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J.C. Jones
  Design Methods
Introduzione e note
     c/di L.Galli
“Methodology should not be a fixed track to a fixed
       destination but a conversation about everything that could
       be made of happen”




                             John Chris Jones: Design Methods
                                                   (1970-1992)
J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
John Chris Jones bio


      •   Nato nel 1927 in un piccolo centro del Galles
      •   Formazione accademica in ingegneria; apprendimento formale anche
          nella scultura
      •   Esordio e sviluppo professionale nell’ambito del design industriale
      •   Ergonomia
      •   Conferenza del 1962 su “Design Methods”
      •   Incarichi accademici: Manchester, Open University
      •   Design Methods (prima edizione 1970; poi 1980 e 1992)
      •   Abbandono dell’università
      •   Saggistica, letteratura, time arts
      •   The Internet and everyone, 2000



J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Design Methods (1970-1992)


      •   Testo classico sulla metodologia del design
           – Tradotto in diverse lingue ma non in italiano
      •   Saggio storico-critico sulla trasformazione del design seguito da un
          “ricettario” composto da 35 metodi
      •   Design Methods Movement
      •   Anticipazioni e costanti della discussione e della prassi contemporanea e
          successiva del design: orientamento a processi e sistemi, natura collettiva
          e pubblica del progetto, implicazioni etico-politiche, ...




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prefazione 1980 (1/2)

      •   Rigore
      •   Creatività
      •   Apprendimento (designing as learning)
      •   Procedura e processo
      •   Ordine-disordine
      •   Revisioni
      •   Mezzi e fini dal “passato industriale” al presente
      •   Problem solving vs. invenzione e cambiamento
           – Premesse nascoste
           – Ispirazione, immaginazione
      •   Scale temporali
           – Futures Studies / Futures Research




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prefazione 1980 (2/2)

      •   Modelli, rappresentazioni
      •   Elogio della sperimentazione e del cambiamento
      •   Intangible designs: sistemi, ambienti
      •   Spazio e tempo
           –   “Compose in time with some sense of beauty”
           –   “Clocktime” vs “biological and personal time”
                 •   L’orologio meccanico e il “tempo del mercante”
      •   Fallimento dei “nuovi” metodi
      •   Genio vs collaborative design
           –   Contro la “dittatura degli esperti”
           –   “The composer becomes a listener” (John Cage)
      •   Post-modernità
      •   Caso




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prefazione 1992


      •   Persone e ruoli; specialismo: the universal ice of alienation
      •   Teoria “tomba della verità” (Joseph Conrad)
      •   Serie di “preludi”
      •   Virtual fiction
           – Utopia e Numeroso
           – j-921, pianeta artificiale
      •   Goethe, Keats, Upanishad, ...




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prodotto e processo artigianale (Craft evolution) (1/2)


      •   The skilled craftman (not the maker-of drawings but the maker-of things)
          alle origini del moderno designer
      •   Carro, scure, violino....
      •   Aspetto “organico”, semplicità apparente
      •   Conoscenza incarnata nel “saper fare”, priva di teoria
           – blend of know-how and ignorance
      •   Trasmissione delle informazioni
           – Usanze (e pregiudizi) locali
           – Tradizioni familiari
           – Conversazioni informali (con gli acquirenti, nei mercati, nelle piazze)




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prodotto e processo artigianale (Craft evolution) (2/2)


      1.     L’artigiano non disegna e non giustifica esplicitamente le proprie
             decisioni
      2.     La forma del prodotto artigianale è l’esito di una serie infinita di successi
             e fallimenti, di tentativi per prova ed errore;
             l’esito “finale” appare sorprendentemente ben bilanciato e vicino alle
             esigenze dell’utilizzatore
      3.     La ricerca di soluzioni a esigenze particolari può condurre a modifiche
             contradditorie (un cambiamento solo alla volta, mantenimento del
             pregresso)
      4.     Informazione “cumulativa” fissata nella forma del prodotto
      5.     La forma e le sue ragioni non sono registrate in alcun “media simbolico”




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Il disegno di progetto (design-by-drawing)


      •   Il disegno in scala come medium per la sperimentazione e il cambiamento
           – Separazione tra pensiero, progetto (thinking) e produzione (making)
                 + Separazione della produzione in sotto-produzioni, fasi
                 + Possibilità di affrontare sistematicamente artefatti troppo grandi
                   per un singolo
                 + Possibilità di incrementare l’efficienza della produzione
                 - Minore difficoltà e divertimento nella produzione
                 - Minore confronto diretto con gli utilizzatori
                     - Modelli e prototipi
           – Nascita della progettazione come professione
                 • designing, as a profession, comes into being
           – Processo ingegneristico e progetto architetturale




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Cosa vuol dire progettare (designing)?

                                         Products                   Institutions

                                  Buildings             Markets
                                                                              Processes



          Urban                                                                                      Capital goods
          areas
                                                                                                      Opinions
           Laws                       Initiate change in man-made things
                                                                                                 Communications
                                                                                                 systems




                                                                            Public
                               Transportation         Festivities           services




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Cosa vuol dire progettare (designing)?


      •   Prodotto/servizio (“sistema”)
      •   Protagonisti / fruitori attivi o passivi del cambiamento
           –   Sponsor (cliente)
           –   Designer
           –   Fornitore
           –   Produttore
           –   Distributore
           –   Acquirente (del prodotto/servizio)
           –   Utente
           –   Gestore sistema
           –   Società nel suo complesso
      •   Stato presente / stato futuro (as is / to be)
           – Instabilità del processo
      •   Definizione specifiche, iterazioni, negoziazioni, ...

