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INDUCAS EVENT 2007
WEBINAR
“Apprendimento collaborativo:
la peer education”
18 luglio 2017
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
•Il successo scolastico, si può raggiungere attraverso una serie di strategie
didattiche, tese a valorizzare il potenziale di apprendimento di ciascun alunno
e a favorire la sua autonomia.
•Per far ciò è necessario, innanzi tutto, che l'alunno non acquisisca solo
conoscenze ma soprattutto abilità e competenze, e tra queste quella di
“imparare a imparare ”, cioè la padronanza di una serie di consapevoli
strategie che gli permettano di continuare a imparare nel modo per lui più
giusto.
• Ma come è possibile fare ciò?
• Cosa può fare l'insegnante per sostenere e sviluppare questa competenza?
•Una risposta ci viene dagli studi sui processi di apprendimento e in
particolare sulla metacognizione.
la didattica metacognitiva
CONOSCERE IL SOGGETTO EDUCATIVO:
LA PERSONA CHE APPRENDE
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
Il termine “metacognizione” è nato negli anni ’70 con gli studi di
Flavell sulla memoria e può essere definito come l’insieme delle
attività psichiche che sovrintendono il funzionamento cognitivo.
Una impostazione metacognitiva dell’insegnamento può
valorizzare:
• la capacità di apprendere;
• la capacità di pensare;
• la capacità di sostenere la motivazione all’apprendimento .
L’insegnante ha un ruolo fondamentale poiché è responsabile :
delle conoscenze che un alunno acquisisce;
dei metodi e delle strategie necessarie per acquisirle, il
“come studiare”.
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Cesare Cornoldi, definisce la metacognizione
come “l’insieme delle attività psichiche che
presiedono al funzionamento cognitivo, e più
specificatamente distingue tra conoscenza
metacognitiva (le idee che un individuo possiede
sul proprio funzionamento mentale e che
includono le impressioni, le intuizioni, le
autopercezioni) e i processi metacognitivi di
controllo (tutte le attività cognitive che
presiedono a qualsiasi funzionamento cognitivo e
che includono la previsione, la valutazione, la
pianificazione, il monitoraggio)”.
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
• Gli studiosi che si rifanno alla corrente
del costruttivismo hanno a più riprese
sottolineato come i processi cognitivi,
le capacità metacognitive, l’autostima
e più in generale le motivazioni ad
apprendere siano strettamente
correlate alle dinamiche relazionali tra
i diversi attori in gioco e hanno inoltre
evidenziato l’importanza, per il
raggiungimento di specifiche finalità
didattiche, delle diverse interazioni tra
studenti e tra studenti e docenti.
CONSIDERARE IL RAPPORTO CON L’ALLIEVO
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
• L'apprendimento collaborativo una nuova visione pedagogica e didattica che
utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di
apprendimento e alternativa alla tradizionale lezione frontale. Questa
espressione, quindi, fa riferimento a un insieme di principi, tecniche e metodi di
conduzione della classe in base ai quali gli alunni affrontano lo studio disciplinare
interagendo in piccoli gruppi, in modo collaborativo, responsabile, solidale e
ricevendo valutazioni sulla base dei risultati ottenuti individualmente ed in
gruppo.
• Nell'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO l'apporto di ogni singolo studente
permette di costituire una visione complessiva dell'oggetto di ricerca e
unitamente all'interazione consente di creare e d'innescare il senso di
appartenenza, trasformando “l'io-individualista” in “noi-gruppo“ dando così, agli
allievi, l'opportunità di affrontare insieme innumerevoli problematiche legate
all'educazione, alla valorizzazione, all'apprendimento e alla motivazione che,
durante la normale lezione, molto spesso risultano essere un ostacolo al regolare
svolgimento dell'attività.
L ‘Apprendimento collaborativo
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
Le abilità sociali, cioè i comportamenti che la persona
manifesta nel contesto interpersonale, costituiscono la base e la
pre-condizione per lo sviluppo di un'adeguata competenza.
Per competenza sociale si intende un insieme di abilità
consolidate e utilizzate spontaneamente e con
continuità dallo studente per avviare, sostenere e gestire
un'interazione in coppia o in gruppo.
Le abilità sociali non sono innate, ma devono essere
identificate e insegnate.
E' necessario motivare gli studenti e dare loro l'opportunità di
usarle in contesti autentici di apprendimento. Se esse non
vengono insegnate, gli insegnanti non devono aspettarsi che gli
studenti siano capaci di metterle in pratica.
