Siamo immersi in un mare di onde: elettrodomestici, cellulari, wi-fi, tv. Non potremmo immaginare la nostra vita senza tutti i dispositivi che ogni giorno la semplificano. All‟energia e alle onde che li fanno funzionare, però, è esposto anche il nostro corpo. Le conseguenze sulla salute ancora non le conosciamo, ma qualche precauzione possiamo prenderla, per salvaguardare il bene più prezioso che abbiamo e cioè “la nostra salute”. Dov‟è l‟elettrosmog fuori o dentro casa? Quali sono le fonti inquinanti? Che cos‟è l‟inquinamento indoor? Quali sono le precauzioni da prendere? Possiamo scoprire se il nostro organismo è disturbato dall‟inquinamento? Con quali strumenti? In questo articolo trovi le risposte a queste domande.
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Pancia gonfia: le cause e le soluzioni più efficaci per risolvere il problema...
Elettrosmog, l’inquinamento invisibile. Come proteggere il nostro ambiente e la nostra salute. Luigina Bernardi Progetto Benessere Completo
1. Elettrosmog, l’inquinamento invisibile. Come proteggere il nostro
ambiente e la nostra salute
Siamo immersi in un mare di onde: elettrodomestici, cellulari, wi-
fi, tv. Non potremmo immaginare la nostra vita senza tutti i
dispositivi che ogni giorno la semplificano. All‟energia e alle onde
che li fanno funzionare, però, è esposto anche il nostro corpo. Le
conseguenze sulla salute ancora non le conosciamo, ma qualche
precauzione possiamo prenderla, per salvaguardare il bene più
prezioso che abbiamo e cioè “la nostra salute”. Dov‟è l‟elettrosmog
fuori o dentro casa? Quali sono le fonti inquinanti? Che cos‟è
l‟inquinamento indoor? Quali sono le precauzioni da prendere?
Possiamo scoprire se il nostro organismo è disturbato
dall‟inquinamento? Con quali strumenti? In questo articolo trovi le
risposte a queste domande.
Elettromagnetismo: perché può farci male se è naturalmente presente sulla terra?
“Bisogna distinguere tra fonti di radiazioni elettromagnetiche naturali e artificiali. Il nostro corpo è fatto per
reagire alle prime. Il sole, per esempio, irradia onde elettromagnetiche sotto forma di luce e di calore; quando
c‟è molta luce le nostre pupille si restringono, così come quando c‟è molto calore la pelle suda. I campi
elettromagnetici artificiali sono presenti accanto e in sovrapposizione a quelli naturali, con potenze superiori
di milioni di volte (addirittura di 120 miliardi di volte considerando l‟ambito delle microonde). Nel 2011 è
stato pubblicato lo studio del ricercatore Daniel Favre dell‟Università di Losanna sul comportamento delle api:
le arnie, nelle quali era stato inserito un cellulare, venivano abbandonate e le api perdevano l‟orientamento.
Oggi siamo bombardati da fonti elettromagnetiche artificiali: tralicci dell‟alta tensione, ripetitori per le
trasmissioni radiotelevisive, antenne della telefonia mobile, ma anche lampadine a risparmio energetico…”.
Cosa c’entrano le lampadine a risparmio energetico?
“Emettono maggiori onde elettromagnetiche rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza – ahimè
eliminate dall‟Unione europea! – ma anche rispetto alle lampade alogene. Dunque è consigliabile tenerle ad
almeno 1-1,5 metri dalla testa”.
Il cellulare è potenzialmente dannoso solo quando telefoniamo?
“No, semplicemente tenendolo in stand-by emette ogni 15-30 minuti alla massima potenza per segnalare
all‟antenna più vicina la propria posizione. Appena è in movimento, segnala lo spostamento molto più
spesso, sempre alla massima potenza per essere avvertito fino alla distanza di 62 Km. Inoltre stanno per
essere installate le antenne di nuova generazione: LTE (o 4G) per smartphone e tablet. Prevedo che le zone
dove il cellulare non prende scompariranno rapidamente”.
