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the European Union 1
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Sommario
 Introduzione
 Manuale
 Requisiti di sistema
 Analisi
 Risultati
 Dati per l’EMBT
Introduzione – Manuale
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the European Union 4
Ripartire il consumo di energia per segmento e lungo i diversi processi produttivi,
sia per la componente termica che per quella elettrica;
Lo strumento supporta le aziende nel trovare la risposta alle seguenti domande:
Dove viene consumata l’energia?
Come viene consumata l’energia?
Scopo dell‘ESS-EDST
Introduzione – Manuale
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the European Union 5
Lo Schema di Risparmio Energetico ESS sviluppato nell’ambito del progetto
Europeo SESEC vi offre i seguenti strumenti:
• Approccio complessivo di SESEC
• EBMT (Strumento per la gestione dell'energia e per il benchmark)
• EDST (Strumento di supporto alla ripartizione dell‘energia) , basato su Excel,
descritto in questa presentazione
• SAT (Strumento di autovalutazione)
• Nove presentazioni sulle buone prassi per il risparmio energetico:
• Contratti di fornitura e differimento dei carichi
• Macchine di produzione e loro utilizzo
• Aria compressa
• Produzione di vapore e calore
• Energie rinnovabili e impianti di cogenerazione
• Illuminazione
• HVAC I (Riscaldamento)
• HVAC II (Ventilazione, Aria condizionata)
• Vuoto, Pulizia
Per ulteriori informazioni considerare [1] e [2]
Strumenti e risorse disponibili
Introduzione – Manuale
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the European Union 6
Ripartizione del consumo elettrico per tipo di utenza. Suddivisione mensile del
consumo elettrico totale tra macchine per la produzione, generatori di calore, aria
compressa, illuminazione, utenze ausiliarie e altro.
Ripartizione del consumo di combustibile per tipo di utenza. Suddivisione mensile
del consumo di combustibile totale tra macchine per la produzione, generatori di
calore, utenze ausiliarie e altro.
Ripartizione del consumo elettrico per processo/reparto (macchinari di produzione),
tutta l'elettricità è ripartita per processi.
Ripartizione del consumo termico per processo/reparto (produzione), tutta l'energia
termica è ripartita per processi.
Discretizzazione completa della componente elettrica includendo sia il tipo di utenza
che il processo produttivo/reparto.
Discretizzazione completa della componente termica includendo sia il tipo di utenza
che il processo produttivo/reparto.
Dati da utilizzare nell’EMBT.
Nota: Poichè lo strumento calcola la distribuzione dell’energia in base ai dati di targa delle macchine e a delle stime, è possibile sostituire i
valori con misure dirette effettuate utilizzando contatori portatili o fissi, a condizione che vengano rispettati gli input necessari per l’EMBT.
Anteprima: Risultati attesi
Introduction – Manual
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the European Union 7
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Energy Europe Programme of
the European Union 8Introduzione – Manuale
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Energy Europe Programme of
the European Union 9
Steps
1. Definire lo scopo
2. Impostare il file Excel
3. Inserire i dati tecnici
4. Controllare la ripartizione in output,
l’energia termica ed elettrica
5. Dati per l’EMBT (dati da esportare ed
utilizzare nell’EMBT)
Introduzione – Manuale
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the European Union 10
1. Definire lo scopo
Che cosa ti aspetti di ottenere dallo strumento ESS-EDST? Es.:
 Ripartizione dell’energia all’interno dell’impianto per segmento e/o
processo
Nella vostra azienda chi utilizzerà lo strumento ESS-EDST?
 Avrete bisogno della lista delle macchine con i dati tecnici, questa lista
dovrebbe includere anche l’illuminazione. Se l’azienda desidera essere
precisa e considerare tutte le utenze, allora non bisogna dimenticare le
apparecchiature d’ufficio e quelle che non sono comprese tra le
macchine di produzione (es. conservazione e preparazione dei cibi, ecc.)
 Ore di lavoro per processo e carico di lavoro per macchina
Quali saranno i passi successivi?
 Es. Attribuire il costo energetico all’interno dell’impianto per segmento
e/o processo
Introduzione – Manuale
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the European Union 11
2. Impostare il file Excel
MS-Excel 2010 o versione successiva
La versione più aggiornata è disponibile su www.sesec-
training.eu
Le macro devono essere abilitate
L’ESS-EDST è stato sviluppato utilizzando macro. Dovete
quindi attivare le macro per potere utilizzare l’ESS-EDST
Introduzione – Manuale
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2. Attivare le Macro
Introduzione – Manuale
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the European Union 13
3. Foglio: Introduzione
Tutti i fogli sono
navigabili ma l’utilizzo
dello strumento
dovrebbe procedere
da sinistra a destra
Leggere tutta
l’introduzione, vi
aiuterà a capire il
funzionamento dello
strumento
Introduzione – Manuale
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the European Union 14
Foglio: Introduzione
Introduzione – Manuale
In questo modulo verrà utilizzato un esempio di azienda teorica denominata XPTO. Quest’azienda
produce due segmenti:
 Calze che fanno parte del segmento “Biancheria intima e reggiseni” e
 Magliette senza giunture che fanno parte del segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia”.
Il principale output dell’azienda sono le calze che rappresentano quasi il 100% della produzione, le
magliette rappresentano solo una piccola percentuale al punto da potere essere considerate quasi
come una produzione campione.
L’EDST è uno strumento in grado di analizzare solo un segmento alla volta e questo implica che deve
essere compilato un file Excel EDST per ogni segmento prodotto dall’azienda.
In questo esempio, l’azienda XPTO produce due segmenti e questo significa che devono essere creati
due file EDST, uno per ogni segmento.
Nota: gli strumenti EDST con gli esempi (uno per segmento) sono disponibili anche sul sito web SESEC.
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Nel primo foglio “Avvio & Dati Aziendali” vi verrà chiesto di identificare l’azienda, l’utente e l’anno che
si vuole analizzare.
Nel caso l’azienda abbia più di un segmento, vi verrà chiesto anche di effettuare una prima ripartizione
dell’energia elettrica e termica tra i diversi segmenti in base all’esperienza dell’azienda.
Alla fine, vi verrà chiesto di inserire il numero di ore lavorate al mese per ciascun processo di ogni
segmento specifico.
Foglio: Avvio & Dati Aziendali (1)
Introduzione – Manuale
Inserire i dati dell’azienda. Tutti i dati inseriti
devono essere relativi all’anno indicato.
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the European Union 16
In queste tabelle è necessario inserire una stima dell’energia mensile utilizzata in ogni segmento,
l’idea è di utilizzare l’esperienza dell’azienda per fare una prima ripartizione del consumo energetico
per segmento. Non appena l’utente avrà acquisito familiarità con gli strumenti SESEC, i concetti di
gestione dell’energia e la loro attuazione, questa allocazione dell’energia verrà migliorata e resa più
corrispondente alla realtà.
Consideriamo l’esempio della società XPTO, quest’azienda produce due segmenti “Biancheria intima
e reggiseni” e “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dove il segmento T-shirts è considerato una
produzione campione (vedi slide 14). Le seguenti immagini mostrano la ripartizione preliminare.