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
CONSIDERARE IL RAPPORTO CON L’ALLIEVO
• Gli aspetti della competenza sono l’autonomia e la
responsabilità. Non esiste competenza senza l’esercizio
attivo di capacita personali, sociali, metodologiche,
relazionali;
• Tali aspetti sono quelli maggiormente ricercati nel mondo
del lavoro, anche più degli aspetti tecnici;
• Competenze sociali e civiche non a caso sono competenze
chiave, fondamentali per esercitare la cittadinanza attiva;
• Le competenze sociali si testimoniano;
• Sono compito di tutti gli operatori scolastici, nessuno
escluso. Sono oggetto di corresponsabilità con la famiglia.
L’importanza delle competenze sociali
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
• Ruolo dell’insegnante è quello di dare un feedback
continuo sulla prestazione e l’impegno, in modo da
mantenere nello studente un atteggiamento positivo e
attivo nei confronti dello studio
 rendendo lo studente più sensibile ai propri problemi di
studio ;
 insegnandogli a padroneggiare varie strategie di studio;
 insegnandogli un atteggiamento positivo e motivato
verso lo studio;
 rendendolo consapevole del proprio modo di
apprendere
• Uno studente con un approccio metacognitivo nei
confronti dello studio è quindi uno studente strategico,
cioè che sperimenta l’utilizzo costante e consapevole di
adeguate strategie di apprendimento.
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
In un ambiente costruttivista l’insegnante non è più colui
che trasmette un sapere pre-confezionato, ma colui che
progetta e allestisce il setting di lavoro più adatto allo
scambio e al conflitto cognitivo per consentire agli studenti
di elaborare percorsi di apprendimento significativo ed
intenzionale, un setting, quindi, che affida all’insegnante
compiti relativi alla gestione di gruppi, al controllo dei
processi in atto, alla rilevazione-valutazione delle dinamiche
emergenti.
La riflessione-ricostruzione come modalità metacognitiva
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• .
L’insegnante:
•sostiene i suoi studenti e li stimola nel tentativo di
rafforzare in loro la motivazione ad apprendere,
•favorisce ipotesi di lavoro che richiedono agli studenti una
partecipazione consapevole e responsabile,
•diviene mentore e guida lungo un percorso che affida in
prima persona allo studente il compito di costruirsi la
conoscenza.
Deve rinunciare a dare risposte e, lavorando in modo
particolare sulle tecniche di relazione e di comunicazione,
contribuire a stimolare la discussione con domande,
presentando una serie di problemi che non richiedono una
soluzione, ma che lasciano ai singoli gruppi o ai singoli
studenti diverse possibilità di scelta.
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
Si definisce coaching il processo attraverso il quale si aiuta la persona a raggiungere
il massimo livello delle proprie capacità; è una metodologia all’avanguardia nell’area
della formazione dell’individuo ed è destinata a tutti coloro che mirano a gestire
meglio il loro lavoro, valorizzando le proprie competenze sia sul piano personale che
professionale;
Il coaching aiuta a realizzare le mete e a potenziare la personalità attraverso lo
sviluppo delle proprie risorse e del proprio potenziale.
Il suo utilizzo all’interno della classe è finalizzato a
• consentire l’ utilizzazione di una nuova strategia di approccio alle
problematiche del gruppo classe,
• aiutare gli alunni a sviluppare e migliorare le competenze relazionali
• aiutare i genitori a comprendere meglio la realtà scolastica nella quale vivono
i loro figli
• aumentando
 l’autostima
 la percezione della propria autoefficacia
 la motivazione
 la responsabilità
Coach teacher
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Trasformare la classe
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Questa capacità non è innata, va appresa
Significa mettere l’accento sul GRUPPO come strumento
per migliorare l’apprendimento attraverso il valore aggiunto
della collaborazione
da tradizionale
a collaborativa
CENTRALITA’ DELL’INTERAZIONE TRA PARI
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
• Si tratta di una strategia educativa che si fonda su di un modello di comunicazione
orizzontale, basti pensare che la sua traduzione “educazione tra pari” rimanda al
concetto di comunicazione tra coetaneo e coetaneo o tra persone appartenenti a
uno stesso status tra i quali si instaura un meccanismo di influenza sociale.
• La ricerca sociale ha dimostrato che le persone sono in grado di cambiare il loro
modo di pensare e di comportarsi in seguito ai processi di influenza sociale giocati
all’interno del gruppo dei pari o dei sistemi di vita ritenuti significativi.
