1. http://www.altarimini.it/8_Marzo_piu_donne_nei_centri_antiviolenza_20530.php
Attualità 06-03-2010 13:58:24 8 Marzo: più donne nei centri anti-violenza
Emilia Romagna - RN
Nel 2009 le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza dell' Emilia-Romagna sono state 2.897,
più del 2008 in coerenza con una tendenza di crescita costante degli ultimi anni. Delle donne che
hanno chiesto aiuto nel 2009, 1.607 sono italiane e 1.290 straniere, mentre quelle ospitate sono 312
(di cui 116 minori). I dati sono stati diffusi in vista dell'8 Marzo, giornata internazionale della
donna, dal Coordinamento dei centri antiviolenza dell' Emilia-Romagna, costituito da dieci
associazioni: La Città delle Donne di Piacenza, Nondasola-Donne insieme contro la violenza Onlus
di Reggio Emilia, Linea Rosa Onlus di Ravenna, Casa delle Donne contro la violenza Onlus di
Modena, Casa delle Donne per non subire violenza Onlus di Bologna, Demetra Donne in aiuto
Onlus di Lugo, SOS Donna Onlus di Faenza, Rompi il Silenzio Onlus di Rimini, Centro
Antiviolenza Onlus di Parma, Centro Donna Giustizia di Ferrara. Secondo la presidente del
coordinamento, Antonella Oriani, la crescita del numero delle donne che si rivolgono ai centri anti-
violenza degli ultimi anni è legata anche al rilievo che i mass media danno a questo tema, cosa che
induce le vittime a rompere il silenzio molto più che in passato. Ma sempre dai media arriva
un'insidia, ed è "il deterioramento dell' immagine pubblica femminile costantemente veicolato a
livello nazionale". "In passato si è fatto molto sul piano dei diritti e forse le nuove generazioni
danno tutto per scontato, ma qui si deve lottare per non tornare indietro", spiega Oriani, che si
riferisce pure al "generale arretramento delle politiche a favore delle donne, anche se in Emilia-
Romagna la situazione è migliore". La necessità di non abbassare la guardia non significhi però che
"le attività condotte dai centri antiviolenza negli anni non abbiano portato a risultati più che
soddisfacenti", sottolinea Oriani. Per il 2010 il Coordinamento prevede l' apertura di nove sportelli
lavoro nei centri, oltre che attività formative per le operatrici e azioni di sensibilizzazione. (ANSA)