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LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1
1
Settimana 5.05.2013 – 11.05.2012
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LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 3
3
Intercettazioni
4
5 maggio 2013
• Per le comunicazioni in Africa il pentagono si
affida a satelliti cinesi, grazie ai quali abbiamo
prime immagini della fuga di Geddafi (Luca
Klobas)
• Papa Francesco: “Prego per i bambini vittime
di abusi”. Sì, ma loro mica ti han detto grazie
(Teo Guadalupi)
• Neri, froci, italiani d'adozione e terroni.
Mancano solo i metrosexual e questo governo
è uguale alla nazionale di Prandelli. (Andrea
Vasumi)
L’editorale
E’ valsa la pena essere stati omosessuali per un giorno. Abbiamo guadagnato un
sottosegretario in meno e un po’ di civiltà in più. In queste settimane, per
difendere quel briciolo di dignità che ci è rimasto siamo stati anche un po’ negri,
un po’ in coma farmacologico, un filino di sinistra, vagamente rottamatori. Nel
totale embargo alla decenza, abbiamo tappato il naso per annusare quattro
pensieri rabberciati di leghisti in disarmo, espressi in forma di rutto. Ci siamo
persino permessi il lusso di applaudire chi, a 17 anni di distanza dall’ultimo
disastro di alleanza, ha sottolineato che forse, ma forse forse, mettere la
Costituzione nelle mani del padre di decine di veline sfidava la tolleranza di quei
non pochi che hanno pagato 2 euro per poter scegliere un capo del governo.
Italiani, popolo di negri, omosessuali, rottamatori; tutto bello, sì, ma chi lo spiega
adesso alla Pubblica Amministrazione che per colpa nostra a lei tocca Micaela
Biancofiore?
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6 maggio 2013
Tutto Andreotti
• Muore Giulio Andreotti . Non tutti i
gobbi festeggiano, oggi (Andrea
Sambucco)
• è morto andreotti, ora tocca alla
speranza (Alessio Tagliento)
• Giulio Andreotti è morto a 94 anni. Non
era longevità, è che perfino Dio,
chiamandolo a sè, aveva paura di
compromettersi. (@Antonellotwitt)
• E' morto Andreotti. Duncan MacLeod,
ora puoi chiedere la tua ricompensa
(Francesco de Collibus)
• è prematuramente venuto a mancare
#giulioandreottti (paolo labati)
• Ma come morte naturale? non
bisognava usare un paletto di frassino?
(Marco Guernieri)
• Andreotti si ricongiunge con Cossiga.
Se Dante scrivesse la commedia ora,
sarebbe tutta un OMISSIS. (Francesco
de Collibus)
• In suo onore, verranno osservati 60
anni di silenzi. (andrea vasumi)
• Morte Andreotti. La vedova Borsellino:
"Paolo vieni, ti ho portato una cosa".
(Massimo Bozza)
• È morto Andreotti. Il governo letta
era troppo anche per lui (Teo
Guadalupi)
• E' morto un amico. "firmato" un
amico (Massimo Bozza)
• È morto Giulio Andreotti. I funerali
si terranno domani, a Ustica.
(Antonio Losito)
• E' morto Andreotti, aveva 94 anni
mai scontati. (michele de pirro)
• Morto Andreotti. Ma non
preoccupatevi, sta già
migliorando. (Angelo Calarco)
• È morto Andreotti.
• E' morto Andreotti. Era prescritto.
(Stefano Gorno)
• La vita logora chi non ce l'ha
(Massimo Pica)
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L’editoriale
Sono successe molte cose oggi, ma il
mondo si è paralizzato intorno a una morte,
non dico gioiendone, ma quasi tirando un
sospiro di sollievo che sputa sul re che non
c’è più. Di fronte allo sberleffo Andreotti era
silenzioso da vivo, rimarrà silenzioso anche
oggi; costringendoci a ricordare che il
silenzio è dei potenti. Lo ascoltai un giorno
da Dario Fo che è dei potenti bisbigliare,
per costringere il popolo al silenzio
nell’ascolto e della sudditanza. Andreotti
era un maestro della voce fioca, un uomo
solo al comando che non si è mai unto le
mani, pur sporcandosele del sangue dei
suoi nemici. Andreotti era silenzioso da vivo
e quel silenzio ha delle anime sulla
coscienza. Andreotti sapeva dare al silenzio
un suono torbido, minaccioso, violento.
Ridere oggi della sua gobba è una risata
che ci libera della maledizione della sua
immortalità ma non gli toglie il potere che
ha sempre avuto e di cui, dopo quasi 40,
dovrà finalmente rispondere ad Aldo Moro.
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7 maggio
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• Operaio Ilva cade da ponteggio.
Proprietario dello stabilimento
esprime un desiderio. (Massimo
Bozza)
• Il governo in ritiro in una abbazia.
Vogliamo fare un'ipotesi su cosa
deciderà il governo sull'IMU per la
Chiesa Cattolica? (Teo Guadalupi)
• E' uscito un nuovo porno di Sara
Tommasi. Dev'essere martedì.
(Gianluca Neri)
• A Andreotti, in pochi secondi, è
passata tutta la nostra vita davanti.
(Annalisa Arione, Teo Guadalupi,
• Il premier invita i suoi ministri a
ritirarsi in una abbazia. L'etta per
mille. (Massimo Bozza)
• Letta: lo spostamento della
Biancofiore? Aveva bisogno di più
luce. (Luca Klobas)
• Vedrete, tra qualche anno
riabiliteranno pure Andreotti:
"Quando c'era lui, le autobombe
arrivavano in orario". (Antonello
Taurino)
• Giovanardi: "Andreotti non è morto.
E' solo cedimento strutturale".
(Massimo Bozza)
• Letta porta i ministri in abbazia per
"fare spogliatoio". Io starei attento
alle saponette. (Carlo Turati)
• USA, Cleveland. Tre ragazze rapite
da un aguzzino quand'erano
adolescenti: "Ci siamo liberate
approfittando della sua assenza: lui
è in Italia a cambiare la
costituzione". (Alessio Tagliento)
• È morto Andreotti. Non verrà
sepolto: verrà insabbiato. (Andrea
12
Gianluca Neri)
• Niente diretta televisiva per il
funerale di Andreotti. Paura del
bestemmione, eh? (Luca Klobas)
• Contrappasso: la Juve vince lo
scudetto, e muore una gobba.
(Francesco De Collibus)
Vasumi)
• Casini e Cicchitto agli esteri. Ma che
poi ci restino. (Carlo Turati)
• Funerali di Andreotti in forma privata.
