Con "Pasto Buono" di Gregorio Fogliani niente più sprechi di cibo
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Pastobuono e niente sprechi di cibo
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Contro gli sprechi di cibo ecco il progetto “Pasto Buono” ideato da Qui! Foundation che ha
creato una rete di solidarietà. Pasticcerie, gastronomie, ristoranti, bar: tante realtà unite per
regalare ai più poveri cibo e viveri invece di buttarli a fine giornata, nel 2013 già 70mila pasti
“salvati” e goduti. Gregorio Fogliani, di presidente di Qui! Foundation vuole estendere la sua
rete anti-sprechi in tutta Italia: è il momento di aiutarci così.
Come diventare
membro di
greenpeace
1) Come mai una società come la vostra ha pensato a un progetto come Pasto Buono?
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La società che gestisce il progetto è Qui! Foundation, parte di Qui! Group, che opera nella
gestione dei titoli di servizio, come buoni pasto, voucher aziendali e sociali, buoni acquisto e
pagamenti elettronici. Con una rete di quasi 150 mila esercizi commerciali convenzionati
abbiamo pensato anche alla solidarietà coinvolgendo i commercianti in un network di solidarietà.
2) Qual è l’obiettivo del progetto?
Come rimanere
giovani
Coinvolgere enti pubblici e sociali, contagiare tutti i pubblici esercizi di ristorazione commerciale
e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgenza del cambiamento e la necessità di un’azione,
quella della donazione, che ad oggi non può che considerarsi obbligatoria, dato il periodo di
difficoltà di un numero sempre crescente di famiglie italiane.
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ferita velocemente
3) Come valutate la risposta ricevuta dagli esercenti?
Gli esercenti sono entusiasti di poter partecipare ad una catena della solidarietà che li coinvolge
in prima persona. Prima, alcuni di loro donavano i pasti a chi a fine giornata, disperato, passava
di lì per avere un pasto decente. Ora, l’organizzazione ha reso tutto più facile e ognuno è sicuro,
a fine giornata, di aver donato qualcosa a qualcuno che ne ha effettivamente bisogno.
4) Oggi quanti sono a partecipare?
Ad oggi, aderiscono a Pasto Buono un centinaio di esercizi commerciali dislocati su tutto il
territorio nazionale. Puntiamo ad accrescere la rete nei prossimi anni, anche con l’aiuto delle
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