1. L´ARTE É EDUCAZIONE
di
Cesare de Florio La Rocca
Traduzione dal Portoghese:
Marta Battistello
L'Arte, in tutte le sue manifestazioni e linguaggi è il modo più attraente,
divertente ed emozionante per provocare la trasformazione dell'essere
umano. Senza un graduale processo continuo e permanente di
trasformazione, l'essere umano non raggiunge i livelli più alti della sua
esistenza. L´Arte è una costruzione artificiale, non è una "virtus innata”,
ma una ricerca incessante e irraggiungibile della perfezione, come lo è il
Desiderio: quanto più si realizza, più si allontana. Per questo possiamo
affermare, quasi come un paradosso, che se l'Arte è godimento, piacere,
realizzazione, è anche l´instancabile ricerca del bello e del perfetto.
Questo è chiaro guardando l'esperienza rivoluzionaria di Michelangelo:
all’opera di Mosè egli grida: "Perché non parli?". E nella sua vecchiaia,
scolpendo la sua terza Pietà Vaticana dopo la prima e la seconda a Firenze,
quella chiamata di Pietà Rondanini, presenta al visitatore a Milano tutta la
carica di tormento e di estasi, di sofferenza e di gioia e, soprattutto, di
ricerca incessante nel blocco di marmo, in una forma che non è riuscito a
trovare.
La stessa esperienza, con le differenze del caso, succede nell'esperienza
artistica del bambino. Messo in contatto con l'universo di linguaggi artistici
il bambino sperimenta due grandi esplosioni: la prima in grado di farlo
consumatore dell'opera d´arte e la seconda che lo TRASFORMA in autore
della stessa.
Nel processo di creazione e di realizzazione dell´opera d'arte, il bambino si
trasforma e trasforma, crea e immagina anche quello che non esiste nel
mondo reale. Se non comprendiamo tutto questo, come possiamo
comprendere, interiorizzare e godere, per esempio, dell'Arte di Picasso,
come possiamo capire, interiorizzare e godere, per esempio, della musica
dodecafonica? O l'Arte indigena dell'Africa?
L'Arte non è la riproduzione della realtà. In caso contrario, la più perfetta
opera d´arte sarebbe la fotografia. Per questo la creazione,
2. l´immaginazione e l´audacia sono gli ingredienti chiave di un´opera d'arte,
qualunque sia il linguaggio utilizzato.
L'Arte è un bisogno fondamentale dell'uomo e la storia dell´Umanità ci
insegna come questo sia vero.
L'Educazione è il processo che stimola, facilita ed esegue la trasformazione
dell'essere umano. Nel processo educativo il bambino non è una "tabula
rasa". É un portatore di cultura, di conoscenze, di percezioni e di
sensazioni. Chiarito questo concetto, si capisce perfettamente che
l'Educazione è un processo di trasformazione dell'essere umano. La
conoscenza è anche una costruzione artificiale che si realizza nell´arco di
tutta la vita, e costituisce l'attività più tipicamente umana nel processo
educativo. Il rapporto dialogico tra educatore ed educando è la
caratteristica più importante e fondamentale: l'Educazione non è
monologo tra chi sa di più, è un dialogo permanente e continuo tra due
persone una delle quali ha già costruito le sue conoscenze mentre l'altro è
in fase di costruzione. Il dialogo genera fiducia e l´educando acquisisce la
capacità di elaborare concetti, ideali e conoscenze.
Quando l´Educazione avviene a questo livello e con questi strumenti,
allora l´azione educativa genera anche il piacere nell´educando. Questa
sensazione di piacere e di godimento viene dalla scoperta che l'ignoto può
diventare noto; l´occulto può diventare visibile; l'incomprensibile diventa
trasparente.
Un processo educativo che non è in grado di garantire piacere
all´educando e all´educatore, non è considerato come Educazione bensì
come un deposito di nozioni.
La traiettoria Arteducativa di Projeto Axé ci ha insegnato che la missione è
delicatissima, e quindi cos’è che abbiamo bisogno di fare? Dobbiamo farlo
CON ARTE. Fare CON ARTE è farlo bene è superare le aspettative, è
superare la noia, generare entusiasmo: tutte le porte della percezione
devono essere aperte: solo così è possibile coinvolgere il BAMBINO
COMPETENTE, ossia quel bambino che possiede di forma completa il suo
bagaglio sensoriale ossia è il desiderio di conoscenza, il desiderio di vita.
Laddove si fa Arteducazione si trova la tavola imbandita, “c'è sempre il
pane sulla tavola e del vino” (Heidegger) per i viaggiatori della vita.
