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N° 11 - Venerdì 17 gennaio 2014
Editoriale
I Grigi
sopra... tutto
Luca Di Masi
L’
unica cosa che voglio in
questi 4 mesi che ci separano dalla conclusione del
campionato è quella di fare più
punti possibili e raggiungere la C
unica. Con tutti i mezzi che posso
avere e tutto l’entusiasmo che mai
mi mancherà, farò di tutto per raggiungere questo obiettivo. Con la
giusta dose di carota e bastone riporterò sulla carreggiata la squadra. Questi punti persi fanno male
ma il campionato sarà duro e di
questo ne sono convinto. Qualche
colpo in canna per questa fine di
mercato potrebbe ancora esserci,
ma sono convinto già ora di avere
una squadra altamente competitiva
per raggiungere la promozione.
Metto tutti i giorni il lavoro per i
Grigi davanti al resto ed in questi
ultimi mesi starò ancora di più con
la squadra. Sarà dura e tutti noi
dobbiamo saperlo. A partire dal
Monza. Cercherò di limitare al massimo i momenti complicati e far sì
che le gioie incomincino a venire
anche per i nostri tifosi, che si meritano gol, punti e soddisfazioni.
Quando pensate alla società, ai nostri Grigi, nei momenti belli e nei
momenti bui; quando siete felici e
quando siete tristi, pensate che il
vostro Presidente è con voi, e sta
cercando tutto quello che si può fare per provare ad arrivare più in alto possibile. Amo questa maglia, e
in ogni difficoltà trovo l’energia per
ripartire e dopo ogni vittoria come
raggiungerne un’altra. E’ tutto ciò
che per ora riesco a fare e se anche
a molti questo sembra poco o può
non bastare, sappiate che i Grigi sono una grossa parte del mio cuore e
non mollerò mai. Mai. Mai. Fino alla fine Forza Alessandria!!!
2. 2 - venerdì 17 gennaio 2014
Supplemento a ‘Il Piccolo’
numero 5 del 17 gennaio 2014
Grafica e impaginazione
Mauro Risciglione
Antonella Ravazzano
In collaborazione con
Medial Pubblicità Srl
via Parnisetti 12/A - Alessandria
RISULTATI 19ª GIORNATA
Prevendita Alessandria-Monza
A Castiglione con i tifosi
__Punti vendita Booking Show: Tabaccheria Maxi, via Gramsci, 46 – ALessandria; S.O.M.S. Oviglio – Grigi Club Gino
Armano, via XX Settembre, 30 – Oviglio;
Mail Box Etc, corso C. Marx, 28 – Alessandria; Roby Viaggi, C. comm. Monferrato “Bennet” – SS 31 Villanova Monferrato; D Viaggi, piazza Repubblica, 3 –
Novi Ligure.
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gran turismo domenica 26 gennaio
2014, in occasione della partita Castiglione-Alessandria. Ritrovo alle ore
10,15 in piazza Garibaldi. Partenza alle
ore 10,30. Costo 20 euro. Info e prenotazioni entro le ore 20 di venerdì al
338 9065045 e presso L'Amico Fruttaio in piazza Marconi ad Alessandria.
PROSSIMO TURNO 19/01/2014
Bassano V.-Delta Porto Tolle
2-2
Alessandria-Monza
Bra-Rimini
1-2
Bellaria Igea M.-Castiglione
Castiglione-V.Vecomp Verona
0-0
Cuneo-Renate
Mantova-Real Vicenza
0-0
Delta Porto Tolle-Bra
Monza-Spal 2013
2-2
Forlì-Torres
Pergolettese-Bellaria Igea M.
1-0
Real Vicenza-Pergolettese
Renate-Forlì
0-1
Rimini-Santarcangelo
Santarcangelo-Cuneo
0-0
Spal 2013-Bassano V.
Torres-Alessandria
2-1
V.Vecomp Verona-Mantova
2ª Divisione Girone A
Squadra
Partite
Reti
P.ti
G.
V.
N.
P.
F.
S.
