PSA - 151028 Modellazione con FDS - Ing. Marcello Mangione
1. Università “La Sapienza” – Roma
CORSO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO
Anno Accademico 2015‐2016
28 ottobre 2015
Modellazione degli incendi
con Fire Dynamics Simulator (FDS)
(esercitazione )
Ing. Marcello Mangione
Ing.mangione@libero.it
“Sapienza” University of Rome
School of civil and Industrial Engineering
Ph.D. – XXIX ciclo
Structural
Fire
Investigation
Docente: Prof. Ing. Franco Bontempi
3. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Scopo dell’esercitazione
Curva nominale d’incendio ISO834
(dati di calcolo e metodo di costruzione della curva)
Curva parametrica d’incendio
(dati di calcolo, metodo di costruzione della curva e confronti)
Curva RHR‐t e curva naturale dell’incendio
(dati di calcolo, metodo di costruzione della curva e confronti)
Modellazione dell’incendio confinato mediante l’ausilio del
software Fire Dynamics Simulator (FDS)
(primi approcci e costruzione del listato in fortran e confronti)
Presentazione di altre procedure per la creazione del listato
FDS
(Pyrosim, structural fire investigation software)
PUNTI TRATTATI IN TALE ESERCITAZIONE
4. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
SCOPO DELL’ESERCITAZIONE
L’obiettivo di tale esercitazione è quello di acquisire i primi elementi necessari a
condurre un’analisi della dinamica di un incendio in un compartimento.
In particolare, si intende calcolare, analizzare e confrontare gli andamenti della
temperatura (curve parametriche) e della potenza termica rilasciata (curve RHR‐t) in un
compartimento nelle seguenti condizioni:
• analisi delle grandezze d’interesse in funzione delle aperture di ventilazione note
l’inerzia termica delle pareti del compartimento ed il carico d’incendio;
• analisi delle grandezze d’interesse in funzione del valore assunto dal carico
d’incendio note l’inerzia termica delle pareti del compartimento e le aperture di
ventilazione.
In ciascuna delle precedenti condizioni, si dovranno calcolate le curve parametriche e la
probabile curva di variazione della potenza termica dell’incendio (RHR).
I risultati ottenuti saranno confrontati evidenziando l’effetto di alcuni parametri sulla
dinamica di un incendio in un compartimento e le grandezze calcolate attraverso i
modelli numerici semplificati previsti dall’Eurocodice, saranno confrontate con i risultati
ottenuti mediante l’utilizzo del codice di calcolo FDS con l’obiettivo di confrontare i dati
relativi alla curva naturale d’incendio e dalla curva HRR calcolata dal modello, con i
risultati forniti mediante i calcoli svolti con i modelli numerici semplificati.
5. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
0
200
400
600
800
1000
1200
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200
TEMPERATURA [°C]
TEMPO [MIN]
curva nominale standard
COSTRUZIONE DELLA CURVA NOMINALE ISO 834
Le curve nominali temperatura‐tempo, che il professionista deve utilizzare per la
trattazione delle problematiche riguardanti la resistenza al fuoco degli elementi
costruttivi di un edificio, sono state stabilite dal D.M. 09/03/2007.
La curva nominale standard (curva temperatura‐tempo d'incendio standard) è
rappresentata dall'equazione:
∙
6. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
I PRIMI PASSI: VALUTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE DEL COMPARTIMENTO
Le analisi da svolgere fanno riferimento ad un compartimento di dimensioni pari a 4
x 4 x 3 m. Il compartimento è delimitato da pareti in calcestruzzo per il quale si
assumono i seguenti valori di densità, calore specifico e conduttività termica:
2400 / ;
913 / ° ;
1,45 / ° ;
Dai dati si ricava che il compartimento è caratterizzato da un’inerzia termica delle
pareti pari a:
1782,48 / .
°
Nel compartimento si dovrà suppone la presenza di legna come materiale
combustibile per il quale si assumono i seguenti valori di densità e potere calorifero:
750 /
17000 /
con limiti 100 b 2200 [J/m2s1/2 K]
massa volumica della superficie esterna del compartiment
à
7. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
COSTRUZIONE DELLA CURVA PARAMETRICA DELL’INCENDIO
Per la schematizzazione di un incendio nella fase di post‐flashover quando è
pienamente sviluppato, così come stabilito dal D.M. 09/03/2007, possono impiegarsi,
le curve parametriche che consentono di valutare, la variazione nel tempo dei gas
caldi in un locale in funzione dei seguenti parametri:
• valore nominale del carico d'incendio specifico;
• geometria dell'ambiente e delle aperture di ventilazione presenti;
• caratteristiche delle pareti di delimitazione.
