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Prevenzione:
La Sfida della Salute
La salute per noi:

  è la sanità?

 Sanità=salute?
SALUTE e CONTESTO


                      Obesità infantile, rischi
Denutrizione, morte      cardio-circolatori
 precoce, AIDS …      futuri, incidenti stradali
                             o sul lavoro
(AGI) - Roma, 11 feb.
   Percezione                      2006 –
  del rischio e                  Fino ad oggi
                           l'influenza aviaria ha
    domanda                    fatto registrare
                             complessivamente
                           161 casi e ucciso
5.625 MORTI NEL               86 persone                                INFLUENZA
        2004                in tutto il mondo                           SUINA ??????
Complessivamente,                                      ICTUS
nel 2004 sono stati
  rilevati 224.553                                  56.000 morti
      incidenti                                     Anno in Italia
 42 mila morti in
     Europa


              Infortuni denunciati                               Sono oltre 3 milioni gli
                anno 2006 ITALIA                                   incidenti domestici
                    928.158                                       nelle abitazioni degli
                                                                         italiani.
                  1341 mortali
              (di cui 274 in itinere)                                2000 morti (secondo
                                                                       schede ISTAT)
                                                                       oltre 8000 morti
                Edilizia:104.376                                       (secondo stime
                 (329 mortali)                                              ISPESL)
I determinanti della salute
                  (OMS “Salute per tutti”)




                                     I determinanti della salute
– il reddito                     Potere, leggi, proprietà, genere, accesso al credito, trasporti …


– l’istruzione
– l’occupazione
e le condizioni di lavoro                ambiente
                                         di lavoro
                                                                            disoccupazione



– l’ambiente fisico               agricoltura ed
                                                                                      acqua e
                                                                                       rifiuti

– l’organizzazione sociale
                                  alimentazione
                                                                                        servizi
                                                                                        sanitari

– il patrimonio genetico            istruzione                                      abitazione


– il comportamento
 individuale
I derminanti della salute
La risposta alla domanda iniziale è certamente no!

           La promozione della salute
       In una società complessa con SSN
                 è funzione di:

• decisioni individuali (comportamenti)

• decisioni collettive (leggi, produzione, mercato,
servizi, modelli culturali…)

-   Ma anche la qualità dei servizi erogati (buona sanità)
-   Rispetto di norme e procedure di buona pratica
-   Profilo di salute degli operatori
Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS)

    Cause di morte        Eliminazione completa dei fattori di rischio   Contributo
                                                                           dovuto
                                                                         all’assisten
                           Biologici      Comporta-      Ambientali           -za
                           genetici        mentali                        sanitaria

1-Tumori                      30              40             20              10
2-Cardiopatia ischemica       20              50             20              10

3-Cerebrovasculopatie         25              50             20               5

4-Altre cardiopatie           35              37             20               8
5-Bronchite, enfisema,        25              35             30              10
asma

6-Polmonite                   15              30             35              20
7-Tutti gli incidenti          5              50             35              10
8-Incidenti d’auto             5              65             25               5
9-Diabete mellito             45              40              5              10
10-Suicidi                    15              55             25               5
La ASL Bt e le nostre sfide.....
Obbiettivi:
Tutela della salute secondo i principi Costituzionali e della
OMS
    Analisi del contesto socio culturale
   - Importanza della epidemiologia nella
     valutazione dei determinanti della salute
    Programmazione delle priorità
    Monitoraggio dei risultati (lungo periodo)
    La promozione della qualità e della salute sul
     luogo di lavoro ASL quale elemento
     fondamentale nella offerta di qualità per
     operatori e cittadini.
Materiali e Metodi

 Dati dello Studio “PASSI”
 Dati UO Statistica ed Epidemiologia
 Dati della attività del Servizio di Sorveglianza
  Sanitaria Aziendale e Radioprotezione
  Medica
Le informazioni necessarie ai fini preventivi
e l’analisi del contesto….