39
19
11
6
2
32
17
SANTARCANGELO
38
19
11
5
3
28
10
REAL VICENZA
34
19
10
4
5
34
26
RENATE
30
19
8
6
5
21
16
V.VECOMP VERONA
29
19
8
5
6
25
18
SPAL 2013
29
19
7
8
4
29
27
RIMINI
28
19
8
5
6
27
24
ALESSANDRIA
27
19
7
6
6
34
23
MANTOVA
27
19
6
9
4
35
29
MONZA
26
19
6
8
5
29
28
PERGOLETTESE
25
19
6
7
6
17
17
FORLÌ
25
19
7
4
8
25
28
CUNEO
24
19
5
9
5
23
20
DELTA PORTO TOLLE
22
19
5
7
7
26
25
TORRES
21
19
5
6
8
20
27
CASTIGLIONE
16
19
2
10
7
18
31
BELLARIA IGEA M.
11
19
3
3
13
17
36
5
19
1
2
16
15
53
BASSANO V.
BRA
MARCATORI
Alessandro (Real Vicenza) 17, Varricchio (Spal) 14, Floriano (Mantova) 14,
Berrettoni (Bassano) 8, Masini (Mantova) 8, Sinigaglia (Monza) 8,Marconi
(Alessandria) 7, Valentini (Alessandria) 4, Cavalli (Alessandria) 4
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3. venerdì 17 gennaio 2014 - 3
L'ultimo turno
__Monza-Spal 2-2 (2-1) marcatori: Vita al 17', Finotto al 29',
Varricchio (r) al 41', Capellupo
al 50'
Monza: Castelli, Franchino, Anderson (dal 46' Anghileri), Zullo
(dal 80' Terrani), Bianchi, Galimberti, Vita, Santonocito, Said
(dal 78' Ravasi), Gasbarroni, Fi-
I precedenti
notto. A disp. Chimini, Morao,
Polenghi, Candido. All. A. Asta
Spal: Menegatti, Silvestri, Giani
(dal 56' Paoloni), Capellupo, Lebran, Landi, Lazzari, Paro, Varricchio, Cozzolino (dal 81' Personè), Pandiani (dal 87' Braiati).
All. M.Gadda
Arbitro sig. Baroni di Firenze Note: espulso Santonocito al 93'
__Il bilancio degli ultimi cinque
precedenti al Moccagatta con i
lombardi registra 3 pareggi e 2
sconfitte. Il pareggio più recente è della scorsa stagione,
quando l’11 dicembre 2012 Grigi e brianzoli impattarono a reti
bianche. 0-0 anche nella stagione 2010/11: la gara iniziò in
ritardo per permettere lo sgombero del terreno di gioco dopo
la nevicata della notte tra sabato 27 e domenica 28 novembre. L’ultimo dei tre pareggi risale al 13 ottobre 2002: 1-1
grazie alle reti di Giovanni Rossi al 5’ e Zoboli al 22’. La prima
delle due sconfitte è datata 15
settembre 1996: Cancellato al
45’ fissa il risultato sull’1-0 per
i biancorossi. 2-1 per il Monza,
invece, il 28 febbraio 2010, con
la doppietta di Samb (72’ e 87’)
e rete di Fabio Artico al 90’.
Gli ex della gara sono: Claudio
Grauso 31 presenze 1 goal nella stagione 1999-2000 e Nicolò
Bianchi 18 presenze la scorsa
stagione.
Monza, la ‘bestia rossa’
Tino Pastorino
I
kimonoarredobagno
l 1° settembre 1912 nasce il Monza
F.B.C. e, nell'anno successivo, a seguito della fusione con Pro Monza,
Pro Italia e Forti e Liberi, ecco l'A.C.
Monza. Il debutto nei campionati professionistici è del 1951 ma la società diventa
famosa a livello nazionale grazie alla fusione con l'A.S. Simmenthal del presidente Sada, diventando, nel 1955, A.S. Simmenthal Monza, abbinamento che rimane per 10 anni per poi tornare alla vecchia
denominazione di A.C. Monza. L'uscita di
scena di Sada, l'arrivo in panchina di Gigi
Radice, l'avvento dell'industriale Cappelletti che porta Italo Allodi nei quadri dirigenziali, caratterizzano gli anni 70 monzesi, culminati con la vittoria del Torneo
Anglo-Italiano del 1976 e la serie A sfiorata con due quarti posti ma mai conquistata. Gli anni 80 sono all'insegna di Valentino Giambelli con in organico Adriano Galliani, vice presidente dal 1984 al
1986 e la nuova denominazione di Calcio
Monza. E' un continuo saliscendi tra serie
B e serie C1 con il 1988 caratterizzato dall'inaugurazione dello stadio Brianteo.
