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La didattica dell’argomentazione

         Bettina Pedemonte
              DiDiMa srl
              ITD-CNR
Diventiamo noi stessi attraverso gli altri [...]
Ogni funzione, psichica superiore è stata esterna
perché è stata sociale prima ancora che interiore
e psichica, è stata cioè originariamente un
rapporto sociale tra due persone. (L. S. Vygotskij,
1974, p. 200)
Ogni funzione nel corso dello sviluppo culturale
del bambino fa la sua apparizione due volte, su
due piani diversi, prima su quello sociale, poi
su quello psicologico, dapprima tra le persone
come categoria interpsichica e poi all'interno del
bambino come categoria intrapsichica.


                    Importanza della relazione
                             sociale
Il rapporto tra la parola e il pensiero deve
essere considerato non come qualcosa di statico,
ma come un processo, come un movimento
continuo dal pensiero alla parola e dalla parola al
pensiero. Il rapporto tra la parola e il pensiero
subisce cioè dei cambiamenti i quali possono
essere considerati come le diverse fasi di un
processo di sviluppo (L. S. Vygotskij, 1966, p. 160)
Zona di Sviluppo Prossimale

La zona di sviluppo prossimale è la distanza tra
il livello effettivo di sviluppo così come è
determinato dal problem –solving autonomo e il
livello di sviluppo potenziale così come è
determinato attraverso il problem–solving sotto la
guida di un adulto o in collaborazione con i
propri pari più capaci (L. S. Vygotskij, 1987, p. 127 ss)
Argomentazione in matematica

... per affrontare difficoltà nei contenuti, nella
formalizzazione, nell’interpretazione,
nell’applicazione di algoritmi, regole...
Tre tecniche oratorie
(Aristotele, I Primi Analitici)

      Retorica                    Dialettica                Analitica

                           • Finalità : convincere
 • Finalità : persuadere
                           • Auditorio universale      • Finalità : convincere
 • Auditorio particolare                                 con dei ragionamenti
                           • Le conclusioni non
                                                         corretti
 • Le conclusioni non        sono
   sono                      necessariamente vere      • Le conclusioni sono
   necessariamente           ma colui che                necessariamente
   vere                      argomenta crede che         vere
                             lo siano



                                   Argomentazione in
                                      matematica
Argomentazione in matematica




    Caratteristiche   Caratteristiche
      funzionali        strutturali
Caratteristiche funzionali
•   L’argomentazione ha une finalità, un obiettivo (Toulmin,
    1958; Perelman, 1958 ; Anscombre et Ducrot, 1983).

•   L’argomentazione deve « giustificare » (Toulmin, 1958)


 Il carattere giustificativo dell’argomentazione in matematica
 si esprime nella sua forma: il ragionamento.
Le raisonnement est la démarche d’une inférence explicite qui dérive
l’affirmation d’une proposition à partir d’une ou plusieurs propositions
données (Duval, 1995)
Caratteristiche funzionali

Il modello giuridico può rappresentare un modello per
l’argomentazione (Toulmin, 1958, Perelman et Olbrechts-
Tyteca, 1958).
In particolare per l’argomentazione in matematica




•   L’argomentazione vuole convincere e non persuadere

•   L’argomentazione si rivolge ad un interlocutore
    universale e non particolare
Caratteristiche funzionali
•     L’argomentazione è relativa ad un campo (Toulmin, 1958).


    Two arguments will be said to belong to the same field when the
    data and conclusions in each of the two arguments are, respectively,
    of the same logical type (Toulmin, 1958, p. 14)


The statements of our assertions, and the statements of the facts adduced
in their support, are, as philosophers would say, of many different ‘logical
types’ – reports of present and past events, predictions about the future,
verdicts of criminal guilt, aesthetic commendations, geometrical axioms
and so on. (Toulmin, 1958, p. 16)


Il campo determina i criteri di accettabilità (Toulmin, 1958).
Caratteristiche strutturali
    Modello di Toulmin
           F : Forza                    R : Restrizione
       Probabilmente
                                     a meno che i suoi genitori
                                          siano stranieri

     D : Dati                             E : Conclusione
                                            Harry è un soggetto
Harry è nato alle Bermuda
                                                 britannico
                    L: Legge di inferenza
                                 Un individuo nato alle Bermuda è
                                    generalmente un soggetto
                                            britannico
                       S : Supporto

