2. Cenni storici: la nascita
Il cinema nasce come un sistema di proiezione di
immagini fotografiche in movimento. Diversi
percorsi culturali e scientifici spingono verso la fine
dell'800 verso tale scoperta.
- 1600: lanterna magica
- 1700-1800: giochi ottici su movimento
- 1800: nascita fotografia e studi di movimento
- 1885: ricerche di Edison e Dickson in campo
fotografico dinamico
- 1895: prima proiezione pubblica del
Cinematographe Lumiere
3. Cenni storici: dal cinema primitivo al narrativo
- Primi esempi di film dei fratelli Lumiere tra il
1895 e il 1900 (film familiari,metropolitani, di
viaggio, ricostruzioni storiche)
- Il cinema delle attrazioni di Georges Melies
(effetti speciali, scenografie, modello teatrale)
- La scuola inglese e la nascita dei primi
cortometraggi pluripuntuali
- Il kolossal italiano tra il 1905 e il 1915
- Il trionfo del lungometraggio narrativo: il modello
americano di Griffith (1915)
4. Cenni storici: dal cinema classico al contemporaneo
- Lo studio system e lo star system (anni '20)
- Il cinema di genere (anni '30)
- La crisi del cinema (anni '50)
- Le nuove cinematografie europee e la riscossa del
realismo (anni '50 e '60)
- Il ritorno di Hollywood (anni '80) e il modello del
blockbuster
- Le cinematografie orientali (anni '90)
5. Alcuni snodi tecnologici
- Le cinematographe (1895)
- I talkies (1927)
- Il cinema a colori (1935)
- Formati panoramici (anni '60)
- Digitale (anni '80-'90)
- Il cinema 3D last version (2003)
6. L'offerta
L'offerta è limitata a lungometraggi narrativi di
intrattenimento suddivisi per generi, nazionalità e
budget.
Altri modelli minoritari sono quelli del:
- Cortometraggio
- Film documentario
- Film sperimentale (es. Video-art)
- Film promo
7. Cenni di storia del consumo del cinema
- Fiere e nickelodeon: cinema come attrazione
- Sale cinematografiche (movie theatre): cinema
come intrattenimento e ritualità
- Tv free o a pagamento, dvd: cinema come
intrattenimento deritualizzato
- Film via internet (peer to peer, streaming):
cinema come prodotto di intrattenimento
controllato dall'utente
8. La struttura narrativa del film
- La struttura in tre atti (inizio, sviluppo,
conclusione)
- L'inizio in medias res
- La logica causa effetto
- Personaggi principali e identificazione
- Logica pubblico nel privato
- L'happy end / Finale chiuso
9. La sequenza: il linguaggio audiovisivo
- L'inquadratura (scala campi e piani, angolazione,
inclinazione, illuminazione, colore)
- I movimenti di macchina (panoramica, carrellata,
dolly, macchina a mano)
- Montaggio (raccordi, montaggio ellittico,
montaggio parallelo, montaggio metaforico)
- Il sonoro (parole, suoni, musiche)
10. I paratesti: locandine, trailer, critiche
- Trailer
- Manifesti, locandine
- Interviste a autori
- Critiche e recensioni
- Prodotti derivati (fumetti, videogiochi,
merchandising etc)
Gli usi possono essere visti sia a livello
genericamente promozionale che più in
profondità come vettori di percezione e
lettura del film.
11. Cinema e sociologia
Ma il cinema è anche molto altro: è partecipazione
ad un rito collettivo, è proiezione di sentimenti,
aspirazioni e tendenze sociali, i segmenti di
celluloide contengono gli indizi e i sintomi dei
mutamenti dei tempi e della società. In una parola,
il cinema è un fenomeno sociale.
La macchina, infatti, “prende” quella porzione di
realtà che entra nel campo dell’obbiettivo, ma
quale essa sia è strettamente dipendente da tutta
una serie di variabili che vanno dalla sensibilità e
gusto artistico del regista, agli intenti che questo si
propone di raggiungere con la sua rappresentazione
cinematografica, fino ad arrivare a qualsiasi tipo di
condizionamento esterno a cui può essere soggetto
durante le riprese.
12. Il cinema e la tematizzazione dei media 1 (Essi vivono)
è un film diretto da John Carpenter nel 1988. È
tratto dal racconto Eight O'Clock in the Morning di
Ray Nelson (1963).
"Essi Vivono", rappresenta una visione degli Stati
Uniti durante gli anni '80. Una società
evidentemente basata sul capitalismo, sul
benessere. In realtà, sotto ogni manifesto
pubblicitario, sotto ogni immagine televisiva, sotto
ogni pagina di qualsiasi giornale, si celano dei
misteriosi messaggi subliminali che tendono a
renderci schiavi della volontà di una civilità aliena.
Essa stessa apparentemente simile alla razza umana,
in realtà composta da orribili mostri dal corpo
scarnificato e dai volti simili a dei teschi,
comunicante tra di loro attraverso preziosissimi
Rolex d'Oro.
13. Il cinema e la tematizzazione dei media 2 (Fortapasc)
Fortapàsc è un film del 2009, diretto da Marco
Risi, sulla breve esistenza e la tragica fine del
giornalista Giancarlo Siani.
Giancarlo Siani è un giovane praticante, impiegato
“abusivo” per il Mattino col sogno di un contratto
giornalistico e di un’inchiesta incriminante contro i
boss camorristi e i politici collusi. Lucido e
consapevole, Siani si muove tra Napoli e Torre
Annunziata, un avamposto abbattuto dal terremoto
e frequentato dagli scagnozzi armati di Valentino
Gionta. Indaga, si informa, verifica i fatti e poi
scrive pagine appassionate e impetuose sui clan
camorristi e sulla filosofia camorristica. E a 26 anni
viene ammazzato per essere stato troppo bravo e
coerente nel fare il suo lavoro.
14. Il ruolo dello spettatore
Tradizionalmente il ruolo dello spettatore di
cinema è sempre stato molto passivo e privo di
significative trasformazioni.
Gli interventi e la partecipazione al consumo è
quasi puramente cognitiva, tranne che in una più
recente fase di condivisione e distribuzione
autonoma del prodotto e in alcuni casi anche
manipolazione e rimessa in circolo dello stesso
(sottotitoli, ridoppiaggi parodici etc).
Essendo opera di fiction il cinema non prevede
nemmeno la messa in scena esplicita dello
spettatore (solo certo cinema moderno la
realizzatenta con scopi non spettacolari) o una sua
risposta diretta, ma solo l'adesione o meno ai
prodotti.