1. Maggio OB ASCENSIONE . .
----------PER CHIEDERE PERDONO----------
Siamo davanti a te, Signore, con i nostri smarrimenti e i nostri peccati. Facciamo fatica a decifrare la tua presenza.
Abbiamo paura di annunciare dovunque il tuo Vangelo.
Signore Gesù, tu sei il Servo fedele,
colui che realizza fino in fondo la volontà
del Padre.
Signore, pietà!
Il luogo dell'appuntamento è la
GaWea. Non al cuore dell'ortodossia,
non in una regione tranquilla, non tra
gente omogenea per etnia di prove-
nienza, per cultura e tradizioni. La
GaWea è da sempre il mare aperto:
luogo di incontro e di scontro, di me-
scolanza e di confusione, tend. di pas-
saggio degli eserciti e delle migrazioni,
delle carovane di mercanti e dei grup-
pi degli esiliati. Non è casuale che l'ap-
puntamento sia proprio qui: il Risorto
non vuole tenere i suoi al chiu-
Cristo Gesù, tu sei venuto tra gli uomini
per rivelare loro il volto di Dio.
Cristo, pietà!
fatiche e dalle sofferenze, tanto meno
dalle persecuzioni. Ma tutto questo è,
in ogni caso, temporaneo. Anche
loro potranno sembrare degli sconfit-
ti e dei perdenti, ma sarà solo per
poco. La storia viaggia ormai sotto un
segno diverso, basta che la leggano
con gli occhi della fede. Ed è questo
quello che conta veramente. Il vero
potere è nelle mani di Gesù ed egli lo
trasmette ai suoi. Non è un potere
che umilia, obbliga, calpesta, riduce
Signore Gesù, elevato alla destra del
Padre, tu intercedi per noi.
Signore, pietà!
annuncio che può cambiare la vita di
coloro che lo accolgono: è una paro-
la di salvezza, di consolazione e di
speranza, che guarisce e porta mise-
ricordia. L'obiettivo non è quello di
cercare il plauso, di suscitare batti-
mani, ma di fare discepoli. L'annun-
cio non cerca gente che approva, ma
persone disposte a seguire Gesù e la
strada che porta alla risurrezione pre-
vede sempre che si porti la croce. Chi
accoglie il vangelo, però, verrà im-
so, in un luogo confortevole e
caldo. Devono abituarsi subito
al crogiolo delle culture, alla
diversità delle lingue, aUe situa-
UNA PISTA PER L'OMELIA
merso nella vita di Dio, parte-
ciperà ad una comunione pro-
fonda con lui, che è Padre,
Figlio e Spirito Santo, e quindi
mostrerà con i fatti che la sua
vita viene gradualmente tra-zioni più varie: ai venti ed aUe
tempeste, aUe grandinate della storia,
senza coltivare il sogno di un comodo
riparo.
• Ora, però, tutto è cambiato. Lo
Sconfitto, il Perdente, il Crocifisso è il
vero Vincitore: il potere autentico è
nelle sue mani. Per questo non
dovranno lasciarsi afferrare mai dalla
paura. Non hanno dovizia di mezzi a
disposizione. Non godono di prote-
zioni e privilegi particolari. Non pos-
sono contare sull'immunità da rischi
e pericoli e non sono esonerati dalle
lo sono con voi
l'opposizione al nulla. È piuttosto il
potere dell'amore: si offre, si sacrifi-
ca, si dona, ma proprio per questo
risulta vincente.
• Le consegne sono semplici, ma di
non poco conto. Si tratta di partire,
di affrontare le incognite di percorsi
che li condurranno in ogni parte del
mondo. Abbandonare la terra e la
cultura che conoscono bene non sarà
facile: si dovranno misurare con si-
tuazioni sconosciute e frangenti
imprevedibili. Si tratta di portare un
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Sappiamo che il tuo Figlio è asceso al cielo nella gloria. Ma non ci ha 1Ll-
sciati soli: ha promesso di restare sempre in mezzo a noi. .Per questo, con
la confidenza deifigli, ti invochiamo dicendo:
Moltiplica, o Padre, i gesti difraternità!
• Perché lLl fede di tutti i cristiani diventi un segno della bontà di Dio.
Preghiamo.
• Perché lLl gioia dellLl Pasqua sia rivelLlta a tutti gli uomini di buona
volontà. Preghiamo.
• Perché tutti i bambini della terra trovino l'affetto di unafamiglia e il
necessario per crescere sereni. Preghiamo.
• Perché i nostri gesti di carità ridonino lLl speranza ai più poveri e
abbandonati. Preghiamo.
• Perché lLl nostra comunità sia un luogo di accoglienza, di ascolto e di
aiuto reciproco. Preghiamo.
sformata.
• Se i rischi sono grandi, e non biso-
gna nasconderseli, c'è tuttavia una
certezza che conduce gli apostoli: il
Signore RisortO non li abbandona
alla loro sorte. Egli rimane accanto a
loro, condivide le loro fatiche, ac-
compagna la loro missione, cammina
insieme a loro lungo i percorsi degli
uomini. E questo non solo per un po'
di tempo, ma per sempre, fino quan-
do il disegno di Dio non giungerà a
compimento.
DA RECITARE
IN FAMIGliA
Gesù, tu hai promesso
di rimanere per sempre
accanto a noi.
Accompagna questa famiglia
che crede in te e desidera
mettere in pratica la tua parola.
Desta in noi ogni giorno
la speranza di
un mondo nuovo.
Amen.
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2. Dicembre 07 l a DOMENICA DI AWENTO.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tanti affanni e preoccupa-
zioni ci hanno distolti da ciò che conta
veramente: attendere e preparare il tuo
ritorno nella gloria.
Signore, pietà!
Presi da mille cose, attratti da mille
luci, sedotti da mille proposte, noi ri-
schiamo di vivere senza una direzio-
ne, senza una meta. Le sensazioni si
sommano alle sensazioni e la più
forte lascia per il momento l'impron-
ta più profonda. Le idee fanno posto
ad altre idee, lasciandoci nell'imba-
razzo della scelta. Le espel;enze la-
sciano spazio ad altre esperienze, la
cui memoria sbiadisce facilmente.
La nostra esistenza sembra
Cristo Gesù, il nostro egoismo e l'indiffe-
renza ci hanno impedito di accogliere
tante richieste di aiuto: ci siamo concen-
trati solo sui nostri interessi.
Cristo, pietà.
re lui perché quello sarà il momento
decisivo della nostra esistenza, quello
da cui dipende l'eternità.
Essere pronti significa vivere nell'at-
tesa. È questo atteggiamento che
qualifica il discepolo di Gesù e lo col-
loca in una condizione particolare.
• L'attesa dà un senso ai suoi giorni.
Come la sentinella, dall'alto delle
mura, scruta l'orizzonte, così il cre-
dente alza il suo sguardo verso il fu-
Signore Gesù, il nostro orgoglio ed i no-
stri rancori ci hanno allontanati dagli altri:
non siamo stati capaci di accogliere e di
perdonare.
Signore, pietà!
• L'attesa implica vigilanza, cioè tene-
re gli occhi bene aperti: osservare ciò
che accade attorno a sé, cogliere i
segni di una presenza per non smar-
rire il ftlo conduttore di una storia
che va verso il compimento.
Certo, si può anche continuare ad
andare avanti come se nulla fosse, ma
è rischioso.
C'è il rischio di trovarsi impreparati a
quello che è l'appuntamento fonda-
mentale.
allora condannata alla fram-
mentazione, alla superficia-
lità, a lasciarsi afferrare da tut-
UNA PISTA PER L'OMEUA
C'è il rischio di compiere le
scelte sbagliate, perdendo di
fatto un'occasione unica.
to ciò che è epidermico, im-
mediato, a portata di mano...
Vengono meno i punti di riferimento
solidi, le priorità, le scelte che non si
rimettono in discussione, e dunque
ci si trova in balia delle mode, dei
comportamenti di massa, degli atteg-
giamenti comuni, delle parole d'or-
dine.
Per tutte queste ragioni il messaggio
evangelico odierno è di grande attua-
lità.
Gesù ci invita ad essere pronti. Pronti
per che cosa? Per il suo ritorno che
coincide con il compimento del pro-
getto di salvezza. Pronti per accoglie-
State pronti!
turo, con fiducia e speranza.
• L'attesa obbliga ad opera un discer-
nimento. Quello che accade oggi,
quaggiù, nella trama dei giorni feria-
li, non è la realtà ultima. E dunque
difficoltà e sofferenze, sacrifici e fa-
tiche acquistano un significato.
• L'attesa determina comportamenti
che altrimenti non sarebbero spiega-
bili. Il nuovo che è stato annunciato
invita ad entrare fin d'ora in un'ottica
diversa, quella che Gesù ha manife-
stato con le sue parole e le sue azio-
ni.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Destaci dal sonno, Signore Dio. Apri i nostri cuori allafiducia e alla vigi-
lanza. Allora saremofin d'ora i cittadini del mondo nuovo che ci prepa-
ri. Per questo ti diciamo: Rischiara il nostro cammino!
• Rischiara il cammino delle comunità cristiane: a guidarle sia la bus-
sola del Vangelo e non i criteri della sapienza umana. Preghiamo...
• Rischiara il cammino dei politici e dei governanti: non perdano di
vista il bene di tutti e cerchino le soluzioni più efficaci ai problemi
della società. Preghiamo...
• Rischiara il cammino dellefamiglie: trovino il tempo per te, per ascol-
tarti e invocarti e trovino il tempo per se stesse, per il dialogo e la
comprensione. Preghiamo...
• Rischiara il cammino di chi va a scuola: la crescita intellettuale ed
umana dischiuda orizzonti nuovi, e le risorse di ognuno siano spese
per la gioia di tutti. Preghiamo...
• Rischiara il cammino degli artisti e dei letterati: ci svelino le realtà
preziose dell'esistenza, che spesso rischiamo di ignorare.
Preghiamo...
C'è il rischio di non vedere e
non udire, non comprendere
e sbagliare direzione.
Senza la fiducia e la speranza, che
abitano il cuore del credente, c'è il
pericolo di lasciarsi sopraffare da
quanto ci avviene e di sprecare i no-
stri giorni.
L'attesa del discepolo in ogni caso
non ha nulla a che fare con la paura,
ma è nutrita di amore, di benevolen-
za, di operosità e di pace, perché è
un disegno di felicità quello che si sta
realizzando.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Noi ne siamo sicuri, Gesù:
la nostra fatica di ogni giorno,
le nostre parole ed i nostri gesti
sono un seme prezioso di bontà
gettato nei solchi della storia.
Un giorno scopriremo
che anche noi
abbiamo acceso una luce
nel tuo firmamento.
Amen.
3. IMMA91N1 Dicembre 07 20 DOMENICA DI AWENTO.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu sei venuto sul nostro
cammino per seminare la giustizia e
costruire la pace.
Signore, pietà!
messaggio che porta ha aspetti
contrastanti, come ogni novità
autentica.
Da una parte reca consolazione, for-
za, speranza a tutti coloro che non
ce la fanno più. Se Dio stesso inter-
viene, allora dobbiamo credere che
le cose veramente cambieranno.
Storture, ingiustizie, soprusi che
provocano sofferenze profonde fi-
nalmente termineranno e si vedrà
trionfare la giustizia, l'onestà,
Cristo Gesù, tu sei venuto sul nostro
cammino per strapparci all'egoismo e
donarci la possibilità di portare frutti
di amore e di condivisione.
Cristo, pietà!
soddisfare a questa richiesta unica-
mente con un rito: un bagno nel
fiume Giordano preceduto dal rico-
noscimento dei propri peccati...
Si illude chi ritiene che basti l'appar-
tenenza ad una tradizione, ad un
paese, ad una famiglia in cui la reli-
gione ha detto o dice ancora qualco-
sa.
Si illude chi pensa che possa essere
sufficiente un po' di commozione,
Signore Gesù, tu sei venuto sul nostro
cammino per liberarci da tutto quello
che rovina l'esistenza e farci vivere in
modo nuovo.
Signore, pietà!
Ecco perché Giovanni il Battista non
si limita a parlare di tutto questo:
egli grida questo messaggio che è
anche invito pressante ad una deci-
sione impegnativa. E la sua vita viene
trasformata dalla missione che gli è
stata affidata. Non c'è tempo da per-
dere e quindi il voluttuario non può
far perdere tempo: il suo vestito sarà
grossolano e resistente, il suo cibo
quello che offrono zone selvatiche.
la rettitudine.
La cattiveria farà posto alla
benevolenza, l'odio alla com-
passione, l'egoismo alla ge-
nerosità.
UNA PISTA PER L'OMEUA
Del resto come si può fermar-
si al cibo e al vestito, quando
quello che è in gioco è di un'
importanza molto più grande?
Colui che sta per arrivare, e le
cui sembianze non sono anco-
Questo, tuttavia, è solo un aspetto
dell'annuncio portato dal profeta
Giovanni il Battista. L'altro, pur natu-
rale, conseguente, implica la dispo-
nibilità a vivere una conversione sin-
cera. Non si può partecipare al
nuovo, se non si è nuovi. Il mondo
nuovo è per quelli che sono pronti
ad essere uomini e donne nuovi,
secondo il cuore di Dio.
Si illude, allora, chi crede di poter
Disposti a cambiare
magari qualche lacrima, lasciando le
cose così come sono.
No! La novità è tale che esige un
cambiamento totale. Convertirsi
vuoI dire volgersi decisamente verso
Colui che sta per venire e quindi
prendere sul serio la parola del pro-
feta. Convertirsi implica una varia-
zione radicale dei propri comporta-
menti ed atteggiamenti, per non ri-
schiare di essere tagliati fuori.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Oggi abbiamo ascoltato la voce del Battista che d invita a convertirdper
accogliere Gesù. Rivolgiamo ora al Padre la nostra supplica perché tras-
formi i nostri cuori e d renda caPad di cambiare. Diciamo insieme:
Trasforma la nostra vita!