Basterà una Renault 4. (Alessio
Tagliento)
L’editoriale
C’è una frase molto bella che ho riletto oggi, sentendola dentro, riscritta dal figlio di Carlo
Dalla Chiesa. E’ la stessa frase che hanno scritto, senza scriverla, il figlio di Ambrosoli, il
figlio di Pecorelli, i figli di Ustica, i figli di Moro, i figli di un decennio di sangue e misteri. In
fondo, i figli di mio padre e mia madre, di tuo padre e tua madre, i figli di chi ha visto quegli
anni, senza capacitarsi mai dei debiti dello stato verso ogni altro potere, occulto, poi meno
occulto, poi infine trasparente per tutti, ma non per la giustizia. Andreotti è uno dei tanti cui
il tempo ha dato ragione, ma solo perché il tempo regala l’oblio della prescrizione, non
dell’assoluzione. A lui, come agli altri che si sono fatti beffe dell’evidenza, trincerandosi
dietro omissis e impedimenti, porti delle nebbie e compromessi non dicibili, la morte ha
regalato gli sberleffi della piazza. E, come ho letto altrove, lui di questi sberleffi avrebbe
sorriso, perché il senso dell’umorismo non gli mancava. Lo stesso maleducato senso
dell’umorismo dei potenti che gli fece rispondere, a chi gli domandava perché non fosse
andato al funerale del papà di Nando Dalla Chiesa: “Perché preferisco andare ai
battesimi”.
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8 maggio
L’editoriale
Oggi si chiude una fase di battute. Non sentiremo più battute come: “L’Italia si regge su tre
poteri: politico, esecutivo e poi c’è Berlusconi che fa il cazzo che vuole.” Da oggi sappiamo
che il legittimo impedimento non è quella formula bizzarra che si frappone tra una persona
e la verità. Da oggi possiamo sperare che un conflitto di attribuzione non sia più una
parentesi rosa tra le parole “4 anni" e "in galera”. Da oggi, da oggi alle 8 di sera, mentre il
mondo continua a sorridere di noi, il piccolo nostro mondo un po’ è cambiato. Chi esulta,
chi maledice, chi nemmeno lo sa: questa è l’Italia dei tifosi che si è svegliata alle otto di
sera. Ma a me, sinceramente, pare che la giornata si chiuda con un pareggio, un
bruttissimo pareggio anzi perché, se è vero che una condanna sanziona la supremazia
della legge sull’arroganza del potere; il potere ha già risposto con la vittoria degli sconfitti.
Un ministro della giustizia che si è battuto per banalizzare il conflitto di interessi, un
sottosegretario che ha governato un porto di nebbie con la perizia di una pilotina, un
presidente di Cassazione che ha indagato e assolto su Ustica e logge. Tre sconfitte che
non bastano a pareggiare la normalità di una giustizia uguale per tutti.Ma io sono contento
ugualmente che Berlusconi sia stato condannato. Perché, come ha ululato il condannato:
“Con una sentenza che mi vuole condannare a 4 anni di carcere con l’interdizione dai
pubblici uffici si verifica un attacco ai miei diritti politici". E’ vero, signore, e questo attacco
finalmente si chiama 'LEGGE'.
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• Su tutti i campi di Serie A un minuto
di omertà per Andreotti. (Pedrini
Cantastori
• Buttare giù una torre con una nave è
come dare dei dilettanti ai terroristi
dell’11 settembre. (Stefano Gorno,
Gnomiz)
• Amato: “Oggi i politici si formano su
Twitter”. Berlusconi: “Macché: io
consiglio Youporn”. (Massimo Bozza)
• Berlusconi vede nero. Prima, al
massimo, mulatto. (Andrea Vasumi)
• Formigoni presidente della
commissione agricoltura. Porcobio.
(Paolo Labati)
• Genova: nave abbatte torre. E’ scacco
matto. (Carlo Turati)
• Cercasi segretario di partito per il PD:
si a perditempo e fancazzisti. (Luca
Klobas)
• Amanda ha paura a tornare in italia.
Anche l’Italia ha paura che torni
Amanda. (Rita Pelusio)
• Alex ferguson lascia il Manchester
United esattamente dove lo aveva
trovato. A Manchester. (Massimo Pica)
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• 9 maggio
• Grillo: "In un altro paese, Berlusconi
sarebbe in galera" No: in un altro
paese, Berlusconi non sarebbe
diventato Berlusconi. (Andrea Vasumi)
• Grillo: "In un altro paese, Berlusconi
sarebbe in galera." Va bene, allora
portiamocelo, in quel paese. (Carlo
Turati)
• Magnini ha rivisto una sua ex che non
rivedeva da anni: una medaglia.
(Francesco De Collibus)
• Fabio Volo diventerà padre. Speriamo
che almeno questo lo abbia fatto lui.
(Massimo Pica)
• Fabio Volo diventerà padre. Speriamo
che almeno questo lo abbia fatto lui.
(Massimo Pica)
• Filippo Magnini: spunta il cugino. Ora
sappiamo cosa fa Federica Pellegrini
quando non si allena. (Antonio
Galuzzi)
•
• Napolitano e Letta in via Caetani per
l’omaggio a Moro, a 35 anni dalla
morte:Letta – Era qui la Renault 4 col
corpo di Moro?
Napolitano – Sì. Letta – Che culo a
trovare parcheggio, eh? (Alessio
Tagliento
• Il regista Zhang Yimou rischia una
multa perchè ha sette figli. In Cina
possono condannarti, quando sono in
troppi a chiamarti papi. (Franco
Bocchio, Gnomiz)
• Ad attendere Berlusconi un posto buio
e umido. E stavolta non è la figa.
(Stefano Gorno, Gnomiz)
• Chioggia : si rompe il cazzo mentre
scopa. La gente non è mai contenta.
(Massimo Pica)
• Mentana: troppe offese su twitter: e
tutte da parte di mia moglie. (Luca
Klobas)
• Missoni. Domani indossate maglioni
ridicoli. È il modo migliore per
ricordarlo. (Massimo Pica)
• Nuovo lutto nel mondo della moda:
Roberto Cavalli sta benissimo.
(Massimo Bozza)
• Missoni. Domani indossate maglioni
ridicoli. È il modo migliore per
ricordarlo. (Massimo Pica)
• E' morto Ottavio Missoni. Ora il
problema è vestirlo di nero.
(Francesco De Collibus)
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10 maggio
L’editoriale
Oggi, volevo scrivere senza mezzi termini per chi nella sua lingua non conosce mezze
parole. Avrei voluto scrivere che hai avuto un’occasione per parlare e hai scelto di urlare.
