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I PUNTI DI FORZA del Piano m@t.abel ,[object Object],[object Object]
m@t. abel M atematica.  A pprendimenti di b ase con  e - l earning Piano per la formazione in presenza e a distanza degli insegnanti di matematica -  Apprendimenti di base Palermo, 13 novembre 2009
[object Object],[object Object],[object Object]
Obiettivo del Piano M@t.abel ,[object Object]
[object Object],Obiettivo del Piano M@t.abel
[object Object],[object Object],Obiettivo del Piano M@t.abel
[object Object],[object Object],Obiettivo del Piano M@t.abel
Il Piano m@t.abel Si propone come un lavoro in cui gli attori sono le istituzioni scolastiche. Inserisce l’insegnamento della matematica in un ambiente consonante con lo sviluppo tecnologico degli strumenti di comunicazione e di insegnamento. Presenta un rinnovamento scientificamente fondato dei contenuti e dei metodi di insegnamento. Tiene conto dei risultati deludenti rilevati per i nostri studenti in sede di valutazioni internazionali.
[object Object],Il Piano m@t.abel
LE RISORSE  del Piano m@t.abel ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
L’IMPIANTO  culturale e metodologico   del Piano  [email_address] ,[object Object],[object Object]
Le attività ,[object Object]
[object Object],[object Object],Le attività
ATTIVITA’ DI FORMAZIONE  (novembre 2009 - maggio 2010) Formazione in presenza Formazione on line  Sperimentazione in classe
Il modello di formazione proposto è di tipo costruttivista e si basa sulla  costituzione di gruppi di lavoro  di docenti, il cui percorso è finalizzato allo svolgimento di un compito condiviso e collaborativo, sotto la guida di un tutor esperto. L’ambiente di apprendimento on line mette a disposizione  aree di interazione e discussione  dedicate al lavoro di piccoli gruppi di docenti (circa 20 corsisti) guidati da un  tutor esperto . Ciascun gruppo è dotato di una serie di  strumenti sincroni e asincroni  per l’interazione, la progettazione e la produzione collaborativi.  Modello didattico
Conoscenza Condivisione Materiali  Attività forum Learning by doing  Interazione del gruppo  Apprendimento
LE FASI DELLA FORMAZIONE   Condivisione Sperimentazione in classe  delle 4 attività scelte e avvio della redazione dei diari di bordo   Approfondimento dei contenuti in piattaforma , individuazione delle attività da sperimentare in classe e condivisione di un protocollo di sperimentazione  Conclusione della redazione dei diari di bordo  che documentano l’esperienza nov-dic genn-apr maggio Analisi  Sperimentazione
FORMAZIONE IN PRESENZA  26 ore ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
FORMAZIONE ON-LINE  40 ore ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
SPERIMENTAZIONE in CLASSE ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
DIARIO DI  BORDO ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
 
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Il RUOLO DEL TUTOR
IL RUOLO DEL TUTOR Fa magie…..
IL RUOLO DEL TUTOR ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
[object Object],[object Object],[object Object],IL RUOLO DEL TUTOR
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],IL RUOLO DEL TUTOR  ON LINE
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],IL RUOLO DEL TUTOR  ON LINE
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],L’organizzazione è finalizzata a  ridurre il disorientamento cognitivo   e al recupero e riutilizzo di una parte degli schemi mentali e  dell’esperienza acquisiti in contesti tradizionali. IL RUOLO DEL TUTOR  ON LINE
“…  è come il capitano di una nave: ha a cuore l’esito del viaggio,  cerca di renderlo piacevole e scorrevole e cerca di evitare che i “passeggeri”  scendano al primo porto  o manifestino l’intenzione  di ammutinare la nave…” Rowntree (1995)
IL RUOLO DEL TUTOR … .. e la sua massima  aspirazione è….. Sparire
IL RUOLO DEL TUTOR ,[object Object],[object Object],[object Object]
A CONCLUSIONE
I PUNTI DI FORZA del Piano m@t.abel ,[object Object],[object Object],[object Object]
Lo scenario
Competenze matematiche 2000 2001 2003 2004 2006 2006 2007 2007
Matematica 2003 Piano per la formazione in presenza e a distanza degli insegnanti di matematica -  Apprendimenti di base
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Nuove prospettive dell’apprendere in matematica alla luce delle valutazioni nazionali e internazionali
[object Object],[object Object],[object Object],INVALSI
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[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],INVALSI
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],INVALSI
PROGETTO PISA (Programme for International StudentAssessment) Rappresenta un’indagine internazionale che ha lo scopo di fornire informazioni sulla misura in cui i sistemi scolastici dei Paesi che partecipano hanno preparato i futuri cittadini a svolgere un ruolo attivo nella società in cui vivono ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Tipologia delle prove La prova è costituita da domande: a)  a scelta multipla b)  aperte a risposta articolata (spiega  perché…, descrivi...) PROGETTO PISA (Programme for International StudentAssessment)
Obiettivi Literacy in matematica “ La capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo,impegnato e basato sulla riflessione” PROGETTO PISA (Programme for International StudentAssessment) I quesiti OCSE PISA misurano la capacità di matematizzare situazioni problematiche della vita reale:competenze per la vita
CONFRONTO PISA - INVALSI ,[object Object],[object Object]
Le prove OCSE PISA hanno evidenziato che i nostri allievi non sanno applicare le competenze apprese a scuola a un contesto meno strutturato in cui le situazioni proposte sono meno di routine (nuove, meno chiare...) e in cui devono decidere quali siano le conoscenze pertinenti e come si possono utilmente applicare. Le prestazioni linguistiche dei nostri allievi mentre fanno matematica sono risultati estremamente carenti.  Le prove PISA richiedono competenze sia nella lettura e interpretazione di un testo (sotto questo aspetto anche le prove INVALSI) sia nella produzione di testi matematici. I deficit più alti sono presenti nei quesiti in cui si chiede di spiegare, verbalizzare, dimostrare o giustificare le risposte date. CONCLUSIONI
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],CONCLUSIONI
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Quali indicazioni per l’insegnamento della matematica?
