SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 62
Downloaden Sie, um offline zu lesen
IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO
              CLINICO

   INCIDENT REPORTING

   EVENTI SENTINELLA

   INFORMAZIONE/CONSENSO

   CARTELLA CLINICA

   LINEE GUIDA
Linee guida
Vantaggi                  Svantaggi

• Omogeneità di           Riduzione dell'autonomia
  comportamenti           del medico

• Trade-off tra            Restrizione del pensiero
  l'efficienza e
  l'efficacia delle       logico-deduttivo
  procedure
                           Comportamenti della
• Possibilità di          “Medicina Difensiva”
  confronto
  statisticamente
  valido dei dati
IPOTESI DI COLPA
       PROFESSIONALE



ANALISI SITEMATICA DEL CASO



VALUTAZIONE IN BASE ALLE
LINEE GUIDA
IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE IPOTESI POSSIBILI
   SULLA BASE DELLE TEORIE ACCREDITATE



Comportamento       Comportamento non
 coerente con le    coerente con le linee
 linee guida        guida

                    INADEGUATEZZA
 VALIDITA'          DELL'USO
 DELL'USO           ACCUSATORIO
 DIFENSIVO
Motivo di invio in ospedale
• Patologia           Patologia cardiaca
  respiratoria       acuta

• Patologia              Alterazione
  addominale              condizioni generali

• Patologia del SN       Traumi-incidenti-
                         ustioni -intossicazioni
• Patologia acuta
  chirurgica             Varie(maltratt.Abuso violenza)
Criteri di ospedalizzazione per patologia
                   respiratoria
•    CIANOSI PERSISTENTE
•    STRIDORE A RIPOSO
•    IRREQUIETEZZA
•    DIFFICOLTA’ AD ALIMENTARSI
•    TACHIPNEA *
•    TACHICARDIA *

     * In riferimento all’età

VALORI NORMALI MEDI PER ETA’ DEI PARAMETRI VITALI A RIPOSO
        ETA’                    FR      FC          PAS
                                                  (mm Hg)
    < 1 ANNO                30 - 40   110 - 160   70 - 90
    2- 5 ANNI               20 - 30   95 - 140    80 - 100
    6-12 ANNI               15 - 25   80 - 120    90 - 110
    > 12 ANNI               15 - 20   60 - 100    100 - 120
SCORE CLINICO LARINGOTRACHEITE
PARAMETRI CLINICI             0                     1                      2
RUMORE                       NO            CON RONCHI            RIDOTTO INGRESSO
INSPIRATORIO
STRIDORE                     NO            INSPIRATORIO           IN/ ESPIRATORIO
TOSSE                        NO           PIANTO RAUCO               ABBAIANTE
RIENTRAMENTI /              NO /             GIUGULO                GIUGULO / ED
ALITAMENTO PINNE                            PRESENTE               INTERCOSTALI /
NASALI                       NO                                      PRESENTE
CIANOSI                      NO                 SI                  IMPORTANTE
FC *                  NORMALE - CAT. 0        CAT. 1                    CAT. 2

FR *                      NORMALE           AUMENTATA            MOLTO AUMENTATA


CAT. 0               CAT. 1               CAT 2
0-1 a FC      FR           FC      FR       FC          FR     * I valori sono
      < 130   < 40        < 160    < 50     > 160       > 50    raggruppati per età.
1-2 a < 110   < 35        < 130    < 45     > 130       > 45
> 2 a < 100   < 30        < 120    < 40     > 120       > 40
CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE
    LARINGOTRACHEITE ACUTA

SCORE       > 10

            > 6 IN CASO DI:
• INADEGUATA ASSISTENZA
  DOMICILIARE
• ABITAZIONE DISTANTE
  DALL’OSPEDALE
CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE
                 BRONCHIOLITE

• ETA’ < 3 MESI

• COMPROMISSIONE CONDIZIONI GENERALI

• F R > 70’

• INCAPACITA’ AD ASSUMERE LIQUIDI PER OS

• CIANOSI E/O EPISODI DI APNEA

• CATEGORIE A RISCHIO *
  * Patologie preesistenti: cardiopatie congenite, prematurità, fibrosi cistica,
  IDC, patologia neurologica concomitante, ecc.
CRISI DI ASMA : CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE

•   PRONUNCIA POCHE PAROLE O
    PARLA A FATICA

•   TACHIPNEA *                      PALLORE    CUTANEO

•   TACHICARDIA *                    INAFFIDABILITA’ DELLA FAMIGLIA

•   SIBILI IN-ESP/SILENZIO           STORIA DI PRECEDENTI CRISI A
    RESPIRATORIO                      RAPIDA INSORGENZA
•   DISPNEA (IMPEGNO MUSCOLI         ORTOPNEA OBBLIGATA
    REPIRATORI ACCESSORI)

•   AGITAZIONE / IRRITABILITA /      MANCATA RISPOSTA
    ALTERAZIONE COSCIENZA             ALL’USO DI BETA STIMOLANTI

•   CIANOSI                          VALORI DI PEF< 70- 60% DEI
                                      VALORI MEDI PER L’ETA’ O DEL
      * in riferimento all’eta’       VALORE PERSONALE MIGLIORE,
                                      QUANDO MISURABILE
Patologie neonatali che più
frequentemente richiedono il trasporto a
         destinazioni elettive

 ➄   Neonato che necessita di assistenza
     ventilatoria
 ➄    Neonato O2 dipendente con insufficienza
     respiratoria ingravescente
 ➄   Prematurità
 ➄   Sospette malformazioni congenite letali o gravi
 ➄   Neonato con sindrome ipossico-ischemica di
     2°/3°grado
 ➄   Neonato con grave compromissione dei
     parametri vitali (stato di shock, stato di male)
Adattamento neonatale


ADATTAMENTO CARDIORESPIRATORIO

ADATTAMENTO TERMICO
Indice di Apgar
SEGNI CLINICI        0                1              2
ATT. CARDIACA        assente      <100           >100
ATT.RESPIRAT SPONT. assente       debole irr    vigorosa
                                 con pianto


TONO MUSCOLARE       assente      debole        normale
ECCITAB. RIFLESSI    assente      scarsa       pianto vivace
COLORITO             cianosi o     tronco     completamente
                     pallore       roseo           roseo
                                    con
                                 estremità cianot.
Indice di Apgar
VALUTAZIONE DEL NEONATO IN SALA PARTO


BUON ADATTAMENTO      8-10    90-95%
NEONATALE

ADATTAMENTO           4-7     5-6%
NEONATALE PRECARIO

RIANIMAZIONE          <=3     0,2-0,5
PRIMARIA
SALA PARTO
Indice di Apgar
Adattamento respiratorio
•   Avvio attivita’ respiratoria

•   Riassorbimento liquido polmonare

•   Arrivo aria nei polmoni e
    costituizione della CFR
Emergenze Respiratorie
Uso dell’ossigeno
Carenza di surfattante
Emergenze Respiratorie
Emergenze Respiratorie
Emergenze Respiratorie
Indicazioni all’impiego di CPAP

Quando con FIO2 =0,60 la pO2 arteriosa non riesce a
  raggiungere i 50 torr si ricorre alla protesi ventilatoria con
  tecnica di CPAP
La CPAP puo’ essere praticata attraverso tubo endotracheale o per mezzo
   di tubi nasali , che devono essere ripuliti piu’ volte al giorno per
   assicurarne la pervieta’. E’ utile l’introduzione di un sondino oro-
   gastrico per decomprimere lo stomaco

Le pressioni di fine espirazione (PEEP) consigliate non devono superare i
   4-6 cm di H2O

La pressione positiva provocata dalla PEEP puo’ ridurre il ritorno
   venoso. Pertanto il neonato deve esere esaminato per cogliere i segni
   di una cattiva perfusione periferica.

