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Progetto “A scuola di dislessia” – MIUR-AID-FTI –
Parma ( 4.10.2010), Cesena ( 28.10.2010) e Ferrara (20.10.2010)



                         Formatore


                   Ciro Ruggerini
La filosofia degli aiuti agli studenti con
        DSA tra Etica, Evidenze di ricerca
            scientifica e Valori personali

                                        Ciro Ruggerini
Formazione

-Neurospichiatra Infantile, Psichiatra e Psicoterapeuta

Incarichi scientifici
 - Coordinatore Sezione di Neuropsicologia della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia
                                                          (Società                            dell’
    e dell’Adolescenza)
      dell’
 - Presidente della SIRM ( Società Italiana per lo Studio del Ritardo Mentale)
                           Società

Appartenenza
 -Direttore Sanitario Cooperativa Sociale L’Arcobaleno (Reggio Emilia)
                                          L’
La relazione comprende
  contenuti discussi in due
occasioni promosse da AID e
 da altre Società Scientifiche.
23 maggio 2009
                                                          Taranto




         La Filosofia degli Aiuti agli
             Studenti Dislessici:

            lo sviluppo della Qualità di Vita
basata sulle Evidenze Scientifiche e sui Valori Personali

                                  Ciro Ruggerini
   Neuropsichiatra Infantile; Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena

                                Sumire Manzotti
 Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Universita’ di Modena e Reggio Emilia
                                                           Universita’
PANEL DI REVISIONE DELLA CONSENSUS
   CONFERENCE sui DSA – Montecatini 2006 –
                            (2008      dicembre 2010)

 GRUPPO DI LAVORO “ Segni, corso, prognosi,
               comorbilità”
                            Coodinatore: Ciro Ruggerini


* Quesito 5:
La filosofia degli aiuti agli studenti con DSA tra Etica, Evidenze di ricerca
    scientifica e Valori personali

*Quesito 4:
Il significato delle parole: i DSA sono Disturbi, Disabilità o Caratteristiche?

*Quesito 2:
Linee - Guida per la scrittura delle relazioni cliniche relative ai DSA: il problema
   della comunicazione ai “laici”
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità,
     caratteristica?
2.   Medicina e pedagogia
3.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli
     itinerari di sviluppo
4.   Il concetto – stella polare degli aiuti allo
     sviluppo: la Qualità della Vita
5.   La realizzazione del percorso: Evidence Based e
     Valued Based Practice
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità,
     caratteristica?


2.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo
3.   Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della
     Vita
4.   La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based
     Practice
Le persone con DSA costituiscono una percentuale
  significativa della popolazione generale.

Nelle varie fasi della vita queste persone sono esposte al
  rischio o di non sviluppare in pieno le proprie potenzialità
  o di difficoltà di adattamento rilevanti – che possono
  condurre, anche, ad esiti psicopatologici -.

Se, da una parte, vi è un consenso pressoché unanime su
  questi due concetti ( vastità del campo e rischi nello
  sviluppo), dall’altra vi è, nel mondo scientifico, una
  discussione sui criteri di identificazione dei DSA e sulla
  loro natura.

Nel campo dei DSA il dibattito che si sviluppa in ambito
  scientifico si diffonde in ambito sociale in cui ha profonde
  ripercussioni.
Il problema dei criteri

I punteggi che esprimono i risultati ai test di efficienza
   intellettiva e quelli che esprimono l’efficienza nelle abilità
   di lettura, scrittura e calcolo si distribuiscono in modo
   continuo nella popolazione generale.

Per alcuni individui la discrepanza tra questi punteggi è
  rilevante, per altri modesta, per altri minima.

I manuali diagnostici internazionali – e, nel nostro paese, il
   Documento della Consensus Conference del 2006 – si
   sono posti l’obiettivo di concordare la soglia oltre la
   quale questa discrepanza viene definita come Disturbo.
   Questa soglia è descritta da criteri operativi.
Il problema della natura

Per descrivere questa discrepanza oltre al termine
  Disturbo vengono utilizzati i termini Disabilità e
  Differenza/Caratteristica.

Ognuno dei termini corrisponde ad una
 concettualizzazione della discrepanza cioè ad
 una interpretazione della sua natura.

Le tre concettualizzazioni - e i tre termini che le
  designano – non sono in antitesi ma esprimono
  aspetti diversi di una stessa realtà; ognuna di
  esse offre, infatti, lo stimolo per una azione
  diversa e specifica.
Developmental dyslexia in adults:
       a research review

      Michael Rice with Greg Brooks
                May 2004
How can dyslexia be defined?

… the word “dyslexia” might represent either a
natural kind, that is, part of the reality of the
world that we perceive directly; or it might
represent a construct, an idea that people
have developed to help them theorise about the
workings of the world – in short, a tool for
thinking with. Constrcts themselves are neither
true nor false.Instead, they are useful or
otherwise, depending on our purpose…
Come possiamo definire la dislessia?

► Vi   sono diverse possibilità teoriche

► La parola ‘dislessia’ potrebbe rappresentare
  diversi costrutti

►I costrutti, per sé, non sono né veri né falsi;
  bensì sono o utili o non utili, a seconda del
  nostro obiettivo

► Quello che è utile per la ricerca potrebbe non
  essere utile per assistenza
Dislessia: possibili definizioni concettuali

► Disturbo


► Disabilita’


► Caratteristica
Dislessia: possibili definizioni concettuali
                    Disturbo



  PRO and ANTI the Dyslexia
  Concept: A Dialogue (Miles,
  1971)*

*Fonte: Tim Miles, Fifty Years in Dyslexia Research, 2006
Dislessia: possibili definizioni concettuali
               Disturbo

ANTI:

… si, naturalmente ho incontrato bambini come tu
descrivi. Ma questo non significa che tu sia
autorizzato a dire che essi soffrano di “dislessia”...
Dire che una persone soffre di “dislessia” è dire
qualcosa su ciò che sta avvenendo nel cervello di
una persona …
( = dislessia non è una entità nosografica o nosologica – come la tubercolosi -)
Dislessia: possibili definizioni concettuali
               Disturbo

PRO:

… abbiamo bisogno del termine tecnico “dislessia” per
 enfatizzare che la causa delle difficoltà della persona
 dislessica è di origine costituzionale . Questa spiegazione è
 completamente diversa dalla spiegazione in termini di
 nevrosi dei genitori o di disturbo emotivo etc… che è stata
 usata in passato … l’approccio tradizionale in cui dal fatto
 che un bambino è un cattivo lettore si passa a dedurre che
 questo bambino deve essere emotivamente disturbato, è
 errato …
La posizione PRO è prevalsa, alla fine, per ragioni
   empiriche:
1. la necessità di favorire gli studenti a. togliendo
   loro definizioni improprie; b. attivando aiuti allo
   sviluppo adeguati alle necessità;
2. la necessità di sollecitare gli studi da parte della
   comunità scientifica creando una categoria
   definita da criteri espliciti e condivisi.

La storia di questa scelta esemplifica in modo chiaro la seguente
     considerazione di Aristotele sulla concettualizzazione delle
     malattie: “ le malattie sono astrazioni costruite dall’uomo; esse
    non esistono in sé” ( citato da Semple et al., 2005).
Dislessia: possibili definizioni concettuali

Disturbo
►   compare nei manuali diagnostici DSM-IV-TR; ICD-10

►   i manuali contengono i criteri condivisi dalla comunità scientifica per
    identificare i Disturbi

►   questi manuali dichiarano di prescindere da concezioni teoriche sulla natura dei
    Disturbi identificati - approccio ateoretico -;

►   scopo dei manuali: facilitare la comunicazione scientifica; permettere studi
    sulla frequenza dei Disturbi e una organizzazione coerente dei Servizi

►   compare nelle relazioni cliniche: in questo caso l’obiettivo è amministrativo;
    es.: permettere la applicazione di strumenti didattici compensativi e
    dispensativi
Dislessia: possibili definizioni concettuali

Disabilita’

►…  la disabilità è una relazione sociale,
  non una condizione soggettiva della persona
  …

► siusa questo termine per la dislessia per
  scopo etico/protezione sociale
Dislessia = Disabilità                  Cornice Etica
La Convenzione sui diritti delle persone con
       disabilità delle Nazioni Unite
    ( Assemblea Generale Nazioni Unite, 25 agosto 2006 )


… al concetto tradizionale di Riabilitazione viene
aggiunto quello di Abilitazione …

 … la convenzione in sostanza afferma che più che
riabilitare le persone, bisogna riabilitare la società ad
accogliere le persone con determinate
caratteristiche …

… la scrittura dell’ art.24 (Educazione) è anche il frutto
dell’iniziativa italiana …

                                               ( G. Griffo, 2008)
Dislessia: possibili definizioni concettuali
              Caratteristica
Nella letteratura troviamo (con riferimento alla
Dislessia) termini come “differenza
nell’apprendimento su base neurobiologica”
(“organic difference in the learning centre of the
brain” – BDA, 1999 -); “differenze individuali nella
lettura” ( “individual difference in reading
behviour” - Jackson e Coltheart, 2001-); “
condizione biologicamente fondata” (“ a complex
biologically - rooted behavioral condition “ –
Grigorenko, 2001-); “differenze
nell’apprendimento” (“learning difference” – Griffin
e Pollak, 2009 -).
Dislessia: possibili definizioni concettuali
                 Caratteristica
Il dibattito attuale sul concetto di neurodiversità (
neurodiversity) si considera pertinente anche al
campo dei DSA (Fenton e Krahn, 2007). Secondo questo
concetto lo sviluppo neurologico atipico (neuro
divergente) è una normale differenza individuale
che deve essere riconosciuta e rispettata come ogni
altra variazione umana ( Harmony, 2004).

