3. INDICE
Il sistema delle certificazioni
Certificazioni di sostenibilità
Validazioni e autodichiarazioni
Consumatori, sostenibilità ed etichette
Il sistema di verifica e labelling di V.I.V.A.
Sustainable Wine
4. IL SISTEMA DELLE CERTIFICAZIONI
Certificazione: processo con il quale un ente terzo
riconosce la conformità di un determinato prodotto,
processo persone o sistemi ai requisiti specificati
(norma, disciplinare, regolamento) effettuando
controlli periodici.
Perché la certificazione? Per garantire al consumatore
che il prodotto/servizio presenti le garanzie promesse.
Norma/regolamento: un documento che definisce le
caratteristiche di un prodotto, processo o servizio,
definendone le qualità.
5. Certificazione di prodotto (regolata dalle norme settoriali, generiche
e specifiche, di prodotto o da riferimenti normativi equivalenti): si
accerta la rispondenza ai requisiti applicabili di un prodotto
tangibile o intangibile (servizio), inteso come risultato di un
processo.
Certificazione di sistema: riguarda i sistemi di gestione per la
qualità (regolata dalla norma ISO 9001); ambientale (ISO 14001);
per la salute e sicurezza sul lavoro (OHSAS 18001); per la sicurezza
delle informazioni (ISO 27001); per la sicurezza alimentare (ISO
22000). Assicura la capacità di un'organizzazione (produttrice di
beni o fornitrice di servizi) di strutturarsi e gestire le proprie risorse
ed i propri processi produttivi in modo da riconoscere e soddisfare i
bisogni dei clienti, impegnandosi al miglioramento continuo.
IL SISTEMA DELLE CERTIFICAZIONI
6. Obbligatoria: riguarda i prodotti che rientrano in specifiche
direttive comunitarie, le quali fissano i requisiti minimi per la
sicurezza dei lavoratori, dei consumatori e per la tutela
dell’ambiente (es: marchio CE).
Regolamentata: fa riferimento a leggi nazionali o regolamenti
comunitari. La decisione di aderire o meno alla certificazione è
facoltativa, ma una volta effettuata la scelta non si può
derogare dalla normativa pubblica prevista.
Volontaria: vi è libera adesione e le norme sono di derivazione
privatistica.
IL SISTEMA DELLE CERTIFICAZIONI
7. Output: certificato o dichiarazione di conformità
si riferisce solo all'oggetto della certificazione (scopo e campo
di applicazione della norma)
è rilasciato sulla base di verifiche a campione,
attesta che l'organizzazione è in grado di soddisfare e
mantenere i requisiti nel tempo, nonché di adottare efficaci
azioni correttive e/o preventive.
Validità temporale
Ispezione: consiste nell'esame di un progetto, prodotto,
servizio, processo o impianto, con la conseguente
determinazione della rispettiva conformità a requisiti specifici
o, sulla base di "un giudizio professionale", a requisiti di
carattere generale.
IL SISTEMA DELLE CERTIFICAZIONI
8. LE CERTIFICAZIONI NEL SETTORE AGROALIMENTARE:
PRODOTTO E SISTEMA (esempi)
Prodotto
Marchi di qualità
Biologico
No OGM
…
Sistema
ISO 9001 (Gestione della qualità: miglioramento efficienza
processi, miglioramento soddisfazione clienti)
ISO 14001(Sistemi di gestione ambientale: realizzazione
analisi ambientale, definizione politica aziendale,
definizione responsabilità specifiche)
ISO 22000 (Food Safety Management)
…
9. CERTIFICAZIONI DI SOSTENIBILITÀ E SETTORE
VITIVINICOLO: alcuni esempi
Certificazioni ambientali (ISO 14001
Sistema di Gestione Ambientale)
Carbon Footprint
LCA – Life Cycle Assessment (>>> DAP)
…
10. NON SOLO CERTIFICAZIONI:“VALIDAZIONI” E
“AUTO-DICHIARAZIONI”
Auto-dichiarazione: l’azienda comunica in modo chiaro,
completo e trasparente le caratteristiche che la
contraddistinguono, il metodo utilizzato per effettuare la
valutazione ed il risultato finale. In questo caso l’azienda si
assume direttamente la responsabilità di quanto comunica,
e deve essere trasparente nel modo in cui è stata affrontata
la valutazione delle sue performance. L'autodichiarazione
può anche avvalersi di una revisione esterna a cura di
un'Università, un Ente o uno specialista esterno.
Validazione: un organismo esterno indipendente valuta la
conformità non solo del metodo adottato, ma anche dei dati
forniti dall’azienda, e dunque si fa garante verso il
consumatore rispetto a quanto affermato. Non si richiede
quindi che una norma sia recepita a livello nazionale o
internazionale.
11. LE CERTIFICAZIONI DI SOSTENIBILITÀ: PERCHÉ?
Ridurre costi annessi agli aspetti ambientali
Ridurre i rischi ambientali
Risolvere la gestione degli adempimenti
normativi ambientali obbligatori
Migliorare la competitività
Migliorare l’immagine aziendale.