Che ogni volta che ti accorgi che il tuo pensiero è solo proporzionale ai tuoi decibel, urli
più forte. Avrei voluto farti sapere che da adesso in poi, per ogni volta che mi dirai “Pezzo
di merda”, ti risponderò “Pezzo di merda”. Che ogni volta che mi circonderai di vaffanculo,
ti abbraccerò di vaffanculo, ti coccolerò di vaffanculo, ti soffocherò di vaffanculo. Sarò il
tuo amante di vaffanculo così presente, così attento che alla fine rimpiangerai di non
essere stato solo un pezzo di merda. Volevo scrivere che non ti calpesterò mai, perché
calpestarti non mi porterà alcuna fortuna; che non ti ascolterò mai, perché ho orecchie
troppo delicate per i tuoi cori da prefica; che eon ti seguirò, non ti guarderò, non avrai mai
né me, né la mia gente, né la mia diaria, nè le mie caramelle e che né l’una né le altre ti
farò contare. Questo, più o meno, avrei voluto scrivere. Ma poi ho pensato alla
naturalezza con cui Letta abbraccia Alfano, alla normalità con cui Monti vota Palma, con
cui si irride la giustizia e la si insulta. Ho pensato a quanto sia avvilente un governo laico
che si denuda nello spogliatoio di un’abbazia. Ho pensato a quanto veramente cittadini
siano i tuoi cittadini, anche quelli che fanno di tutti per farsi detestare dai cittadini qui fuori;
e quanto poco onorevoli i loro onorevoli. E ho capito che certa rabbia ce l’ho dentro
anch’io. Non credo tu abbia ragione e non credo che insultando riotterrai l’attenzione che
hai perso; non credo che tu sia nel giusto a mischiare nei tuoi insulti i tuoi cittadini con 4
spicci in tasca e gente che in un qualunque altro paese democratico sarebbe in galera.
Cerca solo di ricordare che facendo così le chiavi di quella galera rischi di buttarle via
anche tu. Ma con il potere marcio che giorno dopo giorno ti sta digerendo, fuori, non
dentro quella cella.
• Grillo: "Letta di professione fa il nipote
di suo zio", cosa normale in un paese
dove molti di professione fanno i figli
di puttana (Carlo Turati)
• Fuga di Ammoniaca sulla stazione
spaziale: gli astronauti escono con le
pattine (De Collibus)
• Cercasi giovane segretario che
traghetti il Pd verso il rinnovamento. I
nomi in lizza sono Roberto Speranza,
34 anni, Justin Bieber, 19 anni e la
1. Torre di Genova, pochi istanti prima: "
'scolta, la scala quaranta ha poche
regole essenziali. Per esempio, se ti
entra il jolly rosso puoi sostituirlo a
qualunque carta, se ti entra il jolly
nero..." (Carlo Turati)
2. La Finocchiaro usa la scorta per farsi
imbustare la spesa. Berlusconi:
"Vergogna! Io quando compro i
senatori me li insacchetto da solo"
(Massimo Bozza)
18
Peppa Pig, 8. (Alessio Tagliento)
• Dopo 4 tappe si ritira il primo ciclista
cinese al giro: come al solito, costano
poco, ma durano un cazzo (Carlo
Turati)
• Sabato il pdl in piazza a sostegno di
Berlusconi: è bello vedere che i
giovani hanno ancora degli
ideali...(Teo Guadalupi)
3. Letta: "In abbazia per conoscerci". Ma
lo vedi che nemmeno tu sai chi cazzo
c'è in 'sto governo? (Carlo Turati)
4. Grillo: "Letta? Fa il nipote di
professione!" Beh, dopo Ruby, è un
lavoro che rende...(Andrea Vasumi)
LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1
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19
11 maggio
• Epifani traghetterà il PD. Verso
nuovi entusiasmanti scogli.
(Francesco De Collibus)
• A Venezia la domenica a piedi
finisce sempre con qualcuno che
annega. (Daniele Ceva)
• Il Pdl lancia la campagna "Tutti
con Silvio". Pessimo modo per
combattere il sovraffollamento
delle carceri. (Andrea Vasumi)
• Brescia, sabato Berlusconi
parteciperà alla manifestazione
Pdl in Piazza Duomo. E' vietato
portarsi i Duomi da casa.
(Massimo Bozza)
• Torna al cinema il famoso film "la
casa". Gli incassi varieranno se
verrà contata come prima o come
seconda. (Marco Guernieri)
• Ottavio Missoni non è morto! Si è
infeltrito. (Andrea Vasumi
• Vela, morte atroce per Simpson: la
ventiquattresima stagione. (Francesco
De Collibus)
• Fu quando mi regalarono un maglione
con tre maniche che finalmente capii il
significato de "...la sinistra che avanza".
(Luca Klobas)
• Gli scienziati hanno creato un maiale
geneticamente modificato: attualmente è
sotto processo in almeno 4 tribunali.
(Carlo Turati)
20
Berlusconi su Grillo: "La presenza di
questo signore in politica è un anomalia
spero che possa essere un fenomeno
che si chiude".
Grillo su Berlusconi: "La presenza di
questo signore in politica è un anomalia
spero che possa essere un fenomeno
che si chiude"
Idea: perché non vi togliete entrambi dal
cazzo? (Carlo Turati)
LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 2
1
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L’editoriale
Strana settimana di normalità italiana, questa, sospesa tra due morti: Andreotti di lunedì,
la decenza della democrazia di sabato. Due funerali, in un periodo di lutti. Uno così
normale da stupire nella sua ovvietà, l’altro tanto ovvio da stupire nella sua normalità. Si
può morire a 94 anni, una volta sola e per sempre, o ogni giorno con monotona ripetitività.
Quella di oggi, a Brescia, è una nenia che ascoltiamo da 19 anni, la dimostrazione che si
può vivere in un ossimoro permanente: potere e lamento di impotenza, conditi in un’unica
grande insalata di impunità. Dice Epifani: “Chi è li mette una mina” e non ha tutti i torti,
perché sono solo duecento metri e 39 anni a separare i due volti di questo ossimoro: una
piazza piena di comparse dista solo 200 metri e 15.135 giorni da una piazza calda di
cadaveri. Questo è Brescia oggi, un porto delle nebbie, dove la memoria è costretta a
prescrivere i ricordi. Un sabato molto italiano, insomma, dove le forze dell’ordine dividono
la rabbia dalla presa per il culo. Un fine settimana molto normale in cui il confine tra
monito, rabbia e desiderata e nei verbi che decideremo di usare attorno a una mina. Da
una metafora guerrigliera, “Chi oggi è lì mette una mina” a una che ribolle in molte pance
deluse, ma stanche: “Chi è lì oggi, per favore, quella mina la disinneschi, una volta per
tutte”. Per favore.
• E' ufficiale, a Brescia le
manifestazioni saranno 2: "Io sto con
Silvio" e "Io sono stata con Silvio"
(Carlo Turati)
Brescia, manifestazione anti PM.
• Epifani: 'Chi oggi è lì mette una
mina'. No, chi oggi è lì metta una
mina (Stefano Gorno)
• Brescia, manifestazione del Pdl
piena zeppa di comparse. Come la
dirigenza del Pd (Massimo Bozza)
• Manifestazione Pdl di Brescia,
italiani pagati 10 euro per fare le
comparse.