• La Peer Education promuove il miglioramento up-down che l’insegnante instaura
con il discente, trasformando gli studenti stessi in veri e propri agenti di
cambiamento delle conoscenze, degli atteggiamenti, delle credenze e dei
comportamenti del gruppo target di appartenenza.
• In quest’ottica, i ragazzi sono soggetti attivi e responsabili del proprio
apprendimento in quanto hanno la possibilità di assumersi la responsabilità di
ideare, organizzare e gestire iniziative mirate al coinvolgimento del gruppo dei pari
mentre il docente, assume un ruolo nuovo che è quello di promotore di
responsabilità e partecipazione individuale e collettiva (Boda, 2006).
Apprendimento tra pari : Peer education
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
la Peer education è
"la comunicazione fra coetaneo e coetaneo"
e indica l'influenza formativa, reciproca
e continua, esercitata tra persone che
appartengono al medesimo gruppo.
Che cos’è la Peer Education?
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
E’ un metodo educativo in base al quale alcuni
membri di un gruppo, dopo essere stati
opportunamente preparati, si reinseriscono nel
gruppo per svolgere precise attività con i coetanei.
Si tratta di un sistema molto interessante, perché:
Che cos’è la Peer Education?
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
•Rende più maturi i peer educator;
•Insegna a tutti che il rapporto tra coetanei, pur sempre
piacevole, può avere anche scopi più alti del semplice
gioco - passatempo;
•Facilita l’apprendimento, in quanto il peer educator è
naturalmente in grado di utilizzare il linguaggio più consono
e di adeguare il lavoro alle necessità del gruppo;
•Aiuta gli adulti a conoscere meglio le reali dinamiche e le
esigenze del gruppo e a essere accettato da quest’ultimo
non come un estraneo “invasore”, ma come un adulto
amico che è disponibile ad ascoltare senza pregiudizi.
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
una strategia educativa volta ad attivare un
naturale passaggio di conoscenze, emozioni ed
esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo
ad altri di pari status, mettendo così in moto un
processo di comunicazione globale che va oltre
il modello educativo e diviene una vera e propria
occasione per il singolo adolescente, o il gruppo
dei pari, per discutere liberamente e comunicare.
Che cos’è la Peer Education?
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
un efficace modello di lavoro con gli
adolescenti per lo sviluppo di reali processi di
autonomia ed empowerment, attraverso il
potenziamento del lavoro di gruppo quale
strategia per lo sviluppo della responsabilità
che ciascun singolo ha nei confronti di se
stesso e degli altri all’interno del contesto in
cui vive.
Che cos’è la Peer Education?
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
•Parliamo di peer tutoring quando il
passaggio di competenze tra tutor e
tutee avviene all’interno di un piano
che prevede obiettivi, tempi, modi,
ruoli e materiali strutturati
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
L’adulto o il coetaneo con maggiore esperienza,
«offre» il suo modello di problem-solving che non
si identifica ovviamente con il contenuto, ma
rappresenta la strategia per arrivare alla
conoscenza e più in generale alla risoluzione dei
problemi
I coetanei, spesso, sono più efficaci nei processi
di apprendimento perché offrono modelli di
problem-solving più semplici e più vicini a chi
deve apprenderli
PERCHE’ IL PEER TUTORING E’ EFFICACE?
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
1- L’insegnante prepara gli studenti sul processo di peer
tutoring e sulle strategie per assolvere il ruolo di tutor o tutee.
2 - L’insegnante individua il tutor e struttura i gruppi.
3 - Gli studenti ricevono il materiale di tutoraggio preparato dal
docente.
4 - Gli studenti seguono una procedura altamente strutturata
di insegnamento, in cui i tutor presentano il materiale
precedentemente spiegato dal docente, e forniscono un
riscontro ai tutees.
5 - Al segnale del docente di inversione dei ruoli, un tutee
diventa il tutor.
6 - L’insegnante in aula monitora e fornisce feedback.
PROCESSO GENERALE DI ATTUAZIONE DI
UNA SESSIONE DI PEER TUTORING
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Per garantire la continuità del progetto in caso di
assenza di un tutor, è sempre opportuno
nominare uno o due “tutor supplenti”, che
devono possedere un carattere stabile e
socievole e avere un buon rendimento nell’area
curricolare in cui si svolge il progetto, in quanto
dovranno lavorare con tutees diversi.