J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Design levels


                                   City
                                                                                1. Community


                              Other systems
            Housing
                              eg Industry
                                                    Traffic                     2. Systems


                                     Vehicles     Travellers       Roads        3. Product/service


                            Body                Engine                          4. Components




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Design process (fasi): Divergence /
      Transformation / Convergence




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Divergence


      •   Estendere lo spazio della ricerca, destrutturare
           – Obiettivi variabili e ipotetici
           – Limiti del problema instabili e indefiniti
           – Nessun elemento potenzialmente rilevante è da scartare, per quanto
             contradditorio con le assunzioni iniziali; valutazione rinviata
           – Brief inteso come punto di partenza della ricerca, potenzialmente oggetto di
             revisione e/o evoluzione (con l’accordo dello sponsor)
           – Deliberata ricerca di maggiore incertezza, necessità di liberarsi da soluzioni
             preconcette e di ricaricare la capacità inventiva del team attraverso la raccolta
             di informazioni
           – Carattere operativo dei metodi tipici di questa fase (many of them require leg-
             work than arm-chair speculation)
           – Difficoltà di contenere i costi
           – Errore tipico: porre le domande sbagliate



J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Transformation


      •   Inventare, identificare l’impianto, la forma generale della soluzione (the
          stage of pattern-making, fun, high-level creativity, changes of set, inspired
          guesswork)
           – Può accadere in qualunque momento ma dovrebbe essere applicata solo dopo
             aver compiuto almeno per un tratto la fase “divergente”
           – Impone una struttura al risultato della ricerca, in modo che la soluzione finale
             possa essere successivamente decisa e fissata nei dettagli
           – Suddivisione del problema in elementi risolvibili, in serie o in parellelo
           – Libertà di modificare i sotto-obiettivi e capacità di determinare fattibilità e
             conseguenze delle scelte relative
                 • Necessità di test scientifici al livello della progettazione di sistema
           – Influenza degli orientamenti e delle capacità personali




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Convergence


      •   Ridurre le incertezze fino alla determinazione di una soluzione tra le
          diverse alternative trovate
           – Persistenza e rigidità vs flessibilità e vaghezza
                 • Costi crescenti della progettazione all’approssimarsi del “punto di convergenza”
           – Problemi imprevisti al livello dei sottosistemi obbligano a una nuova iterazione
             della fase iniziale
           – I modelli utilizzati dovrebbero essere il più possibile precisi e determinati
           – Due principali strategie di convergenza
                 • Out-In
                 • In-Out




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Un esempio                                                      1. Brief




            BRIEF                             Literature
        disegnare una                                                            Brainstorming
                                              searching
        macchina che
           sia molto                                                                             2. Design
         semplice da                                                                             situation
        parcheggiare
                                                              Classification

                                                                            3. Problem structure


                                                             Man-machine
                                                           system designing
                                                                            4. Final design




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Design strategies: linear, cyclic



                       Stage 1                  Stage 2                  Stage 3


                                                 Linear strategy


                                                   Proceed or                         Proceed or
                Stage 1            Stage 2           return?
                                                                      Stage 3           return?
                                                                                                     Stage 4

        Brief                                                                                        Outcome



                                                 Cyclic strategy




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Branching strategy



                           Stage 2a                                                   Stage 4


                                                                 Select
         Stage 1           Stage 2b           Stage 3            4 or 5                              Stage 6


                           Stage 2c                                                  Stage 5




                            Parallel                             Selection           Alternative
                            stages                               stages              stages




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Adaptive strategy

   Brief
                Decide what                    Decide what                     Decide what
                stage 1 is to be               stage 2 is to be                stage 3 is to be




                Carry out                      Carry out                       Carry out
                stage 1                        stage 2                         stage 3

                                Outcome                           Outcome                         etc.
                                of stage 1                        of stage 2




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Incremental strategy


 Brief                                                                   Outcome
                                                Adjust existing
         Re-assess
                                                solution to accomodate
         an existing solution
                                                modifications



                                Explore a few minor
                                   modifications
Domande sul prodotto, fonti delle risposte (1/2)

      •   Verrà apprezzato dallo sponsor?                     •   Sponsor e finanziatori
          E’ nel suo interesse investire in esso?
          Verrà effettivamente realizzato?

      •   Utilizza nel modo migliore i materiali e            •   Fornitori
          componenti disponibili?

      •   Può essere realizzato economicamente                •   Produttore
          con le risorse disponibili?

      •   Può essere distribuito attraverso i canali          •   Distributori
          disponibili?




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Domande sul prodotto, fonti delle risposte (2/2)

      •   Quali sono i requisiti di forma,                    •   Consumatori e organizzazioni di vendita
          performance, affidabilità, etc.?                    •   Altri sponsor

      •   In che misura sarà compatibile o in                 •   Gestori di sistemi complessi (Large scale
          concorrenza con altri prodotti?                         system operators)

      •   In che misura darà luogo a una diversa              •   Istituzioni politiche e gruppi di pressione
          configurazione della situazione esistente,
          creando domande, opportunità e problemi
          inediti?

      •   In che misura i suoi effetti, e i suoi effetti
          collaterali, verranno accettati da tutti
          coloro che ne saranno affetti?




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Collaborazione


      •   Gruppi formali, comitati
      •   Confini organizzativi
           – Conoscenza diretta e reciproca vs. estraneità, novità del rapporto
      •   Diversità disciplinari
      •   Sovrastime, sottostime
           – Possibilità di rispettare consegne, definire costi a fronte di requisiti non ancora
             dettagliati
                                                                                                     Alternative C
      •   Difetti di informazione                          Design team



                                                                                               Alternative B
                                               Alternative A




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Il “dilemma morale” del designer


      •   Progettista consapevole di effetti negativi o positivi importanti per le
          persone coinvolte in qualche modo dal prodotto/servizio (people
          concerned) ma non direttamente rilevanti per lo sponsor
      •   Il progettista non deve avocare a sé un ruolo proprio dello sponsor,
          impegnandosi semmai affinché venga presa la “decisione giusta” (o
          chiamandosi fuori dal ruolo di progettista, informando chi è coinvolto)
      •   Rendere più pubblico e aperto il processo di progettazione
           – Discussione politica
           – Educazione




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Nuove complessità

      •   Esterne al prodotto
           – Technological transfer
           – Previsione in tempo utile di effetti non desiderati
           – Rispetto standard fissati, obiettivi di compatibilità
           – Sovrapposizione rispetto all’utilizzo
                 • Sensitivity to human overlap
           – Riorganizzazione radicale a livello del sistema
      •   Interne al prodotto
           – Investimenti elevati
           – Rischi connessi ai difetti di conoscenza tipici di fonti esterne
           – Estrema difficoltà nella determinazione di sequenze razionali di decisioni a fronte delle
             continue interrelazioni tra le variabili, mutevolezza delle esigenze, etc.