 Progetto P.A.S.S.I.
“Progressi delle Aziende Sanitarie per la
   Salute in Italia”
- E’ un progetto dell’ISS concepito per fornire
   informazioni con dettaglio a livello nazionale
   e regionale al fine di confrontare elementi
   utili per attività di programmazione e
   valutazione
“PASSI”: Questionario su campione 18 – 69 anni
estratto dalle liste anagrafiche; dati 2008 e
primo semestre 2009
   - principali fattori di rischio per le malattie croniche inseriti
      nel programma Guadagnare salute: sedentarietà, eccesso
      ponderale, consumo di alcol ed abitudine al fumo;
     - rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia,
      diabete e calcolo del rischio;
     - programmi di prevenzione oncologica per il tumore
      cervicale, mammario e colorettale;
     - vaccinazioni contro influenza e rosolia;
     - sicurezza stradale e la sicurezza in ambito domestico;
     - percezione dello stato di salute e presenza di sintomi
      depressivi.
Risultati Puglia
 Il campione è rappresentato in maniera pressoché
    eguale da uomini e donne; l’età media è di 42anni.
   Il 51% degli intervistati ha un livello d’istruzione alto
    (diploma superiore o laurea).
   Nella fascia d’età 18-65 anni, il 53% ha un lavoro
    regolare; le donne hanno una minore occupazione
   in ogni classe d’età. Il 69% degli intervistati riferisce
    difficoltà economiche (qualche o molte).
   Le persone con cittadinanza straniera intervistate
    sono lo 0,2% del campione, abbastanza in linea con il
    valore che indica una presenza di stranieri molto
    bassa nella nostra regione.
Benessere
Percezione dello stato di salute
 La maggior parte delle persone
   intervistate (69%) ha dichiarato di ritenere
   buono o molto buono il proprio stato di
   salute, ma le persone meno giovani, con
   una o più patologie croniche, con basso
   livello di istruzione o con molte difficoltà
   economiche hanno una percezione molto
   meno positiva del proprio stato di salute.
Sintomi di depressione
 L’8% delle persone intervistate ha riferito
   di aver avuto - nelle due settimane
   precedenti l’intervista - sintomi di
   depressione. Tra queste, il 42% non ha
   chiesto aiuto a nessuno e solo il 25% si è
   rivolta a un medico per questo problema.
Attività fisica
                   Guadagnare salute
 Solo un terzo degli intervistati (33%) ha dichiarato di        sovrappeso
   svolgere il livello di attività fisica raccomandato;
 il 31% è considerabile parzialmente attivo in quanto
   pratica attività fisica in quantità inferiore alle
   raccomandazioni e un 36% ha uno stile di vita
   completamente sedentario.
 Solo in poco meno di un terzo dei casi gli operatori
   sanitari si sono informati sull’attività fisica praticata
   (28%) o hanno consigliato di farla (30%).
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari
 Un terzo degli intervistati è in sovrappeso (33%), oltre
   una persona su dieci è obesa (12%).
 Il 56% delle persone con eccesso ponderale ha riferito
   che un operatore sanitario gli ha consigliato di fare una
   dieta per perdere peso ed il 37% ha dichiarato di aver
   ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica.



Consigli sulla sedentarietà in Puglia da OS
Consumo di alcol
   Il 57% degli intervistati ha riferito di aver bevuto nell’ultimo mese.
   Il 12% è classificabile come bevitore a rischio: il 6% è un forte bevitore, il 5% beve fuori
    pasto ed il 5% è un bevitore “binge”.
   Secondo le dichiarazioni degli intervistati, gli operatori sanitari si sono informati poco
    frequentemente (11%) sulle abitudini di consumo alcolico dei loro assistiti e solo
    raramente hanno consigliato ai bevitori a rischio di moderare il consumo di alcol (7%).
Abitudine al fumo
   I fumatori costituiscono il 30% del campione; circa tre fumatori su cinque (61%) hanno
    riferito di essere stati interpellati da un operatore sanitario sulla propria abitudine al
    fumo.
   Nel corso dell’ultimo anno, quasi un fumatore su due ha tentato di smettere (46%).
   La quasi totalità degli ex fumatori ha smesso di fumare da solo (96%).
Fumo passivo
   La maggior parte delle persone intervistate considera il divieto di fumare nei luoghi
    pubblici rispettato sempre o quasi sempre (81%), come pure la maggior parte dei
    lavoratori considera ildivieto di fumare nel luogo di lavoro rispettato sempre o quasi
    sempre (84%).
   Il 78% degli intervistati ha dichiarato che nelle proprie abitazioni non è permesso
    fumare; si fumaperò in oltre un quinto delle case in cui sono presenti minori (17% in
    alcune zone, 5% ovunque).
Grafico 1. Consumatori di alcol a rischio per Asl

Alcol          Bevitori binge
                                                     Regione Puglia, PASSI 2009 (%)


Pool di Asl, PASSI 2009 (%)




                                Grafico 2. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce di
                                  consumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto per
                                                             Asl Regione Puglia, PASSI 2009
Il Fumo di sigaretta in Puglia e
Bt        Nella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degli
                          intervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%.

                           Range Fumatori
                            Puglia: 26% Bt
                           32% Ta. Nella ASL
                           Bt Bassa la
                           attenzione al fumo
                           da parte di OS


Conclusioni: In Puglia circa una persona su tre è
un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI
condotto nel 2005, si denota un incremento
della abitudine al tabagismo, Applicando la
prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo
Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato dal
CDC americano, si è stimato che in Puglia nel
2007 si siano          verificati   3.752 morti
attribuibili al fumo, pari a circa l’11% dei
decessi totali per quest’anno. Dei decessi
attribuibili al fumo, circa il 90% ha riguardato
soggetti di sesso maschile, il 10% soggetti di        Rispetto del divieto di fumo sempre
sesso femminile. Inoltre, rispetto alla normale           o quasi sempre nei locali pubblici
aspettativa di vita i pugliesi hanno perso a causa           Pool di ASL, PASSI 2009 (%)
del fumo oltre 53mila anni di vita nel solo 2007
Rischio Cardiovascolare
Ipertensione arteriosa
   Il 79% degli intervistati ha misurato la pressione arteriosa negli ultimi due anni; un
    quinto di questi (20%) ha dichiarato di essere iperteso. Il 14% non ha mai misurato la
    pressione o non ricorda di averlo fatto.
   La maggior parte degli ipertesi (79%) ha riferito di essere trattato con farmaci
    antipertensivi e di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare
    cambiamenti del proprio stile di vita.
Ipercolesterolemia
   Il 27% ha riferito di non aver mai misurato il colesterolo; circa un quinto di questi ha
    dichiarato di avere valori elevati di colesterolemia (22%).
   La maggior parte degli ipercolesterolemici ha riferito di aver ricevuto da parte dal
    medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita; un terzo circa è in
    trattamento farmacologico (31%).
Diabete
   Il 5% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di
    un medico. Questa percentuale sale al 13% nei 50-69enni e al 14% tra gli obesi.
Calcolo del rischio cardiovascolare
   La carta del rischio cardiovascolare è ancora poco utilizzata dai medici: solo l’8% degli
    intervistati di 35-69 anni ha riferito che il proprio medico gli ha valutato il rischio
    cardiovascolare.
Il rischio cardiovascolare