L'immagine della tavola sempre ricca di pane e vino è quella
dell´Arteducazione, tavola attorno alla quale si conversa, si crea
conoscenza e apprendimento, nella condivisione di sentimenti. L´AXÉ É
ENERGIA, che per sua natura è volatile. Molto più di un liquido, il fluido si
3. rifiuta alla solidità delle cose che si polverizzano nell´aria. PER TUTTO CIÓ
E’ ARTE!
L´Arteducazione quindi è sentimento, ma anche immaginazione, estetica
pura, sensazioni.
La casa è aperta, la tavola è stata preparata, vino e pane sono su di essa.
Entriamo, la casa è nostra! Confortevole e accogliente.
Questa è Educazione. Questo è Arteducazione.
Ricordando educatori, artisti, processi, idee, azioni, e soprattutto i bambini
che hanno partecipato al Progetto: "Quietude da Terra1
", un concetto si
presenta come ricorrente nella mia ragione e nella mia emozione - il
concetto sviluppato da alcuni educatori nelle scuole pubbliche
dell´Infanzia di Reggio Emilia (Italia) definite come "le più belle scuole del
mondo": il concetto di "bambino competente".
Si tratta della stessa rappresentazione del bambino che abbiamo noi
all´Axé.
Molte sono le rappresentazioni e le immagini che abbiamo del bambino.
Lo si può pensare secondo la Psicanalisi, filtrata dall´Accademia Americana
o a partire dalle varie tendenze della Sociologia o della Psicologia. Si tratta
di teorie molto diverse tra loro, ma la maggior parte con un punto di vista
in comune: la loro identificazione deterministica del bambino, come un
soggetto fragile, debole, molto più portatore di necessità che di diritti.
Invece all´Axé abbiamo la concezione di un bambino forte, ricco e potente
fin dalla nascita. In questo senso, assumiamo decisamente i valori,
significati e approcci del Costruttivismo e Socio-Costruttivismo. Crediamo
in un bambino che dimostra desiderio di crescere, mosso e animato dalla
ricchezza della "curiosità", che lo porta permanentemente alla ricerca dei
perché di tutte le cose. Un bambino che vive in maniera piena i suoi sensi,
vale a dire il desiderio di conoscenza, il desiderio di vita. Un bambino
competente! Competente nella costruzione di se stesso, che si costruisce
mentre costruisce il mondo e che attraverso la costruzione del mondo è
costruito. Un bambino sorprendentemente sempre disponibile al nuovo e
al diverso, portatore di diritti che esige una forza straordinaria, che viene
rispettato e valorizzato nella sua propria identità, nella sua unicità e nella
sua differenza.
Riconoscere il bambino come portatore di diritti non ha come
conseguenza solo il riconoscimento dei diritti di ogni bambino, ma
1
“Quietude da terra” è un progetto sviluppato qualche anno fa all’Axé in Brasile con la partecipazione
di artisti contemporanei proveniente da tutto il mondo che hanno lavorato con i bambini e i ragazzi
dell’Axé, e dal quale è nato un libro così come una mostra al Museo di Arte Moderna di Bahia e al
“Musum of American Folk Art” di New York.
4. soprattutto la creazione di uno di stato di accoglimento nel contesto più
complesso in cui il bambino vive e continuerà a vivere. La conseguenza di
questa teoria è, da un lato, la capacità di accogliere la soggettività,
l'originalità e l'unicità di ogni bambino e, dall'altro, la necessità di aprire
nuovi spazi in cui ogni bambino può essere costruttore di nuovi diritti. Una
teoria che ci permette di fare una dichiarazione che non è solo
pedagogica, ma anche politica e culturale: l'importanza di rispettare la
soggettività di chi apprende.
Quindi l'apprendimento non avviene attraverso la trasmissione o la
riproduzione pura, ma si presenta come un processo di costruzione dei
perché, dei significati, un movimento verso l´altro, le cose, gli eventi, la
realtà. In sintesi verso la vita.
Malaguzzi ha detto brillantemente: "Mai insegnare al bambino quello che
può imparare da solo." La grande verità è che nessuno vive senza teorie e
quindi queste sono le teorie che l'azione politica-pedagogica dell´Axé è
impregnata. E´ quello in cui crediamo e che anima giorno dopo giorno la
nostra azione educativa.
Nel processo di produzione di "Quietude da Terra", educatori ed educandi
si presentano in un movimento di co - costruzione ciascuno animato dalla
sua propria competenza peculiare. Leggendo le testimonianze di artisti e
bambini che parteciparono al progetto "Quietude da Terra", è facile
riconoscere la presenza di queste teorie: ogni creazione, ogni produzione,
ogni manifestazione d´immaginazione, è l´indiscussa esplosione di questa
competenza.
Arteducazione è il "locus" intellettuale, pedagogico, politico e artistico,
dove la competenza dei bambini e giovani si manifesta quasi con
arroganza e prepotenza. Nella manifestazione artistica, il bambino nello
stesso tempo impara e insegna, assimila e comunica.