• Padre buono, risveglia nei batte=a:ti il desiderio di accogliere il
Vangelo di Gesù nella vita di ogni giorno. Preghiamo...
• Padre misericordioso, dona a chi ha compiuto il male la forza di
riconoscere ciò che ha commesso e di dare una nuova direzione alla
sua vita. Preghiamo...
• Padre che ami la vita, non permettere che le difficoltà ed i disagi di
tanti poveri rimangano senza risposta. Fa' che rinunciamo a tante
spese inutili per nonfar mancare loro il necessario. Preghiamo...
• Padre pieno di delicatezza, colma di gioia e di pace tutti quelli che
impegnano il loro tempo e le loro energie a favore dei malati e di
coloro che soffrono. Preghiamo...
• Padre pieno di amore, rivela il tuo Volto a chi ti cerca con cuore sin-
cero, fa' splendere la tua luce su coloro che desiderano incontrarti.
Preghiamo.
ra nitide, viene con la forza dello
Spirito e quindi può trasformare ve-
ramente l'esistenza.
La sua non sarà una parola dotta e
neppure un esortazione moraleg-
giante, ma quella che pronuncerà sa-
rà una parola efficace, che realizza
quanto annuncia.
Davanti a lui si sarà obbligati a pren-
dere posizione e ne andrà della no-
stra salvezza o perdizione.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore nostro Dio,
le parole di Giovanni il Battista
ci invitano a vivere seriamente
questo tempo di Avvento.
Ognuno di noi si impegni
ad essere giusto e buono,
a donare il suo tempo
e il suo aiuto.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
4. Dicembre 07 3a DOMENICA DI AWENTO
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu non corrispondi ai
ritrarri che noi ci facciamo di te.
Disponi i nostri cuori all'ascolto.
Signore, pietà!
I dubbi di Giovanni sono ragione-
voli: Gesù non è come lui se l'imma-
ginava.
Ha annunciato colui che viene a fare
giustizia, una scure minacciosa posta
alla radice degli alberi che non porta-
no frutti buoni. E gli riferiscono inve-
ce che Gesù pratica le case dei pub-
blicani, ne ha scelto addirittura uno
tra i suoi collaboratori più stretti.
Ha evocato castighi terribili che col-
piranno coloro che non
Cristo Gesù, tu conosci la nostra
stanchezza e il nostrO scoraggiamento.
Aumenta la nostra fede.
Cristo, pietà!
Sulla sua missione Giovanni ha inve-
stito tutto, ha giocato la sua vita. Se
ha commesso un errore del genere è
un poco come aver buttato via inutil-
mente la sua esistenza. Tante fatiche
inutili, tanti rischi corsi invano...
Diciamolo con franchezza: i dubbi di
Giovanni, tutto sommato, ci intene-
riscono, ci commuovono. Quest'uo-
mo che non ha avuto paura di nulla e
di nessuno, che ha osato alzare la
Signore Gesù, tu vedi quanti dubbi
e quanti timori ci assalgono.
Risveglia la nostra speranza.
Signore, pietà!
Dio è una sorpresa, ma una bella sor-
presa. Per tutti. .. anche per il Precur-
sore. Si tratta allora di accoglierlo,
cosÌ com'è. Non come lo si vorrebbe
per non essere smentiti, ma com'è.
Con quello che dice e quello che fa. I
segni sono incontrovertibili: ciechi
che vedono, storpi che camminano,
lebbrosi guariti, morti che risuscita-
no. E, soprattutto, un annuncio che
riempie di gioia il cuore dei poveri.
hanno deciso di cambiare
vita. E gli dicono che Gesù
parla di misericordia e di per-
UNA PISTA PER L'OMELIA
• Del profeta Gesù non manca
di tessere un elogio appassio-
nato. Un profeta? No, Giovanni
è "più di un profeta". È il mes-
dono da parte di Dio. Non
minaccia, ma piuttosto si pro-
pone come il Mes-sia umile, povero,
tantO da sembrare addirittura debole,
fragile.
Ora che Giovanni è in prigione e la
sua vita potrebbe terminare da un
momento all'altro non è di poco
conto quello che vuole sapere. Si è
sbagliato o ha visto giusto riguardo a
Gesù? È lui l'Atteso, l'Inviato, oppure
bisogna aspettarne un altro? Ha fatto
bene ad indicare in lui l'Agnello di
Dio oppure si è ingannato, e ha fini-
to coll'indurre anche altri in errore?
Dubbi ragionevoli...
voce contro farisei e capi di sacerdo-
ti, addirittura contro il re Erode Anti-
pa, quest'uomo tuttO d'un pezzo, ora
rivela una vistosa incrinatura, un
dubbio atroce.. .
La risposta di Gesù non si fa attende-
re.
• Al profeta chiede eli fidarsi di lui, se
non altro di dare credito ai segni che
offre. Certo il Messia non è come il
Battista se l'era raffigurato. Ma chi
può pretendere di imporre a Dio la
sua volontà, i suoi gusti? L'Inviato di
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Signore, nostro Dio, in Gesù tu hai voluto sorprendere ogni uomo: sor-
prenderlo col tuo amore, con la tua misericordia, con la tua offerta di
salvezza.
Per questo ci rivolgiamo a te, dicen.do: Donaci di accogliere il Vangelo!
• Per le Chiese: sappiano donare una speranza viva a tutti gli uomini
e le donne che incontrano sul loro cammino. Preghiamo...
• Per la nostra società: dia una risposta concreta alle attese di chi ha
bisogno di lavoro e di casa, di cure mediche e di sostegno.
Preghiamo...
• Per gli sposi che non riescono più ad amarsi e a sopportarsi, a dia-
logare e a comprendersi: cerchino la strada della riconciliazione.
Preghiamo...
• Per tutti quelli che chiudono gli occhi davanti alle situazioni dijf'lCili
e ai problemi dei colleghi e dei vicini di casa: apri una breccia nella
loro coscienza perché escano dal loro egoismo. Preghiamo...
• Per i giovani che si interrogano sul loro futuro: non lasciar mancare
loro adulti disposti ad accompagnarli sulle vie dell'impegno e della
responsabilità. Preghiamo...
saggero che prepara la via. È
l'uomo che fa da apripista, con
tutta la fatica che comporta. E tuttavia
rimane, inevitabilmente, sulla so-glia
del nuovo. Il nuovo, la novità che
Gesù annuncia e realizza con i suoi
gesti, supera anche lui.
• Un invito scoperto, allora, questa
domenica, rivolto ad ognuno di noi.
Un invito a non congelare Gesù nelle
nostre immagini, nei ritratti che ci
facciamo di lui. Un invito ad acco-
glierlo com'è, anche se getta scompi-
glio nei nostri luoghi comuni e nelle
nostre attese. Perché questo è l'unico
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Dio, tu non ci
lasci mancare
i segni della tua presenza.
Tu dai a tante persone
la forza e la gioia
di compiere miracoli
a favore del prossimo.
Apri i nostri cuori
a tutti coloro che incontriamo
perché in loro accogliamo
Gesù che ci visita.
Amen.
5. IM.M~~,INI Dicembre 07 40 DOMENICA DI AWENTO.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu ci domandi di accoglierti
nella nostra vita, come ha fatto Giuseppe,
con la stessa prontezza e disponibilità.
Signore, pietà!
Dobbiamo ammetterlo. Dio non
po-teva trovare un uomo migliore, che
facesse da padre legale al suo Figlio.
Di Giuseppe i vangeli non registrano
alcuna parola: sembra dunque piut-
tosto tacirurno. In ogni caso non fa
prediche. Si rivela per quello che fa,
per il modo in cui reagisce ad un avve-
nimento inaspettato, che mette lette-
ralmente a soqquadro la sua esistenza
di artigiano, in procinto di sposarsi.
Maria, la sua fidanzata, attende
Cristo Gesù, tu ci inviti a fidarci di Dio
e del suo progetto di salvezza, come ha
fatto Giuseppe, con lo stesso amore e
la stessa semplicità.
Cristo, pietà!
Perché? Molto probabilmente perché
il suo amore per lei è più tenace di
qualsiasi cosa, anche di un evento
come questo che mette a dura prova i
suoi progetti. È ad un uomo così che
Dio domanda di fare da padre a Gesù,
il suo Figlio. Ad un uomo che sa amare
fino a questo punto. La richiesta gli
viene fatta attraverso un angelo, in
sogno. L'annuncio sgombra il campo
da equivoci e da interpretazioni catti-
Signore Gesù, ru ci solleciti a dimenticare
le nostre difficoltà e i nostri dubbi, come
ha fatto Giuseppe, che ha subito
realizzato quello che gli era stato chiesto
in sogno. Signore, pietà!
terà, subito dopo la nascita di fuggire
in Egitto per scampare alle minacce di
Erode, come nella trama della vita
quotidiana, col suo lavoro, col suo sa-
crificio, per assicurare una vita digni-
tosa alla sua famiglia.
Missione delicata, quella di Giuseppe,
missione oscura, ma indispensabile
per garantire al Figlio di Dio una fami-
glia nonnale, inserita senza problemi
nel tessuto sociale, nella vita di un pic-
colo villaggio come Nazaret.
un bambino, di cui lui senz'al-
tro non è padre. Un fatto del
genere avrebbe mandato su
rutte le furie un altro uomo. Si
UNA PISTA PER L'OMEI.IA
Missione decisiva per preparare
alla vita quel bambino che agli
occhi di tutti è "il figlio di
Giuseppe", missione che Giu-Giuseppe, uomo di fede
sarebbe sentito tradito, umilia-
to, offeso. Avrebbe gridato allo scan-
dalo. Avrebbe usato gli strumenti che
la legge gli riconosceva per sancire la
rottura del patto, ma anche per fa.r
cadere il disonore e il disprezzo sulla
ragazza.
Giuseppe non fa nulla di rutto que-
sto. Non fa strepito. Non usa le strade
legali dellipudio pubblico, ma sceglie
la via più discreta, più sommessa:
decise di "licenziare Maria in segreto".
ve: ciò che sta accadendo nel grembo
di Maria ''viene dallo Spirito Santo".
Lui, Giuseppe, viene sollecitato a
prendere in sposa Maria e a ricono-
scere come suo figlio quella crearura
che Maria porta in grembo. Giuseppe
semplicemente obbedisce. Per tutti
sarà il marito di Maria e il padre di
Gesù: questo sarà il suo compito, la
sua missione ed egli la onorerà sia in
frangenti drammatici, quando si trat-
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Ad ognuno di noi tu, o Dio, assegni un compito. Che ciascuno possa com-
pierlo con lo stesso impegno e la stessafedeltà di Giuseppe. Per questo ti
invochiamo, dicendo: Donaci la gioia. di compiere la tua volontà!
o Per le comunità cristiane, chiamate ad annunciare e a vivere il Van-
gelo di GestÌ: onorino il loro compito con entusiasmo e coerenza.
Preghiamo...
o Per tutti coloro che attendono il Natale, ormai vicino: trovi1W il tempo
indispensabile per prepararsi degnamente alla sua celebrazione.
Preghiamo...
o Per quanti si trova1W lontano da casa e provano la 1Wstalgia del
calore di unafamiglia: l'amicizia di chi vive loro accanto dissipi la
tristezza e assicuri un giorno sereno. Preghiamo...
o Per quelli che si trovano in una famiglia provata dall'egoismo, sepa-
rata dalla cattiveria, umiliata dalla violenza: accendi in loro una
speranza, sostieni coloro che san1W tendere una mano per sorregge-
re e consolare. Preghiamo...
o Per i popoli dilaniati dall'odio, devastati dalla guerra: rafforza le
iniziative di pace, dona successo ai tentativi di accordo e di riconci-
liazione. Preghiamo...
seppe adempie insegnando
tutto ciò che è indispensabile per fare
di Gesù un membro della comunità di
Israele: trasmettendogli le preghiere,
gli usi, i costumi del suo popolo, assie-
me ad un lavoro ed alle leggi che di-
sciplinano il rapporto con gli altri e
con Dio.
Missione nobile quella di Giuseppe,
che solo un uomo come lui poteva
compiere così egregiamente.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Dio, come possiamo
prepararci al Natale?
Faremo come Giuseppe:
accoglieremo la tua Parola,
ci sforzeremo di compiere
la tua volontà,
con un cuore buono
e generoso, da autentici
discepoli di Gesù.
Egli è il nostro Salvatore
per i secoli dei secoli.
Amen.
6. •'Gennaio 08 BATTESIMO DEL SIGNORE . .
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
o Dio, tu ci hai inviato il tuo Figlio perché si mostrasse solidale con i peccatori e portasse salvezza ai poveri della terra. A te doman-
diamo misericordia e perdono.
Signore Gesù, uomo come noi, tu hai
compassione per la nostra debolezza: non
siamo stati capaci di fronteggiare il male e
di rispondere alla cattiveria con l'amore.
Signore, pietà!
La scena - ammettiamolo - ha qual-
cosa di sconcertante. Cosa fa il Figlio
di Dio in mezzo a coloro che rico-
noscono il loro peccato? Vengono da
Gerusalemme anche pubblicani e
prostitute, gente che ha decisamente
il pelo sullo stomaco...Toccati dal
suo grido, gli chiedono di conferma-
re il loro desiderio di essere
Cristo Gesù, Figlio di Dio, tu ci offri una
parola di consolazione e di speranza:
donaci di accogliere con sincerità la
tua Buona Notizia.
Cristo, pietà!
più rispettabili, uomml e donne col
marchio inequivocabile della devo-
zione, della purezza, gente perbene
insomma...
Gesù non sembra darsi troppo pen-
siero dei suoi vicini cosÌ imprevedibi-
li e poco consoni all'inaugurazione
della sua missione.
Signore Gesù, Messia atteso, tu vieni a
realizzare una missione di salvezza:
guarisci le nostre ferite , risana i nostri
cuori. Signore, pietà!
di infedeltà, ma ora ha voglia, una
voglia intensa, del nuovo, di un pro-
fumo di pulito che solo Dio può rega-
lade.