Attenzione:
•riconoscibilità da parte dell’utente finale!
16. La sostenibilità non è sempre tra i primi fattori
di scelta di un vino…
4,43 4,41
4,24
3,94 3,85 3,82 3,73 3,70 3,70
3,45 3,31 3,17 3,16
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
3,50
4,00
4,50
5,00
17. 3,5% 6,2%
14,2%
76,0%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Not al all Low Indifferent Agree
Sarei interessato all’acquisto di un
vino con un’etichetta di sostenibilità
…ma potrebbe diventarlo, se ben comunicata!
4%
7%
16%
73%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
Not al all Low Indifferent Agree
Se ci fosse un’etichetta di sostenibilità,
la sostenibilità potrebbe divenire un
parametro rilevante per le mie scelte.
18. Sostenibilità: è garanzia di qualità e sicurezza?
18,13%
20,08%
27,68% 27,29%
0,05%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
Not at all Not so much Indifferent Enough Very Much
Qualità
Sicurezza
18%
24%
32%
23%
4%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
Not at all Not so
much
Indifferent Enough Very Much
20. Sesso: le donne sono più interessate all’acquisto di uno
vino con un’etichetta di sostenibilità.
La formazione ha un’influenza: le persone con un livello
di istruzione più alto sono maggiormente interessate.
Il reddito non influisce molto.
Età e area geografica: non hanno grande rilevanza.
? x x
Relazioni tra l’interesse nell’etichetta di sostenibilità (per
il vino) e sesso, età, reddito, formazione, area geografica.
22. IL SISTEMA DI VERIFICA DI V.I.V.A.
4 indicatori: Aria, Acqua, Vigneto, Territorio.
Disciplinari Tecnici: strumenti operativi per le aziende
(metodologie di monitoraggio e rendicontazione dei 4
indicatori).
Team di verifica >>> Attività di verifica.
Team di verifica: risorse coinvolte nelle attività. Risorse
appartenenti all’ente di certificazione (eventualmente
anche personale delle università o enti di ricerca).
Output della verifica.
Insieme delle attività di validazione della coerenza del
calcolo rispetto ai disciplinari.
23. VERIFICHE DI TERZA PARTE
Verifiche condotte da un ente di certificazione:
incaricato dall’azienda
autorizzato dal gestore dell’iniziativa.
Ente di certificazione:
Dispone le tempistiche
Predispone il piano di dettaglio
Comunica i risultati
Team di verifica:
Risorse appartenenti all’ente, competenti a garantire l’efficacia
delle attività di valutazione
Coordinate da un Lead Auditor
Verifiche condotte in data stabilita con l’azienda. Eventuale
presenza di referenti del Ministero, Università, Centri di ricerca
coinvolti
Necessità di collaborazione!
24. CONFORMITÀ LEGISLATIVA
Primo step: valutazione dei principali adempimenti di
natura normativa cogente a cui l’azienda deve
sottostare.
Carenza legislativa: in termini di gravità, rischiosità
di impatti generati, o potenzialmente generabili.
25. CONFORMITÀ LEGISLATIVA
Carenza legislativa maggiore
Carenza legislativa maggiore: ostativa ai fini del
superamento della verifica.
Implementazione di azioni correttive.
A seguito della verifica, l’azienda deve inviare in forma scritta
l’indicazione delle azioni correttive che intende implementare per
risolvere la mancata conformità legislativa.
L’ente valuta e verifica l’implementazione di tali azioni (verifica
documentare o presso l’azienda).
L’ente invia all’azienda, in forma scritta, l’esito della valutazione.
Se positiva: la verifica è conclusa.
26. CONFORMITÀ LEGISLATIVA
Carenza legislativa minore
Carenza legislativa minore: non ostativa ai fini del
superamento della verifica.
Entro 90 giorni dalla verifica, l’azienda deve inviare in forma scritta
l’indicazione delle azioni correttive che intende implementare per
risolvere la mancata conformità legislativa.
L’ente valuta l’adeguatezza di tali azioni.
L’ente invia all’azienda, in forma scritta, l’esito della valutazione.
Se positiva: la verifica è conclusa.
La verifica dell’implementazione delle azioni avviene
successivamente, nella verifica periodica. Se le azioni non sono state
implementate, l’utilizzo dell’etichetta è sospeso.
27. VERIFICA DEI 4 INDICATORI
L’ente di certificazione ha il compito di valutare
la coerenza del calcolo rispetto ai 4 indicatori.
Indicatore aria, acqua: l’ente valuta e verifica
il calcolo effettuato dall’azienda rispetto a quanto
previsto dall’indicatore stesso e dal disciplinare
tecnico.
L’ente deve valutare che il calcolo sia stato eseguito
secondo criteri e metodologie contenute nei
disciplinari.
