3. LABORATORIO DI
DIDATTICA DELLA MATEMATICA
ARGOMENTI DELLA PRIMA GIORNATA
1.
I RIFERIMENTI TEORICI
2.
GLI OBIETTIVI DEL LABORATORIO
3.
SE FACCIO, CAPISCO!
5. DALLA TEORIA…
LE INDICAZIONI NAZIONALI
DAL CAMPO D’ESPERIENZA “LA CONOSCENZA DEL MONDO”
I bambini esplorano continuamente la realtà, e imparano a riflettere sulle proprie
esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri,
pongono così le basi per la successiva elaborazione di concetti scientifici e
matematici.
La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi
su storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare
a trovare risposte guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire
come e quando succedono, intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti
dei cambiamenti.
I bambini imparano a fare domande, a dare e a chiedere spiegazioni, a lasciarsi
convincere dai i punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro idee non
risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più
strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso
di simboli per rappresentare significati.
6. OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI
I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso
attività concrete che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà.
Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono la durata e la
velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea di
contemporaneità.
Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini
individuano qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura
e sanno assemblarli in varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà
individuate, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni.
Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e meccanismi che fanno
parte della loro esperienza, cercando di capire anche quello che non si vede
direttamente.
7. NUMERO E SPAZIO
La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni
giorno; poi, ragionando sulle quantità e sulla numerosità, i bambini costruiscono le
prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i
gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere: si avviano così alla conoscenza del
numero e alla struttura delle prime operazioni.
Suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura.
Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con
simboli semplici i risultati delle loro esperienze.
Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i percorsi più idonei per
raggiungere una meta scoprendo concetti geometrici come quelli di direzione e di
angolo; sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le forme
geometriche e individuandone le proprietà.
8. DALLA TEORIA…
IL PENSIERO MATEMATICO E I BAMBINI
• i bambini amano indagare e scoprire, e il processo della scoperta è per loro fonte di
soddisfazioni
• un bambino piccolo è capace di cavarsela in situazioni di problem solving
• la matematica ha un linguaggio particolare che fornisce ai bambini un metodo ed un
linguaggio
• per aiutare un bambino a comprendere il linguaggio della matematica occorre usare il
suo linguaggio, le sue esperienze, i suoi giochi, gli oggetti di uso quotidiano, le forme
della natura
9. DALLA TEORIA…
LA PROTOMATEMATICA
Nella scuola dell’infanzia si dovrebbe parlare di PROTOMATEMATICA.
Il termine significa letteralmente prima matematica e vuole sottolineare che le attività
che si svolgono in questo tipo scuola sono le prime in ordine di tempo, ma non per questo
sono le meno importanti.
L’espressione protomatematica impedisce di pensare ad attività che anticipino la scuola
primaria.
Occorre far compiere esperienze che contribuiscano a sviluppare capacità di pensiero: in
questo senso la protomatematica ha un suo senso e un suo spazio.
10. DALLA TEORIA…
LA PROTOMATEMATICA
E’ importante accostare i bambini alla matematica attraverso l’uso di esperienze
concrete, di problem solving, di laboratori e spazi adibiti alla sperimentazione.
La matematica deve essere matematica viva perché parla di oggetti, fatti, avvenimenti
concreti nel tempo e nello spazio.
La matematica è una componente essenziale della formazione della personalità, non è un
insieme di regole da imparare a memoria, ma piuttosto un modo di pensare.
11. DALLA TEORIA…
UNA MATEMATICA VIVA
Per imparare a pensare occorre fare matematica viva.
La matematica viva è una matematica bella che possono imparare anche i bambini se
vivono una matematica che risveglia, fortifica il desiderio di ampliare le proprie
conoscenze, di assumere su di sé il piacere della sfida, della ricerca di soluzioni, della
voglia di mettersi in gioco.
E’ importante far sperimentare ai bambini che la matematica può essere fantasia e
creatività, che si può fare matematica e imparare cose interessanti anche giocando.
12. DALLA TEORIA…
UNA MATEMATICA REALE
Nella scuola non c’è vera matematica se le nozioni non ci portano però a determinate
operazioni, quindi possiamo dire che nel corso della scuola dell’infanzia si incontrano:
• problemi che introducono il bambino al simbolo (danza, canzone, ricetta, indicazioni);
• problemi di logica (regole inventate, giochi in scatola);
• problemi di classificazione (collezioni di oggetti, caratteristiche uguali/diverse, insiemi);
• problemi di relazioni;
• problemi di corrispondenza di termini ed oggetti;
• problemi di strutturazione dello spazio (classe, scuola, giardino, strada di casa);
• problemi di alternanza e ritmo;
• problemi di strutturazione del tempo (il calendario, l’orologio).
13. DALLA TEORIA…
IL GIOCO DELLA MATEMATICA
La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di
apprendimenti riflessivi che integra le differenti forme del fare, del sentire, del
pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del
conferire senso.
Richiede flessibilità ed adattabilità alle situazioni, adozione di interazioni sociali
cooperative, giocosità ludica, volontà di partecipazione e di comunicazione significative,
intraprendenza progettuale e operativa.
L’esperienza, l’esplorazione e la ricerca diretta, assumono un ruolo di rilievo ma devono
essere inserite in un contesto di apprendimento cooperativo e motivante.
14. DALLA TEORIA…
…L’INTELLIGENZA MATEMATICA
MATEMATICA REALE
MATEMATICA INNATA
SCIENZA COGNITIVA:
METACOGNIZIONE
INTELLIGENZA
MATEMATICA
DA 0 A 6
COSTRUTTIVISMO: SE
FACCIO, CAPISCO
COOPERATIVE LEARNING
GIOCO DELLA MATEMATICA
INFORMATICA DELLA MENTE
16. DALLA TEORIA…
OBIETTIVI DEL LABORATORIO
• Sperimentare attivita’ di protomatematica
• Utilizzare il computer come mezzo ludico
• Sviluppare un approccio scientifico – sperimentale
• Sviluppare fantasia e creativita’
• Collaborare con i propri compagni
• Creare sapere condiviso