3. Origini
Durante gli anni ’70 il chiropratico
giapponese Dr. Murai sperimentava in
America l’applicazione di un normale tape
(Taping) sulla pelle, con lo scopo di
facilitare e non limitare il movimento.
Successivamente, nel 1980, un altro
chiropratico Giapponese, il Dr. Kase,
sviluppando l’idea del Dr. Murai, diede Dr. Murai
origine al metodo “Kinesio Taping”.
Dr.Kase
7. •La membrana cutanea, o cute, ha due componente: l’epitelio di superficie, detto epidermide, e il
connettivo sottostante, detto derma
•Sotto il derma è presente un tessuto connettivo lasso che forma lo strato sottocutaneo o ipoderma (o
fascia superficiale) che separa la cute dalla fascia profonda che riveste i muscoli, o le ossa a seconda
della sedi corporee
•5-6% del peso corporeo
•Lo spessore varia da 0.5 mm a 4 mm
•Distendibile e elastica
•La tensione della cute a riposo non è uguale in tutte le direzioni, ma dipende dall’organizzazione delle
fibre collagene ed elastiche presenti nel derma, maggiore in un direzione e minore in quella ad essa
perpendicolare
8. ALLEVIA LA SINTOMATOLOGIA DOLOROSA
•La cute è sede di una ricca rete nervosa
•Terminazioni recettrici si trovano nell’epidermide, molte come fibre libere
(nocicettori) e alcune come espansioni a forma di disco a ridosso di cellule di
Merkel
•Nel derma si trovano sia terminazioni nervose rappresentate da fibre libere
tra i fasci di corpuscoli che si caratterizzano per la forma, per le dimensioni, la
sede e l’organizzazione strutturale
•Tra questi si possono ricordare:
•I corpuscoli di Meissner (pressione profonda)
•I corpuscoli di Pacini (pressione profonda)
•Gli organi terminali di Ruffini (distensione del tessuto)
9. TERMINAZIONI LEBERE
•Capaci di rilevare stimoli tattili superficiali e profondi,
sono spareìse dovnuque nella cute e in molti altri tessuti
10. CORPUSCOLO DI MESSNER
•Questi recettori sono presenti nelle regioni cutanee non
provviste di peli (cute glabra) e abbondano specialmente nelle
punte delle dita, nelle labbra e in altri distretti cutanei
particolarmente capaci di discriminare le caratteristiche spaziali
delle sensazioni tattili
•I corpuscoli di Messner si adattano in meno di un secondo alla
stimolazione, e ciò significa che essi sono particolarmente
sensibili al contatto di oggetti molto leggeri in movimento sulla
superficie cutanea e anche a vibr4azioni cutanee di bassa
frequenza
11. CORPUSCOLO DI PACINI
•Si trovano sia immediatamente al di sotto della cute sia
anche in tessuti profondi. Si adattano molto
velocemente e sono perciò di particolare importanza per
rilevare vibrazioni dei tessuti o altre modificazioni
meccaniche molto rapide
12. ORGANO TERMINALE DI RUFFINI
•Sono terminazioni incapsulate e pluriramificate
situate negli strati cutanei e nei tessuti più profondi.
Questi recettori si adattano molto poco e sono perciò
importanti per segnalare stadi di continua
deformazione della cute o dei tessuti profondi. Si
trovano anche nelle capsule articolari e concorrono a
segnalare il grado di rotazione di un articolazione
13. COME FUNZIONA IL TAPING MIOFASCIALE
•Contrazioni frequenti o prolungate portano a una affaticamento del muscolo
•La fatica è un fenomeno reversibile e dipende da due fattori: accumulo di
cataboliti e esaurimento delle fonti energetiche
•Quando un muscolo è “affaticato”, lo spazio tra la pelle e il muscolo è
compresso, il flusso del fluido linfatico è limitato e si crea una iperpressione sui
recettori cutanei del dolore
•Questo causa stasi dei liquidi, dolore e di conseguenza riduzione del
movimento
•Qualsiasi difficoltà della normale circolazione produce un disturbo della
nutrizione tissutale con conseguenze sulle sue attività metaboliche e funzionali
(riduzione del 10% della dimensione dei vasi comporta una riduzione del 33%
del flusso dei liquidi
14. •Il tape influenza la dinamica dei fluidi nella zona trattata grazie alle
convoluzioni che si formano sulla cute dopo l’applicazione del tape
•Il suo effetto sulla dinamica dei fluidi stimola la rimozione dei prodotto
infiammatori
•Il tape facilita la circolazione da e verso il tessuto, migliorando l’ambiente
cellulare e favorendo il processo naturale di guarigione
•L’effetto meccanico delle convoluzioni induce inoltre un abbassamento del
dolore grazie alla diminuzione del dolore grazie alla diminuzione di
pressione sui nocicettori sulla cute
•Tutto questo perché il taping sfrutta il movimento
•Dopo l’applicazione, ogni qual volta il corpo si muove, il tape funziona
come una “pompa”, stimolando continuamente la circolazione linfatica
sottocutanea della zona trattata
15.
16. •L’applicazione del tape produce uno scollamento dello strato dermico che
si va a riprodurre sugli strati sottostanti attraverso un andamento ad onde
chiamato convoluzione
•Quando si va a applicare il tape di ottiene sollevando la pelle un aumento
degli spazi sottostanti in modo che non ci sia più compressione tra i
nocicettori, ma aumenta lo spazio facilitando il riflusso dei liquidi e
riducendo quelle che sono le condizioni di compressione e di stasi a livello
muscolare.
