1. Lezioni di Psicologia dello
Sviluppo
Prof. Marina Pinelli
Dipartimento di Psicologia
B.go Carissimi, 10
43100 PARMA
Tel. 0521034830
E-mail:mpinelli@unipr.it
2. PROGRAMMA DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO I ANNOPROGRAMMA DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO I ANNO
(anno accademico: 2001-2002)
Parte Comune A-L e M-Z
Definizione di Sviluppo
Metodi di Ricerca in Psicologia Evolutiva
Principali Teorie dello Sviluppo Umano
Sviluppo Prenatale e Nascita
Il neonato: aspetti dello sviluppo motorio, percettivo, cognitivo,
e sociale
Sviluppo cognitivo
Sviluppo delle capacità di apprendimento, di attenzione e di memoria
Sviluppo sociale ed emotivo
Teorie dell’attaccamento
Sviluppo del concetto di sé nella prima infanzia e primi processi di
socializzazione
Sviluppo del linguaggio e delle capacità comunicative.
TESTI CONSIGLIATITESTI CONSIGLIATI
Schaffer D. R. (1997). Psicologia dello Sviluppo, PICCIN.(A-L e M-Z)
Novak G. (1999). Psicologia dello Sviluppo, MC GRAW-HILL.(M-Z)
Miller P.H. (1994) Teorie dello Sviluppo Psicologico, il MULINO.(A-L)
3. Il concetto di sviluppo
Sviluppo significa cambiamento nel tempo
Definizione
Bijou e Baer (1961,1978) definirono lo sviluppo
psicologico come
un insieme di cambiamenti progressivi nelle
interazioni tra i comportamenti di una persona e gli
eventi che si verificano nel suo ambiente
APPROCCIO DEI SISTEMI COMPORTAMENTALI
4. Caratteristiche dello sviluppo
• Comportamenti normali ad una
età sono anormali ad un’altra
Definizione: lo sviluppo è una sequenza
ordinata di cambiamenti comportamentali
5. I cambiamenti si verificano nel corso
di tutta la vita
• Cambiamenti nelle
interazioni
1. Impariamo in quali
condizioni emettere i
comportamenti
2. Si sviluppano nuove
relazioni tra
comportamento e
ambiente
3. Gli eventi e gli oggetti
del nostro ambiente
assumono nuove
funzioni
• Cambiamenti progressivi
1.Lo sviluppo è cumulativo:
si costruisce su ciò che è
accaduto prima
2. Progressivo non implica
un più elevato livello di
funzionamento
7. Lo sviluppo dipende dall’interazione
tra fattori
Genetici
Cambiamenti maturativi
che hanno luogo nel
cervello
maturazione
Ambientali
Possibilità di apprendere
apprendimento
8. Lo sviluppo umano è un processo
olistico
La prospettiva olistica è una veduta
globale dei processi di sviluppo che
pone l’accento sulle importanti relazioni
tra aspetti fisici, mentali, sociali ed
emozionali dello sviluppo umano
9. Oggetto di studio sono due processi
paralleli
Filogenesi
• Studio dei cambiamenti
comportamentali che
avvengono nel tempo
• Entro una determinata
specie
• Confronti tra specie diverse
sono ambito di ricerca della
psicologia comparata
Ontogenesi evolutiva
• Studio dei cambiamenti
negli individui lungo la
loro vita
• Si studiano diverse
sezioni dell’arco di vita
• Approcci diversi
10. ContingenzeContingenze filogeniche e ontogeniche
se-allorase-allora
Le contingenze filogenicheLe contingenze filogeniche
sono le forze che
modellano lo sviluppo
delle specie nel loro
periodo di evoluzione
Selezione naturaleSelezione naturale
SeSe l’orso ha il pelo bianco e vive nell’Artico
alloraallora sopravviverà
Le contingenze ontogenicheLe contingenze ontogeniche
sono le forze che
modellano lo sviluppo
comportamentale degli
individui lungo l’arco della
loro vita
ApprendimentoApprendimento
(processo parallelo alla selezione naturale)(processo parallelo alla selezione naturale)
SeSe l’orso cattura un pesce in una pozza
d’acqua alloraallora tornerà a quella pozza per
pescare
11. Lo sviluppo è un processo che implica
sistemi dinamici
1. Lo sviluppo implica relazioni tra elementi
(persona e ambiente)(persona e ambiente)
2. La relazione tra questi elementi muta
costantemente
3. Gli effetti di tali elementi sono reciproci
(persona(persona ⇔⇔ ambiente)ambiente)
4. Lo sviluppo è caratterizzato da un ampio numero
di fattori che agiscono simultaneamente
(condizioni iniziali)(condizioni iniziali)
5. Lo sviluppo non è lineare (cambiamenti di fase)(cambiamenti di fase)
6. Lo sviluppo è emergente (nuovi attrattori)(nuovi attrattori)
12. La ricerca in psicologia dello sviluppo
• Ricerca di baseRicerca di base •• Ricerca applicataRicerca applicata
• Approccio naturalistico: osservazione e
descrizione dello sviluppo nel suo
ambiente naturale
• Metodo sperimentale: in laboratorio
consente un maggior controllo sulle
variabili
• Convergenza di metodologie di ricerca
13. La convergenza di metodologie di
ricerca prevede una sequenza logica
1. Osservazione naturalistica per identificare il
problema e le potenziali variabili causali nel
mondo reale
