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Anno 4° - Numero 6 - Giugno 2013
SOMMARIO:
– Le news
– Le news dalle sedi
LE NEWS
Agenzia delle Entrate: nella Circolare 12/E tutte le novità fiscali introdotte dalla legge di
stabilità del 2013 e dal decreto “Cresci Italia”
Tra i tanti temi di maggior interesse dei consumatori ve ne sono alcuni che di sicuro hanno il
potere di alzare il livello di attenzione anche di chi è notoriamente distratto o comunque poco
propenso ad approfindire questioni per le quali sente di non avere particolare competenza.
Pur non essendo in grado di fornire una classifica precisa che metta al primo posto un argomento
piuttosto di un altro, possiamo però affermare senza timore d'essere smentiti che non vi è nulla a
questo mondo che riesca a farci inforcare gli occhiali e a prendere carta e penna alla velocità della
luce come la possibilità di poter usufruire di agevolazioni, detrazioni o semplificazioni in ambito
“fiscale”.
Ed è proprio quello che abbiamo fatto tutti noi che collaboriamo alla stesura di Consumer
Memorandum alla notizia della pubblicazione della Circolare n. 12/E, disponibile sul sito
dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, contenente importanti novità fiscali per
l'anno 2013.
Da quanto appreso nel comunicato stampa della stessa Agenzia, edito lo scorso 3 maggio, infatti, la
Circolare “affronta tutte le novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità del 2013 e dal decreto
“Cresci Italia”, con flash e piccoli memo esplicativi sulle principali innovazioni che interessano
l’anno in corso”.
In particolare:
“Pianeta famiglia, più detrazioni per i figli - Dal 2013, detrazioni più alte per i familiari a carico.
La legge di stabilità, infatti, ha riservato un trattamento migliore rispetto al passato a favore di
milioni di contribuenti con figli a carico innalzando, a partire dal 1° gennaio, gli importi base
previsti per le detrazioni Irpef spettanti per ciascun figlio. In particolare, aumenta di 150 euro la
detrazione base per i figli di età pari o superiore ai tre anni, passando da 800 a 950 euro, mentre
sale di 320 euro quella per i figli più piccoli, cioè di età inferire ai tre anni. In questo caso la
detrazione cresce da 900 a 1.220 euro ciascuno.
In caso di disabilità, il bonus raddoppia - Se il figlio è una persona con disabilità, lo sconto
aggiuntivo da sommare alle detrazioni base che spettano per ciascun figlio a carico sale a 400
euro, quasi il doppio rispetto ai 220 euro garantiti dalla precedente normativa fiscale. In questo
caso, quindi, l’importo complessivo da portare in detrazione è di 1.350 euro per i figli di età pari o
superiore ai tre anni e di 1.620 per quelli più piccoli.
Arriva la fattura semplificata - Veste semplificata per le fatture di ammontare complessivo non
CCONSUMEONSUMERR MMEMORANDUEMORANDUMM
Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
superiore a 100 euro e, a prescindere dall’importo, per la cosiddetta nota di variazione
dell’imponibile o dell’imposta. Il documento di prassi illustra la novità introdotta nel decreto Iva
dalla legge di stabilità, che consente di identificare il cessionario/committente stabilito in Italia con
il solo numero di partita Iva o con il codice fiscale, oltre che di indicare l’operazione in modo
sintetico, senza esporre distintamente imponibile e imposta”.
(per maggiori informazioni e per il testo della Circolare n. 12/E:
www.agenziaentrate.gov.it - sezione “Normativa e Prassi”)
Privacy: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “Provvedimento in materia di attuazione della
disciplina sulla comunicazione delle violazioni di dati personali” adottato dal Garante
Dover rendere noti i propri dati personali a un terzo è operazione che non si compie mai
davvero volentieri. La paura che quanto rivelato possa essere utilizzato in modo improprio e persino
trafugato da malintenzionati è comune un po' in tutti, compresi coloro i quali poco o nulla sanno
sull'abilità dei cosiddetti “pirati informatici” o l'esistenza e la gestione delle “banche dati”.
