Le buone regole per vivere da buon cittadino il Web
Ppt smart education
1. Guglionesi: la Scuola Primaria alla convention nazionale
‘Smart Education & Technology Days’ 3 Giorni per la
Scuola 2013
Città della Scienza – Napoli- 9-10-11 Ottobre 2013
2. Smart Education & Technology Days è la manifestazione che la Città della
Scienza di Napoli organizza ogni anno per dar voce al mondo della scuola
con seminari, convegni, workshop e laboratori.
In rappresentanza del mio Istituto vi ho partecipato, lo scorso 10 ottobre,
per relazionare sul tema ‘Primary Smart School… nella didattica
quotidiana.
3. Il mio intervento ha riguardato i seguenti aspetti:
1-Negli ultimi anni il termine inglese smart, in italiano
“intelligente”, è entrato nell’uso comune come
aggettivazione di molti ambiti della vita pubblica e sociale
(Smart City, (la) Smart auto, Smartphone, Smart school,
Smart education, ecc.).
Il tema dell’intelligenza, della creatività e del pensiero
attivo, è sentito come prioritario per far fronte a un
presente sempre più composito ed eterogeneo.
4. Secondo la definizione di Jean Piaget l’intelligenza
è quella forma di adattamento biologico e
cognitivo che fa sì che l’individuo si conformi
interattivamente all’ambiente, al fine di creare un
equilibrio dinamico utile alla crescita e alla
sopravvivenza della specie.
5. L’accresciuta necessità dell’uomo di vivere la complessità
odierna in termini di efficienza e di adeguatezza, in
sintonia con una conoscenza pertinente delle dinamiche del
mondo globalizzato, avvalora la definizione e ne fa uno
strumento imprescindibile.
6. Declinare tutto ciò nell’ambito dell’insegnamento significa
ampliare lo store dei linguaggi alfabetizzanti e delle
competenze multidimensionali e multiculturali, superando
frammentazioni di ordine cognitivo, puntando alla
complementarità delle conoscenze.
7. 2-Su questo piano credo si giochi la credibilità del sistema
formativo e, in aggiunta, sulla capacità di riconvertire
metodi e strategie d’insegnamento utili a riattivare nei
ragazzi quelle scintille d’interesse verso gli apprendimenti e
i saperi.
Sin dalla Scuola Primaria l’adozione di nuovi e diversificati
linguaggi espressivi apre la strada allo sviluppo del
pensiero divergente.
La versatilità delle tecnologie digitali attraverso sistemi
operativi funzionali alla didattica, consentono di mixare
forme espositive di contenuti per presentarli in formati
nuovi e creativi.
8. Narrare e documentare attività di studio attraverso il
Digital Storytelling mette in atto capacità di scrittura e di
esposizione orale, di sensibilità artistiche e di aspetti
emozionali.
A esempio connettere in chiave interdisciplinare unità di
apprendimento scientifici con la mitologia classica serve a
creare novelle esprimibili sotto forma di graphic novel o
grafico-animati e nello stesso tempo induce a sviluppare
abilità tecniche strumentali e di stesura di testi.
Il wiki come scrittura collettiva insegna a collaborare per
un fine comune e a creare collage compositivi che
stimolano la logica e la riflessione assegnando senso e
significati specifici.
9. Il polimorfismo applicato alla didattica è già di per
sé uno strumento intelligente.
Apre la strada all’originalità e all’inatteso
sprigionando la libertà d’espressione.
Incoraggia a trovare soluzioni per superare gli
imprevisti.
E, soprattutto, dà spazio alla personalizzazione dei
percorsi e dei risultati.
Nicoletta Farina
10. Bibliografia:
• Piaget, J.,- Psicologia dell’intelligenza, Giunti Editori, Milano, 2008
• Gardner H.- Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza, Feltrinelli,
Milano, 1987
• Morin E. – I sette saperi necessari all’educazione del futuro, R. Cortina,
Milano, 2001
• Sir. K. Robinson ‘Out of our Minds: Learning to be Creative’, John Wiley &
Sons, 2011
• New, J.- How to use Digital Storytelling in your classroom,
EdutopiaMagazine, 2005
• Lambert J.- Digital Storytelling cookkbook and travelling companion, 2003
• Baetens J.- The Graphic Novel, Leuven University Press, 2001
• Johnson, D. w., Johnson Holubec, e., 1996, Apprendimento cooperativo in
classe: migliorare il clima emotivo e il rendimento, Erickson, Trento.