• Certi lavori gli extracomunitari non li
vogliono più fare (Massimo Bozza)
• Berlusconi vuole i processi a Brescia
e fa le manifestazioni a Brescia.
Come riuscire a far stare sul cazzo
una bella città...(Teo Guadalupi)
• Tragedia a Genova, tragedia a
Milano, tragedia a Napoli-ma il TG1
delle 13 decide di aprire con la
cronaca nera: "Roma: al via
l'assemblea del PD" (Enrico
Veronica)
• Ghanese impazzisce con il piccone e
fa due vittime: un italiano di 40 anni
e lo ius soli (Francesco De Collibus)
• Il PDL scende in piazza. Molti
celerini si sono offerti volontari (Teo
Guadalupi)
• Il PDL scende in piazza e
manifesta...inferiorità (Andrea
Vasumi)
22
QUELLE IENE DELLE DONNE
Alessandra Faiella
La misoginia sta tornando di moda: alle Iene, un tempo programma "progressista" e
politicamente corretto, nella puntata del 5 maggio, un' associazione di padri separati
accusa le ex mogli delle peggiori nefandezze, prima fra tutte quella di ridurli sul lastrico
(anche se la Caritas attesta che le vittime della povertà sono soprattutto donne single e
uomini sì, ma extracomunitari). I padri separati, alle Iene, negano tutte le statistiche sulle
molestie pedofile, da parte dei padri separati, e sulle violenze contro le ex mogli. Tutto
falso, tutte menzogne suggerite all'Istat dal club delle prime mogli. La generalizzazione
contro tutte le ex, e di conseguenza contro tutto il genere femminile è evidente, l'odio
misogino è palpabile. Del resto, adesso Le Iene è presentato da Teo Mammuccari,
conduttore da sempre simpatico come un avviso di sfratto, noto per la sua solidarietà con
il genere femminile: le ragazze seminude che posizionava sotto tavoli di vetro, già pronte
in posizione "fellatio", ne sono state fulgido esempio. Che esistano ex mogli perfide e
vampire succhiatrici di sangue siamo tutti d'accordo. Io non ne conosco, ma sicuramente
esistono. Io conosco una valanga di ex mogli disperate che non ricevono un euro dal loro
ex marito, ex marito quasi sempre più ricco di loro, che spesso intraprende lotte all'ultimo
sangue a suon di avvocati. Nonostante questo, cioè il fatto che io non ne conosca,sono
certa che esistano ex mogli stronze. Che le ingiustizie, o meglio i reati, ai danni delle ex
mogli siano un falso, questo invece non lo credo. L'odio misogino è di moda. Non solo alle
Iene. Qualcuno, in Italia, sta arrivando a negare che la violenza contro le donne sia
un'esagerazione, forse anche una menzogna. I dati Istat parlano chiaro, un femminicidio
ogni tre giorni in Italia. Ma sono tutte balle, si sa, anche l'olocausto non è mai esistito, è un
delirio inventato dalle sette ebraiche assetate di potere. In questi giorni è accaduto anche
che su Amazon, dopo le proteste, hanno ritirato dal commercio un manichino-zombie, con
fattezze femminili. Bisogna puntualizzare che sono in catalogo anche zombie maschi, solo
che questi sembrano davvero dei "non -morti" con tanto di facce cadaveriche che
sembrano Dario Argento un po' meno impressionante. Invece i manichini donna sono
molto più realistici e somiglianti a donne vere con tanto di capelli fluenti e seno
prosperoso. Bene, ma che cosa se ne fa uno di questo manichino? Perché qualcuno lo
compra? Semplice: per sparargli addosso e quando gli spari il fantoccio sanguina. Guarda
a caso il manichino -donna, viene subìto soprannominato "The ex". Fantastico! "Beh - ha
obiettato qualcuno - ma all'origine non si chiamava "The ex", era solo un manichino su cui
sparare". Ma certo che c'è di male? Alla mattina quando non sai che cazzo fare ti alzi e
scarichi la tua Uzi su un manichino femmina così realistico che si mette a sanguinare. Se
poi ti immagini che sia la tua ex, lo sfogo è completo. Tutto normale, che c'è di strano? La
misogina impazza, le femministe hanno rotto le palle, e con loro tutto il genere femminile,
che tornino nel tinello dedite al culto del Fornet. Le donne stressano, troppa libertà le sta
rovinando, adesso si permettono anche di guadagnare più dei mariti e pure di lasciarli
quando non li amano più. Vergogna! Se poi qualcuno per vendetta spara a un manichino è
il minimo, e se spara alla ex in carne ed ossa, beh, il passo è breve. Le donne provocano,
e se qualcuno le fa fuori, si vede che se lo meritano cazzo! Alcuni uomini, pochini a dire il
vero, cominciano ad interrogarsi se non ci sia qualche seme di psicopatologia nel genere
maschile. Gli altri tacciono, continuando tranquilli a tagliarsi le unghie dei piedi col
tronchesino davanti alla tv, sfregiando con i monconi di unghia volanti, le piante del
salotto. Se in Italia, venisse ucciso un maschio ogni tre giorni, se un uomo su tre tra i 16 e
i 70 anni fosse stato vittima nella sua vita dell'aggressione di una donna, se sei milioni 743
mila uomini avessero subito violenza fisica e sessuale da parte di donne, come dicono gli
ultimi dati Istat (a proposito del genere femminile ovviamente), se quasi 700 mila uomini,
LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 2
3
23
avessero subito violenze ripetute dalla partner e nel 62,4% dei casi i figli avessero
assistito a uno o piu' episodi di violenza; se, continuamente, gli uomini fossero vittime di
molestie, stalking, palpeggi vari, se tutto questo fosse per assurdo la condizione maschile
in Italia, succederebbe il finimondo. Giornali, tv pubbliche e private, riviste, blog e social
network, tutti urlerebbero (giustamente) allo scandalo. Bruno Vespa avrebbe erezioni
continue come non gli capita dai tempi di Cogne, persino il Papa scenderebbe in piazza
con la kefiah (non so perché ma me o vedo così). Le donne stesse si martirizzerebbero,
anche quelle innocenti espierebbero i loro sensi di colpa con un surplus di lavori
domestici, si prenderebbero a schiaffi da sole, andrebbero in massa a messa o a fare
terapia di gruppo, infine si darebbero allo shopping compulsivo, ma quello già lo fanno.
Se….. Invece la questione continua a riguardare la violenza di massa sulle donne da parte
di uomini, una violenza di massa di segno opposto non esiste. Eppure di fronte a tutto ciò,
gli uomini, anche quelli sani, anche quelli non violenti dormono.Gli altri, i malati, se si
svegliano è anche peggio. E di fronte a tutto ciò io continuo ancora a sentire questa frase:
"Sì, ma le donne usano la violenza verbale". Verissimo. Infatti mi associo anch'io: "Ma
vaffanculo!"
