6. In un arco temporale relativamente breve –
11 anni - i ragazzi e, di conseguenza, le
loro famiglie si sono dovuti adattare a 4
differenti gradi di istruzione!!!!differenti gradi di istruzione!!!!
Non sempre sarà stato facile ma siete
arrivati fino a qui …
7. TUTTO!
• AMBIENTE
• CLASSE E CONTESTO SOCIALE
• INSEGNANTI
• METODO DI STUDIO
• ASPETTATIVE SCOLASTICHE
• ABITUDINI
• MA SOPRATTUTTO I RAGAZZI
8. IL TERMINE ADOLESCENZA DERIVA DAL LATINO ADULESCENS
(participio presente del verbo adulesco) CHE SIGNIFICA
GIOVANE CHE STA CRESCENDO.
IN TERMINI EVOLUTIVI E’ LA FASE DELLA VITA CHE
INTERCORRE TRA LO SVILUPPO PUBERALE E L’ETA’ ADULTA
(l’età è variabile)
9. La crescita dell’individuo procede dalla prima
infanzia alla morte senza drastiche soluzioni di
continuità. Ciò vale anche per l’adolescenza; non
tutti passano attraverso periodi tumultuosi,
anarchici o trasgressivi.anarchici o trasgressivi.
Ciò nonostante non dobbiamo dimenticare che
questo periodo è caratterizzato da numerosi
eventi e cambiamenti che comportano nel ragazzo
adattamenti ed aggiustamenti sia dell’immagine
di sé che delle relazioni interpersonali.
10. La pubertà comporta a livello corporeo i cambiamenti
più rapidi e massicci che l’individuo sperimenta
nell'arco della propria esistenza; tali mutamenti si
riflettono in modo determinante sull’immagine di sé ed
esigono anche una modificazione dei rapporti con gli
altri (coetanei ed adulti).
Le modificazioni della sessualità non sono che uno degliLe modificazioni della sessualità non sono che uno degli
aspetti legati alla trasformazione del sé durante
l’adolescenza. La crescita rapida e spesso disorganica
rende spesso difficile per i ragazzi riconoscersi in un
nuovo corpo; da qui nascono le preoccupazioni per il
viso, il corpo, il peso, ecc …
11. Inoltre i mutamenti corporei comportano cambiamenti
anche nella percezione del mondo esterno che inizia a
fare richieste di maggior autonomia e responsabilità, pur
con alcune ambivalenze.
Obiettivo dell’adolescenza è giungere ad una identità
personale, nella quale integrare i vari modelli propostipersonale, nella quale integrare i vari modelli proposti
dall’esterno e le esperienze vissute.
Questo processo può essere ostacolato quando
all’adolescente, dal contesto circostante, vengono fatti
rimandi molto discrepanti tra loro o troppo rigidi.
12. Il rapporto spesso disarmonico o confusionale tra genitori e figli
adolescenti viene quasi sempre spiegato come una fase «naturale»,
determinata quasi esclusivamente dalle «turbe ormonali» dei
ragazzi.
Sebbene in parte tale motivazione rimanga valida perché gli
adolescenti in questa fase sono impegnati in un processo diadolescenti in questa fase sono impegnati in un processo di
separazione/individuazione rispetto alle figure adulte di
riferimento, non bisogna dimenticare il ruolo reciproco nelle
relazioni.
A loro volta i genitori nella fase adolescenziale del figlio si
ritrovano a fare un bilancio della propria esperienza adulta, con
tutto il carico di sentimenti di soddisfazione / fallimento che ciò
comporta e che rischiano di riversare nelle aspettative sul figlio.
13. Durante la preadolescenza e l’adolescenza i rapporti con i
coetanei acquistano un’importanza primaria.
Il gruppo (formale o informale) diventa un luogo insostituibile
di confronto, di elaborazione e sperimentazione della propria
identità.
Nella fase adolescenziale si passa da un bisogno di affiliazioneNella fase adolescenziale si passa da un bisogno di affiliazione
(essere accettati e quindi conformarsi a un gruppo in modo
indiscriminato e spesso acritico) ad un bisogno di
appartenenza, sulla spinta del quale il ragazzo inizia a
selezionare le situazioni sociali che sostengono e rinforzano
l’emergente e nuova immagine di sé.
Inoltre i gruppi in questa fase iniziano ed essere eterogenei
rispetto al genere; ciò aiuta ad iniziare un confronto tra stili
relazionali, interessi ed atteggiamenti femminili e maschili.
14. L’amicizia in questa fase della vita inizia a connotarsi come
una relazione reciproca ed intima.
L'amico inizia e divenire un partner privilegiato con il quale
condividere esperienze private, che spingono il ragazzo ad
una sempre maggiore introspezione e ridefinizione di sé.
Ciò consente una comune ricerca di soluzioni a problemi
personali e l’apertura al confronto con l’altro.
I ragazzi capaci di confidare le proprie emozioni ad un amico
risultano socialmente più competenti, soddisfatti di sé e
meno ansiosi.