                                         Brindisi
              Range nelle ASL Pugliesi
                                         Foggia
              73% Lecce, 86% Brindisi    Bari
                                         Taranto
                                         Bt
                                         Le
In Puglia solo l’8% degli intervistati ha
Riferito di essere stato sottoposto a
Calcolo del punteggio di rischio cardio-
vascolare con una importante variabilità
Tra le varie province (ASL)
Variabili:
-Sesso
-Età
-Diabete
-Fumo
-Pressione arteriosa sistolica
-Colesterolemia


Range Puglia: 3% (Fg) - 20% (Br)

Basso il dato Bt

               5%
Sicurezza

Sicurezza stradale
   Circa nove motociclisti su 10 (87%) usano il casco e sei intervistati su 10
    (61%) la cintura di sicurezza anteriore, mentre solo uno su dieci
    intervistati allaccia la cintura posteriore (11%). Il 9% degli intervistati ha
    dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente
    all’intervista e il 7% di essere stato trasportato da un conducente che
    guidava sotto l’effetto dell’alcol.
Infortuni domestici
 La percezione del rischio infortunistico in ambito domestico non è
  elevata: il 94% degli intervistati ritiene infatti questo rischio basso o
  assente.
 La percentuale degli intervistati che ha ricevuto - da varie fonti -
  informazioni sugli infortuni domestici è limitata al 30%: tra questi, il 30%
  ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.
Sicurezza stradale




La ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione Puglia

Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%
Programmi di Prevenzione
Diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero
   Circa il58% delle donne 25-64enni ha riferito di aver effettuato un Pap-test
    preventivo nel corso degli ultimi tre anni come raccomandato (il 22%
    all’interno dei programmi di screening organizzati e il 36% come
    prevenzione spontanea).
Diagnosi precoce del tumore della mammella
   Il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di aver effettuato una Mammografia
    preventiva nel corso degli ultimi due anni come raccomandato (il 24%
    all’interno dei programmi di screening organizzati e il 27% come
    prevenzione spontanea al di fuori dei programmi organizzati).
Diagnosi precoce dei tumori del colon retto
   Il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di aver
    effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in
    accordo con le linee guida; il 6% circa ha eseguito un test per la ricerca del
    sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e l’8% circa una retto-
    sigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi cinque anni.
Diagnosi precoce dei tumori del collo
dell’utero
Diagnosi precoce dei tumori del collo
    dell’utero
    Puglia e ASL Bt (dati 2009)
   In tutte le ASL della Puglia la percentuale di donne 25 – 64 enni che ha
    effettuato il Pap-test nell’ambito dello screening organizzato è inferiore a
    quello relativo alla prevenzione individuale




                                                        Dato Bt 17% vs 45%
Diagnosi precoce del tumore della mammella

 Nel 2008 in Puglia il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di avere
  effettuato una mammografia (il livello accettabile è il 60%, quello
  desiderabile il 75%)
 Significa che circa 250.000 donne non sono coperte per la diagnosi
  precoce
 Le variabili correlate con l’avere effettuato la mammografia sono: lo
  stato di coniuge o convivente, il grado più elevato di istruzione,
  l’assenza di difficoltà economiche
 Le adesioni migliori allo screening nelle ASL: Br (64%), Bt (63%) e
  Bari (62%). Seguono: Foggia (56%), Lecce (41%) e Taranto (39%).

ASL Bt
  La percentuale di donne che ha effettuato la mammografia
  nell’ambito del programma organizzato prevale solo nella ASL Bt
  39% vs 23%
Tumore della mammella: la prevenzione
 Donne di 50-69 anni che hanno effettuato
   la mammografia negli ultimi 2 anni
             PASSI Italia 2008




                                  Donne di 50-69 anni che hanno ricevuto la
                                   lettera di invito per la mammografia (%)
Diagnosi precoce del tumore del colon retto
 Rappresenta la seconda causa di morte per tumore in entrambi i sessi. In
  Puglia si stimano nel 2006 circa 2100 nuovi casi con 914 decessi
 In Puglia il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha
  riferito di avere effettuato prevenzione specifica.
 Il livello ritenuto accettabile è pari al 45% e quello desiderabile al 65%
Colonscopia
Range nazionale: 3% Basilicata - 18% Prov. Autonoma di Bz
Sangue Occulto
Range nazionale: 4% Sicilia – 56% Emilia Romagna


