1. Diga GIBE III, Etiopia
Fiume Omo
Diga delle Tre Gole, Cina
Fiume Azzurro o Yangtse
2. In Etiopia si sta
costruendo una
grande diga. Si
prevede che
avrà molti
risvolti negativi
sull’ ambiente e
sulle persone
che abitano
vicino al fiume
Omo.
Ma questo
problema non
riguarda solo
l’Etiopia…
3. Un esempio di grande diga
che si vuole costruire è
quella lungo il fiume Omo
chiamata Gibe III, che
potrebbe determinare la
distruzione di interi villaggi
e rovinare la produttività
dell’ agricoltura e della
pastorizia, molto
importanti per questo
paese. Le zone a valle della
diga perderanno le piene
annuali e le stagioni di
secca aumenteranno, il
tutto influenzato dal clima
arido e secco della zona.
Inoltre i danni non riguarderanno solo l’Etiopia ma anche il Kenya, perché il livello
dell’acqua diminuirà di dieci metri e la salinità aumenterà vertiginosamente come la
minaccia di estinzione di molte specie di pesci e questo determinerà una grande crisi nel
settore dell’industria della pesca. Una cosa a favore della diga è che garantirà una
grande produzione di energia anche se la stessa quantità si potrebbe ottenere
ricoprendo parte dei territori inondati con pannelli fotovoltaici.
4. ZANZARA PORTATRICE
DI MALARIA
A causa di questa diga, si
formerà un grande lago
dove le zanzare portatrici
di malaria prolifereranno la
malattia su tutti gli
abitanti dei paesi vicini alle
sue rive.
Le epidemie di malaria si
diffonderanno velocemente
e saranno sempre più
frequenti.
5. Le popolazioni che vivono sulle rive del
fiume vicino alla diga saranno costrette
a trasferirsi da altre parti a causa delle
continue inondazioni o dalle stagioni
troppo aride
Il governo per velocizzare questo spostamento
sta esercitando pressing con intimidazioni,
rapimenti e uccisioni
6. In Cina è stata costruita la più grande diga del mondo che divide il fiume Yangtse o Azzurro in due.
Questa diga ha avuto molti critici e tutt’ oggi la sua costruzione è messa in discussione.
7. La diga delle tre gole è la diga
più grande del mondo. Le sue
dimensioni sono impressionanti:
è alta 175m, ha un bacino di
oltre 100mila ettari e trattiene
circa 22 miliardi di metri cubi di
acqua.
Già da quando si fece il progetto
per costruirla molti ambientalisti
si erano opposti perché
prevedevano la fine di interi
ecosistemi e un radicale
cambiamento del clima.
Inoltre si era previsto che le
regioni poste dopo la diga
avrebbero sofferto di siccità per la mancanza di afflusso di limo e detriti e i terreni sarebbero stati
meno fertili. Dopo molto tempo anche il responsabile governativo della diga ha dichiarato che si
rischia una catastrofe. Molti scienziati hanno ipotizzato che un grande spostamento di acqua nel
fiume Azzurro porterebbe ad un cambiamento del clima molto accentuato e cambierebbe anche l’
origine di formazione dei monsoni se la questione dovesse peggiorare.
Fino ad adesso non si è avverata nessuna di queste ipotesi catastrofiche anche se si prevedono in
futuro e non si potranno evitare
8. La costruzione di questa diga ha portato all’
estinzione di una specie di delfino già molto rara
da trovare: Il delfino bianco cinese o chiamato
scientificamente come lipote vexillifier.
Questa specie ricercatissima che vive nel fiume
Azzurro, era già invia di estinzione prima della
costruzione della diga delle Tre Gole a causa
dell’inquinamento.
Con la costruzione di questa diga, la vita
dei delfini bianchi è diventata sempre più
difficile e nel 2007, un anno dopo
l’inaugurazione della diga, fu reso
pubblico che il lipote vexillifier si era
estinto. Però venti giorni dopo,
l’avvistamento di un esemplare di lipote
vexillifier smentì la drammatica notizia e
adesso si stanno facendo ancora altre
ricerche per riuscire ad identificare
quanti esemplari sono sopravvissuti.
9. Riguardo all’impatto sociale, più di un milione
duecentomila di persone se ne sono dovute
andare dalla propria abitazione vicino alle rive
del fiume Azzurro per non intralciare la
costruzione della grandissima diga delle Tre
Gole, tanto immensa quanto pericolosa dal
punto di vista sociale e ambientale.
Questa diga ha portato alla distruzione di
tantissimi ecosistemi, al cambiamento dei
loro climi, all’abbandono di tutte le terre
inondate da parte degli abitanti e
all’estinzione di una specie marina che oggi
avrebbe ancora potuto vivere