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REGIONE PIEMONTE
           AZ. OSPEDALIERA “ MAGGIORE DELLA CARITA’ “
                  28100 NOVARA C.so Mazzini, 18 - S.C. Fisica Sanitaria
                      Tel (0321) 3733230 Fax (0321) 3733327 e-mail:
                           fisica.sanitaria@maggioreosp.novara.it




NORME INTERNE DI PROTEZIONE
E SICUREZZA PER IL RISCHIO DA
    RADIAZIONI IONIZZANTI
  (ART.61, COMMA 3, LETT C) D. Lgs. 17 marzo 1995 n.230)




                                                                          1
INDICE

NORME GENERALI DI RADIOPROTEZIONE PER L' USO DI SORGENTI RADIOGENE ............... 2
USO DEI DOSIMETRI PERSONALI ......................................................................................................... 2
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELLA UNITÀ DI TELECOBALTOTERAPIA4
  Premessa ................................................................................................................................................. 4
  Norme di radioprotezione ....................................................................................................................... 4
  Procedurea di emergenza in caso di mancato rientro della sorgente per l' unità di telecobaltoterapia
  "Alcyion II" ............................................................................................................................................. 5
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELL' UNITA' DI ROENTGENTERAPIA. ...... 6
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI ACCELERATORI LINEARI. ........................ 7
  Premessa ................................................................................................................................................. 7
  Norme di radioprotezione ....................................................................................................................... 7
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA BRACHITERAPIA ............................................................ 8
  Norme per la conservazione, preparazione e trasferimento delle sorgenti di Ir-192 da applicare per la
  brachiterapia ............................................................................................................................................ 8
  Norme per l' applicazione ai pazienti e per la rimozione delle sorgenti di Ir-192. ................................. 8
  Norme per la degenza protetta e l' assistenza ai pazienti in corso di trattamento. .................................. 9
     Pazienti con Cs-137 ........................................................................................................................... 9
     Pazienti con Ir-192 .......................................................................................................................... 10
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA MEDICINA NUCLEARE ................................................ 11
  Norme generali...................................................................................................................................... 11
  Norme per l' accesso alla zona controllata del Servizio e per l' uscita.................................................. 11
  Norme per la preparazione e la somministrazione delle dosi ............................................................... 12
  Norme per la misura dei pazienti .......................................................................................................... 12
  Norme per la decontaminazione di superfici inerti ............................................................................... 13
  Norme per il controllo degli indumenti di lavoro ................................................................................. 14
  Norme per interventi in caso d' incendio .............................................................................................. 14
  Norme per l'impiego corretto di mezzi di protezione personale ........................................................... 14
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DI APPARECCHI RADIOLOGICI NELLE
SALE DI RADIOLOGIA ........................................................................................................................... 15
  Protezione del personale ....................................................................................................................... 15
  Protezione del paziente ......................................................................................................................... 16
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE
DENTALI ................................................................................................................................................... 17
  Protezione del personale e dei pazienti ................................................................................................. 17
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE
MOBILI UTILIZZATE SOLO PER RADIOGRAFIA. ............................................................................ 18
  Protezione del personale ....................................................................................................................... 18
  Protezione del Paziente ......................................................................................................................... 18
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE
MOBILI UTILIZZATE PER RADIOGRAFIA E/O RADIOSCOPIA ...................................................... 20
  Protezione del personale ....................................................................................................................... 20
  Protezione del paziente ......................................................................................................................... 20
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI IRRADIATORE BIOLOGICO. .................... 22
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER IL LABORATORIO RIA ....................................................... 23




                                                                                                                                                           1
NORME GENERALI DI RADIOPROTEZIONE PER L' USO DI
SORGENTI RADIOGENE

Le norme che seguono sintetizzano le principali modalità di comportamento che i
lavoratori devono rispettare per rendere minimi i rischi radiologici connessi all' attività
lavorativa e per agevolare le valutazioni dosimetriche dell' esperto qualificato.
Spesso le norme sono integrate da istruzioni orali fornite direttamente durante l'attività
lavorativa da preposti e dall' esperto qualificato.
Se necessario sono predisposte norme particolari per ogni sorgente radiogena.
É fatto obbligo alle lavoratrici di notificare al datore di lavoro, per le cautele del caso, il
proprio stato di gestazione non appena accertato.
I lavoratori che svolgono per più datori di lavoro, attività che li espongano al rischio da
radiazioni ionizzanti, devono rendere edotto ciascun datore di lavoro delle attività svolte
presso gli altri. Analoga dichiarazione deve essere resa per le attività pregresse.
I lavoratori esterni sono tenuti ad esibire il libretto personale di radioprotezione
all’esercente le zone controllate prima di effettuare le prestazioni per le quali sono stati
chiamati.


USO DEI DOSIMETRI PERSONALI

1.      Il personale che svolge attività lavorativa con rischio di irradiazione deve
essere controllato con dosimetri personali per dose efficace (corpo intero) ed
equivalente di dose (p.es. mani o altra parte del corpo). L'assegnazione dei dosimetri è
curata dalla Fisica Sanitaria dell' Azienda Ospedaliera su prescrizione dell' esperto
qualificato.

2.      I dosimetri devono essere assegnati prima dell' inizio dell' attività lavorativa.

3.       I lavoratori devono indossare sempre i dosimetri durante lo svolgimento dell'
attività lavorativa. In particolare devono verificare ogni giorno che il dosimetro usato
sia lo stesso dosimetro assegnato.

4.      Il dosimetro per dose efficace (per la stima dell' irradiazione esterna del corpo
intero) deve essere indossato in corrispondenza del torace e, nel caso di impiego di
dispositivo di protezione di protezione (camice anti-X), deve restare sotto l' indumento.
Il dosimetro a bracciale o ad anello per le estremità deve essere indossato con la parte
sensibile rivolta verso la zona del polso più esposta durante il lavoro (di norma verso la
parte interna).

5.      E' vietato lo scambio di dosimetri personali. Nel caso di uso accidentale del
dosimetro di altro lavoratore, segnalare la situazione al preposto e all'Esperto
Qualificato (tramite la Fisica Sanitaria).

6.      Conservare con cura il proprio dosimetro evitando di esporlo a fonti di calore
intenso, di radiazioni o all' umidità. Dopo l'uso riporre il dosimetro in luogo protetto da




                                                                                             2
campi di radiazioni.

7.      Non esporre il dosimetro in prossimità di sorgenti di radiazioni ionizzanti. In
caso di accidentale esposizione del dosimetro senza che vi sia stata esposizione del
lavoratore, informare il preposto e l'Esperto Qualificato (tramite Fisica Sanitaria).

8.     Segnalare all' Esperto Qualificato eventuale attività lavorativa con rischio
radiologico svolta senza indossare il dosimetro personale.

9.        Segnalare immediatamente alla Fisica Sanitaria l'eventuale smarrimento del
dosimetro, richiedendo un altro dosimetro in sostituzione e compilando il modulo che
può essere richiesto alla Fisica Sanitaria. Se il dosimetro è stato smarrito dopo un
periodo di impiego, informare la Fisica Sanitaria compilando la dichiarazione "ad hoc"
sull' attività lavorativa svolta nel periodo.

10.   I dosimetri personali non possono essere trasferiti e utilizzati fuori dall'
Ospedale senza specifica autorizzazione della Fisica Sanitaria.




                                                                                     3
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELLA
UNITÀ DI TELECOBALTOTERAPIA

Premessa

I rischi radiologici connessi all' impiego delle unità di radioterapia sono prodotti dalla
sorgente radioattiva di Co-60 contenuta nella testata.
La sorgente emette radiazioni gamma di energia abbastanza elevata (1.17 - 1.33 MeV)
che, in condizioni di riposo, sono schermate dai materiali pesanti che compongono la
testata. Una parte di radiazioni, tuttavia, attraversa la schermatura e produce una
esposizione apprezzabile in prossimità della testata anche quando si è in condizioni di
riposo (otturatore chiuso).
Nel corso del trattamento radiante del paziente, oltre al fascio di radiazioni primarie
emesse dalla sorgente dalla parte libera da schermature e definita dal collimatore, sono
presenti nella sala anche le radiazioni trasmesse attraverso la schermatura della testata e
le radiazioni diffuse dal paziente in tutte le direzioni.

Norme di radioprotezione

1.      Evitare soste ingiustificate in prossimità della testata dell'unità, anche ad
otturatore chiuso.

2.      Prima di avviare l'attività lavorativa si deve mettere in funzione il rivelatore di
radiazioni posto all' interno della sala.

3.     Nessuno può restare nella sala quando è in corso il trattamento radiante.

4.     Per comunicare con il paziente durante il trattamento si deve utilizzare il
sistema interfono.

5.      Il personale addetto deve sempre verificare l'esattezza dei parametri dell'
irradiazione prima di avviare il trattamento (posizione del paziente e della testata,
dimensione del campo, distanza sorgente-cute, durata del trattamento)

6.       Durante il trattamento il personale deve restare accanto al tavolo di comando ed
al monitor di visione per verificare che il paziente rimanga nella posizione corretta e
che il "timer" funzioni regolarmente.

7.      Se il personale accerta anomalie di funzionamento dei dispositivi di sicurezza o
sospetta l'insorgere di difetti nei dispositivi stessi o nelle apparecchiature deve
informare il Responsabile del Servizio.




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Procedura di emergenza in caso di mancato rientro della sorgente per l' unità di
telecobaltoterapia "Alcyion II"

1.      Lasciare l’apparecchio acceso.

2.     Sul tavolo di comando, alzare il coperchio di protezione del pulsante di
emergenza e premere tale pulsante per 10 secondi circa.

Se la lampadina verde, che indica la posizione della sorgente, si accende significa che la
sorgente è ritornata nella posizione di stoccaggio.

Se la fonte di radiazioni non torna alla posizione di riposo entro 10 secondi, NON
SPEGNERE IL SISTEMA.

OSSERVARE LA PROCEDURA DI SGOMBERO DEL PAZIENTE DALLA SALA
DI TRATTAMENTO A CURA DEL PEROSNALE COMPETENTE E
RESPONSABILE DELLA SUDDETTA SALA, QUALORA LA SORGENTE
RADIOATTIVA NON RITORNI NELLA POSIZIONE DI STOCCAGGIO.

