2. Rischio Sismico Idrogeologico Considerazioni Generali
Il patrimonio edilizio italiano: le norme vigenti e la situazione reale
GENERALITÀ
Nel precedente intervento si è sommariamente elencata la
genesi della normativa tecnica evoluta sul territorio
italiano. Abbiamo sottolineato i momenti significativi
costituiti dal successivo estendersi della zonizzazione
sismica territoriale e la conseguente diffusione dell’ obbligo
di considerare forze orizzontali nel calcolo delle opere.
Subito possiamo concludere come la sola osservazione
della successione di norme create ed emanate per
regolare la progettazione e la realizzazione della maggior
parte del patrimonio edilizio italiano, pone il nostro paese
ai primi posti in senso assoluto per quanto riguarda la
conoscenza della scienza delle costruzioni .
La lettura del lunghissimo elenco -si coprono quasi 400
anni di storia- porta, giustamente, a considerare la nostra
“tradizione del costruire” quanto di più attuale ed evoluto si
possa avere.
In particolare, il termine “sismica” è applicato sul nostro
territorio, sebbene inizialmente in una sua parte limitata,
poi, via via, sempre più estesamente, da quasi 400 anni .
2
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
3. Fonte: Protezione Civile Nazionale
Scorrendo il lungo elenco delle norme e dei regolamenti
emanati nel tempo, sono evidenti tra l’altro, due aspetti
che possono essere ritenuti promotori della situazione
attuale (argomento di un prossimo articolo):
• Vi è stato, più volte, il trasferimento tra “enti”
diversi, delle competenze in materia decisionale su
zonizzazione e applicazione delle norme. Dallo Stato
alle Regioni. Dalle Regioni all’Agenzia Protezione
Civile; sino al Dipartimento di Protezione Civile;
• La fenomenologia tutta italiana di proroghe, rinvii,
cancellazioni e sostituzioni delle regolamentazioni
tecniche;
3
Oggi, tutto il territorio nazionale è graduato
classificato in relazione alla sua pericolosità sismica.
e
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
4. 4
Mappa zone sismiche | Protezione Civile Nazionale
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
5. In particolare, dal luglio 2009, su tutto il territorio
nazionale vige l’obbligo della progettazione strutturale
delle opere in considerazione del grado di pericolosità
sismica del sito dell’intervento; concetto fondamentale
per tutto ciò che riguarda sia gli edifici di nuova
costruzione sia, con le dovute specifiche e modalità, gli
edifici esistenti.
NUMERI
Ci si può chiedere ora quale sia la situazione generale
delle costruzioni del “bel paese”. Come si possa
fotografare lo stato di fatto del territorio, e quali siano le
evidenze se pur in scala nazionale.
In questo può dare utile supporto il recente rapporto
Ance-Cresme sullo stato del territorio 2012 .
Leggendo il rapporto si trova evidenza del fatto che oltre
10 milioni di abitazioni e 5,4 milioni di edifici (86%
residenziali) siano esposti ad “elevato rischio sismico” .
Non deve stupire inoltre, specialmente un tecnico del
settore, che il rapporto evidenzi la sostanziale vetustà del
patrimonio edilizio; in particolare, in estrema sintesi:
• Il 60% degli edifici residenziali è stato
prima del 1971;
costruito
• 24.000 edifici scolastici, 1800 ospedali, 95.000
capannoni sono situati in zona ad elevato rischio
sismico;
Più precisamente, proprio gli edifici scolastici e gli
ospedali costituiscono un punto sostanziale: costituiscono
tipologie edilizie di importanza “strategica” sia per
aspetti funzionali sia per aspetti sociali. Proprio queste
tipologie sono interessate dalla marcata caratterizzazione
di cui si è accennato nelle righe precedenti: un edificio
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
5
6. scolastico su dieci è stato realizzato prima del 1919,
oltre il 60% prima del 1971.
24.000 scuole sono situate in aree ad elevato rischio
sismico e circa il 10% in aree a forte rischio
idrogeologico .
Per gli ospedali, risultano 1.822 edifici in zona ad alto
rischio sismico, e 547 in aree a forte rischio idrogeologico.
Ancora, volendo entrare nell’aspetto dei costi, i danni
provocati da terremoti, frane e alluvioni dal 1944 al 2012
hanno raggiunto i 242,5 miliardi di euro (3,5 miliardi
l’anno circa); il 75% di tali costi sono dovuti ad eventi
sismici, il restante 25% per dissesto idrogeologico .
Solo dal 2010 ad oggi si stimano costi per più di 20
miliardi.
Mettere “in sicurezza” il territorio sono stimati necessari
1,2 miliardi l’anno per 20 anni ; a fronte di ciò, dal 1991 al
2011 risultano finanziati interventi per circa 10 miliardi di
euro.
CONCLUSIONI
Scegliendo di tralasciare qualsivoglia considerazione su
quanto sopra riportato, è oltremodo semplice trarre
conclusioni programmatiche auspicabili ovvero non più
procrastinabili e universalmente condivise nel settore :
urgenza di interventi di manutenzione del patrimonio
edilizio
esistente
e
di prevenzione
del
dissesto
idrogeologico .
Un masterplan nazionale in cui le uniche regole siano: il
consumo del suolo ridotto a zero , la sicurezza sismica, la
passivazione degli edifici , miglioramento del ciclo dei
rifiuti, mobilità alternativa, il risparmio idrico, il rispetto dei
vincoli monumentali.
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
6
7. Con priorità assoluta per la sicurezza .
Dissesto idrogeologico Calabria, Cerzeto (CS) | Protezione
Civile Nazionale
Teniamo ben presente che il sisma non si prevede con
precisione
temporale
ma
solo
con
carattere
probabilistico; a fronte di ciò, conoscendone la probabile
intensità, con certezza si può costruire il nuovo e
intervenire
sull’esistente
per
non
subire
danni
(specialmente in termini di vite umane) in caso di
accadimento.
Ing. Enrico Salvato
leggi post on-line
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.
7
8. Copyrights
Q ue st'o pe ra è rilasc iata c on lice n za Cre ativ e Co mmo n s A ttribu zio n e
3.0 Un po rte d. Pe r le gg e re un a c o pia de lla lice n za visita il sito we b
h ttp: / / c re ativ ec o mmo n s.o rg / lic e n se s/ by/ 3.0/ .
La lice n za Cre ativ e Co mmon s é de l tipo : CC BY-NC-ND
• Attribuzione
• Non commerciale
• Non opere derivate
Questa licenza perme tte a te rzi: sc aric are le o pe re e c on div ide rle co n
altri fin o a c he diano il g iu sto c re dito all' Aut o re o riginar io , ma no n
po sso n o c ambiarle in alc u n mo do o u tilizzarle co mme rc ialme n te .
www.costruzionimartini.com
8
An to n io M artin i | Stu dio T ec n ic o G eo me tra | Padov a
This document is licensed under the Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported license, available
at http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/
.