Se l'Axe ha superato la visione strumentale dell'Arte nel processo
educativo, non è per un semplice desiderio di "originalità", ma perché
nella realtá quotidiana, stanno diventando più chiari i concetti e la praxis
che l´Arte è Educazione.
Un adolescente famoso in Salvador per essere un rapinatore negli autobus
della periferia, oggi suona con incanto e visibile piacere il sax o la tastiera
nel gruppo musicale dell´Axé; una bambina caduta nelle reti di esploratori
sessuali, oggi osa danzare il più emozionante "pas de deux"; o il giovane
che si impegna nelle percussioni, ricerca attento i suoni che estrae dal suo
strumento; una ragazza che crea modelli incantati e incantevoli, si esprime
nell´avvicinamento e fusione di forme e colori.
5. Ogni ragazzo sotto il segno dell´Arteducazione tesse la trama della sua
propria esistenza sul telaio della vita, con fili sfilacciati della sua parte
razionale ed emozionale, rivela che l'Etica e l´Estetica, l´Arte e
l´Educazione sono figlie legittime di un unico e fantastico principio che i
grandi artisti, di tutti i tempi, hanno vissuto e profondamente creduto:
ogni essere umano è un artista e solo la bellezza salverà il mondo.
Il filosofo dell´Educazione Paulo Freire ha ispirato la metodologia del
Projeto Axé. La Pedagogia del Desiderio elaborata all'interno dell’Axé, è
una filosofia di auto-sostenibilità, non una filosofia filantropica, e
comporta la coltivazione costante dell´Etica attraverso l'Estetica, per
ridare dignità a questi bambini e dare loro gli strumenti necessari per
realizzare cambiamenti positivi nella loro vita. Invece di presupporre le
loro necessità, mette in evidenza e si concentra su ciò che i bambini già
conoscono e amano: Musica, Danza, creazione di Moda, Arti Visive.
In quest´area è fondamentale essere guidati dalla convinzione che fare
Arte è un'attività essenzialmente spirituale con cui l'essere umano ha la
possibilità concreta di analizzare le esperienze, la qualità e il significato
della propria vita.
Una volta, lo scrittore Italo Calvino ha detto che al vedere persone che
soffrono, la vita si popola da tutte queste persone. I bambini con i quali
lavoriamo saranno con noi per sempre. Ogni giorno, noi vediamo il volto
del dolore, come agisce e come fa male. Sotto il segno dell´Arteducazione.
È chiaro che scrivendo questo testo, il mio riferimento costante è la nostra
camminata nel Projeto Axé. Assumendo come centralità delle nostre
azioni l´Arteducazione, l´Axé sta gradualmente perfezionando e
consolidando la sua Proposta e la sua Praxis Pedagogica, tenendo sempre
in considerazione e rispettando le caratteristiche personali e socio-
culturali dei suoi educandi. Per tanto, si è sviluppata all´interno
dellorganizzazione un processo permanente di riflessione, osservazione
della realtà e di Formazione Continua dei suoi educatori sotto il segno
della Pedagogia del Desiderio, cercando così di partecipare alla
discussione dell'Educazione in senso lato, in questo paese (Brasile),
contribuendo con idee ed esperienze in questo dibattito.
Nell'ambito della conoscenza umana l´Arte e l'Educazione sono due campi
specifici che possono o non possono essere conciliabili, a seconda del
punto di vista nel quale si articolano. All´Axé, alcuni di questi punti di
articolazione, che abbiamo imparato nelle pratiche pedagogiche
6. quotidiane sono l´autonomia e la trasgressione, caratteristiche queste
degli educandi con i quali lavoriamo.
Nei diversi concetti di Arte, una caratteristica è sempre presente: la sua
indipendenza e la sua prossimità con la trasgressione, cioè, con la rottura
di schemi e paradigmi.
Nei diversi modi di fare Educazione, due sono significativi: il primo è una
Educazione formale e cartesiana, rivolta alla riproduzione automatica
dello "status quo" nella prospettiva perversa di un controllo sociale a
lungo termine. L'altro è l'Educazione liberatrice (Paulo Freire) che
incorpora la Trasgressione come l'anima che permette al giovane
l´interrogarsi, la creatività, l´immaginazione, e in questo processo la
trasformazione del mondo.
Ai bambini accolti dal Projeto Axé, socialmente esclusi, trasgressivi per
propria natura, nella loro qualità di esseri in formazione, è riconosciuta
una triplice soggettività. Sono soggetti di diritti, soggetti di conoscenze,
soggetti di desideri. E’ nell´intersezione delle dimensioni politica,
pedagogica e artistica che il Projeto Axé identifica l´Arte con l'Educazione e
la sua pratica come Educazione in se stessa.