INSERIMENTO MANUALE DELLA FONTE (CON LA RUOTA)

     a. Entrare nella sala di trattamento senza “attraversare” il fascio e posizionarsi
        dietro la parte superiore del sistema (testa).
     b. Impugnare la ruota e girarla in senso orario (la direzione opposta è libera). NON
        FORZARE SULLA RUOTA.

La sorgente radioattiva si troverà nella posizione di stoccaggio quando gli indicatori
meccanici situati sulla parte frontale della testa sorgente radioattiva diventano verdi e la
lampadina di posizione della sorgente sul tavolo di comando e sulla porta della sala di
trattamento si illuminano con luce verde.

Osservare rigorosamente la durata massima dell’intervento.

Al termine dell’intervento e indipendentemente dal risultato, chiudere la sala di
trattamento, non usare l’apparecchiatura e contattare il servizio di manutenzione.

Nota: tenere uno sgabello a portata di mano nella sala di trattamento al fine di facilitare
l’accesso alla leva qualora la testa si trovasse nella posizione alta. Prevedere uno
strumento per la misura della radiazione accanto al tavolo di comando.

L'operazione per il rientro manuale della sorgente deve essere attuata, nel più breve
tempo possibile, dal tecnico più anziano.




                                                                                          5
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELL'
UNITA' DI ROENTGENTERAPIA.

1.     Non restare nella sala di irradiazione per assistere i pazienti durante il
funzionamento dell' apparecchiatura.

2.     Il personale addetto al tavolo di comando ha l'obbligo, durante le sedute
terapeutiche di controllare continuamente il regolare funzionamento del "timer".

3.      Il personale deve controllare che la terapia venga eseguita secondo la tecnica
prescritta: mA - kV - filtrazione e distanza fuoco-pelle.

4.      Il personale addetto al tavolo di comando non deve lasciare per nessun motivo il
posto di lavoro durante le sedute terapeutiche poiché, oltre a controllare il "timer", deve
accertarsi che il paziente rimanga nella posizione prestabilita.

5.      Il personale è tenuto a controllare sistematicamente che tutti i dispositivi di
sicurezza della porta di accesso alla sala di irradiazione funzionino regolarmente.

6.      Qualora il personale noti qualche anomalia nei sistemi di sicurezza e controllo
delle apparecchiature deve immediatamente informare il responsabile del servizio o la
Fisica Sanitaria.




                                                                                         6
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI
ACCELERATORI LINEARI.


Premessa
L'impiego dell' acceleratore lineare per radioterapia comporta rischi simili a quelli che
si hanno con l'impiego di apparecchi a raggi X per roentgenterapia. Infatti le radiazioni
direttamente ionizzanti (elettroni), i raggi X indirettamente ionizzanti e i neutroni sono
presenti solamente durante il funzionamento dell' apparecchiatura. I rischi dovuti alla
attivazione neutronica di materiali ed alla ionizzazione dell'aria nella sala dell'
acceleratore sono meno rilevanti.


Norme di radioprotezione

1.     Non manomettere i dispositivi di sicurezza e di controllo dell'apparecchiatura.

2.     Non restare nella sala dell'acceleratore durante il funzionamento dell'
apparecchiatura.

3.      Prima di attivare l'irradiazione, verificare l'esattezza della tecnica programmata
(elettroni, raggi X) e dei parametri caratteristici (energia delle radiazioni, dose, campo).

4.     Non sostare a ridosso della porta della sala dell'acceleratore lineare durante il
funzionamento.

5.      Controllare continuamente sul monitor la posizione del paziente durante l'
irradiazione.

6.      Non sostare a lungo nel locale tecnico contenente il Klystron quando
l'apparecchiatura è in funzione.




                                                                                          7
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA BRACHITERAPIA


Norme per la conservazione, preparazione e trasferimento delle sorgenti di Ir-192
da applicare per la brachiterapia

1.      Le sorgenti (fili) di Ir-192 devono essere conservate nel locale di deposito
chiuse nella cassaforte.

2.     Le sorgenti devono essere estratte dalla cassaforte solo quando è necessario
preparare un trattamento terapeutico. Devono essere estratte solo le sorgenti da
impiegare.

3.      Le sorgenti non possono essere manipolate con le mani.

4.      Per il taglio dei fili e, più in generale, per la manipolazione delle sorgenti di Ir-
192 si devono utilizzare strumenti adeguati (pinze, forbici, ecc.)

5.    L'attività lavorativa con le sorgenti deve svolgersi sull'apposito tavolo di
manipolazione.

6.     Durante il lavoro nel locale possono sostare solo le persone strettamente
necessarie per la preparazione.

7.      Il tempo di manipolazione deve essere ridotto al minimo possibile seguendo
rigorosamente un piano di lavoro preventivamente studiato. Per le preparazioni usuali si
deve rispettare il programma "standard".

8.       Al termine del lavoro le sorgenti preparate per l'applicazione devono essere
ritirate nei contenitori di trasferimento schermati e contrassegnati; il locale deve essere
controllato con un misuratore di radiazioni gamma molto sensibile per accertare che
non siano rimaste sorgenti libere nell'ambiente.

9.      Durante il trasporto si deve tenere il contenitore alla massima distanza possibile
dal corpo, eventualmente ricorrendo all' impiego di un carrello.

10.    I contenitori utilizzati per il trasferimento devono essere chiusi accuratamente e
non possono essere lasciati incustoditi.

11.     In caso di rovesciamento del contenitore con dispersione delle sorgenti, si
devono utilizzare le telepinze disponibili per raccogliere velocemente le sorgenti e
riporle nel contenitore.


Norme per l' applicazione ai pazienti e per la rimozione delle sorgenti di Ir-192.

1.      Ogni sorgente deve essere estratta dal contenitore schermato solo al momento



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dell' utilizzazione.

2.     Per l'applicazione si devono evitare manipolazioni con le mani: utilizzare gli
accessori disponibili.

3.     L'applicazione deve essere effettuata con rapidità allontanando dal locale tutte le
persone non indispensabili.

4.     In relazione all'attuale carico di lavoro, la distanza di sicurezza (che comporta
una dose annua irrilevante) è di circa 2,5 m dal paziente.

5.      La posizione più vicina alle sorgenti durante la manipolazione corrisponde ad
una distanza effettiva per l' esposizione dell' intero organismo di circa 0,5 m.

6.      Dopo l'applicazione delle sorgenti, il paziente deve essere immediatamente
accompagnato nella camera di degenza singola dove dovrà restare per tutta la durata del
trattamento.

7.      Prima di trasferire il paziente con le sorgenti applicate, accertarsi che il
corridoio di transito sia sgombro da visitatori e personale estraneo al reparto.

8.      Si deve effettuare un controllo nel locale in cui è stata eseguita l'applicazione
delle sorgenti (sala operatoria) per accertare con un misuratore di raggi gamma molto
sensibile che non siano rimaste sorgenti libere nel locale.

9.     La rimozione delle sorgenti deve essere effettuata molto rapidamente
impiegando attrezzi adeguati per non toccare con le mani i preparati radioattivi.

10.      Dopo la rimozione le sorgenti devono essere riposte nel contenitore schermato
per il trasferimento.

11.     Il paziente trattato con sorgenti di Ir-192 deve essere controllato con
strumentazione adeguata, dopo la rimozione delle sorgenti, per verificare che non sia
rimasta nessuna sorgente nell' organismo, nella zona trattata.


Norme per la degenza protetta e l' assistenza ai pazienti in corso di trattamento.


Pazienti con Cs-137

1.      Il letto di degenza delle pazienti trattate con Cs-137 deve essere isolato con le
paratie di piombo disposte nella parte inferiore e attorno al letto.

2.      Deve essere utilizzata la tecnica di trattamento "remote loading" o "after
loadig".

3.      Prima di assistere le pazienti degenti è necessario comandare dall'esterno il



                                                                                        9
rientro della sorgente di Cs-137 in posizione schermata.

4.      In caso di anomalo funzionamento dell' apparecchiatura (mancato rientro della
sorgente nella sede del Curiestock o Curietron) si devono allontanare tutti i presenti fino
ad eliminazione dell'inconveniente. Personale esposto di categoria A e opportunamente
addestrato deve intervenire azionando il dispositivo manuale di emergenza per il rientro
delle sorgenti.

5.      Un eventuale tentativo di ripristinare le condizioni di sicurezza può essere
effettuato dai Fisici sanitari con interventi rapidi e semplici in attesa del personale
specializzato della ditta.

6.      Al termine del trattamento, dopo aver fatto rientrare le sorgenti nel Curietron, si
devono disconnettere i condotti guida, chiudere e assicurare il coperchio posto sul
fronte del Curietron con apposita chiave per evitare uscite accidentali delle sorgenti.


Pazienti con Ir-192

1.      I pazienti portatori di sorgenti di Ir-192 devono restare nella camera di degenza,
a letto. I pazienti non possono allontanarsi dalla camera per tutta la durata del
trattamento (salvo casi di forza maggiore).

2.     I pazienti devono essere assistiti svolgendo rapidamente le necessarie
incombenze senza prolungare inutilmente la sosta.

3.      Le operazioni di pulizia e sistemazione della camera devono essere svolte con
rapidità eventualmente allontanando il paziente dal letto per il tempo strettamente
necessario in modo che il personale possa operare in media ad una distanza dal paziente
di circa 1 m (distanza minima 0.4 m).

