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IIS – Alessandrini – Vittuone
2015/2016
Incontro N.3
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• Nel laboratorio l’insegnante predispone contesti
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laboratorio #1
• Personalizzazione. Innanzitutto la personalizzazione
degli obiettivi formativi sulla base delle esigenze
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interessi, delle motivazioni e delle predilezioni dei
singoli alunni.
• Operatività. Nei laboratori si attuano i principi
metodologico-didattici del learning by doing
(apprendere attraverso il fare, è il modello
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solving e del cooperative learning.
Caratteristiche epistemologiche del
laboratorio #2
• Prima di essere “ambiente”, il laboratorio è uno “spazio
mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire
con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.
• L'attività proposta, nel laboratorio formativo, si deve prestare
ad una manipolazione concreta. Un’attività puramente
verbale, senza il passaggio al trattamento reale, non è
sufficiente.
• L'attività non deve avere una soluzione unica. Il laboratorio
non è il luogo dell'esercitazione meccanica, dei passi obbligati.
Lo “spazio mentale attrezzato” richiede non una risposta
giusta, un'unica soluzione, ma più risposte e più soluzioni, tutte
a vario titolo plausibili.
Caratteristiche epistemologiche del
laboratorio #3
• Le attività devono possedere valenze metaforiche
(come-così) Operare in laboratorio significa fare
riferimento (ripensare) ad esperienze lontane ed
eterogenee, e contemporaneamente costruire, su quel
pensiero, nuove esperienze.
• Come quella volta così oggi …
• Le attività devono coinvolgere il rapporto che ciascuno
ha con il sapere, il laboratorio supera la perenne
divisione tra teoria e pratica, tra principi e applicazioni,
individuando il sapere come conoscenza in azione.
Caratteristiche didattiche del
laboratorio #1
• L’obiettivo non è quanto si deve conoscere in ordine alle
discipline teoriche, ma in che modo le discipline possono
costruire la competenza nell’allievo
• Luogo di costruzione della conoscenza. E’ necessario
trovare efficaci collegamenti tra contenuti disciplinari e le
esperienze diversificate degli allievi.
• Avventura conoscitiva: nell’insegnamento-apprendimento
l’insegnante e l’allievo si costituiscono entrambi come quel
viaggiatore, il cui viaggio e la cui scommessa è il percorso
formativo.
Caratteristiche didattiche del
laboratorio #2
• Metacognizione: perché il laboratorio didattico mira ad
un processo di apprendimento che non incida solamente
sulle abilità di base o acquisite, ma anche sulle modalità
della loro comprensione ed utilizzazione. L’approccio
metacognitivo è una modalità di intervento polivalente e
trasversale all’interno del processo di apprendimento.
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si concretizza un nuovo modello di
insegnamento/apprendimento fondato sulle interazioni
fra gli attori del processo formativo. In laboratorio
l’enfasi va posta sul rapporto tra esperienza individuale e
ricostruzione culturale affinché le teorie servano per
rispondere ai perché emersi dall’esplorazione.
Cooperative Learning
Principi
Collaborare (cum + laborare)
(lavorare insieme)
• Affinché vi sia collaborazione o cooperazione, devono
essere presenti i seguenti elementi.
1. Positiva interdipendenza. I membri del gruppo fanno
affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo.
Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche
gli altri ne subiscono le conseguenze. I soggetti devono
sentire responsabili del loro personale apprendimento e
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2. Responsabilità individuale. Tutti i soggetti di un gruppo
devono rendere conto sia della propria parte di lavoro
sia di quanto hanno appreso. Ogni studente, nelle
verifiche, dovrà dimostrare personalmente quanto ha
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3. Interazione faccia a faccia. Parte del lavoro di gruppo
può essere divisa e svolta individualmente, ma è
comunque necessario lavorare in modo interattivo,
verificando gli uni con gli altri la catena del
ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il
feedback. In questo modo si ottiene anche un altro
vantaggio: i soggetti si insegnano a vicenda (peer
education, peer review).
