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Caffè e capsule: Il caso Lavazza

  1. CAFFÈ E CAPSULE: IL CASO LAVAZZA Flaminia Lentini, 3060654 Thomas Lizzi, 1819283 Diletta Schito, 1778729
  2. L’ANALISI DEL MERCATO Con oltre 800 aziende coinvolte a livello produttivo e circa 3,9 miliardi di euro come valore complessivo della produzione, il caffè è uno dei settori più brillanti del Food and Beverage del nostro Paese. 2 In Italia si segnalano oltre 800 imprese che lavorano principalmente il caffè. Nonostante questo, i primi tre gruppi produttivi del settore assorbono circa la metà del mercato totale: il mercato si concentra intorno a Lavazza, Nestlè e Illy, colossi non solo a livello italiano ma anche internazionale. Accanto a loro, centinaia di piccole torrefazioni si spartiscono bacini locali di domanda difendendosi a fatica da una GDO sempre più presente con le private label. Lavazza Kimbo Nestlé Illy Caffè Vergnano I principali player nel mercato italiano
  3. TREND EMERGENTI NEL CONSUMO DI CAFFÈ  La preparazione di caffè con le capsule è in enorme crescita poiché:  i ritmi di vita sempre più frenetici spingono i consumatori a preferire questo metodo di preparazione molto veloce rispetto alla tradizionale moka  sono sempre di più i clienti che vanno alla ricerca di miscele esclusive e particolari e che non si accontentano, sono sempre pronti a sperimentare e hanno fatto delle capsule un vero e proprio stile di vita.  Trend emergenti nell’economia italiana:  Bio: vale 3,5 miliardi con una crescita a doppia cifra di anno in anno (+15% rispetto al 2016 e +153% sul 2008). Focalizzandoci sul mercato del caffè, il 15% dei bar presenti sul territorio italiano offre alla propria clientela una tazzina di caffè naturale così come il cappuccino a base di bevanda vegetale (soia o riso o avena), segno che il bio è sempre più presente nel mondo della ristorazione.  Commercio equo e solidale: è una forma di commercio che dovrebbe garantire al produttore ed ai suoi dipendenti un prezzo giusto assicurando anche la tutela del territorio. 3 La capsula è un involucro di piccole dimensioni in plastica o alluminio contenente una dose di polvere di caffè macinato (5-8 grammi) che attraverso un’apposita macchina consente di ottenere una tazzina di caffè espresso
  4. BUSINESS GOAL Partendo dall’analisi dei trend emergenti, abbiamo pensato di 4 Le nostre RESEARCH QUESTIONS  Esiste un vuoto d’offerta per cui creare un nuovo brand sarebbe profittevole?  La nuova linea potrebbe incontrare le esigenze dei potenziali e attuali clienti?  Come dovrebbe essere proposta sul mercato la nuova capsula?  Come dovrebbe essere articolato il messaggio promozionale relativo a GreenPods? creare un nuovo brand Lavazza  La scelta di creare un nuovo brand, piuttosto che una nuova linea, risiede nel fatto che Lavazza ha costruito un’immagine di sé prevalentemente orientata alla tradizione. Lanciare una nuova linea di prodotto targata Lavazza non avrebbe un impatto forte sul cliente, che continuerebbe a percepire il posizionamento di Lavazza come orientato alla tradizione. Invece, con un nuovo brand, vengono costruite associazioni completamente nuove legate, anche, alla moda e all’essere cool. il caffè biologico di tendenza e al passo con i tempi
  5. STRUMENTI DI RICERCA Ricerca qualitativa • 7 interviste in profondità • 1 focus group con 8 partecipanti Gli intervistati sono principalmente giovani, tutti consumatori di caffè, non necessariamente di caffè in capsule. Gli insight forniti sono stati utilizzati per la scelta delle domande sugli attributi di soddisfazione, sulle domande su cosa rappresenta il caffè, o ancora sulla scelta degli attributi da testare nella Conjoint. 5 Ricerca quantitativa Le interviste sono state raccolte con metodo CAWI. Il metodo di campionamento è stato di convenienza: le interviste sono state raccolte principalmente nella nostra rete di contatti, attraverso la messa in circolazione di un link anonimo sui nostri gruppi e pagine social. La durata delle interviste si è aggirata tra i 6 e i 15 minuti. In questo modo abbiamo raccolto un totale di 296 risposte complete (l’82% del totale).
  6. 6 Attraverso l’analisi delle corrispondenze abbiamo indagato come il consumatore attualmente percepisce il posizionamento di vari brand e se esiste nel mercato un vuoto d’offerta per cui potrebbe risultare per Lavazza profittevole creare il nuovo brand di capsule. • Buon rapporto qualità/prezzo • Piacevolezza del gusto • Corposità del gusto • Varietà del gusto • Bio e commercio equo-solidale • Sinonimo di tradizione • Di tendenza • Italianità Lavazza Kimbo Illy Nespresso Nessuna delle precedenti Brand sottoposti a giudizio Attributi sottoposti a giudizio ESISTE UN VUOTO D’OFFERTA PER CUI CREARE UN NUOVO BRAND SAREBBE PROFITTEVOLE? COSA PENSANO I CONSUMATORI DI LAVAZZA?