Saranno loro i primi destinatari della
sua parola. Per loro affronterà i rim-
proveri e le critiche dei benpensanti.
Per difenderli arriverà ad esporre
mortalmente se stesso.
purificati, la loro disponibilità
a cambiare. UNA PISTA PER L'OMELIA
In quell'inizio, al fiume Gior-
dano, c'è già il senso di tutto
ciò che sta per accadere.Ma la loro non è certo una
compagnia di stinchi di santo!
E allora come mai lui, il Mes-
n Figlio tra i peccatori Con la fiducia incrollabile ri-
sia, corre questo rischio, di mescolar-
si a loro, ai loro volti ed alle loro
espressioni non proprio da sacrestia?
Non genera degli equivoci? Non ren-
de più difficile, più arduo il suo rico-
noscimento?
Eppure aveva a disposizione gruppi
In fondo non è venuto per coloro
che si ritengono giusti e non hanno
nulla da rimproverarsi. Non è stato
mandato a chi è gonfio d'orgoglio,
cosciente dei suoi meriti davanti a
Dio, ma proprio ai peccatori, alla
gente che si è sporcata di cattiveria e
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Tu, o Dio, ci ami tuUi come un Padre, ma più di qualsiasi padre sulla
terra. A te, dunque, ci rivolgiamo con la spontaneità e la confulenza dei
piccoli. E ti diciamo:
Donaci di accogliere il Vangelo!
• Per le nostre parrocchie, che hanno vissuto intensamente questo tem-
po di Natale: guida il nostro cammino suipassi di Gesù, nellafedeltà
di ogni giorno,
Ti preghiamo...
• Per coloro che soffrono a causa della guerra: rincuora la loro esi-
stenza con i segni di una pace nuova.
Ti preghiamo...
• Per i ragazzi ed i giovani che auendono l'affeuo e le cure di una
famiglia: regala loro nuovi genitori e nuovifratelli.
Ti preghiamo...
• Per chi è disposto a riconoscere gli sbagli del passato: meuigli accan-
to qualcu.no che mostra di prendere sul serio la sua voglia di cam-
biare.
Ti preghiamo...
• Per tuUi quelli che conoscono la miseria e l'abbandono: insegnaci i
gesti della solidarietà e dell'accoglienza,
Ti preghiamo...
posta nel Padre, Gesù porterà
dovunque la Buona Notizia.
Lasciandosi guidare dallo Spirito,
offrirà gesti di guarigione e di libera-
zione ai malati e dispenserà miseri-
cordia ai peccatori.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Oggi vogliamo
ricordare insieme
il nostro Battesimo,
il giorno in cui
è iniziata misteriosamente
la nostra avventura con te.
Donaci di crescere
ogni giorno
nella fede e
nella speranza.
Amen.
7. Maggio 08 " CORPO E SANGUE DI CRISTO"
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore, tu ci inviti alla tua tavola, tu ci doni te stesso. Libera i nostri cuori dall'egoismo, dalla durezza, dall'incomprensione, perché
possiamo sederci alla tua mensa da fratelli.
Signore Gesù, tu sei diventato un uomo
come noi e noi siamo diventati tuoi
fratelli.
Signore, pietà!
Il gesto che Gesù ci propone strappa le
nostre celebrazioni ad una tentazione costan-
te nel mondo occidentale. Nati nell'alveo di
una cultura alfabetica, sottoposti al rullo com-
pressore dell'istruzione scolastica fin dalla
tenera erà, noi impariamo ad avere dimesti-
chezza con i libri e con le idee che essi veico-
lano, con i ragionamenti e con i discorsi. La
nostra liturgia, e particolarmente quella sgor-
gata dalla rifonna post-conciliare, rischia di
essere investita da monizioni e spiegazioni, da
concerti teologici e da termini biblici,
Cristo Gesù, tu hai offerto la tua vita per
noi e noi viviamo ormai della tua vita.
Cristo, pietà!
Ecco perché la Parola non basta per accede-
re ad una relazione autentica con Dio. Ed
ecco perché essa passa attraverso la "carne"
ed il "sangue" di Cristo, attraverso di lui,
mediante il gesto semplice del mangiare e
del bere.
Mangiare e bere sono la realtà più opposta
all'alfabetico: sono azioni primordiali che
hanno a che fare con la nutrizione, gesti che
non hanno bisogno di grandi discorsi per-
ché si impongono immediatamente.
Signore Gesù, tu vuoi riunirci tutti in un
solo Corpo e fare di noi una sola famiglia,
la famiglia dei figli di Dio.
Signore, pietà!
ché questo cibo non diventa qualcosa di
noi, ma ci avvicina a lui, ci fa assomigliare a
lui.
Basta assecondare la forza e la vitalità che ci
vengono da questo nutrimento.
In una civiltà in cui troppo spesso si avverte
il bisogno di esprimersi e di esibirsi, di dire
la propria parola per essere certi di esserci,
qui quello che conta veramente è partecipa-
re, tendere la mano per ricevere il dono, ri-
conoscerlo ed accoglierlo, mangiare e bere.
da dogmi e da insegnamenti morali.
Al punto che, quando uno esce da
Messa, constatare che non ricorda
nulla di quanto vi è Stato detto, gli fa
concludere di aver perso il suo tem-
UNA PISTA PER L'OMEUA
In una socierà in cui ognuno cerca i
segni della distinzione, per distan-
ziarsi dalla massa, per mostrare la
propria qualità superiore, si viene
po. Al punto che l'omelia diventa
quasi un'ossessione, tanto da ricorrere alle
tecniche della comunicazione nel tentativo di
renderla più efficace ed incisiva.
Che la Parola di Dio abbia ritrovato il posto
che le competeva nell'esistenza cristiana è
senz'altro un vantaggio indispensabile. E
l'operazione che l'ha permessa ha reso pos-
sibile una svolta epocale. Ma questa Parola-
non dobbiamo dimenticarlo - è una Parola
"fatta carne", diventata un uomo, non con-
dannata a restare voce o scritto.
Mangiare e bere
Rispondono alla nostra fame e alla nostra
sete, portano alla nostra esistenza energie
vitali, trasmettono forza. La "carne" e il "san-
gue" di Cristo, certo, non sono un cibo ed
una bevanda qualsiasi: attraverso di essi -
senza dover superare le barriere della lin-
gua e della cultura - noi entriamo nel vivo di
una comunione profonda.
Basta solo accogliere il dono, un dono pre-
zioso.
Basta accettare di lasciarsi trasformare: per-
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Noi rum d siamo meritati quest'invito alla tua mensa, o Dio. È il tuo Figlio,
Gesù, che si è messo neUe nostre mani e d ha a.ffidato il gesto che riassume
tutta la sua vita.
A te diciamo insieme: Padre, insegnad a condividere come Gesù.
• Insegnad a condividere il nostro tempo. È così facile difendersi da colo-
ro che dmnandano di essere ascoltati e compresi! Fa' che le Chiese diven-
tino luoghi di accoglienza e di solidarietà, rifugio dei poveri e di tutti gli
abbandonati Preghiamo...
• Insegnad a condividere l'amore. È cosìfacile godersi la propriafamiglia
e i propri amid e dimenticarsi di quelli che sono soli, stranieri, abbando-
nati a se stessi Fa' che neUe nostre città e nei nostri paesi vengano co-
struiti spazi di incontro e di dialogo. Preghiamo...
• Insegnad a condividere il pane. È così facile pensare solo a noi stessi e
aUa nostra abbandanza. Fa' che nei biland delle famiglie d sia una
somma destinata ai più ifortunati, ai bisognosi e a quelli che hannofame.
Preghiamo...
• Insegnad a condividere la nostra casa. È cosìfacile chiudere le porte per
sentirsi al sicuro. Fa' che lefamiglie si aprano ai vidni di casa e ai com-
pagni dei figli, metti negli adulti il gusto di dialogare e di trovarsi insie-
me, di collaborare per qualche causa rwbile e giusta. Preghiamo...
• Insegnad a condividere anche il lavoro. Fa' che tutti i lavoratori si impe-
gnino a trovare un lavoro anche ai disoccuPati. Fa' che in ogni luogo di
lavoro si riservi attenzione aipiù deboli Preghiamo...
invitati ad una mensa in cui si è tutti
figli dello stesso Padre, tutti poveri
nutriti alla sua tavola, tutti preziosi
perché redenti dal Sangue di Cristo, tutti
fratelli perché partecipi della stessa dignirà,
rafforzata dallo stesso "legame di sangue", il
sangue di Cristo.
Oggi più che mai dovrebbe apparire come
la forbice che si crea tra la presenza al cate-
chismo e quella alla Messa domenicale è
molto pericolosa: riduce il cristianesimo ad
un fatto cerebrale e lo sottrae a quell'espe-
rienza che nutre la vita nel profondo.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
o Signore,
seduti alla mensa quotidiana
noi sperimentiamo cosa vuoI
dire essere una famiglia.
Invitati alla tua tavola,
alla tavola dell'Eucaristia,
riceviamo il tuo amore
e la tua gioia:
così scopriamo di essere fratelli
e impariamo i gesti
della misericordia
e della solidarietà.
Amen_
il:
~ ,
., 1
8. Dicembre 07 SANTA FAMIGLIA.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu sei il figlio di Maria,
tu sei diventato uno di noi per
rivelarci il cuore di Dio.
Signore, pietà!
L famiglia di Gesù non è affatto una
famiglia di privilegiati, ma condivide fin
dagli inizi le fatiche, le pene, i pericoli, le
ingiustizie a cui sono esposti i poveri.
Gesù vede la luce in un alloggio di for-
tuna a Betlenune, dove Maria e Giusep-
pe si sono recati per obbedire all'editto
di Augusto, alle leggi degli occupanti
romani. I disagi del viaggio si ripercuo-
tono subito anche su di lui: la sua culla
è una mangiatoia!
Subito dopo, a causa di Erode,
Cristo Gesù, tu sei cresciuto nella casa
di Giuseppe, il carpentiere, per
compiere la tua missione di salvezza.
Cristo, pietà!
lontano da Gerusalemme e quindi più
sicuro. È lì che Gesù cresce. In un paese
senza fama, di modeste dimensioni. Tra
gente che conosce la fatica quotidiana e
con essa la fame, la sete, la penuria.
Cresce mescolandosi ai coetanei, com-
piendo i diversi passaggi previsti dalla
tradizione per diventare un israelita
adulto, apprendendo un mestiere, lo
stesso di Giuseppe. Cresce senza far par-
lare di sé, senza segnalarsi. Questa realtà
Signore Gesù, tu hai avuto il dono di una
famiglia in cui trovare affetto e sostegno,
una famiglia che ti ha trasmesso le parole
ed i gesti della fede. Signore, pietà!
sulla croce ricorderà a rutti che quel
sedicente "re dei giudei" di nome Gesù
viene da Nazaret.
Ma perché la lirurgia di oggi ci presenta
come modello questa famiglia? Le sue
vicende ricalcano quelle di tante altre
famiglie che, nei secoli, hanno cono-
sciuto analoghe condizioni di vita!
Quello che rende speciale la famiglia di
Giuseppe, di Maria e di Gesù non sono
gli eventi eccezionali che le accadono,
intenzionato a colpire rutti i
neonati di Betlemme per riusci- UNA PISTA PER L'OMELIA
ma la sua disponibilità a compie-
re la volontà di Dio, la sua capa-
cità di realizzare, in qualsiasi
situazione, la volontà di Dio.
Nella gioia come nel momento
della prova, nella trama degli
re ad eliminare Gesù, cioè "il
Una fantiglia come le altrenuovo re che è nato", la stessa
famiglia deve scappare in fretta e
raggiungere l'Egitto, probabilmente in
quella zona di frontiera dove già altri
ebrei si trovavano per diversi motivi.
Così conosce quello che sarà purtroppo
il destino di tante altre famiglie nella sto-
ria: esuli dal loro paese, perché minac-
ciate di vita, perché sottoposte a vessa-
zioni, a soprusi, a persecuzioni.
Quando poi arriva il momento di rien-
trare in patria, la dimora non viene fissa-
ta a Betlemme, terra d'origine di Giu-
seppe, ma a Nazaret, piccolo paese, più
gli resterà appiccicata per sempre, tanto
da essere chiamato "il Nazareno". lo
accompagnerà agli inizi del suo ministe-
ro quando susciterà una reazione ironi-
ca da parte di Natanaele perché "da
Nazaret può venir fuori qualcosa di buo-
no"? lo accompagnerà nei suoi sposta-
menti lungo la Palestina, dovunque por-
terà la Buona Novella e compirà gesti di
amore e di liberazione, di misericordia e
di guarigione...Fin sulla croce dove,
secondo la tradizione, il cartello appeso
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Tu conosci, Signore, lefamiglie in cui viviamo: le loro attese, le loro spe-
ranze, le loro pene, le loro fatiche, i loro dolori ed i loro sacrifici. Per
questo ci rivolgiamo a te e ti diciamo:
Colma del tuo amore i nostri giorni!
o Ii preghiamo per la Chiesa, famiglia difamiglie: offra un sostegno ai
genitori ed aifigli perché affrontino i problemi di ognigiorno contan-
do sull'aiuto fraterno della comunità. Preghiamo...
o Ti preghiamo per le famiglie nate da poco: la gi.oia del sacramento
celebrato le guidi sui sentieri dell'amore, perché nessuna prova incri-
ni la capacità di amarsi, con animo generoso.