TUTOR DI RISERVA
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Campo in cui sperimentare
- Autocontrollo (reazioni egocentrismo)
- Autonomia (di valori e sensibilità sociali)
- Capacità di problem solving
- Prendere decisioni
- Negoziare conflitti
- Differenze e similitudini dagli altri
- Proprio modo di operare
LE RELAZIONI TRA PARI
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PRIMA CHE DEL COSA CI SI DEVE PREOCCUPARE
DEL COME COMUNICARE
I tutors smettono gli abiti dello studente
"passivo" per assumere un ruolo
responsabile e propositivo, nel quale
ciascuno possa misurare le proprie capacità
di comunicazione e, nel confrontarsi con le
risposte che gli vengono dai compagni,
verificare gli effetti concreti del proprio lavoro
IMPARARE A COMUNICARE
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
Nel tutoring gli studenti devono imparare sia i
contenuti delle materie scolastiche
sia le abilità interpersonali.
LE ABILITA’ SOCIALI NON SONO INNATE
La comunicazione difettosa influisce sullo scambio
di informazioni, sullo scambio delle risorse,
sull'efficacia del feedback per migliorare il compito
INSEGNARE ABILITÀ SOCIALI
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Come si insegnano
le abilità cognitive e sociali al tutor?
In particolare:
- insegnare a risolvere un problema
- Insegnare a studiare
- Insegnare a stare attento
- Insegnare a dare aiuto
ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
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Secondo noi per lavorare
bene insieme, è necessario …
So farlo Vorrei imparare
a farlo
Non mi sembra
importante
X X X X
XXXXX
Esprimersi chiaramente
Aiutarsi
Criticare senza offendere XXX
Mettersi d’accordo per …
Impegnarsi
…
…
Darsi il turno di parola
Incoraggiarsi
X XXX
XXXXXXXX
XXX
XXXXXX
XX
XXX
XX
XXXXX
XXXXXXXXX XX
X
XXX
XXXX
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Esempio di "Carta T"
Incoraggiare
Sguardo di assenso
Annuire con la testa
Dare un colpetto sulla spalla
Battere le mani
"Ti sei espresso proprio bene"
“Hai fatto fatica ma alla fine ci sei
riuscito”
"Forza, continua così..."
"E' stato molto di più quello che
hai fatto correttamente rispetto a
quello che hai sbagliato"
CNV
CV
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Il tutor dovrà fare molta pratica nel formulare
elogi verbali e non verbali:
- Ampliare il lessico e il repertorio di frasi elogiative
- Affinare le abilità non verbali
- Scoprire informazioni sul tutee e sui suoi interessi
- Parlare di sé affinchè anche il tutee faccia lo stesso
- Imparare a lodare
- Vicinanza fisica
- Postura
- Contatto oculare
IMPARARE A COMUNICARE
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PROBLEM SOLVING LEARNING
Allo studente che deve svolgere il ruolo del tutor si può
presentare una lista di istruzioni:
- Aiuta gli altri ad analizzare e risolvere il problema
- Chiedi spesso di fare delle sintesi, di esplorare altri modi di
vedere il problema
- Valorizza l’intervento di ogni partecipante alla discussione
- Raccogli le osservazioni più significative per riproporle alla
riflessione del gruppo
- Traccia una mappa del percorso di analisi e soluzione del
problema
ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
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- Segnala al tutee l’errore e mostra la
risposta corretta
- Guida il tutee a imitare la risposta
corretta
- Verifica che sia in grado di svolgere il
compito senza aiuto
PRECISION TEACHING
ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
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- Fai molta attenzione al tuo compagno
- Se sembra aver bisogno di aiuto, dai aiuto
- Spiega al tuo compagno come può trovare la risposta,
piuttosto che dare la risposta
- Dai un'altra spiegazione se la prima spiegazione non ha
aiutato
- Chiedi al tuo compagno di ripetere la spiegazione a te
per vedere se ha capito bene
ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
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Organizzazione e pianificazione
Idee semplici che possono aiutare
gli studenti e tutor a organizzarsi meglio:
- Determinare l’obiettivo: Prima di iniziare qualsiasi cosa,
determinare il proprio obiettivo. Se non sai dove stai
andando, come potrà mai arrivare? Suddividere in mini-obiettivi.
- Liberare il banco: Tenere solo il materiale utile in quel
momento. Un banco libero aiuta a mantenere la mente su compiti
che richiedono attenzione immediata.
- Usare un unico diario/cartellone/agenda: in cui segnare tutti
gli impegni.
- Allontanare il cellulare: La tentazione di guardare gli SMS
in arrivo è fortissima
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Seguite eTwinning Italia sui social network
Grazie per l’attenzione!
Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania

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Apprendimento collaborativo: la peer education

  • 1. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania INDUCAS EVENT 2007 WEBINAR “Apprendimento collaborativo: la peer education” 18 luglio 2017 Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
  • 2. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania •Il successo scolastico, si può raggiungere attraverso una serie di strategie didattiche, tese a valorizzare il potenziale di apprendimento di ciascun alunno e a favorire la sua autonomia. •Per far ciò è necessario, innanzi tutto, che l'alunno non acquisisca solo conoscenze ma soprattutto abilità e competenze, e tra queste quella di “imparare a imparare ”, cioè la padronanza di una serie di consapevoli strategie che gli permettano di continuare a imparare nel modo per lui più giusto. • Ma come è possibile fare ciò? • Cosa può fare l'insegnante per sostenere e sviluppare questa competenza? •Una risposta ci viene dagli studi sui processi di apprendimento e in particolare sulla metacognizione. la didattica metacognitiva CONOSCERE IL SOGGETTO EDUCATIVO: LA PERSONA CHE APPRENDE
  • 3. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Il termine “metacognizione” è nato negli anni ’70 con gli studi di Flavell sulla memoria e può essere definito come l’insieme delle attività psichiche che sovrintendono il funzionamento cognitivo. Una impostazione metacognitiva dell’insegnamento può valorizzare: • la capacità di apprendere; • la capacità di pensare; • la capacità di sostenere la motivazione all’apprendimento . L’insegnante ha un ruolo fondamentale poiché è responsabile : delle conoscenze che un alunno acquisisce; dei metodi e delle strategie necessarie per acquisirle, il “come studiare”.
  • 4. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Cesare Cornoldi, definisce la metacognizione come “l’insieme delle attività psichiche che presiedono al funzionamento cognitivo, e più specificatamente distingue tra conoscenza metacognitiva (le idee che un individuo possiede sul proprio funzionamento mentale e che includono le impressioni, le intuizioni, le autopercezioni) e i processi metacognitivi di controllo (tutte le attività cognitive che presiedono a qualsiasi funzionamento cognitivo e che includono la previsione, la valutazione, la pianificazione, il monitoraggio)”.
  • 5. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania • Gli studiosi che si rifanno alla corrente del costruttivismo hanno a più riprese sottolineato come i processi cognitivi, le capacità metacognitive, l’autostima e più in generale le motivazioni ad apprendere siano strettamente correlate alle dinamiche relazionali tra i diversi attori in gioco e hanno inoltre evidenziato l’importanza, per il raggiungimento di specifiche finalità didattiche, delle diverse interazioni tra studenti e tra studenti e docenti. CONSIDERARE IL RAPPORTO CON L’ALLIEVO
  • 6. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania • L'apprendimento collaborativo una nuova visione pedagogica e didattica che utilizza il coinvolgimento emotivo e cognitivo del gruppo come strumento di apprendimento e alternativa alla tradizionale lezione frontale. Questa espressione, quindi, fa riferimento a un insieme di principi, tecniche e metodi di conduzione della classe in base ai quali gli alunni affrontano lo studio disciplinare interagendo in piccoli gruppi, in modo collaborativo, responsabile, solidale e ricevendo valutazioni sulla base dei risultati ottenuti individualmente ed in gruppo. • Nell'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO l'apporto di ogni singolo studente permette di costituire una visione complessiva dell'oggetto di ricerca e unitamente all'interazione consente di creare e d'innescare il senso di appartenenza, trasformando “l'io-individualista” in “noi-gruppo“ dando così, agli allievi, l'opportunità di affrontare insieme innumerevoli problematiche legate all'educazione, alla valorizzazione, all'apprendimento e alla motivazione che, durante la normale lezione, molto spesso risultano essere un ostacolo al regolare svolgimento dell'attività. L ‘Apprendimento collaborativo
  • 7. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Le abilità sociali, cioè i comportamenti che la persona manifesta nel contesto interpersonale, costituiscono la base e la pre-condizione per lo sviluppo di un'adeguata competenza. Per competenza sociale si intende un insieme di abilità consolidate e utilizzate spontaneamente e con continuità dallo studente per avviare, sostenere e gestire un'interazione in coppia o in gruppo. Le abilità sociali non sono innate, ma devono essere identificate e insegnate. E' necessario motivare gli studenti e dare loro l'opportunità di usarle in contesti autentici di apprendimento. Se esse non vengono insegnate, gli insegnanti non devono aspettarsi che gli studenti siano capaci di metterle in pratica.