A parere degli scriventi il termine più adatto, nella nostra
lingua, ad esprimere la concezione della neuro diversità nel
campo dei DSA è quello di caratteristica – preferibile a
quelli di “differenza” e di “condizione” -.
Dislessia: possibili definizioni concettuali
            Caratteristica (sintesi)

►   la dislessia è una caratteristica dell’individuo, fondata
    su una base neurobiologica – come ogni altra nostra
    caratteristiche personologica - …

►   questo è il termine che dovrebbe essere utilizzato dallo
    specialista medico o psicologo oppure dall’insegnante in
    ognuna delle possibili azioni che favoriscono lo sviluppo
    ( riconoscimento, organizzazione del piano di Aiuti …)

►   l’uso di questo termine favorisce la costruzione
    nell’individuo, nella sua famiglia e nella Comunità di una
    rappresentazione utile allo sviluppo della Qualità della
    Vita
L’importanza delle parole
Le parole– e le concezioni che le sottendono –
  determinano la:

•   Illness = i vissuti che uno ha della propria
    condizione

•   Sickness = la rappresentazione che la
    società ha della caratteristica
Dislessia: le parole sono pietre

                  Gazzetta di Modena, 15.1.2006




… ho letto l’articolo sulla dislessia pubblicato il giorno 11.

                  … tengo a precisare che
        i dislessici non sono “affetti da dislessia”,
e persone dislessiche hanno difficoltà riguardo la lettura e
     conseguentemente alla comprensione del testo,
               sono persone normalissime e
             non “ all’apparenza normalissime”.
Dislessia: le parole sono pietre

                  Gazzetta di Modena, 15.1.2006 (segue)

                         …io non ritengo affatto che
          un dislessico “combatte ogni giorno contro la sfortuna”;
  la dislessia non è una sfortuna e non pregiudica affatto l’intelligenza …

… dato che tanti bambini vivono tragedie all’interno delle mura scolastiche
( e conseguentemente danni che si ripercuoteranno anche in età adulta),
   è doveroso da parte di un giornalista misurare e calibrare le parole,
             quello che io, leggendo l’articolo, ho capito che
                  i bambini dislessici non sono normali …

                     Emanuela (dislessica),
                  mamma di una bimba (dislessica)
Dislessia: le parole sono pietre
Esperienza di neuro-diversita’ degli studenti in istituzioni scolastiche superiori

                             Griffin & Pollak, 2009:
       Student experience of neurodiversity in higher education:
                 insights from the BRAINHE project
                               Dyslexia 15: 23-41


   ►   Uno studio qualitativo basata sulle esperienze di 27
       studenti/ex-studenti
   ►   I partecipanti hanno avuto generalmente uno dei due
       seguenti concezioni sulla loro identita’ “neurodifferente”:
          Una concezione di “diversita’”: neurodidiversita’ viene vista come
          una differenza che comprende un insieme di forze e debolezze
          (= caratteristica), or
          Un concezione “media/dificitaria”: neurodivesita’ e’ vista come
          una condizione medica svantaggiosa ( = disturbo)
   ►   La prima concezione risulta associarsi con espressioni di
       una maggiore ambizione lavorativa e un
       autostima scolastica superiore
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica?

2.   Medicina e pedagogia
3.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo
4.   Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della
     Vita
5.   La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based
     Practice
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli
         studenti con DSA
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli
            studenti con DSA
    … l’insegnante è, oggi come ieri, insostituibile                … Il Neurosichiatra Infantile e l’insegnante
                                                                                                    l’
    … il suo assunto di fondo, relativo alla                        hanno compiti diversi ma possono collaborare
    impossibilità di ridurre la funzione di docente
    impossibilità                                                   ad un progetto unico se sono nella condizione
    alla applicazione di un unico schema rigido                     di condividere un terreno culturale comune,
                                                                                                          comune,
    non è, a ben guardare, molto diverso da                         come sfondo sul quale operare in modo
    quello dello psichiatra infantile che distingue                 autonomo e sviluppare il proprio specifico
    gli aspetti nosografici del problema del suo                    compito …
    paziente – quanto vi è in esso, di comune con                   …
    categorie generali – dagli aspetti idiografici –
    quanto vi è, in esso, di personale ed
    irriducibile a categorie più ampie …
                             più
                                                                    oggi possiamo dire che il
                                                                    concetto di
Fonte:
                                                                    Neurodiversità è una
  Dislessia e Disagio Pedagogico, Armando Luisi e Ciro Ruggerini,
                                                                    delle aree di questo
     TEMI, 1997                                                     terreno con implicazioni sia
                                                                    cliniche che pedagogiche
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas
                              Armstrong, 2005)


 … the use of the term                   •   il termine Neurodiversità
 neurodiversity … seeks to                   (N.) riconosce la ricchezza
 acknowledge the richness                    e la complessità della
 and complexity of human                     natura umana …
 nature, and specifically, of
 the human brain. The
 more we study the brain,
 the more we understand                  •   il cervello si paragona ad
 that it functions, not like a               una foresta tropicale che si
 computer, but more like a                   scolpisce sulla base della
 rainforest ( see Gerald                     esperienza …
 Edelman’s work …)…
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
  Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità.
                        (Thomas Armstrong, 2005)

… The implication for special            •   Il concetto di N. ha implicazioni
 education are enormous.                     enormi nella educazione e
                                             nell’insegnamento
A perspective based on
neurodiversity invites educators
to utilize tools and language            •   Suggerisce agli educatori di
from the ecology movement as                 utilizzare gli strumenti
a key to helping kids succeed in             concettuali e il linguaggio della
the classroom.                               Ecologia

If we apply the same kind of
diversity model to children as           •   Possiamo applicare, ad esempio,
we do to flora of the world, then            lo stesso modello della Diversità
we should be in much better                  che applichiamo alla flora …
shape than we are now…
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
  Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità.
                      (Thomas Armstrong, 2005)


…Consider the issue of                 •   si consideri l’educazione
inclusion in education.                    inclusiva
Regular classroom
teachers are far more                  •   si solito vengono preferiti “
likely to want a “rare and                 fiori rari e meravigliosi”
beautiful flower” or “an                   oppure “ interessanti e
interesting and strange                    strane orchidee”
orchid” included in their
classroom than a “broken”
or “ damaged” child.      …            •   eppure sono presenti
                                           anche altri tipi di fiori …
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas
                                   Armstrong, 2005)

  …The use of ecological             •   la metafora ecologica suggerisce un approccio
   metaphors suggests an                 utile all’insegnamento
   approach to teaching as
   well. Individual species of
   flowers have specific             •   ogni tipo di fiore ha specifici bisogni
   environmental needs                   ambientali: sole, acqua, suolo etc…
   regarding sun, water, soil
   conditions, and so forth.         •   allo stesso modo i bambini, per le
   Similarly, neurodiverse
   children will be seen as              loro diversità neurobiologiche
   having their own differing            hanno fattori ecologici di crescita
   ecological thriving factors,          diversi
   and will be a key role for
   a neurodiversity specialist
   to understand each child’s
   unique needs for optimal          •   è necessario capire le necessità
   growth. The goal will not             personali per la crescita
   be to try and “cure” “fix”
   “repair” “remediater” or
   even “ameliorate” a               •   l’obiettivo non è la terapia della disabilità
   child’s “disability”. …
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas
                                    Armstrong, 2005)
 …In the new model, there is no
  norm. Rather the                    •   in questo modello non c’è la norma
  neurodiversity-based educator
  will have a deep respect for
  each child’s differences and
  seek ways to bring together
  an optimal joining of nature        •   l’educatore che accoglie la
  and nurture, finding the best           neurodiversità cerca la nicchia ecologica
  ecological niche for each child         migliore per ciascun bambino, dove i
  where his assets are                    doni sono amplificati e le debolezze
  maximized and his debits are
  minimized …                             ridotte

  This, of course, represents an
   enormous challenge for public
   schools … in creating a            •   la scuola pubblica potrebbe essere in
   variety of learning eco-               difficoltà nel creare una varietà di
   systems.                               ecosistemi per l’apprendimento
  Hopefully, schools will be
   forced to change by the sheer
   variety and force of their         •   si deve sperare che l’ ampiezza della
   student population’s
   neurological organization.             neurodiversità degli studenti costringa
                                          la istituzione scolastica al cambiamento
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
 Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità.
                       (Thomas Armstromg, 2005)

…the neurodiversity-inspired            •   l’educatore guidato dalla
 educator will strive to educate            neurodiversità educherà gli altri
 others (parents,                           alla distinzione tra “differenza” e
 administrators, collegues,                 “disabilità”
 students) about “differences,
 not disabilities” through              •   sono necessarie informazioni
 diversity programs …                       sulle abilità delle persone a
these programs will include                 seconda delle loro
 information on the abilities of            caratteristiche neurobiologiche:
 neurodiverse people, showcase              sulle storie esemplari di
 examples of neurodiverse                   successo, ad esempio …
 individuals who have achieved
 success, and help people
 discard old disability-based
 ways of thinking in favour of a
 new neurodiversity discourse
 …
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità.
                      (Thomas Armstromg, 2005)

                                       •   gli educatori potrebbero
…educators who are engaged                 esplorare i talenti, le abilità, il
in research projects will have a           profilo delle intelligenze, i pregi
new avenue of exploration in               degli studenti
identifying the strengths,
talents, abilities, multiple           •   l’orientamento attuale della può
intelligences, and other assets            aiutarci a modificare “Psicologia
of neurodiverse people. Such               Positiva” - ndr.: studia i fattori
research is very much in line              connessi al benessere - le nostre
with contemporary psychlogy’s              attitudini
new approach to “positive
psychology” and will be
fundamental in changing the
attitudes and outlook of people
toward children in special
education programs …
Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA.
   Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità.
                         (Thomas Armstrong, 2005)



  “Sermone della disabilità”              “Sermone della Neurodiversità”
   (disability discourse)                    (neurodiversity discourse)

… prende piede di solito nella            … riconosce, ricerca e valorizza i
  routine tra insegnanti,                    talenti individuali…
  amministratori, genitori,
  professionisti della salute …           … ricerca i mezzi per favorire lo
                                             sviluppo individuale …
… è un Sermone istituzionale
  fatto di parole come
  “disabilità”, “disordine”,
  “deficit”, “disfunzione” …

…è basato su ciò che i bambini
  non sanno fare piuttosto che
  su quello che sanno fare …
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica?