Telefoni senza fili, cellulari e cordless, ancora sotto accusa per il rischio di tumori al cervello
Dall‟Agenzia Adnkronos/Adnkronos Salute, Roma, Italy - 1 Settembre 2009
“L‟allarme arriva da ricercatori di diversi Paesi ed e‟ contenuto nel Rapporto “Telefonia senza fili e tumori
cerebrali: 15 motivi di inquietudine”, pubblicato da EM Radiation Research e disponibile online
(www.radiationresearch.org). Secondo lo studio, l‟uso di questi apparecchi e‟ pericoloso soprattutto per i
bambini, che rischiano più degli adulti di ammalarsi di tumore al cervello. Ma ci sono anche pericoli di un
aumento di tumori oculari, alle ghiandole salivari, di linfomi e leucemie. Le ricerche fino ad oggi finanziate
dai produttori di telefonini sottostimano i rischi, secondo le accuse degli autori del rapporto inviato ai capi di
Governo e ai media, e che indica nel dettaglio i „vizi‟ di impostazione dello studio internazionale Interphone
lanciato nel 1999, realizzato in 13 Paesi e finanziato dalle aziende di telefonia. Interphone, spiega il
Rapporto, voluto proprio per valutare i rischi di tumore cerebrale, sottostima il problema. I suoi „errori‟
2. rappresentano la maggioranza dei motivi d‟allarme che danno il titolo allo studio e che si aggiungono ai dati
sui rischi di tumore, sulla maggiore vulnerabilità dei bambini e sulla scarsa trasparenza degli studi. Nel
Rapporto i ricercatori propongono anche alcune raccomandazioni generali per ridurre i rischi delle radiazioni:
preservare alcuni luoghi pubblici (scuole, asili, parchi gioco, etc) da ogni tipo di radiazione”.
Esistono studi scientifici sugli effetti dell’esposizione ai campi magnetici?
“Negli ultimi decenni è stata condotta una intensa attività di ricerca. Allo stato attuale non sono emerse
sufficienti prove scientifiche per stabilire la nocività delle onde elettromagnetiche, dei campi elettromagnetici
e degli elettrodotti, ma nello stesso tempo non vi sono studi che escludano con assoluta certezza la
possibilità di una relazione tra onde elettromagnetiche e tumori”.
Quali potrebbero essere le conseguenze sulla salute?
“Alcune persone lamentano condizioni di malessere (mal di testa, dolori muscolari e articolari) se si trovano
nelle vicinanze di sorgenti di campi elettromagnetici. Riguardo questo fenomeno – noto con il termine di
elettrosensibilità – sono stati condotti diversi studi sperimentali. Persone che si sono definite elettricamente
ipersensibili e volontari sani sono stati esposti a campi elettromagnetici fittizi o reali e non si sarebbero
osservate sostanziali differenze durante l‟esposizione reale rispetto a quella finta. Diversi studi hanno
indicato un effetto “nocebo”, cioè un effetto nocivo causato dall‟aspettativa che qualcosa sia dannoso”.
Qual’è la posizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità?
“Il 31 maggio 2011 la IARC (International Agency For Research on Cancer), agenzia intergovernativa per la
ricerca sul cancro che è parte dell‟OMS, ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come
“possibili cancerogeni per l‟uomo”(gruppo 2B). Si deve tenere presente che solo in presenza di evidenze
scientifiche più consistenti la IARC avrebbe classificato i campi elettromagnetici nel gruppo 2A dei
“probabilmente cancerogeni per l‟uomo” (per esempio in presenza di un‟evidenza sufficiente di
cancerogenicità negli animali da esperimento) o nel gruppo 1 dei “cancerogeni per l‟uomo”(per esempio in
presenza di un‟evidenza sufficiente di cancerogenicità proveniente da studi epidemiologici”.
Una questione controversa anche per gli interessi che ci sono in ballo
“Le associazioni ambientalistiche e dei consumatori dicono che le comunità scientifiche sono vittime delle
lobby, delle società di telefonia, degli interessi economici. Dall‟altro lato le comunità scientifiche che si
ritengono indipendenti dicono che le associazioni cavalcano l‟onda dell‟allarmismo, cui si aggiungono
interessi politici perché, se allarmi la popolazione e fai credere di impegnarti per eliminare i rischi, hai un
bacino di voti… il tema è molto delicato”.
Ma, alla fine, dobbiamo continuare a usare tranquillamente il telefonino?
