Relazione le indicazioni nazionali del primo ciclo in e twinning di carmine i...
Roseto1
1. Roseto degli Abruzzi 2014
Le Nuove Indicazioni in
atto
percorso formativo sulla Matematica
Aiolfi, Cantoni, Merlo
2. Documento di lavoro del
CSN
modello di scuola impegnativo
obiettivo
aumentare l’efficacia dell’insegnamento in coerenza con le
finalità e i traguardi previsti nelle Indicazioni Nazionali
2
3. 3
Il buon insegnante…
è gentile
tratta tutti in modo giusto
ti fa sentire bravo
tiene conto delle tue opinioni
non ti trascura
ti lascia parlare
ti dice come vai
ti difende
ti dà credito
dice la verità
è generoso
ti ascolta
ti incoraggia
ha fede in te
sa mantenere un segreto
ama insegnare ai ragazzi
impiega tutto il tempo necessario per
spiegarti le cose
ti aiuta quando sei in difficoltà
…secondo allievi di 13 anni
5. 5
Insegnamento efficace
•
•
•
e gli alunni? ci dovrebbe essere un
cambiamento anche da parte loro?
e come potrebbero reagire ad un cambiamento
nostro?
che cosa li potrebbe fare appassionare?
7. “La parola, privata del pensiero, è anzitutto una
parola morta.”.
–Vygotskij
Costruiremo dei modi di pensare, li
tradurremo in parole e li
trasformeremo in azione.
Fine prima parte
9. 9
Che cosa devono fare le
scuole
•
•
non solo capire e fare buon uso delle Indicazioni
ma anche verificare, interpretare criticamente,
sviluppare ulteriori piste di azione
aprire dei ‘cantieri’
10. 10
Il curricolo
‘deve essere il risultato di un lavoro coordinato e
originale di ciascuna scuola, che si arricchisce del
contributo di altri soggetti entro un quadro
nazionale ed europeo di riferimento’
processo che si sviluppa in varie fasi
13. FORMAZIONE
SCOPO
motivare i docenti all’innovazione
sostenerli nel necessario adeguamento delle
competenze metodologiche e didattiche.
La formazione non va intesa come trasmissione di
precostituiti modelli didattici, ma come riflessione sugli
aspetti innovativi e socializzazione delle buone pratiche.
15. MONITORAGGIO
per:
verificare la qualità delle iniziative attuate
individuare aspetti problematici presenti nelle Indicazioni
valorizzare l’autonomia didattica, organizzativa e di
ricerca, sperimentazione e sviluppo di cui oggi godono
le istituzioni scolastiche
non per ‘garantire l’uniformità contenutistica’
16. DOCUMENTAZIONE
perché
le esperienze didattiche innovative, validate e
ritenute migliorative dell’azione di
insegnamento, siano diffuse e diventino
“memorie collettive” che possono essere
capitalizzate per far crescere il bagaglio
professionale dei docenti.
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LA MATEMATICA
Nel Profilo dello studente si legge che:
‘Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da
altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che
riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche.’
21. 21
OBIETTIVO DELLA
FORMAZIONE
‘Costruire un curriculum verticale di Matematica
coerente con le Indicazioni Nazionali per garantire
il raggiungimento delle competenze previste nel
profilo dello studente e indicate nei traguardi
prescrittivi riferiti alla disciplina’
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FASE b
SPERIMENTAZIONE SUL CAMPO
per validare le proposte
e definirle come
PROTOTIPI
Gruppo sperimentatore
+
Esperti esterni
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FASE c
uso della documentazione prodotta nella fase b
per:
riflettere sugli
esiti
condividere gli
elementi
di innovazione
inserire l’attività nel curricolo