Se calcoli non coerenti, l’azienda deve eseguire
nuovamente il calcolo.
28. VERIFICA DEI 4 INDICATORI
Indicatore vigneto: l’ente verifica in campo la
sussistenza delle informazioni riportate dall’azienda e
la loro coerenza rispetto a quanto previsto
dall’Indicatore e prescritto nel disciplinare.
Indicatore territorio: l’ente verifica in campo la
sussistenza delle informazioni riportate dall’azienda e
la loro coerenza rispetto a quanto previsto
dall’Indicatore e prescritto nel disciplinare.
Dimostrazione della sussistenza delle informazioni “Core”
(per valutazione positiva).
Verifica a campione dei requisiti “Non core”: eventuali
incoerenze e la risoluzione saranno oggetto di verifica
periodica di mantenimento.
29. NON CONFORMITÀ
Verifica e anomalie
“Non conformità al requisito dell’indicatore” =
non coerenza del dato o del requisito. Carenze che
l’ente ha riscontrato in merito a dato, modalità di
raccolta o in merito a informazioni rendicontate.
Per ogni anomalia o non-conformità, l’azienda
identificherà e implementerà le azioni correttive.
Comunicazione all’ente di certificazione. Valutazione
delle azioni: verifica in modalità back-office
(verifica documentale) per la chiusura delle
anomalie.
Se la valutazione di tipo documentale non è
sufficiente a garantire l’adeguatezza della verifica, si
potrà condurre un ulteriore verifica in azienda.
30. Riunione finale: al termine della verifica, l’ente rilascia
un rapporto di verifica con l’esito della verifica e
segnalazione delle eventuali anomalie.
Carenza legislativa maggiore: evidenza di mancata
conformità legislativa di natura grave.
Carenza legislativa minore: evidenza di mancata conformità
legislativa ritenuta di natura di grado inferiore.
Non conformità al requisito: evidenza di non coerenza con il
requisito, rispetto a quanto indicato nel disciplinare.
Rilevante
Non rilevante
in funzione dell’impatto sull’indicatore finale.
Osservazione: vi è coerenza con il requisito; è però riscontrata
un’anomalia alla base della gestione di quanto necessario per
il rispetto del requisito: Con il tempo, potrebbe degenerare in
non-conformità-
NON CONFORMITÀ
Rapporto e chiusura delle anomalie
31. Esito positivo, l’azienda ha diritto di ottenere l’attestato
di conformità (necessario per il rilascio dell’etichetta).
L’azienda è obbligata a sottoporsi alla verifica
periodica di mantenimento (2 anni) >>> utilizzo del
marchio nel tempo.
L’azienda è obbligata a dare comunicazione scritta
all’ente e al gestore dell’iniziative riguardo le modifiche
sostanziali intervenute nel processo produttivo.
L’ente, insieme al gestore, si riservano di valutare la possibilità
di procedere con nuove verifiche.
ATTESTATO DI CONFORMITÀ
Rilascio e verifiche periodiche
32. 1. L’utilizzo del marchio sarà previsto anche per le
organizzazioni che non sono sottoposte all’attività di
validazione dell’indicatore VIGNETO se non hanno
attività di campo. L’etichetta non riporterà tale
indicatore.
2. Le organizzazioni che si sottopongono, nell’ambito
dell’indicatore ARIA, unicamente alla validazione
dell’inventario GHG non saranno autorizzate
all’utilizzo del marchio.
ATTESTATO DI CONFORMITÀ
Eccezioni
33. IL PROCESSO DI VERIFICA IN SINTESI
L’Auditor contatta l’organizzazione
e l’ufficio competente del Ministero
(definizione tempistiche,
predisposizione di un piano di
dettaglio della verifica.
Il team di verifica conduce le attività di
validazione degli indicatori c/o il cliente.
Le attività riguardano tutti gli indicatori
considerati dall’azienda.
L’organizzazione rende disponibile
al team di verifica la
documentazione, la registrazione
ecc. utili al calcolo degli indicatori.
Il team di verifica si riunisce per la
valutazione. Preparazione del
Rapporto di verifica.
Riunione finale, comunicazione
dell’esito della verifica, eventuali
non conformità. Copia del
Rapporto è rilasciato all’azienda.
Esito positivo: l’ente emette un
attestato di conformità al
Disciplinare. Concessione dell’uso
del marchio.
39. CONCLUSIONI
Importanza della comunicazione: ogni azienda che si impegna nel
miglioramento dei propri processi e prodotti deve comunicarlo al consumatore!
Etichette di sostenibilità: uno strumento di comunicazione chiaro ed
immediato.
Comunicazione: necessità di essere trasparenti, consistenti, chiari,
riconoscibili!
Il processo di verifica di V.I.V.A. Sustainable Wine (se esito positivo) permette
di utilizzare il marchio V.I.V.A.
L’etichetta V.I.V.A.: quale valore aggiunto?
Chiarezza
Riconoscibilità
Innovazione
Competitività
Miglioramento continuo