1. 07/11/2010
Diagnosi e trattamento del disturbo Non-verbale 6 Novembre, 2010
LA SINDROME NON-VERBALE
(ROURKE, 1995)
IL DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO NON-VERBALE
Irene C. Mammarella
Università degli Studi di Padova
irene.mammarella@unipd.it
10 manifestazioni cliniche fondamentali:
1. Deficit nella percezione tattile bilaterale, più marcato
nella parte sinistra del corpo. Tali problemi tendono a
ridursi con l’età
2. Difficoltà di coordinazione psicomotoria bilaterale, spesso
più marcata nella parte sinistra del corpo. Le capacità
psicomotorie semplici tendono a stabilizzarsi con la
crescita; le abilità psicomotorie complesse, soprattutto in
contesti nuovi, tendono a peggiorare
3. Deficit di organizzazione visuospaziale. La discriminazione
visiva, soprattutto con materiale verbalizzabile, tende a
migliorare, mentre, soprattutto in nuovi contesti, le
abilità visuospaziali risultano deficitarie
IL DISTURBO NON-VERBALE
O VISUO-SPAZIALE (CORNOLDI ET AL. 2003)
1.
Difficoltà cognitive specifiche di tipo visuospaziale.
•
•
2.
Discrepanza tra QI Verbale e QI di Performance
Difficoltà in prove cognitivo-neuropsicologiche visuospaziali: in particolare nella formazione di immagini
mentali (Cornoldi, Rigoni, Tressoldi & Vio, 1999), nella
comprensione di testi che richiedono di stabilire relazioni
spaziali (Rigoni, Cornoldi, Alcetti, 1997) e in compiti di
MLVS (Cornoldi et al. 1995)
Profilo
visuo-spaziale
di
disturbo
specifico
di
apprendimento, con caduta significativa nelle aree di
apprendimento implicanti abilità visuo-spaziali e
rispondenza ai criteri di esclusione dei learning disabilities
LA SINDROME NON-VERBALE
(ROURKE, 1995)
4.
Estrema difficoltà nell’adattarsi a situazioni nuove e/o
complesse, con la tendenza ad adottare comportamenti
meccanici, ripetitivi ed inappropriati
5.
Difficoltà nella risoluzione di problemi e nella formazione
di concetti di natura visuospaziale. E’ ridotta la capacità
di falsificare le ipotesi e di trarre beneficio da feedback in
situazioni nuove, così come risulta compromessa l’abilità
di stabilire delle relazioni causa-effetto
6.
Distorsioni nella capacità di stimare lo scorrere del tempo
durante le attività quotidiane (questo comportamento può
non essere immediatamente visibile ma emerge
chiaramente se espressamente valutato)
1
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IL MODELLO DI ROURKE
LA SINDROME NON-VERBALE
(1989; 1995)
(ROURKE, 1995)
RISORSE NEUROPSICOLOGICHE
VERBALI:
7.
Abilità e memoria verbale meccanica ben sviluppata. La
memoria di materiale complesso di natura verbale può
risultare deficitaria, a causa di una scarsa comprensione
iniziale
8. Verbosità, scarsa prosodia e uso pragmatico del linguaggio
estremamente compromesso
9. Difficoltà di aritmetica, anche per apprendimenti di natura
meccanica. Le capacità di lettura migliorano nel secondo ciclo
della scuola primaria, mentre la capacità di comprensione del
testo può continuare a essere compromessa
10. Deficit nella percezione, nel giudizio e nell’interazione
sociale. Durante il periodo pre-scolare il bambino può apparire
“iperattivo”. Con l’avanzare dell’età c’è una forte tendenza
al ritiro e all’isolamento sociale, con alto rischio di sviluppo di
disturbi psichici di natura internalizzata nel corso
dell’adolescenza
IL MODELLO DI ROURKE
(1989; 1995)
RISORSE NEUROPSICOLOGICHE
PRIMARIE:
DEFICIT NEUROPSICOLOGICI
PRIMARI:
Percezione Uditiva
Movimenti semplici
Materiale iperappreso
Percezione Tattile e Visiva
Psicomotricità complessa
Materiale Nuovo
RISORSE
NEUROPSICOLOGICHE
SECONDARIE:
DEFICIT NEUROPSICOLOGICI
SECONDARI:
Abilità fonologica
Ricezione Verbale
Ripetizione Verbale
Immagazzinamento Verbale
Associazioni Verbali
Produzione Verbale
S
RISORSE SCOLASTICHE:
Grafomotorie (in ritardo)
Decodifica di parola
Sillabazione
Memoria Verbatim
RISORSE
SOCIOEMOTIVE
E ADATTIVE:
??????
