SlideShare ist ein Scribd-Unternehmen logo
1 von 31
24 maggio 2013
LLLLLLLLaaaaaaaa ccccccccoooooooommmmmmmmuuuuuuuunnnnnnnniiiiiiiiccccccccaaaaaaaazzzzzzzziiiiiiiioooooooonnnnnnnneeeeeeee ppppppppoooooooolllllllliiiiiiiittttttttiiiiiiiiccccccccaaaaaaaa ddddddddiiiiiiii BBBBBBBBeeeeeeeeppppppppppppppppeeeeeeee
GGGGGGGGrrrrrrrriiiiiiiilllllllllllllllloooooooo eeeeeeee ddddddddeeeeeeeellllllll MMMMMMMMoooooooovvvvvvvviiiiiiiimmmmmmmmeeeeeeeennnnnnnnttttttttoooooooo 55555555 SSSSSSSStttttttteeeeeeeelllllllllllllllleeeeeeee
Insegnamento: Comunicazione d’Impresa
Corso di laurea Magistrale percorso in Marketing Management
Università degli studi di Foggia – A.A. 2012-2013
Dipartimento di Economia
Relatori
Dott.ssa Giorgia Palazzo
Dott. Giuseppe Di Brisco
Docente:
Prof.ssa Enrica Iannuzzi
1
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
La comunicazione politica di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle
Il presente Project work rappresenta una sperimentazione attiva dei contenuti appresi durante
il percorso didattico formativo di Comunicazione d’impresa, tenuto dalla Prof.ssa Iannuzzi
Enrica nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Marketing Management presso
L’università degli Studi di Foggia. Il presente lavoro affronta una analisi puntuale e una
ricostruzione critica delle modalità di utilizzo della comunicazione politica di Grillo e il
Movimento 5 stelle attraverso lo sviluppo di una Case Study.
CAP. 1 - LA GENESI DEL MOVIMENTO.
Il movimento cinque stelle è nato e cresciuto in un periodo storico in cui i partiti, e le loro
pratiche di potere locale o centrale vengono percepite dalla popolazione in maniera sempre
più negativa.
Il m5s ha cercato in realtà sin dalla sua nascita, avvenuta molti anni prima del confronto
politico, di rendersi promotore della partecipazione dei cittadini utilizzando tutte le
potenzialità comunicative e relazionali offerte dalla rete, anteponendosi come alternativa
radicale ai partiti e alle loro pratiche obsolete.
Ha inoltre rifiutato gli assunti afferenti alla organizzazione politica della casta, dichiarandosi
non “di parte” ma costruendo il suo
programma sulla base di una costellazione di
richieste e sollecitazioni provenienti dal basso.
Nella costruzione del programma due sono i
filoni che hanno contraddistinto il movimento
dagli altri partiti: in primo luogo una serie di
proposte per cambiare il rapporto tra lo Stato e
il cittadino, una lotta aperta e dichiarata alle
istituzioni e alla casta; in seconda battuta una
serie di provvedimenti finalizzati alla difesa
dell'ambiente.
La costruzione dell’immagine del movimento
parte proprio dalla elaborazione del logo
Figura 1 – Logo Movimento 5 Stelle
2
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
(Fig.1): semplice ed essenziale. Lo stesso richiama due scritte e un solo elemento grafico
rappresentato dalle 5 stelle. La scritta “movimento”, posto al centro di un cerchio, tende a
racchiudere gli elementi essenziali promossi da Grillo. La parola movimento, richiama
simbolicamente il verbo muoversi, ovvero essere attivi, agire, progredire. All’interno della
scritta movimento si enfatizza graficamente la lettera “v”, simbolo di colore rosso,
emblematico del V-day (8 settembre 2007), una delle più eclatanti iniziative promosse Grillo,
finalizzata alla raccolta di firme per presentare una proposta che parte dal popolo (proposta di
legge d’iniziativa
popolare), e che
si propone di
modificare i
criteri di
candidabilità ed
eleggibilità
dei parlamentari,
nonché dei casi di
revoca e
decadenza dei
medesimi in una
prospettiva di
modifica della
legge elettorale. Per esplicita dichiarazione dei promotori del V-day la lettera costituisce un
richiamo simbolico al film “V per vendetta” (Fig.2). Il film si svolge in una immaginaria Gran
Bretagna del futuro, governata da un regime totalitario, a cui un misterioso uomo mascherato,
mister V, dichiara guerra. V è un anarchico radicale, desideroso di riportare libertà e giustizia
in un paese in cui vigono ormai autoritarismo e intolleranza verso chiunque non aderisca al
sistema. In questo caso l’utilizzo della V è un esplicito segnale che sembra voler richiamare il
concetto di ribellione (Fig.3). All’interno del logo/marchio è presente anche la scritta
www.beppegrillo.it, che richiama uno dei maggiori mezzi di comunicazione utilizzati dal
movimento: il blog, una vera propria piazza virtuale utilizzata per comunicare con il mondo
esterno ed interno al movimento. Le cinque stelle rappresentano il concetto di qualità: c’è un
esplicito richiamo alle 5 stelle degli Hotel, simbolo di un ulteriore requisito di eccellenza.
Inoltre le stelle richiamano le cinque diverse tematiche che gli attivisti intesero in origine
affrontare: acqua pubblica, ambiente, mobilità sostenibile, sviluppo e connettività.
Figura 2 – A sinistra la locandina del film “V per vendetta”,
a destra un’immagine del V-Day
3
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
La proposta politica del MS5 può essere racchiusa in tre gruppi di obiettivi di maggiore
impatto:
• il primo è finalizzato alla partecipazione diretta dei cittadini attraverso lo strumento
del referendum, democrazia diretta (art.75 Cost.), in contrapposizione con la
democrazia rappresentativa.
• il secondo si articola in una serie di misure volte a colpire la casta, moralizzandone i
comportamenti;
• un terzo obiettivo si concentra sulla riduzione dei costi della politica, elemento
divenuto essenziale durante le fasi che hanno preceduto le elezioni del 2013 in quanto
ha permesso al
movimento di
ottenere un ampio
riscontro tra i
cittadini, gravati da
un difficile periodo
crisi.
Il movimento punta,
inoltre, sulla difesa
dell’ambiente,
battendosi per una
politica energetica
fondata sulla
riduzione dei consumi e degli sprechi, attraverso una implementazione dell'utilizzo di mezzi
di trasporto pubblico e la divulgazione delle normative (già attuate ma poco conosciute) atte
al potenziamento delle fonti energetiche rinnovabili. Il miglioramento del welfare costituisce
uno degli ulteriori obiettivi che il movimento si prefigge di raggiungere in materia di sanità,
scuola e trasporti pubblici.
Nell’ambito economico l’MS5 mira soprattutto a difendere i diritti dei consumatori, dei
piccoli azionisti, delle piccole aziende e della produzione locale.
Le proposte sulla gestione dell'informazione cercano di ridimensionare il potere
monopolistico esercitato dai principali gruppi economici e finanziari sui grandi mezzi di
comunicazione, agevolando i cittadini nell’accesso a tali servizi, attraverso una circolazione
Figura 3 – Immagine del V-Day. Significativa del concetto di
ribellione la scritta cerchiata in rosso
4
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
libera delle informazioni sulla rete, ed una riduzione dei costi dei servizi telefonici con una
successiva (quanto improbabile!) eliminazione dei controlli e delle censure.
Il movimento 5 stelle sembra condividere molti punti in comune con il partito dei Piraten
tedeschi, un gruppo di esperti informatici nato nel 2006, costituito da un centinaio di aderenti,
cresciuto rapidamente nel 2009: ad oggi i Piraten hanno raggiunto i 35.000 aderenti. Il partito
si presentò alla pubblica opinione dichiarando un programma libertario: maggiore
democrazia diretta, difesa della privacy, protezione dei dati informatici, libertà di accesso a
informazione e cultura sulla Rete,
guerra alle lobby. Attualmente però, si
occupa anche del sociale,
dell'istruzione, delle politiche
energetiche e dei diritti umani
stravolgendo e ampliando la sua
mission iniziale. Il partito accoglie, tra
gli aderenti, esperti nei vari settori, tra i
quali professori, ingegneri, assistenti
sociali. La formulazione di nuove
proposte non arriva soltanto dai piraten: sono i cittadini i diretti interlocutori del
“movimento”, in quanto, la politica del partito, è la partecipazione attiva del popolo attraverso
l’utilizzo dei mezzi informatici. Fra il Piraten e il M5S esiste quindi una certa somiglianza,
alla stregua di movimenti come quelli degli Indignados di Madrid, Occupy Wall Street,
Occupy di Londra (i dimostranti che cercarono di occupare la City e andarono ad accamparsi
sul sagrato di Saint Paul) e i seguaci di Wikileaks: l’obiettivo comune è rendere più
trasparente la politica e coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni sulla offerta
pubblica. Anche i Piraten, come il’M5S, credono fortemente nel potere di internet e hanno
creato una piattaforma dal nome Liquid Feedback (Fig.4) attraverso la quale chiunque può
inviare proposte o contribuire a migliorare quelle già esistenti.1
Il leitmotiv dell’assalto alle
istituzioni (Fig. 2), è presente anche nell’italiano Movimento 5 stelle. Le somiglianze tra i due
partiti/movimenti sono molte: entrambi si muovono da un assunto di “difesa totale della
persona”, a scapito di ogni idea di collettività; ma la politica implica la negoziazione tra le
esigenze del singolo e quelle della comunità e, partendo da questo assunto, si può intuire
1
Bicchierini S. (2012), Il corriere della sera (web), I Piraten:«Promuoviamo la democrazia, non siamo soltanto
il partito di Internet» Jan Hemme: «Il Movimento 5 Stelle? Le persone comuni vogliono partecipare alle
decisioni che le riguardano», 23 giugno.
Figura 4 – Liquid feedback, il sito dei Piraten Tedeschi.
5
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
come nessuno dei due “partiti”, per loro stessa ammissione, ha una visione “politica” del
mondo.
In entrambi vediamo il compimento di una “democrazia degli interessi”, sbilanciata a favore
di alcune categorie come quella dei consumatori. I “pirati” grillini sono più in guerra con la
globalizzazione, il mercato europeo e le grandi aziende, e condividono con i “pirati” tedeschi
la battaglia per l’erogazione da parte dello Stato di un reddito universale di cittadinanza. Da
una selezione del programma di Grillo è possibile evincere quanto fin ora esposto:
1. Legge anticorruzione.
2. Reddito di cittadinanza.
3. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti.
4. Abolizione dei finanziamenti ai giornali e creazione di una sola rete televisiva
pubblica, senza pubblicità e indipendente dai partiti.
5. Referendum sulla permanenza nell'euro.
6. Eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari, tra questi il diritto alla
pensione dopo due anni e mezzo.
7. Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati.
8. Legge sul conflitto d'interesse.
9. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello
francese.
10. Ripristino dei fondi tagliati alla sanità e alla scuola pubblica con tagli a grandi
opere come il TAV.
11. Accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano e copertura ADSL
generalizzata.
12. Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI,
ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato.
13. Sussidio di disoccupazione garantito.
Ritroviamo nelle priorità del programma dell’M5S gli elementi chiave di una comunicazione
efficace che punta a coinvolgere diversi tipi di cittadino, accomunati dalla repulsione nei
confronti del sistema e della casta. I messaggi che vengono inviati dal programma elettorale,
risultano spesso utopici e difficilmente realizzabili, ma colpiscono per la loro forza
comunicativa: lo stile chiaro e semplificato crea una identità comunicativa del movimento che
arriva diretta al pubblico, attraverso una costante manipolazione delle emozioni. La
6
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
stimolazione di sentimenti quali rabbia, indignazione e inadeguatezza nei confronti del
sistema politico permeano dai messaggi subliminari contenuti all’interno dei 13 punti
elaborati dall’M5S. Lo stesso Grillo ha un costante atteggiamento intollerante e giudicante,
che tende a ipervalutare la propria causa e a denigrare le iniziative altrui attraverso uno stile di
comunicazione aggressivo. Tale dinamica è legata ad una strategia di costruzione identitaria,
dove ogni assunto si basa sulla contrapposizione fra un interno e un esterno, tra un “noi” e un
“loro”.
Per comprendere appieno i messaggi elaborati dal movimento, è necessario costruire dei
frame work di riferimento che rappresentano brevemente la storia dei due principali fautori
dello stesso movimento: Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio.
CAP. 2 - GRILLO E CASALEGGIO: “CONNESSIONI” CARISMATICHE
Grillo nasce a Genova nel 1948. Inizia la sua carriera
come cabarettista. Negli anni ’80 approda nel mondo
televisivo guadagnandosi l’appellativo di comico satirico.
Le sue capacità acquistano notorietà attraverso un ampio
riconoscimento da parte dei media: una presenza costante
sulle scene e sui palchi più importanti d’Italia gli
permette di
esprimere la
propria verve
all’interno di
rilevanti reti
televisive
nazionali.
Nel 1986 subisce, però, una battuta d’arresto:
viene bandito dalle reti RAI (Fig.5) per una battuta
sul partito socialista. Grillo, nello specifico, è
accusato di aver calcato la mano con giudizi
pesanti e fuori luogo su l’allora premier Bettino
Figura 5 – Copertina dell’Espresso dopo
l’intervento di Grillo sulle reti Rai contro Craxi.
Figura 6 – Coluche, comico francese
candidato in politica negli anni ’80 a cui
Grillo si ispira per la creazione del M5S .
7
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
Craxi. Da quel momento in avanti sviluppa un maggiore senso critico nei confronti delle
istituzioni, enfatizzando all’interno dei suoi spettacoli caratteristiche negative della politica
degli anni ’90; infatti, egli stesso, diventa promotore di denunce nei confronti dei maggiori
scandali che al tempo colpivano l’Italia (Telecom Italia e Parmalat). Inoltre, le sue
performance, vengono incentrate sulle problematiche ambientali, cavallo di battaglia che lo
seguirà fino alla costruzione del Movimento 5 Stelle. Censurato dalle emittenti nazionali,
decide di trasferirsi a Lugano trovando visibilità all’interno della Radiotelevisione Svizzera
(RSI), nonché su emittenti Francesi. Dal ’90 ad oggi Grillo ha riproposto alcune delle
strategie e dei formati comunicativi che altri leader come Bossi e Berlusconi hanno utilizzato
in questi anni, riscuotendo successo tra il popolo.
Questo stile, meglio conosciuto come
impostazione populista, è gestito da Grillo in
modo significativo: ne ha cambiato il registro
utilizzando un linguaggio semplice e diretto,
esasperato da una impronta satirica, incentrato
su una critica radicale degli schemi e della
politica tradizionale. Grillo, infatti, ha
mantenuto sin dagli inizi della sua carriera la
funzione di portavoce e amplificatore della
protesta popolare. Ma il modello movimentista
utilizzato dal comico nella costruzione del M5S,
subisce l’influenza di un progetto avviato in
Francia da Coluche (Fig. 6), uno dei comici
francesi più famosi che, agli inizi degli anni ’80, aveva preannunciato la sua candidatura alle
elezioni presidenziali. I due comici si sono conosciuti sul set del film Scemo da guerra di
Dino Risi nel 1985. Da allora Grillo sembra aver seguito ed emulato le vicissitudini del
collega. Coluche, alla vigilia della sua candidatura, riscuote un grandissimo successo, anche
se i giornali dell’epoca, tesero a sminuire le sue gesta. La popolarità di Coluche fu favorita dal
contesto politico e sociale francese degli anni ’80: numero dei disoccupati in crescita, elevata
inflazione con una conseguente riduzione dei salari, scioperi in crescita e coinvolgimento
dell’allora presidente Giscard d’Etaing in alcuni scandali che hanno minato pesantemente la
fiducia del popolo nei suoi confronti. Il manifesto politico di Coluche (Fig.7) non aveva una
vera e propria connotazione politica: si rivolgeva a tutti i settori sociali, ai soggetti emarginati,
disprezzati e deprezzati; ma soprattutto si appellava ai cittadini che erano stanchi della
Figura 7 – Manifesto politico di Coluche.
8
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
vecchia classe
dirigente/politica. Il comico
francese, pur simpatizzando
per un orientamento di
sinistra, non ha mai
manifestato la volontà di
schierarsi a favore di una
sola partizione politica; anzi,
rivolse il suo appello in
modo trasversale,
orientandosi a favore di idee condivisibili piuttosto che di ideologie. Il partito di Coluche, pur
ottenendo consensi tra i giornalisti dell’epoca, mantenne sempre le distanze rispetto a tutte le
dichiarazioni di sostegno ricevute dai media, assumendo una posizione scettica e scontrosa. I
sondaggi pre-elezioni attribuivano al comico francese il 16% delle intenzioni di voto: un
livello paragonabile a quello del Movimento 5 Stelle di Grillo durante il periodo di
propaganda elettorale del 2012-2013. Coluche, però, rinunciò all’idea di prendere parte
all’arena politica in seguito all’uccisione del suo più stretto collaboratore Renè Gorlin.
Numerose le analogie nel discorso politico dei due comici: semplici, satirici, popolari, spesso
aggressivi, con una visione di tipo “populista” (ad esempio, le caricature di Grillo sono entrate
in modo significativo nel linguaggio comune della satira, attraverso l’utilizzo di imitazioni e
soprannomi: Bersani come “Gargamella”, Berlusconi lo “psiconano”, Monti il “RigorMontis”
e “Monti flagello di Dio”, figura 8).
A differenza di Coluche il percorso di Grillo è stato più lento: agli inizi degli anni ‘90 ha
progressivamente modificato i la sua impostazione comica, un cambiamento probabilmente
dovuto al passaggio dalla Televisione ai teatri. Il comico ha implementato la versione satirica
dei suoi monologhi, sino ad arrivare a utilizzare un linguaggio forzato e aggressivo, consono
al suo nuovo pubblico: quello delle piazze.
Lontano dai media ha costruito un diverso rapporto con i suoi “spettatori”, mettendo in scena
spettacoli fortemente incentrati sulla polemica ambientalista e politica, nonchè sostenendo
innumerevoli/iniziative e campagne promosse da gruppi e associazioni politiche e altre
impegnate nel sociale.
L’impegno diretto in politica di Grillo ha assunto un profilo sempre più stabile e definito dopo
l’apertura del suo blog personale (inaugurato nel gennaio del 2005), progettato e gestito da
Gian Roberto Casaleggio e dalla sua società. Se Beppe Grillo rappresenta infatti la facciata
Figura 8 – “Monti flagello di Dio”
9
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
del M5S, Gian Roberto Casaleggio, manager milanese, ne è la mente. Casaleggio è l’esperto
del settore, colui che ha dato fondamento alle idee del partito: è proprio la Casaleggio
Associati che si occupa di curare il blog e le strategie d comunicazione. Grillo, dopo averlo
incontrato la prima volta nel 2004, a seguito della lettura di molti articoli e libri presenti sulla
rete, scritti da Casaleggio, in particolare il libro: “il web è morto, viva il web”, lo definisce:
“Pazzo di una pazzia nuova, in cui ogni cosa cambia in meglio grazie alla rete […] ce n’è
abbastanza per rinchiuderlo.
E’ un individuo oggettivamente pericoloso e socialmente utile”.
La Casaleggio associati svolge ad oggi un gran numero di compiti per la formulazione politica
fondata da Grillo: cura direttamente il suo blog, la rete dei meetup, la comunicazione esterna,
e le strategie del Movimento 5 Stelle sulla rete. L’incontro tra i due ha mostrato la possibilità
di combinare con successo le possibili strategie per la gestione dell’iniziativa politica e della
mobilitazione collettiva.
Grillo e Casaleggio erano, in passato, promotori di prospettive politiche e strategie d’azione
molto diverse. Il comico genovese aveva realizzato, come abbiamo visto, un lungo percorso
dalla satira politica che lo aveva reso famoso tra il pubblico delle trasmissioni televisive fino
agli spettacoli nei teatri e nelle piazze, in cui la satira si trasformava spesso in attivismo
politico, e diventava in molte occasioni uno strumento per dare voce alle proteste dei cittadini,
sostenendo domande e mobilitazioni dal basso. Differente è il profilo culturale e professionale
di Casaleggio che si è formato e ha avviato una carriera di successo prima in Olivetti e poi
nella società Webegg di Telecom Italia, decidendo infine nel 2004 di fondare una sua società.
Casaleggio è stato uno dei primi in Italia a intuire le potenzialità di internet e dei social
network per dar vita a un luogo di formazione on-line di opinioni e idee. Gianroberto scrive,
sia sul sito del gruppo che su molti giornali, di temi legati alla Rete. Si legge nel suo
curriculum online che l'organizzazione di Rete sui modelli di e-business e il web marketing
sono tematiche che ha approfondito e applicato a società italiane negli ultimi otto anni, anche
grazie a una relazione costante con i riferimenti mondiali del settore. Per lui la Rete è
un'ossessione: più di un mezzo, più di un media. Ne è un teorico e uno dei guru delle nuove
frontiere del marketing digitale e di cosa si possa fare attraverso i social network grazie a
strategie di marketing virale, forma di promozione non convenzionale che sfrutta la capacità
comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio a un numero
10
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
esponenziale di utenti2
. Casaleggio ha intuito in anticipo, almeno per quanto riguarda il
mercato italiano, quali siano le potenzialità del web e dei social network. E individua una
nuova figura di venditore propagandista in parte consapevole e in parte no: l'influencer (di cui
parleremo nel prossimo capitolo). L’imprenditore milanese sviluppa in parallelo, nella sua
carriera, una serie di idee generali sui problemi del mondo attuale, rappresentato in modo
immaginifico nel video “Gaia - il futuro della politica”, tuttora visibile sulla homepage del
suo sito aziendale (http://www.casaleggio.it/media/video/gaia-il-futuro-della-politica-1.php), e
“Prometeus – la rivoluzione dei media” (http://www.youtube.com/watch?v=HsJLRX-
nK4w). Nel video Gaia, si delineano previsioni molto pessimistiche per gli abitanti della
terra: la popolazione si riduce a un miliardo di abitanti ma si potrebbe salvare grazie alla
democrazia digitale, appunto Gaia, il nuovo governo mondiale: “ogni essere umano può
diventare presidente e controllare il governo attraverso la rete. In Gaia i partiti, la politica, le
ideologie e le religioni scompaiono”. Questa è una delle grandi contraddizioni del movimento
5 stelle, che riposa nella visione del web di Grillo e Casaleggio. Il movimento si dichiara post
ideologico ma ha, di fatto, una visione della rete assolutamente ideologica e lo dimostrano le
stesse analisi predittive di Casaleggio in Gaia e Prometeus.
Le proposte e le qualità professionali di Casaleggio offrono all’attivismo politico di Grillo e
alle sue straordinarie capacità di comunicare con il pubblico “public speacking e