4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione.
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proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il
prendere delle decisioni e il difenderle, la gestione dei
conflitti nei rapporti interpersonali.
5. Valutazione del lavoro. Periodicamente si valutano
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e individuano i cambiamenti necessari per migliorarne
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Vantaggi
• Migliori risultati degli studenti: tutti i lavorano più a lungo sul
compito e con risultati migliori, migliorando la motivazione
intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e
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• Relazioni più positive tra gli studenti: i soggetti sono
coscienti dell’importanza dell’apporto di ciascuno al lavoro
comune e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e lo spirito
di squadra;
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• Non esiste un'unica versione di cooperative
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Tipologie di Gruppo
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Forma Cooperativa
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sistemazione dell'aula circolare in modo che i
componenti possano condividere i materiali,
guardarsi negli occhi, parlare a voce bassa; ad ogni
gruppo è affidata una copia del materiale in modo
che i componenti lavorino insieme; spiegazione
chiara del compito rispetto a : obiettivi, contenuti,
attività, criteri di valutazione, consapevolezza degli
studenti nel sentirsi corresponsabili della riuscita del
compito; suddivisione dei ruoli: una persona prende
nota di ciò che viene detto, una legge l'elaborato
finale, un'altra controlla il lavoro rispetto alle regole
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spiegazione chiara del compito rispetto a :
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competitivo, anche il gruppo cooperativo di appartenenza
risulterà il migliore perchè i punteggi conseguiti saranno
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Per approfondimenti
• Cooperative learning http://goo.gl/cUJrhZ

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Cooplearning

  • 1. Corso Aggiornamento Docenti IIS – Alessandrini – Vittuone 2015/2016
  • 2. Incontro N.3 1. Pianificazione incontro 14.30 – 14.45 (15’) 2. Introduzione teorica 14.45 – 15.15 (30’) 3. Lavori nei gruppi 15.15 – 16.30 (75’)
  • 3. Competenze chiave per l'apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006.
  • 4. Le 8 competenze chiave 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione in lingue straniere 3. Competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturali
  • 5. Migranti e Nativi Digitali • Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale. • Questa migrazione rende necessario il ripensamento degli ambienti (analogici e digitali) in cui il gruppo in formazione agisce. • In questo contesto si inserisce la validità degli approcci didattici basati sul cooperative learning.
  • 6. Didattica Laboratoriale Il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”
  • 7. Diversificazione ed Esplorazione • Nel laboratorio l’insegnante predispone contesti operativi e comunicativo-relazionali; crea le condizioni che consentono ai singoli allievi di riscoprire, reinventare, ricostruire i concetti, nel rispetto dei livelli di sviluppo e di apprendimento, degli stili e dei ritmi personali. • E ciò non può essere effettuato attraverso la lezione collettiva, ma attraverso la costituzione di gruppi che operino in laboratori di apprendimento diversificati per praticare e rielaborare i contenuti disciplinari, avendo anche lo spazio per esplorare strategie alternative a quelle proposte dall’insegnante.
  • 8. Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #1 • Personalizzazione. Innanzitutto la personalizzazione degli obiettivi formativi sulla base delle esigenze formative dei singoli alunni e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento (unità di apprendimento) sulla base dei livelli di sviluppo e di apprendimento, oltre che degli stili e dei ritmi di apprendimento, degli interessi, delle motivazioni e delle predilezioni dei singoli alunni. • Operatività. Nei laboratori si attuano i principi metodologico-didattici del learning by doing (apprendere attraverso il fare, è il modello dell’epistemologia operativa) e quindi del problem solving e del cooperative learning.