Foglio: Avvio & Dati Aziendali (2)
Introduzione – Manuale
Tabella per il segmento
“Biancheria intima e reggiseni”
del file EDST
Tabella per il segmento
“T-shirts e affini – tessuti a maglia”
del file EDST
Come si può vedere la maggior parte del consumo è destinato al segmento “Biancheria intima e
reggiseni” siccome quasi tutta la produzione è su questo segmento, inoltre si può notare che per ogni
mese la somma dell’energia elettrica e termica è pari al 100% (es. a Gennaio il consumo elettrico è
del 98% per la “Biancheria intima e reggiseni” e del 2% per “T-shirts e affini – tessuti a maglia”,
inoltre nel mese di Agosto non c’è produzione di T-shirts e quindi, inevitabilmente, il consumo risulta
lo 0%. La cella “Controllo” serve per verificare se i valori sono inferiori allo 0% o superiori al 100%.
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the European Union 17
Gli ultimi dati di input in questa scheda
riguardano le ore lavorate per ciascun
processo di ogni segmento.
Durante la compilazione di queste tabelle
non è necessario riferirsi a macchine
particolari perché l’obiettivo è di inserire
le ore di lavoro mensili del processo anche
se sta funzionando una sola macchina.
L’aggiustamento per l’attribuzione delle
ore è prevista nelle schede successive.
Nelle immagini di esempio a destra, le ore
di lavoro mensili sono le stesse per ogni
segmento perché in ogni segmento le
aree di lavoro sono sovrapposte, questo
significa che l’area dove vengono tessute
le magliette è la stessa dove vengono
tessute le calze e allo stesso modo per il
finissaggio.
Foglio: Avvio & Dati Aziendali (3)
Introduzione – Manuale
Tabella per il segmento
“Biancheria intima e
reggiseni” del file EDST Tabella per il segmento
“T-shirts e affini – tessuti
a maglia” del file EDST
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Foglio: Macchine (1)
Introduzione – Manuale
Nel foglio “Macchine”, viene chiesto di inserire tutte le macchine che consumano energia all’interno
dell’azienda tranne i generatori di vapore/acqua calda e aria compressa (compressori ed essicatori)
perchè questi dispositivi hanno schede specifiche per l’inserimento dei dati. Questa lista dovrebbe essere
considerata come un elenco attrezzature indipendente dal segmento, così da potere essere utilizzata in
più file EDST.
... inserili qui per
l’identificazione del
processo. Il campo
“Classificazione” verrà
riempito in automatico.
Utilizzare i numeri da 1
a 9 di questa lista, e …
“Osservazioni” e dati
elettrici sono campi
facoltativi ma utili per
inserire informazioni
importanti.
Nota: Tutti i campi verdi sono
facoltativi e quindi non sono
necessari per effetturare i calcoli.
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the European Union 19
Foglio: Macchine (2)
Introduzione – Manuale
Nella colonna “Attrezzatura/Macchina” (vedere immagine sotto) viene chiesto di inserire ogni macchina,
o gruppo di macchine, relative al processo indicato. L’utente può inserire una macchina per ogni cella o
un gruppo di macchine simili che solitamente lavorano le stesse ore e hanno le stesse caratteristiche
elettriche, cioè lo stesso consumo. Ad esempio consideriamo un’azienda con 5 macchine per maglieria;
Esempio 1: Le macchine sono dello stesso modello e/o hanno le stesse caratteristiche elettriche, le
macchine 1, 2 e 3 di solito lavorano con continuità, mentre la 4 e la 5 funzionano la metà del tempo.
L’utente dovrebbe inserire le macchine 1, 2 e 3 in una riga e poi la 4 e la 5 in una riga diversa.
Esempio 2: Le macchine sono dello stesso modello e/o
hanno le stesse caratteristiche elettriche ma funzionano
in momenti diversi. L’utente dovrebbe inserire ogni
macchina in una riga diversa.
Esempio 3: Le macchine NON sono dello stesso modello
e/o non hanno le stesse caratteristiche elettriche ma
lavorano con continuità. L’utente dovrebbe inserire ogni
macchina in una riga diversa. Tuttavia se le caratteristiche
sono le stesse, nel senso che hanno consumi simili, allora
possono essere raggruppate in una singola riga.
Giustificazione  quando si raggruppano macchine simili
considerare non solo le caratteristiche elettriche, cioè
consumi simili, ma anche se hanno ore di lavoro simili.
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Energy Europe Programme of
the European Union 20
Foglio: Macchine (3)
Introduzione – Manuale
“Potenza Apparente” il
calcolo può essere fatto
utilizzando lo strumento
di supporto disponibile
nello stesso foglio.
Recuperare i dati elettrici
da ogni macchina e
seguire le indicazioni
dello strumento per il
calcolo dei kVA.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 21Introduzione – Manuale
Foglio: Energia Elettrica delle Macchine (1)
Nel foglio “Energia Elettrica delle Macchine”, viene chiesto di inserire, su base mensile, le ore di lavoro
specifiche e il carico di lavoro di tutte le macchine indicate nella scheda precedente, il foglio “Macchine”.
In questa scheda la “Potenza Apparente” verrà convertita in “Energia Apparente”. Nel dettaglio:
 Ore di lavoro  Rappresenta le ore di lavoro totali mensili di una macchina o di un gruppo di
macchine “simili”. Notare che NON si devono sommare le ore di lavoro se relative ad un gruppo di
macchine, cioè se il gruppo comprende 2 macchine di cui una funziona 185h e l’altra funziona 200h
non bisogna inserire 385h ma un valore medio o un valore comunque compreso tra 185 e 200;
 Carico di lavoro  Il carico di
lavoro è una stima percentuale
del lavoro effettivo svolto dalla
macchina all’interno delle sue
ore di lavoro; considerare
quindi un valore compreso tra
0% se la macchina è ferma e
100% se la macchina è a pieno
carico/potenza.
Notare che tutti gli altri campi della
scheda sono stati compilati
automaticamente in base ai dati
già inseriti nel foglio “Macchine”.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 22Introduzione – Manuale
Foglio: Energia Elettrica delle Macchine (2)
Tabella per il segmento
“T-shirts e affini –
tessuti a maglia” del
file EDST
Tabella per il segmento
“Biancheria intima e
reggiseni” del file EDST
Queste due immagini descrivono il mese di
Gennaio di entrambi i file EDST relativi ai
due segmenti produttivi dell’esempio,
“Biancheria intima e reggiseni” e “T-shirts e
affini – tessuti a maglia”.
La cosa più importante da notare è che i
valori per le macchine “T-shirts e affini –
tessuti a maglia” nella tabella “Biancheria
intima e reggiseni” sono fissati a 0, e
viceversa nella tabella “T-shirts e affini –
tessuti a maglia”.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 23Introduzione – Manuale
Nel foglio “Illuminazione”, viene chiesto di inserire tutti i punti luce all’interno dell’azienda. Come la
scheda sulle “Macchine” considerare questa lista un elenco delle attrezzature indipendente dal
segmento, così la stessa lista può essere utilizzata in più file EDST.
Foglio: Illuminazione (1)
... inserirli qui per l’identificazione del processo.
Il campo “Classificazione dell’area” verrà
riempito in automatico.
Utilizzare i numeri da 1
a 8 di questa lista, e …
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 24Introduzione – Manuale
Foglio: Illuminazione (2)
... inserirli qui per l’identificazione dell’attrezzatura.
Il campo “Tipologia” verrà riempito in automatico.
Utilizzare i numeri da 1 a 58 di questa lista, e…
Il passo successivo consiste nell’inserire il tipo di illuminazione utilizzata
nelle diverse aree, l’elenco a destra contiene 58 possibili combinazioni di
illuminazione comunemente utilizzata, scorrendo l’elenco si può abbinare
ogni area con il tipo d’illuminazione installata.