Occorre però osservare che le curve temperatura‐tempo parametriche, rispetto a
quelle nominali, costituiscono una evoluzione nella caratterizzazione degli incendi
naturali e, contestualmente, richiedono l'applicazione di semplici espressioni
matematiche senza far ricorso a sofisticati calcoli numerici che necessitano l'impiego
di computer.
In letteratura sono disponibili varie espressioni analitiche che consentono di
determinare la variazione della temperatura nel tempo, sia nella fase di incendio
pienamente sviluppato, sia in quella di decadimento e, quindi, esse possono essere
impiegate per la valutazione di resistenza al fuoco di elementi costruttivi.
8. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
CONCETTI GENERALI UTILI PER LA COSTRUZIONE DELLA CURVA
Il volume di combustibile è ipotizzato al centro del locale. In particolare, nota la
densità e il potere calorifero del combustibile, nelle analisi svolte il carico d’incendio
sarà calcolato in funzione del volume di combustibile considerato.
In particolare il valore del carico d’incendio riferito alla superficie del compartimento
può essere calcolato come segue:
∑ ∑
Dove:
• è il volume di combustibile;
• è la densità del combustibile considerato;
• è il potere calorifero del combustibile;
• è il fattore di partecipazione del materiale combustibile (che è pari a 0,8 per il
legno e 1,00 per tutti gli altri materiali);
• è il fattore di limitazione alla combustione che è pari a 0 per i materiali
contenuti in appositi contenitori resistenti al fuoco e 1 in tutti gli altri casi;
• A è la superficie in pianta del compartimento espressa in m2.
9. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Per quanto riguarda le aperture di ventilazione, il valore del fattore di ventilazione,
necessario per la costruzione delle curve parametriche e per le curve di rilascio della
potenza termica, è influenzato dal numero e dalla forma delle aperture previste nel
compartimento nei diversi casi analizzati.
In ogni caso le successive formulazioni ci consentono di ricavare i valori dell’opening
factor O per qualsiasi valore delle superfici di ventilazione:
.
Dove:
, espressa in m2, è l’area delle superfici di ventilazione previste nel compartimento
di dimensioni bi e hi calcolabile come:
12. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
L’equazione della curva parametrica, che descrive la variazione della temperatura Tg
dei gas caldi nel tempo, fornita nell’allegato A all’Eurocodice 1 è valida per ambienti
con superficie A del pavimento inferiori a 500 m2, senza aperture nel soffitto ed
aventi altezza massima di 4 m e nei quali il materiale combustibile possa assimilarsi
alla carta o al legno.
Essa rappresenta una buona approssimazione della curva nominale d’incendio
standard per temperature inferiori a 1000 °C ed è descritta dall’equazione:
. . ∗
. . ∗
.
∗
La formula, che per un determinato compartimento antincendio conduce a valori di
temperatura crescenti con l’aumentare della superficie di ventilazione, contiene i
seguenti termini:
13. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
. . ∗
. . ∗
.
