il cantiere edile di bonifica amianto: principali fattori di rischio
1. 1
IL CANTIERE DI BONIFICA AMIANTOIL CANTIERE DI BONIFICA AMIANTO
ED I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIOED I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO
Corrado Cigaina
corrado_cigaina@asl.pavia.it
2. 2
D – è possibile definire cantiere edile un luogo dove
un lavoratore sta verniciando il muro di una ditta
senza utilizzare un ponteggio?
R – si. Il D.Lgs 81/08 definisce cantiere edile come :
qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di
ingegneria civile il cui elenco è riportato all’allegato X
cantiere
3. 3
Cantiere edile
Qualunque luogo in cui si effettuato:
lavori di:
– costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione,
conservazione, risanamento, ristrutturazione o
equipaggiamento, trasformazione, rinnovamento
smantellamento
di opere fisse, permanenti, temporanee:
– in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in
altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee
elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le
opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime,
idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili
o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione
forestale e di sterro.
4. 4
Soggetti incaricati della sicurezza
COMMITTENTECOMMITTENTE
RESPONSABILE DEI LAVORIRESPONSABILE DEI LAVORI
COORDINATORE
PROGETTAZIONE
COORDINATORE
PROGETTAZIONE
COORDINATORE
ESECECUZIONE
COORDINATORE
ESECECUZIONE
IMPRESA AFFIDATARIA
Datore di lavoro
Preposti
Rspp...
IMPRESA AFFIDATARIA
Datore di lavoro
Preposti
Rspp...
IMPRESA ESECUTRICE
Datore di lavoro
Preposti
Rspp....
IMPRESA ESECUTRICE
Datore di lavoro
Preposti
Rspp....
LAVORATORI
AUTONOMI
LAVORATORI
AUTONOMI
5. 5
Committente -responsabile dei lavori
committente
il soggetto per conto del quale l’intera opera viene
realizzata; se appalto di opera pubblica ,soggetto
titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla
gestione dell’appalto
Responsabile dei lavori
soggetto che può essere incaricato dal committente per
svolgere i suoi compiti
6. 6
Committente e responsabile dei lavori
Principali obblighi
– Verificare l'idoneità tecnico professionale delle
imprese e dei lavoratori autonomi
– Nominare i coordinatori quando vi è presenza di
più imprese esecutrici, anche non contemporanea
– chiedere alle imprese esecutrici il D.U.R.C.
– trasmettere la notifica preliminare nei casi
previsti
7. 7
Coordinatori
Soggetto incaricato dal committente-responsabile dei
lavori
Coordinatore In fase di progettazione
– redigere il piano di sicurezza e di
coordinamento (PSC) e predisporre un fascicolo
“adattato alle caratteristiche dell’opera”,
Coordinatore In fase di esecuzione:
– Coordina e controlla, l'applicazione delle
disposizioni contenute nel PS
– segnala al committente le inosservanze al PSC
– sospende, in caso di pericolo grave e
imminente, direttamente riscontrato, le singole
lavorazioni
8. 8
Lavoratori autonomi
devono
– adeguarsi alle indicazioni fornite dal coordinatore
– utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro
– utilizzare correttamente I D.P.I.
– esporre apposita tessera di riconoscimento qualora
in regime di appalto o subappalto.