Nell’immagine sotto si può notare che per la “Tessitura a maglia” e il
“Finissaggio” il campo “Osservazioni” indica “Calze e Magliette”, ciò
significa che entrambi i segmenti sono realizzati nelle stesse aree. Quindi,
in entrambi i file EDST la scheda “Illuminazione” contiene gli stessi dati per
le aree di produzione.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 25Introduzione – Manuale
Foglio: Illuminazione (3)
Infine, nella stessa tabella, viene chiesto di inserire la quantità dei tipi di punto luce selezionati e il loro
coefficiente di utilizzo. Grazie ai dati inseriti in questa scheda il tool calcola la “Potenza Apparente” e in
background, utilizzando le ore di lavoro inserite in precedenza, calcola l’”Energia Apparente”. Nel
dettaglio:
 Quantità  Assumere sempre “Quantità” come la quantità di lampade anche se in azienda ci sono
plafoniere doppie o triple, cioè se ci sono 10 plafoniere doppie, allora bisogna inserire una quantità
totale di 20 lampade. Includere tutte le lampade presenti anche se solitamente spente.
 Coefficiente di utilizzo  Sebbene tutte le lampade sono state inserite in elenco, non tutte le
lampade sono accese durante l’orario di lavoro, il “coefficiente di utilizzo” consente di regolare la
quantità di tempo durante il quale le lampade sono accese.
Nell’esempio qui di seguito nell’area “Tessitura a maglia” ci sono 150 tubi fluorescenti da 36W con
alimentatore elettronico che sono accese in media il 70% del tempo.
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the European Union 26
Nel foglio “Aria compressa”, viene chiesto di inserire la “Potenza apparente”, il “Carico di lavoro medio” e
la ripartizione teorica del flusso d’aria. In dettaglio:
• Potenza apparente  può essere calcolata utilizzando lo strumento di supporto disponibile nella
scheda “Macchine” (slide 20). Recuperare i dati elettrici di ogni compressore e asciugatrice attiva e
seguire le indicazioni dello strumento per il calcolo dei kVA.
• Carico di lavoro medio  il carico di lavoro medio può essere visto come rapporto tra il tempo di
compressione e quello di lavoro totale.
Anche se la cosa migliore è procedere con delle misure elettriche, un metodo pratico per il calcolo
del carico di lavoro medio è basato sull’utilizzo di timer; immaginate un compressore che durante un
periodo di tempo di 60 minuti comprime effettivamente solo per 30 minuti, il carico di lavoro medio
è 30/60=50% (risultati migliori si possono ottenere allungando il periodo di tempo). Questo metodo
può essere applicato a compressori di tipo on/off, se il compressore è a velocità variabile allora i dati
per recuperare il carico di lavoro medio dovrebbero essere disponibili nel controller del compressore.
• Ripartizione teorica del flusso d’aria  Siccome la ripartizione del consumo d’aria compressa è molto
difficile senza misure, l’approccio migliore è quello di stimare i consumi durante l’installazione in base
all’esperienza dell’azienda. Il modo migliore per stimare la ripartizione è identificare, in tutti i
processi, dove sono presenti i maggiori consumi di aria compressa, la loro quantità e la media delle
ore di lavoro, correlati tra loro, e poi affinare i risultati con gli stessi dati, ma relativi alle utenze d’aria
compressa meno intensive.
Introduzione – Manuale
Foglio: Aria compressa (1)
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 27Introduzione – Manuale
Entrambi i segmenti illustrati negli esempi hanno la stessa ripartizione teorica d’aria compressa per due
ragioni:
• Innanzitutto abbiamo visto che il segmento “Biancheria intima e reggiseni” è il segmento principale
nell’azienda;
• Il peso del consumo d’aria compressa nelle macchine per la “Tessitura a maglia” e il “Finissaggio” è
praticamente lo stesso in entrambi i segmenti, il rapporto è circa il 60%-40% indipendentemente dal
prodotto.
Foglio: Aria compressa (2)
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the European Union 28
Il foglio “Vapore / Acqua calda” si basa su approccio simile al foglio sull’“Aria compressa”. Qui all’utente
viene chiesto di inserire la “Potenza apparente”, il “Carico di lavoro medio” e la ripartizione teorica del
flusso di vapore/acqua calda, e la principale differenza tra questa scheda e quella sull’aria compressa
consiste nell’introduzione di un coefficiente di riduzione. Inoltre la scheda prevede sia l’utilizzo di
generatori a combustibile che elettrici. Nel dettaglio:
• Potenza apparente  può essere calcolata utilizzando lo strumento di supporto disponibile nella
scheda “Macchine” (slide 20). Recuperare i dati elettrici di ogni generatore di vapore/acqua calda e
seguire le indicazioni dello strumento per il calcolo dei kVA. Ricordare che si tratta del consumo
elettrico correlato, nulla a che vedere con la potenza termica.
• Carico di lavoro medio  il carico di lavoro medio può essere visto come rapporto tra il tempo di
funzionamento del bruciatore/resistenza e quello di lavoro totale.
Anche se la cosa migliore è procedere con delle misure elettriche, un metodo pratico per il calcolo
del carico di lavoro medio, simile a quello considerato per l’aria compressa, può essere adottato
utilizzando un timer; immaginate un generatore di vapore/acqua calda che durante un periodo di
tempo di 60 minuti brucia/attiva la resistenza effettivamente solo per 30 minuti, il carico di lavoro
medio è 30/60=50% (allungando il periodo di tempo si possono migliorare i risultati).
Introduzione – Manuale
Foglio: Vapore / Acqua calda (1)
Co-funded by the Intelligent
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the European Union 29
• Coefficiente di riduzione  Il coefficiente di riduzione funziona sostanzialmente allo stesso modo del
“Coefficiente di utilizzo” adottato nel foglio sull”Illuminazione” (slide 25), le ore di lavoro sono già
state identificate nella pagina “Dati aziendali” ma non tutti i generatori funzionano durante questo
periodo, utilizzare il “Coefficiente di riduzione” per regolare la quantità di tempo in cui i generatori
sono attivi;
Introduzione – Manuale
Foglio: Vapore / Acqua calda (2)
Notare che sono disponibili per l’inserimento dei dati entrambe le tipologie di generatori di
vapore/acqua calda, sia quelli elettrici che a combustibile. E’ possibile inserire i dati in uno o in entrambi,
se si ha più di un impianto allora inserire la somma delle “Potenze apparenti” e poi affinare utilizzando il
“Carico di lavoro medio” e il “Coefficiente di riduzione”.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 30
• Ripartizione teorica del flusso di
vapore/acqua calda  Siccome la
ripartizione del consumo di
vapore/acqua calda è molto difficile
senza misure, l’approccio migliore è
quello di stimare i consumi durante
l’installazione in base all’esperienza
dell’azienda. Il modo migliore per
stimare la ripartizione è identificare,
in tutti i processi, dove sono presenti i
maggiori consumi di vapore/acqua
calda, la loro quantità e la media delle
ore di lavoro, correlati tra loro, e poi
affinare i risultati con gli stessi dati,
ma relativi ad utenze di vapore/acqua
calda meno intensive. La principale
differenza tra questa scheda e quella
sull’“Aria compressa” consiste nella
distribuzione mensile perché il
consumo di calore è influenzato dalla
stagione, es. riscaldamento invernale.
Introduzione – Manuale
Foglio: Vapore / Acqua calda (3)
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 31
La scheda “Combustibile” è stata creata
per distinguere il consumo di combustibile
che viene utilizzato per produrre
vapore/acqua calda tramite generatori di
calore (produzione indiretta di calore) e il
combustibile che viene utilizzato
direttamente in una macchina di
produzione come un essiccatore, in questo
modo si separa il consumo totale di
combustibile diretto da quello indiretto.
