4. Il ciclo della calce aerea
• 1
selezione e raccolta del calcare
• 2
cottura
• 3
spegnimento
• 4
carbonatazione
5. Selezione e raccolta del calcare
Le rocce calcaree (marne) si estraggono da cave o dal
letto dei fiumi.
I calcari più idonei alla fabbricazione della calce aerea
devono avere una struttura microcristallina, alto
contenuto di carbonati e contenere percentuali di
impurità, in particolare di natura argillosa, non superiori
al 4%.
CaCO3 carbonato di calcio
6. La cottura
In fase di cottura, il calcare viene immesso nei forni e
portato a una temperatura prossima a 900°C per 7-10
giorni. In tali condizioni il carbonato di calcio si
decompone in ossido di calcio (calce viva) e anidride
carbonica. La reazione schematica del processo è la
seguente:
CaCO3 -> CaO ossido di calcio + CO2 anidride carbonica
7. Lo spegnimento
La calce viva, messa a contatto con acqua
reagisce con un forte sviluppo di calore e si
trasforma in una polvere bianca o in una pasta
chiamata calce spenta, chimicamente idrossido
di calcio. La reazione schematica è la seguente:
CaO ossido di calcio+ H2O -> Ca(OH)2 idrossido
di calcio.
Lo spegnimento ottimale si raggiunge in 24 mesi
8. Tipi di calce aerea
Calce idrata in polvere si ottiene facendo reagire la calce viva con acqua in
condizioni controllate, tramite apparati chiamati idratatori.
Calce idrata in pasta è ossido di calcio con acqua, viene venduto come
“grassello di calce” di solito in sacchetti di plastica contenenti acqua; la normativa
prevede che il grassello deve stare in acqua minimo tre mesi.
Grassello di calce si ottiene lasciando ossido di calcio in acqua per 18-24 mesi,
in questo tempo, si ottiene la trasformazione completa da ossido a idrossido di calce
9. La carbonatazione
Una volta in opera, in forma di malte,
stucchi, pitture ecc., interviene la
carbonatazione. Tale processo che può
avvenire solo in presenza di anidride
carbonica porta la trasformazione della
calce spenta in calcite, chiudendo così
quello che viene chiamato ciclo della calce.
La reazione schematica della
carbonatazione è la seguente:
Ca(OH)2 idrossido di calcio + CO2 ->
CaCO3 carbonato di calcio (calcite) + H2O
10. malte di calce aerea
Calce
legante
+
Sabbia
aggregante
=
malta di calce
11. Tipi di sabbia
Sabbie ricavate dai letti di fiume
Caratterizzate da un elevato tenore di silicati che conferiscono
durezza, si riconoscono dal colore
Solitamente grigio.
Sabbie di cava
Caratterizzate da un elevato tenore di calcio
A discapito dei silicati. Il colore solitamente è marroncino.
12. Malta per rinzaffo
è il primo strato che serve a regolarizzare la parete, si usano 2 o tre parti di
sabbia con granulometria media (0,4 mm) e 1 parte di calce, senza
aggiunta di fibre; lo spessore dipende dalla regolarità della muratura; nei
muri di paglia occorre far penetrare bene nelle fibre, per avere un “buon
aggrappo”
13. Malta per arriccio
E’ il corpo dell’intonaco, si produce la malta con le stesse caratteristiche del
rinzaffo, nelle murature in paglia, solitamente lo spessore dell’arriccio va
oltre i tre centimetri, pertanto andiamo ad aggiungere delle fibre vegetali
(paglia-segatura) per alleggerire la malta.
Prima di arricciare, occorre che il rinzaffo
tirato (asciugato), ed occorre bagnare.
L’arriccio deve essere frattazzato, per ottenere
la superficie desiderata.
14. Malta per stabilitura
Si usa una parte di calce 2-3 parti di sabbia fine (0,2 mm), senza fibra
vegetale.
Lo spessore può variare da 3 a 10 mm. ed ha una funzione prevalentemente
estetica.
15. Latte di calce
Si ottiene diluendo il grassello di calce in acqua fino ad ottenere la consistenza del “latte”.
E’ consigliabile vagliare il grassello, per togliere eventuali impurità.
Una pittura sana e duratura
Si aggiungono al latte di calce terre colorate
Si applica con pennelli, il latte di calce penetra
nell’intonaco, si lega per mezzo della carbonatazione e
quindi otteniamo una coloritura “strutturale”
16. Graffito o sgraffito
Nella parte di intonaco dove si vuole eseguire il graffito, si introduce nella
malta dell’arriccio un pigmento colorato (colore di base), poi una volta
steso il velo di stabilitura (non va lasciato tirare), si applica il latte di calce
colorato (colore di superficie).
Lo spolvero
Si può usare la carta (pergamena),
Si battei i punti che formano il
Disegno con un punteruolo,
Poi si passa con un tampone
Contenente polvere di carbone
17. graffito
Si usano attrezzi con
punte di acciaio per
togliere lo strato di
finitura e ritrovare
lo strato dell’arriccio