L'altalena si conclude nel 2001, preludio
della doppia retrocessione consecutiva
che porta il Monza in C2. Il tracollo arriva
con il fallimento del 2004: la società viene
acquisita dall'imprenditore Begnini, vice
presidente dell'Atalanta, con la nuova denominazione di A.C. Monza Brianza. Nel
2005 ricordiamo i play off persi in casa
contro la Valenzana con 3 rigori a favore
degli ospiti. Arriva, provvidenziale, il ripescaggio in C1 per fallimento altrui, quale migliore dei club esclusi, ripescaggio
nuovamente ottenuto nel 2011 a seguito
della retrocessione a tavolino dell'Alessandria. Sul campo il Monza vince il cam-
pionato 2012-13 ma i 6 punti di penalizzazione relegano i brianzoli ai play off
persi in finale contro il Venezia. Nel frattempo la società passa in diverse mani tra
cui quelle di Clarence Seedorf fino all'arrivo, il 12 maggio 2013, del costruttore anglo-brasiliano Anthony Armstrong Emery che in questa stagione ha dato vita ad
una forte campagna contro il razzismo.
Sulle maglie del Monza niente sponsor
ma la scritta STOP RACISM.
La stagione in corso
Con 26 punti il Monza occupa la decima
posizione in classifica; solo 2 punti nelle
ultime 4 giornate. Sono 6 le vittorie, 8 i
pareggi e 5 le sconfitte. 29 reti segnate (Sinigaglia 8), 28 subite. In trasferta ha vinto
a Bellaria (1-2) e Cuneo (2-3), pareggi con
Spal Bassano Torres e Porto Tolle. Tre
sconfitte a Vicenza Crema e Santarcangelo di Romagna. Dieci gol segnati, 14 subiti. Per il momento sono 2 i movimenti di
mercato, entrambi in attacco: dal Genoa è
arrivato il ghanese Said mentre Laraia è
passato alla Pro Sesto.
La squadra
Detto del presidente Emery, Gianluca Andrissi è il responsabile dell'area tecnica
con in panchina il confermato Antonino
Asta già a Monza da calciatore nel biennio 95-97. Annata per ora costellata da infortuni e squalifiche con Gasbarroni rientrato domenica scorsa con solo 7 gettoni
di presenza. La lista infortunati o in fase
I Grigi patiscono storicamente i
brianzoli ma domenica
al Moccagatta non conterà
solo la tradizione
di recupero comprende i centrocampisti
Grauso, Valagussa e Calliari mentre sono
squalificati Santonocito e il bomber Sinigaglia che sconta il terzo turno di stop. A
Porto Tolle Asta ha optato per il 3-5-2, domenica contro la Spal per il 4-3-1-2. In
porta Paolo Castelli (80) terzo anno con
Stefano Chimini (93) in panchina; linea
difensiva con Marco Anghileri (91) dal vivaio e Gabriele Franchino (91) confermato, esterni; Jacopo Galimberti (93) dal
Gubbio scuola Inter e Walter Zullo (90)
rientrato dopo la parentesi Benevento/Avellino, i centrali. A disposizione l'esperto
Polenghi (78) confermato e l'inglese Anderson (90) dalla quarta serie d'oltremanica. Problemi a centrocampo per le tante
assenze; spazio per l'ex Nicolò Bianchi
(92) 18 presenze in grigio, Roberto Candido (93) ex S.Tirol e Alessio Vita (93)
confermato. Di rincalzo il britannico Bell
(91) dalla serie B belga. Andrea Gasbar-
roni (81) agirà alle spalle delle punte, Said
Ahmed Said (93) e Mattia Finotto (92)
confermato. Pronti all'utilizzo Riccardo
Ravasi (94) dal vivaio e un altro inglese,
Fisher (90) compagno di squadra di Bell
in Belgio.