Preghiamo...
o Ti preghiamo per le famiglie allietate dalla presenza deifigli: i geni-
tori accolgano il dono di Dio con responsabilità e si impegnino a tra-
smettere il meglio di se stessi, i loro valori e la loro fede. Preghiamo...
o Ti preghiamo per le famiglie degli immigrati, che stentano a trovare
una sistemazione decorosa: cadan.o i pregiudizi ed i sospetti nei loro
confronti e possano godere della stima e della collaborazione delle
famiglie vicine. Preghiamo...
o Ii preghiamo per lefamiglie in cui vivon.o anziani o persone malate:
i servizi predisposti dallo Stato e la solidarietà dei parenti permetta-
no loro difar fronte a compiti talora gravosi. Preghiamo...
eventi quotidiani, nello scorrere abirua-
le dei giorni questa famiglia realizza il
disegno di Dio, si lascia condurre da lui
perché si fida di lui.
Quel figlio, che è totalmente un dono di
Dio, quel figlio che fin dagli inizi, dal suo
concepimento, ha messo a soqquadro la
tranquillità di Maria e Giuseppe, è grazie
a questa famiglia che ha potuto diventa-
re grande e prepararsi alla vita, a svolge-
re la sua missione, una missione di sal-
vezza per rutta l'umanità.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Gesù, donaci di essere
come la tua fam.iglia,
la fam.iglia di Nazaret.
Non ti chiediamo di colmarci
di beni materiali,
ma di fiducia e di amore,
di speranza e di uno spirito m.ite
perché possiamo gustare
le piccole gioie quotidiane
ed affrontare uniti
le prove che ci attendono.
Amen.
9. 1M,M,fG,INI Gennaio 08 20 DOMENICA ORDINARIO~
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Attraverso Gesù, o Padre, tu ci doni lo Spirito che trasforma i nostri cuori. Attraverso Gesù ci fai giungere un annuncio che trasfigura
la nostra esistenza.
Signore Gesù, tu battezzi nello Spirito e ci
offri la possibilità di ripetere i tuoi gesti,
di essere un lievito buono nella pasta del
mondo.
Signore, pietà!
,
Eun testimone autentico, Giovanni
il Battista, e pertanto - a costo di delu-
dere - dichiara ad alta voce di non
essere lui l'Atteso. La sua missione è
più modesta: è l'apripista che spiana la
strada, è la voce che grida nel deserto,
è la sentinella che desta coloro che
sono assonnati.
È ben cosciente, dunque, del-
Cristo Gesù, tu sei l'Agnello di Dio che
prende su di sé il peccato del mondo. Tu
ci strappi al potere del male e ci fai cono-
scere una libertà insperata.
Cristo, pietà!
pimento;
- se lui viene come testimone che ha
il compito di trasmettere quello che
ha visto ed udito, solo Gesù ha la
capacità di operare con la forza e la
dolcezza di Dio;
- se lui è uno strumento di cui Dio ha
deciso di servirsi per far giungere
Signore Gesù, tu fai di noi altrettanti
Giovanni Battista. tu ci chiedi di essere
testimoni umili e semplici del tuO amore.
Signore, pietà!
Per non sottrarre l'attenzione dovuta
al protagonista principale. Per non
causare nessuna confusione e nessun
equivoco.
La sua grandezza è tutta qui: nell'af-
frontare il palco della storia con de-
terminazione e nell'abbandonarlo al
momento stabilito, pago di vedere il
la sproporzione esistente tra
lui e Gesù: UNA PISTA PER L'OMELIA
nuovo che arriva e di essere
anche lui rischiarato dalla luce
tanto attesa.
- se lui battezza con acqua e
dunque compie un rito di pu-
rificazione che esprime un'in-
vocazione ed un desiderio, Gesù
invece è in grado di cambiare vera-
mente la realtà, di liberare e sanare
l'esistenza di chi si riconosce pecca-
tore;
- se lui viene ad annunciare il proget-
to di Dio, solo Gesù lo conosce vera-
mente e sarà in grado di dargli com-
Testimone autentico
l'acqua viva, solo Gesù ne è la sor-
gente inestinguibile.
È un testimone autentico, Giovanni il
Battista, e dunque sa bene quando la
sua missione è terminata e si fa da
parte. Per non rubare spazio a chi è
più imponante di lui e decisivo per la
vita di ogni uomo e di ogni donna.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Popolo di battezzati, tu ci emami ad essere testimoni del tuo progetto di
salvezza, ad indicare a ogniJrateUo la strada che porta a te. A te dicia-
mo: Donaci la gioia di servirti!
• Tu chiedi alle comunità cristiane di portare dovunque la luce di
Cristo, la sua parola di pace e di riconciliazione.
Per questo ti preghiamo.. .
• Tu affidi ai genitori un compito delicato: preparare i figli alla vita,
trasmettere laJede dei discepoli.
Per questo tipreghiamo...
• Tu metti nelle mani di tanti uomini e donne risorse e capacità perché
siano una ricche=a per tutti.
Per questo ti preghiamo...
• Tu chiami ancor oggi uomini e donne a condividere la vita dei pove-
ri della terra per accendere in loro la speranza e difendere la loro
dignità.
Per questo ti preghiamo...
• Tu offri a noi ragazzi la possibilità di crescere attraverso la scuola,
sviluppando i talenti che ci hai donato.
Per questo ti preghiamo...
Fossero così tutti coloro che
accettano la parte dei testimo-
ni! Fossero così tutti i catechi-
sti e gli educatori, tutti i genitori e gli
insegnanti: disposti a gioire e a farsi
da pal1:e quando la loro missione si è
realizzata ed a contemplare ciò che
accade, con la gratitudine di chi acco-
glie ogni sorpresa bella.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Rendici simili, Gesù,
al tuo profeta Giovanni Battista.
Allora ognuno di noi,
piccolo o grande,
si metterà a servizio
degli altri
con semplicità
ed umiltà.
Amen.
10. Gennaio 08 30 DOMENICA ORDINARIO.
-----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Domandiamo a Dio di renderei attenti alla sua chiamata ed aperti alla sua richiesta di conversione.
Signore Gesù, inviato dal Padre per Cristo Gesù, venuto nel mondo per dare Signore Gesù, morto e risorto per la sal-
donarci la luce ed offrirei la Buona compimento alla parola dei profeti ed vezza di tutti gli uomini, non permettere
Novella, apri una breccia nella nostra accogliere quanti ti cercano con cuore che ci lasciamo vincere dalla pigrizia.
esistenza, strappaci al buio e sincero, conduci i nostri passi sulla strada Fa' che avvertiamo il desiderio di una
all'isolamento. che tu hai tracciato. vita diversa.
Signore, pietà!
"
Eproprio li che tutto comincia, e la
scelta del luogo, per coloro che rileg-
gono a distanza la missione di Gesù,
non è affatto casuale. La GaWea non è
solo uno spazio geografico, una terra,
una regione. Essa è una zona di fron-
tiera, un luogo simbolico e teologico.
Zona di frontiera: di lì sono
Cristo, pietà!
ti di instabilità, di confusione, di diso-
rientamento.
Luogo teologico: considerata alla
periferia della Terra Promessa, i suoi
abitanti vengono ritenuti marginali
rispetto al popolo di Dio. La loro
relazione con Dio appare più sotto
Signore, pietà!
essere emblema di tenebre e di mor-
te, egli porta la luce e la vita che ven-
gono da Dio.
Annuncia il cambiamento e per que-
sto chiede la conversione, non una
semplice operazione di facciata.
Domanda una fiducia totale nella sua
passati eserciti in guerra e
migrazioni di popoli. E sono
quindi avvenuti scontri epoca-
li, conflitti profondi e cruenti
tra culture diverse. Lì si sono
UNA PISTA PER L'OMELIA
parola e poiché le strade di
Dio non coincidono con le
nostre, va a cercare i suoi col-
laboratori non tra gli allievi dei
rabbi rinomati, né tra i rampol-A partire dalla Galilea
prodotte mescolanze inedite tra etnie
differenti e distanti.
Luogo simbolico: essa designa il
mare aperto della storia, con le ten-
sioni che la percorrono, alcune più
visibili, altre più profonde. Una storia
nel cui tessuto vivo si sono prodotte
lacerazioni e ferite, periodi prolunga-
l'aspetto della distanza che della
prossimità. Le loro liturgie e la loro
esistenza segnati indelebilmente dall'
impossibilità di mantenere la purità
rituale ed un adempimento fedele
della Legge.
Ecco allora perché Gesù parte pro-
prio da lì. Nella regione destinata ad
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Raggiunti dall'invito a cambiare vita, noi ti affuliamo, o Padre, i sogni
più belli che d portiamo dentro e ti supplichiamo per i più deboli ed i più
infelici. Diciamo insieme: Fa' che possiamo vedere la tua luce!
• Tanti uomini e tante donne attendono una speranza capace di cam-
biare la loro vita. Dona coraggio agli operai del Vangelo.
Preghiamo...
• Tanti uomini e tante donne vengono nel nostro paese, spinti dal desi-
derio di sJu.ggire alla miseria. Dona loro di veder riconosduti la loro
dignità ed i loro diritti.
Preghiamo...
• Tanti uomini e tante donne si devono cmifrontare con la sofferenza e
con cure mediche lunghe ed estenuanti. Metti accanto a loro persone
competenti e sensibili.
Preghiamo...
• Tanti uomini e tante donne non riescono ad ottenere giustizia e subi-
scono soprusi ed umiliazioni. Dona ai governanti la forza di costrui-
re un mondo nuovo.
Preghiamo...
• Tanti uomini e tante donne lavorano generosamente a servizio della
nostra parrocchia. Circondali di stima e di collaborazione.
Preghiamo...
li delle famiglie nobili e nep-
pure tra i predestinati della cerchia
sacerdotale. Li sceglie tra la povera
gente, tra i pescatori del lago.
Gli basta che siano disposti a lasciare
tutto e a seguirlo. Non c'è tempo da
perdere, infatti. Non si tratta di pren-
dere pesci, ma di salvare uomini.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Tu continui a chiamare, Gesù:
ci chiedi di seguirti e di
diventare tuoi discepoli,
di fare la nostra parte
per strappare chi
ci sta accanto
alle forze del male
ed alla tristezza
dell'isolamento
e per fargli giungere
la tua luce.
Atnen.
11. Febbraio 08 40 DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO----------
Noi invochiamo il tuo perdono, o Dio, perché non abbiamo preso sul serio la radicalità delle Beatitudini e non ci siamo volti a te con
tutta la nostra vita.
Signore Gesù, provochiamo discordia
ed alimentiamo l'egoismo, mentre
tu ci chiedi di essere operatori di pace.
Signore, pietà!
Ouel giorno, sulla montagna, Gesù
h~ecisamente imboccato un percor-
so controcorrente, senza alcuna paura
di inoltrarsi per una strada inconsueta.
Ha proclamato beati i poveli, mentre
da che mondo è mondo tutti consi-
derano fortunati i ricchi, quelli che
nuotano nell'abbondanza e possono
permettersi anche le spese folli, i
vestiti sontuosi, gli oggetti di marca.
Ha dichiarato beati quelli che
Cristo Gesù, accettiamo l'ingiustizia
quotidiana ed assistiamo inerti al sopruso,
mentre tu ci chiedi di lottare per la
giustizia e per i diritti degli altri.
Cristo, pietà!
vedrà la luce.
Ha promesso a tutti quelli che si la-
sciano divorare dalla fame e dalla
sete della giustizia di non fare più la
figura degli illusi o dei sognatori per-
ché proprio Dio colmerà ogni loro
desiderio, al di là di ogni attesa.
Ha designato i misericordiosi, gli
uomini e le donne capaci di compas-
sione, di riconciliazione e di perdono
Signore Gesù, ricorriamo alla forza per
dimostrare di avere personalità, mentre
tu ci domandi mitezza e comprensione.
Signore, pietà!
E gli operatoli di pace, spesso vittime
dell'odio dei connazionali e degli
stranieri, del sospetto degli amici e
dei nemici, Uha chiamati veri "figli di
Dio" perché il nome di Dio è "pace"
e Dio apprezza tutti coloro che sono
disposti a pagare qualsiasi prezzo per
realizzarla.
Ha offerto ai perseguitati, ai perdenti
di sempre, gli eterni sconfitti, il mon-
soffrono per le più diverse
cause, per molteplici ragioni,
mentre da sempre sono invi-
diati quelli che sprizzano salu-
te da tutti i pori e non devono
UNA PISTA PER L'OMELIA
do nuovo destinato a chi ha il
corpo ed il cuore segnato dagli
insulti e dalla tortura, dal so-
pruso e dall'umiliazione.
Un proclama controcorrente Ha chiesto di non far caso agli
mai affrontare rovesci e insuccessi,
né si trovano tanto meno a confron-
tarsi con la malattia o i dispiaceri,
Ha annunciato ai miti e a quelli che
paiono fin troppo arrendevoli, a
quelli che rinunciano a difendere i
propri diritti a qualsiasi costo, di ere-
ditare la terra nuova che un giorno
come i destinatari della misericordia
di Dio, come quelli che non hanno
proplio nulla da temere nel giorno
del giudizio.
Ha ricordato a quelli che hanno un
cuore puro ed uno sguardo limpido
che i loro occhi meriteranno di incro-
ciare la bellezza del volto di Dio.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Gesù ci ha detto che essere piccoli e poveri davanti a Dio significafular-
si delle sue promesse e contare sulla: sua parola. Per questo ora ci rivol-
giamo al Padre e gli diciamo: Tu sei semprefedele alle promesse!
o NeUa Chiesa non mancano coloro che cercano il potere e la carriera.
Sostieni chi si mette con generosità e semplicità al servizio deifratel-
li. Preghiamo...
o In alcune regioni deUa terra i diritti deU'uomo vengono calpestati e
si mettono a tacere i profeti. Non permettere che tolleriamo le ingiu-
stizie. Preghiamo...
o Uomini e donne di qualsiasi età soffrono a causa deU'indifferenza e
deU'isolamento in cui si trovano a vivere. Sostieni coloro che li ac-
compagnano in un percorso difiducia. Preghiamo...
o Tanti giovani si lasciano illudere dai miraggi della felicità. Liberali
dalle illusioni eIa' conoscere loro la gioia di donare e di spendersi
per gli altri. Preghiamo...
o La nostra società è attraversata da conflitti e tensioni. Dona un
coraggio nuovo a chi cerca di far trionfare il rispetto reciproco, la
comprensione, la coUaborazione. Preghiamo...
insulti, alle menzogne, ai so-
spetti, alle delazioni, anzi di rallegrar-
si, perché la prova è solo l'anticipo di
una gioia inimmaginabile.