La prospettiva dell´Axé, che dovrebbe essere quella della Scuola Pubblica
in generale, è quella di realizzare un´Educazione liberatrice, come Paulo
Freire auspicava, approfittando e valorizzando l´immenso potenziale di
ragazze e ragazzi, autentici sopravvissuti della società brasiliana che
lottano coraggiosamente per la vita.
L'idea fondamentale è quella di "rispettare" l'autonomia conquistata a
fatica dagli educandi nelle loro brevi ma dense e spesso tragiche storie di
vita. All´Axé, nel processo educativo (e anche la Scuola Pubblica dovrebbe
farlo!) si considerano e si rispettano le conoscenze pregresse degli
educandi. Invece di optare per “addomesticarli” e renderli dipendenti,
l´Axé si impone come opzione quella dell’Educazione: riconoscere la vita
vissuta come la grande esperienza dell´educando, invece di negarla o
escluderla, il che porterebbe a ignorare i suoi dolori, le sue perdite, le sue
sconfitte, ma anche il suo non conformarsi, la tenacia, la capacità di
indignarsi, il superare le difficoltà, la ricerca di cammini diversi, compresa
la trasgressione. Abbiamo la certezza che loro sono alla ricerca di vita e
non di morte. Questa fantastica energia vitale che Maffesoli chiama
"vitalismo", questa invincibile volontà di vivere, è trattata all´Axé come
materia prima preziosa nell´azione pedagogica.
All´Axé, l´Arte e l'Educazione hanno affinità umane di forma convergente
nel permanente rispetto e riconoscimento della loro specificità.
7. È impossibile interiorizzare, eseguire e trasmettere ai bambini il concetto e
la pratica dell´Arteducazione nella Scuola Pubblica se l'educatore non ha
abbastanza competenza per unire armoniosamente la Matematica con la
Musica, la Geometria con le Arti Visive, l´Educazione Fisica con la Danza e
così via.
"E 'un'utopia!" potrebbe dire qualcuno. E io aggiungo: per i Greci l´Utopia
non è qualcosa di impossibile. E 'qualcosa che ancora non esiste, ma che
può esistere.
Secondo l´analisi di Gey Espinheira: “…. l´offerta che deve essere fatta a
coloro che non hanno nulla o a coloro che non hanno nulla da perdere, o
in altre parole, il "debito" che la società ha con questi adolescenti e questi
bambini è estremamente significante e per ciò stesso esige un'azione
eccellente, di estrema dedizione. Questo significa anche che devono
essere usati i beni materiali e simbolici più importanti nel processo di
associazione dell'Etica all'Estetica, nella costruzione dell´uomo estetico,
nel quadro di formazione di un nuovo referente per la soggettività umana.
Questa società in costruzione dovrà essere la società del presente nel caso
di bambini e bambine in situazione di rischio, di strada/nella strada, fuori
dalla propria casa e fuori dalla scuola. Il cambiamento per il bambino da
una situazione "per conto proprio" ad una di "orientato" è una reale
necessità ma esige un´elevata consapevolezza. E' la costruzione di questa
competenza che in questo momento ci interessa".
La sociologa ed educatrice Marle Macedo afferma: "l´Axé riconosce che
l'Arte emerge come catalizzatrice dello sviluppo degli educandi,
mettendoli in una situazione di superamento delle sfide, stimolando il loro
potenziale creativo e interpretativo imponendo loro una disciplina alla
quale saranno oggetti per propria volontà/scelta, quando fare Arte
diventa una scelta. E che questa scelta è libera. "Dopo anni di osservazione
e di riflessione sui processi che l'Arte innesca nei suoi educandi l'Axe ha
superato il concetto strumentale dell´Arte nell´Educazione. L'Arte non è
uno strumento per educare: l'Arte è l'Educazione stessa.
Walter Benjamin sostiene: "L'Arte educa in quanto Arte, non come
Arteducazione”.
L'opera d'arte provoca negli educandi, come già abbiamo detto, una
duplice esplosione: diventano produttori e consumatori dell’opera d'arte.
Il più grande insegnamento per i ragazzi che fanno Arte all’Axé è che
sperimentano di persona come la miseria non sia un destino inevitabile,
8. bensì una costruzione sociale che, come l'intolleranza può essere
annullata, e che quello artistico è il cammino per annullarla.
Le considerazioni di cui sopra riflettono alcuni dei temi che ispirano e
provocano coloro che fanno Arteducazione.
L´anarchia, il punto di vista politico, cancella superiorità, autorità e ordini.
È il trionfo totale della responsabilità e della libertà.
Per fare Arteducazione è necessario essere sempre ANARCHISTI
DELL´IMMAGINAZIONE.