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Immagini del progettista e metodi (1/2)

      •   Scatola nera, mago
           – Interiorità e insondabilità del processo creativo e di decisione che genera la soluzione (v.
             per es. brainstorming)
      •   Sistema trasparente (glass boxes, human computer)
           – Visibilità, razionalità e ripetibilità del processo
                 • Obiettivi, variabili e criteri fissati in anticipo
                 • Completamento dell’analisi prima dell’identificazione delle soluzioni
                 • Valutazione formale (piuttosto che sperimentale)
                 • Strategie definite in anticipo, prevalentemente sequenziali
           –   Possibilità o meno di suddividere il problema
                 • Sistemi di flusso (relazioni univoche tra funzioni e sottosistemi)
                 • Sistemi ibridi e gerarchizzazione del processo di progetto
           – Linearità, circolarità, evoluzione imprevedibile delle interrelazioni
             tra le parti




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Immagini del progettista e metodi (2/2)

      •   Sistema autonomo (self-organizing system)
           – Sforzo progettuale indirizzato alla ricerca della soluzione
           – Valutazione, controllo progressivo e modellizzazione
                 • della strategia
                 • della situazione di riferimento del progetto
           – Equilibrio tra nuova soluzione, situazione di riferimento e costo progettuale
           – Criteri e azioni di controllo
                 • Identificazione e revisione delle decisioni critiche
                 • Porre in relazione i costi della ricerca e del progetto con le possibili ricadute negative di decisioni
                   errate
                 • Assegnare correttamente le attività di progetto nell’ambito del team
                 • Identificare fonti di informazione utilizzabili e affidabili
                 • Esplorare le interdipendenze tra il prodotto e l’ambiente




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Prefabricated strategies
      (Convergence)

      •   Systematic Search (The Decision Theory Approach)
      •   Value Analysis
      •   Systems engineering
      •   Man-machine System Designing
      •   Boundary searching
      •   Page’s Cumulative Strategy
      •   CASA (Collaborative Strategy for Adaptable Architecture)




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Strategy Control

      • Strategy switching
      • Matchett’s Fundamental Design Method (FDM)




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of exploring design situations
      (Divergence)

      •   Stating Objectives
      •   Literature Searching
      •   Searching for Visual Inconsistencies
      •   Interviewing Users
      •   Questionnaires
      •   Investigating User Behaviour
      •   Systemic Testing
      •   Selecting Scales of Measurement
      •   Data Logging and Data Reduction



J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of searching for ideas
      (Divergence and Transformation)

      •   Brainstorming
      •   Synetics
      •   Removing Mental Blocks
      •   Morphological charts




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of exploring problem structure
      (Trasformation)

      •   Interaction Matrix
      •   Interaction Net
      •   AIDA (Analysis of Interconnected Decision Areas)
      •   System Transformation
      •   Innovation by Boundaru Shifting
      •   Functional Innovation
      •   Alexander’s Method of Determining Components
      •   Classification of Design Information




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of evaluation
      (Convergence)

      •   Checklists
      •   Selecting Criteria
      •   Ranking and Weighting
      •   Specification Writing
      •   Quirk’s Reliability Index




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of exploring design situations
      (divergence)
      •   Stating objectives
           – To identify external conditions with which the design must be compatible
      •   Literature searching
           – To find published information that can favourably influence the designser’s
             output and that can be obtained without unacceptable cost and delay
      •   Searching for visual inconsistencies
           – To find directions in which to search for design improvements
      •   Interviewing users
           – To elicit information that is known only to users of the product or system in
             question
      •   Questionnaires
           – To collect usable information from the members of a large population
      •   Investigating user behaviour
           – To explore the behaviour patterns, and to predict the performance limits, of
             potential users of a new design
      •   ...
J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of searching for ideas
      (divergence and transformation)
      •   Brainstorming
           – To stimulate a group of people to produce many ideas quickly
      •   Removing mental blocks
           – To find new directions of search when the apparent search space has yelded
             no wholly acceptable solution
                 • [literature on creativity]
      •   Morphological charts
           – To widen the area of search of solutions to a design problem
                 • Mapping functions to sub-solutions and identify a minimun set of them
      •   ...




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Methods of evaluation
      (convergence)
      •   Checklists
           – To enable designers to use knowledge of requirements that have been found
             to be relevant in similar situations
      •   Selecting criteria
           – To decide how an acceptable design is to be recognized
      •   Ranking and weighting
           – To compare a set of alternative designs using a common scale of
             measurement
      •   Specification writing
           – To describe an acceptable outcome for designing that has yet to be done
      •   ...




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Interviste agli utenti (1/3)

      •   Obiettivo
           – Raccogliere informazioni che sono note solo agli utenti del prodotto/servizio o del
             sistema in questione
      •   Processo
           – Identificare le situazioni d’uso (user situation) rilevanti per il progetto
           – Cercare il consenso di tutte le persone rilevanti rispetto alla situazione d’uso
           – Incoraggiare gli utenti a descrivere e rappresentare qualunque aspetto della loro attività
             che giudichino importante
           – Indirizzare la conversazione verso gli aspetti dell’attività dell’utente che appaiono
             rilevanti rispetto alla situazione d’uso che è oggetto di design
                 • Modelli normali e anormali di attività
                 • Motivi delle azioni
                 • Fonti delle informazioni utilizzate




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Interviste agli utenti (2/3)


      •   Processo (segue)
           – Registrare i fatti notevoli (e le circostanze) durante l’intervista o subito dopo la
             sua conclusione
                 • Intuizioni (insight) collegate all’intervista
           – Ottenere se appropriato i commenti degli utenti sulle conclusioni tratte
             dall’intervista
      •   Punti di attenzione
           – Interviste non strutturate
           – Interviste strutturate (questionari)
           – Osservazioni non strutturate
           – Osservazioni strutturate (checklist)
           – Capacità relazionale (social skill)
           – Conoscenza iniziale


J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Interviste agli utenti (3/3)

                                Registrazione non strutturata                              Registrazione strutturata

      Informazioni ottenibili   Motivazioni delle azioni più significative                        Attitudini degli utenti
      principalmente            Modelli normali e anormali di attività                            Giudizi sul livello di
      attraverso domande
                                Fonti delle informazioni critiche e incertezze                    comfort

                                Rimedi adottati dagli utenti per i difetti del sistema e          Lamentele
                                delle regole
                                Disagi significativi ai quali gli utenti non riescono ad
                                adattarsi
                                Domande e aspetti da includere in un questionario