                  Essendo date le disposizioni legali seguenti…
Caratteristiche strutturali
        Modello di Toulmin
             F : Forza                      R : Restrizione
                                           La palla di ferro arriva
          Probabilmente
                                          prima di quella di legno
                                           perché è più pesante
        D : Dati                            E : Conclusione
  Due palle, l’una di
                                          Arrivano a terra allo
ferro, l’altra di legno,
                                             stesso istante
sono lasciate cadere L: Legge di inferenza
 da una torre ad uno
    stesso istante                    La velocità di caduta è
                                    proporzionale al tempo
                                           (Galileo)
                         S : Supporto

                            La legge della gravitazione :
                                v ∝ t ; s ∝ t2 (Newton)
Perché il modello di Toulmin per
    gli insegnanti?
• Può essere utilizzato in contesti disciplinari diversi e per
ogni tipo di argomentazione

•  Induce a selezionare gli elementi che lo compongono per
analizzare le varie proposizioni (che svolgono il ruolo di dati,
leggi di inferenza,...) e suggerisce i procedimenti per stabilire
connessioni logiche tra gli elementi

• Permette di confrontare varie forme di argomentazione
che intervengono in una stessa attività
Esempi
    • Problema Angoli (classe Ia)
    • Problema Numeri (classe Va)
    • Problema semini (classe Ia)


Esempi tratti dalla presentazione di Franca Ferri al seminario
“Argomentare, congetturare dimostrare” svolto il 25-26 agosto a
Paderno del Grappa
Problema Angoli

                                                    F: certo
Andrea ha misurato gli          D : Andrea ha misurato
angoli acuti di un triangolo    gli angoli acuti di un    E : Andrea ha
rettangolo e ha scritto che     triangolo rettangolo e           errato
misurano rispettivamente 35     ha scritto che misurano
e 65 gradi (D) .                rispettivamente 35 e 65
                                gradi                   L :?
L’insegnante, senza
misurare, dice che Andrea
ha di certo (F) errato (E).
Perché l’insegnante è sicura
dell’errore di Andrea? Motiva
bene la tua risposta.
Problema Angoli: Chiara
                                                    F: certo
                                 D : Andrea ha misurato
Andrea ha sbagliato (E)          gli angoli acuti di un      E : Andrea ha
perché noi abbiamo               triangolo rettangolo e           sbagliato
studiato che la somma degli ha scritto che misurano
angoli interni di un triangolo è rispettivamente 35 e 65
                                 gradi
di 180°(L) e allora se fai 90 +         L : la somma degli angoli interni
35 + 65 (D) vedi che fa 190 e           di un triangolo è di 180°
ci sono 10°in più. La maestra    Il supporto è implicito: è la geometria
se n’è subito accorta perché     euclidea
conosce questa regola,
mentre Andrea forse non se D : se fai 90 + 35 +           E : in 190 ci
                              65 vedi che fa 190       sono 10 in più
la ricordava.
                                        L : la somma degli angoli
                                        interni di un triangolo è di 180°
Problema Angoli: Joseph
                                                   F: certo
                                    D : Andrea ha misurato
                                                               E : Andrea ha
                                    gli angoli acuti di un
                                                                    sbagliato
   Andrea avrà misurato             triangolo rettangolo e
   male, perché il goniometro       ha scritto che misurano
                                    rispettivamente 35 e 65
   è difficile da usare ed io mi    gradi
   sbaglio sempre. Secondo                    L : Andrea ha misurato male
   me invece di 65° lui
                     ,               D : Andrea ha               E : Andrea ha
   doveva scrivere 55°e così         sbagliato                  misurato male
   sarebbe andato bene              L : Il goniometro è difficile da usare


                                   D : Andrea ha            E : Invece di 65
                                   misurato male            doveva scrivere 55
“Avrà” e non “ha” fa pensare                                (55+35+90)
alla produzione di un’ipotesi            L : la somma degli angoli interni
                                         di un triangolo è di 180°
Chiara e Joseph: due diversi livelli di
argomentazione e di esplicitazione

Forse i diversi gradi di implicito presenti nelle
argomentazioni possono essere considerati come
indicatori di scarsa competenza e ancor più di
padronanza?
Problema numeri

                                        F:?
Cosa succede se ai         D : 6, 10, 3, 25, 100
numeri 6, 10, 3, 25, 100                              E: ?
… aggiungi 1?