Possono:
– beneficiare della sorveglianza sanitaria
– partecipare a corsi di formazione specifici fatto
salvo gli obblighi specifici (es abilitazione uso
attrezzature)
9. 9
Impresa affidataria
impresa titolare del contratto di appalto con il
committente che, nell'esecuzione dell'opera appaltata,
può avvalersi di imprese subappaltatrici o di lavoratori
autonomi;
deve:
– vigila sulla sicurezza dei lavori affidati e
– sull'applicazione del PSC
– verifica l’idoneità tecnico professionale
– verificare i POS delle imprese sub appaltatrici
10. 10
Impresa esecutrice
impresa che esegue un’opera o parte di essa
impegnando proprie risorse umane e materiali
Datore di lavoro :
– predispongono l’accesso e la recinzione
– curano la disposizione-accatastamento di materiali
– curano le condizioni di rimozione dei materiali
pericolosi
– curano che lo stoccaggio e l’evacuazione dei detriti
e delle macerie avvengano correttamente
– redigono il piano operativo di sicurezza
11. 11
Principali documenti di “sicurezza”
D.V.R.( documento di valutazione rischi)
Documento redatto da tutti i datori di lavoro riguardante
la valutazione di tutti i rischi “aziendali”
P.O.S ( Piano Operativo di Sicurezza)
documento redatto da tutti i datori di lavoro dell’impresa
esecutrice riguardante la valutazione di tutti i rischi in
riferimento al singolo cantiere interessato
P.S.C ( Piano Sicurezza e Coordinamento)
relazione tecnica e prescrizioni redatte dal CSE, atte a
prevenire o ridurre i rischi tutti i lavoratori,
12. 12
Principali documenti di “sicurezza”
Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio Uso e Smontaggio)
Documento redatto da persona competente (anche
datore di lavoro) quando vi sono lavori in quota e sia
prevista l'installazione di un ponteggio
P.D.L.(Piano di lavoro art 256/94)
Documento redatto dal datore di lavoro dell'impresa
esecutrice della rimozione “amianto” dove sono
indicate le modalità tecniche e le misure di
prevenzione specifiche
13. 13
Principali documenti di “sicurezza”
D – se in un cantiere edile è prevista la rimozione di
lastre in eternit e la successiva ricopertura ad
opera di due imprese esecutrici (con lavoratori)
differenti quali documenti dovranno essere
compilati?
– PO.S. Da parte di tutti i datori di lavoro,
– P.D.L. Da parte dell'impresa incaricata della
rimozione “amianto”,
– Pi.M.U.S qualora sia previsto un ponteggio >
m2
– P.S.C ad opera del coordinatore in fase di
progettazione
14. 14
Cantiere : luogo ad alto rischio
Lavorazioni sono in continua evoluzione
Rischi e i pericoli mutano continuamente
Principali pericoli:
– Caduta dall'alto
– Movimentazione manuale di carichi
– Rumore e vibrazioni
– elettricità
– Polveri ed agenti chimici
– Microclima sfavorevole
– Agenti biologici..etc...etc....
15. 15
Rischio associato alle polveri
Il grado di rischio associato ad una particolare sostanza
dipende da:
– Concentrazione in aria
– Quantità che penetra nel corpo
– La sua tossicità
– Il modo in cui viene usato
– L'ambiente in cui viene utilizzato
– Le sue proprietà fisiche
16. 16
Polveri o Fibre di amianto?
Polvere:parte di materiale allo stato solido che si
origina nei processi di frantumazione
naturale e/o artificiale
Fibra: qualsiasi corpo solido allungato a forma di
filamento presente nei minerali e nei tessuti
animali e vegetali
Due classi di fibre:
– Rapporto lunghezza/diametro > 3 µm
– Rapporto lunghezza/diametro < 3 µm
17. 17
Polveri o Fibre di amianto?
Polveri pneumoconiogene
esplicano la loro azione sull'apparato respiratorio e si
distinguono in:
– Polveri Inerti (fastidiose): polveri che
penetrano nell'apparato respiratorio (polvere
totale o inalabile)
– Polveri fibrogene (o sclerogene): polveri che
riescono a penetrare negli alveoli polmonari
(polvere respirabile)
Polveri NON pneumoconiogene
contengono sostanze che producono un danno anche
su un altro organo oltre il polmone
18. 18
Polveri o Fibre di amianto?
Quindi ...nella polvere generata da un processo di
frantumazione posso essere presenti delle fibre
respirabili
Alcuni esempi di dimensioni
– Crisotilo 0,75-1,5 µm
– Anfiboli 13-4 µm
– Lana 20-28 µm
– nylon 7-7,5 µm
– capello umano 50-100 µm
19. La silice
La silice è sostanzialmente quarzo si può trovare:
– in natura in quasi tutte le rocce,
nella sabbia e nella terra.
– nei prodotti per calcestruzzo e nei mattoni mattoni.
Non esiste un valore limite di legge (D.Lgs 81/08)
A.C.G.I.H (ente americano) ha definito dei valori limite di
esposizione professionale
20. La silice
esistono varie specie e forme di silice, quelle che
interessano l'esposizione lavorativa sono
fondamentalmente:
– Silice cristallina
– Silice amorfa
IARC definisce la silice cristallina inalata nelle forme
quarzo o cristobalite carcinogena per l’uomo
21. 21
rischio caduta dall'alto
Lavorare in quota ovvero in un luogo, sopra o sotto il
livello del terreno, esiste un rischio di caduta da
un'altezza tale da causare lesioni personali.