ALESSANDRA FAIELLA per @Kotiomkin (12.05.2013)

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La settimana kotiomkin 5 5-11-5-13

  • 1. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 1 Settimana 5.05.2013 – 11.05.2012
  • 2. 2
  • 3. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 3 3 Intercettazioni
  • 4. 4 5 maggio 2013 • Per le comunicazioni in Africa il pentagono si affida a satelliti cinesi, grazie ai quali abbiamo prime immagini della fuga di Geddafi (Luca Klobas) • Papa Francesco: “Prego per i bambini vittime di abusi”. Sì, ma loro mica ti han detto grazie (Teo Guadalupi) • Neri, froci, italiani d'adozione e terroni. Mancano solo i metrosexual e questo governo è uguale alla nazionale di Prandelli. (Andrea Vasumi) L’editorale E’ valsa la pena essere stati omosessuali per un giorno. Abbiamo guadagnato un sottosegretario in meno e un po’ di civiltà in più. In queste settimane, per difendere quel briciolo di dignità che ci è rimasto siamo stati anche un po’ negri, un po’ in coma farmacologico, un filino di sinistra, vagamente rottamatori. Nel totale embargo alla decenza, abbiamo tappato il naso per annusare quattro pensieri rabberciati di leghisti in disarmo, espressi in forma di rutto. Ci siamo persino permessi il lusso di applaudire chi, a 17 anni di distanza dall’ultimo disastro di alleanza, ha sottolineato che forse, ma forse forse, mettere la Costituzione nelle mani del padre di decine di veline sfidava la tolleranza di quei non pochi che hanno pagato 2 euro per poter scegliere un capo del governo. Italiani, popolo di negri, omosessuali, rottamatori; tutto bello, sì, ma chi lo spiega adesso alla Pubblica Amministrazione che per colpa nostra a lei tocca Micaela Biancofiore?
  • 5. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 5 5
  • 6. 6 6 maggio 2013 Tutto Andreotti • Muore Giulio Andreotti . Non tutti i gobbi festeggiano, oggi (Andrea Sambucco) • è morto andreotti, ora tocca alla speranza (Alessio Tagliento) • Giulio Andreotti è morto a 94 anni. Non era longevità, è che perfino Dio, chiamandolo a sè, aveva paura di compromettersi. (@Antonellotwitt) • E' morto Andreotti. Duncan MacLeod, ora puoi chiedere la tua ricompensa (Francesco de Collibus) • è prematuramente venuto a mancare #giulioandreottti (paolo labati) • Ma come morte naturale? non bisognava usare un paletto di frassino? (Marco Guernieri) • Andreotti si ricongiunge con Cossiga. Se Dante scrivesse la commedia ora, sarebbe tutta un OMISSIS. (Francesco de Collibus) • In suo onore, verranno osservati 60 anni di silenzi. (andrea vasumi) • Morte Andreotti. La vedova Borsellino: "Paolo vieni, ti ho portato una cosa". (Massimo Bozza) • È morto Andreotti. Il governo letta era troppo anche per lui (Teo Guadalupi) • E' morto un amico. "firmato" un amico (Massimo Bozza) • È morto Giulio Andreotti. I funerali si terranno domani, a Ustica. (Antonio Losito) • E' morto Andreotti, aveva 94 anni mai scontati. (michele de pirro) • Morto Andreotti. Ma non preoccupatevi, sta già migliorando. (Angelo Calarco) • È morto Andreotti. • E' morto Andreotti. Era prescritto. (Stefano Gorno) • La vita logora chi non ce l'ha (Massimo Pica)
  • 7. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 7 7
  • 8. 8 L’editoriale Sono successe molte cose oggi, ma il mondo si è paralizzato intorno a una morte, non dico gioiendone, ma quasi tirando un sospiro di sollievo che sputa sul re che non c’è più. Di fronte allo sberleffo Andreotti era silenzioso da vivo, rimarrà silenzioso anche oggi; costringendoci a ricordare che il silenzio è dei potenti. Lo ascoltai un giorno da Dario Fo che è dei potenti bisbigliare, per costringere il popolo al silenzio nell’ascolto e della sudditanza. Andreotti era un maestro della voce fioca, un uomo solo al comando che non si è mai unto le mani, pur sporcandosele del sangue dei suoi nemici. Andreotti era silenzioso da vivo e quel silenzio ha delle anime sulla coscienza. Andreotti sapeva dare al silenzio un suono torbido, minaccioso, violento. Ridere oggi della sua gobba è una risata che ci libera della maledizione della sua immortalità ma non gli toglie il potere che ha sempre avuto e di cui, dopo quasi 40, dovrà finalmente rispondere ad Aldo Moro.
  • 9. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 9 9
  • 11. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 1 11 • Operaio Ilva cade da ponteggio. Proprietario dello stabilimento esprime un desiderio. (Massimo Bozza) • Il governo in ritiro in una abbazia. Vogliamo fare un'ipotesi su cosa deciderà il governo sull'IMU per la Chiesa Cattolica? (Teo Guadalupi) • E' uscito un nuovo porno di Sara Tommasi. Dev'essere martedì. (Gianluca Neri) • A Andreotti, in pochi secondi, è passata tutta la nostra vita davanti. (Annalisa Arione, Teo Guadalupi, • Il premier invita i suoi ministri a ritirarsi in una abbazia. L'etta per mille. (Massimo Bozza) • Letta: lo spostamento della Biancofiore? Aveva bisogno di più luce. (Luca Klobas) • Vedrete, tra qualche anno riabiliteranno pure Andreotti: "Quando c'era lui, le autobombe arrivavano in orario". (Antonello Taurino) • Giovanardi: "Andreotti non è morto. E' solo cedimento strutturale". (Massimo Bozza) • Letta porta i ministri in abbazia per "fare spogliatoio". Io starei attento alle saponette. (Carlo Turati) • USA, Cleveland. Tre ragazze rapite da un aguzzino quand'erano adolescenti: "Ci siamo liberate approfittando della sua assenza: lui è in Italia a cambiare la costituzione". (Alessio Tagliento) • È morto Andreotti. Non verrà sepolto: verrà insabbiato. (Andrea
  • 12. 12 Gianluca Neri) • Niente diretta televisiva per il funerale di Andreotti. Paura del bestemmione, eh? (Luca Klobas) • Contrappasso: la Juve vince lo scudetto, e muore una gobba. (Francesco De Collibus) Vasumi) • Casini e Cicchitto agli esteri. Ma che poi ci restino. (Carlo Turati) • Funerali di Andreotti in forma privata. Basterà una Renault 4. (Alessio Tagliento) L’editoriale C’è una frase molto bella che ho riletto oggi, sentendola dentro, riscritta dal figlio di Carlo Dalla Chiesa. E’ la stessa frase che hanno scritto, senza scriverla, il figlio di Ambrosoli, il figlio di Pecorelli, i figli di Ustica, i figli di Moro, i figli di un decennio di sangue e misteri. In fondo, i figli di mio padre e mia madre, di tuo padre e tua madre, i figli di chi ha visto quegli anni, senza capacitarsi mai dei debiti dello stato verso ogni altro potere, occulto, poi meno occulto, poi infine trasparente per tutti, ma non per la giustizia. Andreotti è uno dei tanti cui il tempo ha dato ragione, ma solo perché il tempo regala l’oblio della prescrizione, non dell’assoluzione. A lui, come agli altri che si sono fatti beffe dell’evidenza, trincerandosi dietro omissis e impedimenti, porti delle nebbie e compromessi non dicibili, la morte ha regalato gli sberleffi della piazza. E, come ho letto altrove, lui di questi sberleffi avrebbe sorriso, perché il senso dell’umorismo non gli mancava. Lo stesso maleducato senso dell’umorismo dei potenti che gli fece rispondere, a chi gli domandava perché non fosse andato al funerale del papà di Nando Dalla Chiesa: “Perché preferisco andare ai battesimi”.
