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UNITÀ DI LAVORO
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COMPRENSIONE EMPATICA
ISC Falconara Nord
Scuola primaria “L. Da Vinci”
Classe III Elena Bruno
Fase 0 : rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la Conversazione
Clinica
1. Che cosa ti fa venire in mente la parola “comprensione”?
• ALESSIA : la parola “ comprensione” mi fa venire in mente di riflettere su
una cosa
• RICCARDO : la parola “ comprensione” mi fa venire in mente capire
• ELISA – GIOVANNI – MADALENA : descrizione
• CHRISTIAN : la parola “ comprensione” vuol dire comprendere le domande
• ELEONORA – ALEX – KALOYAN –ANNA MARIA : verificare, verifica
• MATTIA- KARIM –VALENTINA - ALESSANDRO: comprendere
• JENNIFER : se sei stato attento ad una fiaba
• EVA: capire le cose scritte
• MICHELE : verificare le parole di un brano se sono giuste
• Alla prima domanda “Che cosa ti fa venire
in mente la parola comprensione?” gli
allievi associano alla parola il significato
legato alla capacità di capire un testo o
delle domande, di saper riflettere su una
cosa, di verificare l’esattezza o meno delle
parole di un brano.
2. E l’aggettivo “empatico”? Cosa è l’empatia?
• ELEONORA : per me la parola empatico vuol dire STRANO o
STRANEZZA
• CHRISTIAN : la parola empatia significa allegria
• RICCARDO : L’aggettivo “ empatico” vuol dire che un bambino o
una bambina non pensa alle conseguenze delle azioni che fa
oppure che è simpatico
• ALESSANDRO- ALEX : antipatia, antipatico
• KARIM- GIOVANNI- ALESSIA – KALOYAN- MICHELE – ELISA –
ANNA MARIA – MATTIA : simpatico, simpatia
• JENNIFER : per me empatico significa felicità, allegria, simpatia
• VALENTINA : intelligente
• EVA : che una persona non ti sta molto amichevole
• MADALENA : stranezza e diversità
• Alla seconda domanda “Cosa è
l’empatia?” le risposte si concentrano sul
concetto di simpatia/antipatia con una
prevalete attenzione verso la prima
declinazione congiunta ad un senso di
felicità, allegria. Alcuni invece collegano il
termine a qualcosa si strano,di diverso o di
intelligente.
3. Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te?
• ELEONORA : quando c’è qualcuno che è molto diverso da me penso
di aver paura ma anche di fare amicizia
• CHRISTIAN : io penso che venga da un altro paese
• RICCARDO : provo molta paura ma cerco comunque di calmarmi e di
salutarlo
• ALESSANDRO : povertà e pena
• ALEX - GIOVANNI : paura
• KARIM : dispiacere se vedo qualcuno sulla carrozzella o un down
• ALESSIA : io non provo niente, sono sempre uomini!
• JENNIFER : io quando vedo qualcuno diverso da me ho un po’ paura.
• VALENTINA : sono felice
• EVA : gli chiederei da dove viene, come si chiama e come si sente ad
essere diverso e vorrei diventare sua amica
• MICHELE : vorrei essere come lui
• ELISA : ho paura però cerco di fare amicizia
• MADALENA: Valentina è molto diversa da me
• MATTIA : mi fa molta pena ma sento che ci posso fare amicizia
• ANNA MARIA : provo un po’ di timore e non riesco a parlargli e
muovermi
• Alla terza domanda “Cosa provi quando
sei di fronte a qualcuno che è molto
diverso da te?”la maggior parte degli
allievi rileva un sentimento di timore,
paura, pena, curiosità Alcuni affermano
che nonostante un impatto di disagio,
sentono il desiderio di conoscere l’altro e
di stringere amicizia. Un ragazzo esprime
il desiderio di immedesimarsi nell’altro, nel
diverso che non conosce.