[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],Trasmettere agli studenti: “ Il piacere di fare Matematica”
A soddisfare queste esigenze è ispirato il curricolo proposto dall’UMI-CIIM-SIS
MATERIALI ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
QUALE CURRICOLO ? ,[object Object],[object Object]
La stessa Matematica per tutti i cittadini ,[object Object],[object Object],[object Object]
MATERIALI Il progetto m@t.abel ha scelto 54 esempi tra i più significativi della Matematica per il cittadino,27 per la scuola secondaria di primo grado e 27 per il primo biennio del ciclo secondario. In tutte le proposte, si delinea una concezione delle competenze matematiche come un complesso di processi basati sulla matematizzazione  quale modellizzazione della realtà all’interno di una  teoria  sempre più sistematica.
Un insegnamento-apprendimento della matematica in cui sono intrecciati tre aspetti fondamentali: •  i  contenuti  disciplinari •  le  situazioni  e i contesti in cui i problemi sono posti, che vengono utilizzati come sorgenti di stimoli materiali per gli allievi •  i  processi  che l’allievo deve attivare per collegare la situazione problematica affrontata con i contenuti matematici da veicolare
Quale didattica? ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
La struttura del curricolo ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
Il progetto m@t.abel si avvale della piattaforma INDIRE che utilizza un’ampia dotazione tecnologica permettendo un uso modulare degli strumenti sincroni ed asincroni e consentendo ai corsisti e al tutor di organizzare la didattica secondo le proprie finalità e necessità.
e-learning ,[object Object],[object Object],[object Object],[object Object]
LA PIATTAFORMA ,[object Object]
http:// for.indire.it /pon_matematica0910/
 
 
Forum – Blog – Wiki   ,[object Object],[object Object],[object Object]
Breeze  (Eventi) Permette di condurre  sedute collaborative economiche dal vivo con docenti e partecipanti in varie postazioni, che comprendono presentazioni multimediali, simulazioni di software e condivisione di applicazioni. E’ uno strumento di comunicazione sincrona che facilita la condivisione di conoscenze e punti di vista fra individui che non hanno la possibilità di interagire insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo.
 
CONDIVISIONE DI MATERIALI L'archivio materiali condivisi è uno strumento per condividere materiali sui temi trattati nel percorso di formazione tra i momenti in presenza e l'interazione on line. E’ possibile creare diverse cartelle dentro le quali il tutor e i corsisti possono caricare i files per rendere disponibili a tutti sia i documenti proposti per la discussione che gli  elaborati di sintesi dell’elaborazione collettiva .
 

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  • 3.
  • 4.
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  • 8. Il Piano m@t.abel Si propone come un lavoro in cui gli attori sono le istituzioni scolastiche. Inserisce l’insegnamento della matematica in un ambiente consonante con lo sviluppo tecnologico degli strumenti di comunicazione e di insegnamento. Presenta un rinnovamento scientificamente fondato dei contenuti e dei metodi di insegnamento. Tiene conto dei risultati deludenti rilevati per i nostri studenti in sede di valutazioni internazionali.
  • 9.
  • 10.
  • 11.
  • 12.
  • 13.