      Informazioni ottenibili   Identificazione delle azioni esatte in cui si scompone un         Frequenza delle
      principalmente            compito                                                           azioni
      attraverso
                                Adattamenti compiuti durante l’apprendimento                      Tempi delle azioni
      osservazioni
                                (entrambi divenuti inconsapevoli per gli utenti esperti)          Frequenza degli
                                                                                                  errori




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Brainstorming


      •   Obiettivo
           – Stimolare un gruppo a produrre rapidamente molte idee
      •   Processo
           – Definizione del gruppo dei partecipanti
           – Un leader coordina l’azione e registra le proposte
                 • Applicazione rigida della regola secondo la quale nessuna idea deve essere
                   criticata e apertura anche alle proposte più insolite
                 • La numerosità dei suggerimenti è esplicitamente ricercata
                 • Ogni partecipante dovrebbe anche tentare di sviluppare le idee avanzate dagli altri
      •   Punti di attenzione
           – Contributi scritti in parte per corregggere le dinamiche della relazione
           – Qualità intrinseche delle proposte rispetto alla loro identificazione e varietà
           – Possibilità di applicarlo senza esperienza specifica del metodo
                 • Unico requisito, esperienza rilevante rispetto alla situazione




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Interaction matrix (1/2)

      •   Obiettivo
           – Consentire la ricerca sistematica dei collegamenti tra gli elementi di un problema
      •   Processo
           – Definire a cosa corrispondono “elementi” e “collegamenti” (in modo che sia condivisibile
             con altri, ripetibile)
           – Disegnare una matrice nella quale ogni elemento può essere collegato con qualunque
             altro
           – Determinare, sulla base di ragioni il più possibile oggettive, l’esistenza di collegamenti o
             meno tra i diversi elementi
      •   Punti di attenzione
           – Supporto a verifiche non eseguibili in modo destrutturato
                 • Ma non applicabile se i termini del problema sono eccessivamente instabili, confusi
           – Livelli gerarchici eterogeneei tra gli elementi




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Interaction matrix (2/2)




      Esempio relativo ai collegamenti tra le stanze di un centro medico.
      Legenda: 2=essenziale; 1=desiderabile; 0=non necessario




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
Specification writing

      •   Obiettivo
           – Descrivere un risultato adeguato per un progetto da realizzare
      •   Processo
           – Identificare provvisoriamente una serie di possibili risultati, a diversi livelli di generalità
           – Selezionare il minor livello di generalità compatibile con il maggior grado di libertà
             progettuale
           – Definire il risultato atteso senza fare riferimento alle caratteristiche che i progettisti
             dovranno essere liberi di cambiare ma esplicitando le metriche di performance che
             permettano di formulare previsioni
      •   Punti di attenzione
           – Definizione obiettivi
           – Selezione dei criteri




J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992

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J.C: Jones - Design Methods. Introduzione e note - c/di L.Galli