Nota di colore
Hanno condotto in panchina a Monza tra
gli altri Monzeglio, Radice, Liedholm,
Magni, Frosio, Bolchi, Salvemini, Antonelli, Antonio Sala. A Monza ma anche ad
Alessandria Franco Viviani, Mario David,
Oscar Piantoni, Giuliano Sonzogni, Alessio De Petrillo, Gianfranco Motta. Alcuni
giocatori del vivaio del Monza: Castellini,
Terraneo, Antonioli, Abbiati, Claudio Sala, Patrizio Sala, Monelli, Massaro, Casiraghi, Robbiati. Con la maglia del Monza
Carlo Tagnin dal 1954 al 1957, Roberto
Menassi dal 2004 al 2009, 136 presenze e
3 reti.
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venerdì 17 gennaio 2014 - 5
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Mirco Spighi
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Nato a
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Data di nascita
1 aprile 1983
Fidanzato/sposato/libero
Sposato
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Genoa
Momento top
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Grieco
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Sarri
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5. 6 - venerdì 17 gennaio 2014
I precedenti
con il Castiglione
__Solo un precedente tra Castiglione e Alessandria. Lo scorso campionato, il 10 marzo 2013, pareggio per
0-0 tra Grigi e mantovani. Al Moccagatta invece una vittoria ed una
sconfitta grigia. Il 27 ottobre 2012
lombardi vittoriosi per 1-0 con goal
di Fausto Ferrari, mentre nel campionato in corso larga vittoria mandrogna 4-1, con le reti di Valentini,
Taddei, Rantier e rigore di Cavalli.
Gli ex della partita sono: Fausto Ferrari 29 presenze e 17 goal lo scorso
campionato a Castiglione, Giacomo
Gambaretti 29 presenze 1 goal, Davide Rossi 26 presenze 7 goal, Simone Patacchiola 4 presenze.
Un giro a Castiglione
delle Stiviere
__L'Hostaria Rosa, in via Verdi al 32, può già essere un buon motivo per affrontare la trasferta
dei Grigi a Castiglione delle Stiviere. Vini autoctoni, prodotti del territorio, contaminazione tra
terra e fiume nel rispetto della tradizione che
qui pesca nella cucina mantovana (agnolini, tortelli, risotto alla pilota, luccio con polenta, sbri-
solona) senza disdegnare qualche rivisitazione.
Castiglione delle Stiviere è il comune capoluogo
più popoloso della provincia di Mantova; la sua
storia è ricca di episodi tra nazioni e dinastie e
culmina col passaggio all'Italia nel periodo delle
Guerre d'Indipendenza, prima alla giuridisdizione della provincia di Brescia e, successivamente, a quella mantovana. A Castiglione, dopo la
battaglia di Solferino (1859) e le relative ingenti
perdite, nacque la Croce Rossa Italiana.
Il gusto
è ricordo
Gigi Poggio
“
Ibacidigallina” è diventata
nel linguaggio di molti di
noi quasi una locuzione
che ricorda qualcosa di
dolce, genuino, intimamente
piacevole e legato alla città. Pino Gallina che gestisce la pasticceria in via Vochieri ha ereditato il sapere antico dei suoi avi
e mi sorprende ed emoziona
quando mi racconta di suo nonno e suo fratello a scuola nella
Torino degli anni 10, per imparare l'arte della pasticceria. “Allora si usava così; i Gallina sono
originari di Bosco Marengo.
