Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
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Mauro Alovisiodocente presso il corso universitario di perfezionamento per la formazione del Data protection Officer (DPO) um Università degli Studi di Torino
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Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
seminario infomativo per genitori in materia di bullismo e cyberbullismo con analisi delle linee guida del Miur del 2015
Mauro Alovisiodocente presso il corso universitario di perfezionamento per la formazione del Data protection Officer (DPO) um Università degli Studi di Torino
Mauro Alovisio cyberbullismo e genitori Festival Ada
1. Social media, cyberbullismo e genitori
Festival Ada
Avv.Mauro Alovisio
Presidente Associazione Centro Studi di informatica Giuridica
di Ivrea Torino (www.csigvreatorino.it)
Fellow Nexa
Torino, 17 ottobre 2015
2. Agenda
●- definizione di bullismo e cyberbullismo
●- Nativi digitali
●- Social media, Linee guida Miur e i nuovi scenari normativi
●-Le responsabilità
●.- Casi concreti
3. Csig di Ivrea-Torino
Il Centro Studi di Informatica Giuridica di Ivrea-Torino è un’ associazione
indipendente senza finalità di lucro interdisciplinare attiva dal 2005
(rivolta a giuristi, informatici, psicologi, professori, studenti, giornalisti, etc.)
Mission: aggiornamento professionale, informazione, approfondimento
dell’evoluzione dell’ICT e dell’innovazione e dell’impatto sui diritti, trasparenza on
line e partecipazione
Aderisce alla Coalizione per le competenze digitali promossa da Agid , ha
un blog http://csigivreatorino.it ed un Comitato Scientifico di magistrati,
professori e professionisti
Ha partecipato alle consultazioni on line in materia di privacy, diritto di autore
cyberbullismo, open data, crowdfunding, open data e trasparenza, videosorveglianza
e droni, wi-fi e software libero
4. Il Centro Nexa su Internet & Società
● Centro di ricerca del Politecnico di Torino (Dipartimento di
Automatica e Informatica), fondato nel 2006.
● Studia Internet e il suo impatto sulla società in ottica
multidisciplinare (tecnologica, giuridica ed economica).
● Svolge supporto alla policy in ambito europeo (e.g., sugli aspetti
giuridici dell'informazione del settore pubblico) e nazionale.
● Collaborazioni internazionali:
●partner del Network of Excellence on Internet Science (EINS)
http://www.internet-science.eu/
●membro fondatore della Rete globale di centri su Internet &
Società http://cyber.law.harvard.edu/research/network_of_centers
5. - consultazione su codice di autoregolamentazione in materia di cyberbullismo
(gennaio 2014 )
- convegno sul cyberbullismo presso università degli Studi di Torino (febbraio 2014)
- consultazione sulla Buona Scuola con contributo su pari opportunità e bullismo
-contributo sul nuovo disegno di legge in materia di cyberbullismo
- organizzazione convegni, seminari con istituto Avogadro, Cesedi, tavolaValdese,
Centro Sereno Regis, corsi di formazione per docenti e forze di polizia
- progetto social media e cyberbullismo e adesione alle competenze digitali Agid
- pubblicazione di articoli su riviste specializzate ed ebook in materia di competenze
digitali
- partnership con altre associazioni, audizioni, partecipazioni a bandi
Csig, bullismo e cyberbullismo
6. 22 ottobre 2015
convegno nazionale Comunicatori pubblici a SaintVincent, relazione su
reputazione on line
11 novembre 2015 Milano.
Festival dell’Innnovazione , seminario su droni e imprese
25 novembre
audizione alla Camera dei deputati su disegno di legge in materia di
cyberbullismo
Festival dell’innovazione, seminario su droni e imprese
febbraio 2016, giornata sicurezza informatica nelle scuole
Prossime Tappe associazione
8. Gli albori di un nuovo mondo
Avv. Mauro Alovisio
- nessuna distinzione fra off line e on line
●- nuova concezione del tempo e dello spazio
●- sviluppo dell’ internet degli oggetti; (ottobre 2014: i dispositivi mobili superano
il numero della popolazione mondiale: 7,2 miliardi)
●- conseguenze modifiche antropologiche, cognitive, sociali, culturali, organizzative
●-impatto sul mondo educativo, della scuola, del lavoro, sull’organizzazione della
società
»Nel 2010 è stata creata una quantità di dati superiore a quella prodotta
dall’uomo complessivamente negli ultimi 30.000 anni»
Eric Shmidt amministratore delegato di Google
●- presenza digital divide fra nativi digitali e immigrati digitali: siamo di fronte ad
un’ emergenza educativa?
