Esperimento il cui scopo è quello di capire, per delle foto, quale sia la "scala colori" da utilizzare come possibili sfondi della foto, e come questa possa cambiare in relazione al colore dominante dell'immagine stessa.
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Studio di Percezione Visiva: Qual'è lo sfondo migliore per le mie fotografie ?
1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA
Interfacoltà di Psicologia/Scienze MMFFNN
Corso di laurea magistrale in Teoria e Tecnologia
della Comunicazione
STUDIO DI PERCEZIONE VISIVA:
QUAL È LO SFONDO MIGLIORE PER LE
MIE FOTOGRAFIE?
Professore: Natale Stucchi
Relazione finale di:
Alessandra Surace 710449
Valeria Di Rosa 710170
Marco Damiano 063409
Anno Accademico 2010-2011
3. INTRODUZIONE
In occasione di una mostra fotografica in cui venivano esposti
scatti tratti dal mondo della natura, siamo stati assaliti da un dubbio:
quale sfondo colorato fosse il più idoneo a valorizzare ciascuna
fotografia.
Abbiamo realizzato un questionario on-line
(http://www.dathoteam.com/psicofisica/) in cui venivano presentate, per
ogni fotografia a dominante-colore, una serie di possibili sfondi da
accostare.
Il questionario è stato diffuso tramite link su Facebook a parenti
e amici.
Pensiamo che questo studio possa aiutare chiunque desideri
rendere le sue foto più attraenti.
Diversi sono stati gli studi di percezione visiva dedicati al tema
del colore, ma ci ha incuriosito il fatto che nessuno, almeno per
quanto abbiamo potuto costatare, si sia soffermato su una ricerca di
questo genere.
METODI
Il questionario era aperto a tutte le persone che potevano
accedere al nostro profilo di Facebook: 72 soggetti hanno deciso di
offrirci il loro contributo.
Nel test venivano presentate 5 fotografie a dominante-colore
(rosso, giallo, verde, blu, bianco/nero) e per ognuna di esse venivano
presentati a coppie, in ordine casuale, 7 possibili sfondi cromatici:
rosso, giallo, verde, blu, bianco, grigio, nero.
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4. Le fotografie utilizzate nel test
Il nostro scopo era quello di realizzare una scala metrica per
ogni fotografia a partire dai giudizi di preferenza, sfruttando il metodo
della comparazione per coppie di Thurstone, in particolare utilizzando
il caso V.
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5. Cosa dovevano fare i soggetti? Semplicemente scegliere quale
tra i due scatti presentati rispondeva più al loro gusto.
Il questionario è stato a disposizione dei soggetti per 3 giorni;
in contemporanea si verificava un aggiornamento automatico dei
risultati.
Una volta in possesso di tutti i dati abbiamo effettuato le
seguenti operazioni:
• Una volta dato il ruolo di riferimento ad ogni stimolo in nostro
possesso, l’abbiamo confrontato con i rimanenti n-1 stimoli.
• Inserito i dati in una matrice di frequenze f.
• Calcolato la matrice di proporzioni p.
• Calcolato la matrice di punti z (punteggi standard).
• Calcolato la somma delle righe.
• Calcolato la media di ogni colonna.
• Creato la scala psicologica, riordinando le medie in ordine
crescente.
• Calcolato la bontà di adattamento seguendo il metodo messo a
punto da Mosteller.
RISULTATI
Partendo da 7 stimoli, le coppie che è possibile ottenere sono n(n-
1)/2 ovvero 21 coppie.
5
9. rosso giallo verde blu bianco grigio nero
rosso 0,500 0,583 0,486 0,625 0,806 0,708 0,847
giallo 0,417 0,500 0,444 0,611 0,792 0,639 0,861
verde 0,514 0,556 0,500 0,611 0,778 0,694 0,889
blu 0,375 0,389 0,389 0,500 0,667 0,556 0,931
bianco 0,194 0,208 0,222 0,333 0,500 0,431 0,722
grigio 0,292 0,361 0,306 0,444 0,569 0,500 0,764
nero 0,153 0,139 0,111 0,069 0,278 0,236 0,500
Matrice p foto blu
rosso giallo verde blu bianco grigio nero
rosso 0,500 0,361 0,319 0,431 0,778 0,778 0,931
giallo 0,639 0,500 0,583 0,681 0,833 0,903 0,958
verde 0,681 0,417 0,500 0,667 0,778 0,833 0,931
blu 0,569 0,319 0,333 0,500 0,833 0,861 0,931
bianco 0,222 0,167 0,222 0,167 0,500 0,569 0,681
grigio 0,222 0,097 0,167 0,139 0,431 0,500 0,750
nero 0,069 0,042 0,069 0,069 0,319 0,250 0,500
Matrice p foto bianco/nero
Abbiamo diviso ciascun valore f per il numero di confronti n,
inserendo, lungo la diagonale principale, il valore convenzionale .500.