2.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli
     itinerari di sviluppo

3.   Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità
     della Vita
4.   La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based
     Practice
Evoluzione della abilità di lettura
Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento Consensus Conference
                        Milano, 26 gennaio 2007 7


►   Esiste un generale consenso sul fatto che il disturbo specifico di
    lettura modifica la sua espressione nel tempo.

►   Si sottolinea, tuttavia, che la diversa espressività del disturbo nel
    tempo, anche in relazione alle diverse fasi di acquisizione dell’abilità
    di lettura, andrebbe maggiormente documentata e dettagliata.

►   Anche riguardo alla diversa espressione del disturbo tra i soggetti, al
    momento non è stato possibile definire con chiarezza dei “sottotipi”
    unanimemente condivisi.

►   Questo punto necessita di approfondimenti e chiarificazioni
    considerando quanto emerge dalla ricerca scientifica in merito.
Evoluzione della abilità di lettura
► Sintesi:


  - si riconosce che la lentezza nella lettura “ tende
    a persistere nel tempo” ; costituisce un fattore
    di vulnerabilità potenziale nell’arco della vita;

  - per questa ragione psicologia dello sviluppo e
    psichiatria si interessano a questa condizione:
    cosa sappiamo sugli esiti in età adulta?
Adattamento sociale in età adulta

Oggi sappiamo che l’adattamento sociale
delle persone con questa caratteristica in
età adulta può essere:

             • molto positiva
             • molto negativa
Adattamento sociale in età
adolescenziale e adulta soddisfacente
Chris Singleton, Modena, 16 aprile 2009
          Current UK university statistics

►   Attualmente circa 45,000 studenti dislessici
►   Circa 5% del numero totale di studenti
►   Dislessia e’ la categoia diagnostica di disabilita’ piu’
    rappresentata (circa 43% di tutti gli studenti disabili
    sono dislessici).
►   Circa 58% sono stati scoperti di essere dislessici
    all’ingresso di universita’
►   Circa 42% sono identificati dopo l’ingresso
►   Attualmente ci sono studenti dislessici
    universitari 10 volte piu’ rispetto a
    1994/05.
                                                               45
►   Facolta’ con una alta frequenza di studenti dislessici:
       Belle arti, Agraria, Ingegneria, Architettura, Scienze
       motorie

►   Facolta’ con una media frequenza di studenti dislessici:
       Scienze sociali; Scienze Informatiche; Psicologia;
       Biologia; Umanistiche

►   Facolta’ con una bassa frequenza di studenti dislessici:
       Lingue; Pedagogia; Giulisprudenza; Matematica;
       Medicina; Economia aziendale




     Richardson & Wydell (2003) Reading and Writing, 16, 475-503.
► il35% degli imprenditori americani è
  dislessico – 15% di dilsessia nella
  popolazione generale –

► Il20% degli imprenditori inglesi è dislessico –
  10 % di dislessia nella popolazione generale
  -


                         Julie Logan & Michael Ter-Berg (2008)
Centro Studi Erickson , 6° Convegno internazionale
                  Rimini, 16-18 Novembre 2007

            GLI ADULTI CON DISLESSIA
       RACCONTANO … LA LORO STORIA
                                SCOLASTICA
FATTORI CORRELATI ALLA PROGNOSI DEL BAMBINO DISLESSICO: RISULTATI
                                                        RISULTATI
                     DA UNA INDAGINE “NARRATIVE BASED”
                                                BASED”

Ciro Ruggerini

Angela Solmi


Modulo di Psicopatologia dello Sviluppo e dell’Appredimento della Azienda Polilcinico/
                                          dell’                           Polilcinico/
   Università di Modena e Reggio Emilia
   Università
Adattamento sociale in età adolescenziale e
         adulta insoddisfacente
Spreen, 1982. Adult     outcome of reading disorder
             In: Reading Disorders, New York, Academic Press.


Casistica:                      DA = 203 ; Controlli = 52
Durata Follow-up:               10 anni
Età al momento della diagnosi : 8 - 10 anni


Risultati:

i soggetti con DA raramente completano la media
superiore; durante la frequenza scolastica presentano
più problemi comportamentali e, più spesso, vengono
sospesi; ricorrono più spesso a psicologi o psichiatri;
hanno impieghi più modesti.
Svetaz M.V., Ireland M., and Blum R.

                “Adolescents with Learning Disabilities:
   Risk and Protective Factors Associated with Emotional Well-Being:
  Findings From the National Longitudinal Study of Adolescent Health”

                Journal of Adolescent Health 2000;27:340-348



Campione: 1603 soggetti con Learning Disabilities; 14737 controlli
Età media: 15,6 anni
   Soggetti con Disturbi dell’Apprendimento presentano un maggior rischio di
                               sofferenza emotiva
                       (“scala standardizzata” per distress:
     frequenze d positività doppie rispetto ai controlli; M = 24%, F = 33%),
                             di tentativi di suicidio
           (frequenza doppia rispetto ai controlli: M = 4%; F = 9%) e
                      di coinvolgimento in fatti violenti
 (le femmine sono coinvolte con frequenza - 20% - doppia rispetto ai controlli).
Convegno
 DISLESSIA EVOLUTIVA NEGLI ADOLESCENTI ADULTI
 Aula Magna Pietro Manodori, Reggio Emilia, 19 aprile 2008



Disturbi mentali in adolescenti e
  giovani adulti con DSA non
           riconosciuto:
   riflessioni su una casistica
        C. Ruggerini, C. Antolini, A. Solmi

       Modulo di “Psicopatologia dello Sviluppo e dell’
  Apprendimento” della Azienda Ospedaliero Universitaria di
                          Modena
Relazione tra difficoltà di
apprendimento e adattamento /
       disadattamento
La PROGNOSI                6



        Relazione tra difficoltà di apprendimento e
         disadattamento e/o disturbo mentale (a)
1) Ipotesi “tradizionale”: la DA causa disadattamento secondo una
   relazione lineare.

   …sembra plausibile che un bambino con DA persistente nel corso delle
   scuole elementari sia oggetto di valutazioni negative da parte di genitori,
   insegnanti e compagni di scuola…che queste valutazioni lo rendano
   ansioso e sfiduciato nelle attività scolastiche…che si possa instaurare un
   circolo vizioso che porta ad aumento delle difficoltà scolastiche e del livello
   di ansia e che questa successione di eventi negativi sia pressoché
   inevitabile e invariabilmente destinato a peggiorare con il progredire
   dell’età e della scolarizzazione…


Tale relazione tra DA e Disadattamento ha indirizzato gli interventi sul
             Trattamento scotomizzando gli aiuti Abilitativi.
La PROGNOSI              7



   Relazione tra difficoltà di apprendimento e
    disadattamento e/o disturbo mentale (b)

2) Ipotesi attuale: la DA può causare Disadattamento ma
   in molti casi ciò non avviene. La relazione non è lineare ma
   mediata da fattori intermedi diversi dalla DA…



  Questa ipotesi, sostenuta dai dati attuali (Rourke e Fuerst,
     1995), indirizza gli interventi attuali ad un equilibrio tra
       Trattamento, Abilitazione e promozione di fattori di
       protezione, secondo una concezione nuova della
                            Riabilitazione.
La PROGNOSI                      8



 Prevenzione dei comportamenti a rischio psicologico e sociale nell’età evolutiva.
                  Relazione della Commissione Interministeriale di Studio, Aprile 1991.


VULNERABILITA’ INDIVIDUALE

  • Deficit cognitivi




                                                                                                                 DISADATTAMENTO SOCIALE
  • Handicaps fisici
  • Disturbi dell’affettività


   MECCANISMI DI RISCHIO                   DISFUNZIONI DEI                        INDICATORI DI RISCHIO
     NELLA RELAZIONE                          SISTEMI DI
                                          SOSTEGNO SOCIALE                      • Abbandono scolastico
• Incompatibilità Bambino-Genitore                                              • Abuso di droghe
(Temperamentali e di Personalità)       • Affiliazione a gruppi devianti
                                                                                • Comportamento deliquenziale
• Processi di Attribuzione e di         • Difficoltà economiche
Valutazione                                                                     • Violazione delle norme
                                        • Emarginazione Sociale

   DIFFICOLTA’ FAMILIARI
                                              “… la terza convinzione è relativa ai fattori di rischio. Questo
                        • Perdita           importante concetto ha sostituito l’idea di un nesso causa-effetto
                        • Conflitto             che portava ad un riduzionismo eccessivo negli studi del
                                                                  comportamento …”
                        • Rifiuto
                        • Abuso
Psicopatologia dello Sviluppo
            (“The Domain of Developmental Psychopathology”,
                     L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)

                          Concetti cardine:
 a) lo sviluppo ha sue regole ed è coerente nell’arco della vita ;
   b) gli itinerari di sviluppo hanno equifinalità e multifinalità