Quando le PEEP vengono ridotte, aumenta il ritorno venoso al cuore e
  bisogna osservare eventuali sintomi di insufficienza cardiaca
  congestizia.
Indicazioni all’impiego di
                 ventilazione assistita
- pH<7,20
- pCO2 >60 torr
- PO2 < 50 torr CON FIO2 = 0,7-1 o CPAP con PEEP DI 8-10 cm H20
- apnee persistenti

I parametri variabili nella ventilazione assistita convenzionale sono:
-Pressione positiva di inspirazione (PIP non superiori a 30 cm H2O)
- Pressione positiva di fine espirazione (PEEP non superiori a 6-8 cm H2O)
-Frequenza respiratoria
- Rapporto inspirazione espirazione (I/E)
-FIO2

I parametri piu’ vicini ad una dinamica ventilaroria fisiologica prevedono :
-PIP tra 10 e 12 cm DI H2O
-PEEP di 2 cm di H2O
- Frequenza respiratoria di 20 atti per minuto
-I/E=1:3
-FIO2=0,22
Il diametro interno del tubo varia proporzionalmente
   al peso del neonato:
- PER NEONATI ELBW TUBI DI 2,5 mm DI dm;
- PER NEONATI VLBW TUBI DI 3 mm DI dm;
- PER NEONATI LBW TUBI DI 3,5 mm DI dm;
-PER NEONATI A TERMINE AGA TUBI DI 4 mm DI dm.

   La posizione ottimale di un tubo endotracheale e’ a
  circa meta’ della trachea e la profondita’ di
  introduzione del tubo sara’ approssimetivamente di
  7 cm;      8 cm; 9 cm per neonati di peso
  corrispondente a 1 kg; 2 kg; 3kg
Posizionamento del tubo intratracheale
La scelta del catetere da aspirazione e’ relativa al diametro
  del tubo :
- un tubo di 2,5-3 mm richiede un n.5 fr.
- un tubo di 3,5-4 mm richiede un N.8 fr.

   Per misurare la profondita’ giusta per l’introduzione del
  catetere va adoperata la tabella ideata da Anderson e
  Chandra.
   Il procedimento di aspirazione va eseguito col capo del
  neonato girato prima da un lato e poi dall’altro per
  favorire il passaggio del catetere di aspirazione nel
  bronco principale controlaterale. Prima di ricominciare
  l’aspirazione col capo volto verso il lato opposto, va
  ripetuta per intero la procedura di iperventilazione e di
  istillazione di fisiologica sterile.
E’ sempre indicata la rianimazione?
Emergenze alla nascita
Emergenze Respiratorie
Emergenze Respiratorie
Assistenza al neonato asfittico
Massaggio cardiaco esterno
Emergenze Respiratorie
Emergenze Respiratorie
Sindrome da aspirazione di meconio
Emergenze Respiratorie
Assistenza al neonato con sospetta
sindrome da aspirazione di meconio
Emergenze Respiratorie
Emergenze neonatali
Caratteristiche del prematuro
Emergenze Respiratorie
Emergenze Respiratorie
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Prematuro ad alto rischio
Assistenza al prematuro ad alto rischio
Emergenze Respiratorie
Prematuro estremo
Prematuro estremo
Prematuro estremo
Prematuro estremo
Prematuro estremo
Prematuro estremo
Terapia farmacologica
Le risorse impegnate
per migliorare lo stato di
salute dei bambini,
rappresentano
sicuramente un costo
per la società, ma
anche un investimento
per il suo futuro.

Weitere ähnliche Inhalte

Andere mochten auch (17)

Le dipendenze
Le dipendenzeLe dipendenze
Le dipendenze
 
Microsoft power point regione1 [sola lettura]
Microsoft power point   regione1 [sola lettura]Microsoft power point   regione1 [sola lettura]
Microsoft power point regione1 [sola lettura]
 
Presentazione openoffice
Presentazione openofficePresentazione openoffice
Presentazione openoffice
 
Asma
AsmaAsma
Asma
 
Dolore Toracico
Dolore ToracicoDolore Toracico
Dolore Toracico
 
Ustioni e Traumi
Ustioni e TraumiUstioni e Traumi
Ustioni e Traumi
 
Aps.2.0.2
Aps.2.0.2Aps.2.0.2
Aps.2.0.2
 
Aritmie
AritmieAritmie
Aritmie
 
Diabete
DiabeteDiabete
Diabete
 
208 il primo soccorso sui luoghi di lavoro e in casa
208   il primo soccorso sui luoghi di lavoro e in casa208   il primo soccorso sui luoghi di lavoro e in casa
208 il primo soccorso sui luoghi di lavoro e in casa
 