9. Gli albori di un nuovo mondo
Avv. Mauro Alovisio
- nessuna distinzione fra off line e on line
●- nuova concezione del tempo e dello spazio
●- sviluppo dell’ internet degli oggetti; (ottobre 2014: i dispositivi mobili superano
il numero della popolazione mondiale: 7,2 miliardi)
●- conseguenze modifiche antropologiche, cognitive, sociali, culturali, organizzative
●-impatto sul mondo educativo, della scuola, del lavoro, sull’organizzazione della
società
»Nel 2010 è stata creata una quantità di dati superiore a quella prodotta
dall’uomo complessivamente negli ultimi 30.000 anni»
Eric Shmidt amministratore delegato di Google
●- presenza digital divide fra nativi digitali e immigrati digitali: siamo di fronte ad
un’ emergenza educativa?
12. I nuovi mondi
La conoscenza è potere – F. BACONE
Oggi anche i dati e le informazioni sono potere
Più l’informazione è personale più ha potere chi la detiene
Oggetto delle informazioni: hobby, gusti, desideri, età, capacità economica,
orientamento politico e sessuale
Dai dati all’identità delle persone
(in 60 secondi su facebook sono caricati 2 milioni di contenuti!)
13. Hai spiegato a tuo figlio che non deve toccare il fornello acceso, lo hai educato ad
attraversare la strada, a “non prendere caramelle dagli sconosciuti”... ma gli hai
insegnato a riconoscere i segnali di pericolo della rete?
Gli hai insegnato a difendersi dalle aggressioni di potenziali provocatori o
molestatori on-line?
A non raccontare a tutti, anche a sconosciuti, particolari della sua vita privata e
di quella degli amici?
Hai mai provato a navigare insieme a tuo figlio? Gli hai chiesto di mostrarti come
si usa Internet e le reti sociali alle quali è iscritto?
(linguaggio tra generazioni)
http://www.youtube.com/watch?v=Zkd3hcEhYjA
Genitori e social media (a)
14. Se vedi tua figlia turbata, le chiedi come è andata la giornata con i suoi gruppi sui
social network?
Provi mai a farti spiegare dai tuoi figli quali sono gli argomenti di discussione più
interessanti sui social network in quel momento?
Ti informi se i tuoi figli hanno conosciuto nuovi amici in chat?
Pericoli di Internet - reale e virtuale - Dov'è Klaus?
http://www.youtube.com/watch?v=KoFUr3h0Yxc
Genitori e social media (b)
15. Quando ti connetti ai social network, connetti anche la testa"! Con i social network
entri in contatto con gli altri, condividi idee ed emozioni, cerchi e trovi
informazioni.
Queste nuove forme di comunicazione offrono enormi opportunità, ma presentano
anche dei rischi che è bene conoscere.
Per aiutarti, il Garante per la protezione dei dati personali mette a tua disposizione
tre strumenti: un video tutorial per riflettere su come usare i social network in
modo sicuro e consapevole, un breve questionario per testare quanto conosci i
principali pericoli che si possono correre in Rete e un vademecum con i consigli
dell'Autorità
http://www.garanteprivacy.it/connettilatesta
Test connetti la testa
17. Agenda
● definizione di bullismo e cyberbullismo
● Social media, Linee guida Miur e i nuovi scenari normativi
● Le responsabilità
●. Casi concreti
●- Nativi digitali
18. Bullismo
Che cos’ il bullismo ?
●“uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o
● vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo,
alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o di più compagni”.