4. E se il diverso è un animale, magari un gatto, cosa provi?
• GIOVANNI : vorrei accarezzarlo
• KALOYAN – ELISA : lo adotterei
• ANNA MARIA : i miei amici sanno che odio i gatti, è vero, ma quelli
abbandonati no. Sento che mi dice “ aiutami “ e lì provo tenerezza
• VALENTINA : proverei tanto amore e felicità e sarei contentissima
• MADALENA : il gatto è molto diverso da me
• MICHELE : vorrei essere come lui
• MATTIA : provo che è molto bello, liscio e peloso
• KARIM : niente
• CHRISTIAN : io penso che sia randagio
• EVA : lo prendo in braccio e lo riporto a casa
• RICCARDO- ELEONORA : provo tenerezza
• ALEX : se vedo un animale randagio mi vengono i brividi
• JENNIFER : io provo amore per l’animale ed osservo la sua
bellezza
• ALESSANDRO : penso che è molto diverso da me ma è come una
persona perché ha sempre dei sentimenti profondi
• ALESSIA . anche se lo straniero fosse un gatto lo accudirei e gli
farei le coccole
• Alla quarta domanda “E se il diverso è un
animale, magari un gatto, cosa provi?” la
maggior parte esprime sentimenti di
tenerezza, d’amore, contentezza, gioia,
felicità. Solo due allievi denunciano
sensazioni negative legate a brividi
indesiderati e odio.
• Una bambina afferma che farebbe le
coccole anche ad un gatto straniero.
5. Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto?
• GIOVANNI : vorrebbe farsi coccolare e giocare
• KALOYAN : un gatto può essere contento
• ANNA MARIA : il gatto all’inizio prova paura ma poi gli passa
• ELISA : l’animale davanti a me sarà molto contento
• VALENTINA : sarebbe contento e anche un po’ pauroso
• MICHELE : il gatto vuole essere come me
• MATTIA : pensa se lui per le persone è carino
• KARIM : dolore
• CHRISTIAN : pensa che non mi conosce
• EVA : è felice e contento
• RICCARDO: “ Chi è questo? Mi sembra strano! Ehi, però è simpatico! E sa
anche come giocare con gli animali ! “
• ELEONORA: per me un animale può provare paura
• ALEX : pensa che gli faccio del male, che gli do dei calci
• JENNIFER : può provare dentro di sé paura però anche un po’ di felicità
• ALESSANDRO : un animale prima prova molta paura ma poi gli passa piano
piano, si abitua a me e si farà accarezzare
• ALESSIA : all’inizio si spaventerà di sicuro perché non mi ha mai visto ma
piano piano mi conoscerà e se ne farà l’abitudine
• Alla quinta domanda “Che cosa, secondo te,
può provare un animale, magari un gatto?”
gli allievi dichiarano che un gatto può aver paura,
spavento, può essere contento, sente bisogno di
coccole, vuole piacere, prova felicità, teme di
essere maltrattato. Qualcuno afferma che all’inizio
i gatti possono aver paura delle persone, ma poi –
grazie ad una maggiore conoscenza- si lasciano
accarezzare.
6. Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire,gioire…?