  • 14. ATTIVITA’ DI FORMAZIONE (novembre 2009 - maggio 2010) Formazione in presenza Formazione on line Sperimentazione in classe
  • 15. Il modello di formazione proposto è di tipo costruttivista e si basa sulla costituzione di gruppi di lavoro di docenti, il cui percorso è finalizzato allo svolgimento di un compito condiviso e collaborativo, sotto la guida di un tutor esperto. L’ambiente di apprendimento on line mette a disposizione aree di interazione e discussione dedicate al lavoro di piccoli gruppi di docenti (circa 20 corsisti) guidati da un tutor esperto . Ciascun gruppo è dotato di una serie di strumenti sincroni e asincroni per l’interazione, la progettazione e la produzione collaborativi. Modello didattico
  • 16. Conoscenza Condivisione Materiali Attività forum Learning by doing Interazione del gruppo Apprendimento
  • 17. LE FASI DELLA FORMAZIONE Condivisione Sperimentazione in classe delle 4 attività scelte e avvio della redazione dei diari di bordo Approfondimento dei contenuti in piattaforma , individuazione delle attività da sperimentare in classe e condivisione di un protocollo di sperimentazione Conclusione della redazione dei diari di bordo che documentano l’esperienza nov-dic genn-apr maggio Analisi Sperimentazione
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  • 24. IL RUOLO DEL TUTOR Fa magie…..
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  • 30. “… è come il capitano di una nave: ha a cuore l’esito del viaggio, cerca di renderlo piacevole e scorrevole e cerca di evitare che i “passeggeri” scendano al primo porto o manifestino l’intenzione di ammutinare la nave…” Rowntree (1995)
  • 31. IL RUOLO DEL TUTOR … .. e la sua massima aspirazione è….. Sparire
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  • 36. Competenze matematiche 2000 2001 2003 2004 2006 2006 2007 2007
  • 37. Matematica 2003 Piano per la formazione in presenza e a distanza degli insegnanti di matematica - Apprendimenti di base
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  • 39. Nuove prospettive dell’apprendere in matematica alla luce delle valutazioni nazionali e internazionali
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  • 46. Tipologia delle prove La prova è costituita da domande: a) a scelta multipla b) aperte a risposta articolata (spiega perché…, descrivi...) PROGETTO PISA (Programme for International StudentAssessment)
  • 47. Obiettivi Literacy in matematica “ La capacità di un individuo di identificare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino che esercita un ruolo costruttivo,impegnato e basato sulla riflessione” PROGETTO PISA (Programme for International StudentAssessment) I quesiti OCSE PISA misurano la capacità di matematizzare situazioni problematiche della vita reale:competenze per la vita
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  • 49. Le prove OCSE PISA hanno evidenziato che i nostri allievi non sanno applicare le competenze apprese a scuola a un contesto meno strutturato in cui le situazioni proposte sono meno di routine (nuove, meno chiare...) e in cui devono decidere quali siano le conoscenze pertinenti e come si possono utilmente applicare. Le prestazioni linguistiche dei nostri allievi mentre fanno matematica sono risultati estremamente carenti. Le prove PISA richiedono competenze sia nella lettura e interpretazione di un testo (sotto questo aspetto anche le prove INVALSI) sia nella produzione di testi matematici. I deficit più alti sono presenti nei quesiti in cui si chiede di spiegare, verbalizzare, dimostrare o giustificare le risposte date. CONCLUSIONI
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  • 53. A soddisfare queste esigenze è ispirato il curricolo proposto dall’UMI-CIIM-SIS
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  • 57. MATERIALI Il progetto m@t.abel ha scelto 54 esempi tra i più significativi della Matematica per il cittadino,27 per la scuola secondaria di primo grado e 27 per il primo biennio del ciclo secondario. In tutte le proposte, si delinea una concezione delle competenze matematiche come un complesso di processi basati sulla matematizzazione quale modellizzazione della realtà all’interno di una teoria sempre più sistematica.
  • 58. Un insegnamento-apprendimento della matematica in cui sono intrecciati tre aspetti fondamentali: • i contenuti disciplinari • le situazioni e i contesti in cui i problemi sono posti, che vengono utilizzati come sorgenti di stimoli materiali per gli allievi • i processi che l’allievo deve attivare per collegare la situazione problematica affrontata con i contenuti matematici da veicolare
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  • 61. Il progetto m@t.abel si avvale della piattaforma INDIRE che utilizza un’ampia dotazione tecnologica permettendo un uso modulare degli strumenti sincroni ed asincroni e consentendo ai corsisti e al tutor di organizzare la didattica secondo le proprie finalità e necessità.
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  • 68. Breeze (Eventi) Permette di condurre sedute collaborative economiche dal vivo con docenti e partecipanti in varie postazioni, che comprendono presentazioni multimediali, simulazioni di software e condivisione di applicazioni. E’ uno strumento di comunicazione sincrona che facilita la condivisione di conoscenze e punti di vista fra individui che non hanno la possibilità di interagire insieme nello stesso luogo e nello stesso tempo.
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  • 70. CONDIVISIONE DI MATERIALI L'archivio materiali condivisi è uno strumento per condividere materiali sui temi trattati nel percorso di formazione tra i momenti in presenza e l'interazione on line. E’ possibile creare diverse cartelle dentro le quali il tutor e i corsisti possono caricare i files per rendere disponibili a tutti sia i documenti proposti per la discussione che gli elaborati di sintesi dell’elaborazione collettiva .
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