Del resto il rischio che nome e cognome, data di nascita e persino codice fiscale finiscano nelle
mani sbagliate o vadano persi in seguito a incidenti di vario tipo è innegabile e non sempre
evitabile. Ciò che, per lo meno, si può fare è garantire la massima trasparenza nel comunicare
quanto accaduto ed è quello che, grazie all'intervento del Garante per la protezione dei dati
personali, dovranno adesso fare tanto le società telefoniche quanto gli Internet provider.
In seguito a una consultazione pubblica, infatti, il Garante ha adottato un provvedimento generale
che “che fissa, in attuazione della direttiva europea sulla privacy nel settore delle comunicazioni
elettroniche, gli adempimenti per i casi in cui si dovessero verificare i cosiddetti data breach”.
Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso aprile e reperibile sul sito internet
www.garanteprivacy.it, “stabilisce che l'obbligo di comunicare le violazioni di dati personali,
contenuti in particolare in data base elettronici o cartacei, spetta esclusivamente ai fornitori di
servizi telefonici e di accesso a Internet (e non, ad esempio, ai siti internet che diffondono
contenuti, ai motori di ricerca, agli internet point, alle reti aziendali). Entro 24 ore dalla scoperta
dell'evento, società di tlc e Isp devono fornire al Garante le informazioni necessarie a consentire
una prima valutazione dell'entità della violazione (ad esempio, tipologia dei dati coinvolti,
descrizione dei sistemi di elaborazione, indicazione del luogo dove è avvenuta la violazione). Per
agevolare questo adempimento il Garante ha predisposto un modello di comunicazione disponibile
sul suo sito (www.garanteprivacy.it)”.
Inoltre, per quanto concerne i casi di violazione considerati particolarmente gravi, secondo quanto
spiegato dal Garante, “oltre che l'Authority, le società telefoniche e gli Isp dovranno informare
entro tre giorni anche ciascun utente coinvolto, facendo riferimento a alcuni parametri
fondamentali: il grado di pregiudizio che la perdita o la distruzione dei dati può comportare (furto
di identità, danno fisico, danno alla reputazione); l' "attualità" dei dati (dati più recenti possono
rivelarsi più interessanti per i malintenzionati); la qualità (finanziari, sanitari, giudiziari etc.) e la
quantità dei dati coinvolti. La comunicazione agli utenti non è dovuta se si dimostra di aver
utilizzato misure di sicurezza e sistemi di cifratura e di anonimizzazione che rendono inintelligibili i
dati, ma il Garante può comunque imporla nei casi più gravi. Per consentire l'attività di
accertamento del Garante, le società telefoniche e i provider dovranno tenere un inventario
costantemente aggiornato delle violazioni subite che dia conto delle circostanze in cui queste si
sono verificate, le conseguenze che hanno avuto e i provvedimenti adottati a seguito del loro
verificarsi. La mancata o ritardata comunicazione al Garante espone le società telefoniche e gli
Internet provider a una sanzione amministrativa che va da 25mila a 150mila euro. Sanzioni
previste anche per la omessa o mancata comunicazione agli utenti che vanno da 150 euro a 1000
euro per ogni società, ente o persona interessata. La mancata tenuta dell'inventario aggiornato è
punita con la sanzione da 20mila a 120mila euro”.
(fonte: www.garanteprivacy.it)
Dal Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria è emerso che molti genitori
non possono più permettersi gli apparecchi per i denti dei propri figli. L’Istituto "Mario
Negri" ci aiuta a comprendere perché l'igiene e la cura dentale dei bambini non andrebbero
trascurate
Lo scorso Aprile, tra le tante notizie lanciate dalle agenzie di stampa in merito ai
preoccupanti effetti prodotti dalla crisi economica nelle nostre abitudini quotidiane, ve ne era una
che avrebbe meritato forse più attenzione di quella che ha ricevuto visto che tirava in ballo i più
giovani e il loro diritto a ricevere tutte le cure di cui necessitano per un sano e corretto sviluppo.