Sangue occulto                              Colonscopia
La sorveglianza sanitaria
dei lavoratori della ASL Bt

   “La salute dei cittadini è strettamente
correlata alla salute e sicurezza degli OS e
  della salubrità dei relativi ambienti di
                   lavoro”
Dati della sorveglianza
sanitaria
 Coordinamento dei Medici Competenti (MC) all’interno
    del Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e
    Radioprotezione Medica ;
   Scopo del coordinamento: unificare servizi sino ad ora
    separati (Radioprotezione e Sorveglianza Sanitaria)
   Condivisione di prassi e protocolli
   Stime statistiche ed epidemiologiche ai fini preventivi
   Cooperazione con Direzioni Sanitarie, SPPA e Datore di
    lavoro al fine di verificare procedure e standard di
    sicurezza
   La sorveglianza Sanitaria non è l’unico compito dei MC
Dati della sorveglianza
sanitaria:
i giudizi di idoneità dei MC ASL
            Giudizi di idoneità
Bt
      5 25   270


                            Idonei
                            non idonei
                            prescrizioni
                   2993     limitazioni
…sorveglianza sanitaria
Dati della Sorveglianza
      Sanitaria
Gli infortuni a rischio biologico
        e loro significato
 La letteratura Nazionale ed Internazionale associa da
  tempo la professione di Operatore Sanitario (OS) diffusa
  largamente nella nostra azienda a più elevati assi di
  prevalenza ed incidenza di patologie infettive
  verosimilmente per una maggiore esposizione appunto
  di tipo professionale.
 La prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è
  rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida
  SIMLII).
 La probabilità di sieroconversione e contagio è correlata
  al dato epidemiologico di popolazione
 Sono indicatori di qualità dei processi di diagnosi e cura
Mortalità per Epatocarcinoma in Puglia 2007 (donne)
fonte UO Epidemiologia e Statistica ASL Bt – OR Puglia


                                         1.6%


                                            6.1%

                                                      8%
                                          6.1%




                                      Prevalenza HCV nella
                                      Popolazione generale
                                             italiana
Mortalità per Cirrosi in Puglia 2007 (maschi)
Cause di epatocarcinoma
 HCV (70% circa dei casi)
 HBV (10% dei casi)
 Altre cause
La prevalenza di
HCV nella popolazione
Della ASL Bt oscilla tra 6,7%
Bisceglie e 10% Barletta;
Per HBV 2,7% Barletta e
2,5% Bisceglie (fonte: Lab Analisi
Bisceglie e Centro Trasfusionale
Barletta).
Infortuni dal primo gennaio 2008 al 30
 settembre 2010 nei PP.OO. di Bisceglie, Trani
 e Barletta




Ad oggi nessun caso di sieroconversione tra i 272 soggetti coinvolti in infortuni a
                                                                  rischio biologico
Prevalenza HCV, HBV ed HIV negli OS ASL
Bt

Dati relativi alla Sorveglianza Sanitaria di 2572 soggetti per i quali è
  stata valutata la esposizione e rischio biologico
 HCV positivi : 33 (1, 28%)
                                                       Età media > 50 anni
 HBsAg positivi : 24 (< 1%)

 HIV positivi : nessun caso

La prevalenza in Italia di HBV, HCV ed HIV tra gli
  OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte:
  linee guida SIMLII).
Prevalenza HCV per coorte di nascita
in Italia
Prevalenza HCV in Nord, Centro e Sud Italia
per età (Ansaldi F. et al. J Med Virol 76:327-332
(2005)
Dati della sorveglianza
sanitaria
 Nella ASL BAT l’8,1% dei soggetti sorvegliati ha
  un giudizio di limitazione formulato dal Medico
  Competente
 La maggior parte delle limitazioni è legata alla
  Movimentazione Manuale dei Carichi con 187
  casi pari al 69% cui segue quella per turni
  notturni con il 18% del totale e quelli classificati
  nela categoria « altre limitazioni »
Linee di intervento per migliorare il profilo
    di salute dei lavoratori della ASL Bt a
    seguito di analisi sei dati della
    Sorveglianza Sanitaria
 Prevenzione dei rischi cardiovascolari occupazionali
    e non (il 26% dei dipendenti ASL Bt fuma)
   Prevenzione dei fattori occupazionali (MMC) e non
    per patologie osteoarticolari (sovrappeso, obesità)
   Basso rischio biologico per HBV, HCV ed HIV
   Attenzione per TBC
   Attenzione per rischi legati alla organizzazione del
    lavoro
   Altri rischi: chimico, VDT, Radiazioni….
Conclusioni generali
 Esistono due Italie per quanto attiene alcuni
  indicatori di salute, esistono differenze tra le ASL
  Pugliesi che vanno indagate ai fini preventivi
 Il reddito e l’istruzione continuano a svolgere un
  ruolo determinante come variabili causali
 Lo studio PASSI indica la “prevenzione” per le
  Regioni Meridionali quale strumento inderogabile
  per importanti patologie (neoplasie e patologie
  cardiovascolari)
 Alcune differenze Nord/Sud sono modificabili con
  modelli formativi ed organizzativi (con cioè non
  ingenti risorse economiche)
….conclusioni 2
 Il rispetto delle procedure di sicurezza (es. Check list) e
    dei divieti di legge (es. fumo) vanno considerati come
    indicatori di qualità del sistema e non come noiosi
    compiti burocratici;
   Occorrono cambiamenti culturali che assegnino il giusto
    peso alle buone pratiche ai fini preventivi
   Fondamentale il ruolo della formazione
   Strategico il rafforzamento della cultura epidemiologica
    e della gestione dei dati
   La pianificazione deve avvenire a seguito delle reali e non
    presunte esigenze del territorio
…..conclusioni 3
Se è vero che la sanità non è salute la salute non si
produce senza una sanità che funzioni; a tal proposito