●Dan Olweus
● Tre elementi costitutivi e contestuali :
●a) un’aggressione, fisica o verbale
●b) la ripetizione dei comportamenti nel tempo
●c) uno squilibrio di potere o di forza
●
20. Grazie per attenzione !
Avv. Mauro Alovisio
mauro.alovisio@gmail.com
https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31
http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524
slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale
3.0
Avv. Mauro Alovisio
21. Grazie per attenzione !
Avv. Mauro Alovisio
mauro.alovisio@gmail.com
https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31
http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524
slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale
3.0
Avv. Mauro Alovisio
22. Grazie per attenzione !
Avv. Mauro Alovisio
mauro.alovisio@gmail.com
https://www.linkedin.com/pub/mauro-alovisio/7/511/b31
http://www.serviziweb.unito.it/blog/?area=Blog&action=ReadForm&id=40524
slide edite con licenze creative commons per uso non commerciale
3.0
Avv. Mauro Alovisio
23. Cyberbullismo
Che cos’è il cyberbullismo ?
- bullismo on line
si intende un tipo di attacco continuo, ripetuto e sistematico
attuato mediante internet attraverso e-mail, messaggistica
istantanea, chat, gruppi su social networks sms, mms
si distingue in :
- cyberbullismo diretto (invio di messaggi alla vittima)
- cyberbullismo indiretto (diffusione on line )
Avv. Mauro Alovisio
24. Differenze fra cyberbullismo e bullismo
- il cyberbullismo come ogni fenomeno connesso ad internet non ha limiti di
spazio di tempo
- ha pertanto un potenziale offensivo più persistente e pericoloso
- il cyberbullo non ha il contatto visivo con la vittima e pertanto non ha l’esatta
percezione delle conseguenze delle proprie azioni (impatto su empatia e
remore etiche; meccanismo psicologico del disimpegno morale)
- il cyberbullo crede di essere anonimo e di non potere essere rintracciato (in
realtà non è così) e tale finta convinzione rafforza il potenziale offensivo
- non c’è più la possibilità di controllo fisico di educatori, genitori e adulti
Avv. Mauro Alovisio
25. Contesto nazionale
Gli atti di cyberbullismo possono integrare a livello penale le seguenti fattispecie:
-ingiuria e diffamazione on line (art. 594 e 595 c.p.)
- molestie (660 c.p)
- minaccia (612 c.p)
- violenza privata; (art. 610 c.p)
- sostituzione di persona (art. 494 c.p: v, cass. Pen. 12479 del 2011)
-stalking telematico (“cyberstalking”) (612 bis c.p)
- violazione della privacy (art. 167 del Codice della Privacy)
presenza di diversi disegni di legge in materia ma in ottica repressiva e non di
prevenzione (sul modello della legislazione francese )
Avv. Mauro Alovisio
26. Le forme del bullismo
Flaming:l’invio di messaggi elettronici violenti e volgari finalizzati a suscitare
discussioni on line
Harassment:molestie ripetute attraverso l’invio di messaggi elettronici offensivi
Denigration: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria
la sua reputazione o le sue amicizie,.
Impersonation “sostituzione di persona”
Outing and trickery: “rivelazioni ed inganno”
Esclusione
Cyberstalking
Avv. Mauro Alovisio
27. Agenda
● definizione di bullismo e cyberbullismo
● I nuovi scenari normativi, linee guida Miur e social
media
● Le responsabilità
●. Casi concreti
●- Nativi digitali
28. ●Contributo del Centro Studi di Informatica Giuridica di IvreaTorino:
http://csig-ivrea-torino.blogspot.it/ ha riguardato i profili del
bullismo/cyberbullismo e le pari opportunità
In materia di bullismo , si è proposto : «la previsione di momenti di
informazione, confronto e prevenzione rivolti a genitori, allievi,
docenti, dei fenomeni complessi del bullismo, drama e cyberbullismo; si
evidenzia come il fenomeno del bullismo sia citato nel corpo del
documento "La Buona Scuola" solo una volta ( a p. 82) e sia individuato,
come strumento di contrasto dello stesso: lo sport a scuola, (su quali
basi di ricerca?);
si propone la previsione nelle scuole della giornata obbligatoria della
legalità, trasparenza e pari opportunità aperta alle famiglie, enti,
università,centri di ricerca, forze dell'Ordine»
(https://labuonascuola.gov.it/area/m/20008/
Consultazione La Buona Scuola (a)
29. Contributo del Centro Studi di Informatica
in materia di pari opportunità, si è proposto di inserire nel documento:
- «il reintegro dell'obbligo di educazione civica intesa come formazione alla
cittadinanza attiva declinata sotto il profilo della cittadinanza digitale e della
social education;
- la previsione del richiamo ai principi delle pari opportunità (intesa come
l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un
qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni
personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale)
e di non discriminazione e l'adozione nel documento del linguaggio di
genere»
https://labuonascuola.gov.it/area/m/5804/
come è finita?