  7. RAPPRESENTAZIONE DELLA MAPPA DI POSIZIONAMENTO 7 Rilevante vuoto di offerta  non esiste nessun brand percepito come bio e allo stesso tempo di tendenza, mantenendo un buon rapporto qualità/prezzo. Creare un nuovo brand cui venga associata freschezza e novità senza rinunciare all’elevata qualità percepita del brand Lavazza. ESISTE UN VUOTO D’OFFERTA PER CUI CREARE UN NUOVO BRAND SAREBBE PROFITTEVOLE?
  8. QUALI SONO GLI ELEMENTI IMPORTANTI PER I CONSUMATORI? 8 LA NUOVA LINEA POTREBBE INCONTRARE LE ESIGENZE DEI POTENZIALI E ATTUALI CLIENTI? Quello che è emerso dalla ricerca qualitativa 1. Certificazione biologica 2. Produzione equo-solidale 3. Provenienza 4. Convenienza 5. Quantità venduta per confezione 6. Marca 7. Miscela 8. Disponibilità nel punto vendita 9. Abitudine Sensibilità Economicità Qualità percepita Comodità Certificazione biologica 0,907 Produzione equo-solidale 0,790 Provenienza 0,674 Convenienza 0,858 Quantità venduta per confezione 0,711 0,304 Marca 0,810 Miscela 0,396 0,697 Disponibilità 0,842 Abitudine 0,430 0,576 Risultati della Factor Analysis
  9. A QUALE CLUSTER INDIRIZZARE LA NUOVA CAPSULA? 9 I tradizionalisti I tuttologi Gli attentissimi I non coinvolti Sono il 18% del campione. Composto per oltre la metà da giovani, non ritengono che la qualità sia un elemento centrale dell’offerta: sono sensibili al prezzo e acquistano generalmente al supermercato. Sono il 31% del campione. È un cluster composto quasi totalmente da under 25 che non si accontentano: pur essendo molto sensibili al prezzo non rinunciano alla qualità nei 3 caffè che bevono giornalmente. Sono il 18% del campione. Sono molto legati alle loro abitudini e tendono ad acquistare sempre la stessa marca di caffè nel solito punto vendita, che, generalmente, coincide con la torrefazione. Sono il 33% del campione. Sono prevalentemente over 45 che rivolgono un’attenzione particolare all’ambiente e dichiarano di apprezzare elementi biologici. Sono disposti a sperimentare e non sono sensibili al prezzo. LA NUOVA LINEA POTREBBE INCONTRARE LE ESIGENZE DEI POTENZIALI E ATTUALI CLIENTI?
  10. 10 0,22€; 0,30€; 0,45€ Sì; No Semplice; Sofisticato 10; 30 Leggero; Intenso Abbiamo svolto una Conjoint Analysis per aiutarci nella creazione di una confezione di capsule che potesse massimizzare l’utilità di questi ultimi. Gli attributi che abbiamo testato sono quelli che sono emersi durante la fase qualitativa Con il disegno ortogonale abbiamo creato 8 profili di offerta da testare CONJOINT ANALYSIS: QUALI ATTRIBUTI TESTARE? COME DOVREBBE ESSERE PROPOSTA SUL MERCATO LA NUOVA CAPSULA?
  11. CONJOINT ANALYSIS: QUANTO È IMPORTANTE IL BIOLOGICO? Sì 52% No 48% Prepari il caffè con le capsule? 11 L’analisi è stata avviata sugli utilizzatori di capsule dal momento che questi ultimi, avendo maturato una certa esperienza, sono in grado di fornirci dei feedback più affidabili. I risultati che abbiamo ottenuto sono stati ulteriormente approfonditi:  Il cluster degli ecologici non è sensibile al prezzo ed attribuisce una forte importanza alla presenza della componente bio (circa il 13%, superiore alla media generale)  Il cluster dei brand-addicted è molto legato al brand e a quello che rappresenta ma, ciononostante, è molto sensibile al prezzo. La componente bio non è importante (6%)  Per cluster dei sofisticati l’apparenza prevale sull’essere: per loro, il design è la caratteristica più importante (26%). Il biologico non è ritenuto importante al momento dell’acquisto (10%) COME DOVREBBE ESSERE PROPOSTA SUL MERCATO LA NUOVA CAPSULA?