  • 9. Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #2 • Prima di essere “ambiente”, il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla. • L'attività proposta, nel laboratorio formativo, si deve prestare ad una manipolazione concreta. Un’attività puramente verbale, senza il passaggio al trattamento reale, non è sufficiente. • L'attività non deve avere una soluzione unica. Il laboratorio non è il luogo dell'esercitazione meccanica, dei passi obbligati. Lo “spazio mentale attrezzato” richiede non una risposta giusta, un'unica soluzione, ma più risposte e più soluzioni, tutte a vario titolo plausibili.
  • 10. Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #3 • Le attività devono possedere valenze metaforiche (come-così) Operare in laboratorio significa fare riferimento (ripensare) ad esperienze lontane ed eterogenee, e contemporaneamente costruire, su quel pensiero, nuove esperienze. • Come quella volta così oggi … • Le attività devono coinvolgere il rapporto che ciascuno ha con il sapere, il laboratorio supera la perenne divisione tra teoria e pratica, tra principi e applicazioni, individuando il sapere come conoscenza in azione.
  • 11. Caratteristiche didattiche del laboratorio #1 • L’obiettivo non è quanto si deve conoscere in ordine alle discipline teoriche, ma in che modo le discipline possono costruire la competenza nell’allievo • Luogo di costruzione della conoscenza. E’ necessario trovare efficaci collegamenti tra contenuti disciplinari e le esperienze diversificate degli allievi. • Avventura conoscitiva: nell’insegnamento-apprendimento l’insegnante e l’allievo si costituiscono entrambi come quel viaggiatore, il cui viaggio e la cui scommessa è il percorso formativo.
  • 12. Caratteristiche didattiche del laboratorio #2 • Metacognizione: perché il laboratorio didattico mira ad un processo di apprendimento che non incida solamente sulle abilità di base o acquisite, ma anche sulle modalità della loro comprensione ed utilizzazione. L’approccio metacognitivo è una modalità di intervento polivalente e trasversale all’interno del processo di apprendimento. • Approccio cooperativo: il laboratorio è l’ambiente in cui si concretizza un nuovo modello di insegnamento/apprendimento fondato sulle interazioni fra gli attori del processo formativo. In laboratorio l’enfasi va posta sul rapporto tra esperienza individuale e ricostruzione culturale affinché le teorie servano per rispondere ai perché emersi dall’esplorazione.
  • 14. Collaborare (cum + laborare) (lavorare insieme) • Affinché vi sia collaborazione o cooperazione, devono essere presenti i seguenti elementi. 1. Positiva interdipendenza. I membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. I soggetti devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri membri del gruppo . 2. Responsabilità individuale. Tutti i soggetti di un gruppo devono rendere conto sia della propria parte di lavoro sia di quanto hanno appreso. Ogni studente, nelle verifiche, dovrà dimostrare personalmente quanto ha imparato.
  • 15. 3. Interazione faccia a faccia. Parte del lavoro di gruppo può essere divisa e svolta individualmente, ma è comunque necessario lavorare in modo interattivo, verificando gli uni con gli altri la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: i soggetti si insegnano a vicenda (peer education, peer review). 4. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione. Incoraggiare e aiutare a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e il difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali. 5. Valutazione del lavoro. Periodicamente si valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, e individuano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.
  • 16. Vantaggi • Migliori risultati degli studenti: tutti i lavorano più a lungo sul compito e con risultati migliori, migliorando la motivazione intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e di pensiero critico; • Relazioni più positive tra gli studenti: i soggetti sono coscienti dell’importanza dell’apporto di ciascuno al lavoro comune e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e lo spirito di squadra; • Maggiore benessere psicologico: gli studenti sviluppano un maggiore senso di autoefficacia e di autostima, sopportano meglio le difficoltà e lo stress. Gli insegnanti fanno un passo di lato e diventano coordinatori di gruppi di lavoro, alleggerendosi dalla fatica del “tiro alla fune” per attirare la loro attenzione durante una lezione frontale tradizionale.