Er cia 2a lezione
Er cia 2a lezioneEr cia 2a lezione
Er cia 2a lezione
 
Diabete
DiabeteDiabete
Diabete
 
Asma GINA main report 2016
Asma GINA main report 2016Asma GINA main report 2016
Asma GINA main report 2016
 
Ecocardiografía
EcocardiografíaEcocardiografía
Ecocardiografía
 
Intrauterine growth restriction
Intrauterine growth restrictionIntrauterine growth restriction
Intrauterine growth restriction
 
ATLS- Advanced Trauma Life Support
ATLS- Advanced Trauma Life SupportATLS- Advanced Trauma Life Support
ATLS- Advanced Trauma Life Support
 
Basic first aid & cpr
Basic first aid & cprBasic first aid & cpr
Basic first aid & cpr
 

Ähnlich wie Emergenze Respiratorie

2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione
2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione
2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazioneCentro Diagnostico Nardi
 
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012Gianfranco Tammaro
 
Trattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreTrattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreNetwork Trapianti
 
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...michele-oppizzi
 
Trattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreTrattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreNetwork Trapianti
 
Fegato - Lesioni focali
Fegato - Lesioni focaliFegato - Lesioni focali
Fegato - Lesioni focaliASMaD
 
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenite
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenitediagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenite
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congeniteguch-piemonte
 
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...cmid
 
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonare
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonareI corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonare
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonareguch-piemonte
 
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014De Gottardi Andrea
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
 
Caso clinico BPCO - Professionista fumatore
Caso clinico BPCO - Professionista fumatoreCaso clinico BPCO - Professionista fumatore
Caso clinico BPCO - Professionista fumatoreRedazionePneumotool
 
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016guch-piemonte
 

Ähnlich wie Emergenze Respiratorie (20)

2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione
2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione
2008 terni, workshop interattivo, corso di elettrostimolazione
 
Sincope. Dott. Mauro Zanocchi
Sincope. Dott. Mauro ZanocchiSincope. Dott. Mauro Zanocchi
Sincope. Dott. Mauro Zanocchi
 
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012
Orelli S. Triage: Valutazione sulla porta. ASMaD 2012
 
Trattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreTrattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatore
 
BT SHUNT.pptx
BT SHUNT.pptxBT SHUNT.pptx
BT SHUNT.pptx
 
Urgenze neonatali
Urgenze neonataliUrgenze neonatali
Urgenze neonatali
 
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...
VALUTAZIONE ECOCARDIOGRAFICA del VENTRICOLO DESTRO 2 - right ventricle echo e...
 
Trattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatoreTrattamento intensivo del donatore
Trattamento intensivo del donatore
 
Fegato - Lesioni focali
Fegato - Lesioni focaliFegato - Lesioni focali
Fegato - Lesioni focali
 
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenite
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenitediagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenite
diagnosi differenziale della PAH nelle cardiopatie congenite
 
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...
Titta giulio diagnosi precoce reumatismo articolare-torino gennaio 2011-14° c...
 
Saturimetria
SaturimetriaSaturimetria
Saturimetria
 
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonare
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonareI corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonare
I corso GUCH: L'ipertensione arteriosa polmonare
 
Ripetizioni di elettrocardiografia
Ripetizioni di elettrocardiografiaRipetizioni di elettrocardiografia
Ripetizioni di elettrocardiografia
 
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014
Complicanze dell’epatopatia avanzata 2014
 
SIMONE SBRANA Corso Donazione Organi
SIMONE SBRANA Corso Donazione OrganiSIMONE SBRANA Corso Donazione Organi
SIMONE SBRANA Corso Donazione Organi
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
Stella le urgenze in ematologia 21 maggio 2011
 
Caso clinico BPCO - Professionista fumatore
Caso clinico BPCO - Professionista fumatoreCaso clinico BPCO - Professionista fumatore
Caso clinico BPCO - Professionista fumatore
 
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016
Pphn gala corso cardiopatie congenite feb 2016
 

Mehr von Dario

Fisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaFisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaDario
 
indoor pollution
indoor pollutionindoor pollution
indoor pollutionDario
 
Lavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareLavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareDario
 
Eco managment
Eco managmentEco managment
Eco managmentDario
 
Normativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliNormativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliDario
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiDario
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiDario
 
Valutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoValutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoDario
 