• GIOVANNI : vorrebbe farsi coccolare e giocare
• KALOYAN : un gatto può essere contento
• ANNA MARIA : l’animale può gioire quando il padrone è felice e
soffrire quando il padrone è triste
• MADALENA : secondo me gli animali non possono provare sentimenti
o soffrire
• MICHELE : il gatto prova questi sentimenti
• RICCARDO: certo che possono perché come noi sono esseri viventi e
tutti gli esseri viventi hanno delle sensazioni sia brutte sia belle
• ELEONORA: per me gli animali possono fare più di quello che
immaginiamo
• ALEX : possono essere tristi, allegri, contenti, infelici, scontenti,
impauriti…
• JENNIFER : possono provare tutto quello che proviamo noi
• ALESSANDRO : possono avere emozioni, possono soffrire tanto poi
quando muore un padrone soffrono tanto tanto
• ALESSIA – EVA – CHRISTIAN - KARIM – MATTIA- VALENTINA – ELISA
– KALOYAN – GIOVANNI : secondo me gli animali possono provare
emozioni
• Alla sesta domanda “Secondo voi gli animali
possono provare emozioni: soffrire,gioire …?” la
maggior parte degli allievi conferma che gli
animali possono provare emozioni. Un allievo
sostiene che gli animali sono esseri viventi come
gli uomini per cui anch’essi hanno le stesse
sensazioni positive e negative che attraversano
gli umani. Un’ allieva, invece, dichiara che a suo
avviso gli animali non possono provare
sentimenti o soffrire
MAPPA MENTALE
Comprensione è:
capire
riflettere
verificare l’esattezza di conoscenze
L’empatia è
simpatia
antipatia
felicità
allegria
stranezza
diversità
L’altro, il diverso suscita:
timore
paura
pena
curiosità
voglia di conoscerlo
desiderio di immedesimazione
Se l’altro è un animale si prova:
tenerezza
amore
contentezza
gioia
felicità
brividi indesiderati
odio
Gli animali provano:
paura, spavento
desiderio di coccole e di essere accettato
felicità
le stesse sensazioni positive e negative degli uomini
gli animali non possono provare sentimenti o soffrire
MAPPA MENTALE
Comprensione è:
capire
riflettere
verificare l’esattezza di conoscenze
L’empatia è
simpatia
antipatia
felicità
allegria
stranezza
diversità
L’altro, il diverso suscita:
timore
paura
pena
curiosità
voglia di conoscerlo
desiderio di immedesimazione
Se l’altro è un animale si prova:
tenerezza
amore
contentezza
gioia
felicità
brividi indesiderati
odio
Gli animali provano:
paura, spavento
desiderio di coccole e di essere accettato
felicità
le stesse sensazioni positive e negative degli uomini
gli animali non possono provare sentimenti o soffrire
COMMENTO ALLA CONVERSAZIONE CLINICA
• Le conoscenze spontanee dei bambini evidenziano un primo orientamento volto a
declinare la parola comprensione verso il senso tecnico della parola per cui
comprendere vuol dire essenzialmente capire un oggetto culturale piuttosto che stati
d’animo o qualcuno. Il termine empatia richiama per associazione fonica quello di
antipatia e/o simpatia e gli allievi dimostrano di prediligere quest’ultimo significato a
cui associano sentimenti di felicità e allegria. L’introduzione di concetti come quello
di stranezza e/o diversità può diventare un elemento per rendere più complessa la
riflessione degli allievi e avviarli ad una considerazione che superi sia l’antipatia che
la simpatia. Questi infatti sono sentimenti che si provano sulla base della conoscenza
mentre l’empatia scatta proprio nei confronti di chi non si conosce, è “strano” nel
senso che non rientra nel proprio universo esperienziale, nei propri contatti
quotidiani. Questo filo di pensieri si intreccia ineluttabilmente con le risposte che i
bambini danno sulle sensazioni che provano per “ l’altro”: timore, paura, pena. Su
queste affermazioni è bene riuscire ad approfondire i sentimenti degli allievi in modo
da dare loro la possibilità di decodificarli, di capire come e perché, in quale situazione
l’altro ha suscitato disagio. La modalità didattica da utilizzare dipende dal contesto:
generalmente in sede scolastica si preferisce lavorare sul simbolico come specchio
per analizzare se stessi ed in tal senso la fiaba sicuramente è utile. Del resto la pista
offerta da chi dice che sente il desiderio di conoscere l’altro, di immedesimarsi in lui
aiuta nell’interpretazione del testo e ne arricchisce la lettura così da facilitare
l’apprendimento del concetto di empatia superando l’ostacolo epistemologico che
consiste nel dare giudizi sull’altro prima di una seria ed autentica conoscenza ma solo
sulle basi dell’apparenza o ancor peggio di condizionamenti mediali come mostra
l’ultima parte della conversazione clinica. La predilezione per i gatti o comunque per il
mondo animale se da un lato rientra in una sfera di possibili esperienze dirette,
dall’altro è presumibile derivarla da un sistema pubblicitario- legato tra l’altro ad un
ricco mercato- in cui soprattutto l’animale domestico è sempre presentato in modo
attraente di contro “i brutti e clandestini” che invadono le nostre coste. Attivare una
serie di riflessioni sulle immagini mediali può essere un’attività di meta cognizione
che può arricchire il percorso di insegnamento-apprendimento
Matrice cognitiva (ciò che sanno)
• La comprensione richiede la conoscenza
• L’altro va conosciuto
• L’immedesimazione è una forma di conoscenza.
Compito di apprendimento (ciò che non sanno)
• L’empatia richiede una conoscenza dell’altro con
sospensione di giudizio
• L’empatia esige un decondizionamento mediale.
• L’empatia richiede ascolto come premessa
dell’immedesimazione.
Rete Concettuale
EMPATIA
=
ASCOLTO dell’ALTRO
per
IMMEDESIMAZIONE
con
SOSPENSIONE DI GIUDIZIO
Fase 1 : mettersi nei panni dei viventi non umani sviluppando qualità
empatiche; comprendere l’altro al di là dell’aspetto esteriore.
Bella è buona e generosa e si offre alla
Bestia per lasciare libero il padre
Nella storia il padre raccoglie la rosa per
Belle, nel cartone una fata la dà alla
Bestia
Punizione dell’antagonista: le due
sorellastre vengono trasformate in statue
e Gaston muore
Nella storia il papà di Belle è un ricco
mercante, nel cartone un inventore
La rosaNella storia non ci sono i personaggi-
oggetti animati del cartone
Lo specchio magicoNella storia le antagoniste sono le
sorelle, nel cartone Gaston
ANALOGIEDIFFERENZE
Fase 2:comprendere la compartecipazione empatica attraverso il
testo narrativo e filmico della fiaba “La bella e la bestia”
DEBRIEFING
• Non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze
ma guardare dentro le personema guardare dentro le personema guardare dentro le personema guardare dentro le persone
• BelleBelleBelleBelle èèèè coraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anche
se lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tutti
• Tutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, anche
gli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio cane
èèèè molto tristemolto tristemolto tristemolto triste
• Penso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fatto
con la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e non
sarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare l’’’’odio in amore.odio in amore.odio in amore.odio in amore.
Fase 3 : cogliere i sentimenti vissuti dal “diverso” nella fiaba “ Il principe
granchio” di I. Calvino
TESTO CLOZE
Completa il testo con le parole mancanti
Una volta c’era un …............ pescatorepescatorepescatorepescatore.................
che non riusciva mai a pescare abbastanza e a
comprare la …... polentapolentapolentapolenta............................... per la
sua famiglia. Un giorno tirando le ….............. reti.....reti.....reti.....reti.....
pescò un grosso…. granchio....granchio....granchio....granchio.... Partì da casa e si recò
a ….................... palazzopalazzopalazzopalazzo.................................... del re. In quel
momento entrò la figlia che disse: “Oh, che bel
granchio! Papà, compramelo, ti prego. Lo metteremo
nella ….. peschiera.........peschiera.........peschiera.........peschiera......... insieme con i cefalicefalicefalicefali ––
…......... e le orate”.Il re lo comprò per far piacere a
sua ….... figliafigliafigliafiglia............................................................................Il pescatore mise il
granchio nella peschiera e la principessa che lo
osservava spesso, s’accorse che il granchio …..........
spariva.......spariva.......spariva.......spariva....... da mezzogiorno alle …………........ tretretretre...................
CONSIDERAZIONI DI CLASSE
• Il granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come una
merce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzato
dalla figlia del re.dalla figlia del re.dalla figlia del re.dalla figlia del re.
• Il granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cui
gli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore era
merce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il re
era un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figlia
del re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare le
ore. La sua capacitore. La sua capacitore. La sua capacitore. La sua capacitàààà di considerare un granchio undi considerare un granchio undi considerare un granchio undi considerare un granchio un
amico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione da
granchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nella ““““ Bella e la bestiaBella e la bestiaBella e la bestiaBella e la bestia””””
llll’’’’amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.
Fase 4 : costruire una nuova storia in cui il diverso è accettato da tutti.