  • 13. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 3 13 8 maggio L’editoriale Oggi si chiude una fase di battute. Non sentiremo più battute come: “L’Italia si regge su tre poteri: politico, esecutivo e poi c’è Berlusconi che fa il cazzo che vuole.” Da oggi sappiamo che il legittimo impedimento non è quella formula bizzarra che si frappone tra una persona e la verità. Da oggi possiamo sperare che un conflitto di attribuzione non sia più una parentesi rosa tra le parole “4 anni" e "in galera”. Da oggi, da oggi alle 8 di sera, mentre il mondo continua a sorridere di noi, il piccolo nostro mondo un po’ è cambiato. Chi esulta, chi maledice, chi nemmeno lo sa: questa è l’Italia dei tifosi che si è svegliata alle otto di sera. Ma a me, sinceramente, pare che la giornata si chiuda con un pareggio, un bruttissimo pareggio anzi perché, se è vero che una condanna sanziona la supremazia della legge sull’arroganza del potere; il potere ha già risposto con la vittoria degli sconfitti. Un ministro della giustizia che si è battuto per banalizzare il conflitto di interessi, un sottosegretario che ha governato un porto di nebbie con la perizia di una pilotina, un presidente di Cassazione che ha indagato e assolto su Ustica e logge. Tre sconfitte che non bastano a pareggiare la normalità di una giustizia uguale per tutti.Ma io sono contento ugualmente che Berlusconi sia stato condannato. Perché, come ha ululato il condannato: “Con una sentenza che mi vuole condannare a 4 anni di carcere con l’interdizione dai pubblici uffici si verifica un attacco ai miei diritti politici". E’ vero, signore, e questo attacco finalmente si chiama 'LEGGE'.
  • 14. 14 • Su tutti i campi di Serie A un minuto di omertà per Andreotti. (Pedrini Cantastori • Buttare giù una torre con una nave è come dare dei dilettanti ai terroristi dell’11 settembre. (Stefano Gorno, Gnomiz) • Amato: “Oggi i politici si formano su Twitter”. Berlusconi: “Macché: io consiglio Youporn”. (Massimo Bozza) • Berlusconi vede nero. Prima, al massimo, mulatto. (Andrea Vasumi) • Formigoni presidente della commissione agricoltura. Porcobio. (Paolo Labati) • Genova: nave abbatte torre. E’ scacco matto. (Carlo Turati) • Cercasi segretario di partito per il PD: si a perditempo e fancazzisti. (Luca Klobas) • Amanda ha paura a tornare in italia. Anche l’Italia ha paura che torni Amanda. (Rita Pelusio) • Alex ferguson lascia il Manchester United esattamente dove lo aveva trovato. A Manchester. (Massimo Pica)
  • 15. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 5 15 • 9 maggio • Grillo: "In un altro paese, Berlusconi sarebbe in galera" No: in un altro paese, Berlusconi non sarebbe diventato Berlusconi. (Andrea Vasumi) • Grillo: "In un altro paese, Berlusconi sarebbe in galera." Va bene, allora portiamocelo, in quel paese. (Carlo Turati) • Magnini ha rivisto una sua ex che non rivedeva da anni: una medaglia. (Francesco De Collibus) • Fabio Volo diventerà padre. Speriamo che almeno questo lo abbia fatto lui. (Massimo Pica) • Fabio Volo diventerà padre. Speriamo che almeno questo lo abbia fatto lui. (Massimo Pica) • Filippo Magnini: spunta il cugino. Ora sappiamo cosa fa Federica Pellegrini quando non si allena. (Antonio Galuzzi) • • Napolitano e Letta in via Caetani per l’omaggio a Moro, a 35 anni dalla morte:Letta – Era qui la Renault 4 col corpo di Moro? Napolitano – Sì. Letta – Che culo a trovare parcheggio, eh? (Alessio Tagliento • Il regista Zhang Yimou rischia una multa perchè ha sette figli. In Cina possono condannarti, quando sono in troppi a chiamarti papi. (Franco Bocchio, Gnomiz) • Ad attendere Berlusconi un posto buio e umido. E stavolta non è la figa. (Stefano Gorno, Gnomiz) • Chioggia : si rompe il cazzo mentre scopa. La gente non è mai contenta. (Massimo Pica) • Mentana: troppe offese su twitter: e tutte da parte di mia moglie. (Luca Klobas) • Missoni. Domani indossate maglioni ridicoli. È il modo migliore per ricordarlo. (Massimo Pica) • Nuovo lutto nel mondo della moda: Roberto Cavalli sta benissimo. (Massimo Bozza) • Missoni. Domani indossate maglioni ridicoli. È il modo migliore per ricordarlo. (Massimo Pica) • E' morto Ottavio Missoni. Ora il problema è vestirlo di nero. (Francesco De Collibus)
  • 16. 16
  • 17. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 7 17 10 maggio L’editoriale Oggi, volevo scrivere senza mezzi termini per chi nella sua lingua non conosce mezze parole. Avrei voluto scrivere che hai avuto un’occasione per parlare e hai scelto di urlare. Che ogni volta che ti accorgi che il tuo pensiero è solo proporzionale ai tuoi decibel, urli più forte. Avrei voluto farti sapere che da adesso in poi, per ogni volta che mi dirai “Pezzo di merda”, ti risponderò “Pezzo di merda”. Che ogni volta che mi circonderai di vaffanculo, ti abbraccerò di vaffanculo, ti coccolerò di vaffanculo, ti soffocherò di vaffanculo. Sarò il tuo amante di vaffanculo così presente, così attento che alla fine rimpiangerai di non essere stato solo un pezzo di merda. Volevo scrivere che non ti calpesterò mai, perché calpestarti non mi porterà alcuna fortuna; che non ti ascolterò mai, perché ho orecchie troppo delicate per i tuoi cori da prefica; che eon ti seguirò, non ti guarderò, non avrai mai né me, né la mia gente, né la mia diaria, nè le mie caramelle e che né l’una né le altre ti farò contare. Questo, più o meno, avrei voluto scrivere. Ma poi ho pensato alla naturalezza con cui Letta abbraccia Alfano, alla normalità con cui Monti vota Palma, con cui si irride la giustizia e la si insulta. Ho pensato a quanto sia avvilente un governo laico che si denuda nello spogliatoio di un’abbazia. Ho pensato a quanto veramente cittadini siano i tuoi cittadini, anche quelli che fanno di tutti per farsi