La scelta di questo valore è giustificata dal fatto che, nel caso in
cui le coppie fossero state presentate in assenza di bias percettivo, le
preferenze tra gli elementi della coppia probabilmente sarebbero
state casuali (i due elementi sono identici!).
9
13. Scala metrica foto bianco/nero
Da sinistra: giallo, verde, blu, rosso, bianco, grigio, nero.
Per verificare la bontà di adattamento del modello di scala ai
dati, abbiamo costruito la matrice delle differenze e da questa,
probabilità attese e osservate.
Per verificare quanto il modello di scala si adatti ai dati
sperimentali abbiamo utilizzato il test di Mosteller:
Dove:
N=numero dei giudizi
n= numero degli stimoli
θjk = arcsin (√Pjk)
θ’ = arcsin (√P’jk)
P’jk = Φ (µk-µj)
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23. 3. Sappiamo che il valore critico per α = 0.05 è pari a
24.996;
4. Sostituiamo i valori nella formula di Mosteller inserendo al
posto di N 72 (N è il numero dei giudizi);
5. Otteniamo i seguenti valori Chi quadro:
immagine rossa: 15,648
immagine gialla: 10,864
immagine verde: 11,064
immagine blu: 11,814
immagine bianco/nero: 14,187
Tutti i valori ottenuti sono inferiori al valore critico:
l’adattamento del modello ai dati è sufficientemente buono.
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24. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Una volta costruite le scale e dimostrato tramite la bontà di
adattamento che il modello ai dati è sufficientemente buono, abbiamo
analizzato i risultati ottenuti.
Ecco che cosa abbiamo scoperto:
1. Qualunque sia la fotografia adoperata, il nero è lo
sfondo che riceve maggiori preferenze (era ciò che ci
aspettavamo);
2. Ricevono una buona accoglienza anche il grigio e il
bianco, a volte più il bianco, altre il grigio;
3. Il colore che sembra essere il meno adatto a far da
sfondo alle fotografie sembra essere il blu; una sola volta il
verde e una il giallo,
4. Il rosso si colloca sempre nella parte centrale della
scala.
Di fonte a tali risultati non ci resta che consigliarvi di evitare
sfondi troppo accesi per le vostre fotografie e di conseguenza di
prediligere colori neutri : grigio, bianco e nero.
In particolar modo il nero vi garantirà un ottimo risultato!
24
25. RIASSUNTO
Spesso e volentieri il successo di una mostra o più
semplicemente il valore di una singola fotografia sono vincolati da
come si sceglie di mostrare al pubblico lo scatto, in particolare la
possibilità di riuscita sembra dipendere molto dal colore dello sfondo
su cui si decide di appoggiare l’immagine.
Proprio per questo motivo ci siamo cimentati in un esperimento
con lo scopo di costruire delle scale di preferenza da associare a delle
fotografie campione.
Abbiamo sfruttato facebook per pubblicare sul nostro profilo un
questionario e abbiamo chiesto, a chi ne avesse avuto il tempo e la
voglia, di provare a compilarlo. Il test proponeva cinque foto (rossa,
blu, gialla, verde e in bianco/nero) sovrapposte a sette possibili sfondi
colorati. Chi sceglieva di eseguire l’esperimento si trovava di fronte
tutte le possibili combinazioni, presentate, di volta in volta, a coppia e
non doveva far altro che esprimere una preferenza. Ben 72 soggetti,
tra amici e parenti, hanno accolto il nostro appello e nel giro di tre
giorni abbiamo potuto raccogliere i risultati. Il passo successivo? E’
stato quello di lavorare sui nostri dati sfruttando il caso V del metodo
di comparazione per coppie di Thurstone. Seguendo per filo e per
segno tutti i passaggi previsti dallo studioso statunitense siamo
riusciti a costruire cinque scale di preferenza, una per fotografia.
Analizzando i risultati, abbiamo avuto conferma rispetto ad un
presentimento iniziale: il nero è il colore più gradito qualunque sia la
fotografia mostrata, seguono il bianco e il grigio, il rosso, il verde e il
giallo; il colore che nella maggior parte dei casi viene scartato è il blu.
Il nostro esperimento può essere un valido aiuto sia per un
fotografo che intende esporre il proprio lavoro ad un pubblico sia per
25
26. chiunque desidera mostrare i propri scatti e farlo nel mondo migliore.
Per lo meno questa è la nostra speranza!
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