Secondo quanto riportato dai media, infatti, nel corso di un Congresso Nazionale del Collegio dei
Docenti di Odontoiatria, è emerso che tra i numerosi tagli effettuati dalle famiglie, per far fronte
alla mancanza di soldi e alle difficoltà sempre maggiori di arrivare a fine mese, vi sono quelli
inerenti le spese dentistiche per i propri figli. In sintesi: si rinuncia ad andare dal dentista e ad
acquistare gli apparecchi per correggere i denti dei bambini con la conseguenza di non intervenire
sulle malformazioni o i difetti e di trascurarne altresì l'igiene orale.
Che l'argomento in questione possa essere considerato tutt'altro che trascurabile lo dimostra il
contenuto di una scheda che rientra tra i materiali divulgativi di un'interessante iniziativa
denominata "Lo sai mamma?", ad opera del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile
dell’Istituto "Mario Negri" di Milano in collaborazione con Federfarma Lombardia e
l'Associazione Culturale Pediatri.
Tra le tante schede reperibili sul sito internet www.marionegri.it (“l'iniziativa prevede la
pubblicazione bimestrale di schede informative relative principalmente ad argomenti pertinenti
l'area materno-infantile”), dunque, in quella dedicata alla “Igiene dentale” viene spiegato che “la
carie rappresenta una progressiva distruzione della struttura del dente: è provocata da batteri che
trasformano gli alimenti, in particolare lo zucchero e l’amido, in acidi, che combinandosi con la
saliva formano una sostanza appiccicosa che aderisce ai denti chiamata “placca batterica”. Se
questa placca non viene rimossa, la carie inizia la distruzione dei tessuti duri del dente (lo smalto),
producendo una cavità sempre più ampia. La carie è generalmente indolore fino a quando i fori
non diventano molto grandi e incidono sui nervi o provocano un ascesso. La carie può interessare
sia i denti permanenti che i denti “da latte”. Pulirsi i denti regolarmente ogni giorno, ogni volta
che si mangia e in maniera corretta è il modo migliore per prevenire o ridurre la carie. Il bambino
va educato all’igiene orale sin dallo spuntare del primo dentino ma, al di sotto dei 6 anni, ha
bisogno del controllo di un adulto per il corretto uso dello spazzolino (spazzolare i denti
verticalmente prima sul lato esterno e poi su quello interno). Importante è effettuare almeno una
volta all’anno una visita di controllo dal dentista o dal pediatra; i controlli regolari permettono di
individuare eventuali carie, malformazioni e anomalie (denti storti)”.
Ovviamente la visita dallo specialista da sola non basta a risolvere tutti i problemi. E' infatti
altrettanto importante ricordare che “un’alimentazione ricca di carboidrati (pane, pasta, prodotti di
pasticceria) e soprattutto di zuccheri semplici (zucchero da tavola, caramelle, gomme, bevande
zuccherate, marmellate, miele e dolci in genere) favorisce la formazione della carie, e quindi è
importante ridurre il più possibile tutti gli alimenti zuccherati (che, secondo l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, non dovrebbero superare il 10% dell’apporto quotidiano di energia). L’uso
di dentifrici contenenti fluoro (in particolare con concentrazione di almeno 1000 parti per milione,
ppm) è efficace nel prevenire la carie. Il fluoro infatti è in grado di rendere lo smalto del dente
molto resistente all’attacco degli zuccheri. Poiché i bambini più piccoli (in particolare nei primi 3
anni di vita) possono ingerire il dentifricio, potrebbero assumere una quantità eccessiva di fluoro.