  • 17. Diversità e Similitudine • Non esiste un'unica versione di cooperative learning, ma molte posizioni interpretate da diversi autori. • I principali riferimenti teorici dei metodi di Cooperative Learning ruotano attorno a tre principali prospettive: motivazionali, sociali e cognitive. • Il filo rosso che le unisce è la scomposizione di una complessità in sotto problemi e la successiva ricomposizione delle soluzioni individuate da diversi gruppi.
  • 18. Cooperare è come realizzare un puzzle • Ogni studente ha un compito che contribuisce a un obiettivo complessivo di gruppo. • Ogni gruppo ha un compito che contribuisce all’obiettivo complessivo della classe. • L'insegnante accerta la competenza del gruppo e dei singoli sull'argomento complessivo.
  • 19. Perché si collabora o si scollabora ? • Anni di ricerche hanno rivelato che la variabile più determinante per l'acquisizione di competenze cooperative è il CONTESTO. • Tutti noi possiamo essere estremamente cooperativi o competitivi, a seconda del tipo di situazione in cui siamo inseriti. • Quindi la sfida per gli insegnanti è quella di trovare quali situazioni o contesti di classe favoriscono un comportamento sociale.
  • 20. Azioni generali • Predisporre l'aula ed i materiali didattici • Specificare gli obiettivi • Scomporre il problema in sotto problemi • Creare i gruppi di lavoro e assegnare i ruoli per promuovere l'interdipendenza • Strutturare le responsabilità individuali e la cooperazione fra i gruppi • Specificare i comportamenti desiderati ed i criteri per il successo • Insegnare le abilità di collaborazione e le modalità di feedback • Monitorare i gruppi e fornire assistenza al compito • Valutare sia il prodotto finale che il processo creativo
  • 21. Tipologie di Gruppo • Cooperativo – “Affondiamo o nuotiamo insieme” • Competitivo – “Se tu vinci, io perdo/se io vinco, tu perdi“ • Individualistico – "Siamo tutti qui, soli/ognuno lavora per sé"
  • 22. Forma Cooperativa • Gruppi composti da tre-cinque persone; sistemazione dell'aula circolare in modo che i componenti possano condividere i materiali, guardarsi negli occhi, parlare a voce bassa; ad ogni gruppo è affidata una copia del materiale in modo che i componenti lavorino insieme; spiegazione chiara del compito rispetto a : obiettivi, contenuti, attività, criteri di valutazione, consapevolezza degli studenti nel sentirsi corresponsabili della riuscita del compito; suddivisione dei ruoli: una persona prende nota di ciò che viene detto, una legge l'elaborato finale, un'altra controlla il lavoro rispetto alle regole date.
  • 23. Forma Individualistica • Ogni ragazzo lavora da solo; la sistemazione dell'aula è secondo banchi distanti tra di loro, distribuiti lungo il perimetro della classe; spiegazione chiara del compito rispetto a : contenuti, attività, obiettivi richiesti ad ogni singolo componente, consapevolezza che il lavoro svolto da ciascuno non ha relazioni con quello dei compagni.
  • 24. Forma Competitiva • Formazione dei gruppi in seguito ad una graduatoria che va dai più bravi ai meno bravi: gli studenti sono sistemati in gruppi eterogenei in modo che in ognuno ve ne sia uno che compete con compagni di uguali capacità provenienti da altri gruppi; la gara si svolge tra componenti con uguali capacità appartenenti a gruppi diversi, in modo che la valutazione finale si ottiene dalla somma dei punteggi conseguiti da tutti i membri appartenenti ai gruppi iniziali; spiegazione chiara del compito rispetto a : lavoro in gruppo e lavoro per la prova di competizione; Consapevolezza che l'altro gruppo è un rivale da superare per cui se ogni persona riuscirà ad esser la migliore in ciascun gruppo competitivo, anche il gruppo cooperativo di appartenenza risulterà il migliore perchè i punteggi conseguiti saranno sommati tra di loro.
  • 25. Per approfondimenti • Cooperative learning http://goo.gl/cUJrhZ