81-08 Amianto
81-08 Amianto81-08 Amianto
81-08 AmiantoDario
 
Sorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoSorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoDario
 
Malattie da amianto
Malattie da amiantoMalattie da amianto
Malattie da amiantoDario
 
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoTipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoDario
 
Origini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoOrigini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoDario
 
3. esedi
3. esedi3. esedi
3. esediDario
 
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoFattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoDario
 
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteEvoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteDario
 
Esposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoEsposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoDario
 
le valutazioni ergonomiche
 le valutazioni ergonomiche le valutazioni ergonomiche
le valutazioni ergonomicheDario
 
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiIl nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiDario
 
Gli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroGli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroDario
 

Mehr von Dario (20)

Fisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoriaFisiopatologia respiratoria
Fisiopatologia respiratoria
 
indoor pollution
indoor pollutionindoor pollution
indoor pollution
 
Lavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolareLavaggio broncoalveolare
Lavaggio broncoalveolare
 
Eco managment
Eco managmentEco managment
Eco managment
 
Normativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generaliNormativa Amianto - norme generali
Normativa Amianto - norme generali
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
 
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufattiMetodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
Metodi di accertamento della presenza di amianto nei manufatti
 
Valutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio AmiantoValutazione del rischio Amianto
Valutazione del rischio Amianto
 
81-08 Amianto
81-08 Amianto81-08 Amianto
81-08 Amianto
 
Sorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria AmiantoSorveglianza Sanitaria Amianto
Sorveglianza Sanitaria Amianto
 
Malattie da amianto
Malattie da amiantoMalattie da amianto
Malattie da amianto
 
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amiantoTipologia amianto e manufatti contenenti amianto
Tipologia amianto e manufatti contenenti amianto
 
Origini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amiantoOrigini e impiego dell'amianto
Origini e impiego dell'amianto
 
3. esedi
3. esedi3. esedi
3. esedi
 
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amiantoFattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
Fattori di rischio - infortuni correlati al'amianto
 
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della saluteEvoluzione normativa sulla tutela della salute
Evoluzione normativa sulla tutela della salute
 
Esposizione ad amianto
Esposizione ad amiantoEsposizione ad amianto
Esposizione ad amianto
 
le valutazioni ergonomiche
 le valutazioni ergonomiche le valutazioni ergonomiche
le valutazioni ergonomiche
 
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzantiIl nucleare e le radiazioni ionizzanti
Il nucleare e le radiazioni ionizzanti
 
Gli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoroGli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoro
 