  • 1. J.C. Jones Design Methods Introduzione e note c/di L.Galli
  • 2. “Methodology should not be a fixed track to a fixed destination but a conversation about everything that could be made of happen” John Chris Jones: Design Methods (1970-1992) J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 3. John Chris Jones bio • Nato nel 1927 in un piccolo centro del Galles • Formazione accademica in ingegneria; apprendimento formale anche nella scultura • Esordio e sviluppo professionale nell’ambito del design industriale • Ergonomia • Conferenza del 1962 su “Design Methods” • Incarichi accademici: Manchester, Open University • Design Methods (prima edizione 1970; poi 1980 e 1992) • Abbandono dell’università • Saggistica, letteratura, time arts • The Internet and everyone, 2000 J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 4. Design Methods (1970-1992) • Testo classico sulla metodologia del design – Tradotto in diverse lingue ma non in italiano • Saggio storico-critico sulla trasformazione del design seguito da un “ricettario” composto da 35 metodi • Design Methods Movement • Anticipazioni e costanti della discussione e della prassi contemporanea e successiva del design: orientamento a processi e sistemi, natura collettiva e pubblica del progetto, implicazioni etico-politiche, ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 5. Prefazione 1980 (1/2) • Rigore • Creatività • Apprendimento (designing as learning) • Procedura e processo • Ordine-disordine • Revisioni • Mezzi e fini dal “passato industriale” al presente • Problem solving vs. invenzione e cambiamento – Premesse nascoste – Ispirazione, immaginazione • Scale temporali – Futures Studies / Futures Research J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 6. Prefazione 1980 (2/2) • Modelli, rappresentazioni • Elogio della sperimentazione e del cambiamento • Intangible designs: sistemi, ambienti • Spazio e tempo – “Compose in time with some sense of beauty” – “Clocktime” vs “biological and personal time” • L’orologio meccanico e il “tempo del mercante” • Fallimento dei “nuovi” metodi • Genio vs collaborative design – Contro la “dittatura degli esperti” – “The composer becomes a listener” (John Cage) • Post-modernità • Caso J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 7. Prefazione 1992 • Persone e ruoli; specialismo: the universal ice of alienation • Teoria “tomba della verità” (Joseph Conrad) • Serie di “preludi” • Virtual fiction – Utopia e Numeroso – j-921, pianeta artificiale • Goethe, Keats, Upanishad, ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 8. Prodotto e processo artigianale (Craft evolution) (1/2) • The skilled craftman (not the maker-of drawings but the maker-of things) alle origini del moderno designer • Carro, scure, violino.... • Aspetto “organico”, semplicità apparente • Conoscenza incarnata nel “saper fare”, priva di teoria – blend of know-how and ignorance • Trasmissione delle informazioni – Usanze (e pregiudizi) locali – Tradizioni familiari – Conversazioni informali (con gli acquirenti, nei mercati, nelle piazze) J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 9. Prodotto e processo artigianale (Craft evolution) (2/2) 1. L’artigiano non disegna e non giustifica esplicitamente le proprie decisioni 2. La forma del prodotto artigianale è l’esito di una serie infinita di successi e fallimenti, di tentativi per prova ed errore; l’esito “finale” appare sorprendentemente ben bilanciato e vicino alle esigenze dell’utilizzatore 3. La ricerca di soluzioni a esigenze particolari può condurre a modifiche contradditorie (un cambiamento solo alla volta, mantenimento del pregresso) 4. Informazione “cumulativa” fissata nella forma del prodotto 5. La forma e le sue ragioni non sono registrate in alcun “media simbolico” J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 10. Il disegno di progetto (design-by-drawing) • Il disegno in scala come medium per la sperimentazione e il cambiamento – Separazione tra pensiero, progetto (thinking) e produzione (making) + Separazione della produzione in sotto-produzioni, fasi + Possibilità di affrontare sistematicamente artefatti troppo grandi per un singolo + Possibilità di incrementare l’efficienza della produzione - Minore difficoltà e divertimento nella produzione - Minore confronto diretto con gli utilizzatori - Modelli e prototipi – Nascita della progettazione come professione • designing, as a profession, comes into being – Processo ingegneristico e progetto architetturale J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 11. Cosa vuol dire progettare (designing)? Products Institutions Buildings Markets Processes Urban Capital goods areas Opinions Laws Initiate change in man-made things Communications systems Public Transportation Festivities services J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 12. Cosa vuol dire progettare (designing)? • Prodotto/servizio (“sistema”) • Protagonisti / fruitori attivi o passivi del cambiamento – Sponsor (cliente) – Designer – Fornitore – Produttore – Distributore – Acquirente (del prodotto/servizio) – Utente – Gestore sistema – Società nel suo complesso • Stato presente / stato futuro (as is / to be) – Instabilità del processo • Definizione specifiche, iterazioni, negoziazioni, ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 13. Design levels City 1. Community Other systems Housing eg Industry Traffic 2. Systems Vehicles Travellers Roads 3. Product/service Body Engine 4. Components J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 14. Design process (fasi): Divergence / Transformation / Convergence J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 15. Divergence • Estendere lo spazio della ricerca, destrutturare – Obiettivi variabili e ipotetici – Limiti del problema instabili e indefiniti – Nessun elemento potenzialmente rilevante è da scartare, per quanto contradditorio con le assunzioni iniziali; valutazione rinviata – Brief inteso come punto di partenza della ricerca, potenzialmente oggetto di revisione e/o evoluzione (con l’accordo dello sponsor) – Deliberata ricerca di maggiore incertezza, necessità di liberarsi da soluzioni preconcette e di ricaricare la capacità inventiva del team attraverso la raccolta di informazioni – Carattere operativo dei metodi tipici di questa fase (many of them require leg- work than arm-chair speculation) – Difficoltà di contenere i costi – Errore tipico: porre le domande sbagliate J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 16. Transformation • Inventare, identificare l’impianto, la forma generale della soluzione (the stage of pattern-making, fun, high-level creativity, changes of set, inspired guesswork) – Può accadere in qualunque momento ma dovrebbe essere applicata solo dopo aver compiuto almeno per un tratto la fase “divergente” – Impone una struttura al risultato della ricerca, in modo che la soluzione finale possa essere successivamente decisa e fissata nei dettagli – Suddivisione del problema in elementi risolvibili, in serie o in parellelo – Libertà di modificare i sotto-obiettivi e capacità di determinare fattibilità e conseguenze delle scelte relative • Necessità di test scientifici al livello