∗
20 1325 1 0.324 . ∗
0.204 . ∗
0.472
∗
∗
∙ Γ
Γ Ο/ / [0.04/1160]2 [‐]
con limiti 100 b 2200 [J/m2s1/2 K]
massa volumica della superficie esterna del compartiment
à
Ο con limiti 0.02 Ο 0.2 [m1/2 ]
,
media pesata delle altezze delle finestre sulle pareti
14. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
FASE DI RISCALDAMENTO
è il fattore di ventilazione espresso in m0.5, AV è la superficie espressa in
m2, delle aperture verticali,
∑
∑
è l’altezza equivalente che è la media
ponderata, espressa in m, delle aperture verticali e At la superficie totale del
compartimento (pareti, pavimento, soffitto),comprese le aperture, espressa in m2;
• è l’inerzia termica, espressa in J/m2 s0.5 °C, delle pareti che delimitano
il locale;
∗
∙ Γ, dove t ed il tempo fittizio t* sono espressi in h e Γ vale Γ ⁄ ∙
⁄
Ο con limiti 0.02 Ο 0.2 [m1/2 ]
,
media pesata delle altezze delle finestre sulle pareti
15. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
Nell’Eurocodice 1 sono indicati i valori di riferimento del fattore di ventilazione e
dell’inerzia termica , che sono rispettivamente pari a 0.04 m0.5 e 1160 J/m2
s0.5 °C
• 0.0002 ∙ , ⁄ espresso in h, rappresenta la durata della fase di
riscaldamento dell’incendio dopo il quale viene raggiunta nel locale la
temperatura massima che si calcola sostituendo, nell’espressione 2, ∗
al
posto di t* dove :
∗
∙ Γ
Il modello è valido per le seguenti condizioni:
• il valore del fattore O di ventilazione deve essere compreso tra 0.02 e 0.2 m0.5;
• l’inerzia termica delle pareti b che delimitano il locale deve essere compreso tra i
valori 100 e 2200 J/m2 s0.5 °C;
• il valore del carico d’incendio specifico di progetto , , riferito alla superficie
totale del compartimento , , ∙ ( , è riferito alla superficie del
pavimento) deve essere compreso fra 50 e 1000 MJ/m2
17. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
FASE DI RAFFREDDAMENTO
Durante la fase di decadimento dell’incendio nella quale, secondo le indicazioni
fornite dall’Eurocodice 1, viene consumata il 30% dell’energia termica inizialmente
presente, la diminuzione della temperatura nel tempo all’interno del locale è
influenzata sensibilmente dalla tipologia, forma ed orientamento spaziale del
combustibile, durata della fase di crescita e di pieno sviluppo dell’incendio, nonché
dalla superficie delle aperture di ventilazione presenti e dalle caratteristiche delle
pareti di delimitazione del locale.
Nell’Eurocodice 1, per incendi per i quali risulta un valore di ∗
inferiore a 0,5 h,
viene assunta una velocità di diminuzione della temperatura nel tempo di 10,4
°C/min mentre se il predetto valore è superiore a 2 h essa è di 4,2 °C/min;
per tempi ∗
compresi fra 0,5 h e 2h la suddetta velocità assume valori variabili fra
i suddetti estremi in relazione al preciso valore di ∗
.
18. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
Per valutare in un incendio naturale la diminuzione della temperatura nel tempo
durante la fase di decadimento, quindi per tempi t > tmax, occorre impiegare, per
incendi aventi sviluppo controllato dalla ventilazione, delle espressioni che si
differenziano fra loro in funzione del tempo ∗
.
Nel caso che sia ∗
< 0,5 h si ha:
∗ ∗
Qualora sia 0.5 < ∗
< 2 h, si ottiene:
∗ ∗ ∗
Quando risulta ∗
> 2h si ottiene:
∗ ∗
22. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
COSTRUZIONE DELLA CURVA RHR‐T
Per la valutazione della probabile curva di rilascio della potenza è stato utilizzato il
modello αt2 discusso nei paragrafi iniziali.
La formulazione del modello può essere implementata in un foglio di calcolo che
fornisce i risultati adottando come parametri di input:
• le caratteristiche geometriche del compartimento (aperture di ventilazione);
• le caratteristiche del combustibile (carico d’incendio).
Premesso che la maggior parte degli incendi che si velificano all'interno di un
edificio hanno lo sviluppo controllato dalla superficie di ventilazione, un
procedimento approssimato che può essere adottato è il seguente:
1). valutare il minimo valore di RHR di flashover, espresso in kW, in grado di
provocare il flashover
mediante l'impiego dell'espressione:
. ∙ ∙ ∙ .
23. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Dove:
∙ ; in cui è espressa in m2 e ed
sono le dimensioni, entrambe misurate in m,di una apertura di ventilazione ricavata
nella parete e che è equivalente ai fini del calcolo della potenza termica necessaria per
produrre il flashover;
rappresenta la differenza in m fra l’altezza del punto più alto e quella del
punto più basso fra tutte le aperture di ventilazione presenti nelle pareti;
è la larghezza, espressa in m, della predetta apertura equivalente che viene
calcolata imponendo che il fattore di ventilazione del locale nel quale sia presente
solamente tale apertura virtuale sia pari alla somma dei fattori di ventilazione delle
singole aperture presenti aventi dimensioni generiche ed ; si ottiene
quindi la seguente espressione:
∑ ∙ .
.
