1. CARLO MAGNO
Re dei franchi e imperatore del
Sacro romano impero, Carlo
Magno è qui rappresentato a
cavallo in una statuetta bronzea
conservata al Louvre di Parigi.
Figlio del re dei franchi Pipino il
Breve, Carlo Magno fu
incoronato imperatore la notte
di Natale dell'anno 800 da papa
Leone III.
2. Impero di Carlo Magno
Nei secoli VIII e IX, durante il regno di Pipino il Breve e del figlio Carlo Magno, i franchi
conquistarono e unificarono vasti territori dell'Europa occidentale. Nell'800 papa Leone
III incoronò Carlo Magno imperatore dell'impero d'Occidente, vasta entità territoriale che
assumerà in seguito il nome di Sacro romano impero. La cartina illustra l'estensione
dell'impero all'epoca dell'incoronazione di Carlo Magno.
3. Manzoni: Il viaggio del diacono Martino
Verso la fine dell’VIII secolo i molti principati longobardi sparsi nella penisola italica
vengono riuniti sotto la corona di re Desiderio, divenendo così una potente e pericolosa
minaccia per lo Stato della Chiesa. Il papa, Adriano I, chiede l’intervento di Carlo Magno,
che si appresta ad invadere l’Italia. Ma l’esercito longobardo del principe Adelchi presidia
l’imbocco della Val di Susa e impedisce, grazie alla naturale strettezza del valico, il
passaggio dell’armata dei franchi. Ma la Provvidenza divina vuole che un diacono di
Ravenna, Martino, valicando impervi sentieri di montagna, riesca a giungere al campo dei
franchi e a mostrare così loro un percorso alternativo per aggirare di sorpresa l’esercito
di Adelchi. Questa, in sintesi, la trama della prima parte dell’Adelchi, tragedia di
Alessandro Manzoni. Nella scena II dell’atto II, il racconto in versi del diacono messaggero
è un appassionante crescendo di attese e speranze, che culmina nell’ascolto, prima
lontano e indistinto, poi sempre più prossimo e chiaro, del rumore di genti, fino
all’avvistamento del campo di Carlo Magno. Così Manzoni, secondo la sua visione
provvidenziale degli eventi umani, mostra come il volere divino intervenga a mutare il
4. Carlo Magno e Adriano I
Devoto cattolico, Carlo Magno mantenne stretti rapporti con il
papato durante tutta la sua vita. Nel 772, quando papa Adriano I era
minacciato dai longobardi, il re dei franchi scese in Italia per
prestargli aiuto (il loro incontro alle porte di Roma è immortalato in
questo dipinto), sconfisse il re longobardo Desiderio a Pavia (774) e
assicurò al papato i suoi possedimenti.
5. Debolezza Appoggio aristocrazia Alleanza con il
sovrani franca papato in funzione
Merovingi In cambio di Disponibilità di antilongobarda e
concessione di cavalieri armati antibizantina
terre
ASCESA DEI CAROLINGI
Realizza grandi Ottiene
conquiste CARLO MAGNO l’incoronazione
territoriali dal papa
Utilizza a fini di governo
rapporti feudo-vassallatici
(conti, marchesi, missi dominici)
Le sue SACRO ROMANO IMPERO Il suo declino
realizzazioni dopo la morte di
Debolezza Carlo Magno
economia e
Stretto dell’apparato Lotte per la
Rinascita Riforma Frantumazione
legame con i burocratico successione
carolingi monetari culturale:
vescovi e a nella emergono le
a (denaro
monasteri cultura Allentamento legami lingue volgari e le
d’argento
dell’impero vassallatici (Quercy) nazioni europee.
)
6. ORGANIZZAZIONE IMPERO CAROLINGIO
IL SOVRANO
Governa mediante
Rapporti vassallatici Promulgazione di capitolari e invio di
Omaggio e Concessione non
messi dominici che controllano
fedeltà ereditaria di feudi
Stretti con grandi signori
Vassalli
conti marchesi
ecclesiastici
Che esercitano sulla
popolazione i poteri di …
Raccolta imposte reclutamento Banno (costringere, giudicare, vietare punire …)
7. RAPPORTI TRA IMPERO E CHIESA
Dai pericoli esterni (pagani, infedeli)
L’Imperatore difende la
Chiesa
Dai pericoli interni (difesa della
Punti di forza dottrina cattolica)
Il Papa conferisce un sigillo
divino all’autorità imperiale
Premesse per la corruzione e la mondanizzazione della Chiesa
Punti di debolezza
Premesse per il conflitto tra impero e papato dei secoli successivi
8. Capitolari
Decreti e leggi regi emanati nella Francia carolingia dell'VIII e IX secolo. Erano scritti
in latino e presero il nome dalla loro suddivisione in capitoli (latino capitula).
Emanati dopo la consultazione o, successivamente, dopo l'approvazione dell'alta
nobiltà, intervenivano nel diritto comune e canonico e, in virtù del potere imperiale,
introducevano nuove norme per le questioni spirituali e temporali. I capitolari più
noti sono quelli di Carlo Magno. Erano considerati capitolari anche le disposizioni
scritte per i missi dominici (messi imperiali), conti e altri funzionari responsabili
dell'attuazione delle leggi in tutto l'impero. Carlo Magno utilizzò i capitolari come
strumento principale per l'accentramento dell'amministrazione statale.