1. Quello che si fa nelle comunità di pentecostali è un imitare quello che
la Chiesa fa da molti secoli! Ma il tuo livore che hai per le dottrine
cattoliche non ti permette di vedere oltre il tuo naso!
Io stesso ebbi difficoltà di comprenderlo e stentavo a crederci, ma la
Bibbia non mentisce quando però non la si usa per fargli dire il
contrario solo per autoconvincersi di avere ragione.
La Chiesa non ha mai insegnato che il sacrificio di Gesù si ripete come
se Gesù morisse di nuovo ad ogni Messa, questo è quello che fecero
credere a me, questo è quello che infatti ora tu credi, ma è sbagliato!
Ma io per la tua grande misericordia
entrerò nella Tua casa;
mi prostrerò con timore
nel Tuo santo tempio.
(Salmo 5,8)
Li condurrò sul Mio monte santo
e li colmerò di gioia nella Mia casa di preghiera.
I loro olocausti e i loro sacrifici
saliranno graditi sul Mio altare,
perché il Mio tempio si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli
(Isaia 57,6)
Da un vecchio forum che è stato molto usato per questi
approfondimenti riporto il pezzo della Lettera 54 di sant'Agostino ai
Donatisti, la corrente eretica, che sulla Comunione scriveva:
2. 2. Altre pratiche poi variano a seconda dei luoghi e delle regioni,
come quelle per cui alcuni digiunano il sabato e altri no, alcuni si
comunicano ogni giorno col corpo e sangue del Signore, altri
invece lo ricevono in determinati giorni; in alcuni luoghi non si
lascia passar nessun giorno senza offrire il Sacrificio, in altri lo
si offre solo il sabato e la domenica e in altri solo la domenica:
l'osservanza di tutte le altre pratiche che si possono ricordare simili a
queste è lasciata alla libertà di ciascuno; la regola migliore cui si può
attenere un serio e prudente cristiano è quella di agire nel modo in cui
vedrà agire la Chiesa in cui si troverà....
2. 2.3. ......... Quanto poi a me, pensando spesso a quel parere, l'ho
sempre ritenuto come se l'avessi ricevuto da un oracolo celeste. Ho
sentito spesso con dolore e pena che si generano nei deboli molti
turbamenti per la cocciutaggine nel litigare o per la superstiziosa
timidezza di qualcuno dei nostri fratelli: litigano per questioni di tal
genere che non possono arrivare a nessuna determinata
soluzione né basandosi sull'autorità della Sacra Scrittura né
sulla Tradizione della Chiesa universale né sull'utilità di
rendere più santa la vita.
La frequenza della S. Comunione.
3. 4. Qualcuno dirà che non si deve ricevere l'Eucarestia tutti i
giorni. Se tu gli domandassi perché, ti potrebbe rispondere: "Perché
si devono scegliere i giorni in cui si vive con maggior purezza e
continenza per accostarsi degnamente a un sì augusto
sacramento, poiché chi mangerà indegnamente, mangia e beve la
propria condanna ". Un altro invece potrebbe dire: "Al contrario, se la
piaga del peccato è così grave e tale la violenza del morbo spirituale,
che si debbano differire siffatte medicine, uno dev'essere allontanato
dall'altare per ordine del vescovo affinché faccia penitenza; solo in
seguito dev'essere riconciliato con Dio con l'assoluzione impartita dalla
medesima autorità: si riceverebbe infatti indegnamente il sacramento,
se si ricevesse nel tempo in cui uno deve far penitenza; nessuno
dovrebbe di proprio arbitrio astenersi dalla comunione o
accostarsene quando gli aggrada. A ogni modo, se i peccati non
son così gravi da meritare la scomunica, nessuno deve star
lontano dalla medicina quotidiana del Corpo del Signore". Fra i
due forse risolve meglio la questione chi inculca di rimanere
soprattutto nella pace di Cristo; ciascuno poi faccia quel che crede
dover fare secondo la propria fede e il sentimento della sua pietà.
Nessuno dei due oltraggia il corpo e il sangue del Signore; tutti
e due al contrario fanno a gara per onorare il sacramento ch'è
fonte della nostra salvezza. Nemmeno Zaccheo e il Centurione si
trovarono in contrasto fra loro né alcuno di essi si ritenne superiore
all'altro, anche se l'uno pieno di gioia accolse il Signore nella sua casa
e l'altro disse: Non son degno che tu entri sotto il mio tetto: tutt'e due
onorarono il Salvatore in maniera diversa e per così dire contraria:
ambedue erano miserabili peccatori, ambedue ottennero misericordia.
Come simbolo di ciò può servire quanto accadde all'antico popolo
ebraico: come la manna aveva in bocca il sapore che ciascuno voleva,
così pure nel cuore di ciascun cristiano ha diversi sapori il
Sacramento con cui è stato vinto il mondo. Poiché l'uno, per
3. onorarlo, non osa riceverlo quotidianamente, l'altro invece, per
onorarlo, non osa tralasciarlo alcun giorno. Questo cibo esclude solo il
disprezzo, come la manna la ripugnanza.
Ecco perché l'Apostolo dice che fu ricevuto indegnamente da coloro
che non lo distinguevano dagli altri cibi con la particolare
devozione dovutagli: poiché dopo aver detto: Mangia e beve la
propria condanna, subito soggiunge dicendo: perché non fa
distinzione di tal corpo come appare chiaro da tutto quel passo
della prima Lettera ai Corinti, se si considera attentamente.
E riporto ancora dallo stesso forum:
Sempre nella medesima Lettera 54 Agostino tenta di spiegare fin
anche L'USO DEI RITI DEL GIOVEDI' SANTO....evidentemente
qualcuno si preoccupava di come e quando dovesse essere il digiuno
se PRIMA O DOPO L'EUCARESTIA..al chè Agostino dice:
dovremmo discutere non come si debba celebrare il rito, ma
come penetrare il significato del rito medesimo....Lo stesso
dicasi di riti e usanze osservate da tutta la Chiesa. Poiché
mettere in dubbio se si debbano o non si debbano seguire,
sarebbe segno d'insolentissimo insania.
Sia lodato Gesù Cristo e lode a Maria aiuto dei Cristiani.
Da Francesco2.