4.     Non avvicinarsi senza necessità al paziente.

5.     Non ammettere nella camera visitatori o persone estranee, in particolare minori
o donne in gravidanza.




                                                                                        10
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA MEDICINA
NUCLEARE


Norme generali

La prevenzione del rischio radiologico risulta agevole se si ricordano alcuni concetti :
• L' aumento della distanza dalle sorgenti radioattive riduce l'irradiazione. Perciò è
buona regola mantenersi con il corpo alla massima distanza possibile dalle sorgenti ed
utilizzare telepinze ed altri accessori per tenere le dita alla massima distanza possibile
dalle sorgenti.
• Il paziente trattato con radiofarmaci è una sorgente di radiazioni.
• Le schermature (muratura, ferro, piombo ecc.) interposte fra la sorgente e la persona
riducono l'esposizione alle radiazioni. L' uso di siringhe schermate riduce l'
irradiazione alle dita.
• Diminuendo il tempo trascorso vicino alle sorgenti radioattive si riduce la durata dell'
irradiazione e quindi si riduce la dose assorbita.
• L' uso di guanti, scarpe da lavoro ed indumenti da lavoro (camicie o tuta) per la
manipolazione delle sorgenti radioattive non sigillate rende poco probabile la
contaminazione radioattiva della cute e degli indumenti propri.
• Nel caso di ambienti in cui vi sono sostanze radioattive disperse in aria, l'uso di
maschere con filtri appropriati (assoluti per polveri ed a carbone attivo per radiosiotopi
dello iodio o di altri alogeni) riduce la quantità di radioattività inalata (in particolare in
caso di eventi accidentali).
• Il controllo dello stato di contaminazione radioattiva su cute e su indumenti al termine
del lavoro rende poco probabile il trasferimento di contaminazione radioattiva fuori dai
locali di manipolazione.
• Non ignorare o sottovalutare le indicazioni degli strumenti di misura. Si possono
evitare irradiazioni o contaminazioni pericolose.
• In caso di dubbi interpellare il preposto o l'esperto qualificato per ottenere
informazione sulle modalità di lavoro più corrette.


Norme per l' accesso alla zona controllata del Servizio e per l' uscita.

1.      Per accedere alla zona controllata occorre essere autorizzati dalla Direzione
Sanitaria dell' Azienda Ospedaliera o dal Responsabile del Servizio.

2.     Il personale addetto, prima di accedere alla zona controllata deve indossare i
dosimetri assegnati (per dose globale, e per dose alle dita) e gli indumenti di lavoro.

3.      Prima di uscire dalla zona controllata al termine del lavoro si deve controllare
con lo strumento disponibile il grado di contaminazione superficiale sulle mani, sulle
scarpe e sugli indumenti.




                                                                                          11
Norme per la preparazione e la somministrazione delle dosi

1.      Gli addetti alla preparazione delle dosi devono indossare indumenti protettivi ed
in particolare guanti monouso.

2.     La preparazione delle dosi deve essere effettuata sul piano di lavoro della cella
in camera calda, ricoprendo la superficie con fogli di carta bibula.

3.       Per preparare le dosi è necessario operare velocemente, ma con attenzione. Si
devono manipolare i flaconi e le siringhe contenenti i radioisotopi con attrezzi
(telepinze) che tengano le dita distanti dal materiale radioattivo.

4.     Le siringhe contenenti radioisotopi devono essere impiegate con la schermatura.

5.      Provette e recipienti con radiofarmaci devono essere inseriti in appositi sostegni
sul piano di lavoro per evitare l'accidentale caduta.

6.     La carta bibula posta sul piano della cella, al termine del lavoro deve essere
rimossa e depositata nel contenitore per i rifiuti radioattivi.

7.      Il trasferimento delle dosi preparate dalla cella alla zona di somministrazione
deve essere effettuato usando il porta-preparati schermato. Se le dosi sono
somministrate in altri locali, devono essere trasferite usando il carrello "ad hoc" su cui è
posto il contenitore schermato.

8.      Al termine del lavoro i flaconi contenenti i radiofarmaci devono essere riposti
nei loro contenitori schermati nella zona di deposito.

9.      Il foro di comunicazione tra il piano di lavoro della cella ed il generatore deve
essere chiuso al termine dell' attività lavorativa.


Norme per la misura dei pazienti

1.       Preparare il paziente per la misura il più velocemente possibile evitando soste
inutili in prossimità dello stesso.

2.     Effettuare la misura restando accanto al tavolo di controllo dell' apparecchiatura
e, comunque, ad una distanza di almeno 1,5 m dal paziente.

3.     Nel caso di impiego di radioaerosol, accertare con prove ripetute la capacità del
paziente di inspirare ed espirare correttamente attraverso il boccaglio prima di
procedere con il materiale radioattivo e controllare continuamente il comportamento del
paziente stesso durante la prova.




                                                                                        12
Norme per la decontaminazione di superfici inerti

1.     Preparare un recipiente di acqua pulita, un recipiente di pvc vuoto, una spugna,
una spazzola, una paletta in pvc e strofinacci.

2.      Indossare guanti monouso, camice di lavoro e soprascarpe.

3.      Raccogliere eventuali parti solide con la spazzola e la paletta e introdurle nel
recipiente in pvc.

4.     Pulire con acqua usando la spugna e la spazzola, partendo dalla zona più esterna
(meno contaminata) e procedendo verso l' interno (zona più contaminata).

5.     Usando la spugna, raccogliere l'acqua di lavaggio nel recipiente di pvc.
Asciugare con gli strofinacci.

6.      Controllare la contaminazione residua con la strumentazione di misura (misure
dirette o smear-test) e, se si riscontrano valori superiori ai valori di riferimento, ripetere
l' operazione ricorrendo a solventi e soluzioni decontaminanti solo su indicazione del
preposto o dell' esperto qualificato.

7.      Accantonare tra i rifiuti solidi radioattivi gli attrezzi usati.

8.      Disporre tra i rifiuti liquidi entro i contenitori chiusi di pvc l'acqua di lavaggio
(o la soluzione decontaminante usata).

9.      Accantonare tra i rifiuti solidi gli indumenti utilizzati.

Norme per la decontaminazione della cute

1.    Usare sapone liquido neutro con acqua corrente abbondante per lavare la parte
contaminata.

2.      Asciugare con tovaglioli di carta.

3.     Controllare la eventuale contaminazione residua; se necessario, per
contaminazione persistente, usare una spazzola a setole morbide senza insistere troppo a
lungo per non produrre una irritazione cutanea.

4.      Quando la contaminazione non può essere ridotta a livelli inferiori ai valori di
riferimento, segnalare la situazione al preposto, all' esperto qualificato ed
eventualmente al medico autorizzato.

5.      Nel caso di contaminazione estesa su tutto il corpo o su una parte consistente
della superficie corporea, utilizzare la doccia impiegando prodotti detergenti neutri per
la cute e per i capelli.




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6.     I tovaglioli di carta e gli altri materiali usati per decontaminare devono essere
accantonati tra i rifiuti solidi radioattivi.


Norme per il controllo degli indumenti di lavoro

1.     Prima di inviare gli indumenti di lavoro in lavanderia è necessario effettuare un
accurato controllo dello stato della contaminazione superficiale. Se si riscontrano valori
medi superiori ai valori di riferimento l'indumento deve essere accantonato, entro un
sacco di pvc chiuso e contrassegnato in attesa del decadimento radioattivo.

2.     In caso di dubbi sullo stato di contaminazione dell' indumento, chiedere
spiegazioni all' esperto qualificato o al preposto.


Norme per interventi in caso d' incendio

1.     Avvisare il preposto e la Direzione che richiederanno l'intervento dei vigili del
fuoco.

2.      Allontanare tutti i pazienti.

3.      Intervenire rapidamente con tutti gli estintori locali.

4.     Se l'incendio avviene in camera calda, prima di intervenire con gli estintori
indossare una maschera antigas e antipolvere (sono disponibili 3 maschere nello
armadietto di sicurezza).

5.      L' intervento di estinzione dell' incendio dovrà proseguire fino all' arrivo dei
vigili del fuoco, salvo in caso di gravi complicazioni.


Norme per l'impiego corretto di mezzi di protezione personale

1.      Per accertare la buona tenuta della maschera antipolvere e antigas: stringere
accuratamente i sistemi di regolazione (cinturini), chiudere con mano il foro d'
inserimento dell' aria attraverso il sistema filtrante ed inspirare con forza. La tenuta è
buona se la maschera va in depressione ed è necessario uno sforzo notevole per
inspirare.

2.     Per controllare l' integrità di un guanto prima dell' uso, soffiare aria all' interno,
chiudere perfettamente l' apertura e comprimere. Se non si notano predite d' aria
evidenti, il guanto non dovrebbe avere difetti importanti.

3.      Per sfilare il guanto dopo il lavoro senza rischio di contaminazione, si deve
rivoltare il guanto senza toccare la superficie esterna e sfilarlo arrotolandolo.




                                                                                         14
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DI
APPARECCHI RADIOLOGICI NELLE SALE DI RADIOLOGIA


Protezione del personale

NON SI DEVE

1.       Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso
campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere
assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed
eventuali salva gonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve
mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla
posizione del tubo a raggi - X. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da
donna in stato di gravidanza.

2.      Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l'esecuzione di radiografie.
qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego
dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi.

3.     Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario
bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X.

4.     Rimanere nella sala radiologica al di fuori della barriera protettiva anti-X
durante l' esecuzione delle radiografie e/o radioscopie. Qualora ciò non fosse possibile
bisogna attenersi alle norme di protezione personale impartite dall' Esperto Qualificato.

5.     Lavorare senza il grembiule anti-X nelle zone interne alla sala di radiologia
dove esistono sia il campo di radiazione di fuga del complesso tubo-guaina, sia il
campo di radiazione diffusa e secondaria.

6.      Sostare nella sala radiologica durante l'esecuzione di radiografie e/o
radioscopie. Possono essere autorizzati, dal Responsabile della Divisione, solo gli
addetti ad esecuzioni di indagini radiologiche speciali.

SI DEVE

1.     Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera.

2.     Eliminare dalle sale radiologiche tutti gli oggetti inutili e/o non indispensabili
perché possono essere una potenziale fonte di radiazioni secondarie.

3.      Allontanare dalla sala radiologica il personale non necessario durante l'impiego
dell'apparecchio radiologico. Gli operatori devono sostare dietro la barriera anti-X.

4.     Controllare l'efficienza degli indicatori luminosi di emissione di raggi x sul




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tavolo di comando.

5.      Far tenere i contenitori delle pappe radiologiche (bicchieri e/o tazze) agli stessi
pazienti. In casi eccezionali il paziente può essere assistito da una persona anziana che
dovrà indossare un grembiule anti-X in gomma piombifera di spessore equivalente a 0,5
mm Pb e guanti anti-X. Tale accompagnatore non deve mai trovarsi nel fascio
primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla posizione del tubo a raggi-x.
In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da donna in gravidanza.



Protezione del paziente

NON SI DEVE

1.     Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente.

