4. LEGGE 833/78 Principi guida del SSN: art. 32 della Costituzione Globalità delle prestazioni (prev. cura riabilit) Universalità dei destinatari Uguaglianza di trattamento e uniformità delle prestazioni su tutto il territorio nazionale Stefano Tardivo Università Verona
5. Perché il 502/92 Crescita verticale della spesa sanitaria ( 28 mld 1982 , 95 mld nel 1992 ) Inflazione, aumento costi produzione, crescita dei consumi (es. spesa farmaceutica da 4600 mld del 1982 a 16.300 mld del 1992) Spesa sanitaria pro-capite: da 1.131.000 L. dell’85 si passa 1.728.000 L. del 92 (differenze regionali) Stefano Tardivo Università degli Studi di Verona
6. Perché il 502/92 1990 spesa programmata: 64.716 mld di lire Spesa effettiva: 80.000 mld di lire Legge 111/91 decreta lo scioglimento dei Comitati di Gestione delle USL e assegna un Amministratore straordinario 1992: D. Lgs 502, riordino del SSN 1993: D.Lgs. 517 1999: D.Lgs. 229 ( cd.riforma Bindi) Stefano Tardivo Università di Verona
7. Cosa cambia con il decreto 502/92 “ Globalità ed “universalità” del diritto alla tutela della salute non sono messi in discussione. Vengono introdotte norme di razionalizzazione che modificano sostanzialmente l’impianto della sanità. Razionalizzare Organizzare secondo rigorosi criteri di funzionalità e praticità; rendere più adatto alle esigenze razionali.
8. Obiettivi del 502/92 Fondare la gestione dei processi di diagnosi e cura al paziente su criteri volti a massimizzare la qualità del servizio erogato, nell’ambito di un certo tetto di risorse disponibili. Si massimizza l’efficienza gestionale attraverso il graduale affermarsi di meccanismi di semimercato atti ad instaurare una sana competizione tra le strutture eroganti il serv. san.
9. Il D. Lgs. 502/92 sancisce un cambiamento radicale nella organizzazione della sanità. Principi innovativi Aziendalizzazione Regionalizzazione Competizione Costituzione aziende USL e aziende ospedale Maggiore responsabilità regioni verso Stato Introduzione regole di quasi mercato
10. Aziendalizzazione Introduzione di strumenti gestionali tipiche delle aziende private con strumenti contabili e gestionali del tutto nuovi per un ente pubblico. La ASL viene affidata alla direzione manageriale di un Direttore generale, nominato dalla Regione con cui sottoscrive un contratto di 5 anni.
11. Aziendalizzazione USL diventa ASL ed ha una diversa delimitazione del territorio. Corrisponde di solito alla provincia Le ASL si articolano in distretti sanitari, che coincidono spesso col territorio delle vecchie USL. Sede della domanda sanitaria, le ASL sono dotate di autonomia organizzativa e gestionale
12. Le ASL si articolano in distretti sanitari , che spesso coincidono con il territorio delle precedenti USL. Presidio in cui si collocano tendenzialmente tutti i servizi extraospedalieri per essere gestiti con il massimo di socio-sanitario. Es: medico di famiglia, ass dom integrata (ADI), CUP, sportelli d’informazione…
13. Distretto sanitario di base (DSB) Il distretto ha un’autonomia gestionale ed economica finanziaria sull’attribuzione di risorse predeterminate. A capo c’è un direttore di distretto che realizza le indicazioni della direzione aziendale Il distretto ha una fascia di utenza che va dai 40000 (min) agli 80000 (max) abitanti.
14. L’azienda ospedaliera (AO) Spetta alle Regioni trasmettere le proprie indicazioni al Ministro della sanità per l’individuazione degli ospedali di rilievo nazionale e di alta specializzazione. Il ministro sottopone al Consiglio dei Ministri la proposta e si individuano così gli ospedali da costruire in azienda.
15. Azienda ospedaliera: requisiti Deve avere almeno 3 strutture di alta specialità ( decreto Ministro) Deve disporre di una organizzazione dipartimentale che compone la struttura di alta specializzazione I policlinici universitari sono considerati ospedali a rilievo nazionale e di alta specializzazione.
16. Presidi ospedalieri Gli ospedali non costituiti in azienda rimangono “presidi della ASL.” Dove siano presenti più ospedali, questi possono venire accorpati per consentire una migliore funzionalità. Struttura direttiva: dirigente medico e dirigente amministrativo
23. Regionalizzazione Accanto alla aziendalizzazione assistiamo alla cd “regionalizzazione” della sanità Alle regioni sono attribuite funzioni rilevanti nella programmazione sanitaria, nel finanziamento e nel controllo delle ASL.
24. Gli obiettivi programmatici sono determinate in funzione delle risorse disponibili e non secondo il meccanismo inverso . Le Regioni, così come le ASL, sono responsabili della gestione della sanità
25. Competizione Tra le innovazioni introdotte è rilevante quella del superamento dell’istituto delle convenzioni con strutture private e l’introduzione del sistema dell’accreditamento. Sono stabiliti da ogni regione i criteri di remunerazione delle prestazioni che tali istituti effettuano.
26. Ai fini dell’accreditamento vengono definiti dalla Conferenza Stato-Regioni i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi richiesti per l’esercizio delle attività sanitarie. Le ASL intrattengono con le strutture accreditate rapporti fondati sulla corresponsione di una tariffa predeterminata per ogni prestazione erogata Con la stessa norma viene introdotta la facoltà di libera scelta da parte dell’assistito della struttura sanitaria (pubblica o privata) accreditata e del professionista erogante la prestazione
27. USL Priva di personalità giuridica Carattere: politico-tecnico Gestione: posti letto, giornate di degenza Rimborso: a piè di lista Controllo: preventivo sugli atti da espletare Titolari di diritti e doveri
28. ASL Azienda: personalità giuridica pubblica Carattere. tecnico Gestione: tariffa per prestazione Rimborso: in base al n. di prestazioni erogate Controllo: sui risultati complessivi della gestione