Parole strane che risuonano come un
messaggio di consolazione e di spe-
ranza per tutti coloro che si fidano
veramente di Dio.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Gesù, tu hai proclamato beati
i poveri, i miti, quelli che
soffrono per la pace e la giustizia.
Non permettere alla
nostra famiglia
di diventare un guscio tranquillo
in cui si ignorano le sofferenze
e le tensioni
che esistono attorno a noi.
Donaci la fiducia e l'operosità
dei poveri.
Amen.
12. It!!MAG.INI Giugno 08 90 DOMENICA ORDINARIO ~
----------PER CHIEDERE PERDONO----------
Rivolgiamoci a Dio e chiediamo il suo perdono: tante volte ci è capitatO di apprezzare il suo progetto di amore, ma non abbiamo fatto
nulla per realizzarlo.
Signore Gesù, tu sei diventato un uomo
come noi per manifestarci la bontà di
Dio e il suo desiderio di donarci una
felicità senza fine.
Signore, pietà!
Gesù lo afferma senza me--ai tennini e
in questo modo dissipa ogni equivoco.
Se c'è chi si illude di poter entrare nel
Regno solo moltiplicando le sue dichia-
razioni di principio a favore del Cristia-
nesimo, della sua civiltà e dei suoi valo-
ri, sappia che non basta. No, Dio non
cerca gente che applaude e che è di-
sposta a spellarsi le mani per mostrare
il suo entusiasmo. Dio chiede collabo-
razione e quindi persone pronte a
sporcarsi e a ferirsi le mani pur
Cristo Gesù, tu hai accettato di affrontare
il male e la cattiveria, pur di liberarci e
di regalarci una vita nuova.
Cristo, pietà!
e la condivisione. Dio si rallegra quan-
do le sue creature mostrano compas-
sione per i poveri e soccorrono chi è
nella miseria.
Se ci sono in giro ministri della Chiesa
che pensano che a salvarli sarà il loro
servizio, la loro dimestichezza con l'al-
tare e le funzioni sacre, il loro zelo
nella liturgia e la loro abilità nell'agire
nello stesso nome di Cristo, sappiano
che le cose non stanno così. A nulla
Signore Gesù, tu hai offerto tutto te
stesso, fino in fondo, fino a morire sulla
croce, per cambiare la rotta della storia
ed aprirci alla speranza.
Signore, pietà!
sto di strappare la gramigna del male
che insidia il nostro cuore, di vagliare le
intenzioni che muovono i nostri atteg-
giamenti e le nostre scelte, di dare
compimento in prima persona alla pa-
rola di Gesù. Solo così potremo entra-
re nel Regno.
Le fondamenta della nostra casa sono
solide solo se poggiamo su quella
Parola che resiste a bufere e tempeste.
Tutto il resto inesorabilmente cade.
di partecipare alla costruzione
di un mondo nuovo. UNA PISTA PER L'OMEUA
Cadono le nostre piccole astuzie
per garantirci tranquillità e sicu-
rezza.
Se c'è qualcuno che ritiene che
No, non basta proprio...nel regno entrano quelli che
costellano la loro giornata di
invocazioni e di giaculatoria, quelli che
raddoppiano i gesti rituali e frequenta-
no assiduamente i pellegrinaggi, sappia
che non basta.
Vengono meno i beni in cui tan-
to confidiamo.
Dio non sa cosa farsene di tante pre-
ghiere se il cuore di chi si rivolge a noi
rimane come prima: duro ed egoista,
avaro e tutto chiuso nei propri interes-
si, ingiusto e pieno di cattiveria. Dio
ama veder scorrere come un fiume la
giustizia, realizzarsi finalmente l'equità
giova aver parlato nel nome di Dio,
aver distribuito la sua grazia, aver tra-
smesso la sua misericordia...se la loro
esistenza è rimasta impermeabile alla
Parola che annunciavano, chiusa alla
Grazia che dispensavano.
li primo oggetto della nostra attenzio-
ne e della nostra cura è quindi il giardi-
no della nostra vita. È lì che dobbiamo
concentrarci, lì le nostre energie vanno
profuse senza risparmio: ci viene chie-
CAROVANA DI INVOCAZIONI
oPadre, in Gesù tu ci hai manifestato la grandezza del tuo amore. Dona
anche a noi di percorrere la via che ha tracciato per trovare felicità e
pace. Diciamo insieme: Guidaci per le tue vie!
• Guida le comunità cristiane sui sentieri del Vangelo e fienile lontane
dalle autostrade del potere, della ricchezza, del successo.
Preghiamo...
• Guida coloro che vogliono testimoniare Cristo nella politica e nell'
economia a compiere le scelte difficili, necessarie per il bene comu-
ne. Preghiamo...
• Guida le nostre famiglie sulla rotta della comprensione, dell'acco-
glienza, della solidarietà e allontanale da tutto ciò che è inutile e
dannoso. Preghiamo...
• Guida i giovani nella scelta diJficile del lorofuturo. Fa' intendere loro
la tua voce perché possano riconoscere la loro chiamata.
Preghiamo...
• Guida tutti gli animatori del tempo libero, gli organizzatori dei vil-
laggi turistici, gli operatori dello spettacolo. Sappiano far trovare
alla gente il buonumore, l'allegria e la saggezza che aiutano a vive-
re meglio. Preghiamo...
Si affievoliscono le energie e le
risorse di cui siamo dotati.
E possono sempre rovesciarsi su di noi
situazioni difficili, da un momento all'
altro.
Fare la volontà di Dio è la ricetta più
sicura per uscire fuori da ogni situazio-
ne oscura o lacerante. Mettersi nelle
mani di Dio, con i fatti e non con le
parole, è il gesto che ci strappa a qual-
siasi paura e disorientamento.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Gesù,
sei tu la nostra guida:
tu ci insegni la strada
della vera felicità,
tu ci chiedi di mettere
in pratica la tua parola
ogni giorno, senza stancarci,
senza scoraggiarci davanti
alle difficoltà.
Grazie per la luce e la forza
che semini nella
nostra famiglia.
Amen.
13. IM.M~GINI Giugno 08 100 DOMENICA ORDINARIO.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Tu hai mandato il tuo Figlio tra noi perché prendesse a cuore la sorte dei poveri, dei malati, dei peccatori. Liberaci dall'orgoglio e
dalla presunzione che ci impediscono di essere guariti e perdonati.
Signore Gesù, tu sei venuto proprio per
noi, che sappiamo di essere peccatori e
abbiamo bisogno della misericordia
di Dio.
Signore, pietà!
Sì,bisogna ammetterlo: la scelta di
Matteo come apostolo è decisamente
scandalosa. Se Gesù annuncia il nuovo
non sarà certo con gente come lui che
potrà realizzarlo. Matteo non è uno
che, come si dice in gergo, "ha uno
scheletro nell'armadio". Non è che
nella sua vita c'è solo una macchia da
nascondere, uno sbaglio da celare.
Tutta la sua esistenza è inunersa nel
peccato e questo appare agli occhi di
tutti, in piena luce.
È un collaborazionista, sta
Cristo Gesù, tu sei venuto proprio per
noi, che conosciamo la nostra malattia
e non sappiamo come venirne fuori.
Cristo, pietà!
quindi alla mercé delle richieste -
vere o inventate - di quelli come Mat-
teo.
Se Gesù va a scegliersi i suoi collabo-
ratori tra i pubblicani, se ingaggia tipi
della stoffa di Matteo...cosa pensare
del suo annuncio, di quel mondo
nuovo che Dio si impegna a realizza-
re?
Lo sconcerto dei farisei, in effetti, è
del tutto giustificato...almeno per chi
ragiona secondo gli uomini, con la
Signore Gesù, tu sei venuto proprio per
noi e a noi, che siamo deboli e fragili,
chiedi di partecipare al tuo progetto
di salvezza.
Signore, pietà!
Perché il progetto di Dio parte pro-
prio da loro, dalla loro esistenza che
cambia, dai loro comportamenti che
mutano.
Gesù, l'Inviato di Dio, il Figlio di Dio,
viene per risanare chi è malato, per
convertire chi è nel peccato, per ri-
portare a galla chi sta affondando,
per strappare alle forze del male chi è
da troppo tempo in loro balia.
Strano modo di cominciare, dirà
qualcuno. Ma proprio dagli inizi
dalla parte dei romani, gli
stranieri che hanno sottomes-
so gli ebrei con la forza, grazie
UNA PISTA PER L'OMELIA
Gesù vuole che si comprenda
il "nuovo" che sta germoglian-
do nella storia degli uomini.
alle loro legioni. La terra che
Dio ha dato al suo popolo è
calpestata dai soldati dell'Impero. E
Matteo collabora con loro, riscuote
per conto loro le tasse dai suoi
connazionali.
È un ladro, un imbroglione, che ap-
profitta soprattutto della povera
gente, indifesa e facilmente raggirabi-
le. Da che mondo è mondo i ricchi
hanno anche i loro commercialisti,
che conoscono bene i trucchi del me-
stiere e non si lasciano facilmente
imbrogliare dagli esattori. Ma i pove-
ri sono anche i più sprovveduti e
Scelte scandalose
loro saggezza. Ma le strade di Dio
sono diverse, e differenti i suoi crite-
ri di scelta.
Gli uomini, per realizzare un proget-
to grandioso, partirebbero da perso-
ne "affidabili", per risorse e compe-
tenze, per sicura moralità, per garan-
tita preparazione.
Dio invece parte dagli emarginati: dai
poveri, da quelli che non ce la fanno
più, dai peccatori, da quelli segnati a
dito per il loro passato e per il loro
presente.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Il tuo Figlio Gesù ha amato veramente tutti, Signore Dio, anche i pubbli-
cani e i peccatori. Guidati da questa certezza, ti diciamo: Dio misericor-
dioso e buono, ascoltaci!
• Signore Dio, ti preghiamo per la Chiesa: accolga con bontà tutti queI-
li che hanno sbagliato e si sono pentiti. Preghiamo...
• Signore Dio, ti preghiamo per tutti quelli che amano la pace e sono
disposti a sacrificarsi per essa. Realizza i loro sogni. Pregbiamo...
• Signore Dio, ti preghiamo per tutti i genitori che sono in pena per i
loro figli. Dona loro fiducia e speranza. Preghiamo...
• Signore Dio, ti pregbiamo quelli che sono ricoverati in ospedale: tro-
vino persone competenti e piene di umanità. Preghiamo...
• Signore Dio, tipreghiamo per tutti i bambini che attendono unafami-
glia e tanto affetto. Fa' che i loro desideri diventino realtà.
Pregbiamo...
È il nuovo della misericordia e
della compassione: per Dio
nessuno è perduto per sempre
e dunque tutti sono degni della sua
ricerca, delle sue cure, della sua at-
tenzione.
È il nuovo che si serve dei deboli e
dei fragili, dei peccatori e dei malati
per costruire nel modo più solido
che si possa immaginare.
Perché tutti vedano che non dipende
dalla perizia degli uomini, ma dalla
grazia di Dio, dal suo amore che sa
fare cose portentose proprio licor-
rendo a strumenti inadeguati.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Cambia il nostro cuore,
Signore Gesù.
Allora saremo felici
quando scopriremo
che la tua misericordia è senza limiti
e che tutti ricevono l'invito
a lavorare per un mondo nuovo,
anche chi ha fatto il male,
anche chi si è macchiato
di cattiverie e di peccati.
Perché per te nessuno
è perduto per sempre.
Amen.
14. IW§INI Giugno 08 l l a DOMENICA ORDINARIO . .
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Sul nostro cammino di discepoli di Gesù, ostacoli e prove non mancano. Proprio per questo, noi veniamo a te, o Dio, per ricevere la
tua misericordia e trovare forza e pace.
Signore Gesù, tu sei venuto a portare
consolazione e guarigione. Ecco perché
rivolgi il tuo amore ai malati e a quelli
che sono abbandonati da tutti.
Signore, pietà!
LUi, Gesù, non vuole fare tutto da
solo. E non soffre di gelosia quindi
partecipa volentieri agli altri il suo
potere sulle forze del male, su tutto
quello che imprigiona, rende triste
e amara la vita degli uomini.
Ecco perché, fin dagli inizi, sceglie
dei collaboratori.
Non semplici esecutori a cui affi-
dare incombenze faticose, ma di
poca importanza, senza ce-
Cristo Gesù, tu sei venuto ad offrire
riconciliazione e perdono. Ecco perché
cerchi i peccatori e quelli segnati a dito
per il loro comportamento.
Cristo, pietà!
bandonare tutto: il lavoro e la
famiglia, gli amici ed il paese in
cui abitano. Quella che propone,
infatti, è un'avventura in cui non
ci si può impegnare a part time,
nei ritagli liberi.
Cerca collaboratori, ma non tra
quelli che hanno patentini e di-
plomi da ostentare, o un curricu-
lum di tutto riguardo. Va a scovar-
Signore Gesù, tu sei venuto a donarci
una vita nuova. Ecco perché offri a tutti
la misericordia e la compassione che
fanno rinascere.
Signore, pietà!
capacità personale.
Cerca collaboratori perché il com-
pito è immenso e sono tanti quel-
li che attendono una parola ed un
gesto di speranza per sfuggire al-
la disperazione, per cominciare a
guardare al futuro con occhi di-
versi.