                                   L : aggiungi 1 a
Rispondi ed argomenta              ciascun numero
bene le tue risposte.
Problema numeri: Wang Ping
                                           F: anche 1000
Numero diventa più grande.                 diventa 1001
6 diventa 7, 10 diventa 11, 3    D : 6 diventa 7, 10           E : Tutti i
diventa 4, 25 diventa 26 e 100   diventa 11, 3 diventa           numeri
diventa 101. Tutti numeri        4, 25 diventa 26 e 100   diventano più
diventati più grandi. Anche      diventa 101                      grandi
altri numeri diventano più                     L : aggiungi 1
grandi, tutti i numeri se tu
aggiungi uno diventano più                   S: tu fai più e con più
grandi anche 1000 diventa                     diventa più grande
1001, perché tu fai più e con
più diventa più grande.               Wang Ping generalizza,
                                      fornisce altri esempi
Problema numeri: Wang Ping
Se tu fai somma di tutti,
anche quella cambia.          D:                           E:
6+10+3+25+100 = 144 Se 6+10+3+25+100=144                144+5
tu fai con nuovi numeri devi       L : tu fai 5 volte 1
fare 144 + 5, perché tu fai 5
volte 1.
Problema numeri: Wang Ping
Wang Ping estende la domanda ponendosi un altro problema:
di quanto aumenta la somma di numeri naturali se si
considerano i rispettivi successivi?
Trova una nuova regola
(a + 1) + (b + 1) + (c + 1) = S + m.1
Dato un insieme qualsiasi di numeri naturali e considerata la
loro somma, si ha che la somma dei rispettivi successivi è
data dalla somma precedentemente considerata più il numero
degli elementi moltiplicati per uno.
Wang Ping

• Definisce
• Generalizza
• Fornisce altri esempi
• Estende la domanda, ponendosi un altro problema
• Trova una regola nuova
Perché far argomentare gli
        studenti?
•   Aiuta a confrontare il proprio punto di vista con quello degli
    altri

• Favorisce il passaggio dalle nozioni intuitive e dai livelli
    operativi a forme di pensiero più consapevoli

• Perché gli allievi riconoscano il peso concreto delle parole e
    capiscano che alle parole corrispondono azioni e intenzioni, che
    si può agire con il discorso, proprio perché gli enunciati
    “vincolano”

• Perché comprendano che occorre essere responsabili di ciò
    che si dice o non si dice

• Perché inizino a vedere le implicazioni pratiche delle teorie
La valutazione
dell’argomentazione
Criteri possibili:

•     Uso appropriato dei connettivi (perché, a
      causa di...)

•     Livello (concreto/astratto;
      particolare/generale; semplice/complessa)

•     Completezza
La valutazione
dell’argomentazione
Criteri possibili:
        Il modello di Toulmin può essere INCOMPLETO
•     Consapevolezzaassenza della Restrizione ) e in
        (ad esempio per degli impliciti presenti
        molti casi restare IMPLICITO (in particolare per la
      nell’argomentazione
        legge di inferenza e il supporto)

•     Consapevolezza dei meccanismi
      dell’argomentazione
Secondo Toulmin il ragionamento è essenzialmente
uno spazio pubblico, inter-personale e sociale,
e dunque sostanzialmente dialogico.
“II ragionamento non è quindi un modo per arrivare
alle idee, ma piuttosto un modo per vagliare
criticamente le idee”.
La discussione matematica
         Una discussione matematica è una polifonia di
voci articolate su un oggetto matematico (concetto,
problema, procedura, ecc.), che costituisce un motivo
dell’attività di insegnamento-apprendimento” (Bartolini
Bussi, 1995)
La discussione matematica
Caratteristiche della discussione matematica
 Esiste un tema che ne definisce l’obiettivo
 Esiste l’interazione tra voci (polifonia)
                   Insegnante ha ruolo di guida
                   •Inserisce una particolare discussione nel
 Esiste un riferimento esplicito all’attività di
                   flusso dell’attività della classe
 insegnamento/apprendimento
                   •Influenza la discussione in modo
                   determinante, inserendosi con interventi
 Si richiede la presenza di voci diverse tra cui, essenziale,
                   mirati nel suo sviluppo.
 quella dell’insegnante
 Si valorizza la presenza di voci imitanti (diversi tipi di
 imitazione nel contrappunto)
La discussione matematica
Si possono individuare per la scuola elementare e media tre
grandi tipologie di discussione (con sottotipi):

A. Discussione di un problema, vista come parte dell’attività
complessiva di problem solving, nei due aspetti di:
A1. Discussione di soluzione, intesa come quel processo di
tutta la classe che risolve un problema dato a parole con
l’eventuale supporto di immagini o oggetti.
A2. Discussione di bilancio, intesa come il processo di
informazione, analisi e valutazione delle soluzioni individuali
proposte ad un problema dato a parole.
La discussione matematica
B. Discussione di concettualizzazione, intesa come il processo
di costruzione attraverso il linguaggio e collegamenti tra
esperienze già vissute e termini particolari della matematica.
Essa può essere introdotta da domande dirette (che cosa è un
numero, che cos’è un grafico) o indirette (perché molti di voi
hanno descritto questo problema come un problema di disegno
geometrico?)