2.     Eseguire radiografie e/o radioscopie che comprendano la regione pelvico -
addominale senza prima avere schermato le gonadi del paziente, ove possibile. Gli
esami radioscopici devono essere evitati il più possibile.

3.     Eseguire radiografie a diaframma tutto aperto.

4.     Sovraesporre le pellicole radiografiche.

SI DEVE

1.     Mantenere durante gli esami una distanza fuoco-cute non inferiore a 50 cm.

2.      Fare coincidere per radiografie del torace, il limite inferiore del campo con il
limite inferiore del seno – costo - diaframmatico.

3.    Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa,
mediante l'impiego del diaframma di campo.

4.      Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di
vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto.

5.      Prima di erogare i raggi X verificare l'esattezza dei parametri prestabiliti e la
centratura della zona interessata dall' esame.

6.        Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui
oltre il tempo necessario per la radiografia.

7.     Nel caso di una paziente con accertata gravidanza limitarsi ai soli esami
radiografici, dopo avere avuto l' autorizzazione del Responsabile della Divisione o di
un suo eventuale sostituto.




                                                                                         16
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI
APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE DENTALI


Protezione del personale e dei pazienti
L'uso dell'apparecchiatura è consentito solo al medico odontoiatra, che in nessun caso
potrà delegare altri a tale operazione
Durante l’utilizzo dell’apparecchiatura, è vietata la presenza nella sala di chiunque,
personale o altri, ad eccezione del paziente e di quanti previsti di seguito.

NON SI DEVE

1.      Tenere in posizione la pellicola dentale durante le radiografie, perché ciò
significherebbe esporre le dita e la mano dell' operatore al fascio primario ed il suo
corpo al fascio diffuso. Il paziente dovrà sostenere da sé la pellicola radiografica o, se
impossibilitato, dovrà essere aiutato da coloro che “coscientemente e volontariamente,
al di fuori della loro occupazione, assistono e confortano persone sottoposte ad
esposizioni mediche” (articolo 1 comma 3 del D.Lgs. 187/00).

2.     Si dovrà tassativamente evitare che le persone, di cui al punto precedente, siano
minori di anni 18 o donne con gravidanza in atto (articolo 3 comma 9 del D.Lgs.
187/00).

3.     Tenere con le mani la guaina del tubo radiogeno durante le radiografie.

SI DEVE

1.    Proteggere sempre durante le radiografie la tiroide e il corpo del paziente con un
grembiule o con un telo anti-X di spessore equivalente a 0.25 mm di Pb.

2.     Proteggere sempre durante le radiografie anche il corpo della persona che,
eventualmente, deve tenere in posizione la pellicola dentale, con un grembiule anti-X di
spessore equivalente a 0.25 mm di Pb.

3.      Azionare l' apparecchio radiologico con il telecomando rimanendo alla distanza
di circa 1.5 m dal tubo radiogeno e dal paziente (per apparecchiature funzionanti fino a
70 kV). Se ciò non fosse possibile, indossare sempre il grembiule anti-X di spessore
equivalente a 0.25 mm di Pb.

4.    Mantenere sempre in perfetto stato di funzionamento sia il timer che regola
automaticamente la durata dell' esposizione e sia il dispositivo di comando del tipo
UOMO MORTO.

5.      Fare sempre uso durante le radiografie dei limitatori che consentono di
utilizzare campi alla cute più piccoli possibili con la massima distanza. Una buona
regola è lavorare con campi di non più di 6 cm di diametro.




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NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI
APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE
SOLO PER RADIOGRAFIA.


Protezione del personale

NON SI DEVE

1.       Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso
campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere
assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed
eventuali salvagonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve
mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla
posizione del tubo a anti-X. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da
donna in stato di gravidanza.

2.      Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l' esecuzione di radiografie.
qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego
dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi.

3.     Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario
bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X.

SI DEVE

1.     Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera.

2.      Eseguire le radiografie operando con il telecomando alla massima distanza
possibile ed essere sempre all'esterno del fascio utile. La distanza tenuta deve essere
massima sia rispetto alla sorgente radiogena che rispetto al paziente, poiché il paziente
crea lateralmente un intenso campo diffuso.

3.     Allontanare dalla stanza il personale non necessario durante l'impiego dell'
apparecchio mobile. Gli operatori devono allontanarsi al massimo dal fascio primario e
quando è tecnicamente possibile sostare dietro la barriera anti-X.

4.      Controllare l' efficienza degli indicatori luminosi di emissione dei raggi x sul
tavolo di comando.

5.     Portare durante il servizio il proprio dosimetro personale.


Protezione del Paziente

NON SI DEVE



                                                                                       18
1.      Eseguire radiografie in corsia e/o stanze a più letti senza avere prima allontanato
i pazienti deambulanti e sistemato le barriere anti-X o teli anti-X, qualora vi siano
degenti allettati

2.     Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente.

3.     Eseguire radiografie che comprendano la regione pelvico - addominale senza
avere prima schermato le gonadi del paziente.

4.     Eseguire radiografie a diaframma tutto aperto.

5.     Sovraesporre le pellicole radiografiche.

SI DEVE

1.     Mantenere durante gli esami una differenza fuoco-cute non inferiore a 50 cm.

2.      Fare coincidere per radiografie del torace, il limite inferiore del campo con il
limite inferiore del seno – costo - diaframmatico.

3.    Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa,
mediante l'impiego del diaframma di campo.

4.      Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di
vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto.

5.      Prima di erogare i raggi X verificare l' esattezza dei parametri prestabiliti e la
centratura della zona interessata dall' esame.

6.        Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui
oltre il tempo necessario per la radiografia.




                                                                                         19
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI
APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE
PER RADIOGRAFIA E/O RADIOSCOPIA


Protezione del personale

NON SI DEVE

1.       Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso
campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere
assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed
eventuali salvagonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve
mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla
posizione del tubo a raggi-x. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da
donna in stato di gravidanza.

2.      Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l' esecuzione di radiografie.
qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego
dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi.

3.     Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario
bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X.

SI DEVE

1.     Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera.

2.      Eseguire le radiografie operando con il telecomando alla massima distanza
possibile ed essere sempre all' esterno del fascio utile. La distanza tenuta deve essere
massima sia rispetto alla sorgente radiogena che rispetto al paziente, poiché il paziente
crea lateralmente un intenso campo diffuso.

3.     Allontanare dalla stanza il personale non necessario durante l'impiego dell'
apparecchio mobile. Gli operatori devono allontanarsi al massimo dal fascio primario e
quando è tecnicamente possibile sostare dietro la barriera anti-X.

4.      Controllare l' efficienza degli indicatori luminosi di emissione dei raggi x sul
tavolo di comando.

5.     Portare durante il servizio il proprio dosimetro personale.


Protezione del paziente




                                                                                       20
NON SI DEVE

1.     Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente.

2.     Eseguire esami radiologici a diaframma tutto aperto.

3.     Sovraesporre le pellicole radiografiche.

SI DEVE

1.     Mantenere durante gli esami una differenza fuoco-cute non inferiore a 50 cm.

2.     Durante gli esami radioscopici utilizzare le alimentazioni più basse possibili.

3.    Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa
mediante l' impiego del diaframma di campo.

4.      Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di
vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto.

5.     Prolungare l' indagine radioscopica oltre il tempo strettamente necessario.

6.      Prima di erogare i raggi X verificare l'esattezza dei parametri prestabiliti e la
centratura della zona interessata dall' esame.

7.     Sostituire, in tutti i casi possibili, l'indagine radioscopica con quella
radiografica.

8.     Evitare ogni esposizione inutile. Interrompere i raggi durante le manovre di
posizionamento del paziente.

9.        Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui
oltre il tempo necessario per la radiografia / radioscopia.

10.    Usare durante la radioscopia il dispositivo di comando del tipo UOMO MORTO




                                                                                         21
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI
IRRADIATORE BIOLOGICO.

   1. attenersi scrupolosamente alla procedura operativa indicata
   2. non sostare nelle immediate vicinanze dell’irradiatore se non per necessità
   3. assicurarsi che le sacche di sangue siano integre e che non si danneggino
      durante l’introduzione nel cilindro portacampioni
   4. tenere sempre chiusa la porta del vano


E’ tassativamente vietato:

       introdurre le mani nella camera porta campioni con rotore in movimento




                                                                                    22
NORME DI RADIOPROTEZIONE PER IL LABORATORIO RIA


1.    Eseguire le operazioni sui kit in una zona adibita a tale scopo. La zona deve essere
      segnalata con avvisi atti ad impedire l'accesso al personale non autorizzato. Si
      ricorda che non è consentito l'accesso e la manipolazione a personale non
      autorizzato dal responsabile del Laboratorio.
2.    Indossare camici di lavoro, evitando di introdurre nella zona effetti personali.
3.    Svolgere tutte le operazioni sui kit (dall'apertura dei flaconi alla ripartizione)
      possibilmente su vassoi che permettano il contenimento dei liquidi in caso di
      spargimento e comunque sulle superfici destinate, che debbono essere lisce,
      lavabili e ricoperte di carta assorbente.
4.    Usare guanti protettivi, facendo attenzione a non contaminare la parte interna
      quando si sfilano dalle mani.
5.    Non pipettare le soluzioni con la bocca, usare propipette o meglio micropipette
      automatiche.
6.    Conservare i flaconi non utilizzati, o parzialmente utilizzati, in contenitori atti ad
      impedire eventuali spargimenti.
7.    In caso di spargimento di liquidi:
      a) asciugare le superfici contaminate con assorbenti (carta filtro, kleenex, cotone);
      b) lavare accuratamente la parte contaminata;
      c) avvisare il servizio di Fisica per i controlli del caso.
8.    Riservare apposite vetrerie, apparecchiature, raccoglitori di residui all'uso delle
      sostanze radioattive.
9.    Non toccare con guanti o mani contaminati telefoni, maniglie, libri.
10.   Non mangiare, bere e fumare nel corso delle manipolazioni e negli ambienti ad
      esse destinati.
11.   In caso di contaminazione alle mani lavarsi accuratamente con sapone neutro
      utilizzando, se necessario, uno spazzolino con setole morbide: avvisare in ogni
      caso il Servizio di Fisica Sanitaria;
12.   Raccogliere i rifiuti solidi, compresi i vials chiusi con il loro contenuto, negli
      appositi bidoni per rifiuti radioattivi. I bidoni pieni saranno depositati direttamente
      presso il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi
13.   Raccogliere i rifiuti liquidi negli appositi bidoni. I bidoni pieni saranno depositati
      direttamente presso il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi.