Consultazione La Buona Scuola (b)
30. ●Con Legge 13 luglio 2015 , n. 107
art.1 , comma 7
Le istituzioni scolastiche, nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali
disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per
la finanza pubblica, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia,
in relazione all'offerta formativa che intendono realizzare, nel rispetto del
monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei
curricoli e degli spazi di flessibilità nonché in riferimento a iniziative di
potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il
raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti:
-prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di
discriminazione e del bullismo, anche informatico;
potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con
bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati
anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi
del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di
indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca il 18 dicembre 2014;
Riforma Buona Scuola (a)
31. - Legge 13 luglio 2015 , n. 107
d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva democratica attraverso
la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e
il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della
solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei
doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-
finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialita';
e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle
attività culturali;
h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare
riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei
social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo
del lavoro;
.
Riforma Buona Scuola (b)
32. contributo Csig di IvreaTorino alla consultazione
«l’articolo sull’educazione va inserito tra i primi articoli della dichiarazione (all’
art.2) e non all’art.13 della bozza di dichiarazione in quanto si tratta di un
aspetto strategico per lo sviluppo del nostro paese (uno di più arretrati in
Europa v. ritardi di carattere culturale, politico e tecnico v. criticità del digital
divide) e rientra nel dovere costituzionale del diritto all’istruzione
-Educazione come fattore di cittadinanza e sviluppo delle società
-conoscere ed imparare ad utilizzare internet
-conoscere i propri diritti e i propri doveri su internet
come è finita? L’articolo sull’educazione è il terzo della dichiarazione!
http://www.camera.it/leg17/1179
Dichiarazione dei diritti su internet
33. Le Linee guida del Miur su bullismo e
cyberbullismo
• Aprile del 2015
«Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e
cyberbullismo»
consultabili al link:
http://www.istruzione.it/dg_studente/allegati/Linee_di_orientamento.pdf
-sostituiscono le precedenti linee guida del Miur del 1997 e colmano un vuoto
di indirizzo
-si rivolgono a tutte le scuole, famiglie e studenti
Avv. Mauro Alovisio
34. Punti di forza
internet come «ambiente di vita» che non
-internet come «ambiente di vita» che non deve essere demonizzato (nativi e
migranti digitali)
-bullismo e cyberbullismo fenomeni che comprendono bullo, vittime e gruppi,
famiglie (visione prospettica)
-il ruolo dell’informazione ed educazione ai media e nei media
- richiamo forte alle pari opportunità (diversità come ricchezza, accettazione e
consapevolezza dell’altro, genere e identità di genere)
- responsabilità collettiva, educazione alla responsabilità e alla legalità,
cultura (vittima, aggressore, gruppo) e valorizzazione del ruolo del
docente
Avv. Mauro Alovisio
35. - visione pragmatica dei social media: il ruolo positivo degli strumenti social che
nell’ambito scolastico possono essere adottati come
-strumenti di comunicazione, validi ed efficaci
sia per la divulgazione di materiali didattici
sia per la rilevazione del grado di soddisfazione degli studenti rispetto
alle attività scolastiche
sia per la sensibilizzazione all’uso corretto della rete (pag.9)
-il ruolo dell’informazione ed educazione ai media e nei media
- valorizzazione della formazione dei docenti
- salvaguardia delle esperienze precedenti antibullismo e contestuale revisione
dei processi
I Social media!!!