Al di sotto dei 6 anni di età occorre quindi applicare una piccola quantità di dentifricio sullo
spazzolino: solo un “velo” nei bambini da 1 a 3 anni, o un “grano di pisello” in quelli più grandi.
In alternativa, si può valutare con il pediatra o il dentista se usare dentifrici a basso contenuto di
fluoro. A volte la quantità di fluoro introdotta con gli alimenti o bevande, soprattutto durante
l’infanzia, non è sufficiente a proteggere i denti, soprattutto nelle aree con basso contenuto di
fluoro (<0,6 ppm) nell’acqua potabile. Il pediatra o il dentista potranno valutare se integrare la
dieta con l’aggiunta di fluoro (in gocce o pasticche). Non bisogna comunque esagerare con il
fluoro: un uso eccessivo può creare problemi sia alla crescita del bambino che allo smalto dentale”.
(fonte: www.marionegri.it – sezione L'Istituto Mario Negri per te – Lo sai mamma?)
LE NEWS DALLE SEDI
Ai soci di
“Associazione Consumatori Piemonte”
Torino, 09/05/2013
Oggetto: Avviso di convocazione Assemblea Ordinaria soci 2013.
In data sabato 29 giugno 2013 è convocata presso la sede dell’associazione, in Via San Francesco
D’Assisi 17 a Torino, l’assemblea ordinaria dei soci, alle ore 10.00 in prima convocazione e alle ore
11.00 in seconda convocazione.
Ai sensi dell’articolo 7 comma 3 dello statuto associativo possono partecipare all’assemblea tutti i
soci iscritti da almeno 60 giorni nel libro soci.
Ricordiamo che è possibile partecipare con delega scritta, con un massimo di 5 deleghe per ciascun
partecipante.
Le candidature per l’elezione del Consiglio Direttivo dovranno pervenire in associazione entro
sabato 22 giugno 2013.
ORDINE DEL GIORNO:
1. Relazione attività 2012;
2. Approvazione bilancio consuntivo 2012;
3. Organizzazione attività nazionali e locali 2013;
4. Modifiche statutarie;
5. Approvazione bilancio preventivo 2013;
6. Elezione del Consiglio Direttivo 2013;
7. Varie ed eventuali.
Il Presidente
Gavino SANNA
ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
ricorda a tutti i propri soci che per sostenere l'associazione si può scegliere se
acquistare il libro
Punta al massimo per avere il giusto!
(formato Kindle)
su www.amazon.it
(l'autrice devolverà l'intero ricavato cui ha diritto all'Associazione)
oppure
devolvere nella dichiarazione dei redditi di quest'anno
il 5 per mille delle imposte a suo favore.
Per sostenere l'Associazione è sufficiente indicare nell’apposito spazio della
dichiarazione il relativo codice fiscale
97541120016
Basta scrivere il numero sopra riportato e firmare
nello spazio destinato al 5 per mille a favore
delle associazioni di promozione sociale.
Il 5 per mille non comporta alcun onere aggiuntivo per il contribuente,
viene detratto dalla tassa pagata, come già avviene per l’8 per mille.
La scelta di destinare il 5 per mille non è alternativa a quella dell’8 per mille,
pertanto è possibile scegliere entrambe.
ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
Torino (sede nazionale) Tel. 011 4366566 – (sede provinciale) Tel. 011 4544363
Associazione Consumatori Piemonte
è anche presente in
Liguria (Genova - Tel. 010 2464497)
Lombardia (Pavia - Tel. 331 9358564)
Marche (Macerata - Tel. 0733 283726)
Piemonte (Alessandria - Tel. 0131 341120; Biella - Tel. 015 8461457;
Asti - Tel. 0141 598007; Vercelli - Tel. 0161 211943)
Sardegna (Sassari - Tel. 079 2028053)
Trentino Alto Adige (Trento - Tel. 0461 914230)
Valle d'Aosta (Aosta - Tel. 0165 230074)
Veneto (Venezia Mestre - Tel. 041 5044268)
ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
E' ANCHE SU FACEBOOK
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Consumer memorandum 2013 n.06

  • 1. Anno 4° - Numero 6 - Giugno 2013 SOMMARIO: – Le news – Le news dalle sedi LE NEWS Agenzia delle Entrate: nella Circolare 12/E tutte le novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità del 2013 e dal decreto “Cresci Italia” Tra i tanti temi di maggior interesse dei consumatori ve ne sono alcuni che di sicuro hanno il potere di alzare il livello di attenzione anche di chi è notoriamente distratto o comunque poco propenso ad approfindire questioni per le quali sente di non avere particolare competenza. Pur non essendo in grado di fornire una classifica precisa che metta al primo posto un argomento piuttosto di un altro, possiamo però affermare senza timore d'essere smentiti che non vi è nulla a questo mondo che riesca a farci inforcare gli occhiali e a prendere carta e penna alla velocità della luce come la possibilità di poter usufruire di agevolazioni, detrazioni o semplificazioni in ambito “fiscale”. Ed è proprio quello che abbiamo fatto tutti noi che collaboriamo alla stesura di Consumer Memorandum alla notizia della pubblicazione della Circolare n. 12/E, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it, contenente importanti novità fiscali per l'anno 2013. Da quanto appreso nel comunicato stampa della stessa Agenzia, edito lo scorso 3 maggio, infatti, la Circolare “affronta tutte le novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità del 2013 e dal decreto “Cresci Italia”, con flash e piccoli memo esplicativi sulle principali innovazioni che interessano l’anno in corso”. In particolare: “Pianeta famiglia, più detrazioni per i figli - Dal 2013, detrazioni più alte per i familiari a carico. La legge di stabilità, infatti, ha riservato un trattamento migliore rispetto al passato a favore di milioni di contribuenti con figli a carico innalzando, a partire dal 1° gennaio, gli importi base previsti per le detrazioni Irpef spettanti per ciascun figlio. In particolare, aumenta di 150 euro la detrazione base per i figli di età pari o superiore ai tre anni, passando da 800 a 950 euro, mentre sale di 320 euro quella per i figli più piccoli, cioè di età inferire ai tre anni. In questo caso la detrazione cresce da 900 a 1.220 euro ciascuno. In caso di disabilità, il bonus raddoppia - Se il figlio è una persona con disabilità, lo sconto aggiuntivo da sommare alle detrazioni base che spettano per ciascun figlio a carico sale a 400 euro, quasi il doppio rispetto ai 220 euro garantiti dalla precedente normativa fiscale. In questo caso, quindi, l’importo complessivo da portare in detrazione è di 1.350 euro per i figli di età pari o superiore ai tre anni e di 1.620 per quelli più piccoli. Arriva la fattura semplificata - Veste semplificata per le fatture di ammontare complessivo non CCONSUMEONSUMERR MMEMORANDUEMORANDUMM Newsletter a cura di ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE
  • 2. superiore a 100 euro e, a prescindere dall’importo, per la cosiddetta nota di variazione dell’imponibile o dell’imposta. Il documento di prassi illustra la novità introdotta nel decreto Iva dalla legge di stabilità, che consente di identificare il cessionario/committente stabilito in Italia con il solo numero di partita Iva o con il codice fiscale, oltre che di indicare l’operazione in modo sintetico, senza esporre distintamente imponibile e imposta”. (per maggiori informazioni e per il testo della Circolare n. 12/E: www.agenziaentrate.gov.it - sezione “Normativa e Prassi”) Privacy: pubblicato in Gazzetta Ufficiale il “Provvedimento in materia di attuazione della disciplina sulla comunicazione delle violazioni di dati personali” adottato dal Garante Dover rendere noti i propri dati personali a un terzo è operazione che non si compie mai davvero volentieri. La paura che quanto rivelato possa essere utilizzato in modo improprio e persino trafugato da malintenzionati è comune un po' in tutti, compresi coloro i quali poco o nulla sanno sull'abilità dei cosiddetti “pirati informatici” o l'esistenza e la gestione delle “banche dati”. Del resto il rischio che nome e cognome, data di nascita e persino codice fiscale finiscano nelle mani sbagliate o vadano persi in seguito a incidenti di vario tipo è innegabile e non sempre evitabile. Ciò che, per lo meno, si può fare è garantire la massima trasparenza nel comunicare quanto accaduto ed è quello che, grazie all'intervento del Garante per la protezione dei dati personali, dovranno adesso fare tanto le società telefoniche quanto gli Internet provider. In seguito a una consultazione pubblica, infatti, il Garante ha adottato un provvedimento generale che “che fissa, in attuazione della direttiva europea sulla privacy nel settore delle comunicazioni elettroniche, gli adempimenti per i casi in cui si dovessero verificare i cosiddetti data breach”. Il provvedimento, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso aprile e reperibile sul sito internet www.garanteprivacy.it, “stabilisce che l'obbligo di comunicare le violazioni di dati personali, contenuti in particolare in data base elettronici o cartacei, spetta esclusivamente ai fornitori di servizi telefonici e di accesso a Internet (e non, ad esempio, ai siti internet che diffondono contenuti, ai motori di ricerca, agli internet point, alle reti aziendali). Entro 24 ore dalla scoperta dell'evento, società di tlc e Isp devono fornire al Garante le informazioni necessarie a consentire una prima valutazione dell'entità della violazione (ad esempio, tipologia dei dati coinvolti, descrizione dei sistemi di elaborazione, indicazione del luogo dove è avvenuta la violazione). Per agevolare questo adempimento il Garante ha predisposto un modello di comunicazione disponibile sul suo sito (www.garanteprivacy.it)”. Inoltre, per quanto concerne i casi di violazione considerati particolarmente gravi, secondo quanto spiegato dal Garante, “oltre che l'Authority, le società telefoniche e gli Isp dovranno informare entro tre giorni anche ciascun utente coinvolto, facendo riferimento a alcuni parametri fondamentali: il grado di pregiudizio che la perdita o la distruzione dei dati può comportare (furto di identità, danno fisico, danno alla reputazione); l' "attualità" dei dati (dati più recenti possono rivelarsi più interessanti per i malintenzionati); la qualità (finanziari, sanitari, giudiziari etc.) e la quantità dei dati coinvolti. La comunicazione agli utenti non è dovuta se si dimostra di aver utilizzato misure di sicurezza e sistemi di cifratura e di anonimizzazione che rendono inintelligibili i dati, ma il Garante può comunque imporla nei casi più gravi. Per consentire l'attività di accertamento del Garante, le società telefoniche e i provider dovranno tenere un inventario costantemente aggiornato delle violazioni subite che dia conto delle circostanze in cui queste si sono verificate, le conseguenze che hanno avuto e i provvedimenti adottati a seguito del loro verificarsi. La mancata o ritardata comunicazione al Garante espone le società telefoniche e gli Internet provider a una sanzione amministrativa che va da 25mila a 150mila euro. Sanzioni previste anche per la omessa o mancata comunicazione agli utenti che vanno da 150 euro a 1000 euro per ogni società, ente o persona interessata. La mancata tenuta dell'inventario aggiornato è punita con la sanzione da 20mila a 120mila euro”. (fonte: www.garanteprivacy.it)