“La mancanza di conoscenze scientifiche certe non deve rappresentare un alibi per rinviare le misure di
prevenzione, secondo il principio di precauzione, in base al quale si possono adottare subito provvedimenti
che possono mantenere l‟esposizione alle onde elettromagnetiche al più basso livello di rischio
ragionevolmente raggiungibile. Sicuramente bisognerebbe evitare di stare troppo tempo al cellulare,
riducendo la durata delle telefonate e privilegiando altri strumenti come il telefono fisso o Skype. Utilizzare il
viva-voce invece degli auricolari, in quanto è stato dimostrato che il filo che collega il cellulare all‟orecchio,
se non è ben schermato, fa da antenna e amplifica il segnale. Limitare le chiamate in ambienti chiusi, tipo
l‟auto, usare il cellulare in ambienti aperti. Acquistare un telefonino con un basso tasso di assorbimento (SAR,
Specific Absorption Rate)”.
Meccanismi di interazione dei campi elettromagnetici con un organismo umano
“Molti studi hanno posto l‟accento sull‟influenza negativa che campi elettromagnetici elevati hanno sul nostro
corpo, in particolare sulla produzione di ormoni anti-cancerogeni (es. melatonina) e su scambi osmotici che
interessano determinati ioni. A questo punto è importante capire perché ci possono danneggiare. Se si
conoscessero meglio le leggi dell‟elettromagnetismo ed in specifico le interazioni (azioni reciproche) tra i vari
intervalli di campi elettromagnetici, si capirebbe subito che c‟è sempre una certa influenza tra due fenomeni
diversi, ma della stessa natura elettromagnetica”.
3. La natura elettrica del nostro corpo
“I nostri corpi hanno una natura fortemente elettrica, tutti i corsi di anatomia lo confermano. Se si trascinano
i piedi su un tappeto e poi si tocca un oggetto metallico, oltre allo “scoppiettio”, di notte, si può vedere
l‟elettricità statica che esce dalla punta delle dita; questo fenomeno non sarebbe possibile se non avessimo
una natura elettrica. Se si tocca un fornello acceso si sente subito dolore perché questo viene trasmesso
elettricamente lungo i nervi fino al cervello. Il dolore viaggia alla velocità dell‟elettricità e per questo si sente
il dolore così velocemente. Attraverso il corpo vengono mandati messaggi elettrici per tenerlo informato di
cosa succede. Se non ci fosse questo complesso sistema elettrico non saremmo in grado di vedere, sentire,
odorare, gustare. Un‟altra dimostrazione dell‟esistenza dell‟elettricità nel corpo sono gli
elettroencefalogrammi e gli elettrocardiogrammi che registrano rispettivamente l‟attività elettrica del cervello
e del cuore. I nostri sistemi elettrici hanno un‟importanza vitale per il nostro corpo”.
Meccanismi di interazione
“Appurato che i nostri corpi hanno una natura fortemente elettrica e che fenomeni elettromagnetici possono
subire interferenze da altri fenomeni elettromagnetici, il nostro sistema elettrico viene disturbato. Di
conseguenza, lo scambio di informazioni elettriche tra i vari apparati, organi, tessuti e cellule viene
ostacolato. E‟ un po‟ come se noi ricevessimo informazioni tramite un telefono cellulare per svolgere un
determinato lavoro e ad un certo momento la ricezione venisse disturbata o il segnale si facesse scarso. Non
riusciremmo più a capire il significato della conversazione e finiremmo per sbagliare il lavoro. Il nostro corpo
ha sistemi molto sofisticati di trasmissione dei dati e di difesa verso attacchi esterni ma a volte l‟intensità del
disturbo è talmente alta o le difese sono così basse (es. quando dormiamo) che qualcosa finisce per non
funzionare correttamente. Una cellula si nutre grazie a meccanismi di polarità che si verificano nella
membrana cellulare; questi meccanismi permettono un‟attrazione di sostanze nutritive e un‟espulsione di
sostanze di rifiuto. Ogni cellula, inoltre, ha una frequenza d‟onda elettromagnetica diversa, a seconda del
tipo di tessuto. Ciò le permette di attirare per osmosi elettromagnetica le sostanze necessarie per le sue
specifiche funzioni (ad es. una cellula ossea attira Ca+) e respingere le sostanze dannose (es. radicali liberi).
Da questo si deduce che ogni evento che altera questo sofisticato equilibrio può portare ad alterazioni della
cellula fino a causarne la morte”.
I campi elettromagnetici sono dannosi?