Tutto è all'insegna della gratuità:
si tratta, infatti, di trasmettere
dere nulla del proprio po-
tere. UNA PISTA PER L'OMELIA
quello che si è ricevuto, di
far arrivare dei doni prezio-
si che non sono il frutto del
lavoro degli uomini. L'unico
requisito è la disponibilità:
un amore a tutta prova che
Cerca collaboratori, cioè
persone che investano cuo-
re e testa, risorse e volontà
nel campo del Regno di Dio.
Cerca collaboratori e quindi affida
responsabilità consistenti e mette
nelle loro mani gli strumenti
indispensabili per raggiungere
l'obiettivo.
Cerca collaboratori che investano
non uno spezzone della loro vita,
tanto per fare un'esperienza signi-
ficativa, ma la loro intera esisten-
za. Per questo chiede loro di ab-
Cercasi collaboratori
li nei posti più impensati: tra i
pescatori del lago, ma anche tra
gli esattori delle tasse, che non
sono stinchi di santi. Quello che
conta non è il loro passato, più o
meno luminoso, ma il presente di
Dio.
E nessuno può inorgoglirsi per
qualcosa perché ciò che vedono
prodursi sotto i loro occhi avviene
per grazia di Dio, non per la loro
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Dio, nostro Padre, tu ei chiedi di metterei a seruizio del tuo progetto di
amore perché cresca la gioia e la pace sulla terra.
Per questo ti diciamo:
Rendici collaboraWrifedeli del Regno, Signore!
• Fa' che i cristiani rimangano fedeli al Vangelo di Gesù. Preghiamo...
• Rendici attenti alla tua parola: che ogni ragazzo e ogni giovane
possa sentire con gioia la tua chiamata. Preghiamo...
• Non lasciarei mancare missionari e missionarie che portano il
Vangelo di Gesù ad ogni popolo della terra. Preghiamo...
• Ricordati di queUi che soffrono. Rendici generosi con tutti queUi che
hanno bisogno di aiuto. Preghiamo...
• Per tutti gli studenti che stanno affrontando o sipreparano ad affron-
tare degli esami: perché possano ottenere quei risultati che hanno
meritato col loro impegno. Preghiamo...
non si tira indietro da nessuna
situazione. Anche quando è peri-
colosa, anche quando si presenta
piuttosto equivoca.
Nessuno è tagliato fuori dal pro-
getto di Dio: tutti ne sono desti-
natari. Ecco perché i collaboratori
non saranno mai troppi. Ecco
perché l'invito ad entrare nel loro
gruppo continua anche ai nostri
giorni.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Gesù,
hai chlamato i Dodici
a lavorare al progetto di Dio.
Ma anche oggi continui
a cercare collaboratori.
Fa' che ognuno di noi,
in questa famiglia,
sia felice di rispondere
al tuo appello,
alle tue richleste.
Amen.
15. Giugno 08 120 DOMENICA ORDINARIO.
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Tu, o Padre, ci vuoi liberare da ogru paura e ci indichi quello che veramente dobbiamo temere: il male e la menzogna...
A te ci rivolgiamo, con fiducia, per invocare la tua misericordia.
Signore Gesù, tu ci vieni incontro, lungo Cristo Gesù, tu hai affrontato la passione
le nostre strade. E ci inviti alla fiducia. e la morte, per liberarci dal peccato.
La nostra vita è nelle mani di Dio, Noi siamo preziosi ai tuoi occhi:
ed è in buone mani. per noi hai versato il tuo sangue.
Signore, pietà! Cristo, pietà!
Gesù mette in guardia i suoi disce-
poli dalla paura perché sa che, prima o
poi, arriverà il momento della prova. E
allora, in quel momento, essi rischie-
rannodi lasciarsi afferrare dall'ango-
scia. Potranno ritenersi abbandonati
alle loro sole forze, in balia degli even-
ti. Constateranno tutta la loro fragilità,
la loro debolezza e correranno il peri-
colo di cedere, di tradire, di venir
meno.
Sì, la paura è un autentico pericolo
per il discepolo.
sempre. Anche se ignora costante-
mente che anche i discepoli, anche i
perseguitati di turno una famiglia ce
l'hanno, perché non sono figli di nes-
suno.
Spinge ad evitare attriti, frizioni,
conllitti di ogni genere per evitare
ritorsioni, per non dover esporsi in
prima persona. Quasi che il male au-
tentico sia la perdita della tranquillità
e non il sopruso che si sta consu-
mando nel più assoluto silenzio.
Signore Gesù, Signore risorto, tu ritorne-
rai un giorno nella gloria di Dio. E allora
noi vivremo con te nella gioia e nella
pace, in una comunione perfetta.
Signore, pietà!
È fiducia nella bontà di quel messag-
gio che ci è stato affidato e che costi-
tuisce la risposta migliore a tutte le
attese degli uomini.
È fiducia in Colui che ci manda e poi
non ci lascia in mezzo alle difficoltà,
ma continua a rimanerci vicino.
È fiducia nel progetto per il quale
lavoriamo, che non è un sogno o
un'illusione per i deboli e gli incapa-
ci. E ha una forza inspiegabile, che
viene da Dio.
Paura di essere lasciato solo
proprio quando avrebbe biso-
gno di qualcuno che lo rin-
UNA PISTA PER L'OMEUA
Questa fiducia è capace di tra-
sformare la nostra esistenza
anche nel tempo della prova.
cuora e lo sostiene.
Paura di non poter contare
sull'approvazione della maggioranza,
o almeno dei vicini, dei colleghi,
degli amici, dei familiari.
Paura di non poter ricevere solida-
rietà proprio al momento giusto,
quando si è maggiormente esposti
alle critiche, alle calunnie, alle minac-
ce.
La paura gioca brutti scherzi.
Induce all'omertà, all'acquiescenza,
al compromesso. Nel nome del vec-
chio "tengo famiglia", <;he funziona
Paura e fiducia
Porta ad abbassare la voce, a non far
udire le proprie denunce in modo
chiaro e deciso. E a condurre una
predicazione del Vangelo che consu-
ma già il tradimento perché lo annac-
qua al punto di fargli perdere ogni
sapore.
Il contrario della paura è la fiducia.
Non è un rimedio magico. Non tra-
sforma i discepoli in leoni. Ma fa loro
percepire la presenza, la vicinanza di
Dio.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Tu, Signore Dio, ti impegni a nostrofavore: per questo ci hai inviato il tuo
Figlio. Rendici testimoni audaci del Regno. Per questo tipreghiamo insie-
me, di.ceru:ù>: Signore, donaci luce e gioi{l!
• Dona forza e coraggio a tutti i cristiani, perché siano discepolifede-
li di Gesù. Preghiamo...
• Accompagna e sostieni queUi che hanno ricevuto un compito diffici-
le e importante. Non permettere che perdano fentusiasmo e lo spiri-
to di servizio. Preghiamo...
• Rendici generosi verso queUi che hanno bisogno di aiuto. Apri il nos-
tro cuore aUe necessità dei poveri. Preghiamo...
• Ricordati di queUi che soffrono. Fa' che restiamo accanto a loro per-
ché non si sentano soli. Preghiamo...
• Fa' che possiamo imparare dai nostrifrateUi più grandi a prendere
sul serio la fede e a donare il nostro tempo agli altri. Preghiamo...
Rimaniamo nell'oscurità, ma
scopriamo che la sua Luce ci
può rischiarare.
Conosciamo la nostra debolezza, ma
scopriamo anche la Forza che viene
da lui. Sentiamo disorientamento e
angoscia, ma proviamo anche quella
Pace che solo lui può donarci.
Ci vediamo a pochi passi dal baratro,
ma sappiamo con certezza che non
saremmo abbandonati nelle mani
della morte, proprio come è capitato
a Gesù.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Vengono anche per noi quei
momenti, Signore Gesù,
in cui siamo tentati
di dimenticare il tuo Vangelo,
di fare come fanno tutti,
di cedere alle lusinghe
di una vita senza impegno,
chiusa nel suo egoismo.
Aiutaci a rimanerti fedeli
nel tempo della difficoltà,
quando arrivano le prove e costa
fatica essere tuoi discepoli.
Amen.
16. Il
IMM~§INI Luglio 08 140 DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu vieni incontro ad
ognuno di noi ed offri la tua misericordia
ed il tuo amore. Donaci di accoglierti con
la gioia dei poveri.
Signore, pietà!
Sì,sono proprio loro, i poveri del-
la terra, i destinatari delle parole di
Gesù.
Sono uomini e donne che avanza-
no curvi sotto pesanti fardelli, di
miseria, di sofferenza, di fatica. Il
loro cuore attende Qualcuno che
prenda a cuore la loro sorte, che li
strappi all'amarezza ed alla dispera-
zione, che doni loro fiducia e spe-
ranza. Non hanno titoli di
Cristo Gesù, tu vedi la nostra stanchezza
e la nostra fatica e sei disposto a
condividere i nostri pesi. Donaci di
lasciarci condurre da te.
Cristo, pietà!
Quello che ai sapienti ed ai dotti
risulta impossibile è diventato real-
tà nella loro esistenza: quando par-
lano di Dio essi dimostrano di
avere con lui un rapporto autenti-
co, profondo.
Sono uomini e donne che patisco-
no sopruso ed oppressione. I loro
diritti sacrosanti vengono impune-
mente calpestati ed essi non hanno
Signore Gesù, tu ci domandi di spartire
insieme gioie e dolori, come fratelli.
Donaci di praticare la solidarietà e
il perdono. Signore, pietà!
Signore, pietà!
Se si affidano a lui, se accettano di
mettere la loro esistenza nelle sue
mani, sperimentano una nuova esi-
stenza. Attraversano i deserti dell'
angoscia e della solitudine senza
lasciarsi scoraggiare, provano nella
loro carne gli effetti della violenza e
tuttavia riescono a perdonare e ad
infondere coraggio anche attorno a
loro. Il Messia umile e mite diventa
studio da esibire, diplomi o
lauree che assicurino loro
un posto di prestigio, un sa-
UNA PISTA PER L'OMEUA
la loro guida: non battono il
pugno per avvalorare le loro
ragioni, non scelgono la for-
za per imporsi, non ricorro-
no a mezzi efficaci per preva-
lere. La strada che percorro-
no è quella dell'amore, della
lario consistente, una sicu-
rezza economica. Eppure
proprio a loro, ai "piccoli",
Dio ha voluto rivelare il suo
Volto. A loro ha manifestato la sua
tenerezza e la sua misericordia, la
sua sollecitudine e la sua compas-
sione. Ed essi, che hanno un cuore
limpido, sgombro da questioni di
interesse, da qualsiasi brama di
guadagno, sono entrati nel profon-
do del mistero di Dio, che è un mi-
stero di amore.
Destinatari:
i poveri della terra...
modo di difendersi e di avere giu-
stizia. La loro esistenza appare
schiacciata da situazioni invivibili, al
limite della sopportazione. La loro
prova sembra non aver termine. So-
no tentati continuamente di perde-
re la voglia di lottare per un mondo
nuovo. Eppure Gesù si offre di por-
tare i loro pesi, di prendere sulle
sue spalle questi carichi dolorosi.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Ci rivolgiamo a te, Signore Dio, che conosci le nostre pene e le nostre
fatiche. E ti supplichiamo con lafiducia deifigli. Ti diciamo:
Ascolta, Padre, il grido dei poveri!
• Ascolta la voce delle Chiese che accettano di seguire Gesù per la stra
da dell'amore, del dialogo, deUa solidarietà e del perdono.
Preghiamo.
• Ascolta la voce dei responsabili degli organismi imernazionali che si
impegnano a far crescere la giustizia e la pace e cercano un rimedio
allafame e alle malattie. Preghiamo.
• Ascolta la voce dei popoli provati daUa carestia, devastati dall'odio,
dalla violenza, dal terrorismo, privati dei loro beni. Preghiamo.
• Ascolta la voce delle famiglie che si trovano in difficoltà perché
abbandonate a se stesse, dei ragazzi e dei giovani che attendono l'af-
fetto di un padre e di una madre. Preghiamo.
• Ascolta la voce dei volonJ:ari e delle volontarie che con il loro servizio
si espongono in prima persona e regalano il loro tempo aipiù abban-
donati. Preghiamo.
comprensione, del dialogo. Anche
quando si rivela dura ed irta di dif-
ficoltà.
Anche quando rischiano di essere
presi per degli illusi. Anche quando
subiscono le beffe dei potenti di
turno. Del Messia, condannato e
crocifisso, condivideranno il mo-
mento del dolore, ma anche la ri-
surrezione e la gloria.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Gesù, se abbiamo un cuore di poveri
e riponiamo in te la nostra fiducia,
tu ci riveli il tuo volto
e ci doni una saggezza
ed una libertà sconosciute.
Gesù, se accettiamo
di seguire te,
tu ci aiuti a portare
i nostri carichi pesanti
e ci fai scoprire la gioia
della fraternità e
della condivisione.
17. FII
Luglio 08 15a DOMEMICA ORDINARIO ~
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu hai seminato in noi la
tua Parola, ma le mille preoccupazioni e
gli affanni l'hanno soffocata e le hanno
impedito di attecchire nel nostro cuore.
Signore, pietà!
L'abbiamo sentita tante volte ques-
ta parabola. E proprio per questo ris-
chiamo di darla per scontata, come se
co-noscessimo veramente il suo mes-
saggio.
Ce l'hanno raccontata a catechismo,
l'abbiamo intesa nella liturgia, ci sem-
bra di saperla quasi a memoria, nei
suoi differenti passaggi. ..Eppure
finiamo col ridurla ad un racconto
che non stupisce più. Sì, perché sem-
bra che tutto si riduca ad un
Cristo Gesù, m hai seminato in noi la ma
Parola, ma la mancanza di riflessione e
di impegno le hanno impedito di
germogliare nella nostra vita.
Cristo, pietà!
porta a conoscenza di tutti?
No, ci vuole ben altro. Non basta af-
fatto ascoltare! La parola è come un
seme ed ogni seme è semplicemen-
te...sprecato, se non porta frutto.