36. Prevenzione
- realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo;
- offrire lezioni di web sicuro all’interno di specifici moduli didattici da inserire nel
piano dell’offerta formativa
- aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all’uso degli
smartphone e di altri dispositivi elettronici
un’aggressione, fisica o verbale; comunicare a studenti e genitori
le sanzioni previste nel caso di bullismo
-prevedere dei percorsi di formazione tenuti dagli esperti rivolti a genitori sulle
problematiche del bullismo e cyber bullismo impostati anche sull’analisi dei
bisogni;
Avv. Mauro Alovisio
37. Informazione e ascolto
- ideare e realizzare campagne pubblicitarie attraverso messaggi video e locandine
informative
-creare sul sito web della scuola una sezione dedicata ai temi del bullismo e/o
cyber bullismo in cui inserire uno spazio riservato alle comunicazioni scuola-
famiglia e una chat dedicata gestita dagli studenti eventualmente attraverso i loro
rappresentanti;
- aprire uno sportello di ascolto on line e/o face to face presso ciascuna scuola
sede di CTS (Centri territoriali di supporto)
- utilizzo degli strumenti social come strumenti per la sensibilizzazione all’uso
corretto della rete comunicazione, divulgazione di materiali didattici, per la
rilevazione del grado di soddisfazione degli studenti
e sull’analisi dei bisogni;
Avv. Mauro Alovisio
38. i Genitori e le Linee guida del Miur (a)
- La scuola è chiamata ad adottare misure finalizzate a prevenire e contrastare
ogni forma di violenza e di prevaricazione
- La famiglia è chiamata a collaborare con la scuola non solo educando i figli ma
anche vigilando sui loro comportamenti
- Rafforzare e valorizzare il patto di corresponsabilità educativa previsto dallo
Statuto delle studentesse e studenti strumento pattizio innovativo attraverso il
quale declinare i reciproci rapporti, diritti e i doveri che intercorrono fra
l’istituzione scolastica, la famiglia e gli studenti
- dei bisogni;
Avv. Mauro Alovisio
39. i Genitori e le Linee guida del Miur (b)
- I genitori hanno il diritto e dovere di informarsi sull’offerta formativa e
programmi erogati dalle scuole v. Piano Offerta Formativa (POF), sono previsti
moduli sull’utilizzo sicuro di internet?
- Quali delle misure organizzative previste dalle Linee guida del Miur contro il
bullismo e cyberbullismo sono state adottate?
- Sono state comunicate alle famiglie i regolamenti e le sanzioni previste nel caso
di ceyberbullismo?
- Sono state comunicate alle famiglie le procedure codificate per segnalare alle
famiglie ed enti i comportamenti a rischio?
- Sono stati pianificati momenti informativi per ragazzi e genitori?
- È stato creato uno sportello o sezione web in materia?
- Sono previste iniziative per il Safer Internet Day 2016 di febbraio?
- Come sono coinvolti i ragazzi nelle attività di prevenzione e contrasto del
cyberbullismo?
42. A chi segnalare casi di bullismo?
- al Dirigente scolastico, (le linee guida Miur di aprile 2015 prevedono alcune
misure organizzative, informative in materia di bullismo
- al rappresentanti dei genitori
- al Nucleo di prossimità di Torino
(appuntamento http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/poliziamunicipale/struttu
ra/nuclei/n-prossimita.shtml
Via Bologna, 74 tel. 011.01134300
- alla Polizia Postale
CompartimentoTorino CorsoTazzoli, 235 – Tel. 011/3014611
- Telefono Azzurro
- www.azzurro.it
- 19696
- Telefono Amico
- http://www.telefonoamico.it
- 199 284 284 Avv. Mauro Alovisio
43. Responsabilità
- genitori
art. 30 costituzione: è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i
figli anche se nati fuori dal matrimonio, art. 147 cc
- docenti
«I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte (maestri di arte) sono
responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel
tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.
Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità
soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto»
- dirigenti
compiti di organizzazione degli operatori scolastici : un'attività di custodia (ex
art. 2043 e 2051 c.c.) e non vigilanza!
ragazzi (art. 2046 e 2043 c.v.)
- ragazzi (art. 2046 e 2043 c.c.)