comunicazione interpersonale”, una via di espansione ampissima che non può essere
ostacolata da chi possiede e controlla le reti televisive e i giornali più importanti (vedasi
Mediaset).
CAP. 3 – IL MS5: ANALISI DELLA COMUNICAZIONE (INTERNA ED ESTERNA).
3.1 - I LUOGHI NON FISICI: LA RETE.
Si continua a ripetere che, all’origine della vittoria del Movimento 5 Stelle, ci sia un uso
sapiente della Rete, affermazione significativa dell’arretratezza tecnologica dell’Italia. Da
un’indagine dell’Istat, condotta nel 2012, emerge con chiarezza che il nostro paese stia
sottovalutando l'importanza dell'innovazione per aumentare la qualità del nostro futuro. Uno
studio analitico dei dati forniti dall'Istat circa la relazioni tra cittadini italiani e tecnologie
mostra che tra gli oggetti appartenenti alle nuove tecnologie per l’informazione e la
2
Orsatti. P, (2010), Inchiesta pubblicata sulla rivista Micromega, La repubblica, Grillo e il suo spin doctor: la
Casaleggio associati, 30 settembre, pagg.197-204.
11
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
comunicazione quelli più diffusi tra le famiglie italiane sono il lettore DVD (59,4%) e il
personal computer (59,3%). L’accesso a Internet è disponibile nel 55,5% delle famiglie e il
48,6% di queste possiede una connessione a banda larga. Rispetto al 2011 risultano in
aumento le famiglie che dispongono di una connessione a banda larga (linea telefonica ADSL
o altro tipo di connessione a banda larga), che passano dal 45,8% al 48,6%. Ma il dato
chiarisce come una crescita del 3% risulti esigua a fronte della evoluzione tecnologica che sta
avvenendo negli ultimi tempi. Nel 2012, il 52,3% della popolazione di 3 anni e più utilizza il
personal computer e il 52,5% di quella di 6 anni e più naviga su Internet. I maggiori
utilizzatori del personal computer e di Internet sono i giovani tra gli 11 e i 34 anni
(rispettivamente, oltre il 78% e oltre il 76%), mentre la quota scende sotto la soglia del 50%
dopo i 54 anni.3
l’Italia occupa gli ultimi posti
d’Europa quanto a diffusione e
conoscenza dei mezzi
tecnologici. Ciò deve generare
un moto d’indignazione, e non
perché “altri paesi fanno
meglio di noi”, ma perché lo
sviluppo tecnologico di un
paese è sinonimo di sviluppo
tout court4
. Inoltre, come
ribadisce la relazione Istat, la rete è ormai un luogo di confronto e partecipazione. Cresce
rispetto al 2011 la quota di coloro che hanno usato Internet per leggere o postare opinioni su
problemi sociali o politici (+9 punti percentuali) o per partecipare a consultazioni o votazioni
(+2,1 punti).
Il timore dell’utilizzo e della diffusione della rete sta forse nelle modalità retrograde dei partiti
politici italiani, avvezzi a delle pratiche consolidate negli anni (ma non per questo motivo
giuste!), che tendono a tenere all’oscuro il cittadino delle scelte che spesso ricadono sul
cittadino stesso.
Il web (come sottolinea la relazione Istat) si afferma anche come mezzo per la distribuzione e
la fruizione culturale: è utilizzato per leggere giornali, news, riviste (50,5%), ascoltare la radio
(27,2%), guardare programmi televisivi (25,7%), guardare in streaming un video o un film
3
Report Istat (2012), Cittadini e nuove tecnologie, 20 dicembre.
4
"In breve", in modo secco e deciso, senza preamboli.
Figura 9 – Prima pagina del blog di Bepper Grillo
12
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
(rispettivamente 31,3% e 22%) e i più attivi in questo ambito sono i giovani. Se si
considerano complessivamente tutti questi dati, si capisce come mai la politica di utilizzo del
web da parte del movimento sia stata percepita maggiormente dai giovani. Inoltre Grillo e
Casaleggio per primi, hanno intuito come il web (Fig. 9) potesse rivelarsi utile per lo scopo
ultimo del movimento.
3.1.1 - IL BLOG
Il successo di Beppe Grillo nasce e si consolida attraverso l’utilizzo di un mezzo di
comunicazione sottovalutato dalla politica: la rete. Nello specifico Grillo, sin dal 2005,
crea il Blog strumento che, pure nella sua resistenza attuale, appartiene a una fase iniziale di
Internet. Dal 2005 - anno di fondazione di www.beppegrillo.it - a oggi , mentre il web si
adattava alle dinamiche di
scambio e interazioni tipiche dei
social network, il blog è rimasto
fedele a se stesso diventando
contenitore di temi caldi del
movimento e - per usare le
parole del docente di Harvard
Cass Sunstein – “cassa di
risonanza” delle opinioni dei
suoi lettori. Dopo la sua
apertura, il comico si convince
sempre di più del ruolo
strategico della Rete sia come fonte d’informazione globale sia come motore di promozione
del cambiamento sociale. Come ben sappiamo Grillo si definisce un sostenitore della
democrazia diretta e delle iniziative dal basso. Ma pur avendo sfruttato i capisaldi
dell’informazione attraverso internet, e avendo promosso una iniziativa innovativa e
trasparente (a detta dei grillini), la gestione unidirezionale e centralizzata del blog è stata
oggetto di molte discussioni e critiche. In effetti la struttura del sito è indubbiamente incapace
di realizzare una effettiva partecipazione democratica e paritaria.
Ogni giorno vengono scritti post che ricevono centinaia e a volte migliaia di commenti
(Fig.10): risulta molto difficile la lettura, e lo sviluppo di un reale dibattito fra i
partecipanti. Grillo non risponde mai direttamente, non interagisce con i suoi utenti sui
social media e anche le interazioni sul sito appaiono poco significative dal punto di vista
Figura 10 – I commenti sul blog del M5S
13
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
mediatico. Allo stesso tempo, il sito (impostato più come un super Blog che come un portale
di partito) presenta moltissimi contenuti che provengono da altre fonti (giornalisti, cittadini,
lettere scritte alla redazione, sedi territoriali del movimento). Contiene numerosi inserti
commerciali, tra inserzioni pubblicitarie, libri, dvd e altri contributi molto spesso slegati dal
M5S. L’obiettivo è (evidentemente) quello di sfruttare il sito per auto finanziarsi attraverso
l’introduzione di banner pubblicitari (Fig.11): alcuni studiosi di Marketing Virale5
ritengono
che questo tipo di pubblicità, oltre ad essere dannosa, infastidisce il pubblico6
, e questo, a
lungo andare, potrebbe rivelarsi un punto di debolezza per il sito di Grillo.
Il blog, d’altro canto, non parla solo di politica, ma risulta essere un progetto editoriale più
complesso. Lo stesso è diventato una piattaforma utile per lanciare iniziative politiche,
attraverso azioni collettive e partecipate: la scelta del web come principale strumento di
comunicazione e di partecipazione politica ha cercato di cogliere, e in parte di anticipare, le
trasformazioni in corso in tutte le democrazie.
Dal blog, inoltre, traspare lo stile di leadership che Grillo ha sviluppato nel tempo, agli
5
Il Marketing Virale è un termine utilizzato per descrivere quell'insieme di strategie promozionali che sfruttano
metodi di comunicazione "innovativi", differenti dai classici sistemi pubblicitari. I prodotti vengono proposti al
pubblico in modo "alternativo", che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere
il messaggio ad un numero elevato di utenti finali. La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo
tipico: presenta un andamento esponenziale che ragiona intorno al valore della pubblicità sui magazine/blog.
Nei siti i lettori sono infastiditi da banner, finestre che si aprono all’improvviso, video sovrapposti per lunghi
secondi sugli articoli da leggere o messi in testa a filmati.
6
Serafini M. (2013), Corriere.it, Marketing online, se il bombardamento pubblicitario è dannoso. Il retargeting se
usato scorrettamente diventa persecutorio. Ma gli esperti: «Alla lunga è controproducente», 8 aprile.
Figura 11 – Banner pubblicitari utilizzati dal M5S sul blog.
14
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
estremi rispetto a quello di altri leader politici che si sono affermati negli ultimi vent’anni.
Mentre declinano le forme tradizionali di partecipazione politica e viene messo in discussione
il monopolio dell’informazione delle reti televisive e dei principali quotidiani, i media digitali
stanno modificando i modi con cui i cittadini si informano e sembrano offrire loro nuove
opportunità per far sentire la propria voce. Questa modalità di trasferimento delle
informazioni (utilizzata nel blog), una strategia studiata a tavolino con lo stesso Casaleggio,
ha lo scopo di raggiungere tre obiettivi:
• la comunicazione risulta meno autoreferenziale: offre un’apertura democratica agli
utenti;
• parlare attraverso gli altri: ospita posizioni gradite e permette al mittente del
messaggio di socializzare con altri attraverso la partecipazione al blog;
• la linea editoriale risulta molto omogenea, con una comunicazione verticale.
3.1.2 – IL WEB
Il web è l’elemento strategico del movimento 5 stelle: costituito senza l’ausilio dei fondi
pubblici, costituisce un vero e proprio investimento su Internet da parte di Grillo e
Casaleggio. La loro politica punta alla totale trasparenza attraverso l’utilizzo del sito. E’
possibile infatti poter constatare quelli che sono gli ingressi e le spese del movimento che, in
questi anni di crescita, ha sempre rifiutato i finanziamenti pubblici.
L’uso Strategico (Fig. 12) del web è spesso paragonato all’uso della televisione commerciale
da parte di Berlusconi (Fig. 13), per la sua discesa in campo nella politica italiana. Entrambe
Figura 12 – Uno strategico del web: spese sostenute dal M5S durante le
elezioni. Inserite sul blog come simbolo di trasparenza
15
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
le esperienze hanno mostrato
come fosse possibile,
utilizzando un importante
canale di comunicazione,
cavalcare e amplificare le
critiche diffuse tra i cittadini
comuni per mettere in
discussione i poteri dei partiti e
le loro modalità di rapportarsi
con gli elettori. Nel 1994 Grillo fece un endorsement a favore del Cavaliere, dichiarando:
«Sono da mandare via, da mandare via questa gente qua [i politici della Prima Repubblica], da
votare gli imprenditori; ecco perché sono contento che è venuto fuori Berlusconi: lo voglio
andare a votare». Berlusconi è poi diventato il suo più acerrimo nemico: la fascinazione per il
cavaliere durò poco.
L’appello alla mobilitazione dei cittadini di Berlusconi è fatto in nome della difesa degli
interessi personali, e individuali, spesso contrapposti a quelli pubblici. Per il comico genovese
sono da mettere al centro i beni comuni, disponibili per tutti i cittadini, compresa la rete e
l’accesso a Internet. Le differenze da cogliere nei due stili di comunicazione, non stanno solo
nel “messaggio”, ma emergono dalla natura del “mezzo” di comunicazione.
La televisione permette una comunicazione unidirezionale tra chi la gestisce e gli spettatori,
che restano sostanzialmente passivi, finché non sono interrogati dai sondaggi o chiamati a
pronunciarsi in qualche tornata
elettorale. La televisione ha favorito
il passaggio dalla “democrazia dei
partiti” a un nuovo regime che molti
politologi definiscono “democrazia
del pubblico” o ”post democrazia”.
Il Web consente invece
un’interazione continua (Fig. 14) fra
chi produce messaggi e chi li riceve,
crea spazi per la discussione e può
facilitare l’impegno attivo di tutti i suoi utenti. Le differenze fra i media privilegiati da
entrambi per la comunicazione si riflettono anche sul tipo di progetto politico costruito e
sull’idea di democrazia proposta. Berlusconi ha costruito un partito personale-patrimoniale
Figura 13 – Berlusconi sulle reti Mediaset.
Figura 14 – L’M5S utilizza facebook come strumento di
interazione continua.
16
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
come strumento per la conquista del governo, cercando di trasformare la democrazia italiana
in democrazia plebiscitaria e usando le scadenze elettorali come referendum sulla persona. Il
comico genovese ha invece costruito un movimento che cerca di utilizzare il web per favorire
tutte le forme possibili di democrazia diretta e partecipata. Ma la democrazia, tanto
proclamata dal movimento, entra in contrasto con lo stile di comunicazione monocentrico
imposto dall’alto: sulla rete capire che l’unico messaggio che deve trapelare è quello impartito
da Grillo. Ciò risulta ancora più evidente se si considerano le costanti smentite di opinioni
espresse dai grillini, non conformi al “pensiero” del movimento come il caso Crimi, più volte
richiamato negli ultimi tempi7
. O ancora gli status “copia e incolla” postati dai grillini. (Fig.
15)
A conferma del fatto che nulla è lasciato al caso, esiste inoltre uno specifico Codice di
comportamento eletti M5S al parlamento, consultabile sul sito
(http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php), attraverso
il quale si fissano in modo specifico i criteri di comunicazione dei parlamentari, tra i quali:
• Lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei
7
Crimi affermò: «Meglio un incarico a Bersani che una prorogatio a Monti». A smentire ci pensa il comico in
persona: «Sono uguali». E in Rete parte l'hashtag #Romanzocrimi «Vito, detto lo smentito», Argentieri B.
(2013), corrieredellasera.it, Crimi ancora smentito, ironie in Rete. Grillo mette «i puntini sulle i». Bersani:
«Facessero una direzione pure loro in streaming così capiamo tutti...», 2 aprile.
Figura 15 – Gli status “copia e incolla” del M5S
17
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
cittadini è il sito www.movimento5stelle.it
• I parlamentari dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine
“cittadina” o “cittadino”
• Rotazione trimestrale capogruppo e portavoce Camera e Senato con persone sempre
differenti, la scelta dei capogruppo sarà operata dai gruppi di Camera e Senato
• Evitare la partecipazione ai talk show televisivi
Ad ogni modo, in pochi anni Beppe Grillo e il suo Blog sono diventati un vero e proprio
fenomeno della Rete. Ad oggi questo risulta essere l’esperimento di maggior successo in Italia
di un “Movimento” nato e cresciuto sul web nel nome (a detta loro) della democrazia digitale,
dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza.
Alcuni macro dati:
• 200.000 visite giornaliere e oltre mille commenti per ogni post, il blog è diventato il
primo in lingua italiana per numero di collegamenti entranti e tra i primi al mondo per
numero di accessi. Il blog di Beppe Grillo.it è stato collocato al settimo posto della
classifica mondiale 2009 pubblicata da Forbes.
• Nel 2005 ha vinto il premio istituito da “il sole 24 ore” come miglior sito web italiano
nella categoria “news e informazione. Ha promosso campagne e forum di discussione
con migliaia di partecipanti. I temi su cui spesso si è sviluppata la discussione sono
quelli che Grillo aveva già proposto nei suoi spettacoli teatrali: le questioni che
riguardano l’ambiente e la critica alla classe politica, al consumismo e al capitalismo
globalizzato.
• 1,3 milioni di” mi piace” su FB (il triplo di Berlusconi, il quadruplo di Renzi, dieci
volte Bersani) su face book vengono inoltre prodotti non meno di dieci contenuti al
giorno, mutuati dal sito.
• Dirette streaming di tutti i comizi di Grillo in campagna elettorale;
• “La cosa”, un web Channel utilizzato come aggregatore dei contenuti e delle
dichiarazioni pubbliche durante eventi in diretta.
Non si conoscono stime complete e dati ufficiali dell’investimento annuale di Beppe Grillo
sul Movimento5stelle, e la percentuale totale della copertura economica autofinanziata sul
totale (“Piazza San Giovanni ci è costata un euro”), ma il Movimento 5 Stelle è attualmente la
forza politica trascinatrice più efficace sul web: ha attuato una politica di investimento sullo
18
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
strumento, sia a livello economico che di risorse umane e di competenze.
3.1.3 – I MEETUP
La rete dei Meetup rappresenta lo strumento di comunicazione con partecipazione più
innovativo utilizzato dal movimento. Sono la spina dorsale del movimento: rappresentano il
meccanismo attraverso il quale i gruppi distribuiti sul territorio promuovono la partecipazione
a livello locale e comunicano tra di loro. I gruppi, costituiti sulla piattaforma web, sono più di
cinquecento, presenti in 381 città e 11 paesi del mondo. La maggior parte dei gruppi locali si
sono spesso formati a partire da una specifica questione locale su cui si sono attivati gruppi di
cittadini. Alcuni meetup sono vecchi di otto anni, gli ultimi dieci sono appena nati, fra il 1 e il
2 marzo. Complessivamente si tratta di oltre centoventimila cittadini che si impegnano sul
loro territorio per quello che considerano essere il bene comune: acqua, rifiuti, ambiente,
trasparenza della politica8
.
Grillo rappresenta il megafono, una risorsa comunicativa fondamentale per tutte le istanze
espresse dal movimento dentro la rete attraverso le istanze promulgate dai Meetup.
Il progetto Meetup viene presentato il 16 luglio 2005 per “dare a tutti coloro che seguono il
blog l’opportunità di incontrarsi, discutere, prendere decisioni e partecipare alle diverse
iniziative”. Grillo e Casaleggio hanno cercato di sfruttare le grandi potenzialità della
piattaforma per favorire le mobilitazioni e la partecipazione a livello locale, superando i limiti
della carenza di relazione tra simpatizzanti e sostenitori, valorizzando i legami con il
territorio: i meetup hanno trasformato e articolato la geografia dei frequentatori abituali del
Blog di Grillo.
L’attività svolta dai Meetup recupera una serie di pratiche di attivismo tradizionale
collegandole nei gruppi più innovativi con la promozione di attività di facilitazione e
mediazione nell’ambito delle Rete. E’ questo il tratto distintivo e più originale di un
movimento che si presenta spesso come anello di congiunzione tra dimensione on line e off
line, tra luoghi fisici e non fisici, tra materialità e immaterialità.
8
“Se qualcuno ancora si stesse chiedendo come mai Beppe Grillo ha vinto le elezioni politiche del 2013,
potrebbe trovare le risposte che cerca facendosi un giro su Meetup. È il Facebook della politica. […]La seconda
differenza con molte sezioni di partito è che i meetup sono attivi davvero. Solo nello scorso weekend attraverso
questa piattaforma sono state organizzate riunioni fisiche in oltre 250 luoghi. L'elenco completo è
impressionante: ci sono tutte le grandi città, ma anche decine di comuni minuscoli, aree rurali, zone montane.
Una capillarità che ricorda quella che i partiti avevano una vita fa. Se poi uno volesse farsi una idea sulla cultura
dominante nei meetup, sulla famosa antipolitica, potrebbe restare stupito di trovare fra le icone anche quella del
presidente della Repubblica Sandro Pertini che agita il pugno in un momento d'ira. Sono passati trent'anni da
quella foto: probabilmente sferzava i partiti.”, www.larepubblica.it, 5Stelle, la rivoluzione politica di Meetup:
le sezioni al tempo della Rete e quel 25%, Luna R. (2013), 5 marzo.
19
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
Gli incontri sulla Rete hanno permesso una gestione efficace delle numerose battaglie civiche
promosse dal movimento, diffondendo pratiche di mappatura informativa del territorio e delle
istituzioni e creando luoghi non istituzionalizzati per lo scambio di informazioni e opinioni tra
i cittadini. Il progetto di aggregare gli utenti del web riproduce, in un contesto completamente
diverso, la strategia praticata in passato dai partiti di massa che cercavano di allargare la loro
base con la creazione di associazioni collaterali, in grado di offrire servizi e luoghi d’incontro
e socialità, per coinvolgere anche i settori della popolazione poco interessati alla politica.
Fino al 2011 la maggior parte dei Meetup si concentrava soprattutto al Nord e nella “zona
rossa”. Nell’ultimo anno nuovi gruppi sono sorti soprattutto nelle regioni meridionali, creando
una distribuzione geografica più equilibrata su tutto il territorio nazionale.
Le problematiche
afferenti alla
comunicazione
attraverso i meetup
risiedono nelle
“politiche
democratiche del
web”. Le regole della
moderazione sul web
le detta chi mette in
Rete una determinata
piattaforma o sito.
Funziona così ovunque, e funziona così anche sul sito di Grillo. Se qualcuno sulla rete dei
Meetup o nei commenti sul blog di Grillo evidenzia argomenti, domande e pubblica risposte
ai post non in linea con le idee del movimento, i suddetti post non compaiono. Abbiamo fatto
personalmente una prova, postando sul blog di Grillo determinati temi scomodi e il commento
non veniva approvato.
3.1.4 – GLI INFLUENCER.
Come abbiamo più volte ribadito nei paragrafi precedenti, il Blog di Beppe Grillo resta lo
strumento fondamentale di comunicazione del movimento. Dietro a uno strumento tanto
efficiente c’è una personalità che decide cosa viene pubblicato. Al disotto di ogni post
pubblicato c’è una area per i commenti, ma in realtà Grillo non interviene, non ribadisce, non
Figura 16 – I Meetup, lo strumento di comunicazione con partecipazione più
innovativo utilizzato dal movimento
Figura 16 – I Meetup, lo strumento di comunicazione con partecipazione più
innovativo utilizzato dal movimento
20
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
dà risposte. Questo modo di agire risponde ad una nozione di Marketing piuttosto chiara che è
quella dell’influencer, di cui Casaleggio è uno dei maggiori teorici. Scrive in un articolo
Casaleggio: “quando si accede alla Rete per avere
un'informazione, si accede a una informazione che di
solito è integrata dall'influencer o è creata direttamente
dall'influencer”9
. L'influencer (Fig.17) è considerato da
Casaleggio un asset aziendale: senza l'influencer non si
può vendere. Una statistica molto interessante riguarda
il comportamento delle mamme odierne che utilizzano il
web: il 96 % di tutte le mamme online che effettuano un
acquisto negli Stati Uniti, è influenzato dalle opinioni di
altre mamme online che sono le mamme on-line
influencer. Se si analizza con attenzione il sistema di
diffusione online del fenomeno Beppe Grillo, è facile constatare quanto questa strategia risulti
efficace adattata al contesto del blog. Il marketing digitale, in fondo, parte da questo assunto:
il web 2.0 ha dato al consumatore la possibilità di prendere la parola e influire
direttamente sulle scelte delle aziende attraverso la capacità di produrre e condividere
informazioni. In rete, allora, sulla base di meccanismi sociali e semiotici, nascono degli
utenti che vengono ritenuti autorevoli e attendibili e che dunque sono in grado di esercitare
un’influenza sulle abitudini dei consumatori. In pratica, nel blog di Grillo, gli influencer
danno vita alle conversazioni nei Meetup: il 10% dei contenuti è creato degli utenti, e la