 La costruzione di un profilo di salute interna
  aziendale è un compito fondativo di un nuovo
  modello di Salute e Sanità che integra le
  competenze
 Operatori motivati, formati ed in buona
  salute in ambienti sicuri sono una condizione
  imprescindibile per dare servizi adeguati
 Gli operatori della prevenzione sono a
  disposizione della nostra Istituzione per la
  sfida

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Prevenzione ASL BT 2011

  • 2. La salute per noi: è la sanità? Sanità=salute?
  • 3. SALUTE e CONTESTO Obesità infantile, rischi Denutrizione, morte cardio-circolatori precoce, AIDS … futuri, incidenti stradali o sul lavoro
  • 4. (AGI) - Roma, 11 feb. Percezione 2006 – del rischio e Fino ad oggi l'influenza aviaria ha domanda fatto registrare complessivamente 161 casi e ucciso 5.625 MORTI NEL 86 persone INFLUENZA 2004 in tutto il mondo SUINA ?????? Complessivamente, ICTUS nel 2004 sono stati rilevati 224.553 56.000 morti incidenti Anno in Italia 42 mila morti in Europa Infortuni denunciati Sono oltre 3 milioni gli anno 2006 ITALIA incidenti domestici 928.158 nelle abitazioni degli italiani. 1341 mortali (di cui 274 in itinere) 2000 morti (secondo schede ISTAT) oltre 8000 morti Edilizia:104.376 (secondo stime (329 mortali) ISPESL)
  • 5. I determinanti della salute (OMS “Salute per tutti”) I determinanti della salute – il reddito Potere, leggi, proprietà, genere, accesso al credito, trasporti … – l’istruzione – l’occupazione e le condizioni di lavoro ambiente di lavoro disoccupazione – l’ambiente fisico agricoltura ed acqua e rifiuti – l’organizzazione sociale alimentazione servizi sanitari – il patrimonio genetico istruzione abitazione – il comportamento individuale
  • 7. La risposta alla domanda iniziale è certamente no! La promozione della salute In una società complessa con SSN è funzione di: • decisioni individuali (comportamenti) • decisioni collettive (leggi, produzione, mercato, servizi, modelli culturali…) - Ma anche la qualità dei servizi erogati (buona sanità) - Rispetto di norme e procedure di buona pratica - Profilo di salute degli operatori
  • 8. Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS) Cause di morte Eliminazione completa dei fattori di rischio Contributo dovuto all’assisten Biologici Comporta- Ambientali -za genetici mentali sanitaria 1-Tumori 30 40 20 10 2-Cardiopatia ischemica 20 50 20 10 3-Cerebrovasculopatie 25 50 20 5 4-Altre cardiopatie 35 37 20 8 5-Bronchite, enfisema, 25 35 30 10 asma 6-Polmonite 15 30 35 20 7-Tutti gli incidenti 5 50 35 10 8-Incidenti d’auto 5 65 25 5 9-Diabete mellito 45 40 5 10 10-Suicidi 15 55 25 5
  • 9. La ASL Bt e le nostre sfide..... Obbiettivi: Tutela della salute secondo i principi Costituzionali e della OMS  Analisi del contesto socio culturale - Importanza della epidemiologia nella valutazione dei determinanti della salute  Programmazione delle priorità  Monitoraggio dei risultati (lungo periodo)  La promozione della qualità e della salute sul luogo di lavoro ASL quale elemento fondamentale nella offerta di qualità per operatori e cittadini.
  • 10. Materiali e Metodi  Dati dello Studio “PASSI”  Dati UO Statistica ed Epidemiologia  Dati della attività del Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica
  • 11. Le informazioni necessarie ai fini preventivi e l’analisi del contesto….  Progetto P.A.S.S.I. “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia” - E’ un progetto dell’ISS concepito per fornire informazioni con dettaglio a livello nazionale e regionale al fine di confrontare elementi utili per attività di programmazione e valutazione
  • 12. “PASSI”: Questionario su campione 18 – 69 anni estratto dalle liste anagrafiche; dati 2008 e primo semestre 2009  - principali fattori di rischio per le malattie croniche inseriti nel programma Guadagnare salute: sedentarietà, eccesso ponderale, consumo di alcol ed abitudine al fumo;  - rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e calcolo del rischio;  - programmi di prevenzione oncologica per il tumore cervicale, mammario e colorettale;  - vaccinazioni contro influenza e rosolia;  - sicurezza stradale e la sicurezza in ambito domestico;  - percezione dello stato di salute e presenza di sintomi depressivi.
  • 13. Risultati Puglia  Il campione è rappresentato in maniera pressoché eguale da uomini e donne; l’età media è di 42anni.  Il 51% degli intervistati ha un livello d’istruzione alto (diploma superiore o laurea).  Nella fascia d’età 18-65 anni, il 53% ha un lavoro regolare; le donne hanno una minore occupazione  in ogni classe d’età. Il 69% degli intervistati riferisce difficoltà economiche (qualche o molte).  Le persone con cittadinanza straniera intervistate sono lo 0,2% del campione, abbastanza in linea con il valore che indica una presenza di stranieri molto bassa nella nostra regione.