  • 3. Dal Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria è emerso che molti genitori non possono più permettersi gli apparecchi per i denti dei propri figli. L’Istituto "Mario Negri" ci aiuta a comprendere perché l'igiene e la cura dentale dei bambini non andrebbero trascurate Lo scorso Aprile, tra le tante notizie lanciate dalle agenzie di stampa in merito ai preoccupanti effetti prodotti dalla crisi economica nelle nostre abitudini quotidiane, ve ne era una che avrebbe meritato forse più attenzione di quella che ha ricevuto visto che tirava in ballo i più giovani e il loro diritto a ricevere tutte le cure di cui necessitano per un sano e corretto sviluppo. Secondo quanto riportato dai media, infatti, nel corso di un Congresso Nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria, è emerso che tra i numerosi tagli effettuati dalle famiglie, per far fronte alla mancanza di soldi e alle difficoltà sempre maggiori di arrivare a fine mese, vi sono quelli inerenti le spese dentistiche per i propri figli. In sintesi: si rinuncia ad andare dal dentista e ad acquistare gli apparecchi per correggere i denti dei bambini con la conseguenza di non intervenire sulle malformazioni o i difetti e di trascurarne altresì l'igiene orale. Che l'argomento in questione possa essere considerato tutt'altro che trascurabile lo dimostra il contenuto di una scheda che rientra tra i materiali divulgativi di un'interessante iniziativa denominata "Lo sai mamma?", ad opera del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile dell’Istituto "Mario Negri" di Milano in collaborazione con Federfarma Lombardia e l'Associazione Culturale Pediatri. Tra le tante schede reperibili sul sito internet www.marionegri.it (“l'iniziativa prevede la pubblicazione bimestrale di schede informative relative principalmente ad argomenti pertinenti l'area materno-infantile”), dunque, in quella dedicata alla “Igiene dentale” viene spiegato che “la carie rappresenta una progressiva distruzione della struttura del dente: è provocata da batteri che trasformano gli alimenti, in particolare lo zucchero e l’amido, in acidi, che combinandosi con la saliva formano una sostanza appiccicosa che aderisce ai denti chiamata “placca batterica”. Se questa placca non viene rimossa, la carie inizia la distruzione dei tessuti duri del dente (lo smalto), producendo una cavità sempre più ampia. La carie è generalmente indolore fino a quando i fori non diventano molto grandi e incidono sui nervi o provocano un ascesso. La carie può interessare sia i denti permanenti che i denti “da latte”. Pulirsi i denti regolarmente ogni giorno, ogni volta che si mangia e in maniera corretta è il modo migliore per prevenire o ridurre la carie. Il bambino va educato all’igiene orale sin dallo spuntare del primo dentino ma, al di sotto dei 6 anni, ha bisogno del controllo di un adulto per il corretto uso dello spazzolino (spazzolare i denti verticalmente prima sul lato esterno e poi su quello interno). Importante è effettuare almeno una volta all’anno una visita di controllo dal dentista o dal pediatra; i controlli regolari permettono di individuare eventuali carie, malformazioni e anomalie (denti storti)”. Ovviamente la visita dallo specialista da sola non basta a risolvere tutti i problemi. E' infatti altrettanto importante ricordare che “un’alimentazione ricca di carboidrati (pane, pasta, prodotti di pasticceria) e soprattutto di zuccheri semplici (zucchero da tavola, caramelle, gomme, bevande zuccherate, marmellate, miele e dolci in genere) favorisce la formazione della carie, e quindi è importante ridurre il più possibile tutti gli alimenti zuccherati (che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non dovrebbero superare il 10% dell’apporto quotidiano di energia). L’uso di dentifrici contenenti fluoro (in particolare con concentrazione