                                                                                         23

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  • 1. REGIONE PIEMONTE AZ. OSPEDALIERA “ MAGGIORE DELLA CARITA’ “ 28100 NOVARA C.so Mazzini, 18 - S.C. Fisica Sanitaria Tel (0321) 3733230 Fax (0321) 3733327 e-mail: fisica.sanitaria@maggioreosp.novara.it NORME INTERNE DI PROTEZIONE E SICUREZZA PER IL RISCHIO DA RADIAZIONI IONIZZANTI (ART.61, COMMA 3, LETT C) D. Lgs. 17 marzo 1995 n.230) 1
  • 2. INDICE NORME GENERALI DI RADIOPROTEZIONE PER L' USO DI SORGENTI RADIOGENE ............... 2 USO DEI DOSIMETRI PERSONALI ......................................................................................................... 2 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELLA UNITÀ DI TELECOBALTOTERAPIA4 Premessa ................................................................................................................................................. 4 Norme di radioprotezione ....................................................................................................................... 4 Procedurea di emergenza in caso di mancato rientro della sorgente per l' unità di telecobaltoterapia "Alcyion II" ............................................................................................................................................. 5 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELL' UNITA' DI ROENTGENTERAPIA. ...... 6 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI ACCELERATORI LINEARI. ........................ 7 Premessa ................................................................................................................................................. 7 Norme di radioprotezione ....................................................................................................................... 7 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA BRACHITERAPIA ............................................................ 8 Norme per la conservazione, preparazione e trasferimento delle sorgenti di Ir-192 da applicare per la brachiterapia ............................................................................................................................................ 8 Norme per l' applicazione ai pazienti e per la rimozione delle sorgenti di Ir-192. ................................. 8 Norme per la degenza protetta e l' assistenza ai pazienti in corso di trattamento. .................................. 9 Pazienti con Cs-137 ........................................................................................................................... 9 Pazienti con Ir-192 .......................................................................................................................... 10 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA MEDICINA NUCLEARE ................................................ 11 Norme generali...................................................................................................................................... 11 Norme per l' accesso alla zona controllata del Servizio e per l' uscita.................................................. 11 Norme per la preparazione e la somministrazione delle dosi ............................................................... 12 Norme per la misura dei pazienti .......................................................................................................... 12 Norme per la decontaminazione di superfici inerti ............................................................................... 13 Norme per il controllo degli indumenti di lavoro ................................................................................. 14 Norme per interventi in caso d' incendio .............................................................................................. 14 Norme per l'impiego corretto di mezzi di protezione personale ........................................................... 14 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DI APPARECCHI RADIOLOGICI NELLE SALE DI RADIOLOGIA ........................................................................................................................... 15 Protezione del personale ....................................................................................................................... 15 Protezione del paziente ......................................................................................................................... 16 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE DENTALI ................................................................................................................................................... 17 Protezione del personale e dei pazienti ................................................................................................. 17 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE SOLO PER RADIOGRAFIA. ............................................................................ 18 Protezione del personale ....................................................................................................................... 18 Protezione del Paziente ......................................................................................................................... 18 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE PER RADIOGRAFIA E/O RADIOSCOPIA ...................................................... 20 Protezione del personale ....................................................................................................................... 20 Protezione del paziente ......................................................................................................................... 20 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI IRRADIATORE BIOLOGICO. .................... 22 NORME DI RADIOPROTEZIONE PER IL LABORATORIO RIA ....................................................... 23 1
  • 3. NORME GENERALI DI RADIOPROTEZIONE PER L' USO DI SORGENTI RADIOGENE Le norme che seguono sintetizzano le principali modalità di comportamento che i lavoratori devono rispettare per rendere minimi i rischi radiologici connessi all' attività lavorativa e per agevolare le valutazioni dosimetriche dell' esperto qualificato. Spesso le norme sono integrate da istruzioni orali fornite direttamente durante l'attività lavorativa da preposti e dall' esperto qualificato. Se necessario sono predisposte norme particolari per ogni sorgente radiogena. É fatto obbligo alle lavoratrici di notificare al datore di lavoro, per le cautele del caso, il proprio stato di gestazione non appena accertato. I lavoratori che svolgono per più datori di lavoro, attività che li espongano al rischio da radiazioni ionizzanti, devono rendere edotto ciascun datore di lavoro delle attività svolte presso gli altri. Analoga dichiarazione deve essere resa per le attività pregresse. I lavoratori esterni sono tenuti ad esibire il libretto personale di radioprotezione all’esercente le zone controllate prima di effettuare le prestazioni per le quali sono stati chiamati. USO DEI DOSIMETRI PERSONALI 1. Il personale che svolge attività lavorativa con rischio di irradiazione deve essere controllato con dosimetri personali per dose efficace (corpo intero) ed equivalente di dose (p.es. mani o altra parte del corpo). L'assegnazione dei dosimetri è curata dalla Fisica Sanitaria dell' Azienda Ospedaliera su prescrizione dell' esperto qualificato. 2. I dosimetri devono essere assegnati prima dell' inizio dell' attività lavorativa. 3. I lavoratori devono indossare sempre i dosimetri durante lo svolgimento dell' attività lavorativa. In particolare devono verificare ogni giorno che il dosimetro usato sia lo stesso dosimetro assegnato. 4. Il dosimetro per dose efficace (per la stima dell' irradiazione esterna del corpo intero) deve essere indossato in corrispondenza del torace e, nel caso di impiego di dispositivo di protezione di protezione (camice anti-X), deve restare sotto l' indumento. Il dosimetro a bracciale o ad anello per le estremità deve essere indossato con la parte sensibile rivolta verso la zona del polso più esposta durante il lavoro (di norma verso la parte interna). 5. E' vietato lo scambio di dosimetri personali. Nel caso di uso accidentale del dosimetro di altro lavoratore, segnalare la situazione al preposto e all'Esperto Qualificato (tramite la Fisica Sanitaria). 6. Conservare con cura il proprio dosimetro evitando di esporlo a fonti di calore intenso, di radiazioni o all' umidità. Dopo l'uso riporre il dosimetro in luogo protetto da 2
  • 4. campi di radiazioni. 7. Non esporre il dosimetro in prossimità di sorgenti di radiazioni ionizzanti. In caso di accidentale esposizione del dosimetro senza che vi sia stata esposizione del lavoratore, informare il preposto e l'Esperto Qualificato (tramite Fisica Sanitaria). 8. Segnalare all' Esperto Qualificato eventuale attività lavorativa con rischio radiologico svolta senza indossare il dosimetro personale. 9. Segnalare immediatamente alla Fisica Sanitaria l'eventuale smarrimento del dosimetro, richiedendo un altro dosimetro in sostituzione e compilando il modulo che può essere richiesto alla Fisica Sanitaria. Se il dosimetro è stato smarrito dopo un periodo di impiego, informare la Fisica Sanitaria compilando la dichiarazione "ad hoc" sull' attività lavorativa svolta nel periodo. 10. I dosimetri personali non possono essere trasferiti e utilizzati fuori dall' Ospedale senza specifica autorizzazione della Fisica Sanitaria. 3
  • 5. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELLA UNITÀ DI TELECOBALTOTERAPIA Premessa I rischi radiologici connessi all' impiego delle unità di radioterapia sono prodotti dalla sorgente radioattiva di Co-60 contenuta nella testata. La sorgente emette radiazioni gamma di energia abbastanza elevata (1.17 - 1.33 MeV) che, in condizioni di riposo, sono schermate dai materiali pesanti che compongono la testata. Una parte di radiazioni, tuttavia, attraversa la schermatura e produce una esposizione apprezzabile in prossimità della testata anche quando si è in condizioni di riposo (otturatore chiuso). Nel corso del trattamento radiante del paziente, oltre al fascio di radiazioni primarie emesse dalla sorgente dalla parte libera da schermature e definita dal collimatore, sono presenti nella sala anche le radiazioni trasmesse attraverso la schermatura della testata e le radiazioni diffuse dal paziente in tutte le direzioni. Norme di radioprotezione 1. Evitare soste ingiustificate in prossimità della testata dell'unità, anche ad otturatore chiuso. 2. Prima di avviare l'attività lavorativa si deve mettere in funzione il rivelatore di radiazioni posto all' interno della sala. 3. Nessuno può restare nella sala quando è in corso il trattamento radiante. 4. Per comunicare con il paziente durante il trattamento si deve utilizzare il sistema interfono. 5. Il personale addetto deve sempre verificare l'esattezza dei parametri dell' irradiazione prima di avviare il trattamento (posizione del paziente e della testata, dimensione del campo, distanza sorgente-cute, durata del trattamento) 6. Durante il trattamento il personale deve restare accanto al tavolo di comando ed al monitor di visione per verificare che il paziente rimanga nella posizione corretta e che il "timer" funzioni regolarmente. 7. Se il personale accerta anomalie di funzionamento dei dispositivi di sicurezza o sospetta l'insorgere di difetti nei dispositivi stessi o nelle apparecchiature deve informare il Responsabile del Servizio. 4