  • 14. Benessere Percezione dello stato di salute  La maggior parte delle persone intervistate (69%) ha dichiarato di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute, ma le persone meno giovani, con una o più patologie croniche, con basso livello di istruzione o con molte difficoltà economiche hanno una percezione molto meno positiva del proprio stato di salute. Sintomi di depressione  L’8% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto - nelle due settimane precedenti l’intervista - sintomi di depressione. Tra queste, il 42% non ha chiesto aiuto a nessuno e solo il 25% si è rivolta a un medico per questo problema.
  • 15. Attività fisica Guadagnare salute  Solo un terzo degli intervistati (33%) ha dichiarato di sovrappeso svolgere il livello di attività fisica raccomandato;  il 31% è considerabile parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica in quantità inferiore alle raccomandazioni e un 36% ha uno stile di vita completamente sedentario.  Solo in poco meno di un terzo dei casi gli operatori sanitari si sono informati sull’attività fisica praticata (28%) o hanno consigliato di farla (30%). Situazione nutrizionale e abitudini alimentari  Un terzo degli intervistati è in sovrappeso (33%), oltre una persona su dieci è obesa (12%).  Il 56% delle persone con eccesso ponderale ha riferito che un operatore sanitario gli ha consigliato di fare una dieta per perdere peso ed il 37% ha dichiarato di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica. Consigli sulla sedentarietà in Puglia da OS
  • 16. Consumo di alcol  Il 57% degli intervistati ha riferito di aver bevuto nell’ultimo mese.  Il 12% è classificabile come bevitore a rischio: il 6% è un forte bevitore, il 5% beve fuori pasto ed il 5% è un bevitore “binge”.  Secondo le dichiarazioni degli intervistati, gli operatori sanitari si sono informati poco frequentemente (11%) sulle abitudini di consumo alcolico dei loro assistiti e solo raramente hanno consigliato ai bevitori a rischio di moderare il consumo di alcol (7%). Abitudine al fumo  I fumatori costituiscono il 30% del campione; circa tre fumatori su cinque (61%) hanno riferito di essere stati interpellati da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo.  Nel corso dell’ultimo anno, quasi un fumatore su due ha tentato di smettere (46%).  La quasi totalità degli ex fumatori ha smesso di fumare da solo (96%). Fumo passivo  La maggior parte delle persone intervistate considera il divieto di fumare nei luoghi pubblici rispettato sempre o quasi sempre (81%), come pure la maggior parte dei lavoratori considera ildivieto di fumare nel luogo di lavoro rispettato sempre o quasi sempre (84%).  Il 78% degli intervistati ha dichiarato che nelle proprie abitazioni non è permesso fumare; si fumaperò in oltre un quinto delle case in cui sono presenti minori (17% in alcune zone, 5% ovunque).
  • 17. Grafico 1. Consumatori di alcol a rischio per Asl Alcol Bevitori binge Regione Puglia, PASSI 2009 (%) Pool di Asl, PASSI 2009 (%) Grafico 2. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce di consumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto per Asl Regione Puglia, PASSI 2009
  • 18. Il Fumo di sigaretta in Puglia e Bt Nella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degli intervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%. Range Fumatori Puglia: 26% Bt 32% Ta. Nella ASL Bt Bassa la attenzione al fumo da parte di OS Conclusioni: In Puglia circa una persona su tre è un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI condotto nel 2005, si denota un incremento della abitudine al tabagismo, Applicando la prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato dal CDC americano, si è stimato che in Puglia nel 2007 si siano verificati 3.752 morti attribuibili al fumo, pari a circa l’11% dei decessi totali per quest’anno. Dei decessi attribuibili al fumo, circa il 90% ha riguardato soggetti di sesso maschile, il 10% soggetti di Rispetto del divieto di fumo sempre sesso femminile. Inoltre, rispetto alla normale o quasi sempre nei locali pubblici aspettativa di vita i pugliesi hanno perso a causa Pool di ASL, PASSI 2009 (%) del fumo oltre 53mila anni di vita nel solo 2007
  • 19. Rischio Cardiovascolare Ipertensione arteriosa  Il 79% degli intervistati ha misurato la pressione arteriosa negli ultimi due anni; un quinto di questi (20%) ha dichiarato di essere iperteso. Il 14% non ha mai misurato la pressione o non ricorda di averlo fatto.  La maggior parte degli ipertesi (79%) ha riferito di essere trattato con farmaci antipertensivi e di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita. Ipercolesterolemia  Il 27% ha riferito di non aver mai misurato il colesterolo; circa un quinto di questi ha dichiarato di avere valori elevati di colesterolemia (22%).  La maggior parte degli ipercolesterolemici ha riferito di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita; un terzo circa è in trattamento farmacologico (31%). Diabete  Il 5% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un medico. Questa percentuale sale al 13% nei 50-69enni e al 14% tra gli obesi. Calcolo del rischio cardiovascolare  La carta del rischio cardiovascolare è ancora poco utilizzata dai medici: solo l’8% degli intervistati di 35-69 anni ha riferito che il proprio medico gli ha valutato il rischio cardiovascolare.