D.Lgs 81/08-lavoro in quota:
rischio di caduta da una
quota posta ad altezza
superiore a 2 m
rispetto ad un piano stabile
22. 22
evitare,prevenire,ridurre
Evitare i lavori in quota
– Se non si sale non si rischia di cadere!!
Prevenire le cadute
– Accedere da un luogo esistente o utilizzare un
adeguato mezzo d'accesso
– Adottare metodi di lavoro adeguati
– Selezionare attrezzature adeguate
Ridurre:
– al minimo la distanza e quindi le conseguenze
– Adottare altre misure ad esempio istruzione,
informazione e formazione
23. 23
Pianificare ed organizzare
Il lavoro in quota deve essere
– Pianificato
– Controllato
– Limitato in caso di condizioni meteo avverse
Le persone che lavorano in quota devono essere:
– Idonei fisicamente
– Informati
– formati ed addestrati
24. 24
Obblighi datore lavoro
Scegliere preventivamente:
– attrezzature di lavoro adeguate ed idonee
dando priorità alle misure di protezione
collettiva rispetto alle misure di protezione
individuale
– il sistema di accesso ai posti di lavoro in
quota considerando:
• alla frequenza di circolazione
• al dislivello
• alla durata dell’impiego
26. 26
Ponteggio metallico
opera provvisionale costituita da tubi e giunti o da telai
prefabbricati, da impalcati ed altri elementi accessori
atta a consentire l’esecuzione di lavori di costruzione
e di manutenzione, a varie quote
a telaio prefabbricato (a boccole o perni)
a tubo e giunto
multidirezionale
27. 27
Disegno esecutivo e progetto
Ponteggio montato secondo gli schemi tipo
– disegno esecutivo
• generalità e firma responsabile di cantiere
• sovraccarichi massimi per metro quadrato di
impalcato,
• indicazione degli appoggi e degli ancoraggi.
Ponteggio montato al di fuori gli schemi tipo o
superiore a 20 mt o di particolare complessità
– disegno esecutivo
– Progetto (relazione di calcolo) firmato da
professionista abilitato
28. 28
Protezione contro le cadute
D. - è possibile utilizzare un ponteggio come
protezione contro il rischio di caduta per i
lavoratori che operano sul tetto e quindi non
sull'ultimo impalcato?
R – Sì a condizione che per ogni singola realizzazione
ed a seguito di adeguata valutazione dei rischi venga
eseguito uno specifico progetto. (circ. Min. Lav e politiche
sociali n. 29 del 27 agosto 2010)
29. 29
montaggio, smontaggio, trasformazione
Datore di lavoro:
– Nei lavori in quota (> 2m)
– Quando deve installare un ponteggio
Incarica una persona competente per redigere un
piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.)
Persona competente:
– Obbligo giuridico
– Non vi è una definizione specifica
– Ha esperienza, conoscenza, competenza,
Il datore di lavoro può essere persona competente!
30. 30
circ. nr 30 del 03/11/2006
D- Ma se viene utilizzato un ponte mobile
(trabattello) ad un'altezza superiore a m 2 è
necessario redigere il Pi.M.U.S?
R – si! - il Ministero del Lavoro ha ritenuto sufficiente per
quanto riguarda la redazione del Pi.M.U.S. il semplice
riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal
fabbricante, eventualmente completate da
informazioni (ad esempio sugli appoggi e sugli
ancoraggi) relative alla specifica realizzazione.
31. Piattaforma Mobile di Lavoro Elevabile
Attrezzatura destinata a portare le persone alla quota di
lavoro, le quali devono operare esclusivamente dal
cestello accedendo o uscendo solo dalla posizione
definita dal fabbricante.
– Non è possibile “sbarcare” sul tetto
– È obbligatorio usare imbracature di sicurezza ed
altri DPI
– È obbligatorio essere abilitati all'uso (corso)
32. UNI EN 13374 – parapetti mobili
Classe A
coperture con inclinazione < 10° rispetto
alla verticale
Classe B
– inclinazione < 30° senza limitazioni dell'altezza
di caduta
– inclinazione < 60° altezza di caduta < m2
Classe C
– 30°< inclinazione> 45°senza limitazione
altezza di caduta
– 45°< inclinazione> 60° altezza di caduta < 5 m
34. Reti di sicurezza UNI EN 1263
classificate in 3 sistemi:
– sistema S, utilizzo orizzontale;
– sistema T, sempre orizzontale su telaio di
supporto;
– sistema U, attaccata al intelaiatura con uso
verticale;
– sistema V attaccata ad un sostegno a forca.