In effetti poco importa che venga
portato via subito dagli uccelli o che
venga soffocato dalle spine o seccato
dal sole quando è già una pianticella
promettente. In ogni caso il risultato
è sempre lo stesso: un seme buono
Signore Gesù, tu hai seminato in noi la
tua Parola, ma noi ci siamo rivelati un
terreno arido e sterile, in cui ha potuto
portare solo poco fruno.
Signore, pietà!
suo scopo, che la fatica del seminato-
re non è stata inutile...
C'è un altro aspetto della storia, tut-
tavia, che merita di essere messo in
luce. Se tanto seme risulta inutile, c'è
anche un frutto sorprendente, al di là
di qualsiasi attesa.
L'avete mai vista, voi, la spiga dai cen-
to chicchi? Il raccolto che Gesù evoca
è del tutto insperato ed è quello che
avviene nel cuore del discepolo
generico avvertimento: Biso-
gna ascoltare Dio che ci parla!
Ma l'intenzione di Gesù è ben
diversa.. .In effetti non deve
UN", PISTA PER L'OMEUA
quando si impegna con tutte
le sue forze a realizzare la
Parola seminata in lui. Ciò che
accade è al di là di qualsiasi
affatto richiamare il suo udito-
rio perché faccia attenzione alle sue
parole. La gente accorre per ascoltar-
lo. Fa ressa attorno a lui, tanto che
egli deve salire su di una barca. Non
hanno proprio bisogno che le si dica:
Non distraetevi! Ascoltate bene!
Il problema, piuttosto, è un altro.
Basta ascoltare? Basta lasciarsi cattu-
rare da questo messaggio di speranza
e di consolazione? Basta entusiasmar-
si per quel progetto di Dio che Gesù
Non basta ascoltare!
che però non ha dato vita ad una spi-
ga. Quindi un seme perso, buttato
via, perché non ha prodotto un bel
nulla.
Non sono gli entusiasmi passeggeri,
le adesioni entusiastiche, il plauso
riservato a chi sta parlando che fanno
crescere il Regno di Dio.
Decisivo è che il seme porti frutto,
che diventi realtà nella vita di ognu-
no. Allora sì che esso ha raggiunto il
CAROVANA DI INVOCAZIONI
oDio, attraverso il seme buono della tua Parola tu permetti alla nostra
terra di dare frutti insperati di giustizia e di pace.
Per questo ti diciamo insieme: Aiutaci a cambiare il nostro mondo!
• Alle Chiese hai affidato la Parola di Gesù, il suo messaggio di spe-
ranza e di gioia. Fa' che si impegnino a diffonderlo dovutUJ.ue, nei
diversi linguaggi del nostro tempo. Preghiamo.
• Ci sono uomini e donne che con la ricerca e il loro studio quotidiano
ci permettono di gustare il tesoro prezioso della tua Parola. Sostieni
il loro lavoro perché tutti possano attingere abbondantemente alla
tua luce. Preghiamo...
• Ai catechisti tu doni la possibilità di educare alla fede, di destare e
far crescere l'adesione personale alla tua Parola. Rendili testimoni
credibili del tuo amore. Preghiamo...
• Nelle famiglie dei cri.stiani ci sono tante difficoltà da affrontare,
tante pene da condividere. Aiuta genitori e figli a cercare un orUm--
tamento sicuro nella tua Parola. Preghiamo...
• Vi sono problemi complessi che richiedono riflessione comune e sag-
ge=a. Dona a coloro che si impegnano nella vita politica e sociale la
capacità di dialogare e di confrontarsi, per cercare insieme il bene
comune. Preghiamo...
previsione.
Perché il seme è proprio buo-
no, dotato di una fecondità eccezio-
nale: basta che trovi un terreno ade-
guato. Perché lo Spirito, con la sua
azione segreta, servendosi della buo-
na volontà di tanti uomini e donne,
fa crescere e sviluppare progetti di
amore e di solidarietà che sembrava-
no temerari.
Perché Dio cerca solo collaborazione,
ma è sempre lui a fare la parte più im-
portante!
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Gesù,
tu senùni con abbondanza
la tua Parola e ci raggiungi
in tanti modi,
nella vita di ogni giorno.
Fa' che i tuoi doni non
vadano sprecati
e che sappiamo accogliere
l'azione del tuo Spirito
capace di trasformare
la nostra esistenza
e di renderla feconda di bontà.
Tu sei la nostra guida
per i secoli dei secoli.
Atnen.
18. IMfvAGINI Luglio 08 160 DOMENICA ORDINARIO_
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu continui a manifestare
pazienza verso ognuno di noi e noi
siamo invece impietosi nei confronti
dei nostri fratelli!
Signore, pietà!
Sì, Dio non ha fretta. Non ha la
nostra stramaledetta fretta.
Noi invochiamo giudizi rapidi per-
ché ci sembra che altrimenti il male
non sia contrastato come si dovreb-
be.
Noi domandiamo sentenze esem-
plari perché chi ha sbagliato venga
punito in modo severo e tutti quel-
li che sono tentati dal male
Cristo Gesù, tu ci inviti ad attendere
il momento del compimento, mentre
noi abbiamo fretta di giudicare e di
condannare.
Cristo, pietà!
È un Dio che sa attendere non per-
ché è debole, ma perché ama.
La sua pazienza, in effetti, sgorga
dal suo cuore grande, smisurata-
mente grande. Ma anche da uno
sguardo limpido con cui considera
ognuno di noi, uno sguardo che gli
permette di cogliere subito ogni
bene, anche se sembra nascosto e
Signore Gesù, tu ci chiedi di credere nel
Regno anche se cresce e si realizza in
modo semplice e modesto, ma noi conti·
nuiamo a cercare ciò che è appariscente.
Signore, pietà!
permette ad ognuno di ripartire
per strade nuove.
È bello il volto di questo Dio che si
china con attenzione sul terreno
della nostra vita e non vuole perde-
re neppure un frammento di bene
che vi può trovare.
È dolce abbandonarsi a questo Dio
e mettere la nostra esistenza nelle
vengano dissuasi da com-
portamenti sbagliati. UNA PISTA PER L'OMELIA
sue mani, sapendo che per
lui siamo veramente preziosi.
È consolante sapere di non
essere tagliati fuori dalla sua
bontà anche se siamo stati
fragili ed infedeli al suo amo-
Noi siamo pronti a sradicare
tutto quello che consideria-
mo zizzania, anche se finia-
mo con lo strappare una parte di
buon grano.
Noi ricerchiamo costantemente
mezzi spettacolari perché ci sembra
che siano più efficaci e sicuri.
Noi ci lasciamo attrarre subito dal
male che vorremmo immediata-
mente stigmatizzare e stroncare.
Dio, invece, da parte sua, si com-
porta in modo del tutto diverso.
Dio non ha fretta
quasi invisibile.
La sua delicatezza nasce dalla stima
che ha verso ogni sua creatura: egli
non si stanca di offrire ulteriori
occasioni di conversione, di cam-
biamento, proprio perché sa che
rechiamo in noi il marchio incan-
cellabile della sua immagine.
La sua tenere--aa sgorga dalla sua
disponibilità a sanare e consolare, e
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Signore Dio, tu ci inviti a non fasciarci colpire dalla presenza del male,
ma a fare ilpossibileperché cresca ogni atteggiamento buono, che si ispi-
ra al Vangelo.
A te diciamo insieme: Padre, donaci la tua pazienza e il tuo amore!
• Ridesta la speranza delle Chiese perché non si lascino abbattere
dalle ingiustizie e dalle cattiverie: i cristiani si impegnino a costrui-
re un mondo più bello e Più fraterno. Preghiamo.
• Rendi attenti e scrupolosi coloro che devono assicurare l'ammini-
strazione della giustizia: le indagini siano accurate ed i processi si
svolgano in modo equo e rapido. Preghiamo.
• Non permettere che ci lasciamo prendere dalla paura quando si trat-
ta di difendere il diritto dei deboli: insegnaci la strada della solida-
rietà. Preghiamo.
• Accompagna con la forza del tuo Spirito coloro che consacrano le
loro vacanze ai più poveri ed abbandonati: sostienili nei momenti
difficili. Preghiamo.
• A quanti si trovano in vacanza dona la possibilità di vivere un tempo
di meritato riposo e di ritrovare la pace del cuore, nella riflessione,
nel dialogo, nell'incontro con te. Preghiamo...
re.
Non perdiamo dunque fiducia e
speranza. Non lasciamoci afferrare
dalla fretta, che è sempre cattiva
consigliera. Verrà il momento della
verità, in cui ogni cosa buona appa-
rirà nella sua luce. Fino ad allora è
bene non essere incauti: potremmo
rischiare di buttar via ciò che risulta
utile al Regno di Dio.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Dio, è bello fermarsi
e trovare il tempo per ascoltarti
e per parlare con te.
Ancora una volta tu ci riveli
la tua pazienza e il tuo amore.
E ci inviti ad essere benevoli
verso coloro che ci vivono accanto,
senza lasciarci prendere
dalla voglia di giudicare
e di condannare.
Th sei il nostro Padre,
per i secoli dei secoli.
Amen.
19. III
IMfAAç.?,INI Luglio 08 l 7a DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO----------
Signore Gesù, tu ci chiedi di imboccare
le strade del Regno e di abbandonare
ogni altro percorso, anche se appare
seducente.
Signore, pietà!
ChiSSà cosa avranno pensato i
suoi vicini di casa? Come mai
tutto ad un tratto si è messo in
testa di comprare quel campo, a
qualsiasi costo? Con tanta altra
terra, più a buon mercato e più
fertile.. .E poi, vendere addirittura
tutti i suoi averi per avere quel
fazzoletto di terra! Sì, per tutti
quelli che ignoravano la
Cristo Gesù, tu ci inviti a considerare
il tuo amore come un teSOro prezioso,
che vale più di ogni altra cosa.
Cristo, pietà!
monio accumulato a prezzo di
tanti sacrifici? Ci vuole più cautela
negli affari. ..Ma quel mercante
sta facendo la cosa più sensata, al
di là delle apparenze. Dal mo-
mento che ha trovato una perla di
valore inestimabile vuole assicu-
rarsela a tutti i costi. Ed è la scelta
migliore.
Signore Gesù, tu ci domandi di essere
disposti a qualsiasi rinuncia,
pur di rimanerti fedeli.
Signore, pietà!
il nostro autentico tesoro. Perché
per salvarlo siamo disposti a per-
dere tutto, proprio tutto.
Il Regno di Dio non è un proget-
to tra i tanti, da stipare nel nostro
cassetto assieme a molti altri.
Quello che offre è unico e quindi
diventa la realtà più importante:
ne va della riuscita della nostra
esistenza.
presenza del tesoro deve
essersi trattato di una vera
pazzia. Ma quell'uomo
sapeva bene quel che face-
UNA PISTA PER L'OMELIA
Agli occhi di quelli che lo
ignorano o non lo conside-
rano la scelta dei discepoli
di Gesù sembra avventata,
una pazzia. Ma in fondova e non aveva paura di
correre grossi rischi, pur di assi-
curarsi quella ricchezza insperata
che gli era capitato di scoprire.
Chissà cosa avranno immaginato i
colleghi di quel mercante quando
ha chiesto loro di acquistare gran
parte delle sue perle! Che voglia
ritirarsi dal commercio? E perché
liquidare con tanta fretta un patri-
n vero tesoro
Il Regno di Dio, in effetti, esige la
stessa determinazione. Viene il
momento in cui non si può tene-
re tutto e quindi bisogna decidere
ciò che si deve lasciare e ciò che
domanda di essere acquisito a
qualsiasi costo. In quel frangente
appare in piena luce ciò che per
noi è veramente prezioso, qual è
CAROVANA DI INVOCAZIONI
o Dio, tu ci offri un tesoro prezioso. Per questo ci dotrUlndi di sacrificare
ogni cosa pur di raggiungerlo. Sicuri della tua promessa, ti diciamo
insieme: Donaci la vera saggezza!
• Non permettere che le Chiese si lascino attrarre dalle ricchezze di
questo mondo. Rendile libere e coraggiose nel realizzare il tuo dise-
gno di salvezza. Preghiamo.
• A quanti hanno responsabilità politiche talvolta si richiedono scelte
audaci ed impopolari per il bene comune. Sostienili nella loro fatica.
Preghiamo.
• IUumina i percorsi dei giovani che si stanno preparando al ministe-
ro di prete ed alla vita religiosa. Metti gioia e pace nel loro cuore.
Preghiamo.
• Nei luoghi di vacanza prestano servizio tanti stagionali: fa' che ven-
gano assicurati i loro diriUi di lavoratori e che possano favorire le
ferie di tante persone. Preghiamo.
• Accompagna tutti quelli che soffrono e quelli che si devono soUoporre
a cure mediche lunghe ed estenuanti: metti accanto a loro fratelli
capaci di consolare e infondere speranza.
Preghiamo.
quella che compiono è la scelta
più saggia perché scommettono
tutto, proprio tutto, su un'offerta
vantaggiosissima.
Vale la pena allora piangersi ad-
dosso alla prima difficoltà, al
primo sacrificio, alla prima prova?
No, se abbiamo capito veramente
che per quel "tesoro" ne vale vera-
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Signore Gesù, molte volte
noi ci troviamo davanti
a scelte difficili:
donaci la tua luce
perché prendiamo
la decisione giusta,
seguendo la saggezza
che viene dal tuo Vangelo.
Tu sei la nostra gioia
e la nostra vita per
i secoli dei secoli.
Amen.
20. Il
Agosto 08 18a DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO----------
Signore Gesù, tu hai compassione della
nostra fame e della nostra debolezza e ci
offri il ruo Pane, che dà forza ad ogni pel-
legrino.
Signore, pietà!
La soluzione proposta dagli apo-
stoli è in fondo un modo molto
spiccio per lavarsi le mani. Il pro-
blema è subito risolto: Congeda la
folla e ognuno si arrangi per conto
suo, vada a cercarsi il pane di cui ha
bisogno.
