2. METODICHE DI IMAGING
• urografia
• ecografia • scintigrafia renale
• TC • PET
• RM
RUOLO DELL’ IMAGING
1. individuazione
2. caratterizzazione
3. bilancio di estensione
4. riconoscimento delle complicanze (idronefrosi, stenosi
vascolari, coinvolgimento di altri visceri)
risposta alla terapia
5. follow-up
attività residua
3. UROGRAFIA
Può suggerire la diagnosi:
• cancellazione del profilo degli psoas
• idronefrosi
• medializzazione degli ureteri
assottigliati a L4-L5
Questi reperti sono poco
sensibili e poco specifici
6. TAC
• tessuto retroperitoneale a contorni irregolari e margini
netti, di densità analoga ai muscoli
• inizialmente periaortico (carre four) con sviluppo laterale
e attrazione degli ureteri
• di solito risparmiata la sede retro aortica
• enhancement intenso in fase di equilibrio, specie se la
malattia è attiva
Buona sensibilità, elevata panoramicità,
ma necessita di mdc
7.
8. RM
• bassa intensità in T1, variabile in T2 (aumenta in proporzione
all’edema)
• enhancement elevato specie in fase attiva
BuonaT1 C- T2
sensibilità, elevata panoramicità,
non necessita di mdc
C+ ATTIVITA’ C+ REMISSIONE
9. PET
Il FDG viene avidamente captato dalle localizzazioni di
fibrosi retroperitoneale in fase di attività.
aneurisma
instabile
arterite
Takayasu
Elevata sensibilità e panoramicità, insufficiente definizione
anatomica e specificità (D.D. con lesioni eteroplastiche,
infettive e infiammatorie di altra natura)
10. ANEURISMI INFIAMMATORI
FIBROSI PERIANEURISMATICA
• manicotto parenchimatoso aderente alla parete dell’aneurisma,
dotato di enhancement, a margini netti
• abitualmente la disposizione è solo anterolaterale
• possibile adesione a psoas e organi contigui (duodeno, vena renale
sinistra, ureteri, cava inferiore, sigma)
11. INDIVIDUAZIONE
TC e RM possiedono sensibilità elevata, con difficoltà solo nelle forme
ad estensione limitata (ma chirurgicamente impegnative) di aneurismi
infiammatori e di fibrosi perianeurismatica
La PET può consentire di individuare sedi insospettate di fibrosi
retroperitoneale (toraciche) o patologie infiammatorie che possono
associarsi alla fibrosi retroperitoneale (pancreatite autoimmune)
12. CARATTERIZZAZIONE
La differenziazione tra forme primarie e forme secondarie neoplastiche
e infettive non è sempre possibile in base ai criteri morfologici TC e RM.
• scarso sviluppo retro-aortico del tessuto
• assente dislocazione anteriore dei vasi
• integrità delle strutture ossee
• mancata dislocazione degli organi coinvolti
13. CARATTERIZZAZIONE
E’ ardua la diagnosi corretta delle forme a disposizione atipica
• perirenali
• peripancreatiche
• periduodenali
• presacrali
• retrovescicali
D.D. LINFOMA
14. CARATTERIZZAZIONE
E’ ardua la diagnosi corretta delle forme a disposizione atipica
• perirenali
3 anni
D.D. K UROTELIO
15. CARATTERIZZAZIONE
E’ ardua la diagnosi corretta delle forme a disposizione atipica
• perirenali
• peripancreatiche
• periduodenali
• presacrali
• retrovescicali
16. ESTENSIONE E COMPLICANZE
Per l’ampia disponibilità, la rapidità di esecuzione e la
completezza delle informazioni la TC multidetettore con
mdc, eventualmente integrata da ricostruzioni urografiche
e angiografiche, costituisce l’esame di prima istanza in
soggetti con funzionalità renale conservata.
La scintigrafia renale con MAG3 fornisce utili informazioni
sul livello e l’entità dell’ostacolo al deflusso urinario.
17.
18.
19.
20. FOLLOW UP
TC e RM consentono di monitorare con precisione la
risposta del tessuto infiammatorio-fibrotico alla terapia
medica o chirurgica (forme peri-aneurismatiche), e di
valutare la risoluzione delle complicanze.
Non è infrequente la persistenza di tessuto patologico di
dubbio significato evolutivo.
La PET integra i dati morfologici dell’imaging con un
giudizio sulla persistenza di attività infiammatoria, e può
migliorare la gestione terapeutica dei pazienti.
22. esordio in terapia di mantenimento
controllo PET
23. INTEGRAZIONE DELLA PET
NELL’ALGORITMO TERAPEUTICO
..tailored clinical management, and in particular ureteral stenting
and stent removal, was modulated upon disease activity as detected
by PET, performed at diagnosis and during follow-up.
Ureteral stenting was preferentially performed with heparin
coated stents in the presence of urinary tract obstruction,
diagnosed by renal scintigraphy or by TC. Stents were scheduled
for routine substitution every 6 months, in the presence of disease
activity at PET; stents were removed when PET did not show signs
of disease activity.
Data support …. the pivoltal importance of this technique in
identifying the best moment for the safe removal of the renal
stents..
POSITRON EMISSION TOMOGRAPHY AS A TOOL FOR THE “TAILORED”
MEDICAL AND SURGICAL MANAGEMENT OF RETROPERITONEAL FIBROSIS.
Piccoli GB, Ospedale S.luigi Gonzaga, Orbassano (TO), in press