detestare dai cittadini qui fuori; e quanto poco onorevoli i loro onorevoli. E ho capito che certa rabbia ce l’ho dentro anch’io. Non credo tu abbia ragione e non credo che insultando riotterrai l’attenzione che hai perso; non credo che tu sia nel giusto a mischiare nei tuoi insulti i tuoi cittadini con 4 spicci in tasca e gente che in un qualunque altro paese democratico sarebbe in galera. Cerca solo di ricordare che facendo così le chiavi di quella galera rischi di buttarle via anche tu. Ma con il potere marcio che giorno dopo giorno ti sta digerendo, fuori, non dentro quella cella. • Grillo: "Letta di professione fa il nipote di suo zio", cosa normale in un paese dove molti di professione fanno i figli di puttana (Carlo Turati) • Fuga di Ammoniaca sulla stazione spaziale: gli astronauti escono con le pattine (De Collibus) • Cercasi giovane segretario che traghetti il Pd verso il rinnovamento. I nomi in lizza sono Roberto Speranza, 34 anni, Justin Bieber, 19 anni e la 1. Torre di Genova, pochi istanti prima: " 'scolta, la scala quaranta ha poche regole essenziali. Per esempio, se ti entra il jolly rosso puoi sostituirlo a qualunque carta, se ti entra il jolly nero..." (Carlo Turati) 2. La Finocchiaro usa la scorta per farsi imbustare la spesa. Berlusconi: "Vergogna! Io quando compro i senatori me li insacchetto da solo" (Massimo Bozza)
  • 18. 18 Peppa Pig, 8. (Alessio Tagliento) • Dopo 4 tappe si ritira il primo ciclista cinese al giro: come al solito, costano poco, ma durano un cazzo (Carlo Turati) • Sabato il pdl in piazza a sostegno di Berlusconi: è bello vedere che i giovani hanno ancora degli ideali...(Teo Guadalupi) 3. Letta: "In abbazia per conoscerci". Ma lo vedi che nemmeno tu sai chi cazzo c'è in 'sto governo? (Carlo Turati) 4. Grillo: "Letta? Fa il nipote di professione!" Beh, dopo Ruby, è un lavoro che rende...(Andrea Vasumi)
  • 19. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 1 9 19 11 maggio • Epifani traghetterà il PD. Verso nuovi entusiasmanti scogli. (Francesco De Collibus) • A Venezia la domenica a piedi finisce sempre con qualcuno che annega. (Daniele Ceva) • Il Pdl lancia la campagna "Tutti con Silvio". Pessimo modo per combattere il sovraffollamento delle carceri. (Andrea Vasumi) • Brescia, sabato Berlusconi parteciperà alla manifestazione Pdl in Piazza Duomo. E' vietato portarsi i Duomi da casa. (Massimo Bozza) • Torna al cinema il famoso film "la casa". Gli incassi varieranno se verrà contata come prima o come seconda. (Marco Guernieri) • Ottavio Missoni non è morto! Si è infeltrito. (Andrea Vasumi • Vela, morte atroce per Simpson: la ventiquattresima stagione. (Francesco De Collibus) • Fu quando mi regalarono un maglione con tre maniche che finalmente capii il significato de "...la sinistra che avanza". (Luca Klobas) • Gli scienziati hanno creato un maiale geneticamente modificato: attualmente è sotto processo in almeno 4 tribunali. (Carlo Turati)
  • 20. 20 Berlusconi su Grillo: "La presenza di questo signore in politica è un anomalia spero che possa essere un fenomeno che si chiude". Grillo su Berlusconi: "La presenza di questo signore in politica è un anomalia spero che possa essere un fenomeno che si chiude" Idea: perché non vi togliete entrambi dal cazzo? (Carlo Turati)
  • 21. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 2 1 21 L’editoriale Strana settimana di normalità italiana, questa, sospesa tra due morti: Andreotti di lunedì, la decenza della democrazia di sabato. Due funerali, in un periodo di lutti. Uno così normale da stupire nella sua ovvietà, l’altro tanto ovvio da stupire nella sua normalità. Si può morire a 94 anni, una volta sola e per sempre, o ogni giorno con monotona ripetitività. Quella di oggi, a Brescia, è una nenia che ascoltiamo da 19 anni, la dimostrazione che si può vivere in un ossimoro permanente: potere e lamento di impotenza, conditi in un’unica grande insalata di impunità. Dice Epifani: “Chi è li mette una mina” e non ha tutti i torti, perché sono solo duecento metri e 39 anni a separare i due volti di questo ossimoro: una piazza piena di comparse dista solo 200 metri e 15.135 giorni da una piazza calda di cadaveri. Questo è Brescia oggi, un porto delle nebbie, dove la memoria è costretta a prescrivere i ricordi. Un sabato molto italiano, insomma, dove le forze dell’ordine dividono la rabbia dalla presa per il culo. Un fine settimana molto normale in cui il confine tra monito, rabbia e desiderata e nei verbi che decideremo di usare attorno a una mina. Da una metafora guerrigliera, “Chi oggi è lì mette una mina” a una che ribolle in molte pance deluse, ma stanche: “Chi è lì oggi, per favore, quella mina la disinneschi, una volta per tutte”. Per favore. • E' ufficiale, a Brescia le manifestazioni saranno 2: "Io sto con Silvio" e "Io sono stata con Silvio" (Carlo Turati) Brescia, manifestazione anti PM. • Epifani: 'Chi oggi è lì mette una mina'. No, chi oggi è lì metta una mina (Stefano Gorno) • Brescia, manifestazione del Pdl piena zeppa di comparse. Come la dirigenza del Pd (Massimo Bozza) • Manifestazione Pdl di Brescia, italiani pagati 10 euro per fare le comparse. • Certi lavori gli extracomunitari non li vogliono più fare (Massimo Bozza) • Berlusconi vuole i processi a Brescia e fa le manifestazioni a Brescia. Come riuscire a far stare sul cazzo una bella città...(Teo Guadalupi) • Tragedia a Genova, tragedia a Milano, tragedia a Napoli-ma il TG1 delle 13 decide di aprire con la cronaca nera: "Roma: al via l'assemblea del PD" (Enrico Veronica) • Ghanese impazzisce con il piccone e fa due vittime: un italiano di 40 anni e lo ius soli (Francesco De Collibus) • Il PDL scende in piazza. Molti celerini si sono offerti volontari (Teo Guadalupi) • Il PDL scende in piazza e manifesta...inferiorità (Andrea Vasumi)