Mio nonno e il suo gemello sono
stati indirizzati da giovanissimi
e hanno imparato in fretta il
mestiere. Io ho imparato da mio
papà e se consideri che ora c'è
mio figlio a darmi una mano,
posso dire che siamo alla quarta
generazione”. Tuo nonno, mi dicevi, si è spinto più in là di Torino. Mi parlavi di Napoli, Roma... “Si, la sua esperienza lui
l'ha fatta in situazioni diverse e
l'ha fatta dove ha imparato sul
serio. Il sud ha una cultura che
ha sempre guardato al Mediterraneo, alle spezie, a gusti sconosciuti e contaminazioni che sono lontane dalla nostra tradizione, per non parlare delle tec-
niche di impasto e manipolazione. È sempre stato così. Da quell'esperienza tornò molto arricchito e negli anni trenta avviò
l'attività, dopo aver conosciuto
mia nonna che lavorava in una
pasticceria nel centro storico di
Genova. E qui comincia la storia”. In punti diversi della città... “Si, prima in via Palestro,
dal 35. Poi in via Rattazzi dal 54
e infine, qui, in via Vochieri dal
68”. Potresti fare la storia del
gusto nella nostra città... “La
sensazione e la memoria del gusto e del profumo stanno in ognuno di noi. È un fatto che ti
porti dentro e ti sforzi di non
dimenticare. Anche il luogo dove proponi i tuoi prodotti deve
evocare qualcosa; lì il tuo cliente viene e cerca qualcosa che in
qualche modo gli appartiene e
sa di trovare solo lì”. Questo però non significa che tu non stia
cercando nuove soluzioni e nuovi segmenti di mercato... “Inevitabile e giusto; non ci si può
fossilizzare, anche se le nuove
Dolce, genuino
e alessandrino:
da sempre Gallina
è un marchio della città...
e il viaggio continua
generazioni hanno culture e gusti diversi e i modi per avvicinarle non sono semplici per come intendono l'idea di cibo e di
alimentazione”. Ma indietro
non si torna... “No ma sono convinto che non si debba rimpiangere un passato che non potrà
riproporsi ma piuttosto lavorare per il futuro che sarà... e questo vale anche per la nostra città”. Ecco, Alessandria. Vogliamo spendere qualche parola per
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la situazione del commercio?
“La situazione non è rosea ma il
piagnisteo e i rimpianti non servono e non portano da nessuna
parte. Io mi sono rimboccato le
maniche e ho cominciato a
guardare fuori dalla città; ho
partecipato a fiere di settore, sono andato in giro e ho trovato
ovunque consenso e interesse.
L'e-commerce mi ha poi aperto
nuovi spazi e nuovi margini di
mercato e anche questo serve; ti
da nuovi stimoli, pur senza
cambiare la tua proposta, anzi
rendendola più legata alla propria identità”. I baci, gli amaretti, i gallinotti al Rum e la Cittadella: questa la linea dell'azienda, un segno di tradizione
che si rinnova. E i baci da quarant'anni, tutte le domeniche al
Moccagatta, in dono agli arbitri... “Si ma qualcuno non se li
meritava. Non faccio nomi tanto li sappiamo tutti..,”
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6. venerdì 17 gennaio 2014 - 7
Luigi Turci
__Luigi Turci è nato a Cremona
il 29 Gennaio 1970. Dopo una
stagione a Treviso, ha vestito la
maglia n.1 dell’Alessandria nella
stagione 1991/92, collezionando
34 presenze. Ha esordito in Serie A il 29 Agosto 1993, nella
partita Juventus-Cremonese, terminata 1-0. Dopo 134 gare in
grigiorosso, nel 1997 è passato
all’Udinese, dove è rimasto sei
anni, facendo registrare 169 presenze. Nel 2002 si è trasferito a
Genova, sponda Sampdoria. Fino
al 2005 è rimasto con i blucerchiati, per poi scendere in Serie
B nel 2006/07 con la casacca
del Cesena. Al termine di questa
stagione si è ritirato dall’attività
agonistica ed è entrato a far
parte della squadra di pallacanestro di Grado, nel campionato
Promozione, giocando come pivot. Dal 2009 svolge il ruolo di
preparatore dei portieri: prima
nel Portogruaro, poi nel Padova
in B e infine nel Pordenone. Attualmente allena i portieri della
Triestina.
L’undicesimo uomo
Gigi Poggio
C
hi è stato nei Grigi, fidatevi, non fa fatica a ricordarselo. Mai. Così è
stato anche con Luigi
Turci, Gigi, per tutti. Nella lunga
chiacchierata che abbiamo avuto con lui, a precisa domanda,
sulla sua carriera, Turci ha ricordato l’esperienza alessandrina
come uno dei momenti che gli
consentono di definire la propria carriera come quella di un
atleta fortunato.