  • 6. Procedura di emergenza in caso di mancato rientro della sorgente per l' unità di telecobaltoterapia "Alcyion II" 1. Lasciare l’apparecchio acceso. 2. Sul tavolo di comando, alzare il coperchio di protezione del pulsante di emergenza e premere tale pulsante per 10 secondi circa. Se la lampadina verde, che indica la posizione della sorgente, si accende significa che la sorgente è ritornata nella posizione di stoccaggio. Se la fonte di radiazioni non torna alla posizione di riposo entro 10 secondi, NON SPEGNERE IL SISTEMA. OSSERVARE LA PROCEDURA DI SGOMBERO DEL PAZIENTE DALLA SALA DI TRATTAMENTO A CURA DEL PEROSNALE COMPETENTE E RESPONSABILE DELLA SUDDETTA SALA, QUALORA LA SORGENTE RADIOATTIVA NON RITORNI NELLA POSIZIONE DI STOCCAGGIO. INSERIMENTO MANUALE DELLA FONTE (CON LA RUOTA) a. Entrare nella sala di trattamento senza “attraversare” il fascio e posizionarsi dietro la parte superiore del sistema (testa). b. Impugnare la ruota e girarla in senso orario (la direzione opposta è libera). NON FORZARE SULLA RUOTA. La sorgente radioattiva si troverà nella posizione di stoccaggio quando gli indicatori meccanici situati sulla parte frontale della testa sorgente radioattiva diventano verdi e la lampadina di posizione della sorgente sul tavolo di comando e sulla porta della sala di trattamento si illuminano con luce verde. Osservare rigorosamente la durata massima dell’intervento. Al termine dell’intervento e indipendentemente dal risultato, chiudere la sala di trattamento, non usare l’apparecchiatura e contattare il servizio di manutenzione. Nota: tenere uno sgabello a portata di mano nella sala di trattamento al fine di facilitare l’accesso alla leva qualora la testa si trovasse nella posizione alta. Prevedere uno strumento per la misura della radiazione accanto al tavolo di comando. L'operazione per il rientro manuale della sorgente deve essere attuata, nel più breve tempo possibile, dal tecnico più anziano. 5
  • 7. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DELL' UNITA' DI ROENTGENTERAPIA. 1. Non restare nella sala di irradiazione per assistere i pazienti durante il funzionamento dell' apparecchiatura. 2. Il personale addetto al tavolo di comando ha l'obbligo, durante le sedute terapeutiche di controllare continuamente il regolare funzionamento del "timer". 3. Il personale deve controllare che la terapia venga eseguita secondo la tecnica prescritta: mA - kV - filtrazione e distanza fuoco-pelle. 4. Il personale addetto al tavolo di comando non deve lasciare per nessun motivo il posto di lavoro durante le sedute terapeutiche poiché, oltre a controllare il "timer", deve accertarsi che il paziente rimanga nella posizione prestabilita. 5. Il personale è tenuto a controllare sistematicamente che tutti i dispositivi di sicurezza della porta di accesso alla sala di irradiazione funzionino regolarmente. 6. Qualora il personale noti qualche anomalia nei sistemi di sicurezza e controllo delle apparecchiature deve immediatamente informare il responsabile del servizio o la Fisica Sanitaria. 6
  • 8. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI ACCELERATORI LINEARI. Premessa L'impiego dell' acceleratore lineare per radioterapia comporta rischi simili a quelli che si hanno con l'impiego di apparecchi a raggi X per roentgenterapia. Infatti le radiazioni direttamente ionizzanti (elettroni), i raggi X indirettamente ionizzanti e i neutroni sono presenti solamente durante il funzionamento dell' apparecchiatura. I rischi dovuti alla attivazione neutronica di materiali ed alla ionizzazione dell'aria nella sala dell' acceleratore sono meno rilevanti. Norme di radioprotezione 1. Non manomettere i dispositivi di sicurezza e di controllo dell'apparecchiatura. 2. Non restare nella sala dell'acceleratore durante il funzionamento dell' apparecchiatura. 3. Prima di attivare l'irradiazione, verificare l'esattezza della tecnica programmata (elettroni, raggi X) e dei parametri caratteristici (energia delle radiazioni, dose, campo). 4. Non sostare a ridosso della porta della sala dell'acceleratore lineare durante il funzionamento. 5. Controllare continuamente sul monitor la posizione del paziente durante l' irradiazione. 6. Non sostare a lungo nel locale tecnico contenente il Klystron quando l'apparecchiatura è in funzione. 7
  • 9. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA BRACHITERAPIA Norme per la conservazione, preparazione e trasferimento delle sorgenti di Ir-192 da applicare per la brachiterapia 1. Le sorgenti (fili) di Ir-192 devono essere conservate nel locale di deposito chiuse nella cassaforte. 2. Le sorgenti devono essere estratte dalla cassaforte solo quando è necessario preparare un trattamento terapeutico. Devono essere estratte solo le sorgenti da impiegare. 3. Le sorgenti non possono essere manipolate con le mani. 4. Per il taglio dei fili e, più in generale, per la manipolazione delle sorgenti di Ir- 192 si devono utilizzare strumenti adeguati (pinze, forbici, ecc.) 5. L'attività lavorativa con le sorgenti deve svolgersi sull'apposito tavolo di manipolazione. 6. Durante il lavoro nel locale possono sostare solo le persone strettamente necessarie per la preparazione. 7. Il tempo di manipolazione deve essere ridotto al minimo possibile seguendo rigorosamente un piano di lavoro preventivamente studiato. Per le preparazioni usuali si deve rispettare il programma "standard". 8. Al termine del lavoro le sorgenti preparate per l'applicazione devono essere ritirate nei contenitori di trasferimento schermati e contrassegnati; il locale deve essere controllato con un misuratore di radiazioni gamma molto sensibile per accertare che non siano rimaste sorgenti libere nell'ambiente. 9. Durante il trasporto si deve tenere il contenitore alla massima distanza possibile dal corpo, eventualmente ricorrendo all' impiego di un carrello. 10. I contenitori utilizzati per il trasferimento devono essere chiusi accuratamente e non possono essere lasciati incustoditi. 11. In caso di rovesciamento del contenitore con dispersione delle sorgenti, si devono utilizzare le telepinze disponibili per raccogliere velocemente le sorgenti e riporle nel contenitore. Norme per l' applicazione ai pazienti e per la rimozione delle sorgenti di Ir-192. 1. Ogni sorgente deve essere estratta dal contenitore schermato solo al momento 8
  • 10. dell' utilizzazione. 2. Per l'applicazione si devono evitare manipolazioni con le mani: utilizzare gli accessori disponibili. 3. L'applicazione deve essere effettuata con rapidità allontanando dal locale tutte le persone non indispensabili. 4. In relazione all'attuale carico di lavoro, la distanza di sicurezza (che comporta una dose annua irrilevante) è di circa 2,5 m dal paziente. 5. La posizione più vicina alle sorgenti durante la manipolazione corrisponde ad una distanza effettiva per l' esposizione dell' intero organismo di circa 0,5 m. 6. Dopo l'applicazione delle sorgenti, il paziente deve essere immediatamente accompagnato nella camera di degenza singola dove dovrà restare per tutta la durata del trattamento. 7. Prima di trasferire il paziente con le sorgenti applicate, accertarsi che il corridoio di transito sia sgombro da visitatori e personale estraneo al reparto. 8. Si deve effettuare un controllo nel locale in cui è stata eseguita l'applicazione delle sorgenti (sala operatoria) per accertare con un misuratore di raggi gamma molto sensibile che non siano rimaste sorgenti libere nel locale. 9. La rimozione delle sorgenti deve essere effettuata molto rapidamente impiegando attrezzi adeguati per non toccare con le mani i preparati radioattivi. 10. Dopo la rimozione le sorgenti devono essere riposte nel contenitore schermato per il trasferimento. 11. Il paziente trattato con sorgenti di Ir-192 deve essere controllato con strumentazione adeguata, dopo la rimozione delle sorgenti, per verificare che non sia rimasta nessuna sorgente nell' organismo, nella zona trattata. Norme per la degenza protetta e l' assistenza ai pazienti in corso di trattamento. Pazienti con Cs-137 1. Il letto di degenza delle pazienti trattate con Cs-137 deve essere isolato con le paratie di piombo disposte nella parte inferiore e attorno al letto. 2. Deve essere utilizzata la tecnica di trattamento "remote loading" o "after loadig". 3. Prima di assistere le pazienti degenti è necessario comandare dall'esterno il 9
  • 11. rientro della sorgente di Cs-137 in posizione schermata. 4. In caso di anomalo funzionamento dell' apparecchiatura (mancato rientro della sorgente nella sede del Curiestock o Curietron) si devono allontanare tutti i presenti fino ad eliminazione dell'inconveniente. Personale esposto di categoria A e opportunamente addestrato deve intervenire azionando il dispositivo manuale di emergenza per il rientro delle sorgenti. 5. Un eventuale tentativo di ripristinare le condizioni di sicurezza può essere effettuato dai Fisici sanitari con interventi rapidi e semplici in attesa del personale specializzato della ditta. 6. Al termine del trattamento, dopo aver fatto rientrare le sorgenti nel Curietron, si devono disconnettere i condotti guida, chiudere e assicurare il coperchio posto sul fronte del Curietron con apposita chiave per evitare uscite accidentali delle sorgenti. Pazienti con Ir-192 1. I pazienti portatori di sorgenti di Ir-192 devono restare nella camera di degenza, a letto. I pazienti non possono allontanarsi dalla camera per tutta la durata del trattamento (salvo casi di forza maggiore). 2. I pazienti devono essere assistiti svolgendo rapidamente le necessarie incombenze senza prolungare inutilmente la sosta. 3. Le operazioni di pulizia e sistemazione della camera devono essere svolte con rapidità eventualmente allontanando il paziente dal letto per il tempo strettamente necessario in modo che il personale possa operare in media ad una distanza dal paziente di circa 1 m (distanza minima 0.4 m). 4. Non avvicinarsi senza necessità al paziente. 5. Non ammettere nella camera visitatori o persone estranee, in particolare minori o donne in gravidanza. 10