è espressa in m2 e rappresenta la differenza fra la superficie totale del locale e
l’area
24. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Successivamente, supponendo che la potenza termica totale rilasciata aumenti nella
fase di crescita con il quadrato del tempo con uno sviluppo dell'incendio caratterizzato
da un preciso valore della costante α, si deduce:
⁄ .
Occorre dopo verificare se l'energia termica ET che può essere complessivamente
liberata nell'ambiente in relazione alla massa totale QT di combustibile presente è
maggiore di quella necessaria a provocare il flashover, cioè se si ha:
∙ ∙ ∙ ∙ 0.333 ∙ ∙
se tale condizione è verificata allora l'incendio potrebbe pienamente svilupparsi;
25. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Per calcolare il valore massimo della potenza termica totale che può essere rilasciata
dall’incendio nel locale, in relazione alla superficie di ventilazione presente, si può usare
la seguente espressione:
0.10 ∙ ∙ ∙ ∙ .
Dove:
• m è un fattore che descrive la partecipazione alla combustione dei vari materiali
presenti nel locale che viene assunto pari a 0,8
• heq rappresenta l’altezza equivalente, che è la media ponderata delle altezze hi delle
aperture di ventilazione presenti nelle pareti; essa è espressa in m e viene così
calcolata:
∑
∑
• AV è la superficie complessiva, espressa in m2, delle singole aperture di ventilazione
che sono ricavate nelle pareti.
Il valore di RHR inizialmente cresce con il quadrato del tempo certamente fino al
flashover e successivamente subisce un innalzamento al valore massimo RHRMAX e,
pertanto, noto α, si può scrivere che:
⁄ .
Il tempo tA corrisponde all’instante in cui l’incendio raggiunge la potenza massima.
26. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
L’intervallo di tempo (tB ‐ tA), espresso in s, esprime la durata della fase di pieno sviluppo
dell’incendio.
In ottemperanza al DM 09/03/2007 per il calcolo della variazione nel tempo della
potenza termica rilasciata nel compartimento antincendio verrà utilizzato il carico
d’incendio specifico qf,d di progetto, che sarà determinato seguendo le indicazioni fornite
al punto 2 dell’allegato al D.M. 09/03/2007.
Considerato che, conformemente alle precisazioni contenute nell’allegato E
dell’Eurocodice1, fino al tempo tB è stato consumato il 70% dell’energia termica
inizialmente disponibile si ottiene:
0.7 ∙ , ∙
1 3 ∙ ∙ ∙ 0.7 ∙ , ∙⁄
0.7 ∙ , ∙ 0.333 ∙ ∙
27. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Il tempo tc, espresso in s, necessario per consumare tutto il combustibile presente ed in
corrispondenza del quale la potenza termica si annulla, si calcola ipotizzando che fino
alla naturale estinzione dell’incendio il valore della potenza termica decresca
linearmente nel tempo dal valore massimo che aveva al tempo tB fino ad annullarsi al
tempo tC.
Rilevando che nell’intervallo tC – tB, di durata della fase di decadimento, viene bruciato
il combustibile rimasto, che rappresenta il 30% dell’energia termica inizialmente
presente, si ha:
0.5 ∙ ∙ 0.7 ∙ , ∙
0.6 ∙ , ∙
29. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
APERTURE QUANTITA'
LARGHEZZA
(m)
ALTEZZA
(m)
ALTEZZA
DAVANZALE
SUPERFICIE (mq)
FINESTRE TIPOLOGIA 1 1 1,00 1,00 1,00 1,00
FINESTRE TIPOLOGIA 2 1 1,00 1,00 1,00 1,00
FINESTRE TIPOLOGIA 3 0,00
PORTE TIPOLOGIA 1 0,00
PORTE TIPOLOGIA 2 0,00
PORTE TIPOLOGIA 3 0,00
AREA TOTALE APERTURE DI VENTILAZIONE "Av" 2,00
CALCOLO DELL'ALTEZZA EQUIVALENTE "heq" 1,00
COMPARTIMENTO
LUNGHEZZA
(m)
LARGHEZZA
(m)
ALTEZZA
(m)
AREA TOTALE DEL
COMPARTIMENTO
(mq)
COMPARTIMENTO "At" 4,00 4,00 3,00 80,00
CALCOLO HV equivalente 2,00
CALCOLO DI W V equivalente 0,71
CALCOLO DI AV equivalente 1,41
CALCOLO DI AT 78,59
CALCOLO DI RHR SECONDO THOMAS (Kw) 1.368,97
CALCOLO DI RHR MAX SECONDO EUROCODICE
(Kw)
2.800,00
calcolo del tempo ta [s] 502,00
calcolo del tempo tb [s] 1.975,46
calclolo del tempo tc [s] 2.406,12
COSTRUZIONE CURVA RHR‐TEMPO
CONSIGLIO PER L’ESERCITAZIONE:
COSTRUITEVI UNA TABELLA IN EXCEL DEL TIPO:
35. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
ANALISI DELLA CURVA DI INCENDIO NATURALE OTTENUTA CON IL CODICE FDS
Adesso verranno illustrati i risultati ottenuti mediante una simulazione CFD svolta
mediante il codice di calcolo FDS sviluppato dal NIST.