  • 22. 22 QUELLE IENE DELLE DONNE Alessandra Faiella La misoginia sta tornando di moda: alle Iene, un tempo programma "progressista" e politicamente corretto, nella puntata del 5 maggio, un' associazione di padri separati accusa le ex mogli delle peggiori nefandezze, prima fra tutte quella di ridurli sul lastrico (anche se la Caritas attesta che le vittime della povertà sono soprattutto donne single e uomini sì, ma extracomunitari). I padri separati, alle Iene, negano tutte le statistiche sulle molestie pedofile, da parte dei padri separati, e sulle violenze contro le ex mogli. Tutto falso, tutte menzogne suggerite all'Istat dal club delle prime mogli. La generalizzazione contro tutte le ex, e di conseguenza contro tutto il genere femminile è evidente, l'odio misogino è palpabile. Del resto, adesso Le Iene è presentato da Teo Mammuccari, conduttore da sempre simpatico come un avviso di sfratto, noto per la sua solidarietà con il genere femminile: le ragazze seminude che posizionava sotto tavoli di vetro, già pronte in posizione "fellatio", ne sono state fulgido esempio. Che esistano ex mogli perfide e vampire succhiatrici di sangue siamo tutti d'accordo. Io non ne conosco, ma sicuramente esistono. Io conosco una valanga di ex mogli disperate che non ricevono un euro dal loro ex marito, ex marito quasi sempre più ricco di loro, che spesso intraprende lotte all'ultimo sangue a suon di avvocati. Nonostante questo, cioè il fatto che io non ne conosca,sono certa che esistano ex mogli stronze. Che le ingiustizie, o meglio i reati, ai danni delle ex mogli siano un falso, questo invece non lo credo. L'odio misogino è di moda. Non solo alle Iene. Qualcuno, in Italia, sta arrivando a negare che la violenza contro le donne sia un'esagerazione, forse anche una menzogna. I dati Istat parlano chiaro, un femminicidio ogni tre giorni in Italia. Ma sono tutte balle, si sa, anche l'olocausto non è mai esistito, è un delirio inventato dalle sette ebraiche assetate di potere. In questi giorni è accaduto anche che su Amazon, dopo le proteste, hanno ritirato dal commercio un manichino-zombie, con fattezze femminili. Bisogna puntualizzare che sono in catalogo anche zombie maschi, solo che questi sembrano davvero dei "non -morti" con tanto di facce cadaveriche che sembrano Dario Argento un po' meno impressionante. Invece i manichini donna sono molto più realistici e somiglianti a donne vere con tanto di capelli fluenti e seno prosperoso. Bene, ma che cosa se ne fa uno di questo manichino? Perché qualcuno lo compra? Semplice: per sparargli addosso e quando gli spari il fantoccio sanguina. Guarda a caso il manichino -donna, viene subìto soprannominato "The ex". Fantastico! "Beh - ha obiettato qualcuno - ma all'origine non si chiamava "The ex", era solo un manichino su cui sparare". Ma certo che c'è di male? Alla mattina quando non sai che cazzo fare ti alzi e scarichi la tua Uzi su un manichino femmina così realistico che si mette a sanguinare. Se poi ti immagini che sia la tua ex, lo sfogo è completo. Tutto normale, che c'è di strano? La misogina impazza, le femministe hanno rotto le palle, e con loro tutto il genere femminile, che tornino nel tinello dedite al culto del Fornet. Le donne stressano, troppa libertà le sta rovinando, adesso si permettono anche di guadagnare più dei mariti e pure di lasciarli quando non li amano più. Vergogna! Se poi qualcuno per vendetta spara a un manichino è il minimo, e se spara alla ex in carne ed ossa, beh, il passo è breve. Le donne provocano, e se qualcuno le fa fuori, si vede che se lo meritano cazzo! Alcuni uomini, pochini a dire il vero, cominciano ad interrogarsi se non ci sia qualche seme di psicopatologia nel genere maschile. Gli altri tacciono, continuando tranquilli a tagliarsi le unghie dei piedi col tronchesino davanti alla tv, sfregiando con i monconi di unghia volanti, le piante del salotto. Se in Italia, venisse ucciso un maschio ogni tre giorni, se un uomo su tre tra i 16 e i 70 anni fosse stato vittima nella sua vita dell'aggressione di una donna, se sei milioni 743 mila uomini avessero subito violenza fisica e sessuale da parte di donne, come dicono gli ultimi dati Istat (a proposito del genere femminile ovviamente), se quasi 700 mila uomini,
  • 23. LA SETTIMANA KOTIOMKIN 1 – 5.05/11.05.2013 2 3 23 avessero subito violenze ripetute dalla partner e nel 62,4% dei casi i figli avessero assistito a uno o piu' episodi di violenza; se, continuamente, gli uomini fossero vittime di molestie, stalking, palpeggi vari, se tutto questo fosse per assurdo la condizione maschile in Italia, succederebbe il finimondo. Giornali, tv pubbliche e private, riviste, blog e social network, tutti urlerebbero (giustamente) allo scandalo. Bruno Vespa avrebbe erezioni continue come non gli capita dai tempi di Cogne, persino il Papa scenderebbe in piazza con la kefiah (non so perché ma me o vedo così). Le donne stesse si martirizzerebbero, anche quelle innocenti espierebbero i loro sensi di colpa con un surplus di lavori domestici, si prenderebbero a schiaffi da sole, andrebbero in massa a messa o a fare terapia di gruppo, infine si darebbero allo shopping compulsivo, ma quello già lo fanno. Se….. Invece la questione continua a riguardare la violenza di massa sulle donne da parte di uomini, una violenza di massa di segno opposto non esiste. Eppure di fronte a tutto ciò, gli uomini, anche quelli sani, anche quelli non violenti dormono.Gli altri, i malati, se si svegliano è anche peggio. E di fronte a tutto ciò io continuo ancora a sentire questa frase: "Sì, ma le donne usano la violenza verbale". Verissimo. Infatti mi associo anch'io: "Ma vaffanculo!" ALESSANDRA FAIELLA per @Kotiomkin (12.05.2013)