C. Meta-discussione, intesa come momento della definizione
dei valori e degli atteggiamenti nei confronti del sapere
matematico. Essa può essere introdotta da domande del tipo:
“come nascono le figure?”, “perché è importante generalizzare
in matematica?”.
Problema semini

Abbiamo contato                      F: ?
insieme i semi che      D : 186 semini
                                                   E :?
                        22 alunni
hanno raccolto Jie e
Giacomo. Sono 186.
Siete stati molto bravi                     L :?
e avete dimostrato che
sapete contare.
Secondo voi ce n’è
uno per tutti i bimbi?
Problema semini
Molti: si                 D : 186 semini           ES : 2 semini
                          22 alunni              per ogni bimbo
Sofia: per me ce ne
                                                 EF : 3 semini per
 sono due per ogni                                     ogni bimbo
 bimbo. Si possono fare
                                                 EM : 4 semini per
 due giri                                  L:?         ogni bimbo
Fabio: Anche tre                                 EE : 5 semini per
Mohassen: per me se                               ogni bimbo
 ne possono dare
 quattro ad ogni bimbo
Evelyn: per me fino a
 cinque
Problema semini
Ins: Ma come facciamo a dire
                                  D : 186 semini                    EJ :
  che ce n’è uno per ogni
  bimbo? O due? O cinque?         22 alunni
  Non possiamo dirlo a caso,
  dobbiamo trovare un modo            LJ : Ne dai uno a tutti e se te ne
Jie: Ne dai uno a tutti e se te       rimangono puoi ricominciare
  ne rimangono puoi
  ricominciare                               F: di sicuro
                                  D : 186 semini            EF:puoi fare
Fabio: di sicuro 22 è più                                      due o tre
  piccolo di 186. Puoi fare due   22 alunni
                                                                     giri
  o tre giri.
                                      L : Ne dai uno a tutti e se te ne
                                      rimangono puoi ricominciare
Patrick: di sicuro186 è più
  grande di 22 perché ha un
  numero in più. In più del 22
  ha il 100 quindi è più grande
Problema semini
                            D : 186 semini                           EA :
Arianna: io farei           22 alunni
cosi’. Prima ne conti
22 e li tiri via. Se ne         L : Ne conti 22 e li tiri via...fino a
avanzano ancora ne              che non li finisci o ne avanzano
conti altri 22 e li tiri        pochi
via. Se ce ne sono più
di 22 fai un altro giro
e ne tiri via altri 22.
Sempre cosi’ fino a
che non li finisci o ne
avanzano pochi

I bimbi hanno distribuito 8 semini a ciascun alunno.
Rimangono 10 semini
Problema semini
                                D : 186 semini          E : 8 semini per
Ins: Riusciremo a darne uno     22 alunni               ciascun alunno.
a tutti i bimbi? Pensate bene                         Restano 10 semini
prima di rispondere
                                   L : Ne conti 22 e li tiri via...fino a
Giacomo: Forse sì.                 che non li finisci o ne avanzano
Proviamo                           pochi
Fabio: No perché noi oggi              F: forse
siamo 21 e dobbiamo             D : 10 semini
                                                E : C’è un semino per
                                                       ciascun alunno
tenerne anche per Esther        22 alunni
che è assente                          LGia : ?
Evelyn: per me si perché 10            LE: 10 sono tanti
sono tanti                        D : 10 semini           E : Non c’è un
Gabriel: per me no perché         22 alunni                  semino per
                                                        ciascun alunno
10 è più piccolo di 22 e non
ce n’è abbastanza.                  LGa : 10 è più piccolo di 22
Problema semini

Lucia: Non sono
abbastanza possiamo           D : I semini sono    E : Servono ancora
tenerli da parte e domani     10 e non sono                 12 semini
prenderne altri per           abbastanza per
poterne dare uno a tutti.     tutti
Sara: Li possiamo dare a               LP : 10+12 =22
10 bambini e poi agli altri
li diamo domani.
Patrick: Ne servono altri
12 per fare 22. 10 e12 fa
22. Domani ne prendiamo
12 siamo a posto.
Ins: Come sempre siete
bravissimi. A domani..
Riflessioni
Saper argomentare è una competenza che va
costruita nel tempo (lasciare agli allievi tutto il
tempo necessario per strutturare pensieri, per
avere delle curiosità…)
Si basa anche sul rispetto e sulla fiducia
verso sé e verso gli altri (io ho il diritto di
essere ascoltato, io sono capace di ascoltare,
ho il diritto di sbagliare, …)
L’insegnante è un esempio (stabilisco
rapporti con tutti, organizzo tempi e spazi,
costruisco consegne mirate…)
Contratto didattico
Per l’abilitazione...