Per quanto riguarda la ripartizione dei
consumi persiste un problema ricorrente,
senza misure è molto difficile ripartire i
consumi di combustibile, e quindi si adotta
lo stesso approccio usato per i consumi di
”Aria compressa” e “Vapore/acqua calda”.
Inserire in tabella la ripartizione teorica di
tutti i consumi di combustibile a
prescindere da dove viene bruciato.
Introduzione – Manuale
Foglio: Combustibile (1)
Sulla base dei contatori esistenti o della vostra percezione ed esperienza, inserire la % di
combustibile utilizzato direttamente, cioè il combustibile che è bruciato direttamente nelle
macchine di produzione come asciugatrici e riscaldatori.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 32
Mentre nella tabella precedente della scheda “Vapore/Acqua calda” veniva chiesta solo la ripartizione del
vapore/acqua calda, cioè la distribuzione del fluido caldo, qui viene chiesto come è ripartito il consumo di
combustibile.
A titolo d’esempio, immaginiamo un’azienda con processi A e B, nel processo A viene consumato solo
vapore mentre nel processo B vengono consumati sia il vapore che il combustibile. Nella scheda
“Vapore/Acqua calda” l’utilizzo del vapore è pari all’80% nel processo A e 20% nel processo B. In questa
scheda la ripartizione del combustibile è invece pari al 50% per entrambi i processi, perché ci sono
macchine che bruciano direttamente il combustibile spostando il peso termico tra i processi.
Introduzione – Manuale
Foglio: Combustibile (2)
Nel nostro esempio (vedere l’immagine)
l’azienda non consuma combustibile
direttamente e quando viene ripartito il
consumo totale di combustibile, questo
viene utilizzato tutto per il finissaggio
(indirettamente tramire vapore).
Notare che anche qui, analogamente alla
scheda “Vapore/Acqua calda”, c’è una
ripartizione mensile perchè il consumo di
calore è influenzato dalla stagione, es.
riscaldamento invernale.
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 33
L’esito nel foglio “Risultati” viene presentato sia numericamente che graficamente e i dati sono suddivisi
in 6 pagine con risultati specifici:
• Pagina 1  In questa pagina si trova la ripartizione elettrica per tipo di utenza, il consumo elettrico
totale viene separato tra macchine per la produzione, generatori di calore, aria compressa,
illuminazione, utenze ausiliarie e altro.
• Pagina 2  In questa pagina si trova la ripartizione di combustibile per tipo di utenza, il consumo
viene separato tra macchine per la produzione, generatori di calore, utenze ausiliarie e altro.
• Pagina 3  In questa pagina si trova la ripartizione elettrica mensile per processo/reparto
(macchinari di produzione). Qui, tutta l'elettricità è ripartita tra i processi, così che ogni processo
include la sua porzione elettrica di aria compressa, illuminazione, ecc.
• Pagina 4  In questa pagina si trova la ripartizione di energia termica mensile per processo/reparto
(produzione), l'energia termica rappresenta il combustibile utilizzato e il calore fornito da una
sorgente esterna. Tutta l'energia termica è ripartita tra i processi, così che ogni processo include la
sua porzione termica prodotta nel generatore di calore e/o fornita da una fonte esterna.
• Pagina 5  In questa pagina si trova la discretizzazione completa dell'energia elettrica includendo sia
il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto.
• Pagina 6  In questa pagina si trova la discretizzazione completa dell'energia termica includendo sia
il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto. Notare che bisogna considerare dove il
combustibile viene bruciato - vale lo stesso principio della pagina 2.
Introduzione – Manuale
Foglio: Risultati (1)
Co-funded by the Intelligent
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the European Union 34Introduzione – Manuale
Foglio: Risultati (2)
Alcuni risultati dal segmento “Biancheria intima e reggiseni” dell’EDST (file di esempio)
Co-funded by the Intelligent
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the European Union 35Introduzione – Manuale
Foglio: Risultati (3)
Alcuni risultati dal segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dell’EDST (file di esempio)
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 36Introduzione – Manuale
Foglio: Dati per EMBT (1)
I risultati di questa scheda devono essere utilizzati nello strumento EMBT (Energy Management and
Benchmarking Tool) e in particolare nei fogli "Energy input“ e “Benchmark”. Come già affermato, questo
strumento fornisce la ripartizione dell'energia per un solo segmento di produzione, questo significa che
per segmenti di produzione multipli devono essere completati diversi EDST. Lo stesso principio vale per il
benchmarking, i dati in un EDST sono validi solo per il segmento analizzato.
Questa scheda fornisce tre differenti risultati tramite tre tabelle, i valori sono disponibili dopo avere
cliccato il pulsante:
• Tabella 1, Ripartizione nel segmento  Questa tabella rappresenta la ripartizione dell'energia in
questo segmento. Basta selezionare e copiare i valori di questa tabella e incollarli nella tabella
"Inserire i dati sulla Distribuzione di Energia per Processo" della scheda "Energy input";
• Tabelle 2 & 3, Benchmarking nel segmento  Queste tabelle mostrano i dati necessari fornendo la
frazione di energia, elettrica e termica, sui processi per i quali è disponibile il benchmark nel
segmento scelto. Basta selezionare e copiare i valori di entrambe le tabelle e incollarli nelle tabelle
"Consumo di Elettricità" e "Consumo di Combustibile" della scheda "Benchmarking".
Cliccare qui per recuperare i valori.
Questi valori sono basati sui dati
della scheda “Risultati”.