16. La sessualità è uno degli argomenti più spinosi e difficili da
trattare per un genitore con l’adolescente.
Bisogna innanzitutto accettare e fare i conti con il fatto che il
proprio figlio durante l’età puberale inizia a produrre da un
punto di vista organico gli ormoni che lo porteranno ad avere
pulsioni sessuali.
Ciò non significa necessariamente che agiscano
comportamenti sessuali ma che iniziano a sperimentare
sensazioni corporee naturali e che non vanno colpevolizzate.sensazioni corporee naturali e che non vanno colpevolizzate.
Compito dell’adulto è insegnare ai ragazzi a riconoscere tali
segnali, a non sentirsi inadeguato per questo, a conoscere il
proprio corpo, rispettarlo, ma soprattutto comprendere che
la relazione sessuale prima di ogni altra cosa è una relazione
emotiva e tra persone.
Parola d’ordine: RISPETTO!
17. In un contesto già complesso di per sé come quello presentato
sinora si inserisce un cambiamento importante: l’inizio di un
nuovo ciclo scolastico ….
E la scuola?
Oh mamma!!!!!!!
Che ansia!!!!!!!!
18. La scuola superiore rappresenta per quasi tutti gli studenti una
sfida e un terreno di prova costante.
Il primo anno è «il cambiamento»!
Tutto è nuovo, soprattutto ciò che spesso spiazza ragazzi e
familiari è la discrepanza fra le aspettative scolastiche
precedenti e le nuove valutazioni e richieste …
Ma anche negli anni successivi non sempre è facile adeguarsi:
c’è il passaggio al triennio che spesso comporta un ulteriore
innalzamento dell’asticella in termini di impegno e di
autonomia, il quarto anno si avverte la stanchezza, il quinto
l’ansia per la maturità e la scelta universitaria ….
Mi è tornata l’ansia!!!!!!!
19. Ma l’ansia che cos’è?
E’ un’emozione, cioè il risultato di tre
componenti differenti: neurofisiologica –
biochimica, comportamentale e legata
all’esperienza soggettiva.all’esperienza soggettiva.
Le emozioni sono uno dei moventi fondamentali
del comportamento umano e ognuna di esse ha
specifiche funzioni adattive.
20. Si caratterizza per un anormale ed opprimente senso di
oppressione e paura, marcato da segni fisiologici,
provocata dal dubbi riguardanti la realtà e la natura
della minaccia e dal dubitare della propria capacità di
fronteggiarla.
L’ansia di per sé non è negativa, come tutte le
emozioni, lo diventa quando è eccessiva e persistente
rispetto alla situazione da affrontare.
Inoltre tende ad essere un’emozione circolare a livello
relazionale. Quando si vive in un contesto ansiogeno il
livello d’ansia percepito automaticamente aumenta.
21. La percezione dell’ansia è soggettiva, e spesso tendiamo ad indicare
con questa parola più di una situazione stressante o preoccupante.
I sintomi somatici e comportamentali dell’ansia generalmente rientrano
nei seguenti:
• Sudore
• Difficoltà respiratorie
• Senso di nausea
• Tremori
• Inquietudine
• Intorpidimento di alcune parti del corpo• Intorpidimento di alcune parti del corpo
• Brividi
• Irritabilità
• Difficoltà di concentrazione
• Vuoti di memoria
• Senso di svenimento
• Prurito
• Variazioni nel ciclo sonno – veglia
• inappetenza
22. Spesso l’ansia è un indice attendibile rispetto a fattori che
sentiamo rischiosi per l’immagine di noi o di situazioni che
abbiamo la sensazione di non avere potere o controllo.
Inoltre tendiamo ad utilizzare la parola «ansia» per intendere
situazioni ed emozioni quali la paura, tristezza, stanchezza,
eccitazione, ecc …eccitazione, ecc …
Il primo passo per sconfiggere l’ansia è iniziare a fare maggior
chiarezza su come stiamo e quale è il fattore di rischio nella
nostra percezione, cioè individuare il problema.
23. Se (Lettera al figlio, 1910)
Se riesci a conservare il controllo quando tutti
Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall'odio,
E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;
Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
E trattare allo stesso modo quei due impostori;
Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;
Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vinciteSe riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita;
Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
E a tener duro quando in te non resta altro
Tranne la Volontà che dice loro: "Tieni duro!".
Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
Se non riesce a ferirti il nemico né l'amico più caro,
Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
E - quel che è di più - sei un Uomo, figlio mio!
Rudyard Kipling
24. I FIGLI
(da: "The Prophet" di Khalil Gibran - Knopf)
I vostri figli non sono figli vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita
ha di se stessa. Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri. Perché essi hanno
i propri pensieri.
Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime. Perché le loro anime
abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri
sogni.
abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri
sogni.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L'Arciere vede il bersaglio sul percorso dell'infinito, e con la Sua forza vi piega
affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell'Arciere. Poiché così come ama la
freccia che scocca, così Egli ama anche l'arco che sta saldo.