                                                    ETA’
          INFANZIA
                                                  ADULTA




ADATTAMENTO    DISADATTAMENTO         ADATTAMENTO       DISADATTAMENTO




                          Arco della vita
Psicopatologia dello Sviluppo
    (“The Domain of Developmental Psychopathology”,
             L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984)




 Valutazione del FUNZIONAMENTO e della qualità di
ADATTAMENTO dell’individuo alla sua situazione di vita


  Fattori di                                 Fattori di
 Vulnerabilità                              Protezione



                 Percorsi Comportamentali
                        ADATTIVI
                      DISADATTIVI
► Sintesi:


L’adattamento sociale e il livello di sviluppo
  dei bambini e degli adulti con dislessia può
  essere molto differente ( multifinalità)

Per questo abbiamo bisogno di una Filosofia
  – e di una Prassi – che orienta gli Aiuti allo
  sviluppo…
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica?
2.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di
     sviluppo


3.   Il concetto – stella polare degli aiuti
     allo sviluppo: la Qualità della Vita

4.   La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
Un obiettivo sovraordinato

I tipi di aiuto ai bambini con dislessia hanno
un obiettivo sovraordinato che si riassume
nel concetto di:

         “ Qualità della Vita”
Qualità della Vita =
Qualità della Vita

… la percezione che ciascuno individuo ha della
propria posizione nella vita, nel contesto
culturale e nel sistema di valori nel quale è
inserito, in relazione ai propri obiettivi,
aspettative, priorità e interessi.
Concetto influenzato dallo stato di salute fisica,
dallo stato psicologico, dal livello di autonomia,
dalle credenze personali, dalle relazioni sociali e
dal rapporto che si stabilisce con l’ambiente nel
quale l’individuo vive”(OMS, 1995)…
Significato:
► la caratteristica dei bambini dislessici è una
  difficoltà marcata nei compiti di lettura e, a volte,
  di scrittura e di calcolo

► tuttavia: l’obiettivo degli aiuti non può limitarsi a
  favorire lo sviluppo di queste abilità

► l’obiettivoè di favorire lo sviluppo dell’essere,
  dell’appartenere e del divenire …
Significato:
► sviluppo   dell’essere:

•   psicologico: autostima, autoefficacia

•   spirituale: avere valori etici da perseguire …
Significato:
► sviluppo   dell’ appartenere:

•   partecipazione attiva

•   libertà di scelta e di decisione
Indici di soddisfazione generale, di benessere: bambino
                         ( Mugnaini, 2008)

Quanto sei soddisfatto/contento/felice …

•   … della tua vita?
•   … della tua famiglia?
•   … di tutte le persone che ti stanno intorno?
•   … della tua salute?
•   … della tua casa, della tua camera, delle comodità della tua vita? …
•   … rispetto al sentirsi amato e al sicuro? …
•   … delle attività che fai nel pomeriggio o nel fine settimana?
•   … del rapporto con i tuoi insegnanti?...
•   … del rapporto con i tuoi compagni o amici?
•   … di come te la cavi nello sport?
•   … dell’immagine che i tuoi genitori si sono fatti di te?
•   …
Indici di soddisfazione generale, di benessere:
                adulto ( Mugnaini, 2008)
►   Rifletto sull’importanza di come mi comporto io e di come mio figlio mi guarda e
    impara da me atteggiamenti e giudizi

►   Come faccio a essere soddisfatto/contento/felice …

•   …di me, della mia vita, del mio lavoro delle mie relazioni?
•   …del mio essere suo genitore (o educatore)?
•   … della mia salute?
•   … di lui?
•   … di lui in rapporto alle cose a cui tiene di più ? …

    Quali condizioni oggettive posso promuovere perché lui sia più
     soddisfatto/contento/felice …

•   … della sua famiglia ( di come gli vogliono bene e di come ci vogliamo bene) ? …
•   … delle attività che fa nel pomeriggio o nel fine settimana?
•   … del rapporto con i suoi insegnanti?
•   … del rapporto con i suoi compagni di scuola e con i suoi amici? …
Qualità della Vita
           e
fattori di protezione
Fattori di protezione
Fattori di protezione


a. condizioni socio – economiche
Rawson, 1968. Developmental language disability: Adult
 accomplishments of dislexic boys.

 Casistica: DA = 20 ; lettori medi = 16 ; lettori brillanti = 20
 Durata follow-up: 18 – 35 anni
 Età al momento della diagnosi di DA: 6 – 8 anni

 Risultati: 18 dei 20 dislessici si diplomano in un College; la durata degli studi ed
 il livello socio-economico raggiunti sono simili nei soggetti dislessici e nei
 buoni lettori



Commento:
… bambini intelligenti, con disturbi lievi di lettura, provenienti da
famiglie benestanti, di livello socio-culturale medio o alto, hanno
un’evoluzione pari a quella dei loro coetanei senza problemi di lettura
…
Fattori di protezione


b. sentimento di appartenenza ad una
  comunità – scolastica -
Svetaz M.V., Ireland M., and Blum R.
   “Adolescents with Learning Disabilities: Risk and Protective Factors Associated with Emotional
         Well-Being: Findings From the National Longitudinal Study of Adolescent Health”
                          Journal of Adolescent Health 2000;27:340-348

In particolare i fattori di vulnerabilità associati a sofferenza emotiva, tentativi di suicidio e coinvolgimento in atti violenti risultano essere:
                            vulnerabilità

                                           - inizio della attività sessuale prima dei 12 anni di età
                                                                 - utilizzo di armi
                                                               - abuso di sostanze


I fattori protettivi associati a bassi livelli di sofferenza emotiva, di tentativi
di suicidio e di coinvolgimento in atti violenti risultano essere:

                                                        - unità famigliare
                                  - “partecipazione” scolastica
Fattori di protezione


c. Abilitazione nell’apprendimento
Conclusions #2
► Gli studenti dislessici all’Università generalmente
  devono lavorare di più degli altri studenti; tuttavia
  solo pochi studenti dislessici ottengono risultati
  inferiori rispetto agli studenti non-dislessici
► Aiuti efficaci per studenti dislessici richiedono:
    Tutor specializzato in dislessia
    Aiuti specifici all’interno di ogni facoltà
► Gli aiuti da parte di docenti e tutor non sono
  difficili; hanno a che fare, sostanzialmente, con
  un “buon insegnamento (good teaching)”
Fattori di protezione


d. autoefficacia, autostima, empowerment
  personale
Senso di autoefficacia: un esempio
Al Medico Curante di M. M.

Viene per una valutazione delle sue abilità scolastiche. Frequenta una
   5° classe superiore…

Viene riferita di una chiara difficoltà nell’apprendimento della lettura
   evidenziato fin dalla scuola elementare – è stata utilizzata una prova
   lessimetrica – Boder test nella sua versione computerizzata -.
Risultato: il livello di automatismo nella lettura corrisponde a quello di
   una 3° classe elementare; in pratica: Michela deve sillabare la
   maggior parte delle parole a basa frequenza d’uso.

La discrepanza netta tra efficienza intellettuale – bene evidenziata dai
   dati anamnestici – e efficienza nella decifrazione delle parole
   autorizza una diagnosi di DISLESSIA , secondo gli standard di tutti i
   sistemi di classificazione internazionali e le recenti Linee Guida
   curate per il nostro paese da AID, AIRIPA e SINPIA.
Senso di autoefficacia: un esempio
M.M.: dati anamnestici

•   alla fine prima elementare non leggeva …; era
    considerata “ disadattata”…
•   alla scuola media “fu seguita da una logopedista:
    era tardi” …
•   da sempre ama studiare…; “studia tanto che la
    madre si commuove …”; i genitori “ hanno creduto
    sempre nelle sue capacità…”
•   padre e madre: “artigianato artistico” ; un fratello
    ( 24 anni) “ artista creativo” …
Senso di autoefficacia: un esempio
   … ci siamo conosciuti lo scorso anno verso maggio perchè
  necessitavo di una documentazione per l'imminente esame di
  maturità, che attestasse la mia dislessia avanzata. Da quell' incontro
  mi è sempre ritornato in mente la sua semplice proposta di
  continuare gli studi, magari all'estero dove la mia caratteristica è
  meglio gestita. Dopo la maturità non me la sono sentita di
  avventurarmi nel mondo intellettuale ciò nonostante mi sono data
  da fare: sto frequentando un corso para-universitario a Bologna di
  "gestione e organizzazione di mostre d'arte e eventi culturali".

  Questo settore mi appassiona moltissimo, e ora forse mi sento
  pronta per parlare di università.