“Oggi non si fa altro che parlare del fatto che questo caos elettrico, magnetico e elettromagnetico, prodotto
dalla tecnologia moderna, sia dannoso per la salute. Personalmente credo che il problema non debba essere
affrontato in questi termini, e quindi lo reputo un “falso problema”. L‟equilibrio elettrico di un organismo, che
interagisce con un campo elettrico o magnetico artificiale, è sicuramente perturbato, senza che ciò si traduca
automaticamente in un effetto biologico apprezzabile e tanto meno in un danno.
La domanda corretta da porsi è: << Per quanto tempo una persona, esposta a certi fenomeni elettromagnetici e ad
una data intensità, può resistere prima che sopraggiunga una certa patologia?>>.
Ci sono quindi diversi fattori da considerare: la predisposizione, il tempo di esposizione, il tipo e l‟intensità
dell‟aggressione elettromagnetica. Per fare un esempio, se io sono particolarmente sensibile a campi
magnetici a bassa frequenza (50 Hz), tipo quelli provenienti da un filo percorso da corrente per alimentare
una lampada, quant‟è la mia tolleranza verso questo tipo di frequenza e a che intensità? Credo quindi che
non si possa generalizzare dicendo che certi fenomeni facciano male ma che si possa, anzi, si debba dire che
l‟aggressione è certa ma che ogni individuo ha una sua specifica tolleranza. Considerato che certi fenomeni
elettrici, magnetici ed elettromagnetici provocati dalla tecnologia moderna non sono mai esistiti in natura, si
può dedurre che le interazioni con il corpo umano non saranno quasi mai positive (eccetto in alcune terapie
mediche) e che col tempo si creeranno degli squilibri, elevati per le persone più sensibili e meno elevati per
quelle meno sensibili. Va anche precisato che, come tante persone lo stanno testimoniando, la sensibilità
verso questi fenomeni tende ad aumentare, anche repentinamente (nel giro di qualche mese), e che
difficilmente tenderà a ridursi. Tutto questo per dire che non ci si abitua, a meno che non si intraprendano
cure specifiche di contrasto, che comunque restano dei rimedi temporanei che devono per forza di cose
4. essere sostituiti da una reale rimozione o riduzione delle cause. La prevenzione, anche in questo caso, è l‟unica
scelta realmente saggia per evitare di raggiungere i limiti individuali di tolleranza, in quanto tutti siamo in qualche
modo aggrediti da questi fenomeni elettromagnetici artificiali”.
Quali sono gli ambienti della casa che devono essere preservati dalle radiazioni indoor
“Tra le stanze della casa, la camera da letto è quella dove è più importante che le onde elettromagnetiche
restino fuori. Nelle ore che ci passiamo ogni notte il nostro corpo dovrebbe potersi riposare e rigenerare.
Quindi meglio non dormire vicino a: lampadine a risparmio energetico (preferire quelle a incandescenza o
alogene), radiosveglie, coperte elettriche, fili dell‟elettricità non schermati”.
Cordless – telefono senza fili
“La piccola stazione radio base del cordless funziona come un‟antenna: emette di continuo radiazioni per
stare in contatto con il telefono. E‟ preferibile il telefono fisso oppure i modelli di cordless con “modalità eco -
mode”, che emettono onde solo durante le chiamate”.
Cellulare: Il 97% degli italiani sopra i 16 anni ne ha almeno uno, i consigli:
“allontanarlo dalla testa anche solo di 1-2 cm per ridurre di molto l‟assorbimento delle radiazioni; ok il
viva-voce;
non tenerlo in tasca o a contatto con il corpo, si sul tavolo o negli indumenti appesi;
se possibile, tenerlo spento o in “modalità aereo” durante i viaggi, quando siamo in movimento il segnale
è alla massima potenza e nell‟abitacolo dell‟auto, sul treno o in autobus le radiazioni riverberano tra le
superfici metalliche e vetrate;
rete wi-fi: spegnerla quando non la stiamo utilizzando, sul mercato esistono custodie schermanti per il
router che lasciano passare solo la quantità di radiazione necessaria a far funzionare il computer”.
Eliminare del tutto le fonti di radiazioni pare impossibile
“E‟ difficile perché da una parte non vogliamo le radiazioni e dall‟altra vogliamo essere raggiungibili sempre e
ovunque. La cosa importante da dire è questa: almeno la notte, quando il corpo é indifeso, deve avere la
possibilità di riposarsi e rigenerarsi, eliminando del tutto o almeno riducendo le radiazioni il più possibile”.
