Vista dal satellite: osservazioni
Israele, visto dallo spazio, si presenta così:
ò È uno Stato allungato in direzione nord-sud.
ò Si affaccia sul Mediterraneo.
ò Si trova a est della penisola del Sinai (facente parte dell’Egitto). I suoi
confini naturali con la Siria e la Giordania sono il Lago di Tiberiade (o Mar
di Galilea), il fiume Giordano il Mar Morto.
ò Sul Golfo di Aqaba (Mar Rosso) si affacciano quattro Stati: Egitto, Israele,
Giordania e Arabia Saudita.
Caratteristiche fisiche
Superficie: 20.918 km² (+ territori palestinesi: 6 020 km² )
ò Confini: confina a ovest e a sud con l’Egitto (penisola del Sinai); a est con
la Giordania e a nord con il Libano e la Siria.
ò Confina anche con la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, due territori
“ritagliati” all’interno d’Israele che costituiscono i “territori palestinesi”
amministrati dall’Anp (Autorità nazionale palestinese). Sulla carta
geografica, infatti, il nome ‘PALESTINA’ non è presente: essa costituisce un
“entità statale” (riconosciuta nel 2012 dall’Onu) ma non uno Stato.
Morfologia:
ò A ovest troviamo la pianura costiera mediterranea; a est la fertile valle del
Giordano; a sud il deserto del Negev che culmina sul Golfo di Aqaba.
Caratteristiche fisiche
Idrografia:
ò Mari: Mar di Galilea, Mar Morto (bacino endoreico, cioè privo di sbocco
sul mare, altamente salino e ubicato nella più bassa depressione terrestre:
-427 m sotto il livello del mare), Golfo di Aqaba.
ò Laghi: -
ò Fiumi: Giordano
Coste:
-
Isole e arcipelaghi:
-
Cenni storici
Preistoria e antichità
Gli Ebrei sono un antichissimo popolo di pastori nomadi organizzati in tribù
guidate da un patriarca.
Guidati da uno di loro, di nome Abramo, intorno al 1800 a.C. si stanziano nella
“terra promessa” a loro da Yahweh (Dio): la terra di Canaan. La storia
orale della civiltà ebraica è testimoniata dal loro testo sacro: il Vecchio
Testamento (Bibbia).
Raggiungono anche l’Egitto, dal quale però verranno cacciati.
Sottomessi prima dagli Assiri, poi dai Babilonesi e infine dai Romani, gli Ebrei
sono costretti progressivamente alla diaspora, cioè all’abbandono della
terra natale e alla dispersione in vari luoghi del mondo. Questa grande
migrazione si intensifica dopo il 70 d.C., quando una rivolta anti-romana
viene sedata nel sangue e gli Ebrei uccisi o venduti come schiavi.
Cenni storici
Medioevo
Le persecuzioni contro gli Ebrei cominciano nel Basso Medioevo, soprattutto a
opera di re cristiani. Gli Ebrei sono vittime di molti pregiudizi. In particolare sono
accusati:
ò Deicidio (assassinio di un Dio), poiché responsabili della crocifissione di Gesù
Cristo;
ò Usura (prestito di denaro a tassi d’interesse), che era invece vietata ai cristiani
dal Vangelo.
ò Riti magici, infanticidio, avvelenamento dei pozzi, diffusione del contagio
pestilenziale attraverso l’opera di “untori” (persone dotate di unguenti infetti e
malefici).
Molti villaggi ebraici dell’Europa meridionale e orientale vengono periodicamente
saccheggiati e la comunità linciata dalla folla inferocita, con il benestare delle
autorità. Questi episodi di massacro sono passati alla storia con il nome di pogrom.
Cenni storici
Età moderna
Gli Ebrei vengono confinati in ghetti, quartieri separati dai quali possono uscire
solo in determinate ore del giorno e con pesanti limitazioni (da qui il
termine "ghettizzazione", che indica l'isolamento forzato di una
minoranza). Il primo ghetto nasce a Venezia nel 1516.
Cenni storici
Età contemporanea
Nel XIX secolo nasce il vero e proprio antisemitismo, una corrente di pensiero
che sostiene che gli Ebrei sono pericolosi per la società a causa della loro
indole deicida e della loro sterminata ricchezza (tra i banchieri più
importanti si annovera la famiglia Rothschild).