  • 20. Il rischio cardiovascolare Brindisi Range nelle ASL Pugliesi Foggia 73% Lecce, 86% Brindisi Bari Taranto Bt Le
  • 21. In Puglia solo l’8% degli intervistati ha Riferito di essere stato sottoposto a Calcolo del punteggio di rischio cardio- vascolare con una importante variabilità Tra le varie province (ASL) Variabili: -Sesso -Età -Diabete -Fumo -Pressione arteriosa sistolica -Colesterolemia Range Puglia: 3% (Fg) - 20% (Br) Basso il dato Bt 5%
  • 22. Sicurezza Sicurezza stradale  Circa nove motociclisti su 10 (87%) usano il casco e sei intervistati su 10 (61%) la cintura di sicurezza anteriore, mentre solo uno su dieci intervistati allaccia la cintura posteriore (11%). Il 9% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente all’intervista e il 7% di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol. Infortuni domestici  La percezione del rischio infortunistico in ambito domestico non è elevata: il 94% degli intervistati ritiene infatti questo rischio basso o assente.  La percentuale degli intervistati che ha ricevuto - da varie fonti - informazioni sugli infortuni domestici è limitata al 30%: tra questi, il 30% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.
  • 23. Sicurezza stradale La ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione Puglia Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%
  • 24. Programmi di Prevenzione Diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero  Circa il58% delle donne 25-64enni ha riferito di aver effettuato un Pap-test preventivo nel corso degli ultimi tre anni come raccomandato (il 22% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 36% come prevenzione spontanea). Diagnosi precoce del tumore della mammella  Il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di aver effettuato una Mammografia preventiva nel corso degli ultimi due anni come raccomandato (il 24% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 27% come prevenzione spontanea al di fuori dei programmi organizzati). Diagnosi precoce dei tumori del colon retto  Il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee guida; il 6% circa ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e l’8% circa una retto- sigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi cinque anni.
  • 25. Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero
  • 26. Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero Puglia e ASL Bt (dati 2009)  In tutte le ASL della Puglia la percentuale di donne 25 – 64 enni che ha effettuato il Pap-test nell’ambito dello screening organizzato è inferiore a quello relativo alla prevenzione individuale Dato Bt 17% vs 45%
  • 27. Diagnosi precoce del tumore della mammella  Nel 2008 in Puglia il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di avere effettuato una mammografia (il livello accettabile è il 60%, quello desiderabile il 75%)  Significa che circa 250.000 donne non sono coperte per la diagnosi precoce  Le variabili correlate con l’avere effettuato la mammografia sono: lo stato di coniuge o convivente, il grado più elevato di istruzione, l’assenza di difficoltà economiche  Le adesioni migliori allo screening nelle ASL: Br (64%), Bt (63%) e Bari (62%). Seguono: Foggia (56%), Lecce (41%) e Taranto (39%). ASL Bt La percentuale di donne che ha effettuato la mammografia nell’ambito del programma organizzato prevale solo nella ASL Bt 39% vs 23%
  • 28. Tumore della mammella: la prevenzione Donne di 50-69 anni che hanno effettuato la mammografia negli ultimi 2 anni PASSI Italia 2008 Donne di 50-69 anni che hanno ricevuto la lettera di invito per la mammografia (%)
  • 29. Diagnosi precoce del tumore del colon retto  Rappresenta la seconda causa di morte per tumore in entrambi i sessi. In Puglia si stimano nel 2006 circa 2100 nuovi casi con 914 decessi  In Puglia il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di avere effettuato prevenzione specifica.  Il livello ritenuto accettabile è pari al 45% e quello desiderabile al 65% Colonscopia Range nazionale: 3% Basilicata - 18% Prov. Autonoma di Bz Sangue Occulto Range nazionale: 4% Sicilia – 56% Emilia Romagna Sangue occulto Colonscopia
  • 30. La sorveglianza sanitaria dei lavoratori della ASL Bt “La salute dei cittadini è strettamente correlata alla salute e sicurezza degli OS e della salubrità dei relativi ambienti di lavoro”