Altri pericoli sconosciuti nella nostra casa
All‟interno dei nostri ambienti domestici e del riposo notturno, e non, si nascondono molti altri nemici che
attentano la nostra salute e il nostro benessere; i danni che possono provocare alla nostra salute sono deleteri,
permanenti e molto pericolosi. Per approfondire l‟argomento si consiglia la lettura dell‟articolo qui di seguito
riportato scritto e composto dall‟architetto Edoardo Venturini, professionista esperto tecnico bioedile e progettista
CasaClima, responsabile della Sezione Ambiente dell‟Associazione Progetto Benessere, nel quale si potranno anche
avere delle indicazioni per difendersi da tutto ciò.
Una piccola anticipazione dell‟articolo sull‟inquinamento indoor
“Inquinamento indoor: un argomento sconosciuto. Le cui cause si celano negli ambienti delle nostre case e gli effetti
attentano la nostra salute.
Qualità dell‟aria Indoor. Quando parliamo di “ambiente indoor” ci riferiamo agli ambienti confinati di vita e di
lavoro ed in particolare a quelli adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto.
Un tema importantissimo e sempre più sensibile per le persone, perché sempre più di queste ultime passano
il proprio tempo e quello professionale dentro luoghi e ambienti confinati.
Soprattutto i bambini e le persone anziane sono i soggetti maggiormente attaccati dagli effetti deleteri ed
inquinanti del permanere molto tempo all‟interno delle case:
1. più del 20% delle malattie e delle morti nel mondo sono attribuibili ai fattori ambientali;
2. più del 30% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è attribuibile a fattori ambientali;
3. in Europa il 4,6% delle morti per tutte le cause ed il 31% delle inabilità, nei bambini (da 0 a 4 anni di età)
sono attribuibili all‟inquinamento indoor;
5. 4. circa il 13% dei casi di asma dei bambini, nei Paesi industrializzati, è correlabile ad un eccesso di umidità
negli edifici”.
Per approfondire l‟argomento e avere maggiori informazioni inerenti i pericoli degli inquinamenti interni alle nostre
abitazioni (inquinamento indoor) vai al seguente link: Inquinamento indoor.
Come scoprire se dei disturbi che abbiamo sono dovuti alle radiazioni
Con un Check quantistico di biorisonanza, emergono i disturbi legati all‟ambiente, quali: radiazioni da telefonia
mobile, o a causa dell‟ambiente, gas radon, muffe, polveri, geopatie (nodi di Hartman, Curry ecc), e dato che i casi
stanno aumentando, risulta importantissima una prevenzione, i disturbi che si manifestano sono:
disturbi del sonno;
stanchezza al risveglio;
dolori articolari;
emicranie;
disturbi digestivi;
disturbi al sistema immunitario;
disturbi psicosomatici, cefalea, astenia, insonnia;
opacizzazione di cristallino;
ridotta fertilità;
maggior rischio di leucemia.
I campi e le sindromi dove maggiormente viene impiegata:
squilibri del sistema neurovegetativo e stress con le sue manifestazioni, “somatizzazioni” del sistema digestivo
(meteorismo, gastriti, cervicalgie muscolo-tensive…), cutaneo patologie croniche recidivanti, candidosi, cistite ,
sinusite, problemi da intossicazione da farmaci, fumo, alcool, problemi di invecchiamento e deterioramento psico-
fisico, patologie degenerative, in particolare dell‟apparato osteoarticolare, artrosi, squilibri funzionali endocrini,
dismenorrea, distiroidismi, etc.
Il Test è uno screening indolore, non invasivo, in grado di controllare lo stato di salute psicofisico in modo così
efficace e avanzato da individuare disturbi e squilibri latenti.
Per maggiori informazioni e/o per prenotare il tuo check up quantistico, contattaci senza esitare. Saremo lieti di
aiutarti.
Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a
prescrizioni né a consigli medici.
Operatore specializzato Luigina Bernardi
Bibliografia:
1. Periodico tecnogramma n. 28 – giugno 2013, Edoardo Venturini, 2014, “Inquinamento Indoor: un argomento
sconosciuto”;
2. fonti web: progettobenesserecompleto.it e gioiabertha.it
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