Emergenze Respiratorie

  • 1. IDENTIFICAZIONE DEL RISCHIO CLINICO  INCIDENT REPORTING  EVENTI SENTINELLA  INFORMAZIONE/CONSENSO  CARTELLA CLINICA  LINEE GUIDA
  • 2. Linee guida Vantaggi Svantaggi • Omogeneità di Riduzione dell'autonomia comportamenti del medico • Trade-off tra  Restrizione del pensiero l'efficienza e l'efficacia delle logico-deduttivo procedure  Comportamenti della • Possibilità di “Medicina Difensiva” confronto statisticamente valido dei dati
  • 3. IPOTESI DI COLPA PROFESSIONALE ANALISI SITEMATICA DEL CASO  VALUTAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA
  • 4. IDENTIFICAZIONE DI TUTTE LE IPOTESI POSSIBILI SULLA BASE DELLE TEORIE ACCREDITATE Comportamento Comportamento non coerente con le coerente con le linee linee guida guida INADEGUATEZZA VALIDITA' DELL'USO DELL'USO ACCUSATORIO DIFENSIVO
  • 5. Motivo di invio in ospedale • Patologia  Patologia cardiaca respiratoria acuta • Patologia  Alterazione addominale condizioni generali • Patologia del SN  Traumi-incidenti- ustioni -intossicazioni • Patologia acuta chirurgica  Varie(maltratt.Abuso violenza)
  • 6. Criteri di ospedalizzazione per patologia respiratoria • CIANOSI PERSISTENTE • STRIDORE A RIPOSO • IRREQUIETEZZA • DIFFICOLTA’ AD ALIMENTARSI • TACHIPNEA * • TACHICARDIA * * In riferimento all’età VALORI NORMALI MEDI PER ETA’ DEI PARAMETRI VITALI A RIPOSO ETA’ FR FC PAS (mm Hg) < 1 ANNO 30 - 40 110 - 160 70 - 90 2- 5 ANNI 20 - 30 95 - 140 80 - 100 6-12 ANNI 15 - 25 80 - 120 90 - 110 > 12 ANNI 15 - 20 60 - 100 100 - 120
  • 7. SCORE CLINICO LARINGOTRACHEITE PARAMETRI CLINICI 0 1 2 RUMORE NO CON RONCHI RIDOTTO INGRESSO INSPIRATORIO STRIDORE NO INSPIRATORIO IN/ ESPIRATORIO TOSSE NO PIANTO RAUCO ABBAIANTE RIENTRAMENTI / NO / GIUGULO GIUGULO / ED ALITAMENTO PINNE PRESENTE INTERCOSTALI / NASALI NO PRESENTE CIANOSI NO SI IMPORTANTE FC * NORMALE - CAT. 0 CAT. 1 CAT. 2 FR * NORMALE AUMENTATA MOLTO AUMENTATA CAT. 0 CAT. 1 CAT 2 0-1 a FC FR FC FR FC FR * I valori sono < 130 < 40 < 160 < 50 > 160 > 50 raggruppati per età. 1-2 a < 110 < 35 < 130 < 45 > 130 > 45 > 2 a < 100 < 30 < 120 < 40 > 120 > 40
  • 8. CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE LARINGOTRACHEITE ACUTA SCORE > 10 > 6 IN CASO DI: • INADEGUATA ASSISTENZA DOMICILIARE • ABITAZIONE DISTANTE DALL’OSPEDALE
  • 9. CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE BRONCHIOLITE • ETA’ < 3 MESI • COMPROMISSIONE CONDIZIONI GENERALI • F R > 70’ • INCAPACITA’ AD ASSUMERE LIQUIDI PER OS • CIANOSI E/O EPISODI DI APNEA • CATEGORIE A RISCHIO * * Patologie preesistenti: cardiopatie congenite, prematurità, fibrosi cistica, IDC, patologia neurologica concomitante, ecc.
  • 10. CRISI DI ASMA : CRITERI DI OSPEDALIZZAZIONE • PRONUNCIA POCHE PAROLE O PARLA A FATICA • TACHIPNEA *  PALLORE CUTANEO • TACHICARDIA *  INAFFIDABILITA’ DELLA FAMIGLIA • SIBILI IN-ESP/SILENZIO  STORIA DI PRECEDENTI CRISI A RESPIRATORIO RAPIDA INSORGENZA • DISPNEA (IMPEGNO MUSCOLI  ORTOPNEA OBBLIGATA REPIRATORI ACCESSORI) • AGITAZIONE / IRRITABILITA /  MANCATA RISPOSTA ALTERAZIONE COSCIENZA ALL’USO DI BETA STIMOLANTI • CIANOSI  VALORI DI PEF< 70- 60% DEI VALORI MEDI PER L’ETA’ O DEL * in riferimento all’eta’ VALORE PERSONALE MIGLIORE, QUANDO MISURABILE
  • 11. Patologie neonatali che più frequentemente richiedono il trasporto a destinazioni elettive ➄ Neonato che necessita di assistenza ventilatoria ➄ Neonato O2 dipendente con insufficienza respiratoria ingravescente ➄ Prematurità ➄ Sospette malformazioni congenite letali o gravi ➄ Neonato con sindrome ipossico-ischemica di 2°/3°grado ➄ Neonato con grave compromissione dei parametri vitali (stato di shock, stato di male)