della progettazione di sistema – Influenza degli orientamenti e delle capacità personali J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 17. Convergence • Ridurre le incertezze fino alla determinazione di una soluzione tra le diverse alternative trovate – Persistenza e rigidità vs flessibilità e vaghezza • Costi crescenti della progettazione all’approssimarsi del “punto di convergenza” – Problemi imprevisti al livello dei sottosistemi obbligano a una nuova iterazione della fase iniziale – I modelli utilizzati dovrebbero essere il più possibile precisi e determinati – Due principali strategie di convergenza • Out-In • In-Out J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 18. Un esempio 1. Brief BRIEF Literature disegnare una Brainstorming searching macchina che sia molto 2. Design semplice da situation parcheggiare Classification 3. Problem structure Man-machine system designing 4. Final design J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 19. Design strategies: linear, cyclic Stage 1 Stage 2 Stage 3 Linear strategy Proceed or Proceed or Stage 1 Stage 2 return? Stage 3 return? Stage 4 Brief Outcome Cyclic strategy J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 20. Branching strategy Stage 2a Stage 4 Select Stage 1 Stage 2b Stage 3 4 or 5 Stage 6 Stage 2c Stage 5 Parallel Selection Alternative stages stages stages J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 21. Adaptive strategy Brief Decide what Decide what Decide what stage 1 is to be stage 2 is to be stage 3 is to be Carry out Carry out Carry out stage 1 stage 2 stage 3 Outcome Outcome etc. of stage 1 of stage 2 J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 22. Incremental strategy Brief Outcome Adjust existing Re-assess solution to accomodate an existing solution modifications Explore a few minor modifications
  • 23. Domande sul prodotto, fonti delle risposte (1/2) • Verrà apprezzato dallo sponsor? • Sponsor e finanziatori E’ nel suo interesse investire in esso? Verrà effettivamente realizzato? • Utilizza nel modo migliore i materiali e • Fornitori componenti disponibili? • Può essere realizzato economicamente • Produttore con le risorse disponibili? • Può essere distribuito attraverso i canali • Distributori disponibili? J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 24. Domande sul prodotto, fonti delle risposte (2/2) • Quali sono i requisiti di forma, • Consumatori e organizzazioni di vendita performance, affidabilità, etc.? • Altri sponsor • In che misura sarà compatibile o in • Gestori di sistemi complessi (Large scale concorrenza con altri prodotti? system operators) • In che misura darà luogo a una diversa • Istituzioni politiche e gruppi di pressione configurazione della situazione esistente, creando domande, opportunità e problemi inediti? • In che misura i suoi effetti, e i suoi effetti collaterali, verranno accettati da tutti coloro che ne saranno affetti? J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 25. Collaborazione • Gruppi formali, comitati • Confini organizzativi – Conoscenza diretta e reciproca vs. estraneità, novità del rapporto • Diversità disciplinari • Sovrastime, sottostime – Possibilità di rispettare consegne, definire costi a fronte di requisiti non ancora dettagliati Alternative C • Difetti di informazione Design team Alternative B Alternative A J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 26. Il “dilemma morale” del designer • Progettista consapevole di effetti negativi o positivi importanti per le persone coinvolte in qualche modo dal prodotto/servizio (people concerned) ma non direttamente rilevanti per lo sponsor • Il progettista non deve avocare a sé un ruolo proprio dello sponsor, impegnandosi semmai affinché venga presa la “decisione giusta” (o chiamandosi fuori dal ruolo di progettista, informando chi è coinvolto) • Rendere più pubblico e aperto il processo di progettazione – Discussione politica – Educazione J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 27. Nuove complessità • Esterne al prodotto – Technological transfer – Previsione in tempo utile di effetti non desiderati – Rispetto standard fissati, obiettivi di compatibilità – Sovrapposizione rispetto all’utilizzo • Sensitivity to human overlap – Riorganizzazione radicale a livello del sistema • Interne al prodotto – Investimenti elevati – Rischi connessi ai difetti di conoscenza tipici di fonti esterne – Estrema difficoltà nella determinazione di sequenze razionali di decisioni a fronte delle continue interrelazioni tra le variabili, mutevolezza delle esigenze, etc. J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 28. Immagini del progettista e metodi (1/2) • Scatola nera, mago – Interiorità e insondabilità del processo creativo e di decisione che genera la soluzione (v. per es. brainstorming) • Sistema trasparente (glass boxes, human computer) – Visibilità, razionalità e ripetibilità del processo • Obiettivi, variabili e criteri fissati in anticipo • Completamento dell’analisi prima dell’identificazione delle soluzioni • Valutazione formale (piuttosto che sperimentale) • Strategie definite in anticipo, prevalentemente sequenziali – Possibilità o meno di suddividere il problema • Sistemi di flusso (relazioni univoche tra funzioni e sottosistemi) • Sistemi ibridi e gerarchizzazione del processo di progetto – Linearità, circolarità, evoluzione imprevedibile delle interrelazioni tra le parti J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 29. Immagini del progettista e metodi (2/2) • Sistema autonomo (self-organizing system) – Sforzo progettuale indirizzato alla ricerca della soluzione – Valutazione, controllo progressivo e modellizzazione • della strategia • della situazione di riferimento del progetto – Equilibrio tra nuova soluzione, situazione di riferimento e costo progettuale – Criteri e azioni di controllo • Identificazione e revisione delle decisioni critiche • Porre in relazione i costi della ricerca e del progetto con le possibili ricadute negative di decisioni errate • Assegnare correttamente le attività di progetto nell’ambito del team • Identificare fonti di informazione utilizzabili e affidabili • Esplorare le interdipendenze tra il prodotto e l’ambiente J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 30. Prefabricated strategies (Convergence) • Systematic Search (The Decision Theory Approach) • Value Analysis • Systems engineering • Man-machine System Designing • Boundary searching • Page’s Cumulative Strategy • CASA (Collaborative Strategy for Adaptable Architecture) J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 31. Strategy Control • Strategy switching • Matchett’s Fundamental Design Method (FDM) J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 32. Methods of exploring design situations (Divergence) • Stating Objectives • Literature Searching • Searching for Visual Inconsistencies • Interviewing Users • Questionnaires • Investigating User Behaviour • Systemic Testing • Selecting Scales of Measurement • Data Logging and Data Reduction J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 33. Methods of searching for ideas (Divergence and Transformation) • Brainstorming • Synetics • Removing