17. AZIONI SULLA PELLE
• STIMOLAZIONE DEL SISTEMA ANALGESICO ENDOGENO ATTRAVERSO:
• STIMOLI SENSORIALI SUGLI ESTEROCETTORI
• POSSIBILE ATTIVAZIONE DEL SISTEMA INIBITORIO SPINALE
ATTRAVERSO LA STIMOLAZIONE DEI RECETTORI MECCANICI
• TEORIA DEL CANCELLO
• EFFETTO PRESENZA
18. FUNZIONE SUI MUSCOLI
• Sostegno del muscolo
• Migliora la contrazione muscolare nei muscoli indeboliti
• Riduce l'affaticamento muscolare
• Riduce l'eccessiva estensione e contrazione del muscolo
• Riduce i crampi e la possibile lesione dei muscoli
• Aumenta la ROM (ampiezza di movimento)
• Allevia il dolore.
19.
20. EFFETTI SUL DRENAGGIO LINFATICO
• Solleva la pelle formando delle circonvoluzioni che creando spazio
riducono la pressione locale con nessuna o con lieve tensione
• Lo stiramento della pelle traziona su filamenti connettivali che sono
direttamente attaccati alle cellule endoteliali che contribuiscono a
mantenere pervio il lume dei capillari linfatici
• Cio’ crea aree di diminuzione di pressione sotto il kinesio ed aree di alta
pressione tra un nastro e l’altro
• Si facilita pertanto il drenaggio
21. RIMUOVE LA CONGESTIONE DELLA
CIRCOLAZIONE DEI FLUIDI CORPOREI
• Migliora la circolazione sanguigna e linfatica
• Riduce l’eccesso di sostanze chimiche presenti nei tessuti
• Migliora la neuromicrocircolazione superficiale
• Riduce l’infiammazione
• Riduce il dolore
22. CARATTERISTICHE FUNZIONALI DEL TAPING MIO-FASCIALE
Non limita ma sfrutta il movimento (tanto è vero che l’applicazione dura 3-4
giorni)
Favorisce il riassorbimento edematoso
Allevia la sintomatologia dolorosa
Facilita la contrazione muscolare
FUNZIONI DEL TAPING
Sensitiva Muscolare
Diminuisce la pressione sui Riduce la fatica
recettori chimici del dolore Favorisce la contrazione muscolare
Stimola i recettori meccanici Riduce l’insorgenza di contrazioni
volontarie
Articolare Circolatoria
Normalizza il tono muscolare e la Aumenta la circolazione linfatica e
fascia sanguigna
Riallinea l’articolazione, Riduce l’eccesso di calore nei
aumentandone il ROM e tessuti
riequilibrando le tensioni dei tessuti Stimola il drenaggio sottocutaneo
circostanti
23. COME FUNZIONA IL TAPING NEUROMUSCOLARE
Quattro funzioni maggiori il
Attiva
Rimuove la Corregge i sistema
Supporto al
congestione problemi articolari analgesico
muscolo
endogeno
Evita danni Evita Aumenta
e crampi danni l’ampiezza del
e crampi movimento Migliora
Aumenta Aumenta l’ampiezza del
l’ampiezza Riduce il dolore movimento
l’ampiezza del
del movimento
moviment Riduce Riduce il dolore
o Migliora la circolazione l’infiammazione
Del sangue e della linfa
Rimuove gli eccessi
Riduce
di calore e di sostanze
l’infiammazione
chimiche
Riduce
l’infiammazione
SUCCESSO DEL TRATTAMENTO, TRAINING E RIABILITAZIONE
24. DIFFERENZA TRA BENDAGGIO FUNZIONALE E TAPING MIO-FASCIALE
Bendaggio funzionale Taping mio-fasciale
Inibisce il movimento Previene la fatica muscolare
Sostiene un muscolo debole Aiuta un muscolo debole
Previene il movimento Impedisce una estensione o
articolare o muscolare contrazione eccessiva
Inibisce l’uso muscolare Previene i crampi
Fa riposare il muscolo per Riduce il dolore
diminuire il dolore Riduce l’infiammazione
Immobilizza per ridurre Riduce l’edema
l’infiammazione Aumenta il ROM
Sostiene la restrizione e la Corregge i problemi articolari
pressione Tratta il tessuto cicatriziale
Restringe il ROM Tratta le contusioni
Corregge l’articolazione per
mezzo dell’immobilizzazione
26. TECNICHE RIABILITATIVE CHE AGISCONO
SULLA PARETE TORACICA:
1. Esercizi respiratori
2. Mobilizzazioni articolari
3. Strecthing dei muscoli accessori inspiratori
4. (scaleni e sternocleidomastoideo)
6. Tecniche di Riattivazione diaframmatica
-Utilizzata dai colleghi con i pazienti in stato
vegetativo.
-Utilizzata sistematicamente dai colleghi in
rianimazione nell’ospedale di Aquisgrana
28. Periodo di prova dal 02/08/2010 al 15/09/2011
Ricoverati in Neuromotoria: 11 Maschi=22
Ricoverati in cardiorespiratoria: 27 Femmine=24
Dipendenti: 8
Eta’ maschi: 1404
Eta’ femmine: 1434
Totale Pazienti: 46
Eta’ media maschi: 63,8
Eta’ media femmine: 59,7
Eta’ minima maschi= 35
Eta’ massima maschi=84
Eta’ minima femmine=35
Eta’ massima femmine=81
40. Intolleranza al materiale: 0
esito positivo al trattamento con kinesio: 45
esito negativo al trattamento con kinesio: 1 (no
beneficio)
durata giorni trattamento totale dei pazienti: 412
durata media giorni del trattamento: 8,96
Pazienti con dolore misurato con VAS: n. 34
Somma Vas inizio:258 (258:34= 7,58 )
Somma Vas fine: 68 (68:34= 2 )