Devono essere installate secondo il manuale di
montaggio
36. 36
Art 115 – D.Lgs 81/08
Nei lavori in quota qualora non sia possibile attuare
misure di protezione collettiva é necessario che i
lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione
sistema di protezione :
– composto da diversi elementi (cordini,
imbracature...)
– elementi conformi alle norme tecniche (UNI EN
ISO)
– assicurato ad una linea vita
– assicurato a parti stabili opere fisse o
provvisionali
38. 38
punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO A1
Ancoraggio strutturale progettato per essere fissato a
superfici verticali, orizzontali ed inclinate, (pareti,
colonne, architravi)
39. 39
Il punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO E
Ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici
orizzontali
40. 40
punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO A2
ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti
inclinati.
41. 41
punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO B
ancoraggi provvisori utilizzati in casi particolari o per
operazioni occasionali (es lavori entro aperture)
42. 42
punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO C
Dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di
ancoraggio flessibili orizzontali
43. 43
punto di ancoraggio – UNI EN 795/2012
TIPO D
Dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di
ancoraggio rigide orizzontali
44. 44
Sistema arresto caduta su PLME
ancoraggio è la struttura stessa della PLME
PLME punto di ancoraggio di tipo B se certificata
usare dispositivi che permettono una caduta
totalmente prevenuta o contenuta
Caduta libera o caduta limitata solo in casi eccezionali
caduta totalmente prevenuta caduta libera-libera limitata
45. Normativa Reg. Lombardia
Circolare Regione Lombardia nr. 4/SAN/2004
Decreto Regione Lombardia nr 119 del 14/01/2009
Disposizioni concernenti la prevenzione dei rischi di
caduta dall'alto:
Applicabile:
– Nuove costruzioni
– Rifacimento sostanziale della vecchia
copertura
Definisce :
– Accesso alle coperture
– Installazione dispositivi di ancoraggio (per
interventi successivi)
46. DPC ...O.... DPI..?
D.R.L 119/2009 punto 2: ..obbligo di allestire idonee
opere provvisionali (es ponteggi) laddove si
configurano lavori importanti sulle facciate e sui tetti
nel rispetto della normativa vigente..”
Si ritiene che i punti di ancoraggio
(es linee vita), visti art 115 e 21 del D.Lgs 81/08, siano
destinati ad un uso da parte ai soli lavoratori
autonomi
47. 47
Rischio sfondamento
Obbligo di accertare la resistenza di lucernari, tetti,
coperture etc... prima di iniziare i lavori
In caso di dubbio devono essere adottati i necessari
apprestamenti atti a garantire la incolumità delle
persone addette
48. Norma UNI EN 8088
Copertura praticabile: è possibile l’accesso ed il
transito di persone, anche con attrezzature portatili,
senza predisposizione di particolari mezzi e/o misure
di sicurezza,
Copertura non praticabile: non è possibile l’accesso
ed il transito di persone senza predisposizione di
particolari mezzi e/o misure di sicurezza contro il
pericolo di caduta di persone e/o cose dall’alto e
contro i rischi di scivolamento.
La presenza di lucernari non praticabili accessibili rende
non praticabile l’intera copertura.
49. Norma UNI EN 8088
Copertura portante: può sostenere sia il peso delle
persone che degli eventuali materiali depositati.
Copertura non portante: costituita da materiali fragili o
friabili che non può sostenere né il peso delle persone
né quello degli eventuali materiali depositati.
Copertura orizzontale : pendenza fino al 15% (<8°).
Copertura inclinata: pendenza oltre il 15% ma inferiore
al 50% (<26°).
Copertura fortemente inclinata: con pendenza oltre il
50% (>26°).
50. parapetti o impalcature
con parapetto lungo tutti i
lati della copertura verso il
vuoto
Coperture non praticabili
orizzontaliorizzontali
portantiportanti
NON
portanti
NON
portanti
camminamenti, parapetti o
impalcature con parapetto
lungo tutto il perimetro
dell’area di lavoro,
sottoponte o reti di
sicurezza sotto la
copertura; eventuali d.p.i.
anticaduta (ultima scelta)
inclinateinclinate
NON
portanti
NON
portanti
portantiportanti parapetti o impalcature
con parapetto lungo tutti i
lati della copertura verso il
vuoto
52. 52
Scegliere una scala adeguata!