   Mi sono informata su gli eventuali corsi di laurea che sfociano in
  questo campo. Le scelte sono molto limitate e per esclusione ho
  ritenuto economia dell'arte o dei beni culturali opzioni valide…

m.m.
Indice
1.   Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica?
2.   Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di
     sviluppo
3.   Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità
     della Vita

4.   La realizzazione del percorso: Evidence
     Based e Valued Based Practice
Che cosa è Evidence?
► Evidence,senso strictu= posizione del
 manuale metodologico del programma
 nazionale per le Lineeguida (ISS)
Che cosa è Evidence?
► Evidence         in senso più ampio:

      Tre filoni di evidence rilevanti per assistenza efficiente:
      1. Conoscenza di risultati di ricerca
      2. Conoscenza di esperienza clinica (Expertise)
      3. Informazioni specifiche individuali




*Rycroft-Malone, J. (2001). Formal consensus: the development of a national
clinical quideline. Quality in Health Care; 10: 238-244.
Valori: definizione
a.   … la qualità di una cosa pensata come più
     o meno desiderabile, utile, … importante
     …
b.   … ciò che è desiderabile o meritevole di
     stima per sé stessa …
c.   … in sociologia: atti, costumi … considerati
     in modo particolarmente favorevoli da
     persone o gruppi …
Valori: tipi
► Estetici
► Epistemici
► Etici
► Ontologici
► Pragmatici: valori che riguardano
  soddisfazione nelle scelte e utilità. I valori
  pragmatici indirizzano l’individuo a
  raggiungere le sue mete nel modo migliore.
Valori: Definizione
                       Qualche differenza tra Etica e Valori


    Valori                                  Etica

                                        ►   Regole; Fare le cose giuste;
►   Personale; Emotivo; Significativo       Dilemma biomedica
►   Gusto; Scelta; Preferenze           ►   Qualcosa di cui fidarsi; Regole-
►   Gamma ampia; Culturalmente              Certezze; Assoluta
    specifico; Preferenze               ►   Linee guida professionale;
►   Qualunquecosa di importante;            Regole; Rispetto per diritti
    Oggetti; Posti; Gente               ►   Giusto e sbagliato; Basato su
►   Soggettivo; Giudizio Personale;         valore; Indirizzare verso scelte
    Ideali; Giudizio Emotivo; Degno         giuste
►   Criteri; Principi; Valutazione      ►   Morale;Integrità; Condotta-’
                                            prendere una posizione’
                                        ►   Prescrizioni; Religione; Coherenza
                                            sociale
                                        ►   Studio strutturato dei valori;
                                            Codice di condotta; Regole
                                            istituzionali
Pratica Basata sui Valori:
                 10 principi

Fulford (2006): The Oxford Textbook of Philosophy and Psychiatry

      Value-based practice influenzano 4 aree dell’assistenza

► Pratica  basata sulla evidence
► Offerta degli aiuti allo sviluppo
► Abilità dei clinici
► Una nuova alleanza:
     Partnership finalizzata alle scelte
FINE

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Dislessia e etica, emilia romagna, Ruggerini