DEFICIT
NEUROPSICOLOGICI VERBALI:
Prassia Orale-Motoria Prosodia
Errori Fonologici >
Errori Semantici
Contenuto Pragmatica
Uso funzionale di linguaggio
DEFICIT SCOLASTICI:
Grafomotori (precoci)
Comprensione della
lettura & Aritmetica
Scienze & Matematica
DEFICIT
SOCIOEMOTIVI
E ADATTIVI:
Adattamento alle novità
Competenze sociali
Stabilità emotiva
Livello di attività
QUANDO SI PUÒ FARE DIAGNOSI DI
DISTURBO NON-VERBALE?
Ha un livello adeguato
di abilità generali
(QI)?
No
Esiste una discrepanza
tra QI Verbale e di
Performance
(almeno 15 punti)?
No
Attenzione Uditiva
Attenzione Verbale
Attenzione Tattile
Attenzione Visiva
Comportamento esplorativo
QI minore di 70?
Si
Disabilità
Intellettiva
RISORSE
NEUROPSICOLOGICHE
TERZIARIE:
Memoria Uditiva
Memoria Verbale
DEFICIT NEUROPSICOLOGICI
TERZIARI:
Memoria Tattile e Visiva
Formazione dei Concetti
Problem Solving
Si
Attenzione!!
Considerare il profilo
prima di fare diagnosi di
D.I.
Scala Verbale:
Almeno in 2 tra i
seguenti
sub-test
si
osservano
punteggi
migliori:
- Informazioni
- Somiglianze
- Vocabolario
Scala Performance:
Almeno in 2 tra i
seguenti
sub-test
si
osservano
punteggi
peggiori:
- Disegno con cubi
- Ricostruzione Oggetti
- Cifrario
2
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QUANDO SI PUÒ FARE DIAGNOSI DI
DISTURBO NON-VERBALE?
Sono segnalate altre
difficoltà
nell’apprendimento?
Si
Il problema è nella
lettura ad alta voce,
nell’espressione orale?
MOLIN, ZAMBIANCHI, UNIV. ABERDEEN
• Quando usarlo:
• A livello di screening - ad ampio raggio - nella scuola
No
Ha problemi in
aritmetica, scrittura
o grafo-motori?
Si
Considera disturbo
dell’apprendimento
non-verbale
QUALI TEST USARE?
• Per completare le informazioni con la valutazione dei
docenti nel caso in cui ci fosse il sospetto di un
deficit visuospaziale
• Per monitorare l’andamento scolastico di un bambino
con difficoltà di apprendimento di natura non verbale
QUESTIONARIO OSSERVATIVO SVS
Prove specifiche I Livello
MOLIN, ZAMBIANCHI, UNIV. ABERDEEN
Componente
Prove
Prestazioni attese
Prassie visuo-costruttive
VMI
Compromesse
Prassie visuo-motorie
Figura di Rey
Comportamento e vita
quotidiana
QUESTIONARIO OSSERVATIVO SVS
Compromesse
• Rivolto a bambini e ragazzi dai 7 ai 11 anni
• 18 item di cui:
• 10 competenze ed apprendimenti nelle abilità visuospaziali
• 2 apprendimento linguistico
• 2 disattenzione e iperattività
• 3 aspetti più generali (abilità sociali, potenzialità cognitive)
• 1
ambiente di provenienza
• Scala di valutazione:
Questionario SVS
Profilo NLD
MBT verbale
Span di Cifre
Sufficiente
MBT visuo-spaziale
Test di Corsi
•
•
•
•
1. Mai, per nulla
2. Qualche volta
3. Abbastanza spesso, Spesso
4. Molto spesso, Sempre
Compromessa
3
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IN SINTESI
• Il profilo tipico del sospetto Disturbo Non Verbale è il
seguente:
•
•
•
•
Abilità Visuospaziali
Apprendimento Linguistico
Capacità Cognitive
Ambiente Socio-culturale
< 24
≥6
>2
<2
• Cosa fare?
• Approfondimento diagnostico
• Invio
QUALI TEST USARE?
INDICATORI DEL QUESTIONARIO SVS
Prove specifiche II Livello
Calcolo punteggio
Punteggio
minimo
Punteggio
massimo
Componente
Somma item
2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 12,
15, 16
10
40
Memoria di lavoro
visuospaziale
Disattenzione e
iperattività
Somma item
13, 14
2
8
Apprendimento
linguistico
Somma item
1, 10
2
8
Item 17
1
4
Abilità visuospaziali
Capacità cognitive
Appartenenza ad
ambiente sociale
svantaggiato
Prove
BVS-Corsi
Prestazioni attese
Compromessa
1
4
TemaMemoria di facce
Compromessa
Memoria visiva
Item 18
Memoria visiva
TemaMemoria visiva
astratta
Compromessa
4
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QUALI TEST USARE?
DISTURBI NEUROLOGICI E SINDROMI GENETICHE
ASSOCIATE A DISFUNZIONI DI TIPO NON-VERBALE
Prove specifiche II Livello
Prove
Componente
Percezione visiva
Test TPV: posizioni nello spazio
(ROURKE, 1995; 2002)
Prestazioni attese
Compromessa
AGENESIA DEL
CORPO CALLOSO
Buona attenzione verbale e visiva, buona
memoria verbale meccanica, agnosia digitale,
disturbi della coordinazione psicomotoria,
difficoltà di comprensione del testo, scarse
abilità sociali
Percezione visiva
Percezione visiva
Test TPV: Figura sfondo
Test TPV:
Completamento figure
Compromessa
SINDROME DI
ASPERGER
• Discalculia Evolutiva
da buona memoria verbale, deficit qualitativi
nella comunicazione, assenza di ritardo
linguistico, attività ripetitive e stereotipate,
goffaggine e difficoltà motorie, abilità sociali
Compromessa
COMORBIDITÀ
Disturbo pervasivo dello sviluppo caratterizzato
deficitarie
DISTURBI NEUROLOGICI E SINDROMI GENETICHE
ASSOCIATE A DISFUNZIONI DI TIPO NON-VERBALE
(ROURKE, 1995; 2002)
SINDROME DI
WILLIAMS
• Disgrafia
Sindrome genetica. Memoria verbale meccanica
preservata, difficoltà di attenzione, nella
psicomotricità complessa, nell’elaborazione di
informazioni visuospaziali, difficoltà di lettura e
comprensione, problemi nelle abilità sociali
associati ad ansia e iperattività
• Disprassia Evolutiva
• Disturbo di Sviluppo di Coordinazione Motoria
SINDROME DI
TURNER
Sindrome genetica. Difficoltà con materiale di
natura
visuospaziale,
abilità
linguistiche
preservate, problemi di attenzione e di
ritenzione di materiale a breve termine,
difficoltà di apprendimento dell’aritmetica e
della geometria
5
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E…A SCUOLA?
NLD VS SINDROME ASPERGER
3.
Somiglianze
Differenze
Presenza di pattern e comportamenti stereotipati,
interessi ristretti
Scienze:
Difficoltà nello stabilire relazioni spazio-temporali, causaeffetto
Scarsa comprensione di grafici e tabelle
Scarso adattamento ai dati della realtà
4.
Disegno e Prassie:
Scarsa rappresentazione di rapporti spaziali
Disegno povero, scarsa capacità di copia e di riproduzione
a memoria
Scarsa abilità nell’uso di strumenti (riga, squadra …)
Il disegno in genere appare povero e sembra rimandare ad
uno stadio evolutivo non adeguato rispetto all’età.
Difficoltà di scrittura
Incapacità di ordinare azioni in funzione di obiettivi
Buone abilità verbali e scarse abilità spaziali
Difficoltà motorie e nelle abilità sociali
Deficit di comprensione ling. pragmatico
Avversione alle novità
Sottotipo visuospaziale
prevalenza di deficit visuospaziali
Forrest (2004)
Sottotipo con diff. elaborazione sociale
prevalenza di deficit sul versante sociale
E…A SCUOLA?
Aritmetica:
Difficoltà evidenti
Allineamento, incolonnamento
Errori nella lettura di numeri, nel segno delle operazioni
Errori procedurali
Difficoltà nel modificare e adattare le risposte
Geometria:
Difficoltà nel riconoscere le figure
Difficoltà nel ricordare le regole
Scarsa capacità di lavorare con figure astratte e loro
caratteristiche (base, altezza, diagonale..)
E…A SCUOLA?
6.
Comprensione del testo:
Se il testo include relazioni spaziali, descrizioni, rapporti tra
oggetti
Incapacità di integrare figura e testo
Difficoltà a costruire e lavorare su immagini mentali che
includono rapporti spaziali.
7.
Geografia ed Orientamento:
Difficoltà nell’uso di mappe, nella riproduzione di percorsi,
nella comprensione di simboli e schemi
Incapacità di elaborazione di informazioni visuo-spaziali
8.
Competenza Sociale:
Incapacità nel codificare segnali e simboli non linguistici del
comportamento (espressioni del viso, mimica, postura)
Tendono ad essere verbosi, a parlare in modo eccessivo, senza
lasciare spazio all’altro.
6
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PER APPROFONDIRE
«Difficoltà e disturbi dell’apprendimento»
2007 Ed. Il Mulino
«BVS-CORSI: Batteria per la valutazione
della memoria visiva e spaziale»
2008 Ed. Erickson
«Psicologia della cognizione numerica.
Approcci teorici, valutazione, intervento»
Ed. Franco Angeli
PER APPROFONDIRE
Il sito di Rourke
http://www.nld-bprourke.ca
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