2. DEFINIZIONEDEFINIZIONE
La neuropsicologia è probabilmente il settoreLa neuropsicologia è probabilmente il settore
della psicologia che dalla metà degli anni ‘70 hadella psicologia che dalla metà degli anni ‘70 ha
vissuto la crescita più rapida (la crezione dellavissuto la crescita più rapida (la crezione della
International Neuropsychological SocietyInternational Neuropsychological Society è delè del
1967).1967).
Generalmente si definisce neuropsicologia loGeneralmente si definisce neuropsicologia lo
studio delle relazioni cervello-comportamento, estudio delle relazioni cervello-comportamento, e
più in particolare lo studio di temi classici dellapiù in particolare lo studio di temi classici della
psicologia (attenzione, percezione,psicologia (attenzione, percezione,
apprendimento, cognizione, personalità,apprendimento, cognizione, personalità,
psicopatologia).psicopatologia).
3. LA NEUROPSICOLOGIA CLINICALA NEUROPSICOLOGIA CLINICA
La neuropsicologia clinica è stata invece definita
come l’applicazione dei principi dell’ assessment
e dell’ intervento basati sullo studio scientifico del
comportamento umano nel corso della vita e le
sue correlazioni con il funzionamento normale e
patologico del sistema nervoso centrale (Hannay
et al, 1998, p. 161). In particolare vengono
esaminati pazienti per diagnosticare e migliorare
le funzioni in cui c’è stata una lesione, problemi
vascolari o tumori cerebrali.
4. LE TECNICHELE TECNICHE
Le tecniche utilizzate in neuropsicologia sono quelle della
psicologia sperimentale (misure elettrofisiologiche quali:
elettroencelografia (EEG);
Potenziali Evocati Visivi (PEV);
Potenziali Evocati Motori (MEP).
A queste si sono affiancate le più recenti e sofisticate tecniche
di neuroimaging:
Risonanza magnetica (MRI);
Tomografia a Risonanza Magnetica (RMT)
neuroimaging funzionale che includono:
Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI);
Tomografia ad Emissione di Positroni (PET);
Spettroscopia ad Infrarossi (SPECT).
5. LE TECNICHELE TECNICHE
fMRI, PET e SPECT restituiscono immaginifMRI, PET e SPECT restituiscono immagini
indirette dell’attività neuronale;indirette dell’attività neuronale;
l’Elettroencefalogramma Multicanalel’Elettroencefalogramma Multicanale
(EEGm) e la Magnetoencefalografia (MEG)(EEGm) e la Magnetoencefalografia (MEG)
registrano invece l’attività neuronaleregistrano invece l’attività neuronale
diretta sotto forma di radiazionediretta sotto forma di radiazione
magnetica.magnetica.
6. Questi strumenti in generale permettonoQuesti strumenti in generale permettono
di ottenere una rappresentazionedi ottenere una rappresentazione
dell’attivazione di aree specifiche deldell’attivazione di aree specifiche del
cervello durante l’esecuzione dicervello durante l’esecuzione di
determinati compitideterminati compiti
7. TEST NEUROPSICOLOGICITEST NEUROPSICOLOGICI
Per quanto riguarda la costruzione dei
test la neuropsicologia utilizza le tecniche
psicometriche classiche e principalmente
vengono utilizzati strumenti per la misura
di abilità cognitive al fine di ottenere
informazioni relative alla relazione
cervello-comportamento mentre più
raramente vengono utilizzati test di
personalità.
8. TEST NEUROPSICOLOGICITEST NEUROPSICOLOGICI
.. Dato che la neuropsicologia è una
disciplina piuttosto recente gli strumenti
utilizzati dai neuropsicologi per lo più non
sono stati originariamente costruiti per la
valutazione del danno cerebrale (ad
esempio le scale Wechsler).
9. TEST NEUROPSICOLOGICITEST NEUROPSICOLOGICI
In ogni caso le proprietà richieste agliIn ogni caso le proprietà richieste agli
strumenti dal neuropsicologo attualmentestrumenti dal neuropsicologo attualmente
sono validità, attendibilità, sensibilità nelsono validità, attendibilità, sensibilità nel
riuscire a predire il danno cerebrale, la suariuscire a predire il danno cerebrale, la sua
localizzazione, l’eziologia e la gravità elocalizzazione, l’eziologia e la gravità e
infine la capacità discriminante fra lainfine la capacità discriminante fra la
normale attività e la presenza di un dannonormale attività e la presenza di un danno
cerebrale sia nella ricerca che nei settingcerebrale sia nella ricerca che nei setting
clinici. Tali strumenti dovrebbero inoltreclinici. Tali strumenti dovrebbero inoltre
poter essere utilizzati insieme alle piùpoter essere utilizzati insieme alle più
recenti tecniche direcenti tecniche di neuroimagingneuroimaging..