restante parte (90%) è inserito da soggetti che influenzano il dibattito, fino a far esplodere un
fenomeno comunicativo che va ben oltre le aspettative di un semplice sito. Sono quindi gli
influencer il motore di una “macchina” apparentemente così perfetta e efficiente.
3.1.5 – WEB TV: “LA COSA”.
La Cosa TV è un canale interamente online appositamente creato per la campagna elettorale
del Movimento 5 stelle e che ha trasmesso in diretta streaming tutti gli incontri dello Tsunami
Tour. La “Cosa Tv” è quindi uno spazio on air, a costo zero e nasce soprattutto in risposta
critica ai talk show delle televisioni generaliste, promuovendo una strategia di comunicazione
che sfrutta le possibilità offerte da internet per diffondere i principi della politica attiva del
Movimento 5 Stelle. Nonostante le dirette non siano perfette sotto il profilo acustico, essendo
9
http://www.casaleggio.it/2009/06/gli_influencer.php
Figura 17 – Simbolo degli Influencer
21
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
lo staff formato da tecnici volontari non professionali, “La Cosa tv” ha ricevuto un forte
consenso da parte degli utenti e, nonostante sia un canale certamente di parte, si definisce
aperto alle voci discordanti sull’attività politica di Grillo.
Interviste ed informazioni sempre aggiornate relative alle mobilitazioni del Movimento sono a
disposizione degli utenti, che possono contare su una logica di palinsesto assolutamente
innovativa: una programmazione che parte dal basso.
L’impostazione del canale permette una visualizzazione dei video condivisi dai sostenitori del
movimento attraverso luoghi di proprietà del M5S (il sito, gli spazi sui social media, il canale
youtube). Gli utenti cosi hanno “acceso” ai canali ufficiali di comunicazione del movimento
24 ore su 24. Attraverso l’utilizzo di un canale d’impatto, e in forte crescita10
, Grillo continua
a puntare sull’interazione dei mezzi a sua disposizione. Ogni evento del M5S viene trasmesso
al pubblico attraverso:
• Diretta video dal palco su “la Cosa Tv”;
• Diretta fotografica sui social network;
• Commenti prima e dopo l’evento;
In questo modo il Movimento 5 stelle ha garantito la fruibilità di un qualsiasi comizio-evento
a un pubblico molto più vasto rispetto ai partecipanti dei suoi eventi fisici, e ha svincolato i
cittadini dalla “diretta” dell’evento (un video di Youtube può essere visionato anche a
settimane di distanza). Tale effetto moltiplicatore, tipico del Marketing virale, è stato garantito
da altri due elementi politicamente corretti:
• E’ stato realizzato con soldi non pubblici (dunque la comunicazione non è percepita
come spreco).
• Essendo tutto “apparentemente” gratuito, sembra essere il frutto di entusiasmo e
volontariato (ma c’è molto, molto di più dietro una organizzazione così perfetta).
3.2 - LUOGHI FISICI: DAL WEB ALLE PIAZZE.
Dal 2005, oltre al palco, il suo mezzo d’informazione è diventato il web. Il suo successo non è
10
All'interno della piattaforma terrestre l'ascolto si è frammentato: l'audience dei canali generalisti è scesa
dall'82,18% del 2007 al 61,65% del 2012, mentre crescono le emittenti digitali, da un'audience dello 0.50% del
2007 all'11.67% del 2012. D'altronde siamo il mercato con più canali digitali in Europa, (118 contro 79 della
Gran Bretagna), ma anche quello in cui i canali pay hanno perso il maggior numero di abbonati (circa un milione
nell'ultimo anno, -10%), Fondazione Rosselli, Istituto di Economia dei Media L’INDUSTRIA DELLA
COMUNICAZIONE IN ITALIA TREDICESIMO RAPPORTO IEM Gli investimenti pubblici nell’industria
culturale e delle telecomunicazioni, Barca F. (2012).
22
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
però soltanto figlio del web 2.0. Il comico genovese è un uomo da palcoscenico, un
incantatore di folle. Di fatto è stato l’unico a riappropriarsi delle piazze, arringando le folle
per ore, sudando e urlando a squarciagola. Il suo linguaggio diretto, dal tono sarcastico e
crudo può essere anche violento (io ok tu non ok). In Italia lo hanno accusato di tutto:
populismo, demagogia, qualunquismo.
Da alcuni anni ormai, Grillo riempie le piazze, mischiando irriverenza, ironia e rabbia sociale.
Rilancia messaggi che già in parte erano appannaggio del movimento lombardo di Bossi. I
comizi risultano spesso essere un vero e proprio show gratuito: ma anche il voto è libero e
gratuito. “Dentro i monologhi di Grillo c’è una scintilla che un numero considerevole di
persone, diverse per generazione, provenienza politica ed estrazione sociali, ha colto: le parole
del comico stanno alimentando la speranza di una politica diversa”, è così che Gianluigi
Paragone, giornalista di Libero, descrive Grillo, aggiungendo “Le piazze che si riempiono
sotto l’effigie del 5 stelle sono piazze che parlano un linguaggio nuovo. Quindi sono piazze
inedite. Riproporre foto d’epoca di quando Togliatti faceva il tutto esaurito equivale a non
aver capito la novità delle piazze grilline: queste sono piazze interattive, sono piazze che
continuano in un luogo fisico un dialogo cominciato in rete”.11
Sin dai tempi del V-Day si è realizzato un salto di qualità del movimento, che ha dimostrato le
potenzialità operative della rete e dei Meetup anche fuori dal web, con una giornata di
manifestazioni a livello nazionale. La prima il 26 giugno 2007 da Grillo davanti al parlamento
europeo, manifestazione che denunciava la presenza nel parlamento italiano di venticinque
deputati condannati in via definitiva.
Il primo V-Day, organizzato nel settembre successivo (8 settembre 2007) proseguiva la
campagna Parlamento pulito, con una piazza Maggiore a Bologna gremita di oltre 150.000
persone. A rafforzare la potenza di quella protesta, messa in piedi dal comico genovese, si
svolsero in parallelo collegamenti video da Bologna con altre 179 piazze italiane,
collegamenti che (in modo strategico) fungevano da ulteriore “megafono” nonché
“amplificatore” di protesta.
Grillo ha trovato la chiave per avvicinare al movimento cittadini appartenenti a partizioni
politiche differenti, accomunati dalla rabbia nei confronti delle istituzioni corrotte: per fare ciò
sottolinea a gran voce l’assenza di bandiere o altri tipi di vessilli politici. “E’ questa la nostra
vittoria, il nostro successo: siamo solo teste, senza bandiere”.
In tutte le piazze si raccolgono le firme per tre proposte di legge d’iniziativa popolare:
11
Paragone G. (2013), Libero, Paragone: "Occhio, le piazze di Grillo sono diverse da tutte le altre", 21 marzo.
23
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
• Divieto della candidatura al parlamento dei condannati;
• Limite di mandato a due legislature;
• Elezione dei parlamentari con la preferenza diretta, con abolizione del sistema delle
liste bloccate decise dai partiti.
Grazie agli attivisti l’8 settembre 2007 vengono raccolte in una sola sera 350.000 firme.
Il movimento passa quindi a un nuovo stadio, spostando la mobilitazione della Rete alla
piazza, luogo e simbolo tradizionale di tutte le battaglie politiche: uno spazio in cui le
opinioni e le proteste individuali diventano pubbliche. Il movimento diventa in questo modo
visibile fisicamente, ed entra direttamente nell’arena politica cercando di utilizzare gli spazi
concessi dalla legge d’iniziativa popolare dal basso.
Le giornate di manifestazione del movimento sono state una delle prime mobilitazioni
politiche in Italia a utilizzare come mezzo di diffusione principale internet e i suoi numerosi
servizi gratuiti, gestiti in modo spontaneo dai cittadini. Il Blog ha svolto la funzione di
coordinamento centrale interagendo con l’azione e le iniziative dei Meetup. L’uso della Rete è
stato indispensabile per il superamento della mancanza d’informazione da parte dei media
tradizionali, che non hanno dato alcuna notizia della mobilitazione nei giorni precedenti:
nessun titolo sui giornali e nessun servizio in tv. Il Movimento esce dalla Rete ed è riuscito a
mettere in discussione l’onnipotenza della televisione, ponendo con evidenza l’incisività che
il peso di internet ha via via acquisito nel determinare orientamenti e scelte di massa. E’ ormai
evidente il cambiamento della natura della mobilitazione e del movimento che la propone.
Un secondo V-Day viene organizzato contro la casta dei giornalisti il 25 aprile 2008. In oltre
quattrocento piazze vengono raccolte le firme per tre referendum:
• Abolizione del finanziamento pubblico all’editoria
• Abolizione ordine dei giornalisti;
• Abolizione il testo unico Gasparri sulla comunicazione;
Il primo giorno vengono raccolte 300.000 firme, che, nei giorni successivi, diventano
1.350.000. La manifestazione si svolge a Torino a Piazza San Carlo dove Grillo solidarizza
con il movimento NO TAV della Val di Susa.
I due V- Day permettono al movimento di ottenere per la prima volta una significativa
24
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
visibilità nel sistema mediatico nazionale e presso
l’opinione pubblica, mostrando tutte le capacità
d’iniziativa anche al di fuori della Rete.
3.2.1 - TSUNAMI TOUR
Lo Tsunami Tour rappresenta la massima
espressione (a livello comunicativo) di una
campagna elettorale travolgente e irriverente. In
40 giorni, alla guida di un semplice camper,
Grillo ha divulgato la sue idee in 77 piazze
italiane. Lo tsunami tour ha convinto il 30% degli
italiani a dare il voto al Movimento 5 Stelle.
Prodotto dalla Todos Contentos y yo tambien, il
viaggio di Grillo per convincere gli Italiani a
votare il cambiamento, è diventato un road
movie. Il documentario, proiettato nelle sale cinematografiche ad aprile, già da fine mese è
stato distribuito all'estero, nei principali paesi europei e negli Stati Uniti. Lo slogan è una
boutade: Tsunami Tour - Un comico vi seppellirà (Fig. 18). L’impatto considerevole che ha
avuto una iniziativa di questo genere lascia trasparire il successo di una non politica fatta di
gesti e parole che racchiudono un solo messaggio: la travolgente verve di Grillo unita al
sarcasmo del comico è riuscita a travolgere l’Italia.
Lo tsunami tour (Fig. 19) arriva in un periodo di profonda crisi per la politica italiana: il
cittadino si sente abbandonato dalle istituzioni e l’iniziativa di viaggiare su un camper (mezzo
Figura 18 – Locandina del documentario “Tsunami Tour”
Figura 19 – L’arrivo di Grillo in una delle piazze dello Tsunami Tour.
25
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
di trasporto popolare, in contrapposizione con le auto blu e i viaggi in aereo in prima classe di
cui i politici sono abituati ad usufruire) accomuna l’immagine di Grillo a quella di semplice
cittadino. Grillo arriva a destinazione: sale su una sedia o una panchina e inizia a gridare ai
cittadini. Si rivolge al pubblico in maniera semplice, diretta, mostrando il suo sdegno sincero
nei confronti di una politica che emargina il popolo e predilige i benefit e le agevolazioni ad
personam. Parla con un megafono, e la scelta non è casuale. Il megafono è un apparecchio
acustico che concentra e dirige un suono, una voce in una determinata direzione e quindi la
amplifica; Grillo vuole dirigere le proprie emozioni verso una sola direzione: quella dei
cittadini. Il megafono inoltre richiama in maniera semplicistica le lotte nelle piazze in cui, lo
strumento di amplificazione vocale, diventa emblematico nella rappresentazione della
protesta.
La gestualità del comico/attore lascia trasparire dei chiari segnali comunicativi studiati a
tavolino: il protendersi verso il pubblico, i toni della voce carichi e pregnanti di sgomento
accompagnati da una perfetta mimica facciale. La dott.ssa Paola Fenzi, psicologa esperta in
linguaggio del corpo, in una intervista rilasciata al canale web del Sole 24 ore, descrive la
prossemica utilizzata da Grillo in una tappa dello tsunami tour: evidenzia un solo momento in
cui al comico genovese sfugge il controllo delle sue azioni quando, per il paio di volte, mette
la mano all’altezza dello stomaco, battendo su di esso con forza. Questo, secondo la
dottoressa sta a significare che Grillo in quel momento condivide un sentimento sincero con i
suoi elettori. Inoltre, in alcuni momenti dopo lo spettacolo, lo si vede protendersi fuori dal
furgone, e mandare con una mano un bacio ad un elettore che gli dice di volergli bene. Il
comico risponde dicendogli a voce che anche lui gliene vuole, ma in effetti il suo corpo sta
comunicando altro: lui è dentro il furgone, si protende solo con la parte superiore del busto, e
quando qualcuno gli rivolge un saluto o un gesto d’affetto lui sale un gradino, ritraendosi
indietro verso l’interno del camper, e il suo sguardo sfugge all’attenzione,. Spesso, quando il
comico si rivolge a qualcuno (un giornalista, un interlocutore) raggiunge una distanza intima,
rafforzata dal fatto che tende a toccare il suo interlocutore per cercare appunto di trasmettere
confidenza/intimità. E’ importante quindi ricordare che gli atteggiamenti del comico sono
riconducibili a lezioni basilari delle scuole per attori.
La campagna elettorale si conclude con il ritorno del comico genovese a Bologna e con la
pubblicazione sul blog dei costi che il movimento ha sostenuto. La scelta della trasparenza è
un elemento chiave della campagna politica di Grillo: rendere disponibile al pubblico quelli
che sono i costi della politica è una novità assoluta. A un mese dalle elezioni, Beppe Grillo ha
26
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
pubblicato sul suo blog il rendiconto delle spese dello Tsunami Tour, la campagna elettorale
on the road del Movimento 5 Stelle: i fondi provengono da micro donazioni di quasi 28
mila privati. Secondo i dati diffusi, il Movimento ha raccolto 774.208,05 euro grazie alle
micro donazioni volontarie. Sul sito è stata pubblicata la lista dei donatori con accanto il
relativo contributo. Nella maggior parte dei casi si tratta di cifre modeste, 10, 20, 50 euro.
Quasi niente che vada oltre le poche centinaia di euro. Il Movimento è riuscito a sostenere la
campagna elettorale senza finanziamenti pubblici. Lo Tsunami Tour inoltre è costato molto
meno rispetto alla cifra raccolta: 348.506,49 euro. " La differenza - si legge sul blog- sarà
devoluta ai terremotati dell' Emilia Romagna.". Ma ecco le spese dello Tsunami Tour. Alxuni
esempi: il palco di San Giovanni a Roma, per la giornata conclusiva della campagna
elettorale è costato 52.009,00 euro. Sono stati spesi 59.562,47 in manifesti elettorali, 50.000
euro in pubblicità su Google e ben 140.749,23 in Consulenza legale/tributaria. Il camper è
costato 4.782,85 euro, lo streaming 10.540,84, Hardware-Parabola / connessione satellitare
3.634,84 euro.
Risulta con chiarezza l’intento di Grillo di accorciare le distanze (a livello
comunicativo/emozionale) con il pubblico attraverso una politica di totale trasparenza, senza
mai lasciare nulla al caso.
3.2.2 - RELAZIONI CON I MEDIA
“Credo che la tv tolga gradimento e punti: è solo immagine, non voce, ed è sempre
deleteria”
Era inevitabile che dopo il successo elettorale l’interesse della stampa e delle televisioni
nazionali si sarebbe concentrato sul M5S, vero trionfatore delle elezioni, e sui suoi neo
parlamentari, in genere giovani, sconosciuti e qualche volta pure imbarazzanti. Secondo
Grillo è in atto un vero e proprio complotto dei media italiani volto a screditare gli
appartenenti al movimento. Le probabilità di una tale affermazione risultano avvalorate dalle
storie “da scoop” che riguardano molti dei rappresentanti del movimento: la loro “formazione
politica” parte da blog e siti internet che, in maniera inequivocabilmente seria, trattano di
improbabili manovre di sette e associazioni segrete per impossessarsi del controllo dell’intero
pianeta, oltre alle inverosimili operazioni dei servizi segreti volte a distruggere la reputazione
dell’Italia (molto gettonate la Cia Statunitense e il Mossad Israeliano).
Le problematiche relative agli appartenenti al movimento non devono però servire a deviare
da quelli che sono giudizi obiettivi nei confronti dell’informazione italiana. La posizione
dell’Italia nella classifica che concerne la libertà di stampa è sempre stata inquietante:
27
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
l’appartenenza delle maggiori testate a soggetti impegnati nella politica (come Silvio
Berlusconi) rendono poco credibili le informazioni divulgate dalle testate giornalistiche di
maggiore impatto e dalle reti televisive.
Il problema dell’informazione italiana è dovuto all’inesistenza di editori puri, svincolati dalle
dinamiche politiche: quasi tutti i media sono di proprietà di imprenditori che hanno altrove i
loro core business e si servono della stampa e delle televisioni come mezzo di pressione per le
loro attività collaterali.
L’affermazione che in Italia molte notizie importanti scompaiano dai media, mentre altre di
minore importanza, vengono reiterate fino allo sfinimento, non è campata in aria. Ciò fa
dedurre che le informazioni del M5S sono plausibilmente scomode, e vengono accantonate
per evitare pubblicità gratuita al movimento che (fino ad oggi) non possiede canali televisivi o
testate accreditate. Il problema si complica nel momento in cui le stesse testate giornalistiche
nazionali modificano le notizie
a discapito del movimento.
Prendiamo ad esempio la
famosa intervista a Beppe
Grillo di Stefan Faris,
giornalista del Time, dal titolo
“Italy’s Beppe Grillo: meet the
rogue comedian turned
kingmaker”12
. Il corriere.it ha
riportato sul sito l’intervista al comico genovese, intitolando l’articolo: “Se falliamo noi
violenza in strada”. Tale titolo, fuorviante e non in linea con i toni dell’intervista di Faris, è
stato considerato dallo stesso giornalista statunitense “una citazione fuori contesto. Grillo è
stato chiaro: lui vede se stesso come un’alternativa alla violenza”. Nel testo integrale Grillo,
infatti, stava chiarendo la sua visione del movimento 5 stelle che, anzi, previene la violenza
incanalando la rabbia del paese all’interno del dibattito democratico. Il Corriere, in questo
modo, ha posto un accento maggiore su una specifica parte del testo, incanalando l’attenzione
sulla frase “Se falliamo noi violenza in strada”, in modo tale da distorcere l’informazione
effettiva. Dopo l’intervista pubblicata sul sito del quotidiano italiano, a seguito di un
intervento di Faris sul blog di Beppe Grillo, volto a precisare l’errata traduzione del
corriere.it, il corriere ha riportato il testo originale di Faris effettuando una smentita sulla
12
Faris S., (2013), world.time.com, Italy’s Beppe Grillo: Meet the Rogue Comedian Turned Kingmaker, 7 marzo.
Figura 20 – Il tweet di Faris sul blog del M5S.
28
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
precedente versione da loro stessi pubblicata.13
E’ comprensibile come Grillo possa sentirsi attaccato (senza una valida motivazione) da parte
dei giornalisti italiani. Ed è per questo che nella sua politica di diffusione delle informazioni
ai media, ha preferito confrontarsi solamente con le testate internazionali. Ciò
presumibilmente è anche dovuto ai suoi trascorsi sulle emittenti Rai (vedasi 1 capitolo).
CONCLUSIONI
Il Movimento 5 Stelle, con il 25,5%, risultato ottenuto alla Camera, ha superato ogni
previsione ottenendo una poltrona per 163 parlamentari (ad oggi 161 dopo un espulso e una
deputata dimissionaria). Si propone di assumere ruoli di rappresentanza a livello nazionale e
non può limitarsi a essere un semplice “strumento” per favorire la protesta e la partecipazione
diretta dei cittadini, ma è costretto a ripensare ( a seguito del flop elettorale delle comunali
2013) e cambiare le sue pratiche e le sue strutture organizzative. Il rifiuto della politica come
professione, come impegno temporaneo e la resistenza a costruire strutture organizzative fuori
dal web possono creare diverse difficoltà ad un soggetto politico che deve gestire i problemi
politici, poteri e responsabilità anche a livello nazionale. Al di là dei giudizi, positivi o
negativi, riteniamo che il M5s faccia parte di un cambiamento della politica talmente grande
che non possa essere limitato alla sola Italia. I successi finora ottenuti dal movimento di
Beppe Grillo segnalano, d’altra parte, una serie di questioni aperte per la democrazia italiana a
cui i partiti politici non sanno o non vogliono dare risposte adeguate (a quanto pare non è
bastato lo stato di avanzamento della regressione politica, sociale ed economica). Gli assunti
promossi e dichiarati dal movimento viaggiano nella direzione di una nuova democrazia,
attraverso la partecipazione diretta alle decisioni pubbliche espresse dai cittadini. La chiave
del successo di un movimento in progressivo miglioramento risiede nella capacità di
coinvolgere i giovani, menti aperte, disponibili ad esplorare nuove forme di comunic-azione
politica (come si era già evidenziato in occasione delle elezioni comunali e dei referendum in
particolare quello contro la privatizzazione dell’acqua e del No al nucleare). Queste tendenze
si scontrano inevitabilmente con il forte ridimensionamento dei poteri della politica a livello
nazionale, imposto dalle istituzioni europee e dai grandi gruppi che governano i mercati
finanziari.
E’ diventata sempre più insoddisfacente la democrazia nostrana, limitata a una rituale
richiesta di consenso elettorale, volta a delegare i cd. “professionisti della politica” o i cd.
13
P.Ra. (2013), www.corriere.it, Il giornalista di «Time»: «Il titolo di Corriere.it è fuori contesto, Grillo non
minaccia violenza», 7 marzo.
29
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
“tecnici” per gestire indisturbati e senza controllo le risorse e i problemi dello stato e dei
cittadini. Riemerge con forza in questo contesto, la questione della democrazia partecipativa,
e cresce l’importanza dei movimenti e degli attori politici che sperimentano nuove pratiche
per aumentare la capacità di azione e dei poteri dei cittadini.
E’ questa la scommessa che la politica a 5 stelle vorrebbe vincere.
Questo paper didattico lo vogliamo dedicare a Don Andrea Gallo.
BIBLIOGRAFIA
Biorcio R., Natale P., (2013), Politica a 5 stelle. Idee, storia e strategie del movimento di
Grillo, Feltrinelli.
Grillo B., (2013), Alta voracità. Fermiamo la politica che si sta mangiando il nostro Paese,
Biblioteca Universitaria Rizzoli.
Amenduni D., (2013) Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Grillo, il M5s
ed i suoi elettori, Agenzia Proforma – multimedia e comunicazione. http://www.proformaweb.it/
Barca F., (2012), Fondazione Rosselli, Istituto di Economia dei Media L’industria Della
Comunicazione In Italia Tredicesimo Rapporto Iem. Gli investimenti pubblici nell’industria
culturale e delle telecomunicazioni.
30
LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013
Report Istat, (2012), Cittadini e nuove tecnologie, 20 dicembre.

Weitere ähnliche Inhalte

Was ist angesagt?

Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Dino Amenduni
 
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartire
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartirePartecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartire
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartireDino Amenduni
 
Cinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social mediaCinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social mediaProforma
 
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaCinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaDino Amenduni
 
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Proforma
 
Perché la comunicazione politica online non funziona più
Perché la comunicazione politica online non funziona piùPerché la comunicazione politica online non funziona più
Perché la comunicazione politica online non funziona piùNinja Marketing
 
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Dino Amenduni
 
Democrazia senza partiti
Democrazia senza partiti Democrazia senza partiti
Democrazia senza partiti Fabio Chiusi
 
Politica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenzaPolitica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenzaDino Amenduni
 
Comunicare la politica (settima edizione)
Comunicare la politica (settima edizione)Comunicare la politica (settima edizione)
Comunicare la politica (settima edizione)Dino Amenduni
 
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social media
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaIl difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social media
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaDino Amenduni
 
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleAntonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleDino Amenduni
 
La comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoLa comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoGianluca Giansante
 
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
Il ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiduciaIl ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiduciaProforma
 
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Dino Amenduni
 
Dove sono i voti degli italiani?
Dove sono i voti degli italiani?Dove sono i voti degli italiani?
Dove sono i voti degli italiani?Dino Amenduni
 
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901morosini1952
 
Grossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia biancaGrossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia biancaProforma
 

Was ist angesagt? (20)

Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices
 
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartire
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartirePartecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartire
Partecipazione alla vita politica in Italia: da dove ripartire
 
Cinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social mediaCinque post politici di successo sui social media
Cinque post politici di successo sui social media
 
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italiaCinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
Cinque riflessioni sul giornalismo politico in italia
 
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
Brexit, Trump, referendum: lezioni dalla politica del 2016
 
Perché la comunicazione politica online non funziona più
Perché la comunicazione politica online non funziona piùPerché la comunicazione politica online non funziona più
Perché la comunicazione politica online non funziona più
 
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico
Scrivere (per) la politica - dieci idee per un buon discorso politico
 
Democrazia senza partiti
Democrazia senza partiti Democrazia senza partiti
Democrazia senza partiti
 
Politica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenzaPolitica e social media: regole di sopravvivenza
Politica e social media: regole di sopravvivenza
 
Comunicare la politica (settima edizione)
Comunicare la politica (settima edizione)Comunicare la politica (settima edizione)
Comunicare la politica (settima edizione)
 
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social media
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social mediaIl difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social media
Il difficile (ma necessario) incontro tra elettori ed eletti sui social media
 
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettoraleAntonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale
Antonio Decaro - Amministrative Bari 2014 - storia della campagna elettorale
 
La comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testoLa comunicazione politica online - Le figure del testo
La comunicazione politica online - Le figure del testo
 
Politica online
Politica onlinePolitica online
Politica online
 
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
11_Conclusioni_SN2_2020.pdf
 
Il ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiduciaIl ruolo delle imprese nella società della sfiducia
Il ruolo delle imprese nella società della sfiducia
 
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...
Da spin doctor a ricercatori - Come cambia il ruolo del consulente politico a...
 
Dove sono i voti degli italiani?
Dove sono i voti degli italiani?Dove sono i voti degli italiani?
Dove sono i voti degli italiani?
 
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
Morosini_utopia digitale_m5s_aggiornamenti_sociali_180901
 
Grossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia biancaGrossi autobus e spiagge di sabbia bianca
Grossi autobus e spiagge di sabbia bianca
 

Andere mochten auch

Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...
Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...
Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...Gianluca Giansante
 
Obama Social Media Marketing & Web Communication Strategy
Obama Social Media Marketing & Web Communication StrategyObama Social Media Marketing & Web Communication Strategy
Obama Social Media Marketing & Web Communication StrategyAndrea Genovese
 
Il concetto di Agenda in Hyperpolitics
Il concetto di Agenda in HyperpoliticsIl concetto di Agenda in Hyperpolitics
Il concetto di Agenda in HyperpoliticsGianluca Giansante
 
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistraGianluca Giansante
 
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi Analysis
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi AnalysisPrime "Social" Ministers - Matteo Renzi Analysis
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi AnalysisDOING
 
La comunicación política online - las figuras del texto
La comunicación política online - las figuras del texto La comunicación política online - las figuras del texto
La comunicación política online - las figuras del texto Gianluca Giansante
 
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...Giuseppe Peluso
 
2.2012.semiotica web
2.2012.semiotica web2.2012.semiotica web
2.2012.semiotica webDaria S
 
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social web
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social webSocial media marketing approccio, strumenti e strategie per il social web
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social webWeb In Fermento
 
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...Gianluca Giansante
 
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorso
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorsoPresentazioni efficaci: come organizzare il discorso
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorsoGianluca Giansante
 
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Gianluca Giansante
 
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficace
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficaceAlcuni consigli pratici per una presentazione efficace
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficaceGianluca Giansante
 
(La fine della) Politica 2.0
(La fine della) Politica 2.0(La fine della) Politica 2.0
(La fine della) Politica 2.0eugenio iorio
 

Andere mochten auch (14)

Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...
Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...
Cinque tecniche di marketing politico viste attraverso la campagna Presidenz...
 
Obama Social Media Marketing & Web Communication Strategy
Obama Social Media Marketing & Web Communication StrategyObama Social Media Marketing & Web Communication Strategy
Obama Social Media Marketing & Web Communication Strategy
 
Il concetto di Agenda in Hyperpolitics
Il concetto di Agenda in HyperpoliticsIl concetto di Agenda in Hyperpolitics
Il concetto di Agenda in Hyperpolitics
 
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra
"Come" dire qualcosa di (centro)sinistra
 
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi Analysis
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi AnalysisPrime "Social" Ministers - Matteo Renzi Analysis
Prime "Social" Ministers - Matteo Renzi Analysis
 
La comunicación política online - las figuras del texto
La comunicación política online - las figuras del texto La comunicación política online - las figuras del texto
La comunicación política online - las figuras del texto
 
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...
Condividi una Coca-Cola - Analisi semiotica della campagna 2013 "Share a Coke...
 
2.2012.semiotica web
2.2012.semiotica web2.2012.semiotica web
2.2012.semiotica web
 
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social web
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social webSocial media marketing approccio, strumenti e strategie per il social web
Social media marketing approccio, strumenti e strategie per il social web
 
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...
Comunicazione politica efficace: tre elementi per aumentare l'efficacia dei t...
 
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorso
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorsoPresentazioni efficaci: come organizzare il discorso
Presentazioni efficaci: come organizzare il discorso
 
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...
Parlare in pubblico. Tenere viva l’attenzione, farsi capire, convincere chi a...
 
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficace
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficaceAlcuni consigli pratici per una presentazione efficace
Alcuni consigli pratici per una presentazione efficace
 
(La fine della) Politica 2.0
(La fine della) Politica 2.0(La fine della) Politica 2.0
(La fine della) Politica 2.0
 

Ähnlich wie IL Movimento 5 Stelle - Paper di comunicazione politica

Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...Marco Binotto
 
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaBuone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaProforma
 
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosinimorosini1952
 
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 
Lezione massimo micucci
Lezione  massimo micucciLezione  massimo micucci
Lezione massimo micucciReti
 
Dai meetup al MoVimento 5 Stelle
Dai meetup al MoVimento 5 StelleDai meetup al MoVimento 5 Stelle
Dai meetup al MoVimento 5 Stellealtrimenti srls
 
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisLa comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisProforma
 
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano
 
Politica e Partecipazione Digitale
Politica e Partecipazione DigitalePolitica e Partecipazione Digitale
Politica e Partecipazione DigitaleLuca Alagna
 
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Textmorosini1952
 
Temi e dilemmi della democrazia contemporanea
Temi e dilemmi della democrazia contemporaneaTemi e dilemmi della democrazia contemporanea
Temi e dilemmi della democrazia contemporaneaDino Bertocco
 
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politics
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politicsLezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politics
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politicsVicini83
 
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]
Capitale Sociale e Web -  Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Capitale Sociale e Web -  Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Marco Dal Pozzo
 
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e web
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e webMarco Dal Pozzo - Capitale sociale e web
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e webCNA Parma
 
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...Yanfry PPIT
 
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdfMarioRossi528
 

Ähnlich wie IL Movimento 5 Stelle - Paper di comunicazione politica (20)

Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...
Elettorato attivo. Media, strategie e risultati delle campagne della società ...
 
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social mediaBuone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
Buone e cattive pratiche di comunicazione politica sui social media
 
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
5_Capitolo_5_SN2_2020.pdf
 
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosiniUn Partito digitale snaturati_2020_morosini
Un Partito digitale snaturati_2020_morosini
 
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf
9_Capitolo_9_SN2_2020.pdf
 
Lezione massimo micucci
Lezione  massimo micucciLezione  massimo micucci
Lezione massimo micucci
 
Dai meetup al MoVimento 5 Stelle
Dai meetup al MoVimento 5 StelleDai meetup al MoVimento 5 Stelle
Dai meetup al MoVimento 5 Stelle
 
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysisLa comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
La comunicazione (politica): una professione tra sartoria e data analysis
 
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...
Raimondo Villano - Problematiche ed azioni politiche della società globale de...
 
Politica e Partecipazione Digitale
Politica e Partecipazione DigitalePolitica e Partecipazione Digitale
Politica e Partecipazione Digitale
 
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)
Dino Amenduni - lavorare coi social media (aggiornamento febbraio 2013)
 
Cambiare si può
Cambiare si puòCambiare si può
Cambiare si può
 
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - TextICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
ICT GOOD OR BAD FOR DEMOCRACY? - Text
 
Temi e dilemmi della democrazia contemporanea
Temi e dilemmi della democrazia contemporaneaTemi e dilemmi della democrazia contemporanea
Temi e dilemmi della democrazia contemporanea
 
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politics
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politicsLezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politics
Lezione 14 gennaio2011 lobby2.0corso new politics
 
Dino Amenduni - Comunicazione politica social
Dino Amenduni - Comunicazione politica socialDino Amenduni - Comunicazione politica social
Dino Amenduni - Comunicazione politica social
 
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]
Capitale Sociale e Web -  Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]Capitale Sociale e Web -  Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]
Capitale Sociale e Web - Idee per Idee [che meritano di essere diffuse]
 
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e web
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e webMarco Dal Pozzo - Capitale sociale e web
Marco Dal Pozzo - Capitale sociale e web
 
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...
I media Civici per la partecipazione Politica, da NationBuilder a Liquid Feed...
 
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf
10_Capitolo_10_SN2_2020.pdf
 

Mehr von Beppe di Brisco

Il comportamento innovativo delle imprese europee
Il comportamento innovativo delle imprese europeeIl comportamento innovativo delle imprese europee
Il comportamento innovativo delle imprese europeeBeppe di Brisco
 
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...Beppe di Brisco
 
Economia del debito pubblico
Economia del debito pubblicoEconomia del debito pubblico
Economia del debito pubblicoBeppe di Brisco
 
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaCambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaBeppe di Brisco
 
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaCambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaBeppe di Brisco
 

Mehr von Beppe di Brisco (6)

Il comportamento innovativo delle imprese europee
Il comportamento innovativo delle imprese europeeIl comportamento innovativo delle imprese europee
Il comportamento innovativo delle imprese europee
 
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
La comunicazione strategica d'impresa nella logica narrativa: the corporate s...
 
Relazione di customer
Relazione di customerRelazione di customer
Relazione di customer
 
Economia del debito pubblico
Economia del debito pubblicoEconomia del debito pubblico
Economia del debito pubblico
 
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaCambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
 
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In EuropaCambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
Cambiamenti climatici e ripercussioni economiche in Italia e In Europa
 

IL Movimento 5 Stelle - Paper di comunicazione politica

  • 1. 24 maggio 2013 LLLLLLLLaaaaaaaa ccccccccoooooooommmmmmmmuuuuuuuunnnnnnnniiiiiiiiccccccccaaaaaaaazzzzzzzziiiiiiiioooooooonnnnnnnneeeeeeee ppppppppoooooooolllllllliiiiiiiittttttttiiiiiiiiccccccccaaaaaaaa ddddddddiiiiiiii BBBBBBBBeeeeeeeeppppppppppppppppeeeeeeee GGGGGGGGrrrrrrrriiiiiiiilllllllllllllllloooooooo eeeeeeee ddddddddeeeeeeeellllllll MMMMMMMMoooooooovvvvvvvviiiiiiiimmmmmmmmeeeeeeeennnnnnnnttttttttoooooooo 55555555 SSSSSSSStttttttteeeeeeeelllllllllllllllleeeeeeee Insegnamento: Comunicazione d’Impresa Corso di laurea Magistrale percorso in Marketing Management Università degli studi di Foggia – A.A. 2012-2013 Dipartimento di Economia Relatori Dott.ssa Giorgia Palazzo Dott. Giuseppe Di Brisco Docente: Prof.ssa Enrica Iannuzzi
  • 2. 1 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 La comunicazione politica di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle Il presente Project work rappresenta una sperimentazione attiva dei contenuti appresi durante il percorso didattico formativo di Comunicazione d’impresa, tenuto dalla Prof.ssa Iannuzzi Enrica nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Marketing Management presso L’università degli Studi di Foggia. Il presente lavoro affronta una analisi puntuale e una ricostruzione critica delle modalità di utilizzo della comunicazione politica di Grillo e il Movimento 5 stelle attraverso lo sviluppo di una Case Study. CAP. 1 - LA GENESI DEL MOVIMENTO. Il movimento cinque stelle è nato e cresciuto in un periodo storico in cui i partiti, e le loro pratiche di potere locale o centrale vengono percepite dalla popolazione in maniera sempre più negativa. Il m5s ha cercato in realtà sin dalla sua nascita, avvenuta molti anni prima del confronto politico, di rendersi promotore della partecipazione dei cittadini utilizzando tutte le potenzialità comunicative e relazionali offerte dalla rete, anteponendosi come alternativa radicale ai partiti e alle loro pratiche obsolete. Ha inoltre rifiutato gli assunti afferenti alla organizzazione politica della casta, dichiarandosi non “di parte” ma costruendo il suo programma sulla base di una costellazione di richieste e sollecitazioni provenienti dal basso. Nella costruzione del programma due sono i filoni che hanno contraddistinto il movimento dagli altri partiti: in primo luogo una serie di proposte per cambiare il rapporto tra lo Stato e il cittadino, una lotta aperta e dichiarata alle istituzioni e alla casta; in seconda battuta una serie di provvedimenti finalizzati alla difesa dell'ambiente. La costruzione dell’immagine del movimento parte proprio dalla elaborazione del logo Figura 1 – Logo Movimento 5 Stelle
  • 3. 2 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 (Fig.1): semplice ed essenziale. Lo stesso richiama due scritte e un solo elemento grafico rappresentato dalle 5 stelle. La scritta “movimento”, posto al centro di un cerchio, tende a racchiudere gli elementi essenziali promossi da Grillo. La parola movimento, richiama simbolicamente il verbo muoversi, ovvero essere attivi, agire, progredire. All’interno della scritta movimento si enfatizza graficamente la lettera “v”, simbolo di colore rosso, emblematico del V-day (8 settembre 2007), una delle più eclatanti iniziative promosse Grillo, finalizzata alla raccolta di firme per presentare una proposta che parte dal popolo (proposta di legge d’iniziativa popolare), e che si propone di modificare i criteri di candidabilità ed eleggibilità dei parlamentari, nonché dei casi di revoca e decadenza dei medesimi in una prospettiva di modifica della legge elettorale. Per esplicita dichiarazione dei promotori del V-day la lettera costituisce un richiamo simbolico al film “V per vendetta” (Fig.2). Il film si svolge in una immaginaria Gran Bretagna del futuro, governata da un regime totalitario, a cui un misterioso uomo mascherato, mister V, dichiara guerra. V è un anarchico radicale, desideroso di riportare libertà e giustizia in un paese in cui vigono ormai autoritarismo e intolleranza verso chiunque non aderisca al sistema. In questo caso l’utilizzo della V è un esplicito segnale che sembra voler richiamare il concetto di ribellione (Fig.3). All’interno del logo/marchio è presente anche la scritta www.beppegrillo.it, che richiama uno dei maggiori mezzi di comunicazione utilizzati dal movimento: il blog, una vera propria piazza virtuale utilizzata per comunicare con il mondo esterno ed interno al movimento. Le cinque stelle rappresentano il concetto di qualità: c’è un esplicito richiamo alle 5 stelle degli Hotel, simbolo di un ulteriore requisito di eccellenza. Inoltre le stelle richiamano le cinque diverse tematiche che gli attivisti intesero in origine affrontare: acqua pubblica, ambiente, mobilità sostenibile, sviluppo e connettività. Figura 2 – A sinistra la locandina del film “V per vendetta”, a destra un’immagine del V-Day
  • 4. 3 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 La proposta politica del MS5 può essere racchiusa in tre gruppi di obiettivi di maggiore impatto: • il primo è finalizzato alla partecipazione diretta dei cittadini attraverso lo strumento del referendum, democrazia diretta (art.75 Cost.), in contrapposizione con la democrazia rappresentativa. • il secondo si articola in una serie di misure volte a colpire la casta, moralizzandone i comportamenti; • un terzo obiettivo si concentra sulla riduzione dei costi della politica, elemento divenuto essenziale durante le fasi che hanno preceduto le elezioni del 2013 in quanto ha permesso al movimento di ottenere un ampio riscontro tra i cittadini, gravati da un difficile periodo crisi. Il movimento punta, inoltre, sulla difesa dell’ambiente, battendosi per una politica energetica fondata sulla riduzione dei consumi e degli sprechi, attraverso una implementazione dell'utilizzo di mezzi di trasporto pubblico e la divulgazione delle normative (già attuate ma poco conosciute) atte al potenziamento delle fonti energetiche rinnovabili. Il miglioramento del welfare costituisce uno degli ulteriori obiettivi che il movimento si prefigge di raggiungere in materia di sanità, scuola e trasporti pubblici. Nell’ambito economico l’MS5 mira soprattutto a difendere i diritti dei consumatori, dei piccoli azionisti, delle piccole aziende e della produzione locale. Le proposte sulla gestione dell'informazione cercano di ridimensionare il potere monopolistico esercitato dai principali gruppi economici e finanziari sui grandi mezzi di comunicazione, agevolando i cittadini nell’accesso a tali servizi, attraverso una circolazione Figura 3 – Immagine del V-Day. Significativa del concetto di ribellione la scritta cerchiata in rosso
  • 5. 4 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 libera delle informazioni sulla rete, ed una riduzione dei costi dei servizi telefonici con una successiva (quanto improbabile!) eliminazione dei controlli e delle censure. Il movimento 5 stelle sembra condividere molti punti in comune con il partito dei Piraten tedeschi, un gruppo di esperti informatici nato nel 2006, costituito da un centinaio di aderenti, cresciuto rapidamente nel 2009: ad oggi i Piraten hanno raggiunto i 35.000 aderenti. Il partito si presentò alla pubblica opinione dichiarando un programma libertario: maggiore democrazia diretta, difesa della privacy, protezione dei dati informatici, libertà di accesso a informazione e cultura sulla Rete, guerra alle lobby. Attualmente però, si occupa anche del sociale, dell'istruzione, delle politiche energetiche e dei diritti umani stravolgendo e ampliando la sua mission iniziale. Il partito accoglie, tra gli aderenti, esperti nei vari settori, tra i quali professori, ingegneri, assistenti sociali. La formulazione di nuove proposte non arriva soltanto dai piraten: sono i cittadini i diretti interlocutori del “movimento”, in quanto, la politica del partito, è la partecipazione attiva del popolo attraverso l’utilizzo dei mezzi informatici. Fra il Piraten e il M5S esiste quindi una certa somiglianza, alla stregua di movimenti come quelli degli Indignados di Madrid, Occupy Wall Street, Occupy di Londra (i dimostranti che cercarono di occupare la City e andarono ad accamparsi sul sagrato di Saint Paul) e i seguaci di Wikileaks: l’obiettivo comune è rendere più trasparente la politica e coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni sulla offerta pubblica. Anche i Piraten, come il’M5S, credono fortemente nel potere di internet e hanno creato una piattaforma dal nome Liquid Feedback (Fig.4) attraverso la quale chiunque può inviare proposte o contribuire a migliorare quelle già esistenti.1 Il leitmotiv dell’assalto alle istituzioni (Fig. 2), è presente anche nell’italiano Movimento 5 stelle. Le somiglianze tra i due partiti/movimenti sono molte: entrambi si muovono da un assunto di “difesa totale della persona”, a scapito di ogni idea di collettività; ma la politica implica la negoziazione tra le esigenze del singolo e quelle della comunità e, partendo da questo assunto, si può intuire 1 Bicchierini S. (2012), Il corriere della sera (web), I Piraten:«Promuoviamo la democrazia, non siamo soltanto il partito di Internet» Jan Hemme: «Il Movimento 5 Stelle? Le persone comuni vogliono partecipare alle decisioni che le riguardano», 23 giugno. Figura 4 – Liquid feedback, il sito dei Piraten Tedeschi.
  • 6. 5 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 come nessuno dei due “partiti”, per loro stessa ammissione, ha una visione “politica” del mondo. In entrambi vediamo il compimento di una “democrazia degli interessi”, sbilanciata a favore di alcune categorie come quella dei consumatori. I “pirati” grillini sono più in guerra con la globalizzazione, il mercato europeo e le grandi aziende, e condividono con i “pirati” tedeschi la battaglia per l’erogazione da parte dello Stato di un reddito universale di cittadinanza. Da una selezione del programma di Grillo è possibile evincere quanto fin ora esposto: 1. Legge anticorruzione. 2. Reddito di cittadinanza. 3. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti. 4. Abolizione dei finanziamenti ai giornali e creazione di una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità e indipendente dai partiti. 5. Referendum sulla permanenza nell'euro. 6. Eliminazione di ogni privilegio per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo. 7. Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati. 8. Legge sul conflitto d'interesse. 9. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese. 10. Ripristino dei fondi tagliati alla sanità e alla scuola pubblica con tagli a grandi opere come il TAV. 11. Accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano e copertura ADSL generalizzata. 12. Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato. 13. Sussidio di disoccupazione garantito. Ritroviamo nelle priorità del programma dell’M5S gli elementi chiave di una comunicazione efficace che punta a coinvolgere diversi tipi di cittadino, accomunati dalla repulsione nei confronti del sistema e della casta. I messaggi che vengono inviati dal programma elettorale, risultano spesso utopici e difficilmente realizzabili, ma colpiscono per la loro forza comunicativa: lo stile chiaro e semplificato crea una identità comunicativa del movimento che arriva diretta al pubblico, attraverso una costante manipolazione delle emozioni. La
  • 7. 6 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 stimolazione di sentimenti quali rabbia, indignazione e inadeguatezza nei confronti del sistema politico permeano dai messaggi subliminari contenuti all’interno dei 13 punti elaborati dall’M5S. Lo stesso Grillo ha un costante atteggiamento intollerante e giudicante, che tende a ipervalutare la propria causa e a denigrare le iniziative altrui attraverso uno stile di comunicazione aggressivo. Tale dinamica è legata ad una strategia di costruzione identitaria, dove ogni assunto si basa sulla contrapposizione fra un interno e un esterno, tra un “noi” e un “loro”. Per comprendere appieno i messaggi elaborati dal movimento, è necessario costruire dei frame work di riferimento che rappresentano brevemente la storia dei due principali fautori dello stesso movimento: Beppe Grillo e Gian Roberto Casaleggio. CAP. 2 - GRILLO E CASALEGGIO: “CONNESSIONI” CARISMATICHE Grillo nasce a Genova nel 1948. Inizia la sua carriera come cabarettista. Negli anni ’80 approda nel mondo televisivo guadagnandosi l’appellativo di comico satirico. Le sue capacità acquistano notorietà attraverso un ampio riconoscimento da parte dei media: una presenza costante sulle scene e sui palchi più importanti d’Italia gli permette di esprimere la propria verve all’interno di rilevanti reti televisive nazionali. Nel 1986 subisce, però, una battuta d’arresto: viene bandito dalle reti RAI (Fig.5) per una battuta sul partito socialista. Grillo, nello specifico, è accusato di aver calcato la mano con giudizi pesanti e fuori luogo su l’allora premier Bettino Figura 5 – Copertina dell’Espresso dopo l’intervento di Grillo sulle reti Rai contro Craxi. Figura 6 – Coluche, comico francese candidato in politica negli anni ’80 a cui Grillo si ispira per la creazione del M5S .
  • 8. 7 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 Craxi. Da quel momento in avanti sviluppa un maggiore senso critico nei confronti delle istituzioni, enfatizzando all’interno dei suoi spettacoli caratteristiche negative della politica degli anni ’90; infatti, egli stesso, diventa promotore di denunce nei confronti dei maggiori scandali che al tempo colpivano l’Italia (Telecom Italia e Parmalat). Inoltre, le sue performance, vengono incentrate sulle problematiche ambientali, cavallo di battaglia che lo seguirà fino alla costruzione del Movimento 5 Stelle. Censurato dalle emittenti nazionali, decide di trasferirsi a Lugano trovando visibilità all’interno della Radiotelevisione Svizzera (RSI), nonché su emittenti Francesi. Dal ’90 ad oggi Grillo ha riproposto alcune delle strategie e dei formati comunicativi che altri leader come Bossi e Berlusconi hanno utilizzato in questi anni, riscuotendo successo tra il popolo. Questo stile, meglio conosciuto come impostazione populista, è gestito da Grillo in modo significativo: ne ha cambiato il registro utilizzando un linguaggio semplice e diretto, esasperato da una impronta satirica, incentrato su una critica radicale degli schemi e della politica tradizionale. Grillo, infatti, ha mantenuto sin dagli inizi della sua carriera la funzione di portavoce e amplificatore della protesta popolare. Ma il modello movimentista utilizzato dal comico nella costruzione del M5S, subisce l’influenza di un progetto avviato in Francia da Coluche (Fig. 6), uno dei comici francesi più famosi che, agli inizi degli anni ’80, aveva preannunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. I due comici si sono conosciuti sul set del film Scemo da guerra di Dino Risi nel 1985. Da allora Grillo sembra aver seguito ed emulato le vicissitudini del collega. Coluche, alla vigilia della sua candidatura, riscuote un grandissimo successo, anche se i giornali dell’epoca, tesero a sminuire le sue gesta. La popolarità di Coluche fu favorita dal contesto politico e sociale francese degli anni ’80: numero dei disoccupati in crescita, elevata inflazione con una conseguente riduzione dei salari, scioperi in crescita e coinvolgimento dell’allora presidente Giscard d’Etaing in alcuni scandali che hanno minato pesantemente la fiducia del popolo nei suoi confronti. Il manifesto politico di Coluche (Fig.7) non aveva una vera e propria connotazione politica: si rivolgeva a tutti i settori sociali, ai soggetti emarginati, disprezzati e deprezzati; ma soprattutto si appellava ai cittadini che erano stanchi della Figura 7 – Manifesto politico di Coluche.
  • 9. 8 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 vecchia classe dirigente/politica. Il comico francese, pur simpatizzando per un orientamento di sinistra, non ha mai manifestato la volontà di schierarsi a favore di una sola partizione politica; anzi, rivolse il suo appello in modo trasversale, orientandosi a favore di idee condivisibili piuttosto che di ideologie. Il partito di Coluche, pur ottenendo consensi tra i giornalisti dell’epoca, mantenne sempre le distanze rispetto a tutte le dichiarazioni di sostegno ricevute dai media, assumendo una posizione scettica e scontrosa. I sondaggi pre-elezioni attribuivano al comico francese il 16% delle intenzioni di voto: un livello paragonabile a quello del Movimento 5 Stelle di Grillo durante il periodo di propaganda elettorale del 2012-2013. Coluche, però, rinunciò all’idea di prendere parte all’arena politica in seguito all’uccisione del suo più stretto collaboratore Renè Gorlin. Numerose le analogie nel discorso politico dei due comici: semplici, satirici, popolari, spesso aggressivi, con una visione di tipo “populista” (ad esempio, le caricature di Grillo sono entrate in modo significativo nel linguaggio comune della satira, attraverso l’utilizzo di imitazioni e soprannomi: Bersani come “Gargamella”, Berlusconi lo “psiconano”, Monti il “RigorMontis” e “Monti flagello di Dio”, figura 8). A differenza di Coluche il percorso di Grillo è stato più lento: agli inizi degli anni ‘90 ha progressivamente modificato i la sua impostazione comica, un cambiamento probabilmente dovuto al passaggio dalla Televisione ai teatri. Il comico ha implementato la versione satirica dei suoi monologhi, sino ad arrivare a utilizzare un linguaggio forzato e aggressivo, consono al suo nuovo pubblico: quello delle piazze. Lontano dai media ha costruito un diverso rapporto con i suoi “spettatori”, mettendo in scena spettacoli fortemente incentrati sulla polemica ambientalista e politica, nonchè sostenendo innumerevoli/iniziative e campagne promosse da gruppi e associazioni politiche e altre impegnate nel sociale. L’impegno diretto in politica di Grillo ha assunto un profilo sempre più stabile e definito dopo l’apertura del suo blog personale (inaugurato nel gennaio del 2005), progettato e gestito da Gian Roberto Casaleggio e dalla sua società. Se Beppe Grillo rappresenta infatti la facciata Figura 8 – “Monti flagello di Dio”
  • 10. 9 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 del M5S, Gian Roberto Casaleggio, manager milanese, ne è la mente. Casaleggio è l’esperto del settore, colui che ha dato fondamento alle idee del partito: è proprio la Casaleggio Associati che si occupa di curare il blog e le strategie d comunicazione. Grillo, dopo averlo incontrato la prima volta nel 2004, a seguito della lettura di molti articoli e libri presenti sulla rete, scritti da Casaleggio, in particolare il libro: “il web è morto, viva il web”, lo definisce: “Pazzo di una pazzia nuova, in cui ogni cosa cambia in meglio grazie alla rete […] ce n’è abbastanza per rinchiuderlo. E’ un individuo oggettivamente pericoloso e socialmente utile”. La Casaleggio associati svolge ad oggi un gran numero di compiti per la formulazione politica fondata da Grillo: cura direttamente il suo blog, la rete dei meetup, la comunicazione esterna, e le strategie del Movimento 5 Stelle sulla rete. L’incontro tra i due ha mostrato la possibilità di combinare con successo le possibili strategie per la gestione dell’iniziativa politica e della mobilitazione collettiva. Grillo e Casaleggio erano, in passato, promotori di prospettive politiche e strategie d’azione molto diverse. Il comico genovese aveva realizzato, come abbiamo visto, un lungo percorso dalla satira politica che lo aveva reso famoso tra il pubblico delle trasmissioni televisive fino agli spettacoli nei teatri e nelle piazze, in cui la satira si trasformava spesso in attivismo politico, e diventava in molte occasioni uno strumento per dare voce alle proteste dei cittadini, sostenendo domande e mobilitazioni dal basso. Differente è il profilo culturale e professionale di Casaleggio che si è formato e ha avviato una carriera di successo prima in Olivetti e poi nella società Webegg di Telecom Italia, decidendo infine nel 2004 di fondare una sua società. Casaleggio è stato uno dei primi in Italia a intuire le potenzialità di internet e dei social network per dar vita a un luogo di formazione on-line di opinioni e idee. Gianroberto scrive, sia sul sito del gruppo che su molti giornali, di temi legati alla Rete. Si legge nel suo curriculum online che l'organizzazione di Rete sui modelli di e-business e il web marketing sono tematiche che ha approfondito e applicato a società italiane negli ultimi otto anni, anche grazie a una relazione costante con i riferimenti mondiali del settore. Per lui la Rete è un'ossessione: più di un mezzo, più di un media. Ne è un teorico e uno dei guru delle nuove frontiere del marketing digitale e di cosa si possa fare attraverso i social network grazie a strategie di marketing virale, forma di promozione non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio a un numero
  • 11. 10 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 esponenziale di utenti2 . Casaleggio ha intuito in anticipo, almeno per quanto riguarda il mercato italiano, quali siano le potenzialità del web e dei social network. E individua una nuova figura di venditore propagandista in parte consapevole e in parte no: l'influencer (di cui parleremo nel prossimo capitolo). L’imprenditore milanese sviluppa in parallelo, nella sua carriera, una serie di idee generali sui problemi del mondo attuale, rappresentato in modo immaginifico nel video “Gaia - il futuro della politica”, tuttora visibile sulla homepage del suo sito aziendale (http://www.casaleggio.it/media/video/gaia-il-futuro-della-politica-1.php), e “Prometeus – la rivoluzione dei media” (http://www.youtube.com/watch?v=HsJLRX- nK4w). Nel video Gaia, si delineano previsioni molto pessimistiche per gli abitanti della terra: la popolazione si riduce a un miliardo di abitanti ma si potrebbe salvare grazie alla democrazia digitale, appunto Gaia, il nuovo governo mondiale: “ogni essere umano può diventare presidente e controllare il governo attraverso la rete. In Gaia i partiti, la politica, le ideologie e le religioni scompaiono”. Questa è una delle grandi contraddizioni del movimento 5 stelle, che riposa nella visione del web di Grillo e Casaleggio. Il movimento si dichiara post ideologico ma ha, di fatto, una visione della rete assolutamente ideologica e lo dimostrano le stesse analisi predittive di Casaleggio in Gaia e Prometeus. Le proposte e le qualità professionali di Casaleggio offrono all’attivismo politico di Grillo e alle sue straordinarie capacità di comunicare con il pubblico “public speacking e comunicazione interpersonale”, una via di espansione ampissima che non può essere ostacolata da chi possiede e controlla le reti televisive e i giornali più importanti (vedasi Mediaset). CAP. 3 – IL MS5: ANALISI DELLA COMUNICAZIONE (INTERNA ED ESTERNA). 3.1 - I LUOGHI NON FISICI: LA RETE. Si continua a ripetere che, all’origine della vittoria del Movimento 5 Stelle, ci sia un uso sapiente della Rete, affermazione significativa dell’arretratezza tecnologica dell’Italia. Da un’indagine dell’Istat, condotta nel 2012, emerge con chiarezza che il nostro paese stia sottovalutando l'importanza dell'innovazione per aumentare la qualità del nostro futuro. Uno studio analitico dei dati forniti dall'Istat circa la relazioni tra cittadini italiani e tecnologie mostra che tra gli oggetti appartenenti alle nuove tecnologie per l’informazione e la 2 Orsatti. P, (2010), Inchiesta pubblicata sulla rivista Micromega, La repubblica, Grillo e il suo spin doctor: la Casaleggio associati, 30 settembre, pagg.197-204.
  • 12. 11 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 comunicazione quelli più diffusi tra le famiglie italiane sono il lettore DVD (59,4%) e il personal computer (59,3%). L’accesso a Internet è disponibile nel 55,5% delle famiglie e il 48,6% di queste possiede una connessione a banda larga. Rispetto al 2011 risultano in aumento le famiglie che dispongono di una connessione a banda larga (linea telefonica ADSL o altro tipo di connessione a banda larga), che passano dal 45,8% al 48,6%. Ma il dato chiarisce come una crescita del 3% risulti esigua a fronte della evoluzione tecnologica che sta avvenendo negli ultimi tempi. Nel 2012, il 52,3% della popolazione di 3 anni e più utilizza il personal computer e il 52,5% di quella di 6 anni e più naviga su Internet. I maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet sono i giovani tra gli 11 e i 34 anni (rispettivamente, oltre il 78% e oltre il 76%), mentre la quota scende sotto la soglia del 50% dopo i 54 anni.3 l’Italia occupa gli ultimi posti d’Europa quanto a diffusione e conoscenza dei mezzi tecnologici. Ciò deve generare un moto d’indignazione, e non perché “altri paesi fanno meglio di noi”, ma perché lo sviluppo tecnologico di un paese è sinonimo di sviluppo tout court4 . Inoltre, come ribadisce la relazione Istat, la rete è ormai un luogo di confronto e partecipazione. Cresce rispetto al 2011 la quota di coloro che hanno usato Internet per leggere o postare opinioni su problemi sociali o politici (+9 punti percentuali) o per partecipare a consultazioni o votazioni (+2,1 punti). Il timore dell’utilizzo e della diffusione della rete sta forse nelle modalità retrograde dei partiti politici italiani, avvezzi a delle pratiche consolidate negli anni (ma non per questo motivo giuste!), che tendono a tenere all’oscuro il cittadino delle scelte che spesso ricadono sul cittadino stesso. Il web (come sottolinea la relazione Istat) si afferma anche come mezzo per la distribuzione e la fruizione culturale: è utilizzato per leggere giornali, news, riviste (50,5%), ascoltare la radio (27,2%), guardare programmi televisivi (25,7%), guardare in streaming un video o un film 3 Report Istat (2012), Cittadini e nuove tecnologie, 20 dicembre. 4 "In breve", in modo secco e deciso, senza preamboli. Figura 9 – Prima pagina del blog di Bepper Grillo
  • 13. 12 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 (rispettivamente 31,3% e 22%) e i più attivi in questo ambito sono i giovani. Se si considerano complessivamente tutti questi dati, si capisce come mai la politica di utilizzo del web da parte del movimento sia stata percepita maggiormente dai giovani. Inoltre Grillo e Casaleggio per primi, hanno intuito come il web (Fig. 9) potesse rivelarsi utile per lo scopo ultimo del movimento. 3.1.1 - IL BLOG Il successo di Beppe Grillo nasce e si consolida attraverso l’utilizzo di un mezzo di comunicazione sottovalutato dalla politica: la rete. Nello specifico Grillo, sin dal 2005, crea il Blog strumento che, pure nella sua resistenza attuale, appartiene a una fase iniziale di Internet. Dal 2005 - anno di fondazione di www.beppegrillo.it - a oggi , mentre il web si adattava alle dinamiche di scambio e interazioni tipiche dei social network, il blog è rimasto fedele a se stesso diventando contenitore di temi caldi del movimento e - per usare le parole del docente di Harvard Cass Sunstein – “cassa di risonanza” delle opinioni dei suoi lettori. Dopo la sua apertura, il comico si convince sempre di più del ruolo strategico della Rete sia come fonte d’informazione globale sia come motore di promozione del cambiamento sociale. Come ben sappiamo Grillo si definisce un sostenitore della democrazia diretta e delle iniziative dal basso. Ma pur avendo sfruttato i capisaldi dell’informazione attraverso internet, e avendo promosso una iniziativa innovativa e trasparente (a detta dei grillini), la gestione unidirezionale e centralizzata del blog è stata oggetto di molte discussioni e critiche. In effetti la struttura del sito è indubbiamente incapace di realizzare una effettiva partecipazione democratica e paritaria. Ogni giorno vengono scritti post che ricevono centinaia e a volte migliaia di commenti (Fig.10): risulta molto difficile la lettura, e lo sviluppo di un reale dibattito fra i partecipanti. Grillo non risponde mai direttamente, non interagisce con i suoi utenti sui social media e anche le interazioni sul sito appaiono poco significative dal punto di vista Figura 10 – I commenti sul blog del M5S
  • 14. 13 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 mediatico. Allo stesso tempo, il sito (impostato più come un super Blog che come un portale di partito) presenta moltissimi contenuti che provengono da altre fonti (giornalisti, cittadini, lettere scritte alla redazione, sedi territoriali del movimento). Contiene numerosi inserti commerciali, tra inserzioni pubblicitarie, libri, dvd e altri contributi molto spesso slegati dal M5S. L’obiettivo è (evidentemente) quello di sfruttare il sito per auto finanziarsi attraverso l’introduzione di banner pubblicitari (Fig.11): alcuni studiosi di Marketing Virale5 ritengono che questo tipo di pubblicità, oltre ad essere dannosa, infastidisce il pubblico6 , e questo, a lungo andare, potrebbe rivelarsi un punto di debolezza per il sito di Grillo. Il blog, d’altro canto, non parla solo di politica, ma risulta essere un progetto editoriale più complesso. Lo stesso è diventato una piattaforma utile per lanciare iniziative politiche, attraverso azioni collettive e partecipate: la scelta del web come principale strumento di comunicazione e di partecipazione politica ha cercato di cogliere, e in parte di anticipare, le trasformazioni in corso in tutte le democrazie. Dal blog, inoltre, traspare lo stile di leadership che Grillo ha sviluppato nel tempo, agli 5 Il Marketing Virale è un termine utilizzato per descrivere quell'insieme di strategie promozionali che sfruttano metodi di comunicazione "innovativi", differenti dai classici sistemi pubblicitari. I prodotti vengono proposti al pubblico in modo "alternativo", che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero elevato di utenti finali. La modalità di diffusione del messaggio segue un profilo tipico: presenta un andamento esponenziale che ragiona intorno al valore della pubblicità sui magazine/blog. Nei siti i lettori sono infastiditi da banner, finestre che si aprono all’improvviso, video sovrapposti per lunghi secondi sugli articoli da leggere o messi in testa a filmati. 6 Serafini M. (2013), Corriere.it, Marketing online, se il bombardamento pubblicitario è dannoso. Il retargeting se usato scorrettamente diventa persecutorio. Ma gli esperti: «Alla lunga è controproducente», 8 aprile. Figura 11 – Banner pubblicitari utilizzati dal M5S sul blog.
  • 15. 14 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 estremi rispetto a quello di altri leader politici che si sono affermati negli ultimi vent’anni. Mentre declinano le forme tradizionali di partecipazione politica e viene messo in discussione il monopolio dell’informazione delle reti televisive e dei principali quotidiani, i media digitali stanno modificando i modi con cui i cittadini si informano e sembrano offrire loro nuove opportunità per far sentire la propria voce. Questa modalità di trasferimento delle informazioni (utilizzata nel blog), una strategia studiata a tavolino con lo stesso Casaleggio, ha lo scopo di raggiungere tre obiettivi: • la comunicazione risulta meno autoreferenziale: offre un’apertura democratica agli utenti; • parlare attraverso gli altri: ospita posizioni gradite e permette al mittente del messaggio di socializzare con altri attraverso la partecipazione al blog; • la linea editoriale risulta molto omogenea, con una comunicazione verticale. 3.1.2 – IL WEB Il web è l’elemento strategico del movimento 5 stelle: costituito senza l’ausilio dei fondi pubblici, costituisce un vero e proprio investimento su Internet da parte di Grillo e Casaleggio. La loro politica punta alla totale trasparenza attraverso l’utilizzo del sito. E’ possibile infatti poter constatare quelli che sono gli ingressi e le spese del movimento che, in questi anni di crescita, ha sempre rifiutato i finanziamenti pubblici. L’uso Strategico (Fig. 12) del web è spesso paragonato all’uso della televisione commerciale da parte di Berlusconi (Fig. 13), per la sua discesa in campo nella politica italiana. Entrambe Figura 12 – Uno strategico del web: spese sostenute dal M5S durante le elezioni. Inserite sul blog come simbolo di trasparenza
  • 16. 15 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 le esperienze hanno mostrato come fosse possibile, utilizzando un importante canale di comunicazione, cavalcare e amplificare le critiche diffuse tra i cittadini comuni per mettere in discussione i poteri dei partiti e le loro modalità di rapportarsi con gli elettori. Nel 1994 Grillo fece un endorsement a favore del Cavaliere, dichiarando: «Sono da mandare via, da mandare via questa gente qua [i politici della Prima Repubblica], da votare gli imprenditori; ecco perché sono contento che è venuto fuori Berlusconi: lo voglio andare a votare». Berlusconi è poi diventato il suo più acerrimo nemico: la fascinazione per il cavaliere durò poco. L’appello alla mobilitazione dei cittadini di Berlusconi è fatto in nome della difesa degli interessi personali, e individuali, spesso contrapposti a quelli pubblici. Per il comico genovese sono da mettere al centro i beni comuni, disponibili per tutti i cittadini, compresa la rete e l’accesso a Internet. Le differenze da cogliere nei due stili di comunicazione, non stanno solo nel “messaggio”, ma emergono dalla natura del “mezzo” di comunicazione. La televisione permette una comunicazione unidirezionale tra chi la gestisce e gli spettatori, che restano sostanzialmente passivi, finché non sono interrogati dai sondaggi o chiamati a pronunciarsi in qualche tornata elettorale. La televisione ha favorito il passaggio dalla “democrazia dei partiti” a un nuovo regime che molti politologi definiscono “democrazia del pubblico” o ”post democrazia”. Il Web consente invece un’interazione continua (Fig. 14) fra chi produce messaggi e chi li riceve, crea spazi per la discussione e può facilitare l’impegno attivo di tutti i suoi utenti. Le differenze fra i media privilegiati da entrambi per la comunicazione si riflettono anche sul tipo di progetto politico costruito e sull’idea di democrazia proposta. Berlusconi ha costruito un partito personale-patrimoniale Figura 13 – Berlusconi sulle reti Mediaset. Figura 14 – L’M5S utilizza facebook come strumento di interazione continua.
  • 17. 16 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 come strumento per la conquista del governo, cercando di trasformare la democrazia italiana in democrazia plebiscitaria e usando le scadenze elettorali come referendum sulla persona. Il comico genovese ha invece costruito un movimento che cerca di utilizzare il web per favorire tutte le forme possibili di democrazia diretta e partecipata. Ma la democrazia, tanto proclamata dal movimento, entra in contrasto con lo stile di comunicazione monocentrico imposto dall’alto: sulla rete capire che l’unico messaggio che deve trapelare è quello impartito da Grillo. Ciò risulta ancora più evidente se si considerano le costanti smentite di opinioni espresse dai grillini, non conformi al “pensiero” del movimento come il caso Crimi, più volte richiamato negli ultimi tempi7 . O ancora gli status “copia e incolla” postati dai grillini. (Fig. 15) A conferma del fatto che nulla è lasciato al caso, esiste inoltre uno specifico Codice di comportamento eletti M5S al parlamento, consultabile sul sito (http://www.beppegrillo.it/movimento/codice_comportamento_parlamentare.php), attraverso il quale si fissano in modo specifico i criteri di comunicazione dei parlamentari, tra i quali: • Lo strumento ufficiale per la divulgazione delle informazioni e la partecipazione dei 7 Crimi affermò: «Meglio un incarico a Bersani che una prorogatio a Monti». A smentire ci pensa il comico in persona: «Sono uguali». E in Rete parte l'hashtag #Romanzocrimi «Vito, detto lo smentito», Argentieri B. (2013), corrieredellasera.it, Crimi ancora smentito, ironie in Rete. Grillo mette «i puntini sulle i». Bersani: «Facessero una direzione pure loro in streaming così capiamo tutti...», 2 aprile. Figura 15 – Gli status “copia e incolla” del M5S
  • 18. 17 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 cittadini è il sito www.movimento5stelle.it • I parlamentari dovranno rifiutare l’appellativo di “onorevole” e optare per il termine “cittadina” o “cittadino” • Rotazione trimestrale capogruppo e portavoce Camera e Senato con persone sempre differenti, la scelta dei capogruppo sarà operata dai gruppi di Camera e Senato • Evitare la partecipazione ai talk show televisivi Ad ogni modo, in pochi anni Beppe Grillo e il suo Blog sono diventati un vero e proprio fenomeno della Rete. Ad oggi questo risulta essere l’esperimento di maggior successo in Italia di un “Movimento” nato e cresciuto sul web nel nome (a detta loro) della democrazia digitale, dell’orizzontalità della comunicazione e della trasparenza. Alcuni macro dati: • 200.000 visite giornaliere e oltre mille commenti per ogni post, il blog è diventato il primo in lingua italiana per numero di collegamenti entranti e tra i primi al mondo per numero di accessi. Il blog di Beppe Grillo.it è stato collocato al settimo posto della classifica mondiale 2009 pubblicata da Forbes. • Nel 2005 ha vinto il premio istituito da “il sole 24 ore” come miglior sito web italiano nella categoria “news e informazione. Ha promosso campagne e forum di discussione con migliaia di partecipanti. I temi su cui spesso si è sviluppata la discussione sono quelli che Grillo aveva già proposto nei suoi spettacoli teatrali: le questioni che riguardano l’ambiente e la critica alla classe politica, al consumismo e al capitalismo globalizzato. • 1,3 milioni di” mi piace” su FB (il triplo di Berlusconi, il quadruplo di Renzi, dieci volte Bersani) su face book vengono inoltre prodotti non meno di dieci contenuti al giorno, mutuati dal sito. • Dirette streaming di tutti i comizi di Grillo in campagna elettorale; • “La cosa”, un web Channel utilizzato come aggregatore dei contenuti e delle dichiarazioni pubbliche durante eventi in diretta. Non si conoscono stime complete e dati ufficiali dell’investimento annuale di Beppe Grillo sul Movimento5stelle, e la percentuale totale della copertura economica autofinanziata sul totale (“Piazza San Giovanni ci è costata un euro”), ma il Movimento 5 Stelle è attualmente la forza politica trascinatrice più efficace sul web: ha attuato una politica di investimento sullo
  • 19. 18 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 strumento, sia a livello economico che di risorse umane e di competenze. 3.1.3 – I MEETUP La rete dei Meetup rappresenta lo strumento di comunicazione con partecipazione più innovativo utilizzato dal movimento. Sono la spina dorsale del movimento: rappresentano il meccanismo attraverso il quale i gruppi distribuiti sul territorio promuovono la partecipazione a livello locale e comunicano tra di loro. I gruppi, costituiti sulla piattaforma web, sono più di cinquecento, presenti in 381 città e 11 paesi del mondo. La maggior parte dei gruppi locali si sono spesso formati a partire da una specifica questione locale su cui si sono attivati gruppi di cittadini. Alcuni meetup sono vecchi di otto anni, gli ultimi dieci sono appena nati, fra il 1 e il 2 marzo. Complessivamente si tratta di oltre centoventimila cittadini che si impegnano sul loro territorio per quello che considerano essere il bene comune: acqua, rifiuti, ambiente, trasparenza della politica8 . Grillo rappresenta il megafono, una risorsa comunicativa fondamentale per tutte le istanze espresse dal movimento dentro la rete attraverso le istanze promulgate dai Meetup. Il progetto Meetup viene presentato il 16 luglio 2005 per “dare a tutti coloro che seguono il blog l’opportunità di incontrarsi, discutere, prendere decisioni e partecipare alle diverse iniziative”. Grillo e Casaleggio hanno cercato di sfruttare le grandi potenzialità della piattaforma per favorire le mobilitazioni e la partecipazione a livello locale, superando i limiti della carenza di relazione tra simpatizzanti e sostenitori, valorizzando i legami con il territorio: i meetup hanno trasformato e articolato la geografia dei frequentatori abituali del Blog di Grillo. L’attività svolta dai Meetup recupera una serie di pratiche di attivismo tradizionale collegandole nei gruppi più innovativi con la promozione di attività di facilitazione e mediazione nell’ambito delle Rete. E’ questo il tratto distintivo e più originale di un movimento che si presenta spesso come anello di congiunzione tra dimensione on line e off line, tra luoghi fisici e non fisici, tra materialità e immaterialità. 8 “Se qualcuno ancora si stesse chiedendo come mai Beppe Grillo ha vinto le elezioni politiche del 2013, potrebbe trovare le risposte che cerca facendosi un giro su Meetup. È il Facebook della politica. […]La seconda differenza con molte sezioni di partito è che i meetup sono attivi davvero. Solo nello scorso weekend attraverso questa piattaforma sono state organizzate riunioni fisiche in oltre 250 luoghi. L'elenco completo è impressionante: ci sono tutte le grandi città, ma anche decine di comuni minuscoli, aree rurali, zone montane. Una capillarità che ricorda quella che i partiti avevano una vita fa. Se poi uno volesse farsi una idea sulla cultura dominante nei meetup, sulla famosa antipolitica, potrebbe restare stupito di trovare fra le icone anche quella del presidente della Repubblica Sandro Pertini che agita il pugno in un momento d'ira. Sono passati trent'anni da quella foto: probabilmente sferzava i partiti.”, www.larepubblica.it, 5Stelle, la rivoluzione politica di Meetup: le sezioni al tempo della Rete e quel 25%, Luna R. (2013), 5 marzo.
  • 20. 19 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 Gli incontri sulla Rete hanno permesso una gestione efficace delle numerose battaglie civiche promosse dal movimento, diffondendo pratiche di mappatura informativa del territorio e delle istituzioni e creando luoghi non istituzionalizzati per lo scambio di informazioni e opinioni tra i cittadini. Il progetto di aggregare gli utenti del web riproduce, in un contesto completamente diverso, la strategia praticata in passato dai partiti di massa che cercavano di allargare la loro base con la creazione di associazioni collaterali, in grado di offrire servizi e luoghi d’incontro e socialità, per coinvolgere anche i settori della popolazione poco interessati alla politica. Fino al 2011 la maggior parte dei Meetup si concentrava soprattutto al Nord e nella “zona rossa”. Nell’ultimo anno nuovi gruppi sono sorti soprattutto nelle regioni meridionali, creando una distribuzione geografica più equilibrata su tutto il territorio nazionale. Le problematiche afferenti alla comunicazione attraverso i meetup risiedono nelle “politiche democratiche del web”. Le regole della moderazione sul web le detta chi mette in Rete una determinata piattaforma o sito. Funziona così ovunque, e funziona così anche sul sito di Grillo. Se qualcuno sulla rete dei Meetup o nei commenti sul blog di Grillo evidenzia argomenti, domande e pubblica risposte ai post non in linea con le idee del movimento, i suddetti post non compaiono. Abbiamo fatto personalmente una prova, postando sul blog di Grillo determinati temi scomodi e il commento non veniva approvato. 3.1.4 – GLI INFLUENCER. Come abbiamo più volte ribadito nei paragrafi precedenti, il Blog di Beppe Grillo resta lo strumento fondamentale di comunicazione del movimento. Dietro a uno strumento tanto efficiente c’è una personalità che decide cosa viene pubblicato. Al disotto di ogni post pubblicato c’è una area per i commenti, ma in realtà Grillo non interviene, non ribadisce, non Figura 16 – I Meetup, lo strumento di comunicazione con partecipazione più innovativo utilizzato dal movimento Figura 16 – I Meetup, lo strumento di comunicazione con partecipazione più innovativo utilizzato dal movimento
  • 21. 20 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 dà risposte. Questo modo di agire risponde ad una nozione di Marketing piuttosto chiara che è quella dell’influencer, di cui Casaleggio è uno dei maggiori teorici. Scrive in un articolo Casaleggio: “quando si accede alla Rete per avere un'informazione, si accede a una informazione che di solito è integrata dall'influencer o è creata direttamente dall'influencer”9 . L'influencer (Fig.17) è considerato da Casaleggio un asset aziendale: senza l'influencer non si può vendere. Una statistica molto interessante riguarda il comportamento delle mamme odierne che utilizzano il web: il 96 % di tutte le mamme online che effettuano un acquisto negli Stati Uniti, è influenzato dalle opinioni di altre mamme online che sono le mamme on-line influencer. Se si analizza con attenzione il sistema di diffusione online del fenomeno Beppe Grillo, è facile constatare quanto questa strategia risulti efficace adattata al contesto del blog. Il marketing digitale, in fondo, parte da questo assunto: il web 2.0 ha dato al consumatore la possibilità di prendere la parola e influire direttamente sulle scelte delle aziende attraverso la capacità di produrre e condividere informazioni. In rete, allora, sulla base di meccanismi sociali e semiotici, nascono degli utenti che vengono ritenuti autorevoli e attendibili e che dunque sono in grado di esercitare un’influenza sulle abitudini dei consumatori. In pratica, nel blog di Grillo, gli influencer danno vita alle conversazioni nei Meetup: il 10% dei contenuti è creato degli utenti, e la restante parte (90%) è inserito da soggetti che influenzano il dibattito, fino a far esplodere un fenomeno comunicativo che va ben oltre le aspettative di un semplice sito. Sono quindi gli influencer il motore di una “macchina” apparentemente così perfetta e efficiente. 3.1.5 – WEB TV: “LA COSA”. La Cosa TV è un canale interamente online appositamente creato per la campagna elettorale del Movimento 5 stelle e che ha trasmesso in diretta streaming tutti gli incontri dello Tsunami Tour. La “Cosa Tv” è quindi uno spazio on air, a costo zero e nasce soprattutto in risposta critica ai talk show delle televisioni generaliste, promuovendo una strategia di comunicazione che sfrutta le possibilità offerte da internet per diffondere i principi della politica attiva del Movimento 5 Stelle. Nonostante le dirette non siano perfette sotto il profilo acustico, essendo 9 http://www.casaleggio.it/2009/06/gli_influencer.php Figura 17 – Simbolo degli Influencer