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the European Union 37Introduzione – Manuale
Foglio: Dati per EMBT (2)
Dati del segmento “Biancheria intima e reggiseni” dell’EDST (file di esempio) da inserire nell’EMBT
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the European Union 38Introduzione – Manuale
Foglio: Dati per EMBT (3)
Dati del segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dell’EDST (file di esempio) da inserire nell’EMBT
Co-funded by the Intelligent
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the European Union 39
Bibliografia
 [1] CITEVE (2013): Critical Energy Saving Points for the Clothing Manufacturing Process/Factory
Environment, Deliverable D3.1
 [2] CITEVE (2013): O3.2 “Energy Saving Scheme (ESS) Guide for Companies” and O3.5 “Guidance
Document”
 [3] GHERZI (2013): Energy Data, Deliverable D2.2
 [4] DITF (2014): Euratex L’approccio complessivo di SESEC, presentazione disponibile su www.sesec-
training.eu
 [5] CITEVE (2014): EMBT (Strumento per la gestione dell'energia e per il benchmark), presentazione
disponibile su www.sesec-training.eu
 [6] ENEA (2014): SAT (Strumento di autovalutazione), presentazione disponibile su www.sesec-training.eu
Introduzione – Manuale
Co-funded by the Intelligent
Energy Europe Programme of
the European Union 40
Riferimenti delle foto
 Slide 8 – Dennis Skley: *grübel* – URI: http://www.flickr.com/photos/dskley/8627475625/sizes/z/in/photostream/
License: CC BY-ND 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.0/legalcode)
 Slide 9 – Carissa Rogers: kid to do list, list, Be happy and go home – URI:
http://www.flickr.com/photos/rog2bark/3437630552/sizes/m/in/photolist-6eLKNh-c1mn5W-9Lcbki-9jeZKu-CdE9B-
6tQG1N-8cuPQg-6oCMfR-5R2t5b-9uCMNF-7WWKna-82Z8Cz-87uSWj-839wC-8QW9Yq-7pHc1U-6qsYHC-gu1Ra-
7Jq5QH-7Mfehz-7VWPxJ-6J37Hp-4QCVn9-8QzzeL-8w3ARY-5JaQRk-5wvNsm-fMnd2-ffgRgs-4yar1X-dr9xUw-dJLTso-
3bLKoc-5sane8-eT8xC-5QjTMr-55xTxK-iYZum-i8xKL-61m8xK-6YzqVs-7JKQkd-5SyRgw-4VSKqq-avZUVo-4ZwxHC-3svSV-
4qU25r-4sCr3S-PVLFS-5rMwqS/ License: CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/legalcode)
 All other pictures (except the logos) are screenshots of the EDST-Tool by SESEC CC BY-SA 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/legalcode),
Introduzione – Manuale

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Formazione SESEC Modulo 12: Strumento di supporto alla ripartizione dell'energia (EDST)

  • 1. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 1
  • 2. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 2 Sommario  Introduzione  Manuale  Requisiti di sistema  Analisi  Risultati  Dati per l’EMBT Introduzione – Manuale
  • 3. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 3
  • 4. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 4 Ripartire il consumo di energia per segmento e lungo i diversi processi produttivi, sia per la componente termica che per quella elettrica; Lo strumento supporta le aziende nel trovare la risposta alle seguenti domande: Dove viene consumata l’energia? Come viene consumata l’energia? Scopo dell‘ESS-EDST Introduzione – Manuale
  • 5. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 5 Lo Schema di Risparmio Energetico ESS sviluppato nell’ambito del progetto Europeo SESEC vi offre i seguenti strumenti: • Approccio complessivo di SESEC • EBMT (Strumento per la gestione dell'energia e per il benchmark) • EDST (Strumento di supporto alla ripartizione dell‘energia) , basato su Excel, descritto in questa presentazione • SAT (Strumento di autovalutazione) • Nove presentazioni sulle buone prassi per il risparmio energetico: • Contratti di fornitura e differimento dei carichi • Macchine di produzione e loro utilizzo • Aria compressa • Produzione di vapore e calore • Energie rinnovabili e impianti di cogenerazione • Illuminazione • HVAC I (Riscaldamento) • HVAC II (Ventilazione, Aria condizionata) • Vuoto, Pulizia Per ulteriori informazioni considerare [1] e [2] Strumenti e risorse disponibili Introduzione – Manuale
  • 6. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 6 Ripartizione del consumo elettrico per tipo di utenza. Suddivisione mensile del consumo elettrico totale tra macchine per la produzione, generatori di calore, aria compressa, illuminazione, utenze ausiliarie e altro. Ripartizione del consumo di combustibile per tipo di utenza. Suddivisione mensile del consumo di combustibile totale tra macchine per la produzione, generatori di calore, utenze ausiliarie e altro. Ripartizione del consumo elettrico per processo/reparto (macchinari di produzione), tutta l'elettricità è ripartita per processi. Ripartizione del consumo termico per processo/reparto (produzione), tutta l'energia termica è ripartita per processi. Discretizzazione completa della componente elettrica includendo sia il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto. Discretizzazione completa della componente termica includendo sia il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto. Dati da utilizzare nell’EMBT. Nota: Poichè lo strumento calcola la distribuzione dell’energia in base ai dati di targa delle macchine e a delle stime, è possibile sostituire i valori con misure dirette effettuate utilizzando contatori portatili o fissi, a condizione che vengano rispettati gli input necessari per l’EMBT. Anteprima: Risultati attesi Introduction – Manual
  • 7. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 7
  • 8. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 8Introduzione – Manuale
  • 9. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 9 Steps 1. Definire lo scopo 2. Impostare il file Excel 3. Inserire i dati tecnici 4. Controllare la ripartizione in output, l’energia termica ed elettrica 5. Dati per l’EMBT (dati da esportare ed utilizzare nell’EMBT) Introduzione – Manuale
  • 10. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 10 1. Definire lo scopo Che cosa ti aspetti di ottenere dallo strumento ESS-EDST? Es.:  Ripartizione dell’energia all’interno dell’impianto per segmento e/o processo Nella vostra azienda chi utilizzerà lo strumento ESS-EDST?  Avrete bisogno della lista delle macchine con i dati tecnici, questa lista dovrebbe includere anche l’illuminazione. Se l’azienda desidera essere precisa e considerare tutte le utenze, allora non bisogna dimenticare le apparecchiature d’ufficio e quelle che non sono comprese tra le macchine di produzione (es. conservazione e preparazione dei cibi, ecc.)  Ore di lavoro per processo e carico di lavoro per macchina Quali saranno i passi successivi?  Es. Attribuire il costo energetico all’interno dell’impianto per segmento e/o processo Introduzione – Manuale
  • 11. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 11 2. Impostare il file Excel MS-Excel 2010 o versione successiva La versione più aggiornata è disponibile su www.sesec- training.eu Le macro devono essere abilitate L’ESS-EDST è stato sviluppato utilizzando macro. Dovete quindi attivare le macro per potere utilizzare l’ESS-EDST Introduzione – Manuale
  • 12. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 12 2. Attivare le Macro Introduzione – Manuale
  • 13. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 13 3. Foglio: Introduzione Tutti i fogli sono navigabili ma l’utilizzo dello strumento dovrebbe procedere da sinistra a destra Leggere tutta l’introduzione, vi aiuterà a capire il funzionamento dello strumento Introduzione – Manuale
  • 14. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 14 Foglio: Introduzione Introduzione – Manuale In questo modulo verrà utilizzato un esempio di azienda teorica denominata XPTO. Quest’azienda produce due segmenti:  Calze che fanno parte del segmento “Biancheria intima e reggiseni” e  Magliette senza giunture che fanno parte del segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia”. Il principale output dell’azienda sono le calze che rappresentano quasi il 100% della produzione, le magliette rappresentano solo una piccola percentuale al punto da potere essere considerate quasi come una produzione campione. L’EDST è uno strumento in grado di analizzare solo un segmento alla volta e questo implica che deve essere compilato un file Excel EDST per ogni segmento prodotto dall’azienda. In questo esempio, l’azienda XPTO produce due segmenti e questo significa che devono essere creati due file EDST, uno per ogni segmento. Nota: gli strumenti EDST con gli esempi (uno per segmento) sono disponibili anche sul sito web SESEC.
  • 15. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 15 Nel primo foglio “Avvio & Dati Aziendali” vi verrà chiesto di identificare l’azienda, l’utente e l’anno che si vuole analizzare. Nel caso l’azienda abbia più di un segmento, vi verrà chiesto anche di effettuare una prima ripartizione dell’energia elettrica e termica tra i diversi segmenti in base all’esperienza dell’azienda. Alla fine, vi verrà chiesto di inserire il numero di ore lavorate al mese per ciascun processo di ogni segmento specifico. Foglio: Avvio & Dati Aziendali (1) Introduzione – Manuale Inserire i dati dell’azienda. Tutti i dati inseriti devono essere relativi all’anno indicato.
  • 16. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 16 In queste tabelle è necessario inserire una stima dell’energia mensile utilizzata in ogni segmento, l’idea è di utilizzare l’esperienza dell’azienda per fare una prima ripartizione del consumo energetico per segmento. Non appena l’utente avrà acquisito familiarità con gli strumenti SESEC, i concetti di gestione dell’energia e la loro attuazione, questa allocazione dell’energia verrà migliorata e resa più corrispondente alla realtà. Consideriamo l’esempio della società XPTO, quest’azienda produce due segmenti “Biancheria intima e reggiseni” e “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dove il segmento T-shirts è considerato una produzione campione (vedi slide 14). Le seguenti immagini mostrano la ripartizione preliminare. Foglio: Avvio & Dati Aziendali (2) Introduzione – Manuale Tabella per il segmento “Biancheria intima e reggiseni” del file EDST Tabella per il segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” del file EDST Come si può vedere la maggior parte del consumo è destinato al segmento “Biancheria intima e reggiseni” siccome quasi tutta la produzione è su questo segmento, inoltre si può notare che per ogni mese la somma dell’energia elettrica e termica è pari al 100% (es. a Gennaio il consumo elettrico è del 98% per la “Biancheria intima e reggiseni” e del 2% per “T-shirts e affini – tessuti a maglia”, inoltre nel mese di Agosto non c’è produzione di T-shirts e quindi, inevitabilmente, il consumo risulta lo 0%. La cella “Controllo” serve per verificare se i valori sono inferiori allo 0% o superiori al 100%.