2. Portare i fenomeni sotto controllo in un
ambiente di laboratorio per identificare i
processi coinvolti
3. Tornare al mondo reale per verificare che i
processi individuati in laboratorio funzionino nel
mondo esterno
14. Il metodo scientificoIl metodo scientifico
• Atteggiamento o valore
finalizzato
all’acquisizione della
conoscenza che obbliga
i ricercatori ad essere
oggettivi e a consentire
che siano i dati a
decidere circa il merito
della loro teoria
• AffidabilitàAffidabilità della
procedura:
1.informazioni che
tengono nel tempo
2. le stesse per i
vari osservatori
• ValiditàValidità della misura:
misura ciò che si
suppone di misurare
15. Metodi di ricerca in psicologiaMetodi di ricerca in psicologia
evolutivaevolutiva
metodometodo vantaggivantaggi limitilimiti
Interviste e questionari Rapidità- Molte
informazioni- Forme
standardizzate
Inaccuratezza Insincerità –
influenza di capacità verbali e di
comprensione
Studio dei casi Molte fonti di raccolta di
dati
Inaccuratezza – insincerità –
soggettività-differenza da caso a
caso
Metodo clinico Metodologia flessibile-casi
singoli
Inaffidabile-interpretazioni
soggettive - influenza delle
capacità verbali
Osservazione naturalistica Studio del comportamento
reale nel mondo
Condizionamento nei confronti
dell’osservatore-influenza della
presenza dell’osservatore-
comportamenti inusuali non
compaiono nell’osservazione
Osservazione strutturata Ambiente standardizzato-
atti infrequenti e socialmente
indesiderabili
Osservazione non naturale
16. Progetti di ricerca comunemente usatiProgetti di ricerca comunemente usati
progetto procedura vantaggi limiti
Progetti generaliProgetti generali
Correlazionale Informazioni circa due o
+ variabili non
manipolate
Stima la forza e la
direzione tra le variabili
nell’ambiente naturale
Non spiega causa-
effetto tra le variabili
Esperimento di
laboratorio
Manipola la V.I. e la
V.D.
Determina causa-
effetto
Ambiente artificiale
Esperimento sul campo Manipola la V.I. e la
V.D.
Determina causa-
effetto e
generalizzazione al
mondo reale
Difficile controllo delle
variabili in ambiente
naturale
Esperimento naturale Manipolazione naturale
da parte dell’ambiente
Studio di eventi
naturali non
riproducibili in
laboratorio
Causa-effetto
Difficoltà di controllo
17. Progetti di ricerca comunemente usatiProgetti di ricerca comunemente usati
progetto procedura vantaggi limiti
Progetti evolutiviProgetti evolutivi
Trasversale Osserva persone di
diverse età o gruppi in un
preciso momento di
tempo
Dimostra differenze
di età e suggerisce
tendenze evolutive
Poco caro poco
tempo
Differenze tra i gruppi
piuttosto che
differenze di sviluppo;
non fornisce dati sui
singoli soggetti
Longitudinale Osserva gli individui di un
gruppo ripetutamente nel
tempo
Dati sullo sviluppo
dei singolo individui;
differenze e
uguaglianze tra
individui nel tempo
Costoso e
dispendioso di tempo;
perdita di soggetti che
riduce la
generalizzabilità;
mutamenti
transgenerazionali
Sequenziale Osservazione di diversi
gruppi ripetutamente nel
tempo
Discrimina le linee
evolutive; confronto
tra gruppi;meno
costoso e meno
tempo del
Più costoso e
dispendioso di tempo
del transazionale;
generalizzazione al di
là del gruppo è
18. Comparazione transculturale
• Studio che compara
il comportamento
e/o lo sviluppo delle
persone che
appartengono a
diversi contesti
culturali o
subculturali
• Diversità culturali
influenzano…
19. Etica della ricerca
• Modelli di
comportamento che
i ricercatori sono
eticamente tenuti a
rispettare al fine di
proteggere i
partecipanti alle loro
ricerche da ogni
danno fisico o
psicologico
20. Le teorie
• Organizzano il pensiero
• Danno coerenza alle osservazioni
• Forniscono spiegazioni degli eventi in
termini di causa-effetto
• Stimolano nuove ipotesi di ricerca
Teoria: un insieme di concetti e diTeoria: un insieme di concetti e di
proposizioni orientate ad organizzare,proposizioni orientate ad organizzare,
descrivere e spiegare una serie didescrivere e spiegare una serie di
osservazioni già effettuateosservazioni già effettuate
21. Le teorie differiscono su diverse
dimensioni
• Struttura vs funzione
• Descrizione vs spiegazione (previsione
e controllo)
• Natura vs cultura
22. Nove criteri per valutare le teorie dello
sviluppo
• Precisione
• Chiarezza
• Prevedibilità
• Applicabilità
• Coerenza interna
• Parsimonia
• Provabile (falsificabile)
• Produttività (euristica)
• Persuasività
23. Il ruolo della teoria nella ricerca
scientifica
Osservazioni
iniziali
Formulazione
teorica Ipotesi
Rifiuto della
teoria attuale
Assunzione e adattamento
della teoria attuale
no sì
I dati della ricerca confermano l’ipotesi?
Nuove osservazioni (dati
della ricerca)
Schema della
ricerca per
provare le ipotesi
24. Lo sviluppo è il risultato di
interazioni complesse
• Si risolve nella continua e reciproca
riorganizzazione dei sistemi dinamici
• Il comportamento è funzione dell’interazione
reciproca di quattro fattori (Alan Ross,1982):
1. Corredo genetico-costituzionale
2. Storia delle interazioni precedenti
3. Condizioni fisiologiche attuali
4. Condizioni ambientali attuali
+
5. Dinamiche comportamentali
25. I principi dinamici dello sviluppo
• Funzioni che producono le strutture evolutive:
1. Determinazione multipla
2. Equifinalità
3. Non linearità
4. Proprietà emergenti
5. Cambiamenti di fase
6. Organizzazione coalescente
7. Selettività-organizzazione attraverso le conseguenze
8. Attrattori comportamentali
9. Traiettorie di sviluppo
26. Non linearità e modelli di sviluppo
Modello lineare semplice
Modello interazionale
Modello non
lineare
A
B
A B
A1
B1
A2
B2
A3
X1
27. Cambiamenti di fase e stadi di sviluppo
teorie stadialiteorie stadiali
• si possono comprendere
meglio gli elementi
fondamentali dello
sviluppo osservandoli
come differenti aspetti
qualitativi del
comportamento.
• FreudFreud individua gli stadi
psicosessuali dello
sviluppo della personalità
• PiagetPiaget identifica gli stadi
dello sviluppo cognitivo
I cambiamenti di faseI cambiamenti di fase
possiedono 4 caratteristiche:
• Sono improvvisi
• Il loro ordine è prevedibile
• Il comportamento nuovo
differisce nella forma dai
comportamenti che lo
precedono
• La forma e spesso la
cadenza del cambiamento di
fase sono prevedibili entro la
specie
28. Organizzazione coalescente o
organizzazione combinata
È il termine che indica il processo dinamico, attraverso il
quale i vari elementi si riuniscono insieme in schemi coerenti
di Comportamento (patterns)
Gli schemi comportamentali emergono perché molti fattori, tra cui
quelli genetici, la struttura fisica, le esperienze precedenti, le
condizioni ambientali e il compito, obbligano tutte le possibili
forme comportamentali nello schema emergente
Per esempio
la struttura fisica dei bambini piccoli limita la locomozione
Le nostre caratteristiche fisiche selezionate filogeneticamente
non ci consentono di volare comportamenti universali
29. Proprietà dell’organizzazione combinata
Gli aspetti formali del comportamento sono determinati dal
compito particolare che si sta per eseguire ovvero dalla sua
funzione e dalle sue conseguenze
Classe di risposte
Anche se la specificità del comportamento è il risultato di vari
elementi concomitanti di tipo organismico e ambientale, dai
Singoli elementi non si può prevedere quali caratteristiche
assumerà il comportamento.
Alcuni fattori influenzano il risultato in modo sproporzionato
dominanti Parametri di controllo
30. Cuspidi evolutive
Cambiamenti nelle interazioni persona/ambientepersona/ambiente, che rendono
possibili nuove interazioni multiple
Una cuspide evolutivacuspide evolutiva è una modificazione, come il camminare,
che poiché si è verificata, rende possibile lo sviluppo di molte
interazioni nuove, quali i comportamenti sociali, quelli
esplorativi e tanti altri… nodo rami alberonodo rami albero
L’esplosione di rami evolutivi multipli, resa più probabile da
una cuspide, è coerente con il principio dinamico della nonprincipio dinamico della non
linearitàlinearità
31. Organizzazione attraverso le contingenze
Il compito è importante per l’organizzazione del comportamento
Il comportamento è funzionale cioè produce un risultato
La combinazione del comportamento dipende dai risultati ottenuti
cioè dalle contingenzecontingenze
Le contingenze ambientaliLe contingenze ambientali determinano le caratteristiche del
comportamento
32. Stati attrattori comportamentali
AttrattoreAttrattore è il pattern coerente che emerge in conseguenza
dell’organizzazione combinata
Il termine attrattoreIl termine attrattore è una descrizione del comportamento
emergente
È lo schema assemblatolo schema assemblato dalla coalescenza dell’insieme delle
condizioni presenti
Gli attrattoriGli attrattori sono assemblaggi
deboli
Gli schemi di comportamento emergentischemi di comportamento emergenti sono piuttosto fragili e
si possono facilmente disgregare se cambiano le condizioni
nelle quali si sono strutturati
Gli attrattoriGli attrattori sono dinamici
33. Traiettorie evolutive
Lo sviluppo è un processo dinamico, multilivello e non
stazionario
Il tracciato del comportamento o traiettoriatraiettoria può seguire
tre possibili pattens
Rimanere stabile
Continuare lungo la stessa traiettoria
lineare o curvilinea
Subire improvvisi cambiamenti di fase
Momento evolutivoMomento evolutivo
34. Il modello organismo/ambiente di Horowitz
• Horowitz definì il suo modello di sviluppoHorowitz definì il suo modello di sviluppo
“strutturale/comportamentale”“strutturale/comportamentale”
Caratteristiche dell’organismo sono:
• disposizione genetica,
• struttura fisiologica,
• repertorio di comportamenti
Procedono lungo due dimensioniProcedono lungo due dimensioni::
• Vulnerabile-Invulnerabile
• Leso-Illeso
Tipi di comportamento – tre categorie:
• Universali di primo tipo
• Universali di secondo tipo
• Non Universali
35. Funzioni: l’ambiente
• Favorevole-Sfavorevole
Esiti evolutivi: minimali-ottimali
La disposizione genetico-costituzionale e la
storia delle interazioni sono fattori
organismici.
Le condizioni fisiologiche e ambientali attuali
sono fattori ambientali.
Le loro transazioni dinamiche producono gli
esiti evolutivi.
36. Rassegna cronologica dello sviluppoRassegna cronologica dello sviluppo
Periodo della vitaPeriodo della vita Arco d’età approssimativoArco d’età approssimativo
Periodo prenatale Dal concepimento alla nascita
Infanzia Primi due anni di vita
Periodo prescolare Dai 2 ai 6 anni
Fanciullezza Dai 6 ai 12 anni
Adolescenza Dai 12 ai 20
Giovinezza Dai 20 ai 40
Mezza età Dai 40 ai 65
Vecchiaia Dai 65 e oltre
37. ““le grandi quattro”le grandi quattro”
• Punto di vista
psicanalitico
• Punto di vista
dell’apprendimento
• Punto di vista dello
sviluppo cognitivo
• Punto di vista
etologico
Estensioni eEstensioni e
complementicomplementi
• Genetica del
comportamento
• Information processing
• ……
38. Cinque aspetti fondamentali oggettoCinque aspetti fondamentali oggetto
di controversie teorichedi controversie teoriche
1. I bambini sono ontologicamente buoni o
cattivi?
2. È la natura (forze biologiche) o la cultura (forze
ambientali) ad avere l’influenza primaria sullo
sviluppo umano?
3. I bambini sono attivamente coinvolti nel
processo dello sviluppo o piuttosto sono
recettori passivi delle influenze sociali e
biologiche?
4. Lo sviluppo è continuo o discontinuo?
5. I bambini seguono vie di sviluppo simili o
differenti?
39. Il punto di vista psicanaliticoIl punto di vista psicanalitico
La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939)La teoria psicanalitica di Freud (1856-1939)
Il neonato è mosso da due tipi di istinti
Eros = istinto di vita
Tanatos = istinto di morte
Lo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologiciLo sviluppo umano è un processo conflittuale tra bisogni biologici
e regole sociali: conflitti biosocialie regole sociali: conflitti biosociali
40. Tre componenti della personalità: id,Tre componenti della personalità: id,
io,superioio,superio
id Principio del
piacere
Componente irrazionale
io Principio di realtà Componente razionale
superio
Componente costituita dai
principi morali internalizzatiPrincipi morali
41. Stadi dello sviluppo psicosessualeStadi dello sviluppo psicosessuale
Stadio orale
Dalla nascita ad
un anno
Piacere attraverso la bocca
Stadio
anale 1-3 anni
Piacere attraverso la capacità di
trattenere e lasciare andare
Stadio fallico 3-6 anni
Complesso di Edipo
Complesso di Elettra
Periodo di latenza 6-12 anniRepressione
Attività socialmente accettabili
Stadio genitale
Dai 12 anni in poVs un istinto sessuale maturo
42. La teoria di Erikson dello sviluppo
psicosociale
Anche secondo E. esistono istinti di base e la personalità consiste
di id - io - superio -, ma dà una grande importanza all’io.
Ritiene che gli esseri umani siano creature fondamentalmente
razionali
i cui pensieri, sentimenti ed azioni sono ampiamente controllati dall’Lo sviluppo avviene attraverso stadi:
il bambino - esploratore attivo e adattivo -
deve risolvere positivamente alcune
crisi o conflitti tipici di ciascuno stadio
al fine di prepararsi per le crisi che compariranno più tardi nella vita
E. è un revisionista, poiché la sua teoria differisce da quella di F.
per molti aspetti importanti:
è uno psicologo dell’io
e mette l’accento sugli aspetti sociali e culturali dello sviluppo.
43. Il punto di vista dell’apprendimentoIl punto di vista dell’apprendimento
(comportamentismo)(comportamentismo)
Il comportamentismo di Watson (1878-1958)
La mente di un bambino è tabula rasa
Lo sviluppo umano dipende da associazioni
apprese tra stimoli e risposte
Lo sviluppo è un processo continuo:
acquisizione graduale di nuove e più sofisticate modalità
di comportamento o abitudini
Lo studio dello sviluppo umano deve basarsi
su osservazioni del comportamento manifesto
44. La teoria dell’apprendimento operante di
Skinner
(comportamentismo radicale)
Skinner (1904-1990) afferma che la maggioranza delle abitudini
acquisite dai bambini
- le reali risposte che costruiscono una personalità -
sono operazioni liberamente effettuate che sono diventate più o
meno probabili come risultato delle loro conseguenze
Il comportamento è motivato da stimoli esterni
- rinforzi od eventi punitivi -
piuttosto che da forze interne come motivazioni o istinti
Determinismo ambientaleDeterminismo ambientale
45. La teoria dell’apprendimento cognitivo sociale diLa teoria dell’apprendimento cognitivo sociale di
BanduraBandura
Bandura (1925) ritiene processo centrale dello sviluppo
l’apprendimento osservativo
L’a.o. permette ai bambini piccoli di acquisire qualunque numero
di nuove risposte in una grande varietà di situazioni in cui i loro
modelli stanno semplicemente facendo i fatti loro e non tentano
di insegnare alcunchè ad alcuno
Determinismo reciprocoDeterminismo reciproco:
l’ambiente ha influenza sul bambino, ma i comportamenti
a loro volta influenzano l’ambiente
Lo sviluppo umano è una interazione recirpoca continua
tra i bambini e i loro ambienti
46. Il modello ecologico di BrofenbrennerIl modello ecologico di Brofenbrenner
L’ambiente è descritto come un insieme di strutture definite
Ciascuna dentro l’altra come una matriosca
Microsistema
Famiglia
Bambini
Madre Padre
mesosistema
esosistem
a
macrosistema
educazionescuola
coetanei
Luogo lavoro genitori
Rete sociale
Amm. locale
Eventi storici
cultura
47. Il punto di vista cognitivo-evolutivoIl punto di vista cognitivo-evolutivo
Jean Piaget (1896-1980)
P. definì l’intelligenza come un processo mentale fondamentale
che aiuta un organismo ad adattarsi al suo ambiente
I bambini crescendo acquisiscono strutture cognitive sempre più
complesse che li aiutano ad adattarsi al loro ambiente
Struttura cognitiva schema
Modello organizzato di
pensiero o azione usato
per spiegare qualche
aspetto dell’esperienza
I bambini costruiscono attivamente nuovi modi di comprensione
del mondo basati sulla loro esperienza
49. Quattro stadi di sviluppo cognitivoQuattro stadi di sviluppo cognitivo
• Stadio sensomotorioStadio sensomotorio:: dalla nascita ai
due anni
• Stadio preoperatorioStadio preoperatorio:: dai due ai sette
anni
• Stadio delle operazioni concreteStadio delle operazioni concrete:: dai
sette agli undici o dodici anni
• Stadio delle operazioni formaliStadio delle operazioni formali:: dagli
undici-dodici anni ed oltre
Nessuno stadio può essere saltato perché ciascuno si
costruisce sul precedente e rappresenta una modalità di
pensiero più complessa
50. Il punto di vista etologicoIl punto di vista etologico
L’etologia è lo studio scientifico delle basi evolutive del
comportamento e dei contributi che le risposte
comportamentali danno per la sopravvivenza e lo sviluppo
di una specie
I membri di tutte le speci animali nascono con un certo numero
di comportamenti biologicamente programmati
Prodotti
dall’evoluzione
adattivi
Per la
sopravvivenza
Jhon Bowlby ritiene che anche i bambini abbiano comportamenti
preprogrammati per la sopravvivenza e lo sviluppo normale
51. Due grandi veduteDue grandi vedute
Modello meccanico:
uomo=macchinauomo=macchina
1. Collezione di parti
che possono
essere staccate
2. Passivo
3. Cambia perché
parti sono aggiunte
o sottratte
Modello organismico:
uomo=organismo viventeuomo=organismo vivente
1. Realtà unitaria
2. Attivo
3. Evolve attraverso stadi
52. Sviluppo prenatale e nascitaSviluppo prenatale e nascita
Lo sviluppo prenatale
avviene tra il
momento del
concepimento e la
nascita.
Si divide in:
1. periodo germinale
2. periodo embrionale
3. periodo fetale
Influenze ambientali
1. Età materna
2. Stato emozionale
della madre
3. Dieta della madre
53. Principi dello sviluppo prenatale
Leggi della direzione dello sviluppo
Stabiliscono l’ordine in
cui emergono le caratte
ristiche
Tre leggi specifiche
Legge cefalo-caudale
Legge prossimo-distale
Legge grosso-fine
Le tre leggi sono reciprocamente collegate
54. Ruolo della sequenza temporale dello
sviluppo
Le leggi della direzione evolutiva riflettono l’importanza del
trascorrere del tempo nello sviluppo
La crescita è più rapida durante il periodo prenatale rispetto
ad ogni altro stadio evolutivo
La crescita rapida ha importanti implicazioni per lo sviluppo,
soprattutto quando insorgono problemi
I teratogeniI teratogeni sono sostanze prodotte da una malattia o assunte
come farmaci, che causano anormalità fisiche o fisiologiche
La teratologiateratologia è lo studio dei difetti presenti alla nascita
55. teratogeni
• Agenti conclamati come teratogeni
comportamentali (sindrome fetale da alcool,
avvelenamento da piombo, malattia fetale di Minamata, causata
da avvelenamento da mercurio)
• Agenti che sono probabili teratogeni
comportamentali (sindrome fetale anticonvulsiva,
fumo di sigarette e nicotina, narcotici, PCB, ormoni e radiazioni)
• Agenti sospettati di essere teratogeni
comportamentali (marijuana, anenstetici,
antidepressivi, aspirina, talidomide e farmaci ansiolitici, infezioni
materne, metalli pesanti e solventi industriali)
Lista di agenti ambientali ordinata in riferimento agli effetti
nocivi
56. Nascita e ambiente perinataleNascita e ambiente perinatale
L’ambiente perinatale è l’ambiente che
circonda il momento della nascita.
Comprende diversi fattori:
1. Medicine date alla madre durante il
travaglio
2. Pratiche usate per far avvenire il parto
3. Ambiente sociale che circonda il
bambino appena nato
57. L’ambiente sociale che circonda la nascitaL’ambiente sociale che circonda la nascita
• L’esperienza dei genitori
• Parto preparato o naturale
• Coinvolgimento del padre
• Depressione post-partum
• Esperienza del neonato
• Esperienza del bambino più grande
• Complicazioni e pericoli perinataliComplicazioni e pericoli perinatali
• Screening prenatale
• Anossia
• Posizione anormale del feto
• Effetti delle terapie ostetriche
• Complicazioni del basso peso alla nascita
• Il rischio riproduttivo e la capacità di recupero del bambinoIl rischio riproduttivo e la capacità di recupero del bambino
58. Il neonatoIl neonato
Test di Apgar
NBAS scala di valutazione del
comportamento neonatale di Brazelton
Al momento della nascita
valuta:
battito cardiaco
respirazione
tono muscolare
colorito
riflessi
Pochi giorni dopo la nascita
valuta:
20 riflessi innati
lo stato del bambino
le reazioni agli stimoli ambientali
59. Le competenze del neonato
Riflessi di sopravvivenza
• Riflesso di respirazione
• Riflesso di ammiccamento
• Riflesso pupillare
• Riflesso di orientamento
• Riflesso di suzione
• Riflesso di deglutizione
Riflessi primitivi
• Riflesso di Babinski
• Riflesso di prensione
• Riflesso di Moro
• Riflesso del nuoto
• Riflesso di appoggio
60. Gli stati del neonato
Peter Wolff (1966) ha descritto 6 stati di coscienza che possono
Verificarsi durante il giorno:
• sonno regolare
• sonno irregolare
• sonnolenza
• inattività cosciente
• attività di risveglio
• pianto
Durante i primi giorni di vita i neonati passano circa il 70% del
tempo (16-18 ore al giorno) dormendo e soltanto 2 o 3 ore nello
stato cosciente inattivo. I cicli di sonno sono brevi e durano da 45
minuti a due ore. Esiste una grande variabilità individuale che
influenza il comportamento dei genitori
61. Mutamenti evolutivi degli stadi di coscienza
All’età che va da 4 a 6 settimane i bambini dormono soltanto
14-15 ore; tra i 3 e i 7 mesi dormono di notte e durante il
giorno fanno solo 2 o 3 pisolini
A 6 mesi il sonno REM si riduce al 25, 30% del sonno
totale
Teoria dell’autostimolazione
Morte improvvisa o nella culla Dai 2 ai 4 mesi
I neonati passano il 6-7% del loro tempo piangendo
62. Tipi di pianto
Pianto da fame Ritmico comincia sottovoce e diventa
Sempre più forte e sempre più sostenuto
Pianto “pazzo”
o arrabbiato Ritmico, ma molto intenso
Pianto da dolore Comincia con un lungo grido seguito
da alcuni secondi di silenzio e poi da
un pianto più vigoroso
Mezzi per consolare un bambino
agitato
63. La capacità di rispondere all’ambiente
Capacità sensoriali sensazion
e
Rilevazione della presenza di stimoli
vista
udito
olfatto
gusto
tatto
Relazione tra un evento
presente
nell’ambiente – stimolo – e
un recettore sensoriale specifico
percezione
Risposta organizzata ad uno stimolo
È innata o acquisita?
64. Metodo della preferenza visiva
Robert Fantz mise a punto una procedura per valutare l’acuità
visiva nel neonato, attraverso una particolare apparecchiatura
la camera visiva, in cui venivano presentati al neonato diversi
stimoli con diverse quantità di dettagli.
Il precipizio visivo
Walk e Gibson hanno messo a punto un apparato, noto
come il precipizio visivo, costituito da un pannello di vetro
posto sopra una parte piana e una che sprofonda. I bambini
di sei mesi evitano di gattonare sul lato profondo.
Abituazione disabituazione
65. Procedure di condizionamento operante
Il bambino è rinforzato se produce una risposta in presenza di
uno stimolo e una seconda risposta in presenza di un altro
Stimolo.
Gli stimoli possono essere presentati uno alla volta o simultaneamente
Le risposte possono essere: volgere il capo, succhiare una tettarella, scalciare
un oggetto mobile
I rinforzatori possono essere: la voce della madre, il latte, il battito cardiaco
intrauterino
66. Capacità sensoriali
Capacità visive
Capacità uditive
Gamma normale come gli adulti
Non pari all’adulto migliora nei primi sei mesiAcutezza
Percezione del colore
Buone capacità
discriminative
Già funzionante prima della nascita
Da uno a tre mesi quasi la
stessa
gamma degli adulti
67. Le capacità percettive come comportamenti
Universali I
Sono risposte fortemente preformate a stimoli che tutti i
neonati umani possiedono alla nascita
Sono il risultato dell’interazione fra variabili genetiche e
ambientali prenatali e ci rendono capaci di apprendere dal
nostro ambiente, anche prima del momento della nascita
68. I riflessi come comportamenti
Universali I
Le relazioni tra determinati stimoli e determinate risposte
sono parte del nostro corredo genetico
È adattivo per il neonato possedere questi comportamenti alla
nascita
Un riflesso non equivqle qd un comportamento
Un riflesso consiste in una relazione tra un evento ambientale
(stimolo)(stimolo) e un comportamento (risposta)(risposta)
Stimolo incondizionatoStimolo incondizionato Risposta incondizionataRisposta incondizionata
Lo stimolo elicita la risposta
69. Come si modificano i riflessi
• Possono rimanere gli stessi
• Possono scomparire
• Possono essere elicitati da nuovi
stimoli: il condizionamento rispondentecondizionamento rispondente
• Possono essere elaborati in nuovi
comportamenti: condizionamentocondizionamento
operanteoperante
70. Maturazione e crescita
Cambiamenti in peso e statura
Cambiamenti nelle proporzioni del
corpo
Sviluppo dello scheletro Sviluppo muscolare
Sviluppo del cervello e del sistema nervoso
Sviluppo neurale e plasicità Differenziazione del cervello e
crescita
mielinizzazione
Laterizzazione
cerebrale
71. Sviluppo motorio
capacitàcapacità 50% 90%
Alza la testa di 90° mentre giace sull’addome 2.2 3.2
Rotola 2.8 4.7
Si mette a sedere 2.9 4.2
Si siede senza supporto 5.5 7.8
Sta in piedi con supporto 5.8 10.0
Cammina con supporto 9.2 12.7
Sta per alcuni momenti in piedi da solo 9.8 13.0
Sta bene in piedi da solo 11.5 13.9
Cammina bene 12.1 14.3
Sale gli scalini 17.0 22.0
Calcia una palla 20.0 24.0
72. Prime capacità manipolatorie e coordinazione visuo-motoria
Afferramento ulnare pinza
Sviluppo motorio nella seconda infanzia
A tre anni i bambini sanno camminare o correre in linea retta
Saltare sui due piedi
A quattro anni sanno saltare alla corda, camminare su una
sola gamba, afferrare una palla grande con entrambi le mani
e correre più a lungo e più veloci di prima
A cinque anni il bambino corre muovendo le braccia va in bici
cletta ecc.
73. Lo sviluppo percettivo
• Teoria dell’arricchimentoTeoria dell’arricchimento (Piaget,
1954,1960): dobbiamo usare gli schemi
cognitivi che abbiamo a disposizione
per dare significato alla sensazione
• Teoria della differenziazioneTeoria della differenziazione (Gibson,
1969,1987): dobbiamo rilevare gli
aspetti distintivi contenuti nella
sensazione stessa
74. Metodi di studio relativi ai neonati
• Metodo della preferenza
• Paradigma dell’abituazione
• I potenziali evocati
• La procedura “hig amplitude sucking”
75. Metodo della preferenza
Looking chamber (camera di osservazione) Fantz anni ‘60
Metodo della abituazione
È una forma semplice di apprendimento
Potenziale evocato
Cambiamento della forma delle onde cerebrali che indica
che l’individuo rileva uno stimolo
76. High amplitude sucking
Uno speciale succhiotto contiene un circuito elettrico che
consente al bambino un controllo sulla presentazione degli
stimoli, variando la velocità di suzione rispetto alla linea di
base
Tatto temperatura e dolore
77. Percezione visiva nell’infanzia
Percezione di modelli e forme
Percezione primaria (0-2 mesi)
I bambini sono attratti da modelli molto contrastati con contorni
ben delineati tra aree chiare e scure
I visi e gli scarabocchi di un viso possono essere ugualmente
interessanti
I bambini preferiscono guardare tutto ciò che possono vedere
bene figure poco complesse contrastate che si muovono
78. Percezione successiva dei modelli e
della forma (2 mesi -1 anno)
Philip Kellman ed Elizabeth Spelke con bambini di 4 mesi
utilizzarono un dispositivo consistente in uno schermo e
un bastone che venivano diversamente presentati per vedere
se il bambino percepiva il rapporto figura sfondo
I bambini di 5-7 mesi sono in grado di organizzare gli oggetti in
figura sfondo senza utilizzare come indizio il movimento
A 9 mesi preferiscono configurazioni di luci sincrone al
movimento umano
A 12 mesi sono capaci di costruire forme da un’informazione
limitata
79. Percezione sociale precoce: visi ed
espressioni facciali
I bambini di 3 mesi preferiscono i visi normali ad altri modelli
identici in cui vi siano aree di chiaroscuro invertite
Riconoscono la fotografia della madre
Discriminano i visi di due estranei
I bambini di 5-7 mesi possono distinguere i familiari dagli
estranei
Riconoscere che un profilo e la foto della stessa persona
rappresentano il medesimo individuo
Esiste qualche contrasto sull’età in cui i bambini cominciano a
leggere i visi e a categorizzare le espressioni emozionali
Riferimento socialeRiferimento sociale Fine primo anno
80. Percezione spaziale
stereopsi
Indizi pittorici
Convergenza dell’immagine visiva dei due occhi
per produrre un’immagine singola che non si
sovrappone e che ha profondità
Precipizio visivo
Avvicinamento visivo Espansione dell’immagine di un oggetto
fino ad occupare l’intero campo visivo
Costanza della dimensione
Tendenza a percepire un oggetto come dotato delle stesse
dimensioni nonostante i mutamenti di dimensione della sua
immagine retinica (6-8 mesi)
81. Percezione uditiva
Riconoscimento della voce La voce della madre è
riconosciuta nei primi 3
giorni di vita
Reazioni alla parola e al linguaggio A 2 giorni i n.
discriminano tra
a e iA 2, 3 mesi discriminano tra “b” e “p”e
tra “da” “ba” “bu” “du”
Il suono musicale A 4-6 mesi distinguono le melodie
82. Percezione intersensoriale
Percezione transmodale I sensi sono integrati
alla nascita?
I bambini piccoli provano disagio di fronte a
Incongruenze sensoriali
Il transfert transmodale tra le modalità visive e uditive
compare a 4 mesi
A 5 mesi i bambini integrano indizi uditivi e visivi e distanza
83. Controversia
arricchimento/differenziazione
I teorici della differenziazione pensano che i sensi sono
integrati alla nascita
Il fatto che molti tipi di integrazione transmodale non
avvengano prima dei 4, 6 mesi è a sostegno della teoria
dell’arricchimento
I sensi maturano a velocità diversa
L’accurateza di una percezione attraverso due sensi è limitata
dalle capacità percettive che hanno una modalità di sviluppo più
lenta
84. Apprendimento percettivo e suo sviluppo
nell’infanzia
Sviluppo dell’attenzione
Mutamenti nella durata attentiva
La formazione reticolare non è
completamente mielinizzata
Mutamenti nell’esplorazione visiva
Mutamenti nella selezione attentiva
Con l’età i bambini diventano più capaci di
Di concentrarsi su un compito per lunghi periodi
Di pianificare la ricerca delle informazioni che li
aiuteranno a raggiungere uno scopo
Di focalizzarsi
sull’informazione
pertinente
85. Sviluppo della percezione della forma
Rilevare le forme visive
Teoria della differenziazione della Gibson
Apprendimento percettivo
Teoria dell’arricchimento di
Piaget
Sapere che in un certo contesto ci può essere un certo
stimolo può creare un’attesa cognitiva…
86. Influenze ambientali sulla percezione
Punto di vista interazionista
Gli stimoli ambientali che sono rilevati dai ricettori sensoriali
stimolano le risposte neurologiche che, a loro volta,
contribuiscono alla maturazione delle aree sensoriali del
cervello e delle vie nervose tra il cervello e i recettori
L’ambiente in cui il bambino viene allevato determina in ampia
misura il tipo di input sensoriali che rapidamente il sistema
nervoso, che sta maturando, interpreterà e analizzerà
87. Quali esperienze sono importanti
Usalo o perdilo Effetti neurologici della deprivazione
visiva
Neuroni particolari della corteccia
visiva rispondono selettivamente a
figure orizzontali, verticali e oblique
Astigmatismo visivo
Effetti del movimento sulla percezione
Ipotesi del movimento (Walk)
88. Influenze sociali e culturali
Percezione degli stimoli fisici Percezione delle figure
Valori sociali e percezione
Ambienti sociali e percettivi Dipendenza/indipendenz
a
di campo
Test di Witkin Differenze sessuali
Ricerche transculturali
Stile percettivo e personalità
89. Che cos’è lo sviluppo percettivo?
1. È la crescita delle capacità interpretative, un
processo complesso che dipende:
2. Dalla maturazione dei recettori sensoriali
3. Dal tipo di esperienze sensoriali
4. Dalle emergenti capacità cognitive
5. Dal contesto sociale
• La percezione è un aspetto centrale di ogni cosa,
poiché non vi è nulla che noi facciamo che non sia
influenzato dalla nostra interpretazione del mondo
che ci circonda
• La percezione è realmente al centro dello sviluppoLa percezione è realmente al centro dello sviluppo
umanoumano
Editor's Notes
Tabella con gli otto stadi di sviluppo
Nessuno stadio può essere saltato perché ciascuno si costruisce sul precedente e rappresenta una modalità di pensiero più complessa