2. La natura è riuscita millennio dopo millennio a sviluppare, nel regno
animale, una variabilità genetica incredibilmente vasta.
Gli studi sulla biodiversità animale si riferiscono proprio alla tutela, al
censimento e alla ricerca di nuove strategie per preservare le diverse
specie viventi, e così tutti i corredi genetici.
Tutti gli organismi viventi, con le loro specifiche diversità genetiche e
biologiche, mantengono in equilibrio gli ecosistemi del nostro pianeta,
permettendo uno sviluppo che si basa soprattutto sulle abitudini
alimentari delle specie animali. Preservare le biodiversità animali
significa proteggere le nicchie ecologiche, fare in modo che la natura
riesca a percorrere il corso suo proprio, senza gli ostacoli che l'uomo e lo
sviluppo industriale hanno portato.
Patrimonio da valorizzare, la biodiversità animale, non solo dal punto di
vista dell'allevamento, ma anche per tutti gli altri animali la cui
sopravvivenza è necessaria per il patrimonio naturalistico nazionale e
internazionale.
Infatti ogni modifica che l'uomo porta nell'ambiente in cui vive porta una
serie di conseguenze spesso negative per gli ecosistemi, il cui equilibrio
è delicato e deve essere tenuto insieme dal concatenamento di tutti gli
organismi che ne formano gli anelli congiuntivi.
3. Protista coloniale
Cos’è un protista?
Si identificano come protisti tutti
quegli organismi eucarioti
(formati, cioè, da cellule con
cromosomi collocati all'interno
di un nucleo) che possiedono
un'organizzazione corporea
fondamentalmente
unicellulare, o comunque
evoluta a un livello di
complessità non equiparabile
a quello di tessuto e organo
che contraddistingue ogni
rappresentante dei tre regni
degli eucarioti pluricellulari.
4. Il protista unicellulare flagellato è il
progenitore degli animali, viveva in
colonie ,e in queste colonie le cellule si
dividevano i lavori, alcune provvedevano
al movimento altre alla nutrizione e così
via ciò viene definito specializzazione
funzionale.
5. La specializzazione dei tessuti è
programmata nello stadio embrionale
• Nel ciclo vitale degli animali, lo zigote va incontro a una
serie di divisioni cellulari che originano un embrione
pluricellulare.
• Tre stadi: morula, blastula, gastrula. La maturazione
dell’embrione prosegue con la formazione di foglietti
embrionali: ectoderma, mesoderma e endoderma.
• In base al numero di foglietti embrionali, gli animali si
dividono in: diblastici e triblastici.
6. LA STRUTTURA DEL CORPO
NEGLI ANIMALI
La disposizione degli organi in un animale costituisce il suo piano strutturale.
Essi si differenziano tra specie secondo quattro caratteristiche.
SIMMETRIA CORPOREA E CEFALIZZAZIONE:
La simmetria bilaterale è data dalla divisione del
corpo da un piano sagittale. Le due metà del corpo,
idealmente divise, sono tra loro speculari. L'uomo, ad
esempio, ha specularmente gli stessi tratti somatici
come, ad esempio le gambe o le braccia e gli elementi
non presenti a coppia, come ad esempio il naso, sono
disposti in modo da combaciare con il piano sagittale di
Tutti gli animali, a parte alcune specie, hanno simmetria corporea che può essere bilaterale o
radiale.
La simmetria radiale è propria degli animali che possono essere divisi in parti uguali da uno o
da più piani che passano per il
loro centro. Un esempio di simmetria radiale
può essere individuato nelle meduse le quali
possono essere divise in parti contenenti il corpo
e dei tentacoli.
divisione. La simmetria bilaterale è collegata alla cefalizzazione cioè alla presenza di
un'estremità del corpo, una testa dove sono concentrati il tessuto nervoso e gli organi di senso.
7. GLI INVERTEBRATIPer definizione, un invertebrato è un animale privo di scheletro interno di
sostegno.
Gli invertebrati rappresentano il 95% di tutto il regno animale e vivono in
tutti gli ambienti.
Gli invertebrati si suddividono in sei gruppi:
Poriferi, ovvero le spugne;
Vermi, che si dividono in platelminti,
nematelminti,anellidi;
Molluschi, si dividono in bivalvi,
gasteropodi e cefalopodi;
Celenterati, per esempio le meduse,
le idre e i coralli.
Echinodermi;
Artropodi, che si dividono in aracnidi, crostacei, e insetti.
8. I PORIFERI
•
I poriferi ovvero le spugne, sono animali primitivi che vivono in colonie
attaccate sulla roccia dei fondali marini o delle acque dolci.
Il corpo è caratterizzato da tanti buchi detti pori,
da cui il nome poriferi, e presenta un'apertura
centrale detta osculo. il loro corpo è formato da
tre strati:
•quello esterno, che serve da rivestimento,
•quello intermedio, che è una specie di
impalcatura di sostegno,
•quello interno, formato da cellule che
provvedono a trattenere e digerire le particelle
alimentari che entrano con l'acqua attraverso i
pori.