  • 17. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 17 Gli ultimi dati di input in questa scheda riguardano le ore lavorate per ciascun processo di ogni segmento. Durante la compilazione di queste tabelle non è necessario riferirsi a macchine particolari perché l’obiettivo è di inserire le ore di lavoro mensili del processo anche se sta funzionando una sola macchina. L’aggiustamento per l’attribuzione delle ore è prevista nelle schede successive. Nelle immagini di esempio a destra, le ore di lavoro mensili sono le stesse per ogni segmento perché in ogni segmento le aree di lavoro sono sovrapposte, questo significa che l’area dove vengono tessute le magliette è la stessa dove vengono tessute le calze e allo stesso modo per il finissaggio. Foglio: Avvio & Dati Aziendali (3) Introduzione – Manuale Tabella per il segmento “Biancheria intima e reggiseni” del file EDST Tabella per il segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” del file EDST
  • 18. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 18 Foglio: Macchine (1) Introduzione – Manuale Nel foglio “Macchine”, viene chiesto di inserire tutte le macchine che consumano energia all’interno dell’azienda tranne i generatori di vapore/acqua calda e aria compressa (compressori ed essicatori) perchè questi dispositivi hanno schede specifiche per l’inserimento dei dati. Questa lista dovrebbe essere considerata come un elenco attrezzature indipendente dal segmento, così da potere essere utilizzata in più file EDST. ... inserili qui per l’identificazione del processo. Il campo “Classificazione” verrà riempito in automatico. Utilizzare i numeri da 1 a 9 di questa lista, e … “Osservazioni” e dati elettrici sono campi facoltativi ma utili per inserire informazioni importanti. Nota: Tutti i campi verdi sono facoltativi e quindi non sono necessari per effetturare i calcoli.
  • 19. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 19 Foglio: Macchine (2) Introduzione – Manuale Nella colonna “Attrezzatura/Macchina” (vedere immagine sotto) viene chiesto di inserire ogni macchina, o gruppo di macchine, relative al processo indicato. L’utente può inserire una macchina per ogni cella o un gruppo di macchine simili che solitamente lavorano le stesse ore e hanno le stesse caratteristiche elettriche, cioè lo stesso consumo. Ad esempio consideriamo un’azienda con 5 macchine per maglieria; Esempio 1: Le macchine sono dello stesso modello e/o hanno le stesse caratteristiche elettriche, le macchine 1, 2 e 3 di solito lavorano con continuità, mentre la 4 e la 5 funzionano la metà del tempo. L’utente dovrebbe inserire le macchine 1, 2 e 3 in una riga e poi la 4 e la 5 in una riga diversa. Esempio 2: Le macchine sono dello stesso modello e/o hanno le stesse caratteristiche elettriche ma funzionano in momenti diversi. L’utente dovrebbe inserire ogni macchina in una riga diversa. Esempio 3: Le macchine NON sono dello stesso modello e/o non hanno le stesse caratteristiche elettriche ma lavorano con continuità. L’utente dovrebbe inserire ogni macchina in una riga diversa. Tuttavia se le caratteristiche sono le stesse, nel senso che hanno consumi simili, allora possono essere raggruppate in una singola riga. Giustificazione  quando si raggruppano macchine simili considerare non solo le caratteristiche elettriche, cioè consumi simili, ma anche se hanno ore di lavoro simili.
  • 20. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 20 Foglio: Macchine (3) Introduzione – Manuale “Potenza Apparente” il calcolo può essere fatto utilizzando lo strumento di supporto disponibile nello stesso foglio. Recuperare i dati elettrici da ogni macchina e seguire le indicazioni dello strumento per il calcolo dei kVA.
  • 21. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 21Introduzione – Manuale Foglio: Energia Elettrica delle Macchine (1) Nel foglio “Energia Elettrica delle Macchine”, viene chiesto di inserire, su base mensile, le ore di lavoro specifiche e il carico di lavoro di tutte le macchine indicate nella scheda precedente, il foglio “Macchine”. In questa scheda la “Potenza Apparente” verrà convertita in “Energia Apparente”. Nel dettaglio:  Ore di lavoro  Rappresenta le ore di lavoro totali mensili di una macchina o di un gruppo di macchine “simili”. Notare che NON si devono sommare le ore di lavoro se relative ad un gruppo di macchine, cioè se il gruppo comprende 2 macchine di cui una funziona 185h e l’altra funziona 200h non bisogna inserire 385h ma un valore medio o un valore comunque compreso tra 185 e 200;  Carico di lavoro  Il carico di lavoro è una stima percentuale del lavoro effettivo svolto dalla macchina all’interno delle sue ore di lavoro; considerare quindi un valore compreso tra 0% se la macchina è ferma e 100% se la macchina è a pieno carico/potenza. Notare che tutti gli altri campi della scheda sono stati compilati automaticamente in base ai dati già inseriti nel foglio “Macchine”.
  • 22. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 22Introduzione – Manuale Foglio: Energia Elettrica delle Macchine (2) Tabella per il segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” del file EDST Tabella per il segmento “Biancheria intima e reggiseni” del file EDST Queste due immagini descrivono il mese di Gennaio di entrambi i file EDST relativi ai due segmenti produttivi dell’esempio, “Biancheria intima e reggiseni” e “T-shirts e affini – tessuti a maglia”. La cosa più importante da notare è che i valori per le macchine “T-shirts e affini – tessuti a maglia” nella tabella “Biancheria intima e reggiseni” sono fissati a 0, e viceversa nella tabella “T-shirts e affini – tessuti a maglia”.
  • 23. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 23Introduzione – Manuale Nel foglio “Illuminazione”, viene chiesto di inserire tutti i punti luce all’interno dell’azienda. Come la scheda sulle “Macchine” considerare questa lista un elenco delle attrezzature indipendente dal segmento, così la stessa lista può essere utilizzata in più file EDST. Foglio: Illuminazione (1) ... inserirli qui per l’identificazione del processo. Il campo “Classificazione dell’area” verrà riempito in automatico. Utilizzare i numeri da 1 a 8 di questa lista, e …
  • 24. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 24Introduzione – Manuale Foglio: Illuminazione (2) ... inserirli qui per l’identificazione dell’attrezzatura. Il campo “Tipologia” verrà riempito in automatico. Utilizzare i numeri da 1 a 58 di questa lista, e… Il passo successivo consiste nell’inserire il tipo di illuminazione utilizzata nelle diverse aree, l’elenco a destra contiene 58 possibili combinazioni di illuminazione comunemente utilizzata, scorrendo l’elenco si può abbinare ogni area con il tipo d’illuminazione installata. Nell’immagine sotto si può notare che per la “Tessitura a maglia” e il “Finissaggio” il campo “Osservazioni” indica “Calze e Magliette”, ciò significa che entrambi i segmenti sono realizzati nelle stesse aree. Quindi, in entrambi i file EDST la scheda “Illuminazione” contiene gli stessi dati per le aree di produzione.