Mental Blocks • Morphological charts J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 34. Methods of exploring problem structure (Trasformation) • Interaction Matrix • Interaction Net • AIDA (Analysis of Interconnected Decision Areas) • System Transformation • Innovation by Boundaru Shifting • Functional Innovation • Alexander’s Method of Determining Components • Classification of Design Information J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 35. Methods of evaluation (Convergence) • Checklists • Selecting Criteria • Ranking and Weighting • Specification Writing • Quirk’s Reliability Index J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 36. Methods of exploring design situations (divergence) • Stating objectives – To identify external conditions with which the design must be compatible • Literature searching – To find published information that can favourably influence the designser’s output and that can be obtained without unacceptable cost and delay • Searching for visual inconsistencies – To find directions in which to search for design improvements • Interviewing users – To elicit information that is known only to users of the product or system in question • Questionnaires – To collect usable information from the members of a large population • Investigating user behaviour – To explore the behaviour patterns, and to predict the performance limits, of potential users of a new design • ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 37. Methods of searching for ideas (divergence and transformation) • Brainstorming – To stimulate a group of people to produce many ideas quickly • Removing mental blocks – To find new directions of search when the apparent search space has yelded no wholly acceptable solution • [literature on creativity] • Morphological charts – To widen the area of search of solutions to a design problem • Mapping functions to sub-solutions and identify a minimun set of them • ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 38. Methods of evaluation (convergence) • Checklists – To enable designers to use knowledge of requirements that have been found to be relevant in similar situations • Selecting criteria – To decide how an acceptable design is to be recognized • Ranking and weighting – To compare a set of alternative designs using a common scale of measurement • Specification writing – To describe an acceptable outcome for designing that has yet to be done • ... J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 39. Interviste agli utenti (1/3) • Obiettivo – Raccogliere informazioni che sono note solo agli utenti del prodotto/servizio o del sistema in questione • Processo – Identificare le situazioni d’uso (user situation) rilevanti per il progetto – Cercare il consenso di tutte le persone rilevanti rispetto alla situazione d’uso – Incoraggiare gli utenti a descrivere e rappresentare qualunque aspetto della loro attività che giudichino importante – Indirizzare la conversazione verso gli aspetti dell’attività dell’utente che appaiono rilevanti rispetto alla situazione d’uso che è oggetto di design • Modelli normali e anormali di attività • Motivi delle azioni • Fonti delle informazioni utilizzate J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 40. Interviste agli utenti (2/3) • Processo (segue) – Registrare i fatti notevoli (e le circostanze) durante l’intervista o subito dopo la sua conclusione • Intuizioni (insight) collegate all’intervista – Ottenere se appropriato i commenti degli utenti sulle conclusioni tratte dall’intervista • Punti di attenzione – Interviste non strutturate – Interviste strutturate (questionari) – Osservazioni non strutturate – Osservazioni strutturate (checklist) – Capacità relazionale (social skill) – Conoscenza iniziale J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 41. Interviste agli utenti (3/3) Registrazione non strutturata Registrazione strutturata Informazioni ottenibili Motivazioni delle azioni più significative Attitudini degli utenti principalmente Modelli normali e anormali di attività Giudizi sul livello di attraverso domande Fonti delle informazioni critiche e incertezze comfort Rimedi adottati dagli utenti per i difetti del sistema e Lamentele delle regole Disagi significativi ai quali gli utenti non riescono ad adattarsi Domande e aspetti da includere in un questionario Informazioni ottenibili Identificazione delle azioni esatte in cui si scompone un Frequenza delle principalmente compito azioni attraverso Adattamenti compiuti durante l’apprendimento Tempi delle azioni osservazioni (entrambi divenuti inconsapevoli per gli utenti esperti) Frequenza degli errori J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 42. Brainstorming • Obiettivo – Stimolare un gruppo a produrre rapidamente molte idee • Processo – Definizione del gruppo dei partecipanti – Un leader coordina l’azione e registra le proposte • Applicazione rigida della regola secondo la quale nessuna idea deve essere criticata e apertura anche alle proposte più insolite • La numerosità dei suggerimenti è esplicitamente ricercata • Ogni partecipante dovrebbe anche tentare di sviluppare le idee avanzate dagli altri • Punti di attenzione – Contributi scritti in parte per corregggere le dinamiche della relazione – Qualità intrinseche delle proposte rispetto alla loro identificazione e varietà – Possibilità di applicarlo senza esperienza specifica del metodo • Unico requisito, esperienza rilevante rispetto alla situazione J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 43. Interaction matrix (1/2) • Obiettivo – Consentire la ricerca sistematica dei collegamenti tra gli elementi di un problema • Processo – Definire a cosa corrispondono “elementi” e “collegamenti” (in modo che sia condivisibile con altri, ripetibile) – Disegnare una matrice nella quale ogni elemento può essere collegato con qualunque altro – Determinare, sulla base di ragioni il più possibile oggettive, l’esistenza di collegamenti o meno tra i diversi elementi • Punti di attenzione – Supporto a verifiche non eseguibili in modo destrutturato • Ma non applicabile se i termini del problema sono eccessivamente instabili, confusi – Livelli gerarchici eterogeneei tra gli elementi J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 44. Interaction matrix (2/2) Esempio relativo ai collegamenti tra le stanze di un centro medico. Legenda: 2=essenziale; 1=desiderabile; 0=non necessario J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992
  • 45. Specification writing • Obiettivo – Descrivere un risultato adeguato per un progetto da realizzare • Processo – Identificare provvisoriamente una serie di possibili risultati, a diversi livelli di generalità – Selezionare il minor livello di generalità compatibile con il maggior grado di libertà progettuale – Definire il risultato atteso senza fare riferimento alle caratteristiche che i progettisti dovranno essere liberi di cambiare ma esplicitando le metriche di performance che permettano di formulare previsioni • Punti di attenzione – Definizione obiettivi – Selezione dei criteri J.C. Jones Design Methods - Note c/di L.Galli. Fonte: J.C. Jones, Design Methods, Wiley, 1970-1992