• LA FIABA DI ELEONORA
Fase 5. Consolidare le conoscenze acquisite

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  • 1. UNITÀ DI LAVORO su COMPRENSIONE EMPATICA ISC Falconara Nord Scuola primaria “L. Da Vinci” Classe III Elena Bruno
  • 2. Fase 0 : rilevare l’ostacolo epistemologico mediante la Conversazione Clinica 1. Che cosa ti fa venire in mente la parola “comprensione”? • ALESSIA : la parola “ comprensione” mi fa venire in mente di riflettere su una cosa • RICCARDO : la parola “ comprensione” mi fa venire in mente capire • ELISA – GIOVANNI – MADALENA : descrizione • CHRISTIAN : la parola “ comprensione” vuol dire comprendere le domande • ELEONORA – ALEX – KALOYAN –ANNA MARIA : verificare, verifica • MATTIA- KARIM –VALENTINA - ALESSANDRO: comprendere • JENNIFER : se sei stato attento ad una fiaba • EVA: capire le cose scritte • MICHELE : verificare le parole di un brano se sono giuste
  • 3. • Alla prima domanda “Che cosa ti fa venire in mente la parola comprensione?” gli allievi associano alla parola il significato legato alla capacità di capire un testo o delle domande, di saper riflettere su una cosa, di verificare l’esattezza o meno delle parole di un brano.
  • 4. 2. E l’aggettivo “empatico”? Cosa è l’empatia? • ELEONORA : per me la parola empatico vuol dire STRANO o STRANEZZA • CHRISTIAN : la parola empatia significa allegria • RICCARDO : L’aggettivo “ empatico” vuol dire che un bambino o una bambina non pensa alle conseguenze delle azioni che fa oppure che è simpatico • ALESSANDRO- ALEX : antipatia, antipatico • KARIM- GIOVANNI- ALESSIA – KALOYAN- MICHELE – ELISA – ANNA MARIA – MATTIA : simpatico, simpatia • JENNIFER : per me empatico significa felicità, allegria, simpatia • VALENTINA : intelligente • EVA : che una persona non ti sta molto amichevole • MADALENA : stranezza e diversità
  • 5. • Alla seconda domanda “Cosa è l’empatia?” le risposte si concentrano sul concetto di simpatia/antipatia con una prevalete attenzione verso la prima declinazione congiunta ad un senso di felicità, allegria. Alcuni invece collegano il termine a qualcosa si strano,di diverso o di intelligente.
  • 6. 3. Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te? • ELEONORA : quando c’è qualcuno che è molto diverso da me penso di aver paura ma anche di fare amicizia • CHRISTIAN : io penso che venga da un altro paese • RICCARDO : provo molta paura ma cerco comunque di calmarmi e di salutarlo • ALESSANDRO : povertà e pena • ALEX - GIOVANNI : paura • KARIM : dispiacere se vedo qualcuno sulla carrozzella o un down • ALESSIA : io non provo niente, sono sempre uomini! • JENNIFER : io quando vedo qualcuno diverso da me ho un po’ paura. • VALENTINA : sono felice • EVA : gli chiederei da dove viene, come si chiama e come si sente ad essere diverso e vorrei diventare sua amica • MICHELE : vorrei essere come lui • ELISA : ho paura però cerco di fare amicizia • MADALENA: Valentina è molto diversa da me • MATTIA : mi fa molta pena ma sento che ci posso fare amicizia • ANNA MARIA : provo un po’ di timore e non riesco a parlargli e muovermi
  • 7. • Alla terza domanda “Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te?”la maggior parte degli allievi rileva un sentimento di timore, paura, pena, curiosità Alcuni affermano che nonostante un impatto di disagio, sentono il desiderio di conoscere l’altro e di stringere amicizia. Un ragazzo esprime il desiderio di immedesimarsi nell’altro, nel diverso che non conosce.