Sulla base di testi falsi (il “Protocollo dei Savi di Sion”) si diffonde l’idea che gli
Ebrei stiano tramando un complotto per diventare i padroni del mondo.
Tra gli Ebrei, viceversa, comincia a diffondersi il sionismo, cioè l’idea di dover
fare ritorno in “patria”, presso la collina di Gerusalemme.
Nel XX secolo gli Ebrei sono le principali vittime della persecuzione nazista. Con
il termine shoah (letteralmente “tempesta devastante”), si indica il
genocidio del popolo ebraico nei lager (6 milioni di morti).
In rosso la cifra stimata di vittime sul totale (segnalato in nero).
Cenni storici
Oggi
Dopo la shoah, nel 1948, l’Onu assegna agli Ebrei una porzione di territorio
palestinese e proclama la nascita dello Stato di Israele.
I rapporti tra Ebrei e popolazioni arabe confinanti sono da subito molto tesi. Si
combattono diverse guerre per l’occupazione di alcuni territori contesi: la
Cisgiordania (con i giordani), la Striscia di Gaza (con i palestinesi), ma
anche il Sinai (con gli egiziani) e le Alture del Golan (con i siriani).
L’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) per anni si è battuta
per ottenere il diritto alla formazione di un proprio Stato, spesso ricorrendo
ad attentati e ad azioni di guerriglia.
Nel 1993 il leader palestinese, Yasser Arafat, e il premier israeliano, Yitzhak
Rabin, stipulano l’accordo per cui Cisgiordania e Striscia di Gaza passano
sotto il controllo dell’Anp. In realtà la prima è in parte occupata da coloni
e posti di blocco israeliani, la seconda è un grande ghetto controllato
dall’esercito.
Il muro di 700 km eretto nel 2002 da Israele in Cisgiordania per separare i quartieri ebraici da quelli palestinesi e “combattere il terrorismo”
Caratteristiche sociopolitiche
Popolazione: 7 870 000 ab.
Densità abitativa: 376 ab./km2
Caratteristiche della popolazione: l’incremento naturale è del 16,5 per mille.
Popoli ed etnie principali: ebrei (75,4%), arabi (20,5%).
4 169 000 palestinesi vivono nei territori dell’Anp.
Lingue principali: ebraico, arabo, inglese e russo.
Religioni principali: ebraismo, islam, cristianesimo.
Caratteristiche sociopolitiche
Tipo di governo: Repubblica
Moneta: nuovo sciclo israeliano
Capitale: Gerusalemme (Gerusalemme est è contesa dall’Anp al posto di
Ramallah)
Principali città:
ò Gerusalemme, città sacra a tre religioni: ebraismo (Tempio di
Salomone, oggi Muro del pianto), islam (Moschea di Omar),
cristianesimo (Santo Seplocro).
ò Tel Aviv, centro industriale e finanziario.
ò Haifa, città portuale.
Popolazione urbana: 91,9 %
Altri dati sugli insediamenti: -
Caratteristiche economiche
Settore primario: l’agricoltura è molto produttiva grazie a bonifiche e irrigazioni
(nonostante soltanto il 20% del territorio sia fertile). Le colture di ortaggi,
frutta, agrumi, vite e olivo (tipiche dell’ambiente mediterraneo) sono
destinate all’esportazione.
Settore secondario: l’industria tradizionale è quella tessile e alimentare; in
espansione quelle petrolchimica, metallurgica, meccanica.
Settore terziario: il settore tecnologico è assai sviluppato (informatica,
telecomunicazioni), così come il turismo.
L’economia dei territori palestinesi è assai povera.
PIL pro capite: 31 986 dollari
ISU: 17° posto
Io vorrei andare a…
ò Sulle alture del Golan, perché come molti altri territori del Medio Oriente è
un luogo di passaggio e di pellegrinaggio di una moltitudine di popoli.
Oggi appartiene a Israele, che l’ha sottratto alla Siria. Sono abitate da
musulmani considerati infedeli, i “drusi”. Non è un posto tranquillo: si trova
al confine con la Siria, attualmente devastata dalla guerra civile, ed è
teatro di esercitazioni militari israeliane. Ci vorrei andare accompagnata.
Vorrei intervistare qualcuno fra coloro che le abitano.