Avv. Mauro Alovisio
44. Doveri dei genitori
-Art. 30 costituzione : è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed
educare i figli anche se nati fuori dal matrimonio
-Art. 147 del codice civile
Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’ obbligo di mantenere, istruire,
educare e assistere moralmente i figli, nel rispetto delle loro capacità,
inclinazioni naturali e aspirazioni,
-Art. 570 del codice penale «Violazione degli obblighi di assistenza familiare»
Avv. Mauro Alovisio
45. La responsabilità dei genitori (a)
Art. 2048 codice civile
Il padre e la madre, o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto
illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che
abitano con essi.
Il legislatore ha previsto una presunzione di colpa del genitore (culpa in
educando e culpa in vigilando)
Criteri della giurisprudenza per valutare la responsabilità dei genitori:
potere e dovere di esercitare la vigilanza sul comportamento dei figli stessi,
l’obbligo di svolgere adeguata attività formativa, impartire ai figli l’educazione al
rispetto delle regole alla civile convivenza, nei rapporti con il prossimo e nello
svolgimento delle attività extrafamiliari (Cass. Civ. 16 dicembre 20111, n.
262000)
Educare in relazione alle condizioni sociali, familiari, età carattere e indole (Cass.
Civ. 15706 del 2012; 95556 del 2009)
46. La responsabilità dei genitori (b)
I genitori di minori protagonisti di episodi di cyberbullismo, per non essere
ritenuti responsabili civilmente , devono provare di avere adempiuto
all’onere educativo sancito dall’art.147 del codice civile e di avere
controllato che i figli abbiano assimilato l’educazione loro impartita
attraverso una vigilanza adeguata alla loro stessa età.
“la responsabilità dei genitori per i fatti illeciti commessi dal minore con loro
convivente, prevista dall’art. 2048 c.c. , è correlata ai doveri inderogabili posti a
loro carico dall’art. 147 c.c. e alla conseguente necessità di una costante
opera educativa, finalizzata a correggere comportamenti non corretti e a
realizzare una personalità equilibrata, consapevole della relazionista della propria
esistenza e della protezione della ed altrui persona da ogni accadimento
consapevolmente illecito”.
(Cass. Civile, sez.III, sentenza n. 3964 del 2013)
La prova liberatoria della responsabilità dei genitori è complessa!
Avv. Mauro Alovisio
47. Agenda
● definizione di bullismo e cyberbullismo
● Social media, Linee guida Miur e i nuovi scenari normativi
● Le responsabilità
●. Casi concreti
●- Nativi digitali
48. Casi concreti Social media
• - Alcuni ragazzi minorenni compiono atti di diffamazione on line attraverso
la creazione di un gruppo su facebook dal titolo “Per tutti quelli che odiano
c”
• IlTribunale diTeramo ha ritenuto che i genitori dei minori capaci di
intendere e di volere fossero responsabili ai sensi dell’art. 2048 cc in quanto
nel caso concreto gli episodi di diffamazione on line commessi dai loro figli
minorenni erano proseguiti per tre giorni:
• Secondo i giudici, i genitori non avevano effettuato le necessarie attività di
verifica e di controllo sull’effettiva acquisizione dei valori educativi da parte
dei propri figli.
