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La calce una storia millenaria
Fu scoperta dai fenici

Adottata dai greci
Migliorata dai romani

Pantheon 120 d.C.

43,5 di diametro

Acquedotto Appio 312 a.C.
Dalla pietra alla pietra
Il ciclo della calce aerea
• 1

selezione e raccolta del calcare

• 2

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spegnimento

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Selezione e raccolta del calcare

Le rocce calcaree (marne) si estraggono da cave o dal
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I calcari più idonei alla fabbricazione della calce aerea
devono avere una struttura microcristallina, alto
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La cottura
In fase di cottura, il calcare viene immesso nei forni e
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carbonica. La reazione schematica del processo è la
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CaCO3 -> CaO ossido di calcio + CO2 anidride carbonica
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La calce viva, messa a contatto con acqua
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CaO ossido di calcio+ H2O -> Ca(OH)2 idrossido
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Lo spegnimento ottimale si raggiunge in 24 mesi
Tipi di calce aerea
Calce idrata in polvere si ottiene facendo reagire la calce viva con acqua in
condizioni controllate, tramite apparati chiamati idratatori.

Calce idrata in pasta è ossido di calcio con acqua, viene venduto come
“grassello di calce” di solito in sacchetti di plastica contenenti acqua; la normativa
prevede che il grassello deve stare in acqua minimo tre mesi.

Grassello di calce si ottiene lasciando ossido di calcio in acqua per 18-24 mesi,
in questo tempo, si ottiene la trasformazione completa da ossido a idrossido di calce
La carbonatazione

Una volta in opera, in forma di malte,
stucchi, pitture ecc., interviene la
carbonatazione. Tale processo che può
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carbonica porta la trasformazione della
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quello che viene chiamato ciclo della calce.
La reazione schematica della
carbonatazione è la seguente:
Ca(OH)2 idrossido di calcio + CO2 ->
CaCO3 carbonato di calcio (calcite) + H2O
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legante
+

Sabbia

aggregante

=
malta di calce
Tipi di sabbia
Sabbie ricavate dai letti di fiume
Caratterizzate da un elevato tenore di silicati che conferiscono
durezza, si riconoscono dal colore
Solitamente grigio.

Sabbie di cava
Caratterizzate da un elevato tenore di calcio
A discapito dei silicati. Il colore solitamente è marroncino.
Malta per rinzaffo
è il primo strato che serve a regolarizzare la parete, si usano 2 o tre parti di
sabbia con granulometria media (0,4 mm) e 1 parte di calce, senza
aggiunta di fibre; lo spessore dipende dalla regolarità della muratura; nei
muri di paglia occorre far penetrare bene nelle fibre, per avere un “buon
aggrappo”
Malta per arriccio
E’ il corpo dell’intonaco, si produce la malta con le stesse caratteristiche del
rinzaffo, nelle murature in paglia, solitamente lo spessore dell’arriccio va
oltre i tre centimetri, pertanto andiamo ad aggiungere delle fibre vegetali
(paglia-segatura) per alleggerire la malta.
Prima di arricciare, occorre che il rinzaffo
tirato (asciugato), ed occorre bagnare.
L’arriccio deve essere frattazzato, per ottenere
la superficie desiderata.
Malta per stabilitura
Si usa una parte di calce 2-3 parti di sabbia fine (0,2 mm), senza fibra
vegetale.
Lo spessore può variare da 3 a 10 mm. ed ha una funzione prevalentemente
estetica.
Latte di calce
Si ottiene diluendo il grassello di calce in acqua fino ad ottenere la consistenza del “latte”.
E’ consigliabile vagliare il grassello, per togliere eventuali impurità.