  • 8. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania CONSIDERARE IL RAPPORTO CON L’ALLIEVO • Gli aspetti della competenza sono l’autonomia e la responsabilità. Non esiste competenza senza l’esercizio attivo di capacita personali, sociali, metodologiche, relazionali; • Tali aspetti sono quelli maggiormente ricercati nel mondo del lavoro, anche più degli aspetti tecnici; • Competenze sociali e civiche non a caso sono competenze chiave, fondamentali per esercitare la cittadinanza attiva; • Le competenze sociali si testimoniano; • Sono compito di tutti gli operatori scolastici, nessuno escluso. Sono oggetto di corresponsabilità con la famiglia. L’importanza delle competenze sociali
  • 9. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania • Ruolo dell’insegnante è quello di dare un feedback continuo sulla prestazione e l’impegno, in modo da mantenere nello studente un atteggiamento positivo e attivo nei confronti dello studio  rendendo lo studente più sensibile ai propri problemi di studio ;  insegnandogli a padroneggiare varie strategie di studio;  insegnandogli un atteggiamento positivo e motivato verso lo studio;  rendendolo consapevole del proprio modo di apprendere • Uno studente con un approccio metacognitivo nei confronti dello studio è quindi uno studente strategico, cioè che sperimenta l’utilizzo costante e consapevole di adeguate strategie di apprendimento.
  • 10. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania In un ambiente costruttivista l’insegnante non è più colui che trasmette un sapere pre-confezionato, ma colui che progetta e allestisce il setting di lavoro più adatto allo scambio e al conflitto cognitivo per consentire agli studenti di elaborare percorsi di apprendimento significativo ed intenzionale, un setting, quindi, che affida all’insegnante compiti relativi alla gestione di gruppi, al controllo dei processi in atto, alla rilevazione-valutazione delle dinamiche emergenti. La riflessione-ricostruzione come modalità metacognitiva
  • 11. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania • . L’insegnante: •sostiene i suoi studenti e li stimola nel tentativo di rafforzare in loro la motivazione ad apprendere, •favorisce ipotesi di lavoro che richiedono agli studenti una partecipazione consapevole e responsabile, •diviene mentore e guida lungo un percorso che affida in prima persona allo studente il compito di costruirsi la conoscenza. Deve rinunciare a dare risposte e, lavorando in modo particolare sulle tecniche di relazione e di comunicazione, contribuire a stimolare la discussione con domande, presentando una serie di problemi che non richiedono una soluzione, ma che lasciano ai singoli gruppi o ai singoli studenti diverse possibilità di scelta.
  • 12. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Si definisce coaching il processo attraverso il quale si aiuta la persona a raggiungere il massimo livello delle proprie capacità; è una metodologia all’avanguardia nell’area della formazione dell’individuo ed è destinata a tutti coloro che mirano a gestire meglio il loro lavoro, valorizzando le proprie competenze sia sul piano personale che professionale; Il coaching aiuta a realizzare le mete e a potenziare la personalità attraverso lo sviluppo delle proprie risorse e del proprio potenziale. Il suo utilizzo all’interno della classe è finalizzato a • consentire l’ utilizzazione di una nuova strategia di approccio alle problematiche del gruppo classe, • aiutare gli alunni a sviluppare e migliorare le competenze relazionali • aiutare i genitori a comprendere meglio la realtà scolastica nella quale vivono i loro figli • aumentando  l’autostima  la percezione della propria autoefficacia  la motivazione  la responsabilità Coach teacher
  • 13. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Trasformare la classe Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Questa capacità non è innata, va appresa Significa mettere l’accento sul GRUPPO come strumento per migliorare l’apprendimento attraverso il valore aggiunto della collaborazione da tradizionale a collaborativa CENTRALITA’ DELL’INTERAZIONE TRA PARI
  • 14. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania • Si tratta di una strategia educativa che si fonda su di un modello di comunicazione orizzontale, basti pensare che la sua traduzione “educazione tra pari” rimanda al concetto di comunicazione tra coetaneo e coetaneo o tra persone appartenenti a uno stesso status tra i quali si instaura un meccanismo di influenza sociale. • La ricerca sociale ha dimostrato che le persone sono in grado di cambiare il loro modo di pensare e di comportarsi in seguito ai processi di influenza sociale giocati all’interno del gruppo dei pari o dei sistemi di vita ritenuti significativi. • La Peer Education promuove il miglioramento up-down che l’insegnante instaura con il discente, trasformando gli studenti stessi in veri e propri agenti di cambiamento delle conoscenze, degli atteggiamenti, delle credenze e dei comportamenti del gruppo target di appartenenza. • In quest’ottica, i ragazzi sono soggetti attivi e responsabili del proprio apprendimento in quanto hanno la possibilità di assumersi la responsabilità di ideare, organizzare e gestire iniziative mirate al coinvolgimento del gruppo dei pari mentre il docente, assume un ruolo nuovo che è quello di promotore di responsabilità e partecipazione individuale e collettiva (Boda, 2006). Apprendimento tra pari : Peer education
  • 15. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania la Peer education è "la comunicazione fra coetaneo e coetaneo" e indica l'influenza formativa, reciproca e continua, esercitata tra persone che appartengono al medesimo gruppo. Che cos’è la Peer Education?