Le spugne si riproducono per via sessuata e per
via asessuata.
9. I VERMI
•
I vermi sono gli invertebrati si dividono in: platelminti, nematelminti e
anellidi.
•
I platelminti sono i vermi piu' semplici e rappresentano i primi animali in
grado di muoversi autonomamente seguendo una certa direzione.
Il corpo dei platelminti è allungato e schiacciato, e per
questo motivo vengono detti vermi piatto. Sono
animali a simmetria bilaterale.
I nematelminti sono vermi dal corpo cilindrico che
hanno gia' una struttura un po' piu' complessa. Essi
presentano dei muscoli, dei cordoni nervosi e un
vero apparato digerente con due aperture, una per
l'ingresso del cibo e l'altra per l'espulsione delle
sostanze di rifiuto.
Gli anellidi sono i vermi piu' evoluti, caratterizzati dal
corpo cilindrico e allungato composto da una serie di
segmenti cilindrici tutti uguali.
10. I MOLLUSCHI
•
I molluschi sono caratterizzati da
un corpo molle generalmente distinto
in capo e tronco.
•
Il capo presenta gli occhi, la bocca, e
i tentacoli; Nel tronco troviamo la
cavità viscerale, protetta dalmantello,
e il piede, organo del movimento.
•
La riproduzione è sessuata con forme
ermafrodite.
•
La respirazione avviene per mezzo
delle branchie nelle forme acquatiche,
tramite il sacco polmonare nelle formi
terrestri.
•
Si dividono in bivalvi, gasteropodi e
cefalopodi.
11. I CELENTERATI
•
I celenterati sono animali
prevalentemente marini; il loro corpo è
a forma di sacco ed è
detto Celenteron, da cui il loro nome.
•
Questo sacco ha un'apertura centrale
circondata da tentacoli che hanno la
funzione di catturare animaletti di cui
si cibano.
•
I celenterati il corpo formato da due
strati fra i quali vi è una sostanza
gelatinosa.
•
La riproduzione sessuale si ha in tutte
le specie, quella asessuale si ha in
genere nei polipi.
•
Appartengono ai celenterati le
meduse, le idre e i coralli.
12. GLI ECHINODREMI
•
Gli echinodermi sono animali marini che vivono sui fondi dei mari fissi o
poco mobili.
•
Presentano un rivestimento esterno ruvido e spinoso
detto dermascheletro.
Sono provvisti d'appendici, i pedicelli
ambulacrali, che servono per il
movimento, per la nutrizione e come
organi di senso.
La respirazione è essenzialmente
cutanea, ma sono presenti anche
piccole branchie vicino alla bocca.
La riproduzione è sessuata, a sessi
separati; dalle uova fecondate nascono
piccole larve che nuotano libere nelle
acque.
13. GLI ARTROPODI
•
Tipo di invertebrati così chiamati, perché forniti di piedi articolati. Non
solo le zampe, ma tutto il corpo è costituito da vari segmenti congiunti.
Questa struttura è dovuta al fatto che il
corpo e gli arti sono ricoperti da una
sostanza dura chiamata chitina. La chitina
forma un rivestimento, chiamato cuticola
che è anche detta esoscheletro. Poiché la
cuticola è poco estensibile essa si cambia
ed è sostituita con una nuova già prodotta
della precedente chiamata "muta". In
genere i segmenti in cui è diviso il loro
corpo sono raggruppati in tre regioni: capo,
torace, e addome. Il capo contiene
numerosi organi di senso. Le
lunghe antenne hanno funzione olfattiva e
tattile. Gli artropodi si suddividono in:
aracnidi, crostacei e insetti.
14. I cordati.
Col termine cordati vengono indicate tutte quelle specie che
presentano un organo di sostegno interno detto corda.
Il nome cordati significa possessori di corda, mentre vertebrati
significa dotati di vertebre.
Tutti i cordati possiedono la corda almeno per un certo periodo della
loro vita. Mentre nei più semplici, l’anfiosso e le ascidie, animali
marini, la corda non viene sostituita da altre strutture, negli altri
cordati, che sono appunto i vertebrati, la corda esiste soltanto
durane lo sviluppo embrionale, e viene poi sostituita da una serie
concatenata di vertebre, che nel loro insieme costituiscono la ben
nota colonna vertebrale.
15. Tutti i cordati sono tutti provvisti delle seguenti strutture
ameno per un certo periodo.
La notocorda
Cosa (che si estende oltre l’ano)
Cordone nervoso dorsola
Fessure branchiali.
I cordati più semplici fanno parte dei gruppi degli urocordati
e dei cefalocordati
ascidia Anfiosso
16. Le caratteristiche dei vertebrati.
I vertebrati sono un gruppo di cordati che
devono il proprio nome alla colonna
vertebrale , una struttura dorsale di
supporto che sostituisce la notocorda
durante le prime fasi di sviluppo
embrionale.
I vertebrati comprendono due grandi gruppi,
gli agnati e gli gnatostomi.
