2. La donna ieri e oggi
Gli ultimi due secoli, ma soprattutto gli ultimi decenni del secolo scorso,
sono stati caratterizzati da intense lotte femminili che hanno portato, nel
mondo Occidentale, alla così detta parità dei sessi e quindi hanno
permesso alle donne di godere degli stessi diritti degli uomini.
Nei Paesi orientali e in quelli sottosviluppati, invece, la situazione non è
evoluta in nessun caso e spesso è rimasta ai livelli peggiori di quelli più
antichi.
Nonostante la condizione odierna, non sempre la donna è stata
considerata come una “appendice” dell’uomo, come un essere
completamente soggiogato al suo volere.
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3. La vera rinascita della donna, però, ebbe inizio a fine 700, ai tempi
della Prima Rivoluzione Industriale. Con la nascita delle industrie, la
donna ridivenne parte integrante e fondamentale della società,
poiché era anch’ella impegnata, forse più dell’uomo, nel sistema
produttivo.
La vita delle donne cambiò radicalmente. Da madri dedite alla cura
dei figli e della casa si trasformarono in operaie che passavano da 10
a 16 ore in fabbrica. Questa situazione portò vari cambiamenti anche
nel modo di concepire la famiglia: non più nuclei famigliari
numerosi, che precedentemente, in campagna, erano necessari per
migliorare la produzione agricola, ma famiglie ristrette, con meno di
tre figli e quindi più facili da mantenere. Di conseguenza, cambiò
anche la visione della maternità, che in questo periodo era ritenuta
più una disgrazia che un dono, dato che non permetteva alle donne di
lavorare.
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5. L’800 fu, però, il periodo d’inizio della vera lotta per i diritti delle
donne. Il movimento che più fece scalpore fu quello delle
suffragette, che in Inghilterra richiedevano il diritto di voto, riservato
solo agli uomini fino al 1918.
Il primo e il secondo conflitto mondiale videro la donna diventare di
massima importanza per l’economia degli stati e per gli esiti delle
guerre. Infatti, la produzione industriale di quel periodo era
completamente affidata a loro, in quanto molti uomini erano
impegnati al fronte o nelle battaglie. Di fondamentale importanza fu,
inoltre, la presenza nella Resistenza di donne, impiegate come
staffette e messaggere.
Dal secondo dopoguerra sono iniziate le lotte che hanno portato la
condizione femminile alla situazione attuale, ossia alla reale, ma per
alcuni solo ipotetica, parità dei sessi.
In ricordo delle migliaia di vittime cadute per la difesa dei propri
diritti, nel 1910 la Conferenza internazionale delle donne socialiste
decise di istituire la Giornata internazionale della donna, fissandone
la data l’8 marzo di ogni anno.
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6. Il significato di questo giorno commemorativo, però, oggi
è stato totalmente perso. La “festa” della donna, come
viene chiamata ora, è diventata una giornata commerciale
come molte altre, in cui gli uomini non fanno altro che
regalare mimose per la felicità dei fioristi e le donne si
riuniscono per festeggiare.
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7. Sondaggio: Come la donna preferisce trascorrere l'8 marzo.
Cinema 20 %
Cinema
Discoteca Discoteca 15 %
Cena con amiche
Relax Cena con amiche 60 %
Relax 5%
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8. Rispetto al passato dove era vista solo come un oggetto e
poco considerata nella società, oggi la donna è presente in
tutti i ruoli. La donna oggigiorno è presente non solo nel
mondo lavorativo ad alti livelli, come nell'imprenditoria, ma
occupa anche un ruolo altrettanto importante in politica. Con
le sue capacità, ottiene successo nei vari settori in cui opera.
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