  • 31. Dati della sorveglianza sanitaria  Coordinamento dei Medici Competenti (MC) all’interno del Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica ;  Scopo del coordinamento: unificare servizi sino ad ora separati (Radioprotezione e Sorveglianza Sanitaria)  Condivisione di prassi e protocolli  Stime statistiche ed epidemiologiche ai fini preventivi  Cooperazione con Direzioni Sanitarie, SPPA e Datore di lavoro al fine di verificare procedure e standard di sicurezza  La sorveglianza Sanitaria non è l’unico compito dei MC
  • 32. Dati della sorveglianza sanitaria: i giudizi di idoneità dei MC ASL Giudizi di idoneità Bt 5 25 270 Idonei non idonei prescrizioni 2993 limitazioni
  • 35. Gli infortuni a rischio biologico e loro significato  La letteratura Nazionale ed Internazionale associa da tempo la professione di Operatore Sanitario (OS) diffusa largamente nella nostra azienda a più elevati assi di prevalenza ed incidenza di patologie infettive verosimilmente per una maggiore esposizione appunto di tipo professionale.  La prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).  La probabilità di sieroconversione e contagio è correlata al dato epidemiologico di popolazione  Sono indicatori di qualità dei processi di diagnosi e cura
  • 36. Mortalità per Epatocarcinoma in Puglia 2007 (donne) fonte UO Epidemiologia e Statistica ASL Bt – OR Puglia 1.6% 6.1% 8% 6.1% Prevalenza HCV nella Popolazione generale italiana
  • 37. Mortalità per Cirrosi in Puglia 2007 (maschi)
  • 38. Cause di epatocarcinoma  HCV (70% circa dei casi)  HBV (10% dei casi)  Altre cause La prevalenza di HCV nella popolazione Della ASL Bt oscilla tra 6,7% Bisceglie e 10% Barletta; Per HBV 2,7% Barletta e 2,5% Bisceglie (fonte: Lab Analisi Bisceglie e Centro Trasfusionale Barletta).
  • 39. Infortuni dal primo gennaio 2008 al 30 settembre 2010 nei PP.OO. di Bisceglie, Trani e Barletta Ad oggi nessun caso di sieroconversione tra i 272 soggetti coinvolti in infortuni a rischio biologico
  • 40. Prevalenza HCV, HBV ed HIV negli OS ASL Bt Dati relativi alla Sorveglianza Sanitaria di 2572 soggetti per i quali è stata valutata la esposizione e rischio biologico  HCV positivi : 33 (1, 28%) Età media > 50 anni  HBsAg positivi : 24 (< 1%)  HIV positivi : nessun caso La prevalenza in Italia di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).
  • 41. Prevalenza HCV per coorte di nascita in Italia
  • 42. Prevalenza HCV in Nord, Centro e Sud Italia per età (Ansaldi F. et al. J Med Virol 76:327-332 (2005)
  • 43. Dati della sorveglianza sanitaria  Nella ASL BAT l’8,1% dei soggetti sorvegliati ha un giudizio di limitazione formulato dal Medico Competente  La maggior parte delle limitazioni è legata alla Movimentazione Manuale dei Carichi con 187 casi pari al 69% cui segue quella per turni notturni con il 18% del totale e quelli classificati nela categoria « altre limitazioni »
  • 44. Linee di intervento per migliorare il profilo di salute dei lavoratori della ASL Bt a seguito di analisi sei dati della Sorveglianza Sanitaria  Prevenzione dei rischi cardiovascolari occupazionali e non (il 26% dei dipendenti ASL Bt fuma)  Prevenzione dei fattori occupazionali (MMC) e non per patologie osteoarticolari (sovrappeso, obesità)  Basso rischio biologico per HBV, HCV ed HIV  Attenzione per TBC  Attenzione per rischi legati alla organizzazione del lavoro  Altri rischi: chimico, VDT, Radiazioni….
  • 45. Conclusioni generali  Esistono due Italie per quanto attiene alcuni indicatori di salute, esistono differenze tra le ASL Pugliesi che vanno indagate ai fini preventivi  Il reddito e l’istruzione continuano a svolgere un ruolo determinante come variabili causali  Lo studio PASSI indica la “prevenzione” per le Regioni Meridionali quale strumento inderogabile per importanti patologie (neoplasie e patologie cardiovascolari)  Alcune differenze Nord/Sud sono modificabili con modelli formativi ed organizzativi (con cioè non ingenti risorse economiche)
  • 46. ….conclusioni 2  Il rispetto delle procedure di sicurezza (es. Check list) e dei divieti di legge (es. fumo) vanno considerati come indicatori di qualità del sistema e non come noiosi compiti burocratici;  Occorrono cambiamenti culturali che assegnino il giusto peso alle buone pratiche ai fini preventivi  Fondamentale il ruolo della formazione  Strategico il rafforzamento della cultura epidemiologica e della gestione dei dati  La pianificazione deve avvenire a seguito delle reali e non presunte esigenze del territorio
  • 47. …..conclusioni 3 Se è vero che la sanità non è salute la salute non si produce senza una sanità che funzioni; a tal proposito  La costruzione di un profilo di salute interna aziendale è un compito fondativo di un nuovo modello di Salute e Sanità che integra le competenze  Operatori motivati, formati ed in buona salute in ambienti sicuri sono una condizione imprescindibile per dare servizi adeguati  Gli operatori della prevenzione sono a disposizione della nostra Istituzione per la sfida