“Arrivavo da Treviso, accompagnato da un po’ di incognite.
L’anno prima non avevo fatto
male, anzi, ma la squadra era retrocessa. Sapevo delle responsabilità che mi andavo assumendo
e dell’importanza dei compagni
che avrei trovato in Grigio. E
successe un fatto che non acca
deva da tempo, perché ad Alessandria si stavano abituando,
ahimè, a vincere un campionato,
salire di categoria, per poi retrocedere subito. Quell’anno non
accadde e sono convinto di averci messo anche del mio…”
Poi c’è la Cremonese, nel momento più alto della sua storia…
“Alessandria, Cremona, Udine e
Genova sono piazze in cui fare
calcio è comunque molto gratificante. Io ci sono arrivato in
momenti in cui sono stati raggiunti risultanti importanti,
quasi storici a dire il vero; dopo
Alessandria, Cremona con quel
signore di Gigi Simoni e tre anni
filati di A, Udine ad aprire un ci-
clo di grandi risultati con 4 qualificazioni in Coppa Uefa consecutive e poi la Sampdoria, con
l’avvento dei Garrone e, anche
qui, la possibilità di giocare in una competizione europea”. Ecco
la serie A di allora; Turci si tolse
un bel po’ di soddisfazioni, a cominciare dal parare i rigori… “E’
un ricordo comunque piacevole,
anche se, forse, un po’ personale.
I nomi? Zidane, Signori, Chiesa,
Di Biagio, Shevchenko. Me li studiavo attentamente, lo ammetto
e poi speravo di aver imparato la
lezione. Crespo, no. Lui mi ha castigato con ogni squadra e in più
occasioni.” Stiamo parlando di
mostri sacri… “Si, campioni veri,
killer, gente di carisma, con doti
stratosferiche, tutte qualità che
si sono un po’ perse. Il calcio de-
gli anni ’90 lo ricordo con nostalgia e non solo perché lo giocavo.
Quelli di oggi mi sembra più povero di qualità, più arido, più cinico.”
Come nasce il Turci allenatore dei portieri? “Una scelta ragionata, quasi inevitabile se pensi di avere fatto bene il tuo lavoro di calciatore. Ma una scelta
che comporta studio, approfondimento perché il ruolo di portiere ha subito una grande evoluzione.” Quindi non basta lavo-
“Io... e i Grigi”
laggiù tra i pali della porta
il calcio non si vede
lontano: si vede meglio.
Parola di Gigi Turci
rare sui fondamentali? “Assolutamente no. Da un po’ di tempo
il portiere gioca - è il termine
giusto - con il resto della squadra
ed è parte integrante dello schema, sia in fase di possesso palla
che quando si gestisce la fase difensiva. E quindi diventa fondamentale essere presenti, attenti
a ogni momento della gara, sia
per un rilancio, su scarico del
compagno, sia per avviare la manovra, cercando di sorprendere
l’avversario. Non è un caso che,
quando si descrive lo schema di
una squadra, all’estero, si indichi anche il portiere. Da noi, ma
solo da noi, si parla di 4-4-2; in
altri paesi si dice, invece, 1-4-4-2.
Poi, certo, occorrono doti naturali ma il lavoro premia e i maestri bravi servono.” Il basket non
è entrato nella tua vita solo come
sport praticato, una volta smesso col calcio, ma è stato anche un
tuo sistema di allenamento…
“Sono convinto che il portiere
debba essere un atleta completo
e la pallacanestro è una disciplina ideale per affinarti. Ti sviluppa la reattività, ti migliora la
presa, di far crescere in destrezza. A Udine, con Sandro Zampa
(coi Grigi al tempo di Sarri, ndr),
il nostro preparatore, ci allenavamo anche giocando a basket e
fu, senz’altro, un momento decisivo per la mia crescita.” Si è parlato sempre di scuola italiana
dei portieri. Esiste ancora? “Si,
sono convinto che l’Italia sia
sempre un contesto in cui il portiere cresce. Il nostro calcio forse
non sarà più competitivo come
un tempo ma resta complicato,
difficile e quindi ricco di stimoli,
a livello tecnico e tattico. E anche il portiere straniero, che da
noi non è più una rarità, quando
arriva qui affina il proprio bagaglio, cresce, si migliora. Penso a
Julio Cesar che in Italia ha potuto diventare un top nel suo
ruolo ma non c’è solo il suo caso”. Il presente di Turci è Trieste,
con mister Rossitto… “Si, siamo
vecchi compagni di squadra;
l’anno scorso, dopo l’esperienza
con Calori a Portogruaro e Padova, sono ripartito con lui da Pordenone e quest’anno è arrivata
la chiamata della Triestina”.