  • 8. 4. E se il diverso è un animale, magari un gatto, cosa provi? • GIOVANNI : vorrei accarezzarlo • KALOYAN – ELISA : lo adotterei • ANNA MARIA : i miei amici sanno che odio i gatti, è vero, ma quelli abbandonati no. Sento che mi dice “ aiutami “ e lì provo tenerezza • VALENTINA : proverei tanto amore e felicità e sarei contentissima • MADALENA : il gatto è molto diverso da me • MICHELE : vorrei essere come lui • MATTIA : provo che è molto bello, liscio e peloso • KARIM : niente • CHRISTIAN : io penso che sia randagio • EVA : lo prendo in braccio e lo riporto a casa • RICCARDO- ELEONORA : provo tenerezza • ALEX : se vedo un animale randagio mi vengono i brividi • JENNIFER : io provo amore per l’animale ed osservo la sua bellezza • ALESSANDRO : penso che è molto diverso da me ma è come una persona perché ha sempre dei sentimenti profondi • ALESSIA . anche se lo straniero fosse un gatto lo accudirei e gli farei le coccole
  • 9. • Alla quarta domanda “E se il diverso è un animale, magari un gatto, cosa provi?” la maggior parte esprime sentimenti di tenerezza, d’amore, contentezza, gioia, felicità. Solo due allievi denunciano sensazioni negative legate a brividi indesiderati e odio. • Una bambina afferma che farebbe le coccole anche ad un gatto straniero.
  • 10. 5. Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto? • GIOVANNI : vorrebbe farsi coccolare e giocare • KALOYAN : un gatto può essere contento • ANNA MARIA : il gatto all’inizio prova paura ma poi gli passa • ELISA : l’animale davanti a me sarà molto contento • VALENTINA : sarebbe contento e anche un po’ pauroso • MICHELE : il gatto vuole essere come me • MATTIA : pensa se lui per le persone è carino • KARIM : dolore • CHRISTIAN : pensa che non mi conosce • EVA : è felice e contento • RICCARDO: “ Chi è questo? Mi sembra strano! Ehi, però è simpatico! E sa anche come giocare con gli animali ! “ • ELEONORA: per me un animale può provare paura • ALEX : pensa che gli faccio del male, che gli do dei calci • JENNIFER : può provare dentro di sé paura però anche un po’ di felicità • ALESSANDRO : un animale prima prova molta paura ma poi gli passa piano piano, si abitua a me e si farà accarezzare • ALESSIA : all’inizio si spaventerà di sicuro perché non mi ha mai visto ma piano piano mi conoscerà e se ne farà l’abitudine
  • 11. • Alla quinta domanda “Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto?” gli allievi dichiarano che un gatto può aver paura, spavento, può essere contento, sente bisogno di coccole, vuole piacere, prova felicità, teme di essere maltrattato. Qualcuno afferma che all’inizio i gatti possono aver paura delle persone, ma poi – grazie ad una maggiore conoscenza- si lasciano accarezzare.
  • 12. 6. Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire,gioire…? • GIOVANNI : vorrebbe farsi coccolare e giocare • KALOYAN : un gatto può essere contento • ANNA MARIA : l’animale può gioire quando il padrone è felice e soffrire quando il padrone è triste • MADALENA : secondo me gli animali non possono provare sentimenti o soffrire • MICHELE : il gatto prova questi sentimenti • RICCARDO: certo che possono perché come noi sono esseri viventi e tutti gli esseri viventi hanno delle sensazioni sia brutte sia belle • ELEONORA: per me gli animali possono fare più di quello che immaginiamo • ALEX : possono essere tristi, allegri, contenti, infelici, scontenti, impauriti… • JENNIFER : possono provare tutto quello che proviamo noi • ALESSANDRO : possono avere emozioni, possono soffrire tanto poi quando muore un padrone soffrono tanto tanto • ALESSIA – EVA – CHRISTIAN - KARIM – MATTIA- VALENTINA – ELISA – KALOYAN – GIOVANNI : secondo me gli animali possono provare emozioni
  • 13. • Alla sesta domanda “Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire,gioire …?” la maggior parte degli allievi conferma che gli animali possono provare emozioni. Un allievo sostiene che gli animali sono esseri viventi come gli uomini per cui anch’essi hanno le stesse sensazioni positive e negative che attraversano gli umani. Un’ allieva, invece, dichiara che a suo avviso gli animali non possono provare sentimenti o soffrire