La scala deve adeguata al lavoro da svolgere quindi:
– Sufficientemente lunga per poter raggiungere
la quota di lavoro
– Sufficientemente resistente per poter sostenere
il peso del lavoratore e dei materiali
– Sicura per il lavoro da svolgere: non utilizzare
scale metalliche in prossimità dell'elettricità, il
metallo è un conduttore
53. 53
Come si riconosce una scala sicura?
Le scale portatili non sono marcate “CE” - non esiste
una direttiva di prodotto
Si fa riferimento al D.Lgs 206/05 – sicurezza generale
prodotti:
– Scala sicura se soddisfa la UNI EN 131
ovvero ALL. XX D.Lgs 81/08
Scala provvista di marcatura di omologazione che
certifica che la stessa è stata sottoposta a un esame
secondo UNI EN 131-2
54. 54
ALL XX D.Lgs 81/08
Scala conforme se:
• Costruita conformemente a UNI EN 131 parte 1 e 2
• Costruttore fornisce certificazioni UNI EN 131
emesse da un laboratorio ufficiale
• Accompagnata da foglio/libretto recante:
– Breve descrizione
– Indicazioni per il corretto uso
– Istruzioni per manutenzione
– Dichiarazione costruttore conformità UNI EN
131
– Estremi del laboratorio ufficiale
55. 55
Uso delle scale portatili
È possibile utilizzare una scala a pioli quale posto di
lavoro in quota solo nei casi in cui l’uso di altre
attrezzature di lavoro considerate più sicure non é
giustificato:
– a causa del limitato livello di rischio
– della breve durata di impiego
– delle caratteristiche esistenti dei siti che non
può modificare.
56. 56
Conforme non significa sicura
non bisogna fidarsi della marcatura d’omologazione
La marcatura certifica che la scala era, al momento
dell’acquisto, di costruzione solida e sicura.
Una scala “vecchia” può risultare danneggiata anche
se marcata - necessità di controllare regolarmente
ogni scala.
57. 57
Accesso al ponteggio
D. - E' consentito utilizzare una scala a pioli esterna per
salire sul ponteggio?
R. - non è espressamente vietato, però se: “... Il datore
di lavoro sceglie il tipo più idoneo di sistema di
accesso ai posti di lavoro temporanei in quota .....” (art
111 D.Lgs 81/08) ...le scale interne previste in
autorizzazione sono praticamente obbligatorie
58. 58
Uso attrezzature di lavoro
Un idoneo mezzo di sollevamento deve essere previsto
per il calo a terra delle lastre di eternit (D.M. 06/09/94)
Il datore di lavoro deve mettere a disposizione
attrezzature per il sollevamento :
– conformi ( a regolamenti - allegato V D.Lgs 81/08)
– idonee ai fini della sicurezza
– adeguate al lavoro da svolgere
59. 59
Idoneità dei mezzi di sollevamento
Scelta dell’attrezzatura in funzione
– natura forma e volume dei carichi
– sicure modalità di accesso al mezzo
ridurre al minimo
– rischi di scivolamento
– trasporto e caduta materiali e persone
( parapetti a protezione dell’operatore addetto
allo scarico h > mt 2)
60. 60
considerare :
– condizioni e caratteristiche del lavoro
– rischi presenti nell’ambiente di lavoro
– rischi derivanti dall’uso delle attrezzature
– rischi derivanti da interferenze con attrezzature
già in uso
scelta
61. 61
installazione
Posizionare le attrezzature in modo da ridurre al minimo
il rischio per le persone di essere colpiti dal carico.
Se l’operatore non può osservare l’intera traiettoria del
carico né con dispositivi ausiliari, deve essere
designato un capo-manovra
ridurre al minimo la necessità di sollevare carichi sopra
le persone punto
prevenire schiacciamento dovuti alla rotazione della
base ( gru a rotazione in basso)
62. 62
Linee elettriche aeree
una linea elettrica nell’area di cantiere o nelle sue
immediate vicinanze può determinare una situazione
pericolosa
Pertanto, effettuare un sopralluogo preventivo per:
– individuare tutte le linee elettriche
– studiare i percorsi e il posizionamento dei
mezzi di sollevamento (es gru)
63. 63
Linee elettriche aeree
Accertata la presenza di una linea elettrica in un’area di
cantiere, si deve eseguire la valutazione del rischio
elettrico
– individuazione delle situazioni pericolose;
– analisi dei danni che potrebbero derivare
– individuazione delle misure di prevenzione e
protezione.