(Tribunale diTeramo, Sezione distaccata di Giulianova, sentenza n. 18 del 2012
49. Casi concreti responsabilità scuola
Il Ministero della Pubblica Istruzione è responsabile per culpa in
vigilando per le lesioni patite da un allievo vittima di bullismo
condotta omissiva dei docenti e del Ministero
-non sono state adottate le misure organizzative e disciplinari atte ad
evitare che tali situazioni pericolose possano concretizzarsi
“ non è sufficiente la dimostrazione di non essere stati in grado di spiegare un
intervento correttivo o repressivo, ma è necessario anche dimostrare di avere
adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari e organizzative idonee
ad evitare il sorgere di situazioni pericolose”
- SentenzaTribunale di Milano
Sez. X civ., 7 giugno 2013, n. 8081
51. Come difendersi dal cyberbullismo
• Dare regole semplici e chiare ai nostri figli, informarsi e aggiornarsi in
modo continuo e avvertire i propri figli dei fenomeni del cyberbullismo
• Osservare i ragazzi e monitorare i loro cambiamenti , disagi e malesseri,
rendimenti scolastici e sportivi
• Dialogare con i ragazzi; condividere il proprio tempo, offrire ascolto e
comprensione , evitare l’isolamento
• Verificare con tempestività la presenza degli episodi di cyberbullismo
• Precostituirsi delle prove e documentazione degli episodi critici (stampe,
file, fotografie; testimonianze)
• Segnalare gli episodi di cyberbullismo alle piattaforme on line , nei casi di
persistenza del fenomeno, alla polizia postale
• Informarsi se all’interno del proprio comune esistono Nuclei di prossimità
della polizia municipale
• Sensibilizzare i propri figli sul valore della propria privacy e sulle misure di
sicurezza a protezione dei propri dati
Avv. Mauro Alovisio
52. Approccio
”Demonizzare Ask, Facebook o altro serve solo ad allontanare i nostri
ragazzi che ci riterranno dei brontosauri del web”
” Non succedeva niente a Barbiana all’insaputa del maestro. E questo
derivava dal fatto che il maestro conosceva molto bene i suoi ragazzi. Si viveva
nell’attenzione. Ma il rapporto rimaneva sereno, il maestro così attento
semmai facilitava la vita, non ci si sentiva vigilati”.
Don Milani
Avv. Mauro Alovisio
53. Spunti di riflessione
la risposta dell’ordinamento non può essere solo repressiva e di carattere
giuridico; - non si può solo intervenire solo sugli effetti patologici del
cyberbullismo, senza esaminare le cause
-adozione di strumenti di giustizia riparatoria con momenti di interazione e
dialogo fra vittima e cyberbullo
-approccio multidisciplinare e sistemico di analisi dell’origine della violenza,
creazione di reti (scuola, famiglia,università)
- investire risorse nella ricerca: sviluppare sinergia con università e centri di
ricerca, progettare e adottare azioni e policy condivise con l’ottica di protezione
e responsabilizzazione dei minori
-condividere le buone prassi: Protocollo di Intesa interculturale tra la Procura
della Repubblica presso ilTribunale dei minorenni del Piemonte e dellaValle di
Aosta, l’ASAI (Associazione Animazione Interculturale) e la Polizia Municipale del
29 marzo 2012
Le linee guida Miur di prevenzione del cyberbullismo possono essere un’ottima
occasione per lavorare insime nella stessa direzione!
54. Buone prassi
Mettere i ragazzi al centro
I ragazzi sono i motori di ogni azione di contrasto e prevenzione
Le ragazze e i ragazzi devono entrare nei processi, sentirsi parte di un
tutto ed esercitare un ruolo attivo
Linee guida Miur di prevenzione e contrasto del cyberbullismo
Scuola come comunità di dialogo, ricerca, esperienza sociale, informata ai
valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue
dimensioni.
Nella scuola ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo
studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
posizioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione
57. Alovisio M., I nostri dati personali e la rete, in “Educare ai tempi di Internet”, Edizione Elledici,Torino, 2010
Alovisio M., Il Cyberbullismo: scenari e profili giuridici ed il tentativo di codice di autoregolamentazione in «La rete
ed il fattore conoscenza » a cura di Marzano F.
Montegione S. , Pietrafresa E., EdizioneWister, 2014
Alovisio M., Le Linee guida su bullismo e cyberbullismo , Quotidiano giuridico, Ipsoa, 2015
Bruschi B. Iannacone A, Quaglia R. , Crescere Digitali, Aracne, 2011
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Pennetta,A.L, La responsabilità giuridica per atti di bullismo, Giappichelli, 2014
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poco-cyber-molto-drama
Tirocchi S., Sociologie della Media Education. Giovani e media al tempo dei nativi digitali, Franco Angeli, 2012
Per approfondire
58. Avv. Mauro Alovisio
Presidente Csig Ivrea Torino www.csigivreatorino.it
Fellow Nexa
slide edite con licenza creative commons 3.0 (IT BY-NC-SA)
per approfondimenti:
mauro.alovisio@gmail.com
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Twitter: Mauro Alovisio
Grazie per attenzione!