  • 16. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania E’ un metodo educativo in base al quale alcuni membri di un gruppo, dopo essere stati opportunamente preparati, si reinseriscono nel gruppo per svolgere precise attività con i coetanei. Si tratta di un sistema molto interessante, perché: Che cos’è la Peer Education?
  • 17. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania •Rende più maturi i peer educator; •Insegna a tutti che il rapporto tra coetanei, pur sempre piacevole, può avere anche scopi più alti del semplice gioco - passatempo; •Facilita l’apprendimento, in quanto il peer educator è naturalmente in grado di utilizzare il linguaggio più consono e di adeguare il lavoro alle necessità del gruppo; •Aiuta gli adulti a conoscere meglio le reali dinamiche e le esigenze del gruppo e a essere accettato da quest’ultimo non come un estraneo “invasore”, ma come un adulto amico che è disponibile ad ascoltare senza pregiudizi.
  • 18. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania una strategia educativa volta ad attivare un naturale passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri di pari status, mettendo così in moto un processo di comunicazione globale che va oltre il modello educativo e diviene una vera e propria occasione per il singolo adolescente, o il gruppo dei pari, per discutere liberamente e comunicare. Che cos’è la Peer Education?
  • 19. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania un efficace modello di lavoro con gli adolescenti per lo sviluppo di reali processi di autonomia ed empowerment, attraverso il potenziamento del lavoro di gruppo quale strategia per lo sviluppo della responsabilità che ciascun singolo ha nei confronti di se stesso e degli altri all’interno del contesto in cui vive. Che cos’è la Peer Education?
  • 20. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania •Parliamo di peer tutoring quando il passaggio di competenze tra tutor e tutee avviene all’interno di un piano che prevede obiettivi, tempi, modi, ruoli e materiali strutturati
  • 21. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania L’adulto o il coetaneo con maggiore esperienza, «offre» il suo modello di problem-solving che non si identifica ovviamente con il contenuto, ma rappresenta la strategia per arrivare alla conoscenza e più in generale alla risoluzione dei problemi I coetanei, spesso, sono più efficaci nei processi di apprendimento perché offrono modelli di problem-solving più semplici e più vicini a chi deve apprenderli PERCHE’ IL PEER TUTORING E’ EFFICACE?