Hinweis der Redaktion

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  2. “[...] our simple but universal definition of the expanding process that formerly took place on a drawing board but now includes ‘R and D’, purchasing, design for production, product planning, marketing, system planning and other things beside” (DM 92 p. 4)\n
  3. “synopsis of a career (version two) I began by wanting to design aeroplanes - and then to make industrial products more human. That led to new design processes and a wish to change the culture. From that came design plays and other fictions, the internet, and a new vision of the future. \n[...]\n1927 to 1950 My education began with childhood projects: an improvised hut, a canoe, primitive electrical machines, model aeroplanes, and a prize-winning car of the future. These taught me something of technology and led me to study engineering. But a wish to make industrial products more human led me to learn sculpture and industrial design and then to study ergonomics - which I learnt at the early conferences of the Ergonomics Research Society. \n[...]\n1951 to 1975 In 1951 I joined Metropolitan-Vickers Electrical Company, Manchester, to work as an industrial designer, and later as an ergonomist. I was also beginning user design research at the Regional College of Art. In 1962 Peter Slann and I initiated the first conference in design methods. I was then invited to teach design technology at UMIST, to write the text book Design Methods, and to teach at the Open University. \n[...]\n1976 to 2000 By this I had learnt that an ever-widening vision of design cannot be fully realised in an organisation - so I resigned, to work independently. I attended lectures in American poetry and studied the works of John Cage and other innovators - which led me to write design plays, poetic fictions, visual poems, and a long book (the internet and everyone) in which I tried to bring all these things together.”\n\nJ.C.Jones, Collective CV in Softopia\n
  4. Testo insieme didattico e teorico (parte 2 e parte 1). Anticipatorio, come riconosciuto dalla critica. Classico. Coglie il fare del progetto come un universale, lo scompone, lo ricompone.\n\n“Many of Jones’ ideas are more relevant now than when the book was first published” Mitchell p xi DM 1992\n\n“Many of the presently emerging design trends, such as User Centered Design, Transparent Design, Japanese “humaware” and Italian Primary of Soft Design reflect, but do not fully encompass, the philosophy that underpins design methods” id p. Xii\n\nEssay on “the changing nature of design in what now is termed postindustrial era” ibid\nCheck about the terms history: postindustrial, postmodern; and their fading away from the cultural debate\n\nPart 1: an essay, Part 2: a compendium\n\n“a classic book of design philosophy” ibid\n
  5. Rigore nell’applicazione del metodo, pena l’inefficacia. Un brainstorming non è una chiacchierata priva di struttura (undirected chatting); differenze nei risultati, per es. numero di idee\nCreatività come capacità di ripensare radicalmente posizioni, ruoli, sé stessi; dimostrabile nel modo in cui si pongono domande, suggerimenti etc.\nProcesso del progetto come passaggio dall’ignoranza alla conoscenza (della situazione progettuale)\nProcedura è il paper-work, essenziale ma da distinguere rispetto al processo (di pensiero)\nOrdine/disordine: la confusione può essere produttiva. Come si concilia con il rigore? Non si concilia direi, raccomanda il rigore, ma considera la rottura come una possibilità positiva. La rottura di un ordine in ogni caso... Richiamo per es. al metodo 2.1 Strategy switching. “Be ready to jump to what feels better and only then restore order”.\nDesign reviews come modalità per sbloccare una crisi del processo. Vera la difficoltà di rappresentare il proprio processo di lavoro (cita Cage: quando non lavoro so qualcosa, etc.); ma nella crisi l’esercizio serve appunto a procedere\nFini prestabiliti e piani per raggiungerli come cifra dell’età industriale nel processo del progetto e nella vita in generale. Discutere i fini, scegliere con coloro che saranno affetti dal progetto.\n
  6. Modelli, rappresentazioni da porre in questione, utili ma i loro pregiudizi informano la nostra visione delle cose, capacità di intervento; come si vede altri echi di classici luogi della riflessione filosofica, epistemologica etc.; interessante perché ne fa uno strumento all’opera nel processo\nIntangible designs: sistemi, ambienti. “traffic sytems, computer software, educational programs, hypermarkets, etc.”\nFallimento dei nuovi metodi. Systems designing e computing hanno reso la vita “more rigid, more homogenized, less human... They are still used in a mechanical way”.\n
  7. Utopia e Numeroso appaiono in Designing Designing 1991\nj-921 pianeta immaginario senza “fixed assumptions”\n\nJohann Wolfgang von Goethe (pronounced ['gø tə]) (August 28, 1749 – March 22, 1832) was a German writer, politician, humanist, scientist, and philosopher. As a brilliant writer, Goethe was one of the paramount figures of German literature and European Romanticism during and around the 18th and 19th century. Goethe was the author of Faust and Theory of Colours and inspired Darwin with his independent discovery of the human premaxilla jaw bones.\n\nJohn Keats, also known as Adonais (Shelley's name for him) (October 31, 1795 – February 23, 1821) was one of the principal poets in the English Romantic movement. During his short life, his work was the subject of constant politically motivated critical attack, and it was not until much later that the significance of the cultural change which his work both presaged and helped to form was fully appreciated. Keats's poetry is characterised by an exuberant love of language and the imagination, tempered by melancholy. He often felt that he was working in the shadow of past poets, and only towards the end of his life was he able to produce his most unique and memorable poems.\n\nThe Upanishads are part of the Hindu Shruti scriptures which primarily discuss meditation and philosophy and are seen as religious instructions by most schools of Hinduism. They also contain transcripts of various spiritual debates or discussions, and of the 123 books considered to be part of the Upanishads, 12 are accepted by all Hindus as primary. The Upanishads are commentaries on the Vedas, their putative end and essence, and thus known as Vedānta = "End of the Veda". \n
  8. \n
  9. \n
  10. Il disegno permette un salto nella presa concettuale, percettiva (perceptual span) del designer. \nIl progettista, grazie al disegno, comprende immediatamente la ricaduta generale della modifica di un dettaglio. JC Jones ipotizza che sia questa la ragione per cui i designer sono caratterizzati da uno stile “olistico” (wholeists), piuttosto che specialistico e volto al singolo particolare, all’unità (atomists). In questo senso i designer sono un’eccezione professionale e culturale nell’industria moderna.\n
  11. “look at the end of the chain of the events... This can be our simple but universal definition of the expanding process that formerly took place on a drawing board but now includes “R and D”, purchasing, design for production, product planning, marketing,, system planning and other things beside” (p.4)\n
  12. Minore focus sul prodotto, maggiore sugli attori del cambiamento, di quel processo di “invenzione della realtà” (cambiare la realtà, “almeno un poco”) che JCJ pone al centro della questione\n\nStato presente / stato futuro (as is / to be)\nDesign Methods as “seeds of the future”\nDifficoltà specifica della progettazione: il progettista deve lavorare a ritroso nel tempo (have to work backwards in time) partendo dall’assunzione di un effetto [futuro] sulla realtà che si compie all’inizio di quella stessa catena di eventi che originerà poi tale effetto\n
  13. Più livelli, più instabilità\nIdee, valori e opinioni guadagnano un ruolo nel processo. Scelte tecnologiche discusse per vie politiche. “Come potremmo decidere altrimenti?” si chiede J.C. Jones. Ma di rimando è lecito chiedersi se ciò è avvenuto, se non in una tradizione, quella ecologista.\nIn questa situazione è un “non sense” rappresentare il design come la definizione di una soluzione per problemi, requisiti esistenti. Le esigenze sono mutevoli e il design stesso contribuisce ad anticiparle, modellarle, è un’azione sul mondo spinta, in certi casi, dalla volontà di ridisegnare, di sconvolgere un intero assetto.\nIl designer non lavora per la stabilità, ma per cambiare (in meglio) la “realtà”.\n
  14. \n
  15. distruggere (per es. false assunzioni, del team e/o dello sponsor). Rievoca anche la pars destruens di Bacone.\n
  16. \n
  17. Su Out-In vs In-Out notare riferimento all’architettura\n
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  19. \n
  20. \n
  21. \n
  22. \n
  23. Saper porre domande, essenza del processo di indagine e progettazione nella sua fase iniziale, nelle iterazioni che riprongono le questioni della fase iniziale e in termini generali\n
  24. \n
  25. \n
  26. \n
  27. \n
  28. Come produrre per es. linearità progettando i sottosistemi in modo che siano riconducibili a una singola funzione, con un obiettivo di standardizzazione, intercambiabilità etc. In questo modo al livello dei sottosistemi sarà più semplice procedere secondo i criteri detti, anche se lo sforzo creativo dovrà comunque essere compiuto sul piano più elevato della determinazione del disegno complessivo\n
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  30. \n
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  33. \n
  34. \n
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  37. \n
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  39. \n
  40. \n
  41. \n
  42. \n
  43. \n
  44. “look at the end of the chain of the events... This can be our simple but universal definition of the expanding process that formerly took place on a drawing board but now includes “R and D”, purchasing, design for production, product planning, marketing,, system planning and other things beside” (p.4)\n
  45. Punti di attenzione\nDistinguere:\nDefinizione obiettivi, procedura attraverso la quale i designer approfondiscono, strutturano il brief dello sponsor e ne studiano le implicazioni; si assume che il designer team sia più informato dello sponsor;\nSpecification writing, procedura per cui gli sponsor, oppure altri stakeholder, definiscono i risultati adeguati di un progetto ancora da realizzare; si assume che gli estensori delle specifiche abbiano una conoscenza più approfondita delle condizioni da soddisfare rispetto ai progettisti\nSelecting criteria, una procedura per trasformare obiettivi intangibili e specifiche secondo una modalità che consenta misurazioni obiettive; spesso è più conveniente considerare seppure non senza una certa vaghezza diverse alternative in termini di obiettivi e specifiche prima di procedere a una loro eventuale onerosa trasformazione in criteri misurabili\n