64. 64
Linee elettriche aeree
La situazione potenzialmente pericolosa dipende
– dalla tipologia di conduttori (nudi o in cavo
aereo)
– dalla tipologia di posa (aerea o interrata).
Per poter valutare il rischio, è indispensabile conoscere
le caratteristiche della linea che interferisce con il
cantiere.
E’ indispensabile chiedere tali informazioni all’azienda
distributrice proprietaria dell’impianto elettrico
65. 65
Linee elettriche aeree
Art 83 D.Lgs 81/08
Non possono essere eseguiti lavori non elettrici in
vicinanza di linee elettriche o di impianti elettrici con
parti attive non protette, o che per circostanze
particolari si debbano ritenere non sufficientemente
protette, e comunque a distanze inferiori ai limiti
66. Movimentazione manuale carichi
operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad
opera di uno o più lavoratori comprese azioni di
– Sollevare
– Deporre
– Spingere
– Tirare
– portare
– spostare
rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in
particolare dorso-lombari
67. 67
rischio
La MMC diventa pericolosa quando sussistono:
– Azioni ripetitive-mantenute che implicano uso di
forza
– Azioni ripetitive-mantenute che impongono una
postura incongrua
– Applicazione di elevate forze
– Attività che implicano lo spostamento di cose e
persone
– Attività dove si movimentano carichi instabili,
pericolosi
68. 68
Valori limite di riferimento
D.Lgs 626/94 (allegato IV) e R.D. 635/34 fissavano in
– 30 kg per uomini
– 20 Kg per donne
D.Lgs 81/08
– Abrogato 30 Kg uomini
– In essere 20 Kg donne
Per gli uomini far riferimento alle tabelle ISO 11228:
25 Kg popolazione lavorativa adulta
70. 70
Obblighi del datore di lavoro
adottare misure organizzative e tecniche(attrezzature
meccaniche) per evitare la movimentazione manuale
Qualora non sia possibile adottare misure tecnico-
organizzative per ridurre i rischi
71. Stress da caldo
Reazione fisica e psicologica del lavoratore alle
temperature che escono dalla normale zona di confort
– Lavorare in presenza di caldo genera stress sul
sistema di “raffredamento” del nostro corpo
– Quando oltre al caldo si aggiunge il lavoro pesante,
il corpo può subire dei danni notevoli, anche se si è
giovani
72. Misure di prevenzione
Eliminare le fonti di calore
Raffrescare l'aria
– Ridurre le esigenze fisiche nelle attività di lavoro
attraverso l'assistenza meccanica (paranchi, gru
– Aumentare la frequenza e la lunghezza delle pause
– Pianificare l'esecuzione dei lavori nei periodi più
freschi della giornata
– Fornire acqua potabile ai lavoratori e ricordare loro
di bere periodicamente.
– Formazione dei lavoratori su come riconoscere i
sintomi
impraticabile
in cantiere
73. Stress da caldo
29.5
26.5
30.0
28.0
31.0
29.0
32.5
31.0
25% lavoro; 75%
resto
27.5
25.0
28.5
26.5
29.5
28.0
31.5
30.0
50% lavoro; 50%
resto
Non
consentito
27.5
24.5
28.5
26.5
30.5
29.0
75% lavoro; 25%
resto
Non
consentito
26.0
22.5
27.5
25.0
29.5
27.5
100% lavoro;
(breaks incl.)
Molto
pesante
pesantemoderatoleggerorichiesta di
lavoro:
acclimatatao Non acclimatato
Valori A.C.G.I.H.
74. conclusioni
– Nei cantieri la sicurezza resta un fattore di criticità
– D.Lgs 81/08 dedica un intero Titolo alla sicurezza
nei cantieri
– Gli infortuni sono da attribuirsi il più delle volte ad
una negligenza nell'applicazione delle misure di
prevenzione
– Gli infortuni possono e devono essere ridotti
attraverso un processo di valutazione dei rischi in
fase di progettazione