  • 22. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania 1- L’insegnante prepara gli studenti sul processo di peer tutoring e sulle strategie per assolvere il ruolo di tutor o tutee. 2 - L’insegnante individua il tutor e struttura i gruppi. 3 - Gli studenti ricevono il materiale di tutoraggio preparato dal docente. 4 - Gli studenti seguono una procedura altamente strutturata di insegnamento, in cui i tutor presentano il materiale precedentemente spiegato dal docente, e forniscono un riscontro ai tutees. 5 - Al segnale del docente di inversione dei ruoli, un tutee diventa il tutor. 6 - L’insegnante in aula monitora e fornisce feedback. PROCESSO GENERALE DI ATTUAZIONE DI UNA SESSIONE DI PEER TUTORING
  • 23. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Per garantire la continuità del progetto in caso di assenza di un tutor, è sempre opportuno nominare uno o due “tutor supplenti”, che devono possedere un carattere stabile e socievole e avere un buon rendimento nell’area curricolare in cui si svolge il progetto, in quanto dovranno lavorare con tutees diversi. TUTOR DI RISERVA
  • 24. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Campo in cui sperimentare - Autocontrollo (reazioni egocentrismo) - Autonomia (di valori e sensibilità sociali) - Capacità di problem solving - Prendere decisioni - Negoziare conflitti - Differenze e similitudini dagli altri - Proprio modo di operare LE RELAZIONI TRA PARI
  • 25. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania PRIMA CHE DEL COSA CI SI DEVE PREOCCUPARE DEL COME COMUNICARE I tutors smettono gli abiti dello studente "passivo" per assumere un ruolo responsabile e propositivo, nel quale ciascuno possa misurare le proprie capacità di comunicazione e, nel confrontarsi con le risposte che gli vengono dai compagni, verificare gli effetti concreti del proprio lavoro IMPARARE A COMUNICARE
  • 26. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Nel tutoring gli studenti devono imparare sia i contenuti delle materie scolastiche sia le abilità interpersonali. LE ABILITA’ SOCIALI NON SONO INNATE La comunicazione difettosa influisce sullo scambio di informazioni, sullo scambio delle risorse, sull'efficacia del feedback per migliorare il compito INSEGNARE ABILITÀ SOCIALI
  • 27. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Come si insegnano le abilità cognitive e sociali al tutor? In particolare: - insegnare a risolvere un problema - Insegnare a studiare - Insegnare a stare attento - Insegnare a dare aiuto ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
  • 28. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania
  • 29. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Secondo noi per lavorare bene insieme, è necessario … So farlo Vorrei imparare a farlo Non mi sembra importante X X X X XXXXX Esprimersi chiaramente Aiutarsi Criticare senza offendere XXX Mettersi d’accordo per … Impegnarsi … … Darsi il turno di parola Incoraggiarsi X XXX XXXXXXXX XXX XXXXXX XX XXX XX XXXXX XXXXXXXXX XX X XXX XXXX
  • 30. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Esempio di "Carta T" Incoraggiare Sguardo di assenso Annuire con la testa Dare un colpetto sulla spalla Battere le mani "Ti sei espresso proprio bene" “Hai fatto fatica ma alla fine ci sei riuscito” "Forza, continua così..." "E' stato molto di più quello che hai fatto correttamente rispetto a quello che hai sbagliato" CNV CV
  • 31. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Il tutor dovrà fare molta pratica nel formulare elogi verbali e non verbali: - Ampliare il lessico e il repertorio di frasi elogiative - Affinare le abilità non verbali - Scoprire informazioni sul tutee e sui suoi interessi - Parlare di sé affinchè anche il tutee faccia lo stesso - Imparare a lodare - Vicinanza fisica - Postura - Contatto oculare IMPARARE A COMUNICARE
  • 32. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania PROBLEM SOLVING LEARNING Allo studente che deve svolgere il ruolo del tutor si può presentare una lista di istruzioni: - Aiuta gli altri ad analizzare e risolvere il problema - Chiedi spesso di fare delle sintesi, di esplorare altri modi di vedere il problema - Valorizza l’intervento di ogni partecipante alla discussione - Raccogli le osservazioni più significative per riproporle alla riflessione del gruppo - Traccia una mappa del percorso di analisi e soluzione del problema ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
  • 33. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania - Segnala al tutee l’errore e mostra la risposta corretta - Guida il tutee a imitare la risposta corretta - Verifica che sia in grado di svolgere il compito senza aiuto PRECISION TEACHING ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
  • 34. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania - Fai molta attenzione al tuo compagno - Se sembra aver bisogno di aiuto, dai aiuto - Spiega al tuo compagno come può trovare la risposta, piuttosto che dare la risposta - Dai un'altra spiegazione se la prima spiegazione non ha aiutato - Chiedi al tuo compagno di ripetere la spiegazione a te per vedere se ha capito bene ESERCITAZIONI E TAPPE DI ALLENAMENTO PER TUTOR
  • 35. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR CampaniaMaria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Organizzazione e pianificazione Idee semplici che possono aiutare gli studenti e tutor a organizzarsi meglio: - Determinare l’obiettivo: Prima di iniziare qualsiasi cosa, determinare il proprio obiettivo. Se non sai dove stai andando, come potrà mai arrivare? Suddividere in mini-obiettivi. - Liberare il banco: Tenere solo il materiale utile in quel momento. Un banco libero aiuta a mantenere la mente su compiti che richiedono attenzione immediata. - Usare un unico diario/cartellone/agenda: in cui segnare tutti gli impegni. - Allontanare il cellulare: La tentazione di guardare gli SMS in arrivo è fortissima
  • 36. Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania Seguite eTwinning Italia sui social network Grazie per l’attenzione! Maria Nica, Ambasciatrice eTwinning USR Campania