Ma Gesù prova compassione per
questa gente che lo ha cercato e
seguito, che avverte tanta fame
della sua parola da dimenti-
Cristo Gesù, tu vedi la nostra miseria e
riconosci le ferite che ci poniamo dentro
e ci doni il tuo Pane, che guarisce la no-
stra esistenza.
Cristo, pietà!
zione e, dopo aver invocato il Padre
e recitato la benedizione, comincia
a spezzarli e li dà ai discepoli per-
ché li distribuiscano.
Spezzare il pane, gesto usuale, quo-
tidiano, segno di autentica frater-
nità: persone che si trovano attorno
alla stessa mensa e condividono il
cibo.
Spezzare il pane, gesto di solida-
Signore Gesù, tu ci insegni a spezzare il
pane di ogni giorno con i più poveri e ci
regali il tuo Pane, che ridesta in noi l'amo-
re.
Signore, pietà!
Spezzare il pane, gesto che riassu-
me nel modo più efficace chi è
Gesù e che cosa fa della sua vita:
egli la spezza per noi perché ognu-
no abbia parte alla sua gioia ed alla
sua pace, perché ognuno possa
entrare in un'alleanza eterna con
Dio.
Ma
po
non lasciamoci prendere trop-
facilmente dall'entusiasmo...
carsi del necessario da man-
giare. UNA PISTA PER L'OMELIA
Spezzare il pane è un gesto
coraggioso, difficile. Chi lo
compie rinuncia a metterse-
I mezzi a disposizione, tutta-
via, sono del tutto irrisori:
cosa fare con cinque pani e
due pesci quando ci sono
più di cinquemila bocche?
E tuttavia è proprio partendo da
quel poco che Gesù riesce a sfama-
re tante persone. Il gesto, così
come ci viene presentato dal rac-
conto evangelico, non ha proprio
nulla di magico: è lo stesso gesto
semplice che compiva ogni padre
quando si sedeva a tavola con i
suoi. Gesù prende i pani a disposi-
Date loro voi
stessi da mangiare...
rietà: la fame dell'altro non viene
ignorata, dimenticata, messa fra
parentesi. Anche per lui c'è un
pezzo, a costo di dover limitare
quello che si ha a disposizione.
Spezzare il pane, gesto di amore: in
fondo, infatti, quello che si offre è
un poco di noi stessi, del nostro
amore, capace di produrre sempre
miracoli.
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Signore nostro Dio, il tuo Figlio Gesù ei ha invitati aUa sua mensa per
offrirei il suo Pane. Noi ti invochiamo per tutti gli uomini e le donne che
atle1uUmo di essere sfamati ed accolti.
Eper loro ti diciamo: Insegnaci a spezzare il pane!
• In ogni comunità cristiana si spezzi con gioia il Pane della Parola e
dell'Eucaristia e quelli che cercano il tuo volto trovino una mensa a
cui sedersi. Preghiamo.
• Ridesta la coscienza di coloro che governano perché non facciano
l'abitudine aUa penuria e al disagio di tante persone. Preghiamo.
• Apri le nostre case aU'accoglienza e alla solidarietà perché i ragazzi
che cercano affetto trovino unafamiglia che si prenda cura di loro.
Preghiamo.
• Sostieni tutti i ricercatori che non vetUlono l'anima alla ricchezza,
ma cercano una soluzione ai problemi drammatici di tanti uomini.
Preghiamo.
• Metti accanto a coloro che portano deifardelli pesanti qualcuno che
sia disposto a condividere la loro fatica e la loro pena. Preghiamo.
ne da palte, a pensare solo a
se stesso. Chi lo compie
muore un poco al proprio
egoismo, alla propria voglia
di accumulare. Chi lo compie è
pronto a spezzare non solo il pane,
ma anche il suo tempo, le sue risor-
se...i1 suo cuore!
Chi è disposto a spezzare il suo
pane in fondo è un povero che ha
fiducia in quel Dio che assicura a
tutti il pane e domanda a tutti di
assicurarlo a quelli che gli stanno
accanto.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Gesù, tu hai spezzato il pane
per la folla affam.ata
perché hai provato compassione.
Insegnaci a spezzare
il nostro pane
con quelli che attendono
un soccorso, del cibo,
una casa, un lavoro.
Allora saremo veram.ente
i figli di colui che invochiamo
come Padre e che desidera
la felicità di tutti i suoi figli.
Amen.
21. III
1M.rA~GINI Agosto 08 19a DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, quando si scatena la tem-
pesta e siamo presi dall'angoscia, tu ci
inviti ad avere fiducia in te.
Signore, pietà!
Basta poco per sentirsi perdu-
ti. ..Quando la nostra esistenza
scorre tranquilla, senza alcun sus-
sulto e tutto sembra rientrare nei
parametri della tranquillità, ci
sembra quasi di essere dei leoni.
Ma appena ci si imbatte in un pro-
blema serio, appena la nostra
salute deve fare i conti con
qualche difficoltà, appena la brez-
Cristo Gesù, quando la nostra fede si fa
incerta e cominciamo ad affondare, tu ci
prendi per mano.
Cristo, pietà!
sorse, sulle proprie capacità e
non affidarsi a lui, non abbando-
narsi a lui con la stessa fiducia di
un bambino.
Finché Pietro guarda verso Gesù
riesce a camminare sulle acque,
ma appena si lascia catturare dalla
violenza degli elementi e distoglie
lo sguardo dal Signore, subito co-
mincia a sprofondare.
Signore Gesù, quando le prove della vita
ci inducono a smarrire la speranza, tu ci
vieni incontro e ci tendi la mano.
Signore, pietà!
re solo dal desiderio di essere
fedele al suo Signore riesce ad
attraversare anche epoche terribi-
li, con lucidità e serenità, ma ap-
pena inizia a pensare a se stessa,
alla sua immagine, alle difficoltà
con cui deve misurarsi, subito
smarrisce la leggerezza che le vie-
ne dal Vangelo e diventa malde-
stra perché carica di zavorra.
za lascia il po-sto a qualche
folata di ven-to, subito il
nostro coraggio viene
UNA PISTA PER L'OMELIA
"Coraggio, sono io, non
abbiate paura!".
meno...
E che dire quando si entra
in una turbolenza vera e propria,
quando ci si trova nel bel mezzo
di una tempesta? Allora si rischia
di cadere nell'angoscia più nera,
di sprofondare nella pau-ra.. .
Accade ad ognuno di noi, nella
sua esperienza personale. Accade
anche alla comunità dei cristiani.
La tentazione è la stessa: contare
solo su se stessi, sulle proprie ri-
Non abbiate paura!
Finché teniamo il nostro sguardo
fisso su di lui riusciamo a percor-
rere anche sentieri ad alto rischio,
ma appena ci lasciamo catturare
dai pericoli che ci stanno attorno,
appena cominciamo a pensare a
quello che ci potrebbe capitare,
subito perdiamo la forza d'animo
necessaria per andare avanti.
Finché la Chiesa si lascia condur-
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Altraversianw momenti starici dijficili, Signore, epoche complicate e
convulse, dense di cambiamenti. Non abbandonarci alle nostre paure.
Ci rivolgianw a te, che sei il nostro Dio, dicendoti:
Abbiamofiducia in te, Signore!
• Rischiara l'orizzonte delle comunità cristiane: non permettere che
cedano alla stanche=a, che si lascino intimorire dalle difficoltà e
dai pericoli. Preghiamo.
• Dissipa la spessa coltre deU'omertà e deU'acquiescenza che permette
il dilagare del male: sostieni coloro che decidono di lottare per la
giustizia e per la pace. Preghiamo.
• Incoraggia i giovani che decidono di donarsi con animo generoso a
te e aifrateUi: liberali da tutto ero che impedisce loro di seguire Gesù
confedeltà e determinazione. Preghiamo.
• Ridesta la capacità di stare insieme, di dialogare, di incontrarsi:
accompagna tutti coloro che si trovano in vacanza perché ritrovino
un tempo per te e per gli altri. Preghiamo.
• Assisti chi si impegna a stare accanto ai malati e a ridare speranza
alle persone depresse e angosciate: metti nei loro gesti il calore
deU'amicizia e dellafraternità. Preghiamo.
"Sono io", ci dice Gesù.
Contate su di me, sulla mia
presenza. E in effetti la ra-
gione della nostra fiducia, la sor-
gente della nostra speranza è lui,
solo lui, la sua parola, la sua mano
tesa.
Non la nostra abilità consumata di
navigatori, capaci di superare
qualsiasi insidia. Non la nostra
esperienza adusa ad affrontare i
pericoli. Ma la luce e la forza che
vengono da lui.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Anche a noi, Gesù,
capita di attraversare
il lago in tempesta.
Quando arriva il momento
della malattia,
quando il dolore bussa
alla nostra porta,
quando sperimentiamo
qualche difficoltà...
non permettere che ci lasciamo
vincere dalla paura.
Aumenta la nostra fede in te,
ridesta la nostra speranza.
Amen.
22. IM.fvAGINI Agosto 08 20a DOMENICA ORDINARIO"
----------PER CHIEDERE PERDONO-----------
Signore Gesù, tu accogli le nostre invoca-
zioni e ti chini con amore sulle nostre pia-
ghe e sui nostri dolori.
Signore, pietà!
Sono Fabrizio ed ho scelto di tra-
scorrere una settimana a Lourdes
come barelliere. A ventidue anni
l'esperienza della vicinanza a quan-
to di più estraneo ci sia nella mia
vita - la malattia, la sofferenza, la
disabilità mentale, la morte - mi
aiuta ad interrogarmi sulla mia
identità, sul senso della mia giovi-
nezza e del tempo che vivo e che
non va buttato via. In effetti i
Cristo Gesù, tu metti alla prova la nostra
fede e ci domandi di abbandonarci con
fiducia a te.
Cristo, pietà!
spirito di servizio di tanti altri vo-
lontari nei gesti semplici di silen-
ziosa carità, ma anche nella puntua-
lità mattiniera, un segno di atten-
zione a cui ho fatto davvero fatica
ad attenermi.
Con gli altri giovani volontari ho
vissuto bei momenti di amicizia,
condividendo spesso la fatica fisica,
la stanchezza, confrontando le no-
Signore Gesù, tu ci sorprendi ogni giorno
con tanti esempi inaspettati di misericor-
dia e di bontà.
Signore, pietà!
non mancano mai perché Dio spes-
so ci dà appuntamento in luoghi
strani, inaspettati. Così accade di
trovare la speranza là dove ci si
aspetterebbe la disperazione, o la
fiducia del cuore dove ci si attende-
rebbe l'amarezza.
Quel giorno anche Gesù è rimasto
sorpreso: sorpreso della fede di
quella donna che non si arrende
giorni a Lourdes mi hanno
dato la più efficace testimo-
nianza della dignità che
UNA PISTA PER L'OMELIA
davanti alla prima prova, alla
prima difficoltà. E fa venire
allo scoperto il profondo del
suo cuore, il suo desiderio di
essere esaudita, la sua fiducia
in Gesù ...
ancora conserva un'umanità
mutilata. Una dignità appa-
rentemente assente e per questo
spesso lasciata ai margini nella no-
stra società dell'efficienza. A questo
pensavo mentre parlavo con Maria
Grazia, con Olga, con Dino e Raf-
faele, giovani "feriti" nella mente e
nel corpo o mentre accompagnavo
in bagno un uomo, che ha bisogno
di essere costantemente seguito e
sostenuto da qualcuno.
A me stesso ho chiesto di imitare lo
Una sorpresa...
stre esperienze di fede e di vita,
oppure uscendo la sera a bere una
birra al bar.
Lo confesso: per me è stato un pel-
legrinaggio spirituale, alla ricerca di
Dio. E mi è sembrato di sentire la
sua presenza nel desiderio di Lui da
parte di malati e pellegrini, nelle
candele anonime accese ai piedi
della Madonna".
Nella vita del credente le sorprese
CAROVANA DI INVOCAZIONI
Signore, tu sei venuto proprio per tutti: la tua parola e la tua salvezza
sono doni destinati ad ogni uomo e ad ogni donna. E portano frutti
abborulanti ed insperati.
Per questo ti preghiamo, dicendo: Tu sei il Padre di tutti, ascoltaci!
o Fa' che i credenti di ogni religione uniscano i loro sforzi per abbat-
tere l'ingiustizia e lo sfruttamento. Accresci il loro impegno a favore
della pace. Preghiamo...
o Dona la tua saggezza a chi ha il compito di preparare le leggi per il
nostro Paese. Non si lasci intimorire quando è in gioco il bene comu-
ne e la sorte dei poveri. Preghiamo...
o Ren.dici accoglienti verso coloro che arrivano da altre città e da altre
nazioni. Liberaci dai sospetti e dai pregiudizi. Preghiamo...
o Fa' che nessun turista abbia mai a ferire la dignità di coloro che
appartengono ad altre culture e che manifesti rispetto per i luoghi
sacri dei popoli della terra. Preghiamo...
o Accompagna le nostre famiglie nel tempo delle vacanze. Rallegrale
con. tanti incontri di amicizia, con. la possibilità di stringere relazio
ni nuove. Preghiamo...
Quanti "pagani" continuano ancor
oggi a destare il nostro stupore e ci
rallegrano con i loro gesti e le loro
parole. Scopriamo allora l'azione
misteriosa dello Spirito nelle pie-
ghe di questa nostra storia.
Scopriamo che il Vangelo non è un
libro destinato a pochi, ma un an-
nuncio di gioia che raggiunge tutti
coloro che attendono salvezza.
DA RECITARE
IN FAMIGLIA
Se abbiamo occhi attenti
ed un cuore aperto ed accoglieilte
anche oggi, Signore Gesù,
tu continui a meravigliarci
e a rallegrarci con tanti incontri
che lasciano un segno
di speranza e di bontà.
Che tu sia benedetto
per le sorprese belle
che dissemini sulla
nostra strada!
Amen_