  • 22. 21 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 lo staff formato da tecnici volontari non professionali, “La Cosa tv” ha ricevuto un forte consenso da parte degli utenti e, nonostante sia un canale certamente di parte, si definisce aperto alle voci discordanti sull’attività politica di Grillo. Interviste ed informazioni sempre aggiornate relative alle mobilitazioni del Movimento sono a disposizione degli utenti, che possono contare su una logica di palinsesto assolutamente innovativa: una programmazione che parte dal basso. L’impostazione del canale permette una visualizzazione dei video condivisi dai sostenitori del movimento attraverso luoghi di proprietà del M5S (il sito, gli spazi sui social media, il canale youtube). Gli utenti cosi hanno “acceso” ai canali ufficiali di comunicazione del movimento 24 ore su 24. Attraverso l’utilizzo di un canale d’impatto, e in forte crescita10 , Grillo continua a puntare sull’interazione dei mezzi a sua disposizione. Ogni evento del M5S viene trasmesso al pubblico attraverso: • Diretta video dal palco su “la Cosa Tv”; • Diretta fotografica sui social network; • Commenti prima e dopo l’evento; In questo modo il Movimento 5 stelle ha garantito la fruibilità di un qualsiasi comizio-evento a un pubblico molto più vasto rispetto ai partecipanti dei suoi eventi fisici, e ha svincolato i cittadini dalla “diretta” dell’evento (un video di Youtube può essere visionato anche a settimane di distanza). Tale effetto moltiplicatore, tipico del Marketing virale, è stato garantito da altri due elementi politicamente corretti: • E’ stato realizzato con soldi non pubblici (dunque la comunicazione non è percepita come spreco). • Essendo tutto “apparentemente” gratuito, sembra essere il frutto di entusiasmo e volontariato (ma c’è molto, molto di più dietro una organizzazione così perfetta). 3.2 - LUOGHI FISICI: DAL WEB ALLE PIAZZE. Dal 2005, oltre al palco, il suo mezzo d’informazione è diventato il web. Il suo successo non è 10 All'interno della piattaforma terrestre l'ascolto si è frammentato: l'audience dei canali generalisti è scesa dall'82,18% del 2007 al 61,65% del 2012, mentre crescono le emittenti digitali, da un'audience dello 0.50% del 2007 all'11.67% del 2012. D'altronde siamo il mercato con più canali digitali in Europa, (118 contro 79 della Gran Bretagna), ma anche quello in cui i canali pay hanno perso il maggior numero di abbonati (circa un milione nell'ultimo anno, -10%), Fondazione Rosselli, Istituto di Economia dei Media L’INDUSTRIA DELLA COMUNICAZIONE IN ITALIA TREDICESIMO RAPPORTO IEM Gli investimenti pubblici nell’industria culturale e delle telecomunicazioni, Barca F. (2012).
  • 23. 22 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 però soltanto figlio del web 2.0. Il comico genovese è un uomo da palcoscenico, un incantatore di folle. Di fatto è stato l’unico a riappropriarsi delle piazze, arringando le folle per ore, sudando e urlando a squarciagola. Il suo linguaggio diretto, dal tono sarcastico e crudo può essere anche violento (io ok tu non ok). In Italia lo hanno accusato di tutto: populismo, demagogia, qualunquismo. Da alcuni anni ormai, Grillo riempie le piazze, mischiando irriverenza, ironia e rabbia sociale. Rilancia messaggi che già in parte erano appannaggio del movimento lombardo di Bossi. I comizi risultano spesso essere un vero e proprio show gratuito: ma anche il voto è libero e gratuito. “Dentro i monologhi di Grillo c’è una scintilla che un numero considerevole di persone, diverse per generazione, provenienza politica ed estrazione sociali, ha colto: le parole del comico stanno alimentando la speranza di una politica diversa”, è così che Gianluigi Paragone, giornalista di Libero, descrive Grillo, aggiungendo “Le piazze che si riempiono sotto l’effigie del 5 stelle sono piazze che parlano un linguaggio nuovo. Quindi sono piazze inedite. Riproporre foto d’epoca di quando Togliatti faceva il tutto esaurito equivale a non aver capito la novità delle piazze grilline: queste sono piazze interattive, sono piazze che continuano in un luogo fisico un dialogo cominciato in rete”.11 Sin dai tempi del V-Day si è realizzato un salto di qualità del movimento, che ha dimostrato le potenzialità operative della rete e dei Meetup anche fuori dal web, con una giornata di manifestazioni a livello nazionale. La prima il 26 giugno 2007 da Grillo davanti al parlamento europeo, manifestazione che denunciava la presenza nel parlamento italiano di venticinque deputati condannati in via definitiva. Il primo V-Day, organizzato nel settembre successivo (8 settembre 2007) proseguiva la campagna Parlamento pulito, con una piazza Maggiore a Bologna gremita di oltre 150.000 persone. A rafforzare la potenza di quella protesta, messa in piedi dal comico genovese, si svolsero in parallelo collegamenti video da Bologna con altre 179 piazze italiane, collegamenti che (in modo strategico) fungevano da ulteriore “megafono” nonché “amplificatore” di protesta. Grillo ha trovato la chiave per avvicinare al movimento cittadini appartenenti a partizioni politiche differenti, accomunati dalla rabbia nei confronti delle istituzioni corrotte: per fare ciò sottolinea a gran voce l’assenza di bandiere o altri tipi di vessilli politici. “E’ questa la nostra vittoria, il nostro successo: siamo solo teste, senza bandiere”. In tutte le piazze si raccolgono le firme per tre proposte di legge d’iniziativa popolare: 11 Paragone G. (2013), Libero, Paragone: "Occhio, le piazze di Grillo sono diverse da tutte le altre", 21 marzo.
  • 24. 23 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 • Divieto della candidatura al parlamento dei condannati; • Limite di mandato a due legislature; • Elezione dei parlamentari con la preferenza diretta, con abolizione del sistema delle liste bloccate decise dai partiti. Grazie agli attivisti l’8 settembre 2007 vengono raccolte in una sola sera 350.000 firme. Il movimento passa quindi a un nuovo stadio, spostando la mobilitazione della Rete alla piazza, luogo e simbolo tradizionale di tutte le battaglie politiche: uno spazio in cui le opinioni e le proteste individuali diventano pubbliche. Il movimento diventa in questo modo visibile fisicamente, ed entra direttamente nell’arena politica cercando di utilizzare gli spazi concessi dalla legge d’iniziativa popolare dal basso. Le giornate di manifestazione del movimento sono state una delle prime mobilitazioni politiche in Italia a utilizzare come mezzo di diffusione principale internet e i suoi numerosi servizi gratuiti, gestiti in modo spontaneo dai cittadini. Il Blog ha svolto la funzione di coordinamento centrale interagendo con l’azione e le iniziative dei Meetup. L’uso della Rete è stato indispensabile per il superamento della mancanza d’informazione da parte dei media tradizionali, che non hanno dato alcuna notizia della mobilitazione nei giorni precedenti: nessun titolo sui giornali e nessun servizio in tv. Il Movimento esce dalla Rete ed è riuscito a mettere in discussione l’onnipotenza della televisione, ponendo con evidenza l’incisività che il peso di internet ha via via acquisito nel determinare orientamenti e scelte di massa. E’ ormai evidente il cambiamento della natura della mobilitazione e del movimento che la propone. Un secondo V-Day viene organizzato contro la casta dei giornalisti il 25 aprile 2008. In oltre quattrocento piazze vengono raccolte le firme per tre referendum: • Abolizione del finanziamento pubblico all’editoria • Abolizione ordine dei giornalisti; • Abolizione il testo unico Gasparri sulla comunicazione; Il primo giorno vengono raccolte 300.000 firme, che, nei giorni successivi, diventano 1.350.000. La manifestazione si svolge a Torino a Piazza San Carlo dove Grillo solidarizza con il movimento NO TAV della Val di Susa. I due V- Day permettono al movimento di ottenere per la prima volta una significativa
  • 25. 24 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 visibilità nel sistema mediatico nazionale e presso l’opinione pubblica, mostrando tutte le capacità d’iniziativa anche al di fuori della Rete. 3.2.1 - TSUNAMI TOUR Lo Tsunami Tour rappresenta la massima espressione (a livello comunicativo) di una campagna elettorale travolgente e irriverente. In 40 giorni, alla guida di un semplice camper, Grillo ha divulgato la sue idee in 77 piazze italiane. Lo tsunami tour ha convinto il 30% degli italiani a dare il voto al Movimento 5 Stelle. Prodotto dalla Todos Contentos y yo tambien, il viaggio di Grillo per convincere gli Italiani a votare il cambiamento, è diventato un road movie. Il documentario, proiettato nelle sale cinematografiche ad aprile, già da fine mese è stato distribuito all'estero, nei principali paesi europei e negli Stati Uniti. Lo slogan è una boutade: Tsunami Tour - Un comico vi seppellirà (Fig. 18). L’impatto considerevole che ha avuto una iniziativa di questo genere lascia trasparire il successo di una non politica fatta di gesti e parole che racchiudono un solo messaggio: la travolgente verve di Grillo unita al sarcasmo del comico è riuscita a travolgere l’Italia. Lo tsunami tour (Fig. 19) arriva in un periodo di profonda crisi per la politica italiana: il cittadino si sente abbandonato dalle istituzioni e l’iniziativa di viaggiare su un camper (mezzo Figura 18 – Locandina del documentario “Tsunami Tour” Figura 19 – L’arrivo di Grillo in una delle piazze dello Tsunami Tour.
  • 26. 25 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 di trasporto popolare, in contrapposizione con le auto blu e i viaggi in aereo in prima classe di cui i politici sono abituati ad usufruire) accomuna l’immagine di Grillo a quella di semplice cittadino. Grillo arriva a destinazione: sale su una sedia o una panchina e inizia a gridare ai cittadini. Si rivolge al pubblico in maniera semplice, diretta, mostrando il suo sdegno sincero nei confronti di una politica che emargina il popolo e predilige i benefit e le agevolazioni ad personam. Parla con un megafono, e la scelta non è casuale. Il megafono è un apparecchio acustico che concentra e dirige un suono, una voce in una determinata direzione e quindi la amplifica; Grillo vuole dirigere le proprie emozioni verso una sola direzione: quella dei cittadini. Il megafono inoltre richiama in maniera semplicistica le lotte nelle piazze in cui, lo strumento di amplificazione vocale, diventa emblematico nella rappresentazione della protesta. La gestualità del comico/attore lascia trasparire dei chiari segnali comunicativi studiati a tavolino: il protendersi verso il pubblico, i toni della voce carichi e pregnanti di sgomento accompagnati da una perfetta mimica facciale. La dott.ssa Paola Fenzi, psicologa esperta in linguaggio del corpo, in una intervista rilasciata al canale web del Sole 24 ore, descrive la prossemica utilizzata da Grillo in una tappa dello tsunami tour: evidenzia un solo momento in cui al comico genovese sfugge il controllo delle sue azioni quando, per il paio di volte, mette la mano all’altezza dello stomaco, battendo su di esso con forza. Questo, secondo la dottoressa sta a significare che Grillo in quel momento condivide un sentimento sincero con i suoi elettori. Inoltre, in alcuni momenti dopo lo spettacolo, lo si vede protendersi fuori dal furgone, e mandare con una mano un bacio ad un elettore che gli dice di volergli bene. Il comico risponde dicendogli a voce che anche lui gliene vuole, ma in effetti il suo corpo sta comunicando altro: lui è dentro il furgone, si protende solo con la parte superiore del busto, e quando qualcuno gli rivolge un saluto o un gesto d’affetto lui sale un gradino, ritraendosi indietro verso l’interno del camper, e il suo sguardo sfugge all’attenzione,. Spesso, quando il comico si rivolge a qualcuno (un giornalista, un interlocutore) raggiunge una distanza intima, rafforzata dal fatto che tende a toccare il suo interlocutore per cercare appunto di trasmettere confidenza/intimità. E’ importante quindi ricordare che gli atteggiamenti del comico sono riconducibili a lezioni basilari delle scuole per attori. La campagna elettorale si conclude con il ritorno del comico genovese a Bologna e con la pubblicazione sul blog dei costi che il movimento ha sostenuto. La scelta della trasparenza è un elemento chiave della campagna politica di Grillo: rendere disponibile al pubblico quelli che sono i costi della politica è una novità assoluta. A un mese dalle elezioni, Beppe Grillo ha
  • 27. 26 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 pubblicato sul suo blog il rendiconto delle spese dello Tsunami Tour, la campagna elettorale on the road del Movimento 5 Stelle: i fondi provengono da micro donazioni di quasi 28 mila privati. Secondo i dati diffusi, il Movimento ha raccolto 774.208,05 euro grazie alle micro donazioni volontarie. Sul sito è stata pubblicata la lista dei donatori con accanto il relativo contributo. Nella maggior parte dei casi si tratta di cifre modeste, 10, 20, 50 euro. Quasi niente che vada oltre le poche centinaia di euro. Il Movimento è riuscito a sostenere la campagna elettorale senza finanziamenti pubblici. Lo Tsunami Tour inoltre è costato molto meno rispetto alla cifra raccolta: 348.506,49 euro. " La differenza - si legge sul blog- sarà devoluta ai terremotati dell' Emilia Romagna.". Ma ecco le spese dello Tsunami Tour. Alxuni esempi: il palco di San Giovanni a Roma, per la giornata conclusiva della campagna elettorale è costato 52.009,00 euro. Sono stati spesi 59.562,47 in manifesti elettorali, 50.000 euro in pubblicità su Google e ben 140.749,23 in Consulenza legale/tributaria. Il camper è costato 4.782,85 euro, lo streaming 10.540,84, Hardware-Parabola / connessione satellitare 3.634,84 euro. Risulta con chiarezza l’intento di Grillo di accorciare le distanze (a livello comunicativo/emozionale) con il pubblico attraverso una politica di totale trasparenza, senza mai lasciare nulla al caso. 3.2.2 - RELAZIONI CON I MEDIA “Credo che la tv tolga gradimento e punti: è solo immagine, non voce, ed è sempre deleteria” Era inevitabile che dopo il successo elettorale l’interesse della stampa e delle televisioni nazionali si sarebbe concentrato sul M5S, vero trionfatore delle elezioni, e sui suoi neo parlamentari, in genere giovani, sconosciuti e qualche volta pure imbarazzanti. Secondo Grillo è in atto un vero e proprio complotto dei media italiani volto a screditare gli appartenenti al movimento. Le probabilità di una tale affermazione risultano avvalorate dalle storie “da scoop” che riguardano molti dei rappresentanti del movimento: la loro “formazione politica” parte da blog e siti internet che, in maniera inequivocabilmente seria, trattano di improbabili manovre di sette e associazioni segrete per impossessarsi del controllo dell’intero pianeta, oltre alle inverosimili operazioni dei servizi segreti volte a distruggere la reputazione dell’Italia (molto gettonate la Cia Statunitense e il Mossad Israeliano). Le problematiche relative agli appartenenti al movimento non devono però servire a deviare da quelli che sono giudizi obiettivi nei confronti dell’informazione italiana. La posizione dell’Italia nella classifica che concerne la libertà di stampa è sempre stata inquietante:
  • 28. 27 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 l’appartenenza delle maggiori testate a soggetti impegnati nella politica (come Silvio Berlusconi) rendono poco credibili le informazioni divulgate dalle testate giornalistiche di maggiore impatto e dalle reti televisive. Il problema dell’informazione italiana è dovuto all’inesistenza di editori puri, svincolati dalle dinamiche politiche: quasi tutti i media sono di proprietà di imprenditori che hanno altrove i loro core business e si servono della stampa e delle televisioni come mezzo di pressione per le loro attività collaterali. L’affermazione che in Italia molte notizie importanti scompaiano dai media, mentre altre di minore importanza, vengono reiterate fino allo sfinimento, non è campata in aria. Ciò fa dedurre che le informazioni del M5S sono plausibilmente scomode, e vengono accantonate per evitare pubblicità gratuita al movimento che (fino ad oggi) non possiede canali televisivi o testate accreditate. Il problema si complica nel momento in cui le stesse testate giornalistiche nazionali modificano le notizie a discapito del movimento. Prendiamo ad esempio la famosa intervista a Beppe Grillo di Stefan Faris, giornalista del Time, dal titolo “Italy’s Beppe Grillo: meet the rogue comedian turned kingmaker”12 . Il corriere.it ha riportato sul sito l’intervista al comico genovese, intitolando l’articolo: “Se falliamo noi violenza in strada”. Tale titolo, fuorviante e non in linea con i toni dell’intervista di Faris, è stato considerato dallo stesso giornalista statunitense “una citazione fuori contesto. Grillo è stato chiaro: lui vede se stesso come un’alternativa alla violenza”. Nel testo integrale Grillo, infatti, stava chiarendo la sua visione del movimento 5 stelle che, anzi, previene la violenza incanalando la rabbia del paese all’interno del dibattito democratico. Il Corriere, in questo modo, ha posto un accento maggiore su una specifica parte del testo, incanalando l’attenzione sulla frase “Se falliamo noi violenza in strada”, in modo tale da distorcere l’informazione effettiva. Dopo l’intervista pubblicata sul sito del quotidiano italiano, a seguito di un intervento di Faris sul blog di Beppe Grillo, volto a precisare l’errata traduzione del corriere.it, il corriere ha riportato il testo originale di Faris effettuando una smentita sulla 12 Faris S., (2013), world.time.com, Italy’s Beppe Grillo: Meet the Rogue Comedian Turned Kingmaker, 7 marzo. Figura 20 – Il tweet di Faris sul blog del M5S.
  • 29. 28 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 precedente versione da loro stessi pubblicata.13 E’ comprensibile come Grillo possa sentirsi attaccato (senza una valida motivazione) da parte dei giornalisti italiani. Ed è per questo che nella sua politica di diffusione delle informazioni ai media, ha preferito confrontarsi solamente con le testate internazionali. Ciò presumibilmente è anche dovuto ai suoi trascorsi sulle emittenti Rai (vedasi 1 capitolo). CONCLUSIONI Il Movimento 5 Stelle, con il 25,5%, risultato ottenuto alla Camera, ha superato ogni previsione ottenendo una poltrona per 163 parlamentari (ad oggi 161 dopo un espulso e una deputata dimissionaria). Si propone di assumere ruoli di rappresentanza a livello nazionale e non può limitarsi a essere un semplice “strumento” per favorire la protesta e la partecipazione diretta dei cittadini, ma è costretto a ripensare ( a seguito del flop elettorale delle comunali 2013) e cambiare le sue pratiche e le sue strutture organizzative. Il rifiuto della politica come professione, come impegno temporaneo e la resistenza a costruire strutture organizzative fuori dal web possono creare diverse difficoltà ad un soggetto politico che deve gestire i problemi politici, poteri e responsabilità anche a livello nazionale. Al di là dei giudizi, positivi o negativi, riteniamo che il M5s faccia parte di un cambiamento della politica talmente grande che non possa essere limitato alla sola Italia. I successi finora ottenuti dal movimento di Beppe Grillo segnalano, d’altra parte, una serie di questioni aperte per la democrazia italiana a cui i partiti politici non sanno o non vogliono dare risposte adeguate (a quanto pare non è bastato lo stato di avanzamento della regressione politica, sociale ed economica). Gli assunti promossi e dichiarati dal movimento viaggiano nella direzione di una nuova democrazia, attraverso la partecipazione diretta alle decisioni pubbliche espresse dai cittadini. La chiave del successo di un movimento in progressivo miglioramento risiede nella capacità di coinvolgere i giovani, menti aperte, disponibili ad esplorare nuove forme di comunic-azione politica (come si era già evidenziato in occasione delle elezioni comunali e dei referendum in particolare quello contro la privatizzazione dell’acqua e del No al nucleare). Queste tendenze si scontrano inevitabilmente con il forte ridimensionamento dei poteri della politica a livello nazionale, imposto dalle istituzioni europee e dai grandi gruppi che governano i mercati finanziari. E’ diventata sempre più insoddisfacente la democrazia nostrana, limitata a una rituale richiesta di consenso elettorale, volta a delegare i cd. “professionisti della politica” o i cd. 13 P.Ra. (2013), www.corriere.it, Il giornalista di «Time»: «Il titolo di Corriere.it è fuori contesto, Grillo non minaccia violenza», 7 marzo.
  • 30. 29 LacomunicazionepoliticadiBeppeGrilloedelMovimento5Stelle|24/05/2013 “tecnici” per gestire indisturbati e senza controllo le risorse e i problemi dello stato e dei cittadini. Riemerge con forza in questo contesto, la questione della democrazia partecipativa, e cresce l’importanza dei movimenti e degli attori politici che sperimentano nuove pratiche per aumentare la capacità di azione e dei poteri dei cittadini. E’ questa la scommessa che la politica a 5 stelle vorrebbe vincere. Questo paper didattico lo vogliamo dedicare a Don Andrea Gallo. BIBLIOGRAFIA Biorcio R., Natale P., (2013), Politica a 5 stelle. Idee, storia e strategie del movimento di Grillo, Feltrinelli. Grillo B., (2013), Alta voracità. Fermiamo la politica che si sta mangiando il nostro Paese, Biblioteca Universitaria Rizzoli. Amenduni D., (2013) Dieci lezioni di comunicazione politica da parte di Beppe Grillo, il M5s ed i suoi elettori, Agenzia Proforma – multimedia e comunicazione. http://www.proformaweb.it/ Barca F., (2012), Fondazione Rosselli, Istituto di Economia dei Media L’industria Della Comunicazione In Italia Tredicesimo Rapporto Iem. Gli investimenti pubblici nell’industria culturale e delle telecomunicazioni.