  • 25. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 25Introduzione – Manuale Foglio: Illuminazione (3) Infine, nella stessa tabella, viene chiesto di inserire la quantità dei tipi di punto luce selezionati e il loro coefficiente di utilizzo. Grazie ai dati inseriti in questa scheda il tool calcola la “Potenza Apparente” e in background, utilizzando le ore di lavoro inserite in precedenza, calcola l’”Energia Apparente”. Nel dettaglio:  Quantità  Assumere sempre “Quantità” come la quantità di lampade anche se in azienda ci sono plafoniere doppie o triple, cioè se ci sono 10 plafoniere doppie, allora bisogna inserire una quantità totale di 20 lampade. Includere tutte le lampade presenti anche se solitamente spente.  Coefficiente di utilizzo  Sebbene tutte le lampade sono state inserite in elenco, non tutte le lampade sono accese durante l’orario di lavoro, il “coefficiente di utilizzo” consente di regolare la quantità di tempo durante il quale le lampade sono accese. Nell’esempio qui di seguito nell’area “Tessitura a maglia” ci sono 150 tubi fluorescenti da 36W con alimentatore elettronico che sono accese in media il 70% del tempo.
  • 26. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 26 Nel foglio “Aria compressa”, viene chiesto di inserire la “Potenza apparente”, il “Carico di lavoro medio” e la ripartizione teorica del flusso d’aria. In dettaglio: • Potenza apparente  può essere calcolata utilizzando lo strumento di supporto disponibile nella scheda “Macchine” (slide 20). Recuperare i dati elettrici di ogni compressore e asciugatrice attiva e seguire le indicazioni dello strumento per il calcolo dei kVA. • Carico di lavoro medio  il carico di lavoro medio può essere visto come rapporto tra il tempo di compressione e quello di lavoro totale. Anche se la cosa migliore è procedere con delle misure elettriche, un metodo pratico per il calcolo del carico di lavoro medio è basato sull’utilizzo di timer; immaginate un compressore che durante un periodo di tempo di 60 minuti comprime effettivamente solo per 30 minuti, il carico di lavoro medio è 30/60=50% (risultati migliori si possono ottenere allungando il periodo di tempo). Questo metodo può essere applicato a compressori di tipo on/off, se il compressore è a velocità variabile allora i dati per recuperare il carico di lavoro medio dovrebbero essere disponibili nel controller del compressore. • Ripartizione teorica del flusso d’aria  Siccome la ripartizione del consumo d’aria compressa è molto difficile senza misure, l’approccio migliore è quello di stimare i consumi durante l’installazione in base all’esperienza dell’azienda. Il modo migliore per stimare la ripartizione è identificare, in tutti i processi, dove sono presenti i maggiori consumi di aria compressa, la loro quantità e la media delle ore di lavoro, correlati tra loro, e poi affinare i risultati con gli stessi dati, ma relativi alle utenze d’aria compressa meno intensive. Introduzione – Manuale Foglio: Aria compressa (1)
  • 27. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 27Introduzione – Manuale Entrambi i segmenti illustrati negli esempi hanno la stessa ripartizione teorica d’aria compressa per due ragioni: • Innanzitutto abbiamo visto che il segmento “Biancheria intima e reggiseni” è il segmento principale nell’azienda; • Il peso del consumo d’aria compressa nelle macchine per la “Tessitura a maglia” e il “Finissaggio” è praticamente lo stesso in entrambi i segmenti, il rapporto è circa il 60%-40% indipendentemente dal prodotto. Foglio: Aria compressa (2)
  • 28. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 28 Il foglio “Vapore / Acqua calda” si basa su approccio simile al foglio sull’“Aria compressa”. Qui all’utente viene chiesto di inserire la “Potenza apparente”, il “Carico di lavoro medio” e la ripartizione teorica del flusso di vapore/acqua calda, e la principale differenza tra questa scheda e quella sull’aria compressa consiste nell’introduzione di un coefficiente di riduzione. Inoltre la scheda prevede sia l’utilizzo di generatori a combustibile che elettrici. Nel dettaglio: • Potenza apparente  può essere calcolata utilizzando lo strumento di supporto disponibile nella scheda “Macchine” (slide 20). Recuperare i dati elettrici di ogni generatore di vapore/acqua calda e seguire le indicazioni dello strumento per il calcolo dei kVA. Ricordare che si tratta del consumo elettrico correlato, nulla a che vedere con la potenza termica. • Carico di lavoro medio  il carico di lavoro medio può essere visto come rapporto tra il tempo di funzionamento del bruciatore/resistenza e quello di lavoro totale. Anche se la cosa migliore è procedere con delle misure elettriche, un metodo pratico per il calcolo del carico di lavoro medio, simile a quello considerato per l’aria compressa, può essere adottato utilizzando un timer; immaginate un generatore di vapore/acqua calda che durante un periodo di tempo di 60 minuti brucia/attiva la resistenza effettivamente solo per 30 minuti, il carico di lavoro medio è 30/60=50% (allungando il periodo di tempo si possono migliorare i risultati). Introduzione – Manuale Foglio: Vapore / Acqua calda (1)
  • 29. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 29 • Coefficiente di riduzione  Il coefficiente di riduzione funziona sostanzialmente allo stesso modo del “Coefficiente di utilizzo” adottato nel foglio sull”Illuminazione” (slide 25), le ore di lavoro sono già state identificate nella pagina “Dati aziendali” ma non tutti i generatori funzionano durante questo periodo, utilizzare il “Coefficiente di riduzione” per regolare la quantità di tempo in cui i generatori sono attivi; Introduzione – Manuale Foglio: Vapore / Acqua calda (2) Notare che sono disponibili per l’inserimento dei dati entrambe le tipologie di generatori di vapore/acqua calda, sia quelli elettrici che a combustibile. E’ possibile inserire i dati in uno o in entrambi, se si ha più di un impianto allora inserire la somma delle “Potenze apparenti” e poi affinare utilizzando il “Carico di lavoro medio” e il “Coefficiente di riduzione”.
  • 30. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 30 • Ripartizione teorica del flusso di vapore/acqua calda  Siccome la ripartizione del consumo di vapore/acqua calda è molto difficile senza misure, l’approccio migliore è quello di stimare i consumi durante l’installazione in base all’esperienza dell’azienda. Il modo migliore per stimare la ripartizione è identificare, in tutti i processi, dove sono presenti i maggiori consumi di vapore/acqua calda, la loro quantità e la media delle ore di lavoro, correlati tra loro, e poi affinare i risultati con gli stessi dati, ma relativi ad utenze di vapore/acqua calda meno intensive. La principale differenza tra questa scheda e quella sull’“Aria compressa” consiste nella distribuzione mensile perché il consumo di calore è influenzato dalla stagione, es. riscaldamento invernale. Introduzione – Manuale Foglio: Vapore / Acqua calda (3)
  • 31. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 31 La scheda “Combustibile” è stata creata per distinguere il consumo di combustibile che viene utilizzato per produrre vapore/acqua calda tramite generatori di calore (produzione indiretta di calore) e il combustibile che viene utilizzato direttamente in una macchina di produzione come un essiccatore, in questo modo si separa il consumo totale di combustibile diretto da quello indiretto. Per quanto riguarda la ripartizione dei consumi persiste un problema ricorrente, senza misure è molto difficile ripartire i consumi di combustibile, e quindi si adotta lo stesso approccio usato per i consumi di ”Aria compressa” e “Vapore/acqua calda”. Inserire in tabella la ripartizione teorica di tutti i consumi di combustibile a prescindere da dove viene bruciato. Introduzione – Manuale Foglio: Combustibile (1) Sulla base dei contatori esistenti o della vostra percezione ed esperienza, inserire la % di combustibile utilizzato direttamente, cioè il combustibile che è bruciato direttamente nelle macchine di produzione come asciugatrici e riscaldatori.