  • 1. Progetto “A scuola di dislessia” – MIUR-AID-FTI – Parma ( 4.10.2010), Cesena ( 28.10.2010) e Ferrara (20.10.2010) Formatore Ciro Ruggerini
  • 2. La filosofia degli aiuti agli studenti con DSA tra Etica, Evidenze di ricerca scientifica e Valori personali Ciro Ruggerini Formazione -Neurospichiatra Infantile, Psichiatra e Psicoterapeuta Incarichi scientifici - Coordinatore Sezione di Neuropsicologia della SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia (Società dell’ e dell’Adolescenza) dell’ - Presidente della SIRM ( Società Italiana per lo Studio del Ritardo Mentale) Società Appartenenza -Direttore Sanitario Cooperativa Sociale L’Arcobaleno (Reggio Emilia) L’
  • 3. La relazione comprende contenuti discussi in due occasioni promosse da AID e da altre Società Scientifiche.
  • 4. 23 maggio 2009 Taranto La Filosofia degli Aiuti agli Studenti Dislessici: lo sviluppo della Qualità di Vita basata sulle Evidenze Scientifiche e sui Valori Personali Ciro Ruggerini Neuropsichiatra Infantile; Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena Sumire Manzotti Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Universita’ di Modena e Reggio Emilia Universita’
  • 5. PANEL DI REVISIONE DELLA CONSENSUS CONFERENCE sui DSA – Montecatini 2006 – (2008 dicembre 2010) GRUPPO DI LAVORO “ Segni, corso, prognosi, comorbilità” Coodinatore: Ciro Ruggerini * Quesito 5: La filosofia degli aiuti agli studenti con DSA tra Etica, Evidenze di ricerca scientifica e Valori personali *Quesito 4: Il significato delle parole: i DSA sono Disturbi, Disabilità o Caratteristiche? *Quesito 2: Linee - Guida per la scrittura delle relazioni cliniche relative ai DSA: il problema della comunicazione ai “laici”
  • 6. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Medicina e pedagogia 3. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 4. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 5. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 7. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 3. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 4. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 8. Le persone con DSA costituiscono una percentuale significativa della popolazione generale. Nelle varie fasi della vita queste persone sono esposte al rischio o di non sviluppare in pieno le proprie potenzialità o di difficoltà di adattamento rilevanti – che possono condurre, anche, ad esiti psicopatologici -. Se, da una parte, vi è un consenso pressoché unanime su questi due concetti ( vastità del campo e rischi nello sviluppo), dall’altra vi è, nel mondo scientifico, una discussione sui criteri di identificazione dei DSA e sulla loro natura. Nel campo dei DSA il dibattito che si sviluppa in ambito scientifico si diffonde in ambito sociale in cui ha profonde ripercussioni.
  • 9. Il problema dei criteri I punteggi che esprimono i risultati ai test di efficienza intellettiva e quelli che esprimono l’efficienza nelle abilità di lettura, scrittura e calcolo si distribuiscono in modo continuo nella popolazione generale. Per alcuni individui la discrepanza tra questi punteggi è rilevante, per altri modesta, per altri minima. I manuali diagnostici internazionali – e, nel nostro paese, il Documento della Consensus Conference del 2006 – si sono posti l’obiettivo di concordare la soglia oltre la quale questa discrepanza viene definita come Disturbo. Questa soglia è descritta da criteri operativi.
  • 10. Il problema della natura Per descrivere questa discrepanza oltre al termine Disturbo vengono utilizzati i termini Disabilità e Differenza/Caratteristica. Ognuno dei termini corrisponde ad una concettualizzazione della discrepanza cioè ad una interpretazione della sua natura. Le tre concettualizzazioni - e i tre termini che le designano – non sono in antitesi ma esprimono aspetti diversi di una stessa realtà; ognuna di esse offre, infatti, lo stimolo per una azione diversa e specifica.
  • 11. Developmental dyslexia in adults: a research review Michael Rice with Greg Brooks May 2004
  • 12. How can dyslexia be defined? … the word “dyslexia” might represent either a natural kind, that is, part of the reality of the world that we perceive directly; or it might represent a construct, an idea that people have developed to help them theorise about the workings of the world – in short, a tool for thinking with. Constrcts themselves are neither true nor false.Instead, they are useful or otherwise, depending on our purpose…
  • 13. Come possiamo definire la dislessia? ► Vi sono diverse possibilità teoriche ► La parola ‘dislessia’ potrebbe rappresentare diversi costrutti ►I costrutti, per sé, non sono né veri né falsi; bensì sono o utili o non utili, a seconda del nostro obiettivo ► Quello che è utile per la ricerca potrebbe non essere utile per assistenza
  • 14. Dislessia: possibili definizioni concettuali ► Disturbo ► Disabilita’ ► Caratteristica
  • 15. Dislessia: possibili definizioni concettuali Disturbo PRO and ANTI the Dyslexia Concept: A Dialogue (Miles, 1971)* *Fonte: Tim Miles, Fifty Years in Dyslexia Research, 2006
  • 16. Dislessia: possibili definizioni concettuali Disturbo ANTI: … si, naturalmente ho incontrato bambini come tu descrivi. Ma questo non significa che tu sia autorizzato a dire che essi soffrano di “dislessia”... Dire che una persone soffre di “dislessia” è dire qualcosa su ciò che sta avvenendo nel cervello di una persona … ( = dislessia non è una entità nosografica o nosologica – come la tubercolosi -)
  • 17. Dislessia: possibili definizioni concettuali Disturbo PRO: … abbiamo bisogno del termine tecnico “dislessia” per enfatizzare che la causa delle difficoltà della persona dislessica è di origine costituzionale . Questa spiegazione è completamente diversa dalla spiegazione in termini di nevrosi dei genitori o di disturbo emotivo etc… che è stata usata in passato … l’approccio tradizionale in cui dal fatto che un bambino è un cattivo lettore si passa a dedurre che questo bambino deve essere emotivamente disturbato, è errato …
  • 18. La posizione PRO è prevalsa, alla fine, per ragioni empiriche: 1. la necessità di favorire gli studenti a. togliendo loro definizioni improprie; b. attivando aiuti allo sviluppo adeguati alle necessità; 2. la necessità di sollecitare gli studi da parte della comunità scientifica creando una categoria definita da criteri espliciti e condivisi. La storia di questa scelta esemplifica in modo chiaro la seguente considerazione di Aristotele sulla concettualizzazione delle malattie: “ le malattie sono astrazioni costruite dall’uomo; esse non esistono in sé” ( citato da Semple et al., 2005).
  • 19. Dislessia: possibili definizioni concettuali Disturbo ► compare nei manuali diagnostici DSM-IV-TR; ICD-10 ► i manuali contengono i criteri condivisi dalla comunità scientifica per identificare i Disturbi ► questi manuali dichiarano di prescindere da concezioni teoriche sulla natura dei Disturbi identificati - approccio ateoretico -; ► scopo dei manuali: facilitare la comunicazione scientifica; permettere studi sulla frequenza dei Disturbi e una organizzazione coerente dei Servizi ► compare nelle relazioni cliniche: in questo caso l’obiettivo è amministrativo; es.: permettere la applicazione di strumenti didattici compensativi e dispensativi
  • 20. Dislessia: possibili definizioni concettuali Disabilita’ ►… la disabilità è una relazione sociale, non una condizione soggettiva della persona … ► siusa questo termine per la dislessia per scopo etico/protezione sociale
  • 21. Dislessia = Disabilità Cornice Etica La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite ( Assemblea Generale Nazioni Unite, 25 agosto 2006 ) … al concetto tradizionale di Riabilitazione viene aggiunto quello di Abilitazione … … la convenzione in sostanza afferma che più che riabilitare le persone, bisogna riabilitare la società ad accogliere le persone con determinate caratteristiche … … la scrittura dell’ art.24 (Educazione) è anche il frutto dell’iniziativa italiana … ( G. Griffo, 2008)
  • 22. Dislessia: possibili definizioni concettuali Caratteristica Nella letteratura troviamo (con riferimento alla Dislessia) termini come “differenza nell’apprendimento su base neurobiologica” (“organic difference in the learning centre of the brain” – BDA, 1999 -); “differenze individuali nella lettura” ( “individual difference in reading behviour” - Jackson e Coltheart, 2001-); “ condizione biologicamente fondata” (“ a complex biologically - rooted behavioral condition “ – Grigorenko, 2001-); “differenze nell’apprendimento” (“learning difference” – Griffin e Pollak, 2009 -).
  • 23. Dislessia: possibili definizioni concettuali Caratteristica Il dibattito attuale sul concetto di neurodiversità ( neurodiversity) si considera pertinente anche al campo dei DSA (Fenton e Krahn, 2007). Secondo questo concetto lo sviluppo neurologico atipico (neuro divergente) è una normale differenza individuale che deve essere riconosciuta e rispettata come ogni altra variazione umana ( Harmony, 2004). A parere degli scriventi il termine più adatto, nella nostra lingua, ad esprimere la concezione della neuro diversità nel campo dei DSA è quello di caratteristica – preferibile a quelli di “differenza” e di “condizione” -.
  • 24. Dislessia: possibili definizioni concettuali Caratteristica (sintesi) ► la dislessia è una caratteristica dell’individuo, fondata su una base neurobiologica – come ogni altra nostra caratteristiche personologica - … ► questo è il termine che dovrebbe essere utilizzato dallo specialista medico o psicologo oppure dall’insegnante in ognuna delle possibili azioni che favoriscono lo sviluppo ( riconoscimento, organizzazione del piano di Aiuti …) ► l’uso di questo termine favorisce la costruzione nell’individuo, nella sua famiglia e nella Comunità di una rappresentazione utile allo sviluppo della Qualità della Vita
  • 25. L’importanza delle parole Le parole– e le concezioni che le sottendono – determinano la: • Illness = i vissuti che uno ha della propria condizione • Sickness = la rappresentazione che la società ha della caratteristica
  • 26. Dislessia: le parole sono pietre Gazzetta di Modena, 15.1.2006 … ho letto l’articolo sulla dislessia pubblicato il giorno 11. … tengo a precisare che i dislessici non sono “affetti da dislessia”, e persone dislessiche hanno difficoltà riguardo la lettura e conseguentemente alla comprensione del testo, sono persone normalissime e non “ all’apparenza normalissime”.
  • 27. Dislessia: le parole sono pietre Gazzetta di Modena, 15.1.2006 (segue) …io non ritengo affatto che un dislessico “combatte ogni giorno contro la sfortuna”; la dislessia non è una sfortuna e non pregiudica affatto l’intelligenza … … dato che tanti bambini vivono tragedie all’interno delle mura scolastiche ( e conseguentemente danni che si ripercuoteranno anche in età adulta), è doveroso da parte di un giornalista misurare e calibrare le parole, quello che io, leggendo l’articolo, ho capito che i bambini dislessici non sono normali … Emanuela (dislessica), mamma di una bimba (dislessica)
  • 28. Dislessia: le parole sono pietre Esperienza di neuro-diversita’ degli studenti in istituzioni scolastiche superiori Griffin & Pollak, 2009: Student experience of neurodiversity in higher education: insights from the BRAINHE project Dyslexia 15: 23-41 ► Uno studio qualitativo basata sulle esperienze di 27 studenti/ex-studenti ► I partecipanti hanno avuto generalmente uno dei due seguenti concezioni sulla loro identita’ “neurodifferente”: Una concezione di “diversita’”: neurodidiversita’ viene vista come una differenza che comprende un insieme di forze e debolezze (= caratteristica), or Un concezione “media/dificitaria”: neurodivesita’ e’ vista come una condizione medica svantaggiosa ( = disturbo) ► La prima concezione risulta associarsi con espressioni di una maggiore ambizione lavorativa e un autostima scolastica superiore
  • 29. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Medicina e pedagogia 3. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 4. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 5. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 30. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA
  • 31. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA … l’insegnante è, oggi come ieri, insostituibile … Il Neurosichiatra Infantile e l’insegnante l’ … il suo assunto di fondo, relativo alla hanno compiti diversi ma possono collaborare impossibilità di ridurre la funzione di docente impossibilità ad un progetto unico se sono nella condizione alla applicazione di un unico schema rigido di condividere un terreno culturale comune, comune, non è, a ben guardare, molto diverso da come sfondo sul quale operare in modo quello dello psichiatra infantile che distingue autonomo e sviluppare il proprio specifico gli aspetti nosografici del problema del suo compito … paziente – quanto vi è in esso, di comune con … categorie generali – dagli aspetti idiografici – quanto vi è, in esso, di personale ed irriducibile a categorie più ampie … più oggi possiamo dire che il concetto di Fonte: Neurodiversità è una Dislessia e Disagio Pedagogico, Armando Luisi e Ciro Ruggerini, delle aree di questo TEMI, 1997 terreno con implicazioni sia cliniche che pedagogiche
  • 32. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) … the use of the term • il termine Neurodiversità neurodiversity … seeks to (N.) riconosce la ricchezza acknowledge the richness e la complessità della and complexity of human natura umana … nature, and specifically, of the human brain. The more we study the brain, the more we understand • il cervello si paragona ad that it functions, not like a una foresta tropicale che si computer, but more like a scolpisce sulla base della rainforest ( see Gerald esperienza … Edelman’s work …)…
  • 33. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) … The implication for special • Il concetto di N. ha implicazioni education are enormous. enormi nella educazione e nell’insegnamento A perspective based on neurodiversity invites educators to utilize tools and language • Suggerisce agli educatori di from the ecology movement as utilizzare gli strumenti a key to helping kids succeed in concettuali e il linguaggio della the classroom. Ecologia If we apply the same kind of diversity model to children as • Possiamo applicare, ad esempio, we do to flora of the world, then lo stesso modello della Diversità we should be in much better che applichiamo alla flora … shape than we are now…
  • 34. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) …Consider the issue of • si consideri l’educazione inclusion in education. inclusiva Regular classroom teachers are far more • si solito vengono preferiti “ likely to want a “rare and fiori rari e meravigliosi” beautiful flower” or “an oppure “ interessanti e interesting and strange strane orchidee” orchid” included in their classroom than a “broken” or “ damaged” child. … • eppure sono presenti anche altri tipi di fiori …
  • 35. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) …The use of ecological • la metafora ecologica suggerisce un approccio metaphors suggests an utile all’insegnamento approach to teaching as well. Individual species of flowers have specific • ogni tipo di fiore ha specifici bisogni environmental needs ambientali: sole, acqua, suolo etc… regarding sun, water, soil conditions, and so forth. • allo stesso modo i bambini, per le Similarly, neurodiverse children will be seen as loro diversità neurobiologiche having their own differing hanno fattori ecologici di crescita ecological thriving factors, diversi and will be a key role for a neurodiversity specialist to understand each child’s unique needs for optimal • è necessario capire le necessità growth. The goal will not personali per la crescita be to try and “cure” “fix” “repair” “remediater” or even “ameliorate” a • l’obiettivo non è la terapia della disabilità child’s “disability”. …
  • 36. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) …In the new model, there is no norm. Rather the • in questo modello non c’è la norma neurodiversity-based educator will have a deep respect for each child’s differences and seek ways to bring together an optimal joining of nature • l’educatore che accoglie la and nurture, finding the best neurodiversità cerca la nicchia ecologica ecological niche for each child migliore per ciascun bambino, dove i where his assets are doni sono amplificati e le debolezze maximized and his debits are minimized … ridotte This, of course, represents an enormous challenge for public schools … in creating a • la scuola pubblica potrebbe essere in variety of learning eco- difficoltà nel creare una varietà di systems. ecosistemi per l’apprendimento Hopefully, schools will be forced to change by the sheer variety and force of their • si deve sperare che l’ ampiezza della student population’s neurological organization. neurodiversità degli studenti costringa la istituzione scolastica al cambiamento
  • 37. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstromg, 2005) …the neurodiversity-inspired • l’educatore guidato dalla educator will strive to educate neurodiversità educherà gli altri others (parents, alla distinzione tra “differenza” e administrators, collegues, “disabilità” students) about “differences, not disabilities” through • sono necessarie informazioni diversity programs … sulle abilità delle persone a these programs will include seconda delle loro information on the abilities of caratteristiche neurobiologiche: neurodiverse people, showcase sulle storie esemplari di examples of neurodiverse successo, ad esempio … individuals who have achieved success, and help people discard old disability-based ways of thinking in favour of a new neurodiversity discourse …
  • 38. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstromg, 2005) • gli educatori potrebbero …educators who are engaged esplorare i talenti, le abilità, il in research projects will have a profilo delle intelligenze, i pregi new avenue of exploration in degli studenti identifying the strengths, talents, abilities, multiple • l’orientamento attuale della può intelligences, and other assets aiutarci a modificare “Psicologia of neurodiverse people. Such Positiva” - ndr.: studia i fattori research is very much in line connessi al benessere - le nostre with contemporary psychlogy’s attitudini new approach to “positive psychology” and will be fundamental in changing the attitudes and outlook of people toward children in special education programs …
  • 39. Medicina e pedagogia nell’aiuto agli studenti con DSA. Implicazioni pedagogiche del concetto di Neurodiversità. (Thomas Armstrong, 2005) “Sermone della disabilità” “Sermone della Neurodiversità” (disability discourse) (neurodiversity discourse) … prende piede di solito nella … riconosce, ricerca e valorizza i routine tra insegnanti, talenti individuali… amministratori, genitori, professionisti della salute … … ricerca i mezzi per favorire lo sviluppo individuale … … è un Sermone istituzionale fatto di parole come “disabilità”, “disordine”, “deficit”, “disfunzione” … …è basato su ciò che i bambini non sanno fare piuttosto che su quello che sanno fare …
  • 40. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 3. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 4. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 41. Evoluzione della abilità di lettura Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento Consensus Conference Milano, 26 gennaio 2007 7 ► Esiste un generale consenso sul fatto che il disturbo specifico di lettura modifica la sua espressione nel tempo. ► Si sottolinea, tuttavia, che la diversa espressività del disturbo nel tempo, anche in relazione alle diverse fasi di acquisizione dell’abilità di lettura, andrebbe maggiormente documentata e dettagliata. ► Anche riguardo alla diversa espressione del disturbo tra i soggetti, al momento non è stato possibile definire con chiarezza dei “sottotipi” unanimemente condivisi. ► Questo punto necessita di approfondimenti e chiarificazioni considerando quanto emerge dalla ricerca scientifica in merito.
  • 42. Evoluzione della abilità di lettura ► Sintesi: - si riconosce che la lentezza nella lettura “ tende a persistere nel tempo” ; costituisce un fattore di vulnerabilità potenziale nell’arco della vita; - per questa ragione psicologia dello sviluppo e psichiatria si interessano a questa condizione: cosa sappiamo sugli esiti in età adulta?
  • 43. Adattamento sociale in età adulta Oggi sappiamo che l’adattamento sociale delle persone con questa caratteristica in età adulta può essere: • molto positiva • molto negativa
  • 44. Adattamento sociale in età adolescenziale e adulta soddisfacente
  • 45. Chris Singleton, Modena, 16 aprile 2009 Current UK university statistics ► Attualmente circa 45,000 studenti dislessici ► Circa 5% del numero totale di studenti ► Dislessia e’ la categoia diagnostica di disabilita’ piu’ rappresentata (circa 43% di tutti gli studenti disabili sono dislessici). ► Circa 58% sono stati scoperti di essere dislessici all’ingresso di universita’ ► Circa 42% sono identificati dopo l’ingresso ► Attualmente ci sono studenti dislessici universitari 10 volte piu’ rispetto a 1994/05. 45
  • 46. Facolta’ con una alta frequenza di studenti dislessici: Belle arti, Agraria, Ingegneria, Architettura, Scienze motorie ► Facolta’ con una media frequenza di studenti dislessici: Scienze sociali; Scienze Informatiche; Psicologia; Biologia; Umanistiche ► Facolta’ con una bassa frequenza di studenti dislessici: Lingue; Pedagogia; Giulisprudenza; Matematica; Medicina; Economia aziendale Richardson & Wydell (2003) Reading and Writing, 16, 475-503.
  • 47. ► il35% degli imprenditori americani è dislessico – 15% di dilsessia nella popolazione generale – ► Il20% degli imprenditori inglesi è dislessico – 10 % di dislessia nella popolazione generale - Julie Logan & Michael Ter-Berg (2008)
  • 48. Centro Studi Erickson , 6° Convegno internazionale Rimini, 16-18 Novembre 2007 GLI ADULTI CON DISLESSIA RACCONTANO … LA LORO STORIA SCOLASTICA FATTORI CORRELATI ALLA PROGNOSI DEL BAMBINO DISLESSICO: RISULTATI RISULTATI DA UNA INDAGINE “NARRATIVE BASED” BASED” Ciro Ruggerini Angela Solmi Modulo di Psicopatologia dello Sviluppo e dell’Appredimento della Azienda Polilcinico/ dell’ Polilcinico/ Università di Modena e Reggio Emilia Università
  • 49. Adattamento sociale in età adolescenziale e adulta insoddisfacente
  • 50. Spreen, 1982. Adult outcome of reading disorder In: Reading Disorders, New York, Academic Press. Casistica: DA = 203 ; Controlli = 52 Durata Follow-up: 10 anni Età al momento della diagnosi : 8 - 10 anni Risultati: i soggetti con DA raramente completano la media superiore; durante la frequenza scolastica presentano più problemi comportamentali e, più spesso, vengono sospesi; ricorrono più spesso a psicologi o psichiatri; hanno impieghi più modesti.
  • 51. Svetaz M.V., Ireland M., and Blum R. “Adolescents with Learning Disabilities: Risk and Protective Factors Associated with Emotional Well-Being: Findings From the National Longitudinal Study of Adolescent Health” Journal of Adolescent Health 2000;27:340-348 Campione: 1603 soggetti con Learning Disabilities; 14737 controlli Età media: 15,6 anni Soggetti con Disturbi dell’Apprendimento presentano un maggior rischio di sofferenza emotiva (“scala standardizzata” per distress: frequenze d positività doppie rispetto ai controlli; M = 24%, F = 33%), di tentativi di suicidio (frequenza doppia rispetto ai controlli: M = 4%; F = 9%) e di coinvolgimento in fatti violenti (le femmine sono coinvolte con frequenza - 20% - doppia rispetto ai controlli).
  • 52. Convegno DISLESSIA EVOLUTIVA NEGLI ADOLESCENTI ADULTI Aula Magna Pietro Manodori, Reggio Emilia, 19 aprile 2008 Disturbi mentali in adolescenti e giovani adulti con DSA non riconosciuto: riflessioni su una casistica C. Ruggerini, C. Antolini, A. Solmi Modulo di “Psicopatologia dello Sviluppo e dell’ Apprendimento” della Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena
  • 53. Relazione tra difficoltà di apprendimento e adattamento / disadattamento
  • 54. La PROGNOSI 6 Relazione tra difficoltà di apprendimento e disadattamento e/o disturbo mentale (a) 1) Ipotesi “tradizionale”: la DA causa disadattamento secondo una relazione lineare. …sembra plausibile che un bambino con DA persistente nel corso delle scuole elementari sia oggetto di valutazioni negative da parte di genitori, insegnanti e compagni di scuola…che queste valutazioni lo rendano ansioso e sfiduciato nelle attività scolastiche…che si possa instaurare un circolo vizioso che porta ad aumento delle difficoltà scolastiche e del livello di ansia e che questa successione di eventi negativi sia pressoché inevitabile e invariabilmente destinato a peggiorare con il progredire dell’età e della scolarizzazione… Tale relazione tra DA e Disadattamento ha indirizzato gli interventi sul Trattamento scotomizzando gli aiuti Abilitativi.