Riconoscere l’importanza del ruolo del linguaggio
verbale nella competenza matematica (Lucangeli e
Passolunghi, 1995)


Intervento utile e diffuso oltre al rinforzo delle abilità
di calcolo, è l’abilitazione delle competenze
linguistiche.
Argomentare per...


       • Far emergere le difficoltà
       • Comprendere la natura delle difficoltà
       • Intervenire come aiuto, supporto, guida
Argomentare per...
    • Associare significati ai numeri, ai calcoli, ai
    problemi matematici
    •Imparare a giustificare in un senso matematico
    (dimostrazione)
    •Costruire immagini mentali a concetti troppo astratti
    •Dare senso ai problemi

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Argomentazione discussione pedemonti toscana

  • 1. La didattica dell’argomentazione Bettina Pedemonte DiDiMa srl ITD-CNR
  • 2. Diventiamo noi stessi attraverso gli altri [...] Ogni funzione, psichica superiore è stata esterna perché è stata sociale prima ancora che interiore e psichica, è stata cioè originariamente un rapporto sociale tra due persone. (L. S. Vygotskij, 1974, p. 200)
  • 3. Ogni funzione nel corso dello sviluppo culturale del bambino fa la sua apparizione due volte, su due piani diversi, prima su quello sociale, poi su quello psicologico, dapprima tra le persone come categoria interpsichica e poi all'interno del bambino come categoria intrapsichica. Importanza della relazione sociale
  • 4. Il rapporto tra la parola e il pensiero deve essere considerato non come qualcosa di statico, ma come un processo, come un movimento continuo dal pensiero alla parola e dalla parola al pensiero. Il rapporto tra la parola e il pensiero subisce cioè dei cambiamenti i quali possono essere considerati come le diverse fasi di un processo di sviluppo (L. S. Vygotskij, 1966, p. 160)
  • 5. Zona di Sviluppo Prossimale La zona di sviluppo prossimale è la distanza tra il livello effettivo di sviluppo così come è determinato dal problem –solving autonomo e il livello di sviluppo potenziale così come è determinato attraverso il problem–solving sotto la guida di un adulto o in collaborazione con i propri pari più capaci (L. S. Vygotskij, 1987, p. 127 ss)
  • 6. Argomentazione in matematica ... per affrontare difficoltà nei contenuti, nella formalizzazione, nell’interpretazione, nell’applicazione di algoritmi, regole...
  • 7. Tre tecniche oratorie (Aristotele, I Primi Analitici) Retorica Dialettica Analitica • Finalità : convincere • Finalità : persuadere • Auditorio universale • Finalità : convincere • Auditorio particolare con dei ragionamenti • Le conclusioni non corretti • Le conclusioni non sono sono necessariamente vere • Le conclusioni sono necessariamente ma colui che necessariamente vere argomenta crede che vere lo siano Argomentazione in matematica
  • 8. Argomentazione in matematica Caratteristiche Caratteristiche funzionali strutturali
  • 9. Caratteristiche funzionali • L’argomentazione ha une finalità, un obiettivo (Toulmin, 1958; Perelman, 1958 ; Anscombre et Ducrot, 1983). • L’argomentazione deve « giustificare » (Toulmin, 1958) Il carattere giustificativo dell’argomentazione in matematica si esprime nella sua forma: il ragionamento. Le raisonnement est la démarche d’une inférence explicite qui dérive l’affirmation d’une proposition à partir d’une ou plusieurs propositions données (Duval, 1995)
  • 10. Caratteristiche funzionali Il modello giuridico può rappresentare un modello per l’argomentazione (Toulmin, 1958, Perelman et Olbrechts- Tyteca, 1958). In particolare per l’argomentazione in matematica • L’argomentazione vuole convincere e non persuadere • L’argomentazione si rivolge ad un interlocutore universale e non particolare
  • 11. Caratteristiche funzionali • L’argomentazione è relativa ad un campo (Toulmin, 1958). Two arguments will be said to belong to the same field when the data and conclusions in each of the two arguments are, respectively, of the same logical type (Toulmin, 1958, p. 14) The statements of our assertions, and the statements of the facts adduced in their support, are, as philosophers would say, of many different ‘logical types’ – reports of present and past events, predictions about the future, verdicts of criminal guilt, aesthetic commendations, geometrical axioms and so on. (Toulmin, 1958, p. 16) Il campo determina i criteri di accettabilità (Toulmin, 1958).
  • 12. Caratteristiche strutturali Modello di Toulmin F : Forza R : Restrizione Probabilmente a meno che i suoi genitori siano stranieri D : Dati E : Conclusione Harry è un soggetto Harry è nato alle Bermuda britannico L: Legge di inferenza Un individuo nato alle Bermuda è generalmente un soggetto britannico S : Supporto Essendo date le disposizioni legali seguenti…
  • 13. Caratteristiche strutturali Modello di Toulmin F : Forza R : Restrizione La palla di ferro arriva Probabilmente prima di quella di legno perché è più pesante D : Dati E : Conclusione Due palle, l’una di Arrivano a terra allo ferro, l’altra di legno, stesso istante sono lasciate cadere L: Legge di inferenza da una torre ad uno stesso istante La velocità di caduta è proporzionale al tempo (Galileo) S : Supporto La legge della gravitazione : v ∝ t ; s ∝ t2 (Newton)
  • 14. Perché il modello di Toulmin per gli insegnanti? • Può essere utilizzato in contesti disciplinari diversi e per ogni tipo di argomentazione • Induce a selezionare gli elementi che lo compongono per analizzare le varie proposizioni (che svolgono il ruolo di dati, leggi di inferenza,...) e suggerisce i procedimenti per stabilire connessioni logiche tra gli elementi • Permette di confrontare varie forme di argomentazione che intervengono in una stessa attività
  • 15. Esempi • Problema Angoli (classe Ia) • Problema Numeri (classe Va) • Problema semini (classe Ia) Esempi tratti dalla presentazione di Franca Ferri al seminario “Argomentare, congetturare dimostrare” svolto il 25-26 agosto a Paderno del Grappa
  • 16. Problema Angoli F: certo Andrea ha misurato gli D : Andrea ha misurato angoli acuti di un triangolo gli angoli acuti di un E : Andrea ha rettangolo e ha scritto che triangolo rettangolo e errato misurano rispettivamente 35 ha scritto che misurano e 65 gradi (D) . rispettivamente 35 e 65 gradi L :? L’insegnante, senza misurare, dice che Andrea ha di certo (F) errato (E). Perché l’insegnante è sicura dell’errore di Andrea? Motiva bene la tua risposta.
  • 17. Problema Angoli: Chiara F: certo D : Andrea ha misurato Andrea ha sbagliato (E) gli angoli acuti di un E : Andrea ha perché noi abbiamo triangolo rettangolo e sbagliato studiato che la somma degli ha scritto che misurano angoli interni di un triangolo è rispettivamente 35 e 65 gradi di 180°(L) e allora se fai 90 + L : la somma degli angoli interni 35 + 65 (D) vedi che fa 190 e di un triangolo è di 180° ci sono 10°in più. La maestra Il supporto è implicito: è la geometria se n’è subito accorta perché euclidea conosce questa regola, mentre Andrea forse non se D : se fai 90 + 35 + E : in 190 ci 65 vedi che fa 190 sono 10 in più la ricordava. L : la somma degli angoli interni di un triangolo è di 180°
  • 18. Problema Angoli: Joseph F: certo D : Andrea ha misurato E : Andrea ha gli angoli acuti di un sbagliato Andrea avrà misurato triangolo rettangolo e male, perché il goniometro ha scritto che misurano rispettivamente 35 e 65 è difficile da usare ed io mi gradi sbaglio sempre. Secondo L : Andrea ha misurato male me invece di 65° lui , D : Andrea ha E : Andrea ha doveva scrivere 55°e così sbagliato misurato male sarebbe andato bene L : Il goniometro è difficile da usare D : Andrea ha E : Invece di 65 misurato male doveva scrivere 55 “Avrà” e non “ha” fa pensare (55+35+90) alla produzione di un’ipotesi L : la somma degli angoli interni di un triangolo è di 180°
  • 19. Chiara e Joseph: due diversi livelli di argomentazione e di esplicitazione Forse i diversi gradi di implicito presenti nelle argomentazioni possono essere considerati come indicatori di scarsa competenza e ancor più di padronanza?
  • 20. Problema numeri F:? Cosa succede se ai D : 6, 10, 3, 25, 100 numeri 6, 10, 3, 25, 100 E: ? … aggiungi 1? L : aggiungi 1 a Rispondi ed argomenta ciascun numero bene le tue risposte.
  • 21. Problema numeri: Wang Ping F: anche 1000 Numero diventa più grande. diventa 1001 6 diventa 7, 10 diventa 11, 3 D : 6 diventa 7, 10 E : Tutti i diventa 4, 25 diventa 26 e 100 diventa 11, 3 diventa numeri diventa 101. Tutti numeri 4, 25 diventa 26 e 100 diventano più diventati più grandi. Anche diventa 101 grandi altri numeri diventano più L : aggiungi 1 grandi, tutti i numeri se tu aggiungi uno diventano più S: tu fai più e con più grandi anche 1000 diventa diventa più grande 1001, perché tu fai più e con più diventa più grande. Wang Ping generalizza, fornisce altri esempi
  • 22. Problema numeri: Wang Ping Se tu fai somma di tutti, anche quella cambia. D: E: 6+10+3+25+100 = 144 Se 6+10+3+25+100=144 144+5 tu fai con nuovi numeri devi L : tu fai 5 volte 1 fare 144 + 5, perché tu fai 5 volte 1.
  • 23. Problema numeri: Wang Ping Wang Ping estende la domanda ponendosi un altro problema: di quanto aumenta la somma di numeri naturali se si considerano i rispettivi successivi? Trova una nuova regola (a + 1) + (b + 1) + (c + 1) = S + m.1 Dato un insieme qualsiasi di numeri naturali e considerata la loro somma, si ha che la somma dei rispettivi successivi è data dalla somma precedentemente considerata più il numero degli elementi moltiplicati per uno.
  • 24. Wang Ping • Definisce • Generalizza • Fornisce altri esempi • Estende la domanda, ponendosi un altro problema • Trova una regola nuova
  • 25. Perché far argomentare gli studenti? • Aiuta a confrontare il proprio punto di vista con quello degli altri • Favorisce il passaggio dalle nozioni intuitive e dai livelli operativi a forme di pensiero più consapevoli • Perché gli allievi riconoscano il peso concreto delle parole e capiscano che alle parole corrispondono azioni e intenzioni, che si può agire con il discorso, proprio perché gli enunciati “vincolano” • Perché comprendano che occorre essere responsabili di ciò che si dice o non si dice • Perché inizino a vedere le implicazioni pratiche delle teorie
  • 26. La valutazione dell’argomentazione Criteri possibili: • Uso appropriato dei connettivi (perché, a causa di...) • Livello (concreto/astratto; particolare/generale; semplice/complessa) • Completezza
  • 27. La valutazione dell’argomentazione Criteri possibili: Il modello di Toulmin può essere INCOMPLETO • Consapevolezzaassenza della Restrizione ) e in (ad esempio per degli impliciti presenti molti casi restare IMPLICITO (in particolare per la nell’argomentazione legge di inferenza e il supporto) • Consapevolezza dei meccanismi dell’argomentazione
  • 28. Secondo Toulmin il ragionamento è essenzialmente uno spazio pubblico, inter-personale e sociale, e dunque sostanzialmente dialogico. “II ragionamento non è quindi un modo per arrivare alle idee, ma piuttosto un modo per vagliare criticamente le idee”.
  • 29. La discussione matematica Una discussione matematica è una polifonia di voci articolate su un oggetto matematico (concetto, problema, procedura, ecc.), che costituisce un motivo dell’attività di insegnamento-apprendimento” (Bartolini Bussi, 1995)
  • 30.
  • 31. La discussione matematica Caratteristiche della discussione matematica Esiste un tema che ne definisce l’obiettivo Esiste l’interazione tra voci (polifonia) Insegnante ha ruolo di guida •Inserisce una particolare discussione nel Esiste un riferimento esplicito all’attività di flusso dell’attività della classe insegnamento/apprendimento •Influenza la discussione in modo determinante, inserendosi con interventi Si richiede la presenza di voci diverse tra cui, essenziale, mirati nel suo sviluppo. quella dell’insegnante Si valorizza la presenza di voci imitanti (diversi tipi di imitazione nel contrappunto)
  • 32. La discussione matematica Si possono individuare per la scuola elementare e media tre grandi tipologie di discussione (con sottotipi): A. Discussione di un problema, vista come parte dell’attività complessiva di problem solving, nei due aspetti di: A1. Discussione di soluzione, intesa come quel processo di tutta la classe che risolve un problema dato a parole con l’eventuale supporto di immagini o oggetti. A2. Discussione di bilancio, intesa come il processo di informazione, analisi e valutazione delle soluzioni individuali proposte ad un problema dato a parole.