La simulazione deve prevedere l’analisi del compartimento con le proprie
caratteristiche.
In particolare si devono analizzare e confrontare le curve temperatura‐tempo e le
curve HRR‐tempo ottenute mediante l’adozione dei modelli di calcolo numerici
semplificati con le curve di temperatura e di potenza ottenute mediante la soluzione
di un modello di campo risolta mediante il codice FDS.
L’ambiente della simulazione è dato dal compartimento descritto precedentemente
in cui si deve considerare un carico d’incendio costituito da legna di volume pari a 0.5
m3 inserito al centro del compartimento, nel quale sono presenti nelle pareti una
porta di dimensioni 1.20 m x 2.1 m ed una finestra di dimensioni 1 m x 1 m.
36. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
Fire Dynamics Simulator (FDS) è un modello sviluppato dal NIST (National
Institute of Standards and Technology) che simula l'incendio, cui è associato
Smokeview, un post‐processore grafico che analizza i dati prodotti da FDS.
FDS risolve una forma delle equazioni di Navier‐Stokes per i flussi termici a
bassa velocità di fumi e gas generati in un incendio. La dinamica dell'incendio
è simulata in base ai parametri che caratterizzano ciascun materiale presente
nel dominio di simulazione, ciascuno con le proprie caratteristiche di
infiammabilità e combustione. In base a questi dati, FDS risolve
numericamente (con un metodo ai volumi finiti) le equazioni che modellano la
reazione di combustione ed i fenomeni di trasporto, tenendo conto
dinamicamente delle mutue interazioni tra i processi.
FDS è in grado di calcolare e fornire come dati di uscita, i valori di tutte le
variabili, scalari e vettoriali, calcolate in ciascuna delle celle del dominio, utili
alla comprensione dei fenomeni ed alla analisi degli effetti (concentrazioni
delle specie chimiche, distribuzioni delle temperature, pressioni, velocità dei
gas, fumi, visibilità).
46. Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione
)
School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
COME COSTRUIRE IL LINGUAGGIO PER LA MODELLAZIONE FDS
NEL CASO IN ESAME
La geometria del compartimento, le caratteristiche delle pareti, nonché le
caratteristiche della reazione e della potenza termica rilasciata sono rappresentati nel
listato seguente utilizzato per lanciare la simulazione.
&HEAD CHID='caso1', TITLE='caso1' /
&MESH ID=' GRIGLIA ESTERNA', IJK=60,60,40, XB=‐1.0,5.0,‐1,5.0,0.0,4.0, /
&TIME T_END=1400. /
&MISC SURF_DEFAULT='CONCRETE', RESTART=.FALSE. /
Impostazione della reazione
&REAC ID = 'wood'
VISIBILITY_FACTOR=8
SOOT_YIELD = 0.017
C = 8.
O=4
N=0
HEAT_OF_COMBUSTION = 17000.
IDEAL = .TRUE.
H = 9
54. School of Civil and Industrial Engineering
Sapienza University of Rome
ALTRO ESEMPIO DI SCRITTURA LISTATO FDS
La modellazione con il codice FDS ha lo scopo di simulare il reale incendio verificatosi
nella struttura con lo scopo di avvalorare tutte le ipotesi ricavate nelle fasi
precedenti. La modellazione quindi non ha solo lo scopo di poter progettare
correttamente le strutture a livello antincendio ma anche di avvalorare ipotesi
investigative.
Progettazione Strutturale Antincendio ‐ Esercitazione
Prof. Ing. Franco Bontempi
Ing. Marcello Mangione