10. TEST NEUROPSICTEST NEUROPSICOLOGICI
La valutazione neuropsicologica richiede
una serie di pre-requisiti che dovrebbe
includere un lungo training formativo in
neuroanatomia e neuropatologia.
Numerose pubblicazioni sono disponibili in
lingua inglese (Lezak, 1995) e in lingua
italiana (Umiltà, 1999; Ladavas e Berti,
2002) mentre le riviste internazionali
permettono l’approfondimento dei recenti
sviluppi della neuropsicologia.
13. TEST NEUROPSICTEST NEUROPSICOLOGICI
Nessun test NP è una misura precisa di una
specifica funzione o di specifici processi cognitivi
Ogni test NP attiva molte abilità cognitive
Non è quidi possibile misurare una funzione
cognitiva somministrando un solo test
L’individuazione di un deficit cognitivo deve
avvenire sempre mediante l’analisi
multidimensionale delle prestazioni ad una batteria
di test
La batteria di test deve essere “costruita” sullo
specifico soggetto in esame
14. TEST NEUROPSICTEST NEUROPSICOLOGICI
Problemi di concentrazione
Nervosismo
Confusione
Ridotta efficienza nelle attività quotidiane
Problemi di memoria
Intorpidimento
Depressione
…
Alterazioni del linguaggio
Alterazione della localizzazione
corporea
Alterazione delle prassie
Alterazione delle gnosie
…
16. ORIENTAMENTO
Capacità di esprimere correttamente leCapacità di esprimere correttamente le
proprie coordinate essenziali in relazioneproprie coordinate essenziali in relazione
al tempo, allo spazio, alla propria identitàal tempo, allo spazio, alla propria identità
personale e al contesto familiarepersonale e al contesto familiare
Test di orientamento temporale di BentonTest di orientamento temporale di Benton
Sezione orientamenti della batteria MODASezione orientamenti della batteria MODA
17. ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE
Capacità di assegnare, distribuire e mantenere
le risorse cognitive disponibili in funzione del
compito da svolgere. Si distinguono
componenti di: allerta, attenzione
selettiva,attenzione sostenuta, attenzione
divisa, vigilanza.
Test delle Matrici Attentive
Trail Making A e B
Tempi di reazione semplici e complessi
Sub test Associazione simboli-numeri delle
scale Wechsler
18. MEMORIA A BREVE TERMINE
Capacità di ritenere fedelmente gli stimoli
percepiti per brevi periodi di tempo. E’ un
deposito temporaneo a capacità limitata.
Si distinguono le componenti verbale e spaziale
Span verbaleSpan verbale
Span spazialeSpan spaziale
Sub test memoria di cifre della scalaSub test memoria di cifre della scala
WechslerWechsler
Curva di posizione seriale (Curva di posizione seriale (Recency
Effect))
19. MEMORIA A LUNGO TERMINE
Capacità di ritenere in modo stabile gli aspetti salienti degli stimoliCapacità di ritenere in modo stabile gli aspetti salienti degli stimoli
percepiti. E’ un deposito permanente a capacità virtualmente illimitata.percepiti. E’ un deposito permanente a capacità virtualmente illimitata.
Verbale
Apprendimento super (supra)-span
verbale (Buscke-Fuld)
Curva di posizione seriale (primacy
effects)
Test di memoria di prosa
(raccontino di Babcok)
15 parole di REY
Apprendimento di coppie di parole
memoria episodica (eventi dotati di specifiche connotazioni
spaziali e temporali)
memoria semantica (significato delle parole)
memoria procedurale (abilità e abitudini apprese)
Spaziale
Apprendimento super-span
spaziale
Figura complessa di REY
Benton VisualRetention
Test
20. PERCEZIONE
Processo attivo di elaborazione, integrazione edProcesso attivo di elaborazione, integrazione ed
interpretazione degli stimoli sensoriali.interpretazione degli stimoli sensoriali.
Si distinguono componenti principali di percezione uditiva,Si distinguono componenti principali di percezione uditiva,
tattile, visiva ed ulteriori sottocomponenti più specializzatetattile, visiva ed ulteriori sottocomponenti più specializzate
(es. percezione per i volti, colori, rapporti spaziali, etc.)(es. percezione per i volti, colori, rapporti spaziali, etc.)
Test di Discriminazione di Forme visive di Benton
Test di Riconoscimento di volti di Benton
Test di giudizio di Orientamento di Linee di Benton
Street Completion Test
Tactile Form Perception Test
Tactual Sensitivity Screen
Seashore Rhythm Test
21. RAGIONAMENTORAGIONAMENTO
L’insieme delle operazioni mentali che mettono in relazione
due o più unità elementari.
Si distinguono componenti di calcolo, confronto, giudizio,
formazione di concetti, astrazione, generalizzazione,
soluzione di problemi, ecc.