Una pittura sana e duratura
Si aggiungono al latte di calce terre colorate
Si applica con pennelli, il latte di calce penetra
nell’intonaco, si lega per mezzo della carbonatazione e
quindi otteniamo una coloritura “strutturale”
Graffito o sgraffito
Nella parte di intonaco dove si vuole eseguire il graffito, si introduce nella
malta dell’arriccio un pigmento colorato (colore di base), poi una volta
steso il velo di stabilitura (non va lasciato tirare), si applica il latte di calce
colorato (colore di superficie).
Lo spolvero
Si può usare la carta (pergamena),
Si battei i punti che formano il
Disegno con un punteruolo,
Poi si passa con un tampone
Contenente polvere di carbone
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  • 1. La calce una storia millenaria Fu scoperta dai fenici Adottata dai greci
  • 2. Migliorata dai romani Pantheon 120 d.C. 43,5 di diametro Acquedotto Appio 312 a.C.
  • 4. Il ciclo della calce aerea • 1 selezione e raccolta del calcare • 2 cottura • 3 spegnimento • 4 carbonatazione
  • 5. Selezione e raccolta del calcare Le rocce calcaree (marne) si estraggono da cave o dal letto dei fiumi. I calcari più idonei alla fabbricazione della calce aerea devono avere una struttura microcristallina, alto contenuto di carbonati e contenere percentuali di impurità, in particolare di natura argillosa, non superiori al 4%. CaCO3 carbonato di calcio
  • 6. La cottura In fase di cottura, il calcare viene immesso nei forni e portato a una temperatura prossima a 900°C per 7-10 giorni. In tali condizioni il carbonato di calcio si decompone in ossido di calcio (calce viva) e anidride carbonica. La reazione schematica del processo è la seguente: CaCO3 -> CaO ossido di calcio + CO2 anidride carbonica
  • 7. Lo spegnimento La calce viva, messa a contatto con acqua reagisce con un forte sviluppo di calore e si trasforma in una polvere bianca o in una pasta chiamata calce spenta, chimicamente idrossido di calcio. La reazione schematica è la seguente: CaO ossido di calcio+ H2O -> Ca(OH)2 idrossido di calcio. Lo spegnimento ottimale si raggiunge in 24 mesi
  • 8. Tipi di calce aerea Calce idrata in polvere si ottiene facendo reagire la calce viva con acqua in condizioni controllate, tramite apparati chiamati idratatori. Calce idrata in pasta è ossido di calcio con acqua, viene venduto come “grassello di calce” di solito in sacchetti di plastica contenenti acqua; la normativa prevede che il grassello deve stare in acqua minimo tre mesi. Grassello di calce si ottiene lasciando ossido di calcio in acqua per 18-24 mesi, in questo tempo, si ottiene la trasformazione completa da ossido a idrossido di calce
  • 9. La carbonatazione Una volta in opera, in forma di malte, stucchi, pitture ecc., interviene la carbonatazione. Tale processo che può avvenire solo in presenza di anidride carbonica porta la trasformazione della calce spenta in calcite, chiudendo così quello che viene chiamato ciclo della calce. La reazione schematica della carbonatazione è la seguente: Ca(OH)2 idrossido di calcio + CO2 -> CaCO3 carbonato di calcio (calcite) + H2O
  • 10. malte di calce aerea Calce legante + Sabbia aggregante = malta di calce
  • 11. Tipi di sabbia Sabbie ricavate dai letti di fiume Caratterizzate da un elevato tenore di silicati che conferiscono durezza, si riconoscono dal colore Solitamente grigio. Sabbie di cava Caratterizzate da un elevato tenore di calcio A discapito dei silicati. Il colore solitamente è marroncino.
  • 12. Malta per rinzaffo è il primo strato che serve a regolarizzare la parete, si usano 2 o tre parti di sabbia con granulometria media (0,4 mm) e 1 parte di calce, senza aggiunta di fibre; lo spessore dipende dalla regolarità della muratura; nei muri di paglia occorre far penetrare bene nelle fibre, per avere un “buon aggrappo”
  • 13. Malta per arriccio E’ il corpo dell’intonaco, si produce la malta con le stesse caratteristiche del rinzaffo, nelle murature in paglia, solitamente lo spessore dell’arriccio va oltre i tre centimetri, pertanto andiamo ad aggiungere delle fibre vegetali (paglia-segatura) per alleggerire la malta. Prima di arricciare, occorre che il rinzaffo tirato (asciugato), ed occorre bagnare. L’arriccio deve essere frattazzato, per ottenere la superficie desiderata.
  • 14. Malta per stabilitura Si usa una parte di calce 2-3 parti di sabbia fine (0,2 mm), senza fibra vegetale. Lo spessore può variare da 3 a 10 mm. ed ha una funzione prevalentemente estetica.
  • 15. Latte di calce Si ottiene diluendo il grassello di calce in acqua fino ad ottenere la consistenza del “latte”. E’ consigliabile vagliare il grassello, per togliere eventuali impurità. Una pittura sana e duratura Si aggiungono al latte di calce terre colorate Si applica con pennelli, il latte di calce penetra nell’intonaco, si lega per mezzo della carbonatazione e quindi otteniamo una coloritura “strutturale”
  • 16. Graffito o sgraffito Nella parte di intonaco dove si vuole eseguire il graffito, si introduce nella malta dell’arriccio un pigmento colorato (colore di base), poi una volta steso il velo di stabilitura (non va lasciato tirare), si applica il latte di calce colorato (colore di superficie). Lo spolvero Si può usare la carta (pergamena), Si battei i punti che formano il Disegno con un punteruolo, Poi si passa con un tampone Contenente polvere di carbone
  • 17. graffito Si usano attrezzi con punte di acciaio per togliere lo strato di finitura e ritrovare lo strato dell’arriccio