  • 14. MAPPA MENTALE Comprensione è: capire riflettere verificare l’esattezza di conoscenze L’empatia è simpatia antipatia felicità allegria stranezza diversità L’altro, il diverso suscita: timore paura pena curiosità voglia di conoscerlo desiderio di immedesimazione Se l’altro è un animale si prova: tenerezza amore contentezza gioia felicità brividi indesiderati odio Gli animali provano: paura, spavento desiderio di coccole e di essere accettato felicità le stesse sensazioni positive e negative degli uomini gli animali non possono provare sentimenti o soffrire MAPPA MENTALE Comprensione è: capire riflettere verificare l’esattezza di conoscenze L’empatia è simpatia antipatia felicità allegria stranezza diversità L’altro, il diverso suscita: timore paura pena curiosità voglia di conoscerlo desiderio di immedesimazione Se l’altro è un animale si prova: tenerezza amore contentezza gioia felicità brividi indesiderati odio Gli animali provano: paura, spavento desiderio di coccole e di essere accettato felicità le stesse sensazioni positive e negative degli uomini gli animali non possono provare sentimenti o soffrire
  • 15. COMMENTO ALLA CONVERSAZIONE CLINICA • Le conoscenze spontanee dei bambini evidenziano un primo orientamento volto a declinare la parola comprensione verso il senso tecnico della parola per cui comprendere vuol dire essenzialmente capire un oggetto culturale piuttosto che stati d’animo o qualcuno. Il termine empatia richiama per associazione fonica quello di antipatia e/o simpatia e gli allievi dimostrano di prediligere quest’ultimo significato a cui associano sentimenti di felicità e allegria. L’introduzione di concetti come quello di stranezza e/o diversità può diventare un elemento per rendere più complessa la riflessione degli allievi e avviarli ad una considerazione che superi sia l’antipatia che la simpatia. Questi infatti sono sentimenti che si provano sulla base della conoscenza mentre l’empatia scatta proprio nei confronti di chi non si conosce, è “strano” nel senso che non rientra nel proprio universo esperienziale, nei propri contatti quotidiani. Questo filo di pensieri si intreccia ineluttabilmente con le risposte che i bambini danno sulle sensazioni che provano per “ l’altro”: timore, paura, pena. Su queste affermazioni è bene riuscire ad approfondire i sentimenti degli allievi in modo da dare loro la possibilità di decodificarli, di capire come e perché, in quale situazione l’altro ha suscitato disagio. La modalità didattica da utilizzare dipende dal contesto: generalmente in sede scolastica si preferisce lavorare sul simbolico come specchio per analizzare se stessi ed in tal senso la fiaba sicuramente è utile. Del resto la pista offerta da chi dice che sente il desiderio di conoscere l’altro, di immedesimarsi in lui aiuta nell’interpretazione del testo e ne arricchisce la lettura così da facilitare l’apprendimento del concetto di empatia superando l’ostacolo epistemologico che consiste nel dare giudizi sull’altro prima di una seria ed autentica conoscenza ma solo sulle basi dell’apparenza o ancor peggio di condizionamenti mediali come mostra l’ultima parte della conversazione clinica. La predilezione per i gatti o comunque per il mondo animale se da un lato rientra in una sfera di possibili esperienze dirette, dall’altro è presumibile derivarla da un sistema pubblicitario- legato tra l’altro ad un ricco mercato- in cui soprattutto l’animale domestico è sempre presentato in modo attraente di contro “i brutti e clandestini” che invadono le nostre coste. Attivare una serie di riflessioni sulle immagini mediali può essere un’attività di meta cognizione che può arricchire il percorso di insegnamento-apprendimento
  • 16. Matrice cognitiva (ciò che sanno) • La comprensione richiede la conoscenza • L’altro va conosciuto • L’immedesimazione è una forma di conoscenza. Compito di apprendimento (ciò che non sanno) • L’empatia richiede una conoscenza dell’altro con sospensione di giudizio • L’empatia esige un decondizionamento mediale. • L’empatia richiede ascolto come premessa dell’immedesimazione.