Trieste, piazza di prestigio e
quindi anche tante responsabilità… “Qui respiri l’aria del calcio vero, anche se nessuno ti fa
sconti, anche in serie D. Occorre
prepararsi e capire in che situazione sei, sempre, anche se alle
spalle hai una storia importante
e giochi in uno stadio da brividi.
Ma questo l’ho imparato già coi
Grigi…”
Per
un
L’Espresso italiano si presenta alla vista con una crema di colore
nocciola, tendente al testa di moro e distinta da riflessi fulvi.
Questa crema ha una tessitura finissima, vale a dire che
le sue maglie sono strette e sono assenti bolle più o meno grandi.
All’olfatto ha un profumo intenso che evidenzia note di fiori, frutta,
pane tostato e cioccolato, tutte sensazioni che si avvertono anche
dopo la deglutizione, nel lungo aroma che permane per decine
di secondi, a volte per minuti. Il gusto è rotondo, consistente
e vellutato, l’acido e l’amaro risultano bilanciati senza
che vi sia prevalenza dell’uno sull’altro e l’astringente
è assente o comunque di ridottissima percezione.
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7. 8 - venerdì 17 gennaio 2014
I risultati
del Settore Giovanile
__Berretti: Pro Vercelli - Alessandria
7-0. Allievi Nazionali 1997: Alessandria - Genoa 0-0. Allievi Regionali
Fascia B 1998: (amichevole) Alessandria – Barcanova Salus 1-0 (Cocchi). Giovanissimi Nazionali 1999: Alessandria – Genoa 0-3. Giovanissi-
mi Regionali Fascia B 2000: (amichevole) Asti – Alessandria 1-5 (Amendola, Repetto, Mutti, Oberti, Roluti). Giovanissimi Regionali Fascia
B 2001: (amichevole) Aurora (2000)
- Alessandria 2-2 (Gerace, Panariello). Esordienti 2002: (Memorial Puleo) Torino – Alessandria 2-0. Esordienti a 9 2003: (Torneo Winter
Cup): prima classificata. Pulcini
2004: (amichevole) Pontestura
(2003) – Alessandria 0-2 (Prigione,
Palmiere). Pulcini 2004: (amichevole) Pontestura (2003) – Alessandria
3-9 (3 Paolucci, 2 Zannetti, Brollo,
Romano, Dispenza, Biorci). Pulcini
2004-2005: (amichevole) Alessandria – Pro Vigevano 9-11 (3 Massone, 2 Boido, 2 Silvestri, Piccinin, Ciparelli)
Quando il lavoro paga...
dossare questa maglia deve essere un motivo d’orgoglio perché è
una maglia pesante.Prima di
concludere l’intervista, vorrei
ringraziare i miei collaboratori:
il preparatore dei portieri Domenico Ceniviva, il preparatore
atletico Alberto Friziero, il Dirigente accompagnatore Gabriele
Mutti e il mio collaboratore più
stretto Loreto Mattei”.
Michela Amisano
R
iprende il viaggio tra le
formazioni del Settore
Giovanile dell’Alessandria Calcio e questa settimana fari puntati sui Giovanissimi Regionali Fascia B 2000 di
Lorenzo Granaglia.
Mister, questo è il suo secondo anno all’Alessandria. L’anno
scorso allenava i Pulcini 2003, ora gli Allievi Regionali. Come sta
vivendo questa esperienza?