  • 13. Indice di Apgar SEGNI CLINICI 0 1 2 ATT. CARDIACA assente <100 >100 ATT.RESPIRAT SPONT. assente debole irr vigorosa con pianto TONO MUSCOLARE assente debole normale ECCITAB. RIFLESSI assente scarsa pianto vivace COLORITO cianosi o tronco completamente pallore roseo roseo con estremità cianot.
  • 14. Indice di Apgar VALUTAZIONE DEL NEONATO IN SALA PARTO BUON ADATTAMENTO 8-10 90-95% NEONATALE ADATTAMENTO 4-7 5-6% NEONATALE PRECARIO RIANIMAZIONE <=3 0,2-0,5 PRIMARIA SALA PARTO
  • 16. Adattamento respiratorio • Avvio attivita’ respiratoria • Riassorbimento liquido polmonare • Arrivo aria nei polmoni e costituizione della CFR
  • 23. Indicazioni all’impiego di CPAP Quando con FIO2 =0,60 la pO2 arteriosa non riesce a raggiungere i 50 torr si ricorre alla protesi ventilatoria con tecnica di CPAP La CPAP puo’ essere praticata attraverso tubo endotracheale o per mezzo di tubi nasali , che devono essere ripuliti piu’ volte al giorno per assicurarne la pervieta’. E’ utile l’introduzione di un sondino oro- gastrico per decomprimere lo stomaco Le pressioni di fine espirazione (PEEP) consigliate non devono superare i 4-6 cm di H2O La pressione positiva provocata dalla PEEP puo’ ridurre il ritorno venoso. Pertanto il neonato deve esere esaminato per cogliere i segni di una cattiva perfusione periferica. Quando le PEEP vengono ridotte, aumenta il ritorno venoso al cuore e bisogna osservare eventuali sintomi di insufficienza cardiaca congestizia.
  • 24. Indicazioni all’impiego di ventilazione assistita - pH<7,20 - pCO2 >60 torr - PO2 < 50 torr CON FIO2 = 0,7-1 o CPAP con PEEP DI 8-10 cm H20 - apnee persistenti I parametri variabili nella ventilazione assistita convenzionale sono: -Pressione positiva di inspirazione (PIP non superiori a 30 cm H2O) - Pressione positiva di fine espirazione (PEEP non superiori a 6-8 cm H2O) -Frequenza respiratoria - Rapporto inspirazione espirazione (I/E) -FIO2 I parametri piu’ vicini ad una dinamica ventilaroria fisiologica prevedono : -PIP tra 10 e 12 cm DI H2O -PEEP di 2 cm di H2O - Frequenza respiratoria di 20 atti per minuto -I/E=1:3 -FIO2=0,22
  • 25. Il diametro interno del tubo varia proporzionalmente al peso del neonato: - PER NEONATI ELBW TUBI DI 2,5 mm DI dm; - PER NEONATI VLBW TUBI DI 3 mm DI dm; - PER NEONATI LBW TUBI DI 3,5 mm DI dm; -PER NEONATI A TERMINE AGA TUBI DI 4 mm DI dm. La posizione ottimale di un tubo endotracheale e’ a circa meta’ della trachea e la profondita’ di introduzione del tubo sara’ approssimetivamente di 7 cm; 8 cm; 9 cm per neonati di peso corrispondente a 1 kg; 2 kg; 3kg
  • 26. Posizionamento del tubo intratracheale
  • 27. La scelta del catetere da aspirazione e’ relativa al diametro del tubo : - un tubo di 2,5-3 mm richiede un n.5 fr. - un tubo di 3,5-4 mm richiede un N.8 fr. Per misurare la profondita’ giusta per l’introduzione del catetere va adoperata la tabella ideata da Anderson e Chandra. Il procedimento di aspirazione va eseguito col capo del neonato girato prima da un lato e poi dall’altro per favorire il passaggio del catetere di aspirazione nel bronco principale controlaterale. Prima di ricominciare l’aspirazione col capo volto verso il lato opposto, va ripetuta per intero la procedura di iperventilazione e di istillazione di fisiologica sterile.
  • 28. E’ sempre indicata la rianimazione?
  • 38. Assistenza al neonato con sospetta sindrome da aspirazione di meconio
  • 44. Prematuro ad alto rischio
  • 45. Prematuro ad alto rischio
  • 46. Prematuro ad alto rischio
  • 47. Prematuro ad alto rischio
  • 48. Prematuro ad alto rischio
  • 49. Prematuro ad alto rischio
  • 50. Prematuro ad alto rischio
  • 51. Prematuro ad alto rischio
  • 52. Prematuro ad alto rischio
  • 53. Assistenza al prematuro ad alto rischio
  • 62. Le risorse impegnate per migliorare lo stato di salute dei bambini, rappresentano sicuramente un costo per la società, ma anche un investimento per il suo futuro.