2. • Clipit è una start-up lanciata nel 2012 da una
giovane imprenditrice torinese Elenia Rotundo
• E’ il primo social marketplace italiano di arredament
o, artigianato e design 2.0 dedicato al “made in Italy”,
dove comprare e vendere senza intermediari
• CLIPIT adotta un modello di e-business
altamente innovativo nel panorama web
italiano
3. • Non immaginate il solito portale di arredamento
con un catalogo di prodotti standard!
• Clipit non è solo un tradizionale portale di
vendita online ma è soprattutto un canale per
contattare direttamente piccoli
produttori, artigiani e creativi, per la
realizzazione di pezzi unici artigianali, in serie
limitata o su misura
4. • Offre la possibilità di ottenere consulenze su richiesta e
ricevere proposte personalizzate, originali e a basso costo.
• I clienti possono interagire con i produttori o con i designer
inviando foto e progetti e richiedere soluzioni personalizzate
per la loro realizzazione.
• Il modello di e-commerce che Clipit propone è un esempio
innovativo di “impresa diffusa”, che realizza online lo spirito
del coworking con la possibilità di coinvolgere i creativi in
una gara ad hoc per le proprie esigenze
5. • Sfrutta i social network per favorire la
costruzione di un mercato più ampio dando
la possibilità di condividere prodotti e
contenuti del blog con i propri amici
• La comunità viene sollecitata non solo a
viralizzare i contenuti verso l’esterno ma
anche ad interagire all’interno del blog (tra
utenti e artigiani)
6. • Spesso idee eccellenti faticano ad essere viste e ad
emergere dal mare dell’omologazione e dalle tendenze
mainstream: Clipit nasce con l’ambizione di dare visibilità
e valore a quella rete di
creativi, designer, progettisti, artigiani e piccoli produttori
che rappresentano l’eccellenza italiana nel campo
dell’arredamento, che diversamente non verrebbero
valorizzati in un comparto sempre più dominato da
produzioni in serie
• Questa rete virtuale permette alle piccole imprese di
superare i limiti di investimento e di organizzazione che
rendono difficile lavorare su scala nazionale e garantisce
una visibilità molto ampia attraverso lo sfruttamento del
passaparola virale nel canale dei social media