  12. 12 Per capirlo, abbiamo creato tre diversi profili di offerta da far valutare ai nostri rispondenti CONJOINT ANALYSIS: QUALE ALTERNATIVA È PREFERITA? Simulazione 1 • 0,30€ a capsula • Biologica • Design sofisticato • 10 capsule • Gusto leggero Simulazione 2 • 0,30€ a capsula • Biologica SÌ • Design sofisticato • 30 capsule • Gusto intenso Simulazione 3 • 0,30€ a capsula • Biologica NO • Design sofisticato • 30 capsule • Gusto intenso Domande: 1. A parità di condizioni, la componente biologica fa la differenza? 2. A parità di condizioni, la dimensione della confezione e il gusto fanno la differenza? Utilizzando il modello Logit che riteniamo essere il più indicato poiché considera anche fattori contestuali per cui un individuo non possa scegliere sempre il prodotto che massimizza la sua utilità, possiamo affermare che la Simulazione 2 viene preferita rispetto alle altre21,5% 32,6%45,9%Preferenze: COME DOVREBBE ESSERE PROPOSTA SUL MERCATO LA NUOVA CAPSULA?
  13. SU QUALI ELEMENTI PUNTARE? 13 Attraverso l’analisi di regressione lineare multipla, si è chiesto di valutare, su una scala da 1 a 9, quanto i rispondenti fossero soddisfatti rispetto alcuni attributi delle capsule, scelti in funzione di ciò che è precedentemente emerso dall’analisi qualitativa: • È veloce ed è facile da preparare • Fa la cremina • È monoporzione • Ne preferisco il gusto • Non lascia residui di caffè nella tazzina • Non sporca • Ci sono più gusti (es. caffè al cioccolato, ecc.) • Rappresenta il mio stile di vita • Posso decidere se berlo lungo o ristretto • Viene preservato l’aroma e la freschezza del caffè Risultati ottenuti 1. Il gusto è l’item principale che porta i clienti a consumare le capsule 2. «Fa la cremina» e «Rappresenta il mio stile di vita» sono i due attributi delle capsule che immediatamente seguono il gusto Sul packaging delle nuove capsule, la «cremina» avrà uno spazio dedicato per catturare l’attenzione del consumatore, oltre al gusto che sarà il principale messaggio veicolato dalla campagna di comunicazione. COME DOVREBBE ESSERE ARTICOLATO IL MESSAGGIO PROMOZIONALE RELATIVO A GREENPODS?
  14. IMPLICAZIONI MANAGERIALI 14 ☕️ Il GUSTO: il gusto prescelto è quello intenso. La maggior parte dei rispondenti afferma di preferire e di ricercare una certa corposità durante l’assaggio. Non volendo trascurare anche chi preferisce un gusto più leggero, ed in particolare è solita prendere il caffè macchiato, si è pensato di lanciare anche una linea di caffè macchiato con latte di soia, per rafforzare ulteriormente il posizionamento del brand. ☕️ La QUANTITÀ DI CAPSULE PER CONFEZIONE: la nostra analisi mostra che mediamente vengono consumati due o tre caffè nell’arco di una giornata. Considerando un consumo domestico per una famiglia composta da 2 persone, riteniamo che 30 capsule possano abbondantemente coprire l’intera settimana. ☕️ DOVE: almeno per il primo periodo successivo al lancio, si è deciso di distribuire la nuova capsula nei supermercati, luogo maggiormente utilizzato dai nostri rispondenti per comprare il caffè. Si è pensato in un secondo momento di estendere la vendita anche nei canali online. ☕️ A CHI: abbiamo deciso di indirizzare la nuova linea di capsule a tutti i consumatori di caffè, in modo indifferenziato, senza escludere coloro che non consumano attualmente capsule. È emerso inoltre che generalmente, chi non consuma capsule è anche più attento al biologico; si può stimare che con questo nuovo profilo di offerta, supportato da una giusta comunicazione, siano più propensi al trial del nuovo prodotto.
  15. PACKAGING Sul packaging del prodotto verrà dedicato uno spazio per il messaggio «Fa la cremina», attributo che dalle nostre analisi è risultato particolarmente attrattivo per i consumatori. Infatti, è uno degli attributi che impatta di più sulla loro soddisfazione. Il team ha deciso di dedicare degli spazi appositi all’interno dei punti vendita, come punti PoP per porre in risalto il prodotto. Il canale prescelto è la GDO, in quanto punto vendita in cui maggiormente i consumatori sono soliti acquistare caffè. Per il periodo successivo al lancio, si proporrà anche l’acquisto online. NEL PUNTOVENDITA SPOT TV Verranno lanciati degli spot TV con l’obiettivo di creare l’awareness del prodotto. L’orario prescelto è quello della sera, in modo tale che potrà nascere il desiderio nel consumatori di consumare quel caffè il giorno dopo per colazione, momento, peraltro, in cui il consumatore afferma di consumare più caffè. ------..-  messaggio veicolato: non solo un caffè per svegliarmi, ma un momento piacevole! SOCIAL MEDIA Si è deciso di far pubblicizzare il prodotto da influencer, personaggi che sui social hanno un forte impatto tanto da modificare il comportamento d’acquisto del consumatore. Abbiamo scelto Chiara Ferragni, ragazza giovane, fresca e alla moda e Joe Bastianich, personaggio televisivo che incarna la figura di chi non si accontenta mai. 15 AZIONI PER IL LANCIO
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