  • 12. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER LA MEDICINA NUCLEARE Norme generali La prevenzione del rischio radiologico risulta agevole se si ricordano alcuni concetti : • L' aumento della distanza dalle sorgenti radioattive riduce l'irradiazione. Perciò è buona regola mantenersi con il corpo alla massima distanza possibile dalle sorgenti ed utilizzare telepinze ed altri accessori per tenere le dita alla massima distanza possibile dalle sorgenti. • Il paziente trattato con radiofarmaci è una sorgente di radiazioni. • Le schermature (muratura, ferro, piombo ecc.) interposte fra la sorgente e la persona riducono l'esposizione alle radiazioni. L' uso di siringhe schermate riduce l' irradiazione alle dita. • Diminuendo il tempo trascorso vicino alle sorgenti radioattive si riduce la durata dell' irradiazione e quindi si riduce la dose assorbita. • L' uso di guanti, scarpe da lavoro ed indumenti da lavoro (camicie o tuta) per la manipolazione delle sorgenti radioattive non sigillate rende poco probabile la contaminazione radioattiva della cute e degli indumenti propri. • Nel caso di ambienti in cui vi sono sostanze radioattive disperse in aria, l'uso di maschere con filtri appropriati (assoluti per polveri ed a carbone attivo per radiosiotopi dello iodio o di altri alogeni) riduce la quantità di radioattività inalata (in particolare in caso di eventi accidentali). • Il controllo dello stato di contaminazione radioattiva su cute e su indumenti al termine del lavoro rende poco probabile il trasferimento di contaminazione radioattiva fuori dai locali di manipolazione. • Non ignorare o sottovalutare le indicazioni degli strumenti di misura. Si possono evitare irradiazioni o contaminazioni pericolose. • In caso di dubbi interpellare il preposto o l'esperto qualificato per ottenere informazione sulle modalità di lavoro più corrette. Norme per l' accesso alla zona controllata del Servizio e per l' uscita. 1. Per accedere alla zona controllata occorre essere autorizzati dalla Direzione Sanitaria dell' Azienda Ospedaliera o dal Responsabile del Servizio. 2. Il personale addetto, prima di accedere alla zona controllata deve indossare i dosimetri assegnati (per dose globale, e per dose alle dita) e gli indumenti di lavoro. 3. Prima di uscire dalla zona controllata al termine del lavoro si deve controllare con lo strumento disponibile il grado di contaminazione superficiale sulle mani, sulle scarpe e sugli indumenti. 11
  • 13. Norme per la preparazione e la somministrazione delle dosi 1. Gli addetti alla preparazione delle dosi devono indossare indumenti protettivi ed in particolare guanti monouso. 2. La preparazione delle dosi deve essere effettuata sul piano di lavoro della cella in camera calda, ricoprendo la superficie con fogli di carta bibula. 3. Per preparare le dosi è necessario operare velocemente, ma con attenzione. Si devono manipolare i flaconi e le siringhe contenenti i radioisotopi con attrezzi (telepinze) che tengano le dita distanti dal materiale radioattivo. 4. Le siringhe contenenti radioisotopi devono essere impiegate con la schermatura. 5. Provette e recipienti con radiofarmaci devono essere inseriti in appositi sostegni sul piano di lavoro per evitare l'accidentale caduta. 6. La carta bibula posta sul piano della cella, al termine del lavoro deve essere rimossa e depositata nel contenitore per i rifiuti radioattivi. 7. Il trasferimento delle dosi preparate dalla cella alla zona di somministrazione deve essere effettuato usando il porta-preparati schermato. Se le dosi sono somministrate in altri locali, devono essere trasferite usando il carrello "ad hoc" su cui è posto il contenitore schermato. 8. Al termine del lavoro i flaconi contenenti i radiofarmaci devono essere riposti nei loro contenitori schermati nella zona di deposito. 9. Il foro di comunicazione tra il piano di lavoro della cella ed il generatore deve essere chiuso al termine dell' attività lavorativa. Norme per la misura dei pazienti 1. Preparare il paziente per la misura il più velocemente possibile evitando soste inutili in prossimità dello stesso. 2. Effettuare la misura restando accanto al tavolo di controllo dell' apparecchiatura e, comunque, ad una distanza di almeno 1,5 m dal paziente. 3. Nel caso di impiego di radioaerosol, accertare con prove ripetute la capacità del paziente di inspirare ed espirare correttamente attraverso il boccaglio prima di procedere con il materiale radioattivo e controllare continuamente il comportamento del paziente stesso durante la prova. 12
  • 14. Norme per la decontaminazione di superfici inerti 1. Preparare un recipiente di acqua pulita, un recipiente di pvc vuoto, una spugna, una spazzola, una paletta in pvc e strofinacci. 2. Indossare guanti monouso, camice di lavoro e soprascarpe. 3. Raccogliere eventuali parti solide con la spazzola e la paletta e introdurle nel recipiente in pvc. 4. Pulire con acqua usando la spugna e la spazzola, partendo dalla zona più esterna (meno contaminata) e procedendo verso l' interno (zona più contaminata). 5. Usando la spugna, raccogliere l'acqua di lavaggio nel recipiente di pvc. Asciugare con gli strofinacci. 6. Controllare la contaminazione residua con la strumentazione di misura (misure dirette o smear-test) e, se si riscontrano valori superiori ai valori di riferimento, ripetere l' operazione ricorrendo a solventi e soluzioni decontaminanti solo su indicazione del preposto o dell' esperto qualificato. 7. Accantonare tra i rifiuti solidi radioattivi gli attrezzi usati. 8. Disporre tra i rifiuti liquidi entro i contenitori chiusi di pvc l'acqua di lavaggio (o la soluzione decontaminante usata). 9. Accantonare tra i rifiuti solidi gli indumenti utilizzati. Norme per la decontaminazione della cute 1. Usare sapone liquido neutro con acqua corrente abbondante per lavare la parte contaminata. 2. Asciugare con tovaglioli di carta. 3. Controllare la eventuale contaminazione residua; se necessario, per contaminazione persistente, usare una spazzola a setole morbide senza insistere troppo a lungo per non produrre una irritazione cutanea. 4. Quando la contaminazione non può essere ridotta a livelli inferiori ai valori di riferimento, segnalare la situazione al preposto, all' esperto qualificato ed eventualmente al medico autorizzato. 5. Nel caso di contaminazione estesa su tutto il corpo o su una parte consistente della superficie corporea, utilizzare la doccia impiegando prodotti detergenti neutri per la cute e per i capelli. 13
  • 15. 6. I tovaglioli di carta e gli altri materiali usati per decontaminare devono essere accantonati tra i rifiuti solidi radioattivi. Norme per il controllo degli indumenti di lavoro 1. Prima di inviare gli indumenti di lavoro in lavanderia è necessario effettuare un accurato controllo dello stato della contaminazione superficiale. Se si riscontrano valori medi superiori ai valori di riferimento l'indumento deve essere accantonato, entro un sacco di pvc chiuso e contrassegnato in attesa del decadimento radioattivo. 2. In caso di dubbi sullo stato di contaminazione dell' indumento, chiedere spiegazioni all' esperto qualificato o al preposto. Norme per interventi in caso d' incendio 1. Avvisare il preposto e la Direzione che richiederanno l'intervento dei vigili del fuoco. 2. Allontanare tutti i pazienti. 3. Intervenire rapidamente con tutti gli estintori locali. 4. Se l'incendio avviene in camera calda, prima di intervenire con gli estintori indossare una maschera antigas e antipolvere (sono disponibili 3 maschere nello armadietto di sicurezza). 5. L' intervento di estinzione dell' incendio dovrà proseguire fino all' arrivo dei vigili del fuoco, salvo in caso di gravi complicazioni. Norme per l'impiego corretto di mezzi di protezione personale 1. Per accertare la buona tenuta della maschera antipolvere e antigas: stringere accuratamente i sistemi di regolazione (cinturini), chiudere con mano il foro d' inserimento dell' aria attraverso il sistema filtrante ed inspirare con forza. La tenuta è buona se la maschera va in depressione ed è necessario uno sforzo notevole per inspirare. 2. Per controllare l' integrità di un guanto prima dell' uso, soffiare aria all' interno, chiudere perfettamente l' apertura e comprimere. Se non si notano predite d' aria evidenti, il guanto non dovrebbe avere difetti importanti. 3. Per sfilare il guanto dopo il lavoro senza rischio di contaminazione, si deve rivoltare il guanto senza toccare la superficie esterna e sfilarlo arrotolandolo. 14
  • 16. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L' IMPIEGO DI APPARECCHI RADIOLOGICI NELLE SALE DI RADIOLOGIA Protezione del personale NON SI DEVE 1. Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed eventuali salva gonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla posizione del tubo a raggi - X. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da donna in stato di gravidanza. 2. Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l'esecuzione di radiografie. qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi. 3. Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X. 4. Rimanere nella sala radiologica al di fuori della barriera protettiva anti-X durante l' esecuzione delle radiografie e/o radioscopie. Qualora ciò non fosse possibile bisogna attenersi alle norme di protezione personale impartite dall' Esperto Qualificato. 5. Lavorare senza il grembiule anti-X nelle zone interne alla sala di radiologia dove esistono sia il campo di radiazione di fuga del complesso tubo-guaina, sia il campo di radiazione diffusa e secondaria. 6. Sostare nella sala radiologica durante l'esecuzione di radiografie e/o radioscopie. Possono essere autorizzati, dal Responsabile della Divisione, solo gli addetti ad esecuzioni di indagini radiologiche speciali. SI DEVE 1. Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera. 2. Eliminare dalle sale radiologiche tutti gli oggetti inutili e/o non indispensabili perché possono essere una potenziale fonte di radiazioni secondarie. 3. Allontanare dalla sala radiologica il personale non necessario durante l'impiego dell'apparecchio radiologico. Gli operatori devono sostare dietro la barriera anti-X. 4. Controllare l'efficienza degli indicatori luminosi di emissione di raggi x sul 15
  • 17. tavolo di comando. 5. Far tenere i contenitori delle pappe radiologiche (bicchieri e/o tazze) agli stessi pazienti. In casi eccezionali il paziente può essere assistito da una persona anziana che dovrà indossare un grembiule anti-X in gomma piombifera di spessore equivalente a 0,5 mm Pb e guanti anti-X. Tale accompagnatore non deve mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla posizione del tubo a raggi-x. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da donna in gravidanza. Protezione del paziente NON SI DEVE 1. Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente. 2. Eseguire radiografie e/o radioscopie che comprendano la regione pelvico - addominale senza prima avere schermato le gonadi del paziente, ove possibile. Gli esami radioscopici devono essere evitati il più possibile. 3. Eseguire radiografie a diaframma tutto aperto. 4. Sovraesporre le pellicole radiografiche. SI DEVE 1. Mantenere durante gli esami una distanza fuoco-cute non inferiore a 50 cm. 2. Fare coincidere per radiografie del torace, il limite inferiore del campo con il limite inferiore del seno – costo - diaframmatico. 3. Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa, mediante l'impiego del diaframma di campo. 4. Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto. 5. Prima di erogare i raggi X verificare l'esattezza dei parametri prestabiliti e la centratura della zona interessata dall' esame. 6. Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui oltre il tempo necessario per la radiografia. 7. Nel caso di una paziente con accertata gravidanza limitarsi ai soli esami radiografici, dopo avere avuto l' autorizzazione del Responsabile della Divisione o di un suo eventuale sostituto. 16