17. Gli Agnati rappresentano una classe di Vertebrati acquatici privi
di mandibole; i più antichi secondo le testimonianze fossili,
comparsi nell'Ordoviciano e dai quali si evolse in seguito, per
poi affermarsi, il più grande ed eterogeneo gruppo
degli Gnatostomi (Pesci, Rettili, Anfibi, Uccelli e Mammiferi)
gnastomi
agnati
Gli gnastomi sono Vertebrati caratterizzati dalla presenza di una
bocca provvista di mandibole (che negli uccelli prendono il
nome di mandibole inferiore, e nei pesci ossei sono
dette mascelle inferiori), responsabile, insieme ad altri
caratteri, dello straordinario successo evolutivo di questi
animali, presenti ormai in tutti gli habitat della Terra, dove
esercitano un ruolo di dominanza su tutti gli altri esseri viventi.
Si sono evoluti da progenitori Agnati.
18. I vertebrati terrestri
Gli animali che hanno evoluto caratteri capaci di
trattenere l’acqua anche nell’ambiente terrestre sono:
rettili, uccelli e mammiferi.
I rettili sono vertebrati terrestri, che possono vivere e
riprodursi anche in ambienti aridi, senza dipendere dalla
presenza di acqua.
La vita e la riproduzione sulla terra sono possibili per:
•I vantaggi dell’uovo amniotico
•Gli adattamenti dei rettili agli ambienti aridi
19. I vantaggi dell’uovo amniotico
L’uovo amniotico è rivestito da un guscio impermeabile
all’acqua e permette all’embrione di svilupparsi in un
ambiente acquoso protetto.
Il guscio limita l’evaporazione di liquidi contenuti al suo
interno.
All’interno dell’uovo vengono immagazzinate notevoli
quantità di riserve nutritive sotto forma di vitello.
20. I vantaggi dell’uovo amniotico
Queste riserve permettono all’embrione di raggiungere
uno stadio di sviluppo avanzato prima della schiusa.
Internamente al guscio si trovano le membrane
extraembrionali, che proteggono l’embrione e
favoriscono scambi gassosi e l’escrezione dei rifiuti
azotati.
21. Gli adattamenti dei rettili agli ambienti
aridi
Oltre all’uovo amniotico i rettili presentano altri
adattamenti alla vita terrestre, tra cui una spessa cute
impermeabile rivestita di squame.
I rettili sono animali esotermi, la cui temperatura
corporea dipende da fonti di calore esterne, invece
mammiferi e uccelli sono endotermi, cioè possono
mantenere costante la propria temperatura producendo
calore.
22. La varietà dei rettili
Durante il Carbonifero, gli amnioti si differenziarono in
due classi principali: rettili e mammiferi.
Rettili: cheloni, lepidosauri, arcosauri.
•I cheloni sono un ordine della classe dei rettili
comprendente tartarughe e testuggini, caratterizzate
da un guscio coriaceo che racchiude gli organi interni.
23. La varietà dei rettili
• I lepidosauri sono un gruppo di rettili, caratterizzati
da un corpo ricoperto da squame sovrapposte. Il
gruppo include i tuatara, le lucertole e i serpenti.
• Gli arcosauri sono un gruppo di rettili diapsidi di cui
fanno parte gli uccelli e i coccodrilli.
24. GLI UCCELLI
•
Gli uccelli sono vertebrati omeotermi come i
mammiferi caratterizzati da un corpo ricoperto
di piume che serve a mantenere la
temperatura corporea trattenendo l’aria a
contatto con la pelle e riscaldandola con il
calore del corpo.
•
Poche sono le specie di uccelli stanziali, vale
a dure che vivono in uno stesso luogo per
tutta la vita, molte compiono le migrazioni
legate all’andamento delle stagioni.
•
Gli uccelli sono caratterizzati dal fatto di avere
un corpo che viene sostenuto dai soli arti
posteriori, mentre quelli anteriori si sono
trasformati in ali generalmente atte al volo ma
non in tutte le specie . La caratteristica di
volare non è caratteristica solo degli uccelli.
25. • La particolarità degli uccelli è il corpo ricoperto di piume (che servono a
mantenere il calore corporeo) e penne (sono le superfici portanti nel
volo, di grandi dimensioni) ad eccezione delle zampe che sono
generalmente ricoperte di squame.
GLI UCCELLI
Gli uccelli presentano un becco, un astuccio corneo
più o meno sviluppato a seconda del tipo di
alimentazione, che riveste le mascelle e sono prive
di denti. Un’altra particolarità degli uccelli.
Gli uccelli presentano un becco, che riveste le
mascelle e sono prive di denti. Un’altra particolarità
degli uccelli è il fatto di avere uno sterno
particolarmente sviluppato, che serve per
l’intersezione dei muscoli pettorali che sostengono
le ali e quindi fondamentali per il volo. Le ossa sono
particolarmente leggere perché hanno cavità piene
d’aria che comunicano con delle sacche aeree. Gli
uccelli sono ovipari e quindi la riproduzione è
sessuata. Gli uccelli sono solitari o sono gregari.