di almeno 1000 parti per milione, ppm) è efficace nel prevenire la carie. Il fluoro infatti è in grado di rendere lo smalto del dente molto resistente all’attacco degli zuccheri. Poiché i bambini più piccoli (in particolare nei primi 3 anni di vita) possono ingerire il dentifricio, potrebbero assumere una quantità eccessiva di fluoro. Al di sotto dei 6 anni di età occorre quindi applicare una piccola quantità di dentifricio sullo spazzolino: solo un “velo” nei bambini da 1 a 3 anni, o un “grano di pisello” in quelli più grandi. In alternativa, si può valutare con il pediatra o il dentista se usare dentifrici a basso contenuto di fluoro. A volte la quantità di fluoro introdotta con gli alimenti o bevande, soprattutto durante l’infanzia, non è sufficiente a proteggere i denti, soprattutto nelle aree con basso contenuto di fluoro (<0,6 ppm) nell’acqua potabile. Il pediatra o il dentista potranno valutare se integrare la
  • 4. dieta con l’aggiunta di fluoro (in gocce o pasticche). Non bisogna comunque esagerare con il fluoro: un uso eccessivo può creare problemi sia alla crescita del bambino che allo smalto dentale”. (fonte: www.marionegri.it – sezione L'Istituto Mario Negri per te – Lo sai mamma?) LE NEWS DALLE SEDI Ai soci di “Associazione Consumatori Piemonte” Torino, 09/05/2013 Oggetto: Avviso di convocazione Assemblea Ordinaria soci 2013. In data sabato 29 giugno 2013 è convocata presso la sede dell’associazione, in Via San Francesco D’Assisi 17 a Torino, l’assemblea ordinaria dei soci, alle ore 10.00 in prima convocazione e alle ore 11.00 in seconda convocazione. Ai sensi dell’articolo 7 comma 3 dello statuto associativo possono partecipare all’assemblea tutti i soci iscritti da almeno 60 giorni nel libro soci. Ricordiamo che è possibile partecipare con delega scritta, con un massimo di 5 deleghe per ciascun partecipante. Le candidature per l’elezione del Consiglio Direttivo dovranno pervenire in associazione entro sabato 22 giugno 2013. ORDINE DEL GIORNO: 1. Relazione attività 2012; 2. Approvazione bilancio consuntivo 2012; 3. Organizzazione attività nazionali e locali 2013; 4. Modifiche statutarie; 5. Approvazione bilancio preventivo 2013; 6. Elezione del Consiglio Direttivo 2013; 7. Varie ed eventuali. Il Presidente Gavino SANNA ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE ricorda a tutti i propri soci che per sostenere l'associazione si può scegliere se acquistare il libro Punta al massimo per avere il giusto! (formato Kindle) su www.amazon.it (l'autrice devolverà l'intero ricavato cui ha diritto all'Associazione)
  • 5. oppure devolvere nella dichiarazione dei redditi di quest'anno il 5 per mille delle imposte a suo favore. Per sostenere l'Associazione è sufficiente indicare nell’apposito spazio della dichiarazione il relativo codice fiscale 97541120016 Basta scrivere il numero sopra riportato e firmare nello spazio destinato al 5 per mille a favore delle associazioni di promozione sociale. Il 5 per mille non comporta alcun onere aggiuntivo per il contribuente, viene detratto dalla tassa pagata, come già avviene per l’8 per mille. La scelta di destinare il 5 per mille non è alternativa a quella dell’8 per mille, pertanto è possibile scegliere entrambe. ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE Torino (sede nazionale) Tel. 011 4366566 – (sede provinciale) Tel. 011 4544363 Associazione Consumatori Piemonte è anche presente in Liguria (Genova - Tel. 010 2464497) Lombardia (Pavia - Tel. 331 9358564) Marche (Macerata - Tel. 0733 283726) Piemonte (Alessandria - Tel. 0131 341120; Biella - Tel. 015 8461457; Asti - Tel. 0141 598007; Vercelli - Tel. 0161 211943) Sardegna (Sassari - Tel. 079 2028053) Trentino Alto Adige (Trento - Tel. 0461 914230) Valle d'Aosta (Aosta - Tel. 0165 230074) Veneto (Venezia Mestre - Tel. 041 5044268) ASSOCIAZIONE CONSUMATORI PIEMONTE E' ANCHE SU FACEBOOK VIENI A TROVARCI SU: http://www.facebook.com/pages/Associazione-Consumatori-Piemonte/517885468230668