  • 32. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 32 Mentre nella tabella precedente della scheda “Vapore/Acqua calda” veniva chiesta solo la ripartizione del vapore/acqua calda, cioè la distribuzione del fluido caldo, qui viene chiesto come è ripartito il consumo di combustibile. A titolo d’esempio, immaginiamo un’azienda con processi A e B, nel processo A viene consumato solo vapore mentre nel processo B vengono consumati sia il vapore che il combustibile. Nella scheda “Vapore/Acqua calda” l’utilizzo del vapore è pari all’80% nel processo A e 20% nel processo B. In questa scheda la ripartizione del combustibile è invece pari al 50% per entrambi i processi, perché ci sono macchine che bruciano direttamente il combustibile spostando il peso termico tra i processi. Introduzione – Manuale Foglio: Combustibile (2) Nel nostro esempio (vedere l’immagine) l’azienda non consuma combustibile direttamente e quando viene ripartito il consumo totale di combustibile, questo viene utilizzato tutto per il finissaggio (indirettamente tramire vapore). Notare che anche qui, analogamente alla scheda “Vapore/Acqua calda”, c’è una ripartizione mensile perchè il consumo di calore è influenzato dalla stagione, es. riscaldamento invernale.
  • 33. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 33 L’esito nel foglio “Risultati” viene presentato sia numericamente che graficamente e i dati sono suddivisi in 6 pagine con risultati specifici: • Pagina 1  In questa pagina si trova la ripartizione elettrica per tipo di utenza, il consumo elettrico totale viene separato tra macchine per la produzione, generatori di calore, aria compressa, illuminazione, utenze ausiliarie e altro. • Pagina 2  In questa pagina si trova la ripartizione di combustibile per tipo di utenza, il consumo viene separato tra macchine per la produzione, generatori di calore, utenze ausiliarie e altro. • Pagina 3  In questa pagina si trova la ripartizione elettrica mensile per processo/reparto (macchinari di produzione). Qui, tutta l'elettricità è ripartita tra i processi, così che ogni processo include la sua porzione elettrica di aria compressa, illuminazione, ecc. • Pagina 4  In questa pagina si trova la ripartizione di energia termica mensile per processo/reparto (produzione), l'energia termica rappresenta il combustibile utilizzato e il calore fornito da una sorgente esterna. Tutta l'energia termica è ripartita tra i processi, così che ogni processo include la sua porzione termica prodotta nel generatore di calore e/o fornita da una fonte esterna. • Pagina 5  In questa pagina si trova la discretizzazione completa dell'energia elettrica includendo sia il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto. • Pagina 6  In questa pagina si trova la discretizzazione completa dell'energia termica includendo sia il tipo di utenza che il processo produttivo/reparto. Notare che bisogna considerare dove il combustibile viene bruciato - vale lo stesso principio della pagina 2. Introduzione – Manuale Foglio: Risultati (1)
  • 34. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 34Introduzione – Manuale Foglio: Risultati (2) Alcuni risultati dal segmento “Biancheria intima e reggiseni” dell’EDST (file di esempio)
  • 35. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 35Introduzione – Manuale Foglio: Risultati (3) Alcuni risultati dal segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dell’EDST (file di esempio)
  • 36. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 36Introduzione – Manuale Foglio: Dati per EMBT (1) I risultati di questa scheda devono essere utilizzati nello strumento EMBT (Energy Management and Benchmarking Tool) e in particolare nei fogli "Energy input“ e “Benchmark”. Come già affermato, questo strumento fornisce la ripartizione dell'energia per un solo segmento di produzione, questo significa che per segmenti di produzione multipli devono essere completati diversi EDST. Lo stesso principio vale per il benchmarking, i dati in un EDST sono validi solo per il segmento analizzato. Questa scheda fornisce tre differenti risultati tramite tre tabelle, i valori sono disponibili dopo avere cliccato il pulsante: • Tabella 1, Ripartizione nel segmento  Questa tabella rappresenta la ripartizione dell'energia in questo segmento. Basta selezionare e copiare i valori di questa tabella e incollarli nella tabella "Inserire i dati sulla Distribuzione di Energia per Processo" della scheda "Energy input"; • Tabelle 2 & 3, Benchmarking nel segmento  Queste tabelle mostrano i dati necessari fornendo la frazione di energia, elettrica e termica, sui processi per i quali è disponibile il benchmark nel segmento scelto. Basta selezionare e copiare i valori di entrambe le tabelle e incollarli nelle tabelle "Consumo di Elettricità" e "Consumo di Combustibile" della scheda "Benchmarking". Cliccare qui per recuperare i valori. Questi valori sono basati sui dati della scheda “Risultati”.
  • 37. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 37Introduzione – Manuale Foglio: Dati per EMBT (2) Dati del segmento “Biancheria intima e reggiseni” dell’EDST (file di esempio) da inserire nell’EMBT
  • 38. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 38Introduzione – Manuale Foglio: Dati per EMBT (3) Dati del segmento “T-shirts e affini – tessuti a maglia” dell’EDST (file di esempio) da inserire nell’EMBT
  • 39. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 39 Bibliografia  [1] CITEVE (2013): Critical Energy Saving Points for the Clothing Manufacturing Process/Factory Environment, Deliverable D3.1  [2] CITEVE (2013): O3.2 “Energy Saving Scheme (ESS) Guide for Companies” and O3.5 “Guidance Document”  [3] GHERZI (2013): Energy Data, Deliverable D2.2  [4] DITF (2014): Euratex L’approccio complessivo di SESEC, presentazione disponibile su www.sesec- training.eu  [5] CITEVE (2014): EMBT (Strumento per la gestione dell'energia e per il benchmark), presentazione disponibile su www.sesec-training.eu  [6] ENEA (2014): SAT (Strumento di autovalutazione), presentazione disponibile su www.sesec-training.eu Introduzione – Manuale
  • 40. Co-funded by the Intelligent Energy Europe Programme of the European Union 40 Riferimenti delle foto  Slide 8 – Dennis Skley: *grübel* – URI: http://www.flickr.com/photos/dskley/8627475625/sizes/z/in/photostream/ License: CC BY-ND 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-nd/2.0/legalcode)  Slide 9 – Carissa Rogers: kid to do list, list, Be happy and go home – URI: http://www.flickr.com/photos/rog2bark/3437630552/sizes/m/in/photolist-6eLKNh-c1mn5W-9Lcbki-9jeZKu-CdE9B- 6tQG1N-8cuPQg-6oCMfR-5R2t5b-9uCMNF-7WWKna-82Z8Cz-87uSWj-839wC-8QW9Yq-7pHc1U-6qsYHC-gu1Ra- 7Jq5QH-7Mfehz-7VWPxJ-6J37Hp-4QCVn9-8QzzeL-8w3ARY-5JaQRk-5wvNsm-fMnd2-ffgRgs-4yar1X-dr9xUw-dJLTso- 3bLKoc-5sane8-eT8xC-5QjTMr-55xTxK-iYZum-i8xKL-61m8xK-6YzqVs-7JKQkd-5SyRgw-4VSKqq-avZUVo-4ZwxHC-3svSV- 4qU25r-4sCr3S-PVLFS-5rMwqS/ License: CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/legalcode)  All other pictures (except the logos) are screenshots of the EDST-Tool by SESEC CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/legalcode), Introduzione – Manuale