  • 33. La discussione matematica B. Discussione di concettualizzazione, intesa come il processo di costruzione attraverso il linguaggio e collegamenti tra esperienze già vissute e termini particolari della matematica. Essa può essere introdotta da domande dirette (che cosa è un numero, che cos’è un grafico) o indirette (perché molti di voi hanno descritto questo problema come un problema di disegno geometrico?) C. Meta-discussione, intesa come momento della definizione dei valori e degli atteggiamenti nei confronti del sapere matematico. Essa può essere introdotta da domande del tipo: “come nascono le figure?”, “perché è importante generalizzare in matematica?”.
  • 34. Problema semini Abbiamo contato F: ? insieme i semi che D : 186 semini E :? 22 alunni hanno raccolto Jie e Giacomo. Sono 186. Siete stati molto bravi L :? e avete dimostrato che sapete contare. Secondo voi ce n’è uno per tutti i bimbi?
  • 35. Problema semini Molti: si D : 186 semini ES : 2 semini 22 alunni per ogni bimbo Sofia: per me ce ne EF : 3 semini per sono due per ogni ogni bimbo bimbo. Si possono fare EM : 4 semini per due giri L:? ogni bimbo Fabio: Anche tre EE : 5 semini per Mohassen: per me se ogni bimbo ne possono dare quattro ad ogni bimbo Evelyn: per me fino a cinque
  • 36. Problema semini Ins: Ma come facciamo a dire D : 186 semini EJ : che ce n’è uno per ogni bimbo? O due? O cinque? 22 alunni Non possiamo dirlo a caso, dobbiamo trovare un modo LJ : Ne dai uno a tutti e se te ne Jie: Ne dai uno a tutti e se te rimangono puoi ricominciare ne rimangono puoi ricominciare F: di sicuro D : 186 semini EF:puoi fare Fabio: di sicuro 22 è più due o tre piccolo di 186. Puoi fare due 22 alunni giri o tre giri. L : Ne dai uno a tutti e se te ne rimangono puoi ricominciare Patrick: di sicuro186 è più grande di 22 perché ha un numero in più. In più del 22 ha il 100 quindi è più grande
  • 37. Problema semini D : 186 semini EA : Arianna: io farei 22 alunni cosi’. Prima ne conti 22 e li tiri via. Se ne L : Ne conti 22 e li tiri via...fino a avanzano ancora ne che non li finisci o ne avanzano conti altri 22 e li tiri pochi via. Se ce ne sono più di 22 fai un altro giro e ne tiri via altri 22. Sempre cosi’ fino a che non li finisci o ne avanzano pochi I bimbi hanno distribuito 8 semini a ciascun alunno. Rimangono 10 semini
  • 38. Problema semini D : 186 semini E : 8 semini per Ins: Riusciremo a darne uno 22 alunni ciascun alunno. a tutti i bimbi? Pensate bene Restano 10 semini prima di rispondere L : Ne conti 22 e li tiri via...fino a Giacomo: Forse sì. che non li finisci o ne avanzano Proviamo pochi Fabio: No perché noi oggi F: forse siamo 21 e dobbiamo D : 10 semini E : C’è un semino per ciascun alunno tenerne anche per Esther 22 alunni che è assente LGia : ? Evelyn: per me si perché 10 LE: 10 sono tanti sono tanti D : 10 semini E : Non c’è un Gabriel: per me no perché 22 alunni semino per ciascun alunno 10 è più piccolo di 22 e non ce n’è abbastanza. LGa : 10 è più piccolo di 22
  • 39. Problema semini Lucia: Non sono abbastanza possiamo D : I semini sono E : Servono ancora tenerli da parte e domani 10 e non sono 12 semini prenderne altri per abbastanza per poterne dare uno a tutti. tutti Sara: Li possiamo dare a LP : 10+12 =22 10 bambini e poi agli altri li diamo domani. Patrick: Ne servono altri 12 per fare 22. 10 e12 fa 22. Domani ne prendiamo 12 siamo a posto. Ins: Come sempre siete bravissimi. A domani..
  • 40. Riflessioni Saper argomentare è una competenza che va costruita nel tempo (lasciare agli allievi tutto il tempo necessario per strutturare pensieri, per avere delle curiosità…) Si basa anche sul rispetto e sulla fiducia verso sé e verso gli altri (io ho il diritto di essere ascoltato, io sono capace di ascoltare, ho il diritto di sbagliare, …) L’insegnante è un esempio (stabilisco rapporti con tutti, organizzo tempi e spazi, costruisco consegne mirate…) Contratto didattico
  • 41. Per l’abilitazione... Riconoscere l’importanza del ruolo del linguaggio verbale nella competenza matematica (Lucangeli e Passolunghi, 1995) Intervento utile e diffuso oltre al rinforzo delle abilità di calcolo, è l’abilitazione delle competenze linguistiche.
  • 42. Argomentare per... • Far emergere le difficoltà • Comprendere la natura delle difficoltà • Intervenire come aiuto, supporto, guida
  • 43. Argomentare per... • Associare significati ai numeri, ai calcoli, ai problemi matematici •Imparare a giustificare in un senso matematico (dimostrazione) •Costruire immagini mentali a concetti troppo astratti •Dare senso ai problemi