  • 18. Fase 1 : mettersi nei panni dei viventi non umani sviluppando qualità empatiche; comprendere l’altro al di là dell’aspetto esteriore.
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  • 26. Bella è buona e generosa e si offre alla Bestia per lasciare libero il padre Nella storia il padre raccoglie la rosa per Belle, nel cartone una fata la dà alla Bestia Punizione dell’antagonista: le due sorellastre vengono trasformate in statue e Gaston muore Nella storia il papà di Belle è un ricco mercante, nel cartone un inventore La rosaNella storia non ci sono i personaggi- oggetti animati del cartone Lo specchio magicoNella storia le antagoniste sono le sorelle, nel cartone Gaston ANALOGIEDIFFERENZE Fase 2:comprendere la compartecipazione empatica attraverso il testo narrativo e filmico della fiaba “La bella e la bestia”
  • 27. DEBRIEFING • Non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenzeNon bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze ma guardare dentro le personema guardare dentro le personema guardare dentro le personema guardare dentro le persone • BelleBelleBelleBelle èèèè coraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anchecoraggiosa , riesce ad amare la Bestia, anche se lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tuttise lui si comporta male e impaurisce tutti • Tutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, ancheTutti hanno sentimenti e provano emozioni, anche gli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio canegli animali: quando noi non siamo a casa il mio cane èèèè molto tristemolto tristemolto tristemolto triste • Penso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fattoPenso che se mi trattassero male come hanno fatto con la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e noncon la Bestia mi arrabbierei molto anche io e non sarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare lsarei capace di trasformare l’’’’odio in amore.odio in amore.odio in amore.odio in amore.
  • 28. Fase 3 : cogliere i sentimenti vissuti dal “diverso” nella fiaba “ Il principe granchio” di I. Calvino TESTO CLOZE Completa il testo con le parole mancanti Una volta c’era un …............ pescatorepescatorepescatorepescatore................. che non riusciva mai a pescare abbastanza e a comprare la …... polentapolentapolentapolenta............................... per la sua famiglia. Un giorno tirando le ….............. reti.....reti.....reti.....reti..... pescò un grosso…. granchio....granchio....granchio....granchio.... Partì da casa e si recò a ….................... palazzopalazzopalazzopalazzo.................................... del re. In quel momento entrò la figlia che disse: “Oh, che bel granchio! Papà, compramelo, ti prego. Lo metteremo nella ….. peschiera.........peschiera.........peschiera.........peschiera......... insieme con i cefalicefalicefalicefali –– …......... e le orate”.Il re lo comprò per far piacere a sua ….... figliafigliafigliafiglia............................................................................Il pescatore mise il granchio nella peschiera e la principessa che lo osservava spesso, s’accorse che il granchio ….......... spariva.......spariva.......spariva.......spariva....... da mezzogiorno alle …………........ tretretretre...................
  • 29. CONSIDERAZIONI DI CLASSE • Il granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come unaIl granchio prima si vede considerato come una merce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzatomerce da sfruttare, poi invece viene apprezzato dalla figlia del re.dalla figlia del re.dalla figlia del re.dalla figlia del re. • Il granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cuiIl granchio capisce che ci sono diversi modi con cui gli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore eragli altri ti possono considerare. Per il pescatore era merce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il remerce di scambio per mangiare la polenta; per il re era un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figliaera un animale per far contenta la figlia, per la figlia del re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare ledel re era un essere importante con cui passare le ore. La sua capacitore. La sua capacitore. La sua capacitore. La sua capacitàààà di considerare un granchio undi considerare un granchio undi considerare un granchio undi considerare un granchio un amico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione daamico ha reso possibile la trasformazione da granchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nellagranchio in principe. Come nella ““““ Bella e la bestiaBella e la bestiaBella e la bestiaBella e la bestia”””” llll’’’’amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.amore trasforma e rende felici.
  • 30. Fase 4 : costruire una nuova storia in cui il diverso è accettato da tutti. • LA FIABA DI ELEONORA
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  • 35. Fase 5. Consolidare le conoscenze acquisite