“Sì, lo scorso anno mi occupavo, insieme a Mister Guaraldo, dell’attività di base e lavoravo con i Pulcini 2003. Quest’anno il Responsabile Organizzativo, Alberto Sala, mi ha convinto
ad allenare i 2000 e sono contento di questa scelta. E’ una sfida
per me che spero di vincere, perché c’è molto da lavorare. Anche
questa stagione lavoro “in simbiosi” con Guaraldo e i ‘99, per
preparare questi ragazzi al campionato nazionale, un torneo importante”.
Quali sono gli obiettivi che vi
siete prefissati ad inizio stagione?
“Sicuramente la crescita dei
ragazzi sotto il profilo tecnico e
tattico, però per noi istruttori è
anche importante formarli dal
punto di vista educativo. Non
vogliamo sostituirci ai genitori,
però vogliamo dare delle regole
di comportamento, degli input
positivi, sotto il punto di vista etico e morale. Purtroppo non
tutti questi ragazzi diventeran-
Giovanissimi Regionali
Fascia B 2000
no calciatori, perciò prima di
tutto devono essere uomini”.
Come sta procedendo il lavoro fino a questo punto della stagione?
“Per il momento sono soddisfatto dei miei ragazzi, perché
dall’inizio della stagione sono
cresciuti molto, lavorano bene,
fanno grossi sacrifici. Noi dovremmo allenarci tre volte la settimana, ma spesso lavoriamo di
più, ad esempio giochiamo un’amichevole oppure, come è successo nel periodo natalizio, ci
siamo fermati giusto nei giorni
di festa. Voglio ringraziare i genitori che ci vengono incontro e
ci aiutano, perché abbiamo ragazzi che arrivano da Abbiategrasso e Cabella Ligure, non proprio dietro l’angolo. E naturalmente tutto ciò va coniugato con
lo studio”.
Che tipo di campionato state
affrontando?
“Disputiamo il campionato
regionale, formato da squadre
professionistiche
importanti,
come la Juventus, il Torino, il
Novara, il Cuneo, la Pro Vercelli
e il Bra. L’unica squadra del nostro girone non professionistica
è il Chieri. La nostra formazione
si trova al quarto posto in classifica, appena sotto le cosiddette
squadre leader, Juventus, Torino e Novara. Devo dire che stiamo andando oltre le mie più rosse aspettative. Da qui a giugno
c’è ancora tanta strada da fare,
perciò i margini di miglioramento sono ampi e spero di riuscire
ad avere i ragazzi pronti per affrontare il campionato nazionale la prossima stagione”.
A metà della stagione agonistica è soddisfatto della scelta di
restare in grigio?
“Sono felice di essere rimasto
nell’Alessandria Calcio e di fare
parte di questo progetto. Io ho
fatto il calciatore professionista
e sono stato vicino a vestire i colori grigi una trentina di anni fa.
Arrivare qui da istruttore è un
orgoglio. Così come lo è per i
bambini e i ragazzi che indossano questa maglia. Già dallo scorso anno, io e Mister Guaraldo abbiamo lavorato cercando di dare
un’identità ai nostri atleti, provando a far capire loro cosa significa giocare per l’Alessandria.
Quando noi giochiamo in trasferta le squadre avversarie ci temono e non lasciano nulla al caso. Siamo importanti e questo
vorrei che i ragazzi capissero: in-
__Portieri: Ciriotti Marcello e
Fracchia Mattia
Difensori: Ben Yahya Yassine, Chiaromonte Gabriele, Illario Tommaso, Pavia Matteo, Puglisi Federico, Roluti
Matteo, Tartara Marco.
Centrocampisti: Amendola
Federico, De Bonis Giacomo,
Catale Umberto, Domenichetti Nicolò, Giubilato Lorenzo, Mazzon Lorenzo, Oberti Marco.
Attaccanti: Celestre Giuseppe, Ghiglione Lorenzo, Mutti
Alessandro, Repetto Matteo.
Staff
Allenatore Lorenzo Granaglia
Allenatore in II° Loreto Mattei
Dirigente accompagnatore
Gabriele Mutti
Preparatore atletico Alberto
Friziero
Preparatore dei portieri Domenico Ceniviva