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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
2.13 HISTOIRE D’EAU
REPORT
INFORMAZIONI GENERALI
Linea di intervento: 2 – Gestione Sistema di Monitoraggio Ambientale
Linea progettuale: TURISMO
Sito internet: //
Budget: 145.000 euro
Periodo attività:
Luogo: Area Nord Occidentale della Basilicata
Soggetti proponenti: Fondazione Girolamo Orlando
Adesioni: //
La grave crisi finanziaria che negli ultimi anni ha messo in difficoltà le economie locali e minato gli equilibri
economici globali, ha evidenziato i limiti di un modello di sviluppo ormai logoro e ha legittimato la ricerca di
“nuovi linguaggi”, nuovi strumenti e nuovi modelli di intervento. Non a caso, in quasi tutti i paesi membri
dell’Unione Europea, sono state avviate riforme strutturali e, in particolare, riforme territoriali destinate a
modificare l’assetto istituzionale dei “governi locali”. Questo scenario, caratterizzato da una rapida e
frenetica transizione verso una nuova economia, smart e green, delinea nuove opportunità e nuove sfide, sia
per le aree “forti” che per i territori ancora fuori dalle principali traiettorie dello sviluppo.
L’accelerazione del cambiamento richiede strategie di intervento basate su una continua innovazione,
percorsi di ricerca e sperimentazione del nuovo e azioni di accompagnamento elaborate partendo dalla
specificità dei contesti territoriali e settoriali. Questo approccio diventa strategico e indispensabile soprattutto
per le Aree Interne e per tutti i territori esposti al rischio di una progressiva marginalizzazione. La Basilicata
può essere considerata a pieno titolo un’Area Interna. I dati confermano infatti che oggi, tranne piccole
eccezioni, quasi tutto il territorio lucano (il 96,2% dei comuni) può essere considerato Area Interna.
Oggi come ieri il “Fattore K” (Knowledge, ossia conoscenza), la cultura, l’innovazione, rappresentano il
lievito per elaborare e sostenere processi virtuosi di sviluppo economico-territoriale intelligenti, sostenibili e
inclusivi.
In questo contesto, tanto frammentato e complesso, la Fondazione Girolamo Orlando, che negli ultimi anni
si è concentrata sul recupero dell’identità storica di Pescopagano, un borgo incuneato nella parte più
estrema della Basilicata Nord-Occidentale, ha ideato e promosso il progetto “Histoire d’Eau”, con l’obiettivo
di partire dai territori meno competitivi e dinamici per “sperimentare”, applicare e sviluppare il “nuovo”.
Il progetto
Histoire d’Eau è un percorso culturale e ideale, avviato in occasione dell’Expo 2015 a Milano, nell’ambito
del progetto tematico ACQUA2015, promosso e coordinato dalla Regione Basilicata, imperniato sul recupero
e sulla valorizzazione dei fattori che contribuirono ai processi di modernizzazione e innovazione dei territori
della Basilicata agli inizi del ‘900 e che presero le mosse proprio dall’utilizzo dell’acqua come risorsa primaria
in termini energetici e produttivi. L’acqua, quindi, come fattore di trasformazione sociale ed economica, ma
anche come filo conduttore per una nuova narrazione e un nuovo sviluppo del Sud. In questa prospettiva
Histoire d’Eau rappresenta un primo tentativo di intercettare gli elementi principali di un modello di sviluppo
vincente ed auto propulsivo, nella prospettiva di attualizzare quelle intuizioni e porre le basi per un percorso
condiviso di crescita economico-territoriale.
Histoire d’Eau è un progetto integrato i cui ambiti di intervento sono ambiente ed energia, turismo e beni
culturali, impresa e occupazione. La complessità dell’iniziativa richiede una fase preliminare di conoscenza,
analisi e sperimentazione in cui si intende avviare, nella zona nord-occidentale della Basilicata, un insieme
integrato di azioni di valorizzazione degli asset naturalistici, culturali e socio-economici e, in particolare, una
verifica ex ante della sostenibilità economica, tecnologica e organizzativa del progetto.
La strategia operativa del progetto è articolata su tre filoni principali:
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Un progetto di Regione Basilicata e FEEM
- La progettazione di un Think Tank, luogo di eccellenza, dedicato al recupero dell’identità locale e
alla riflessione sui temi legati alla transizione economica, dove coltivare e far crescere idee di
sviluppo. Il Think Tank è un luogo, uno spazio concettuale e culturale, in cui gruppi di esperti,
specialisti in varie materie, cooperano, con le loro competenze, all’analisi e alla soluzione di problemi
specifici per aiutare le amministrazioni locali ad affrontare in maniera corretta le sfide territoriali.
