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Politiche internazionali
di libero scambio
• Il protezionismo è una politica economica che, che opposta a quella libero-
scambista tende a proteggere le attività produttive nazionali mediante
interventi economici statali anche ostacolando o impedendo la
concorrenza di stati esteri.
Strumenti protezionistici:
Protezionismo doganale:
- con l’applicazione di dazi protettivi ai prodotti importati, che aumentano
automaticamente di prezzo rispetto ai prodotti nazionali che quindi
vengono favoriti per il consumo sul mercato interno rispetto alle merci
straniere
- i dazi possono essere applicati anche alle materie prime esportate per
mettere in difficoltà l’economia di stati non produttori
- istituzione di norme dedicate formalmente all'espletamento di precauzioni
normative o sanitarie (quarantene, ispezioni, accertamenti) che
comportano invece di fatto un impedimento alla importazione, senza
sostanziale giustificazione propria
Protezionismo non doganale:
- dumping: vendita sottocosto sui mercati esteri di prodotti nazionali per
vincere la concorrenza con quelli esteri, e prezzi artificialmente esteri alti
degli stessi prodotti nazionali sul mercato interno, per recuperare le
perdite
- contingentamento delle merci vendute sui mercati di stati esteri non
produttori per tenerne alto il prezzo al consumo
- Premi, agevolazioni fiscali e creditizie (tassi agevolati) ai produttori
nazionali esportatori
- controllo del mercato nazionale e internazionale dei cambi delle monete e
del movimento dei capitali
Libero-scambio
Il libero scambio è un sistema di commercio internazionale nel quale merci e
servizi possono circolare attraverso i confini nazionali senza barriere doganali,
siano di tipo tariffario o non tariffario.
In un sistema di libero scambio, quindi, le autorità di governo non
discriminano tra le importazioni a vantaggio delle produzioni interne, né
sovvenzionano le esportazioni di prodotto interno sul mercato internazionale.
Di conseguenza i prezzi dei beni e dei servizi dipendono dalla domanda e
dall’offerta (forze di mercato).
Adam Smith
Adam Smith, grande filosofo, è stato uno dei più grandi sostenitori della
teoria del libero-scambio, attraverso la sua più grande opera « La ricchezza
delle nazioni».
Istituzioni internazionali di libero
scambio
L'AELS è un'organizzazione interstatale il cui obiettivo è promuovere il libero
scambio e l'integrazione economica tra i quattro Stati membri (Islanda,
Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). L'attività dell'Associazione si fonda sulla
Convenzione AELS e su una rete mondiale di accordi di libero scambio e
partenariato.
L’AELS fu costituita nel 1960 dalla Convenzione di Stoccolma allo scopo di
eliminare i dazi doganali sui prodotti industriali e favorire in questo modo gli
scambi commerciali tra gli Stati membri. Con un accordo di emendamento
firmato nel 2001, nella Convenzione AELS sono state tra l’altro integrate
nuove disposizioni sullo scambio di servizi, il movimento di capitali e la
protezione della proprietà intellettuale.
L'Organizzazione mondiale del commercio, abbreviato
in OMC (in inglese: World Trade Organization, WTO), è un'organizzazione
internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi
commerciali tra gli stati membri. Vi aderiscono 164 Paesi, a cui se ne
aggiungono altri 22 con ruolo di osservatori,comprendendo così oltre il
95% del commercio mondiale di beni e servizi
La sede dell'OMC si trova presso il Centro William Rappard a Ginevra, Svizzera
L'OMC è stata istituita il 1º gennaio 1995, alla conclusione dell'Uruguay Round,
i negoziati che tra il 1986 e il 1994 hanno impegnato i paesi aderenti
al GATT ed i cui risultati sono stati sanciti nell'Accordo di Marrakech del 15
aprile 1994. Membri dell'Organizzazione mondiale del commercio sono gli
Stati e i "territori doganali separati“.
Accordi di Bretton Woods
La conferenza di Bretton Woods (spesso genericamente identificata anche
come accordi di Bretton Woods) si tenne dal 1º al 22 luglio 1944
nell'omonima località nei pressi di Carroll (New Hampshire), per stabilire le
regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali paesi
industrializzati del mondo.
Essa consiste in una serie di accordi per definire un sistema di regole e
procedure per controllare la politica monetaria internazionale. Furono il
primo esempio nella storia del mondo di un ordine monetario totalmente
concordato, pensato dagli Stati Uniti d'America per governare i rapporti
monetari di stati nazionali indipendenti.
Fondo monetario internazionale
Il Fondo monetario internazionale (International Monetary Fund, di solito
abbreviato in FMI in italiano e in IMF in inglese) è un'organizzazione composta
dai governi nazionali di 189 Paesi e insieme al gruppo della Banca Mondiale fa
parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dal nome
della località in cui si tenne la conferenza che ne sancì la creazione. L'FMI è
stato formalmente istituito il 27 dicembre 1945, quando i primi 29 stati
firmarono l'accordo istitutivo e l'organizzazione nacque nel maggio del 1946.
Attualmente gli Stati membri sono 189.

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Politiche internazionali di libero scambio

  • 2. • Il protezionismo è una politica economica che, che opposta a quella libero- scambista tende a proteggere le attività produttive nazionali mediante interventi economici statali anche ostacolando o impedendo la concorrenza di stati esteri.
  • 3. Strumenti protezionistici: Protezionismo doganale: - con l’applicazione di dazi protettivi ai prodotti importati, che aumentano automaticamente di prezzo rispetto ai prodotti nazionali che quindi vengono favoriti per il consumo sul mercato interno rispetto alle merci straniere - i dazi possono essere applicati anche alle materie prime esportate per mettere in difficoltà l’economia di stati non produttori - istituzione di norme dedicate formalmente all'espletamento di precauzioni normative o sanitarie (quarantene, ispezioni, accertamenti) che comportano invece di fatto un impedimento alla importazione, senza sostanziale giustificazione propria
  • 4. Protezionismo non doganale: - dumping: vendita sottocosto sui mercati esteri di prodotti nazionali per vincere la concorrenza con quelli esteri, e prezzi artificialmente esteri alti degli stessi prodotti nazionali sul mercato interno, per recuperare le perdite - contingentamento delle merci vendute sui mercati di stati esteri non produttori per tenerne alto il prezzo al consumo - Premi, agevolazioni fiscali e creditizie (tassi agevolati) ai produttori nazionali esportatori - controllo del mercato nazionale e internazionale dei cambi delle monete e del movimento dei capitali
  • 5. Libero-scambio Il libero scambio è un sistema di commercio internazionale nel quale merci e servizi possono circolare attraverso i confini nazionali senza barriere doganali, siano di tipo tariffario o non tariffario. In un sistema di libero scambio, quindi, le autorità di governo non discriminano tra le importazioni a vantaggio delle produzioni interne, né sovvenzionano le esportazioni di prodotto interno sul mercato internazionale. Di conseguenza i prezzi dei beni e dei servizi dipendono dalla domanda e dall’offerta (forze di mercato).
  • 6. Adam Smith Adam Smith, grande filosofo, è stato uno dei più grandi sostenitori della teoria del libero-scambio, attraverso la sua più grande opera « La ricchezza delle nazioni».
  • 7. Istituzioni internazionali di libero scambio L'AELS è un'organizzazione interstatale il cui obiettivo è promuovere il libero scambio e l'integrazione economica tra i quattro Stati membri (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). L'attività dell'Associazione si fonda sulla Convenzione AELS e su una rete mondiale di accordi di libero scambio e partenariato. L’AELS fu costituita nel 1960 dalla Convenzione di Stoccolma allo scopo di eliminare i dazi doganali sui prodotti industriali e favorire in questo modo gli scambi commerciali tra gli Stati membri. Con un accordo di emendamento firmato nel 2001, nella Convenzione AELS sono state tra l’altro integrate nuove disposizioni sullo scambio di servizi, il movimento di capitali e la protezione della proprietà intellettuale.
  • 8. L'Organizzazione mondiale del commercio, abbreviato in OMC (in inglese: World Trade Organization, WTO), è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. Vi aderiscono 164 Paesi, a cui se ne aggiungono altri 22 con ruolo di osservatori,comprendendo così oltre il 95% del commercio mondiale di beni e servizi La sede dell'OMC si trova presso il Centro William Rappard a Ginevra, Svizzera L'OMC è stata istituita il 1º gennaio 1995, alla conclusione dell'Uruguay Round, i negoziati che tra il 1986 e il 1994 hanno impegnato i paesi aderenti al GATT ed i cui risultati sono stati sanciti nell'Accordo di Marrakech del 15 aprile 1994. Membri dell'Organizzazione mondiale del commercio sono gli Stati e i "territori doganali separati“.
  • 9.
  • 10.
  • 11. Accordi di Bretton Woods La conferenza di Bretton Woods (spesso genericamente identificata anche come accordi di Bretton Woods) si tenne dal 1º al 22 luglio 1944 nell'omonima località nei pressi di Carroll (New Hampshire), per stabilire le regole delle relazioni commerciali e finanziarie tra i principali paesi industrializzati del mondo. Essa consiste in una serie di accordi per definire un sistema di regole e procedure per controllare la politica monetaria internazionale. Furono il primo esempio nella storia del mondo di un ordine monetario totalmente concordato, pensato dagli Stati Uniti d'America per governare i rapporti monetari di stati nazionali indipendenti.
  • 12. Fondo monetario internazionale Il Fondo monetario internazionale (International Monetary Fund, di solito abbreviato in FMI in italiano e in IMF in inglese) è un'organizzazione composta dai governi nazionali di 189 Paesi e insieme al gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dal nome della località in cui si tenne la conferenza che ne sancì la creazione. L'FMI è stato formalmente istituito il 27 dicembre 1945, quando i primi 29 stati firmarono l'accordo istitutivo e l'organizzazione nacque nel maggio del 1946. Attualmente gli Stati membri sono 189.