  • 18. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE DENTALI Protezione del personale e dei pazienti L'uso dell'apparecchiatura è consentito solo al medico odontoiatra, che in nessun caso potrà delegare altri a tale operazione Durante l’utilizzo dell’apparecchiatura, è vietata la presenza nella sala di chiunque, personale o altri, ad eccezione del paziente e di quanti previsti di seguito. NON SI DEVE 1. Tenere in posizione la pellicola dentale durante le radiografie, perché ciò significherebbe esporre le dita e la mano dell' operatore al fascio primario ed il suo corpo al fascio diffuso. Il paziente dovrà sostenere da sé la pellicola radiografica o, se impossibilitato, dovrà essere aiutato da coloro che “coscientemente e volontariamente, al di fuori della loro occupazione, assistono e confortano persone sottoposte ad esposizioni mediche” (articolo 1 comma 3 del D.Lgs. 187/00). 2. Si dovrà tassativamente evitare che le persone, di cui al punto precedente, siano minori di anni 18 o donne con gravidanza in atto (articolo 3 comma 9 del D.Lgs. 187/00). 3. Tenere con le mani la guaina del tubo radiogeno durante le radiografie. SI DEVE 1. Proteggere sempre durante le radiografie la tiroide e il corpo del paziente con un grembiule o con un telo anti-X di spessore equivalente a 0.25 mm di Pb. 2. Proteggere sempre durante le radiografie anche il corpo della persona che, eventualmente, deve tenere in posizione la pellicola dentale, con un grembiule anti-X di spessore equivalente a 0.25 mm di Pb. 3. Azionare l' apparecchio radiologico con il telecomando rimanendo alla distanza di circa 1.5 m dal tubo radiogeno e dal paziente (per apparecchiature funzionanti fino a 70 kV). Se ciò non fosse possibile, indossare sempre il grembiule anti-X di spessore equivalente a 0.25 mm di Pb. 4. Mantenere sempre in perfetto stato di funzionamento sia il timer che regola automaticamente la durata dell' esposizione e sia il dispositivo di comando del tipo UOMO MORTO. 5. Fare sempre uso durante le radiografie dei limitatori che consentono di utilizzare campi alla cute più piccoli possibili con la massima distanza. Una buona regola è lavorare con campi di non più di 6 cm di diametro. 17
  • 19. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE SOLO PER RADIOGRAFIA. Protezione del personale NON SI DEVE 1. Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed eventuali salvagonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla posizione del tubo a anti-X. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da donna in stato di gravidanza. 2. Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l' esecuzione di radiografie. qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi. 3. Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X. SI DEVE 1. Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera. 2. Eseguire le radiografie operando con il telecomando alla massima distanza possibile ed essere sempre all'esterno del fascio utile. La distanza tenuta deve essere massima sia rispetto alla sorgente radiogena che rispetto al paziente, poiché il paziente crea lateralmente un intenso campo diffuso. 3. Allontanare dalla stanza il personale non necessario durante l'impiego dell' apparecchio mobile. Gli operatori devono allontanarsi al massimo dal fascio primario e quando è tecnicamente possibile sostare dietro la barriera anti-X. 4. Controllare l' efficienza degli indicatori luminosi di emissione dei raggi x sul tavolo di comando. 5. Portare durante il servizio il proprio dosimetro personale. Protezione del Paziente NON SI DEVE 18
  • 20. 1. Eseguire radiografie in corsia e/o stanze a più letti senza avere prima allontanato i pazienti deambulanti e sistemato le barriere anti-X o teli anti-X, qualora vi siano degenti allettati 2. Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente. 3. Eseguire radiografie che comprendano la regione pelvico - addominale senza avere prima schermato le gonadi del paziente. 4. Eseguire radiografie a diaframma tutto aperto. 5. Sovraesporre le pellicole radiografiche. SI DEVE 1. Mantenere durante gli esami una differenza fuoco-cute non inferiore a 50 cm. 2. Fare coincidere per radiografie del torace, il limite inferiore del campo con il limite inferiore del seno – costo - diaframmatico. 3. Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa, mediante l'impiego del diaframma di campo. 4. Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto. 5. Prima di erogare i raggi X verificare l' esattezza dei parametri prestabiliti e la centratura della zona interessata dall' esame. 6. Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui oltre il tempo necessario per la radiografia. 19
  • 21. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI APPARECCHIATURE RADIOLOGICHE MOBILI UTILIZZATE PER RADIOGRAFIA E/O RADIOSCOPIA Protezione del personale NON SI DEVE 1. Sostenere i pazienti durante gli esami poiché essi creano lateralmente un intenso campo diffuso. Se per ragioni cliniche ciò non fosse possibile, il paziente deve essere assistito preferibilmente da una persona anziana, protetta da grembiule anti-X ed eventuali salvagonadi per proteggerla dalle radiazioni diffuse. Tale persona non deve mai trovarsi nel fascio primario. La direzione del fascio è bene individuabile dalla posizione del tubo a raggi-x. In ogni caso il paziente non deve mai essere assistito da donna in stato di gravidanza. 2. Tenere la cassetta portalastre con le mani durante l' esecuzione di radiografie. qualora fosse eccezionalmente necessario per detta operazione è prescritto l' impiego dello stativo porta cassette radiografiche o sostegni sostitutivi. 3. Porre le mani nel fascio primario. Qualora fosse eccezionalmente necessario bisogna calzare gli opportuni guanti anti-X. SI DEVE 1. Indossare sempre il grembiule anti-X in gomma piombifera. 2. Eseguire le radiografie operando con il telecomando alla massima distanza possibile ed essere sempre all' esterno del fascio utile. La distanza tenuta deve essere massima sia rispetto alla sorgente radiogena che rispetto al paziente, poiché il paziente crea lateralmente un intenso campo diffuso. 3. Allontanare dalla stanza il personale non necessario durante l'impiego dell' apparecchio mobile. Gli operatori devono allontanarsi al massimo dal fascio primario e quando è tecnicamente possibile sostare dietro la barriera anti-X. 4. Controllare l' efficienza degli indicatori luminosi di emissione dei raggi x sul tavolo di comando. 5. Portare durante il servizio il proprio dosimetro personale. Protezione del paziente 20
  • 22. NON SI DEVE 1. Eseguire radiografie con la guaina del tubo a contatto della cute del paziente. 2. Eseguire esami radiologici a diaframma tutto aperto. 3. Sovraesporre le pellicole radiografiche. SI DEVE 1. Mantenere durante gli esami una differenza fuoco-cute non inferiore a 50 cm. 2. Durante gli esami radioscopici utilizzare le alimentazioni più basse possibili. 3. Limitare il campo di irradiazione alla superficie del settore che interessa mediante l' impiego del diaframma di campo. 4. Evitare la ripetizione di radiografie. Un radiogramma non perfetto dal punto di vista tecnico, ma ben interpretabile, non deve essere ripetuto. 5. Prolungare l' indagine radioscopica oltre il tempo strettamente necessario. 6. Prima di erogare i raggi X verificare l'esattezza dei parametri prestabiliti e la centratura della zona interessata dall' esame. 7. Sostituire, in tutti i casi possibili, l'indagine radioscopica con quella radiografica. 8. Evitare ogni esposizione inutile. Interrompere i raggi durante le manovre di posizionamento del paziente. 9. Fare attenzione che, per guasti meccanici, la emissione di raggi X non continui oltre il tempo necessario per la radiografia / radioscopia. 10. Usare durante la radioscopia il dispositivo di comando del tipo UOMO MORTO 21
  • 23. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER L'IMPIEGO DI IRRADIATORE BIOLOGICO. 1. attenersi scrupolosamente alla procedura operativa indicata 2. non sostare nelle immediate vicinanze dell’irradiatore se non per necessità 3. assicurarsi che le sacche di sangue siano integre e che non si danneggino durante l’introduzione nel cilindro portacampioni 4. tenere sempre chiusa la porta del vano E’ tassativamente vietato: introdurre le mani nella camera porta campioni con rotore in movimento 22
  • 24. NORME DI RADIOPROTEZIONE PER IL LABORATORIO RIA 1. Eseguire le operazioni sui kit in una zona adibita a tale scopo. La zona deve essere segnalata con avvisi atti ad impedire l'accesso al personale non autorizzato. Si ricorda che non è consentito l'accesso e la manipolazione a personale non autorizzato dal responsabile del Laboratorio. 2. Indossare camici di lavoro, evitando di introdurre nella zona effetti personali. 3. Svolgere tutte le operazioni sui kit (dall'apertura dei flaconi alla ripartizione) possibilmente su vassoi che permettano il contenimento dei liquidi in caso di spargimento e comunque sulle superfici destinate, che debbono essere lisce, lavabili e ricoperte di carta assorbente. 4. Usare guanti protettivi, facendo attenzione a non contaminare la parte interna quando si sfilano dalle mani. 5. Non pipettare le soluzioni con la bocca, usare propipette o meglio micropipette automatiche. 6. Conservare i flaconi non utilizzati, o parzialmente utilizzati, in contenitori atti ad impedire eventuali spargimenti. 7. In caso di spargimento di liquidi: a) asciugare le superfici contaminate con assorbenti (carta filtro, kleenex, cotone); b) lavare accuratamente la parte contaminata; c) avvisare il servizio di Fisica per i controlli del caso. 8. Riservare apposite vetrerie, apparecchiature, raccoglitori di residui all'uso delle sostanze radioattive. 9. Non toccare con guanti o mani contaminati telefoni, maniglie, libri. 10. Non mangiare, bere e fumare nel corso delle manipolazioni e negli ambienti ad esse destinati. 11. In caso di contaminazione alle mani lavarsi accuratamente con sapone neutro utilizzando, se necessario, uno spazzolino con setole morbide: avvisare in ogni caso il Servizio di Fisica Sanitaria; 12. Raccogliere i rifiuti solidi, compresi i vials chiusi con il loro contenuto, negli appositi bidoni per rifiuti radioattivi. I bidoni pieni saranno depositati direttamente presso il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi 13. Raccogliere i rifiuti liquidi negli appositi bidoni. I bidoni pieni saranno depositati direttamente presso il deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi. 23