a dose, invece dei trasparenza degli accordi contrattuali della salute Maurizio Sacconi. Nomina circa quattro euro che si sono sempre avvenuti tra i Governi dei singoli paesi avvenuta , ovviamente, solo dopo che pagati per un normale vaccino influen- e le Organizzazioni internazionali. Tutto il marito è divenuto ministro, aprendo zale. Da notare, inoltre la presenza al suo questo inserito nell’ usurato clima della la strada all’ennesimo, monumentale interno dell’adiuvante MF-59, lo squa- crisi economica mondiale, il che non è conflitto di interessi di questo governo. lene, che secondo una ricerca condotta poco. Wolfgang Wodarg, presidente del- L’unica cosa certa così che si sa ora, am- alla Tulane Medical School è una sostan- la commissione salute dell’organismo piamente segnalata dalla Corte dei Conti za che può riscontrare nella popolazione europeo e medico epidemiologo, infatti è l’enorme favoreggiamento di cui ha un buon numero di persone che svilup- l’11/01/2010 ha aperto un’indagine a li- goduto tale industria, non solo al tem- pano anticorpi contro di essa, generando vello globale sul ruolo delle case farma- po della prelazione, in cui intascherà 3 risposte immuno-difensive anche molto ceutiche che secondo lui sarebbero riu- milioni di euro, ma nella stessa stesura gravi. Inutile però chiamare il numero scite ad influenzare scienziati e autorità per la richiesta dell’attuale vaccino A H1/ verde, 1500, messo a disposizione dal pubbliche, OMS compresa, per far sì che N1. Infatti in caso di mancata consegna Ministero della Salute, per avere ulteriori la stessa dichiarazione di pandemia ve- nei tempi prestabiliti, il contratto non informazioni, perché ha chiuso i battenti nisse ammorbidita,togliendo ad esem- prevede multe o penalità per la Novar- insieme all’Unità di crisi, che l’11 febbra- pio dalla sua definizione il criterio dell’al- tis; se l’azienda non avesse ottenuto il io scorso ha ricevuto i ringraziamenti del to numero di morti; tale “aggiustamento” permesso all’immissione del farmaco in ministro Fazio. La realtà degli avveni- ha trasformato così una normale influen- commercio, il governo avrebbe dovuto menti ha dimostrato infatti, nonostante za a blanda mortalità in una sorta di virus comunque corrispondere i 24 milioni di ancora l’ultima decisione presa dall’OMS killer. Entro la prossima estate si sa- euro pattuiti e sempre il nostro governo che liberarsi di quanti più vaccini pande- prà l’esito di tale inchiesta, intan- si assume la responsabilità di eventuali mici possibili è l’unica cosa sensata da to 18 miliardi restano i dollari effetti collaterali e del risarcimento di fare anche per il nostro paese; vaccino spesi in tutto il mondo per il danni a terzi per circostanze non che, data di scadenza permettendo, po- vaccino della pandemia fa- attribuibili a difetti di produ- trà essere usato eventualmente nella tri- sulla e il nostro paese ne ha zione. Non a caso per la pri- valente auspicato per la prevenzione del preso, come abbiamo visto ma volta i cittadini che sono prossimo autunno-inverno. Così mentre pienamente parte. Anzi se andati a farsi vaccinare stiamo ancora aspettando l’ultima parti- l’è proprio andata a cercare: contro l’epidemia ta del vaccino dalla Novartis che dovreb- risale infatti al 2004, dovevano sigla- be giungere entro la fine di marzo, siamo durante il secon- re, quest’anno, anche già all’opera per la smobilitazione do governo di un consenso di tutte le confezioni integre presenti Berlusconi, il firmato, nelle farmacie ospedaliere e nei centri rapporto stret- che li ASL del nostro territorio. La stessa proce- to che viene dura di ritiro avrà, da notare, non poche allacciato con spese di denaro. Una vera situazione la Novartis. paradossale, insomma che poteva es- Al tempo sere evitata se si dava veramente ascolto dell’aviaria, alla gente del settore competente, come virus che ad esempio Ulrich Keil, epidemiologo non colpi- tedesco e consigliere dell’OMS che oltre rà l’Italia, a smentire di esserci trovati dinnanzi ad verranno un virus nuovo, dice che l’H1/N1 era già stipulati con- noto più di dieci anni fa e pure allora si tratti che rico- avviò una campagna di vaccinazione, poi noscano allo sospesa, perché non necessaria. O come Stato Italiano il ministro della Sanità polacca, Ewa Ko- un diritto di paez, che nel novembre scorso dichiarò prelazione con fermezza: “ il dovere di un ministro sulla produ- deve essere quello di concludere accor- zione futura di di che facciano l’interesse dei cittadini e vaccini in caso non siglare quelli che facciano i profitti di emergenze delle case farmaceutiche”. pandemiche per l’ appunto. La trat- ROSA ANNA CASALINO tativa che costerà 17