Giudizi verbaliGiudizi verbali
Giudizi aritmeticiGiudizi aritmetici
Sub test analogie, ragionamento aritmetico,Sub test analogie, ragionamento aritmetico,
comprensione della scala Wechslercomprensione della scala Wechsler
Completamento figure e riordinamento storie dellaCompletamento figure e riordinamento storie della
scala Wechslerscala Wechsler
22. LINGUAGGIO
Capacità di manipolare simboli linguistici.
Si distinguono:
Comprensione verbale
Espressione orale
Lettura
Scrittura
Comprensione del linguaggio scritto
Denominazione
Ripetizione
Test di linguaggio di Milano
AAT
Test dei gettoni
Sub test vocabolario della scala Wechsler
Fluenza verbale fonemica e semantica
Costruzione di frasi
23. ABILITÀ COSTRUTTIVA
Capacità di pianificare e realizzare prodott dotati
di rapporti spaziali complessi
Copia di disegni
Sub test disegno con cubi e ricostruzione di figure
delle scale Wechsler
Test di ricomposizione di frammenti
24. FUNZIONI ESECUTIVE
Abilità di livello gerarchico più elevato.
Permettono il controllo volontario sull’ambiente e sui
comportamenti necessari per gestire le variazioni
che in esso si verificano in funzione di uno scopo.
La capacità di decidere se e come impegnarsi in una certa azione.La capacità di decidere se e come impegnarsi in una certa azione.
Stabilire obbiettivi e scopiStabilire obbiettivi e scopi
Capacità di pianificare di controllare ,di correggere l’azione inCapacità di pianificare di controllare ,di correggere l’azione in
corsocorso
Ideazione, iniziativa, inibizione, flessibilità dell’organizzazione,Ideazione, iniziativa, inibizione, flessibilità dell’organizzazione,
consapevolezza del sèconsapevolezza del sè
25. FUNZIONI ESECUTIVE
Sono capacità cognitive coscienti, strategiche e
finalistiche che controllano,integrano, organizzano
e mantengono attive le funzioni corticali superiori
necessarie per l’orchestrazione di idee, movimenti
ed azioni in comportamenti finalistici,di fronte a
distrattori sia esterni che interni (Royall 94).
Elias e Treland(2000) includono nelle ECF laElias e Treland(2000) includono nelle ECF la
capacità di tener vivide tutte le informazionicapacità di tener vivide tutte le informazioni
importanti per un compito e di manipolarleimportanti per un compito e di manipolarle
(esecutore centrale della memoria di lavoro) e il(esecutore centrale della memoria di lavoro) e il
ricordare di ricordare (memoria prospettica).ricordare di ricordare (memoria prospettica).
27. INTELLIGENZA GENERALE
E’ il risultato dell’utilizzo efficace delle diverseE’ il risultato dell’utilizzo efficace delle diverse
funzioni cognitive specializzate che di solito sifunzioni cognitive specializzate che di solito si
riflette in un vantaggio adattivo.riflette in un vantaggio adattivo.
Scale di intelligenza Wechsler
(WPPSI;WISC-III;WAIS-R)
29. TEST BREVI E BATTERIE
NEUROPSICOLOGICHE
MMSE (Folstein et al.1975-Mearso et al.1993)
MODA (Milan Overall dementia Assessment-Brarzelli 1997)
Luria-Nebraska Neuropsychological Battery Christensen,
1975)
Halstead-Reitan Battery
Mental Deterioration Battery (Caltagirone et al.1993)
Batteria per la valutazione NPS ( Splinner-Tognoni 1997)
…
30. MISURA DELL’ANSIA E DEL
DISTURBO DELL’UMORE
Hamilton Anxiety Rating Scale
STAI
Hamilton Depression Rating Scale
Beck Depression Inventory II
Zung Depression Rating Scale
..
31. I soggetti con livello culturale molto basso sonoI soggetti con livello culturale molto basso sono
scarsamente accessibili ad una valutazionescarsamente accessibili ad una valutazione
estesa del funzionamento cognitivo. Si puòestesa del funzionamento cognitivo. Si può
peròapplicare il MMSE o la Clinical Dementiaperòapplicare il MMSE o la Clinical Dementia
Rating di MorrisRating di Morris
32. L’interpretazione non va mai eseguita testL’interpretazione non va mai eseguita test
dopo test ma deve scaturire da unadopo test ma deve scaturire da una
visione di insieme di tutti i risultativisione di insieme di tutti i risultati
33. DIAGNOSI
Diagnosi descrittiva: illustra il complesso di segni e sintomi
Diagnosi di sede: ipotizza l’area cerebrale associata
ai sintomi osservati
Diagnosi funzionale: identifica i meccanismi originari del
processo cognitivo che sono rimasti danneggiati
Diagnosi differenziale: caratterizza una sindrome con
riferimento alla malattia neurologica di base
Determinazione capacità residue: unifica i primi tre livelli
diagnostici per impostare gli interventi di riabilitazione
cognitiva