  • 55. La PROGNOSI 7 Relazione tra difficoltà di apprendimento e disadattamento e/o disturbo mentale (b) 2) Ipotesi attuale: la DA può causare Disadattamento ma in molti casi ciò non avviene. La relazione non è lineare ma mediata da fattori intermedi diversi dalla DA… Questa ipotesi, sostenuta dai dati attuali (Rourke e Fuerst, 1995), indirizza gli interventi attuali ad un equilibrio tra Trattamento, Abilitazione e promozione di fattori di protezione, secondo una concezione nuova della Riabilitazione.
  • 56. La PROGNOSI 8 Prevenzione dei comportamenti a rischio psicologico e sociale nell’età evolutiva. Relazione della Commissione Interministeriale di Studio, Aprile 1991. VULNERABILITA’ INDIVIDUALE • Deficit cognitivi DISADATTAMENTO SOCIALE • Handicaps fisici • Disturbi dell’affettività MECCANISMI DI RISCHIO DISFUNZIONI DEI INDICATORI DI RISCHIO NELLA RELAZIONE SISTEMI DI SOSTEGNO SOCIALE • Abbandono scolastico • Incompatibilità Bambino-Genitore • Abuso di droghe (Temperamentali e di Personalità) • Affiliazione a gruppi devianti • Comportamento deliquenziale • Processi di Attribuzione e di • Difficoltà economiche Valutazione • Violazione delle norme • Emarginazione Sociale DIFFICOLTA’ FAMILIARI “… la terza convinzione è relativa ai fattori di rischio. Questo • Perdita importante concetto ha sostituito l’idea di un nesso causa-effetto • Conflitto che portava ad un riduzionismo eccessivo negli studi del comportamento …” • Rifiuto • Abuso
  • 57. Psicopatologia dello Sviluppo (“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984) Concetti cardine: a) lo sviluppo ha sue regole ed è coerente nell’arco della vita ; b) gli itinerari di sviluppo hanno equifinalità e multifinalità ETA’ INFANZIA ADULTA ADATTAMENTO DISADATTAMENTO ADATTAMENTO DISADATTAMENTO Arco della vita
  • 58. Psicopatologia dello Sviluppo (“The Domain of Developmental Psychopathology”, L.A. Stroufe, M. Rutter, 1984) Valutazione del FUNZIONAMENTO e della qualità di ADATTAMENTO dell’individuo alla sua situazione di vita Fattori di Fattori di Vulnerabilità Protezione Percorsi Comportamentali ADATTIVI DISADATTIVI
  • 59. ► Sintesi: L’adattamento sociale e il livello di sviluppo dei bambini e degli adulti con dislessia può essere molto differente ( multifinalità) Per questo abbiamo bisogno di una Filosofia – e di una Prassi – che orienta gli Aiuti allo sviluppo…
  • 60. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 3. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 4. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 61. Un obiettivo sovraordinato I tipi di aiuto ai bambini con dislessia hanno un obiettivo sovraordinato che si riassume nel concetto di: “ Qualità della Vita”
  • 63. Qualità della Vita … la percezione che ciascuno individuo ha della propria posizione nella vita, nel contesto culturale e nel sistema di valori nel quale è inserito, in relazione ai propri obiettivi, aspettative, priorità e interessi. Concetto influenzato dallo stato di salute fisica, dallo stato psicologico, dal livello di autonomia, dalle credenze personali, dalle relazioni sociali e dal rapporto che si stabilisce con l’ambiente nel quale l’individuo vive”(OMS, 1995)…
  • 64. Significato: ► la caratteristica dei bambini dislessici è una difficoltà marcata nei compiti di lettura e, a volte, di scrittura e di calcolo ► tuttavia: l’obiettivo degli aiuti non può limitarsi a favorire lo sviluppo di queste abilità ► l’obiettivoè di favorire lo sviluppo dell’essere, dell’appartenere e del divenire …
  • 65. Significato: ► sviluppo dell’essere: • psicologico: autostima, autoefficacia • spirituale: avere valori etici da perseguire …
  • 66. Significato: ► sviluppo dell’ appartenere: • partecipazione attiva • libertà di scelta e di decisione
  • 67. Indici di soddisfazione generale, di benessere: bambino ( Mugnaini, 2008) Quanto sei soddisfatto/contento/felice … • … della tua vita? • … della tua famiglia? • … di tutte le persone che ti stanno intorno? • … della tua salute? • … della tua casa, della tua camera, delle comodità della tua vita? … • … rispetto al sentirsi amato e al sicuro? … • … delle attività che fai nel pomeriggio o nel fine settimana? • … del rapporto con i tuoi insegnanti?... • … del rapporto con i tuoi compagni o amici? • … di come te la cavi nello sport? • … dell’immagine che i tuoi genitori si sono fatti di te? • …
  • 68. Indici di soddisfazione generale, di benessere: adulto ( Mugnaini, 2008) ► Rifletto sull’importanza di come mi comporto io e di come mio figlio mi guarda e impara da me atteggiamenti e giudizi ► Come faccio a essere soddisfatto/contento/felice … • …di me, della mia vita, del mio lavoro delle mie relazioni? • …del mio essere suo genitore (o educatore)? • … della mia salute? • … di lui? • … di lui in rapporto alle cose a cui tiene di più ? … Quali condizioni oggettive posso promuovere perché lui sia più soddisfatto/contento/felice … • … della sua famiglia ( di come gli vogliono bene e di come ci vogliamo bene) ? … • … delle attività che fa nel pomeriggio o nel fine settimana? • … del rapporto con i suoi insegnanti? • … del rapporto con i suoi compagni di scuola e con i suoi amici? …
  • 69. Qualità della Vita e fattori di protezione
  • 71. Fattori di protezione a. condizioni socio – economiche
  • 72. Rawson, 1968. Developmental language disability: Adult accomplishments of dislexic boys. Casistica: DA = 20 ; lettori medi = 16 ; lettori brillanti = 20 Durata follow-up: 18 – 35 anni Età al momento della diagnosi di DA: 6 – 8 anni Risultati: 18 dei 20 dislessici si diplomano in un College; la durata degli studi ed il livello socio-economico raggiunti sono simili nei soggetti dislessici e nei buoni lettori Commento: … bambini intelligenti, con disturbi lievi di lettura, provenienti da famiglie benestanti, di livello socio-culturale medio o alto, hanno un’evoluzione pari a quella dei loro coetanei senza problemi di lettura …
  • 73. Fattori di protezione b. sentimento di appartenenza ad una comunità – scolastica -
  • 74. Svetaz M.V., Ireland M., and Blum R. “Adolescents with Learning Disabilities: Risk and Protective Factors Associated with Emotional Well-Being: Findings From the National Longitudinal Study of Adolescent Health” Journal of Adolescent Health 2000;27:340-348 In particolare i fattori di vulnerabilità associati a sofferenza emotiva, tentativi di suicidio e coinvolgimento in atti violenti risultano essere: vulnerabilità - inizio della attività sessuale prima dei 12 anni di età - utilizzo di armi - abuso di sostanze I fattori protettivi associati a bassi livelli di sofferenza emotiva, di tentativi di suicidio e di coinvolgimento in atti violenti risultano essere: - unità famigliare - “partecipazione” scolastica
  • 75. Fattori di protezione c. Abilitazione nell’apprendimento
  • 76. Conclusions #2 ► Gli studenti dislessici all’Università generalmente devono lavorare di più degli altri studenti; tuttavia solo pochi studenti dislessici ottengono risultati inferiori rispetto agli studenti non-dislessici ► Aiuti efficaci per studenti dislessici richiedono: Tutor specializzato in dislessia Aiuti specifici all’interno di ogni facoltà ► Gli aiuti da parte di docenti e tutor non sono difficili; hanno a che fare, sostanzialmente, con un “buon insegnamento (good teaching)”
  • 77. Fattori di protezione d. autoefficacia, autostima, empowerment personale
  • 78. Senso di autoefficacia: un esempio Al Medico Curante di M. M. Viene per una valutazione delle sue abilità scolastiche. Frequenta una 5° classe superiore… Viene riferita di una chiara difficoltà nell’apprendimento della lettura evidenziato fin dalla scuola elementare – è stata utilizzata una prova lessimetrica – Boder test nella sua versione computerizzata -. Risultato: il livello di automatismo nella lettura corrisponde a quello di una 3° classe elementare; in pratica: Michela deve sillabare la maggior parte delle parole a basa frequenza d’uso. La discrepanza netta tra efficienza intellettuale – bene evidenziata dai dati anamnestici – e efficienza nella decifrazione delle parole autorizza una diagnosi di DISLESSIA , secondo gli standard di tutti i sistemi di classificazione internazionali e le recenti Linee Guida curate per il nostro paese da AID, AIRIPA e SINPIA.
  • 79. Senso di autoefficacia: un esempio M.M.: dati anamnestici • alla fine prima elementare non leggeva …; era considerata “ disadattata”… • alla scuola media “fu seguita da una logopedista: era tardi” … • da sempre ama studiare…; “studia tanto che la madre si commuove …”; i genitori “ hanno creduto sempre nelle sue capacità…” • padre e madre: “artigianato artistico” ; un fratello ( 24 anni) “ artista creativo” …
  • 80. Senso di autoefficacia: un esempio … ci siamo conosciuti lo scorso anno verso maggio perchè necessitavo di una documentazione per l'imminente esame di maturità, che attestasse la mia dislessia avanzata. Da quell' incontro mi è sempre ritornato in mente la sua semplice proposta di continuare gli studi, magari all'estero dove la mia caratteristica è meglio gestita. Dopo la maturità non me la sono sentita di avventurarmi nel mondo intellettuale ciò nonostante mi sono data da fare: sto frequentando un corso para-universitario a Bologna di "gestione e organizzazione di mostre d'arte e eventi culturali". Questo settore mi appassiona moltissimo, e ora forse mi sento pronta per parlare di università. Mi sono informata su gli eventuali corsi di laurea che sfociano in questo campo. Le scelte sono molto limitate e per esclusione ho ritenuto economia dell'arte o dei beni culturali opzioni valide… m.m.
  • 81. Indice 1. Cosa è la dislessia: disturbo, disabilità, caratteristica? 2. Una caratteristica life-span: multifinalità degli itinerari di sviluppo 3. Il concetto – stella polare degli aiuti allo sviluppo: la Qualità della Vita 4. La realizzazione del percorso: Evidence Based e Valued Based Practice
  • 82. Che cosa è Evidence? ► Evidence,senso strictu= posizione del manuale metodologico del programma nazionale per le Lineeguida (ISS)
  • 83. Che cosa è Evidence? ► Evidence in senso più ampio: Tre filoni di evidence rilevanti per assistenza efficiente: 1. Conoscenza di risultati di ricerca 2. Conoscenza di esperienza clinica (Expertise) 3. Informazioni specifiche individuali *Rycroft-Malone, J. (2001). Formal consensus: the development of a national clinical quideline. Quality in Health Care; 10: 238-244.
  • 84. Valori: definizione a. … la qualità di una cosa pensata come più o meno desiderabile, utile, … importante … b. … ciò che è desiderabile o meritevole di stima per sé stessa … c. … in sociologia: atti, costumi … considerati in modo particolarmente favorevoli da persone o gruppi …
  • 85. Valori: tipi ► Estetici ► Epistemici ► Etici ► Ontologici ► Pragmatici: valori che riguardano soddisfazione nelle scelte e utilità. I valori pragmatici indirizzano l’individuo a raggiungere le sue mete nel modo migliore.
  • 86. Valori: Definizione Qualche differenza tra Etica e Valori Valori Etica ► Regole; Fare le cose giuste; ► Personale; Emotivo; Significativo Dilemma biomedica ► Gusto; Scelta; Preferenze ► Qualcosa di cui fidarsi; Regole- ► Gamma ampia; Culturalmente Certezze; Assoluta specifico; Preferenze ► Linee guida professionale; ► Qualunquecosa di importante; Regole; Rispetto per diritti Oggetti; Posti; Gente ► Giusto e sbagliato; Basato su ► Soggettivo; Giudizio Personale; valore; Indirizzare verso scelte Ideali; Giudizio Emotivo; Degno giuste ► Criteri; Principi; Valutazione ► Morale;Integrità; Condotta-’ prendere una posizione’ ► Prescrizioni; Religione; Coherenza sociale ► Studio strutturato dei valori; Codice di condotta; Regole istituzionali
  • 87. Pratica Basata sui Valori: 10 principi Fulford (2006): The Oxford Textbook of Philosophy and Psychiatry Value-based practice influenzano 4 aree dell’assistenza ► Pratica basata sulla evidence ► Offerta degli aiuti allo sviluppo ► Abilità dei clinici ► Una nuova alleanza: Partnership finalizzata alle scelte
  • 88. FINE