Attraverso gruppi di lavoro, a cui partecipano tutti gli interessati, i problemi vengono di volta in volta
analizzati secondo diversi punti di vista e prospettive, prefigurando scenari futuri e pervenendo ad
una visione comune, utile per la messa a punto e l’attuazione di politiche e strategie. Rappresenta,
soprattutto in aree di difficoltà di attuazione di linee si sviluppo, un acceleratore di straordinaria
efficacia.
- L’istituzione di uno Smart L(H)ub, un Hub intelligente, strutturato e organizzato per favorire e
sostenere le contaminazioni virtuose tra saperi che sono alla base della “Smart Revolution”. Lo
Smart L(H)ub è stato pensato come un luogo di apprendimento e centro di formazione
completamente innovativo, un incubatore di nuova generazione in cui attrarre talenti all’interno
dell’area. Un Hub per favorire l’ibridazione tra saperi, per creare nuovi prodotti e servizi e supportare
la graduale transizione verso la nuova economia di interi settori ormai obsoleti.
- La co-progettazione e lo sviluppo, in una vasta area interregionale a cavallo tra Basilicata, Campania
e Puglia di un PIVOT, Progetto Integrato di Innovazione e cOoperazione Territoriale. Il PIVOT
non dovrà sovrapporsi ad altri strumenti di intervento ma provare ad integrarli attraverso un’attenta
azione di valutazione e selezione delle iniziative più importanti e più coerenti rispetto alla strategia
generale.
Il nucleo principale del PIVOT è rappresentato da tre aree interne, Monti Dauni, Alta Irpinia e Marmo
Platano, contigue territorialmente e tutte e tre inserite nella Strategia Nazionale per le Aree Interne.
Obiettivi
Con il progetto Histoire D’Eau si intende dare concreto avvio ad una serie di azioni integrate per lo sviluppo
locale fortemente innovative e basate sui criteri definiti in sede ONU con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo
Sostenibile, con l’obiettivo generale di promuovere la coesione della comunità, accrescere il benessere e
stimolare l’innovazione e l’occupazione.
Le azioni integrate per lo sviluppo locale proposte nel progetto, inoltre:
Consentono il pieno coinvolgimento della comunità locale e favoriscono il confronto pubblico sulla
vision sulla quale improntare le politiche di sviluppo locale.
Sono definite avendo come criterio guida la sostenibilità economico-finanziaria, al fine di garantirne
la persistenza nel tempo degli effetti.
Sono orientate ai principi della sostenibilità ambientale, relativamente alla tutela e valorizzazione
delle risorse naturali.
Fanno proprie le indicazioni elaborate nell’ambito delle migliori esperienze di green economy.
Determinano un elevato impatto sociale in ragione dei processi di rigenerazione territoriale attivati.
Rafforzano l’ancoraggio identitario della comunità attorno a un’idea condivisa di sviluppo e coesione
territoriale.
Beneficiari
I beneficiari del progetto Histoire d’Eau sono, in primo luogo, la Regione Basilicata e gli Enti Locali, coinvolti
direttamente nelle azioni programmate.
Il progetto si rivolge inoltre all’Ufficio Scolastico Regionale e alle Organizzazioni del Terzo Settore che
operano sul territorio, considerandoli come “veicoli” di diffusione delle nuove idee e delle strategie operative.
Il coinvolgimento di Histoire d’Eau riguarda comunque l’intera cittadinanza, soprattutto i residenti nell’area
“pilota”, che possono trarre numerosi benefici dalle ricadute delle azioni intraprese dal progetto sul territorio.
Opportunità e criticità
Il progetto Histoire d’Eau utilizza quella che può essere considerata una criticità, per trasformarla in
un’opportunità per il territorio. Scegliendo come punto di partenza per l’attuazione delle azioni progettuali la
regione Basilicata, zona a rischio di marginalizzazione, il progetto si propone di trasformare l’area in un “polo
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di riequilibrio e innovazione territoriale”, attraverso la creazione di nuovi rapporti di scambio con le comunità
urbane e metropolitane.
Benefici attesi
Grazie alle azioni intraprese dal progetto Histoire d’Eau sarà più agevole, in futuro, intercettare, finalizzare
e canalizzare le risorse locali, nazionali e comunitarie che appartengono ai territori inseriti nelle azioni del
progetto, evitando l’inutile e dannosa sovrapposizione e polverizzazione delle risorse che ha troppo spesso
ridotto l’efficacia degli interventi di sviluppo. L’attuazione delle “idee” del progetto sull’Area Nord-Occidentale
della Basilicata può avere ricadute positive in ambito economico, sociale e occupazionale.
Stato dell’arte
Il progetto è entrato nella sua fase operativa.
Goals SdGS individuati nell’ambito del progetto: